Il “metodo Aspen” privilegia il confronto ed il dibattito “a porte chiuse”
Identità
Aspen Institute Italia è un’associazione privata, indipendente, internazionale, apartitica e senza fini di lucro dedicata alla discussione, all’approfondimento e allo scambio di conoscenze, informazioni e valori.[…]
The Aspen Institute nasce negli Stati Uniti nel 1950 per iniziativa di un gruppo di intellettuali e uomini di affari americani; in Italia l’Istituto nasce nel 1984 e ha oggi una sede centrale a Roma e un ufficio a Milano.
La missione dell’Istituto è l’internazionalizzazione della leadership imprenditoriale, politica e culturale del paese e la promozione del libero confronto tra culture diverse, allo scopo di identificare e valorizzare idee, valori, conoscenze ed interessi comuni.
L’Istituto concentra la propria attenzione verso i problemi e le sfide più attuali della società e della business community, e invita a discuterne leader del mondo industriale, economico, finanziario, politico, sociale, culturale in condizioni di assoluta riservatezza e di libertà espressiva.
Metodo
Il “metodo Aspen” privilegia il confronto ed il dibattito “a porte chiuse”, favorisce le relazioni interpersonali e consente un effettivo aggiornamento dei temi in discussione.
Lo scopo non è quello di trovare risposte unanimi o semplicemente rassicuranti, ma di evidenziare la complessità dei fenomeni del mondo contemporaneo e stimolare quell’approfondimento culturale da cui emergano valori ed ideali universali capaci di ispirare una leadership moderna e consapevole.
Luigi Abete
Giuliano Amato
Lucia Annunziata
Alberto Bombassei
Francesco Caltagirone
Giuseppe Cattaneo
Fedele Confalonieri
Francesco Cossiga
Maurizio Costa
Gianni De Michelis
Umberto Eco
John Elkann
Pietro Ferrero
Jean-Paul Fitoussi
Franco Frattini
Cesare Geronzi
Piero Gnudi
Gian Maria Gros-Pietro
Enrico Letta
Gianni Letta
Emma Marcegaglia
Francesco Micheli
Paolo Mieli
Mario Monti
Tommaso Padoa Schioppa
Corrado Passera
Riccardo Perissich
Angelo Maria Petroni
Mario Pirani
Roberto Poli
Ennio Presutti
Romano Prodi
Gianfelice Rocca
Cesare Romiti
Paolo Savona
Carlo Scognamiglio
Domenico Siniscalco
Lucio Stanca
Robert K. Steel
Giulio Tremonti
Giuliano Urbani
Giacomo Vaciago
Romano Prodi, Tommaso Padoa Schioppa, Gianni Letta, Cesare Romiti, Fedele Confalonieri, Gianni de Michelis, Giulio Tremonti.
Solo un distinto salotto, un luogo tranquillo in cui smessi i panni della rivalità politica le eminenze grigie della nazione discutono in un clima sereno, a porte chiuse, delle direttive da dare al “sistema paese”.
Nel frattempo c’è chi vota per “rinnovare il parlamento.
“...ma cos’è la destra… cos’è la sinistra…”
Si veda anche: L’Aspen Institute italiano, ovvero il cuore del potere
ecco vaglielo a spiegare a Martinelli, Travaglio, Ricca e compagnia bella… tutti questi Eroi della Rete che in questo momento stanno soffiando come draghi contro IL CRIMINALE DI ARCORE … “il responsabile della nostra disfatta”…
io credo che si potrebbe, in alcuni casi, dare una lettura letteralmente double-face di queste appartenenze, spesso gentilmente e pressantemente richieste.
penso a fitoussi, e al nostro davvero amletico ministro ritornante.
andrea
Che bella riunione di affaristi! La crema della società civile… chissà la bildeberg italiana cosa avrà deciso dei nostri miseri futuri?
Ciao, un abbraccio.
Ps. La citazione a Gaber mi ha messo di buon umore…
Caro Carlo,
la nota più positiva della tua ottima segnalazione resta la citazione da Gaber. Il resto, se vero, lascia di stucco.
In fede
Petrus
La vera nota positiva è che di queste persone conosciamo le facce; il corollario è che con un poco di esperienza possiamo fare nostre le tecniche di lancio dell’uovo e che Youtube è gratis.
Giorgio
Io proporrei di mettere in grassetto anche i nomi di Domenico Siniscalco e Lucio Stanca, ministri del precedente governo Berlusconi. Fino ad allora erano nomi che non potevano dire molto all’uomo della strada. E’ un caso che questi “signor nessuno” si siano ritrovati da un giorno all’altro a guidare due ministeri della Repubblica? Ma soprattutto: vogliamo scommettere che nell’imminente nuovo governo ci sarà almeno un nome che possiamo trovare in questo elenco? Santa, nel caso, ci ritorniamo sull’argometo? ;)
Caro Carlo,
in effetti sono ben pochi gli illustri sconosciuti di questa lista. Ce n’è qualcuno in più, di sconosciuto, in quella del Bilderberg (che è mutevole, per giunta). Mi sa che, più si sale lungo la scala della notorietà pubblica, meno si conta in quella dell’influenza effettiva (il che non significa che siano inutili, gli utili idioti che prestano il loro nome a quelli che contano davvero).
Andrea (#2) è sempre magnanimo. Vorrei anch’io credere che Fitoussi e Tremonti – se alludi a quest’ultimo – si siano semplicemente trovati davanti richieste che non potevano rifiutare. Il mio timore, invece, è che oggi la sola alternativa possibile sia 1) ossequiare il potere della finanza usuraia o 2) avere la stessa importanza dell’urtimu buttunu di la vrachetta. Tertium non datur, visto che la Chiesa sta lentamente scivolando verso la seconda condizione (il che ha almeno un pregio, nel suo smentire chi le attribuisce la prima condizione).
Ci sarebbe l’Islam, in effetti, a rappresentare in qualche modo una collettività alla quale non si possono attribuire le suddette due condizioni. Ma non a caso l’aggressione occidentale è rivolta solo contro i musulmani. Sicché anche loro finiranno come i cristiani, vale a dire due di picche o urtimu buttunu di la vrachetta (quello che – traduco per i non iniziati al lessico calabro-saudita – non si abbottona mai, nei pantaloni maschili).
Manca, finora, la voce di Pax. Perché è solo nella sua Laputa dalla povertà obbligatoria (e pertanto socialmente condivisa) che c’è qualche speranza. Ma, finché comanda l’usura, campa cavallo.
Del resto, tornando ad Andrea, se la Chiesa contasse qualcosa potrebbe almeno scomunicare chi esercita l’usura. Torneremmo ipso facto al Medioevo (ed a Laputa).
Pace a tutti.
sarà pure come dite voi, ma a me pare solo un associazione in cui figura tanti potenti, certo… ma anche altri che potenti non sono. Per non parlare del fatto che tanti veri potenti in questa lista non ci sono… ripeto… sarà…
Io evidenzierei pure Lucia Annunziata e Paolo Mieli… Il fatto che in tutti questi “club” esclusivi siano puntualmente presenti esponenti di spicco dell’informazione “mainstream”, e che nonostante ciò si viene a sapere di questi ritrovi solo rovistando in rete, già di per sé qualche sospetto dovrebbe destarlo.
E se quello che si dicono non dovrebbe preoccuparci, quale sarebbe il motivo di farlo “a porte chiuse?”.
Forse si divertono a farci credere il peggio, quando invece parlano di dove si mangia meglio o delle loro esperienze sentimentali?
Salud Santa,
giusto per “enfatizzare” la presenza di Gaber:
“…e l’Italia giocava alle carte,
e parlava di calcio nei bar…”
Suerte,
manolete
Vedo che sei tornato al tuo tema preferito: il complottismo.
Chi non fa parte della suddetta organizzazione, mi pare di capire, è un perfetto signor nessuno.
Ma di prima mattina mi devi deprimere così? Sadico! :-))
chirieleison
Il MedioEvo non è assolutamente da disprezzare; ha avuto il solo torto di avere un pessimo ufficio-stampa.
No-disoccupazione, No-stress, No-TAV.
Un gran bel periodo
Gianni Pesce
Caro Santa , esiste qualche paese al mondo che resiste a questi globalisti che sembrano ormai avere il dominio del mondo ? Roberto
pensando positivamente,
ritirarsi “a porte chiuse”,
a poter riflettere senza distrazioni dei accaduti, discutere, cercare le solozioni migliori per il futuro…
riflettendo sul tuo post!
un caro saluto e
buon giovedi!
mi sono ricordato dell’Aspen institute dopo aver sentito la notizia che annunciava l’incontro di Berlusconi con Gianni Letta subito dopo l’esito delle elezioni.
Gianni Letta è la prima persona con cui Berlusconi si consulta quando ci sono da prendere decisioni importanti.
E Gianni Letta è anche il punto di riferimento dell’Aspen Italia.
Oggi sul corriere in prima pagina era segnalato l’incontro di Berlusconi con Veltroni, a casa di Gianni Letta.
La situazione è alquanto chiara; il Letta fa da tramite con gli organismi sovranazionali a cui l’Aspen fa riferimento e dà le direttive ai “nostri” rappresentanti”.
Tra le altre cose, suo nipote Enrico Letta ha lo stesso compito nello schieramento del centrosinistra.
Sarebbe bello se tutto ciò fosse solo “complottismo”.
Sono notizie che tutti possono leggere, e che basta collegare.
Un saluto a tutti :-)
Sarebbe bello se tutto ciò fosse solo “complottismo”.
Sono notizie che tutti possono leggere…
… appunto. Questo è “complottismo” spicciolo con cui si (ci) dilettano(dilettiamo) perdendo solo tempo.
I veri “pupari” sono inaccessibili.
questo è un momento particolare, in cui si divertono nel mostrarsi.
Lo spiega molto bene Winfield nel “finale di partita”.
Ho preso in prestito il tuo post magico Santa.
Si mostrano, si mostrano …
Padella
ringrazio Asno, anche per avermi insegnato quella dell’urtimu buttunu :-)
non so se sono magnanimo, di sicuro sono in preda al dubbio, e alla speranza, che qualcuno di lorsignori viva con tormento la semi-schiavitù che gli è concessa e che al popolo pare un grande potere.
non mi viene immediato qualche riferimento biblico per descrivere questa condizione, ma sono sicuro che c’è.
Andrea
La prima cosa che ho pensato, leggendo la lista degli allegri partecipanti, è stata “chissà che tipo di tartine servono lì dentro?”.
Ovviamente mi è sembrata una valutazione culinaria infima.
Penso che sia stata la domanda che si sono posti tutti, leggendo quella lista.
ssc
siamo dei grandi gourmet, nulla da eccepire.
la classe non si può nascondere, no no.