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-o- Too late to die young -o-
30 Gennaio 2009

1916

La scoperta di Marshall, e le ricerche conseguenti, dimostrarono che in tutte le guerre precedenti, una piccola minoranza di soldati – il 5% che sono psicopatici naturali, e probabilmente una piccola minoranza di imitatori temporaneamente  insani – furono responsabili di quasi tutte le uccisioni.
Le persone normali si ritrovano semplicemente dentro il movimento, fanno il possibile per evitare di togliere la vita al nemico, anche quando questo implica la perdita della propria vita.
Le guerre sono massacri ritualizzati fatti da psicopatici contro non psicopatici.

 


 

 

1916
(Motorhead)Avevo sedici anni quando andai in guerra
Volevo combattere per una terra fatta per gli eroi
Avevo Dio dalla mia parte e una pistola in mano
Contavo i giorni che mi mancavano prima di arrivare a zero
Marciai, combattei, sanguinai e morii
Non diventai mai più vecchio
Ma sapevo che a quei tempi solo un anno
Era una vita abbastanza lunga per un soldatoEravamo tutti volontari, scrivemmo tutti i nostri nomi
E aggiungemmo due anni alle nostre età
Eravamo fatti per la storia e volenterosi di giocare
Eravamo pronti per entrare nelle pagine della storia
E combattemmo, ci scontrammo e distruggemmo fino alla fine
Eravamo diecimila, spalla a spalla
Volevamo combattere i Crucchi, ma eravamo solo cibo per le armi…
Ecco cosa si è quando si è soldati

Sentii il mio amico che piangeva e cadeva in ginocchio
Sputava sangue ed urlava chiamando sua madre
Io caddi al suo fianco, ed ecco come morimmo
Uniti come solo due ragazzini potevano essere
Ero disteso nel fango, tra i corpi e nel sangue
E piansi mentre il suo corpo si raffreddava
Chiamai mia madre ma lei non arrivò mai
Anche se non era colpa mia e non la sarebbe mai stata
Il giorno non era nemmeno a metà
e diecimila persone erano state uccise
E ormai non c’è più nessuno che si ricorda i nostri nomi
Ecco come va a finire per un soldato…

16 comments to 1916

  • chirieleison

    la guerra è l’unica rovina del mondo

  • Santaruina

    Sì, e da quando siamo piccoli ci viene sempre presentata quale “inevitabile”.

    In realtà gli psicopatici si devono impegnare parecchio per renderla accettabile, e purtroppo ci riescono.

  • gigipaso

    ciò che mi turba molto è come il potere riesca a farci comunque partecipare all’abominio chiamato GUERRA !!!! la convinzione è che noi non possiamo fare altro… sempre più “1984” sempre più condizionati

  • enzas

    …e comunque un pensiero va ai tanti soldati morti sui campi di guerra.

    Ciao Carlo, a presto.

  • Santaruina

    Ciao Gigi

    il potere lavora per quello.

    E specialmente nella Prima Guerra mondiale, la maggior parte di coloro che morirono non avevano idea della nuova dimensione che le Guerra moderne stavano per assumere.

    _________

    Enza, a presto

  • messier

    Ho letto il post di buon mattino ed è tutto il giorno che cerco di capire come il 95% viene attirato nella trappola. Sappiamo il perchè, ma non il come. Meglio, sappiamo due o tre cose appena appena evidenti, su questo “come”. Ma ci manca una vera ricerca su questa dinamica, forse più complessa di quanto possa sembrare.

    Il 5% ucciderebbe anche a mani nude. Il 95% non pensa neanche di uccidere, però imbraccia cannoni, mitragliatrici, clochè di aerei, timoni di portaerei…

    La canzone mi ha stupito per la sua dolcezza.

  • tristantzara

    La conosci la storia della canzone trasmessa ogni Natale dalla radio Boston globe ? è un fatto vero che risale alla guerra del ’15-’18.Dei soldati nemici fraternizzarono e smisero di spararsi dalle trincee,festeggiarono insieme per giorni il Natale.E’ una storia realmente accaduta.E’ nel mio post del 23.12.’07 se hai 2 minuti.ciao D

  • Santaruina

    Messier

    io rimango dell’idea che la chiave stia nel capire proprio come questo sia possibile, come faccia quel 5% ad imporre il suo modello.

    Sarò ripetitivo, ma a questo punto penso che sia la questione più importante.

    _______________

    Ciao Tristan

    sono contento che tu abbia trattato della Tregua di Natale.

    Fu davvero un episodio che oggi appare straordinario, ma che in verità fu “umano”.

    Non ordinario, semmai, era il fatto che giovani che non avevano nessun motivo per odiarsi si stessero ammazzando a vicenda.

    A presto

  • amazzucchelli

    A proposito ti segnalo

    omicron.splinder.com

    interessante documento della BBC sui reati compiuti dall’esercito ialiano durante la 2° guerra mondiale.

  • Chapucer

    Ascoltare questa triste ma vera canzone, mi hai fatto venire in mente questa, di Fabrizio de André…

    La guerra di Piero

    Dormi sepolto in un campo di grano

    non è la rosa non è il tulipano

    che ti fan veglia dall’ombra dei fossi

    ma son mille papaveri rossi

    lungo le sponde del mio torrente

    voglio che scendano i lucci argentati

    non più i cadaveri dei soldati

    portati in braccio dalla corrente

    così dicevi ed era inverno

    e come gli altri verso l’inferno

    te ne vai triste come chi deve

    il vento ti sputa in faccia la neve

    fermati Piero , fermati adesso

    lascia che il vento ti passi un po’ addosso

    dei morti in battaglia ti porti la voce

    chi diede la vita ebbe in cambio una croce

    ma tu no lo udisti e il tempo passava

    con le stagioni a passo di giava

    ed arrivasti a varcar la frontiera

    in un bel giorno di primavera

    e mentre marciavi con l’anima in spalle

    vedesti un uomo in fondo alla valle

    che aveva il tuo stesso identico umore

    ma la divisa di un altro colore

    sparagli Piero , sparagli ora

    e dopo un colpo sparagli ancora

    fino a che tu non lo vedrai esangue

    cadere in terra a coprire il suo sangue

    e se gli sparo in fronte o nel cuore

    soltanto il tempo avrà per morire

    ma il tempo a me resterà per vedere

    vedere gli occhi di un uomo che muore

    e mentre gli usi questa premura

    quello si volta , ti vede e ha paura

    ed imbracciata l’artiglieria

    non ti ricambia la cortesia

    cadesti in terra senza un lamento

    e ti accorgesti in un solo momento

    che il tempo non ti sarebbe bastato

    a chiedere perdono per ogni peccato

    cadesti interra senza un lamento

    e ti accorgesti in un solo momento

    che la tua vita finiva quel giorno

    e non ci sarebbe stato un ritorno

    Ninetta mia crepare di maggio

    ci vuole tanto troppo coraggio

    Ninetta bella dritto all’inferno

    avrei preferito andarci in inverno

    e mentre il grano ti stava a sentire

    dentro alle mani stringevi un fucile

    dentro alla bocca stringevi parole

    troppo gelate per sciogliersi al sole

    dormi sepolto in un campo di grano

    non è la rosa non è il tulipano

    che ti fan veglia dall’ombra dei fossi

    ma sono mille papaveri rossi.

    Ciao Santa, Blessed be :-)

  • anonimo

    Ciao Carlo,

    Le persone normali si ritrovano semplicemente dentro il movimento, fanno il possibile per evitare di togliere la vita al nemico…

    Le persone “normali” sono purtroppo quelle che fino al giorno prima votavano il finanziamento coatto di un esercito in cui poi sarebbero state arruolate a forza.

    Magari con ragionamenti del tipo: “un paio di manganellate ongi tanto fanno bene: siamo persone serie o femminucce?”.

    Io preferisco i sociopatici: sono pochi, più facilmente riconoscibili e dunque isolabili. Tra l’altro, sono spesso più intelligenti dei “normali”, dunque meno pericolosi.

    Giorgio Venzo.

  • Santaruina

    Ciao Ammazzucchelli, ti ringrazio per la segnalazione.

    _____________

    Chapucher, un classico, che merita di esserlo.

    A presto

    ______________

    Giorgio

    tu dimentichi il potere della propaganda e della persuasione :-)

    Anche senza tirare in ballo la PNL :-)

    Blessed be

  • elio_c

    Un riferimento interessante che cercherò di approfondire. Devo però dire che una tesi del genere, seppure suggestiva, mi lascia piuttosto scettico, per una serie di ragioni. Intanto perché una percentuale così eclatante di truppa inefficace non sarebbe passata inosservata ai testimoni, molte volte osservatori eccellenti, che le guerre hanno costantemente avuto. Io penso che nell’azione di guerra la volontà di dominare il panico correlato al pericolo – per non apparire vigliacchi agli occhi dei compagni – rappresenti la forza predominante: un senso di lealtà e cameratismo che non implica affatto l’odio per il nemico (che rappresenta una componente aggiuntiva spesso presente ma non obbligata). Nella prima guerra mondiale soldati italiani e austriaci, nonostante la propaganda, non si odiavano affatto, come testimonia la relativa assenza di episodi di atrocità gratuita sui prigionieri, ma tuttavia si uccidevano con una certa efficienza, come migliaia di dettagliati rapporti testimoniano.

    Ciao

  • Santaruina

    Ciao Elio

    in verità, questo fatto che a noi può apparire inverosimile, è da tempo noto ai vertici militari, che nell’addestramento delle reclute dedicano la maggior parte del tempo cercando di far superare ai soldati la naturale riluttanza nell’uccidere un altro essere umano.

    Oltre ai link segnalati, puoi anche farti una idea qui:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Killology

    Una disciplina nata proprio in seguito agli studi del colonnello Grossman, che aveva analizzato “scientificamente” la poca propensione all’omicidio da parte dei soldati comuni.

    Ed essendo i militari più propensi all’azione che alla contemplazione, si sono subito dati da fare per risolvere questo “problema”.

    A presto

  • elio_c

    Grazie. Sulla profonda riluttanza della persona “normale” (lasciata relativamente indisturbata) ad uccidere un altro essere umano convengo totalmente, e d’altra parte questo è dimostrato anche dall’enorme differenza che si è sempre riscontrata fra truppe improvvisate e truppe professionali. Rileverei tuttavia che i “sapienti” addestramenti conseguono sempre un “successo” notevole, tanto che assegnerei la piccola percentuale a coloro che riescono a resistere a simili condizionamenti. Questa sconvolgente testimonianza riassume secondo me molto efficacemente il senso di queste terribili situazioni: http://www.centurychina.com/wiihist/confess/hirodm1.html

    (lettura sconsigliata ai molto sensibili).

    Ciao

  • Santaruina

    Sì, effettivamente conoscono bene il loro lavoro.

    A presto

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