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-o- Too late to die young -o-
19 Marzo 2013

Beppe, Gianroberto e la linea

 

Sul sito di Daniele Martinelli, compare un articolo di qualche giorno fa, dal titolo “Beppe e Gianroberto, mettetevi in sicurezza
Ho letto solo le prime righe, ma quello che è interessante è il tono, l’atmosfera, il titolo, e sopratutto quella foto.

“Beppe e Gianroberto”

Certe circostanze mi lasciano assai perplesso.
Mi sono impegnato negli ultimi anni ad interpetare i simboli, a leggere le immagini, però avrei detto che il “profumo” che esce da immagini e testi simili fosse percepibile immediatamente, che non ci fosse bisogno di chissà quali conoscenze per coglierne “lo spirito”.
E quel “Gianroberto“…
Gianroberto, quel Gianroberto chiamato per nome, nostro amico da sempre, quello che non si sapeva chi cavolo fosse fino a due mesi fa e adesso pare normale vederlo decidere “la linea” che devono seguire i parlamentari del partito più votato d’Italia.

“La linea”...

Alla faccia del partito che nasce dal basso: un’accozzaglia brancaleone che sta in apnea  a bocca aperta aspettando che “i capi” dettino “la linea”, che gli dicano cosa debbono fare, come devono votare, come devono astenersi.

“La linea”

Per quanto la democrazia sia una farsa, in linea teorica ogni parlamentare dovrebbe agire secondo coscienza, rappresentando coloro che gli hanno consegnato il “mandato”.
Qui invece abbiamo un gruppo di improbabili che appena sgarrano vanno incontro a minacce e  strali.
E’ tutto così evidente, tutto così triste.

In questo blog ci si era occupati di Gianroberto una prima ed unica volta nel lontano 2007, un po’ in anticipo sui tempi.
La sua visione era ed è chiara, e rappresenta l’esatto contrario di tutto quello in cui qui si crede.
L’esaltazione del virtuale, la quantificazione dell’anima, che diviene un bene da contrattare, da scambiare allegramente e mettere a disposizione di tutti “nella rete”.
Aggiungere altro non serve a chi comprende il messaggio di Casaleggio, nello stesso modo in cui qualsiasi analisi risulterà superflua a coloro che non vi vedono nulla di scandaloso.

266 comments to Beppe, Gianroberto e la linea

  • Calvero, mi sono riproposto di riservare la cancellazione di un intervento solo in casi limite, e in questo caso non ho visto questo limite superato.

    Hiei che diceva che le tue parole sembravano quelle di napoletano è stato effettivamente un colpo basso, però pensavo che ci saresti passato sopra.
    Come tu dicevi prima, se qualcuno dice che le mie parole sembrano quelle di berlusconi io ci rido sopra.
    ripeto, stiamo discutendo virtualmente in un luogo virtuale.

    Mi rendo conto che anche se virtuali le parole pungono.
    Se dovessi dare un consiglio, a me stesso principlamente, direi di non prenderci mai troppo sul serio :-)

    • Hiei

      “Hiei che diceva che le tue parole sembravano quelle di napoletano è stato effettivamente un colpo basso”
       
      Un colpo basso sarebbe stato dire che le sue parole erano degne di Brunetta! :’D

  • Comunque, ragazzi, questa discussione inizia ad avere un po’ troppi commenti, e ci si è anche decisamente’ allontanati dal topic dell’articolo.
    Se si vuole ancora aggiungere qualcosa, ovviamente lo spazio cè a disposizione.
    Ma magari è tempo che ci si dedichi ad altro.

    E, as usual, per primo mi ci metto io: è davvero tempo di un nuovo articolo.

  • Manfred

    Calvero

    Uno che non approva l’esistenza dello stato non può nemmeno invocare la presenza del moderatore in un blog, ovvero lo può fare solo accettando, magari inconsciamente, parte delle stesse regole che sono la struttura portante di qualsiasi stato, sia esso democratico o non.

  • Calvero

    Quindi uno che non approva la presenza dello Stato non può comandare a casa sua?  naaaa .. non ci siamo, intanto sul – chi merita cosa- sei diventato criptico (bada che non me lo sono scordato) .. lo Stato non è casa mia. E io non sono DI Stato. La forza maggiore non l’ho scelta io; in compenso – non scordarlo – non ho mai mancato di pagare le tasse e di prendere le multe quando sgarravo. Il mio è dovuto. Oltre è la mia rivoluzione. Per il resto – e sono affari miei – sono anche in credito con lo Stato. Non gli devo nulla. Infatti da qui parte il concetto dei valori di cosa è la vita, e quanto di quello che ci è stato dato non ci ha permesso di essere? ..

    .. il BLOG non è una società, non lo è minimamente, però tu sei sempre libero di aprirne uno e farlo “girare” secondo i principi che ritieni essere fondamentali. Pensaci bene a cosa stiamo dicendo.

    PS per Santaruina

    Va bene, ritiro i qua qua ra qua che ho lanciato ad HIEI .. e passo sopra le tensioni 

  • Manfred

    Scusa Santa ma io vorrei continuare a discutere sul concetto di stato, se lo fai tu aprendo un altro thread  tanto meglio, l’ascesa di Grillo passa sicuramente per questa chiave di (lettura) propaganda da secoli propugnata a pieno regime massonico.

  • Manfred

    Dopo l’invito, non diktat, di Santaruina  titolare del blog vi siete  fermati, l’ultimo commento è il mio del primo maggio, va benissimo la festività infrasettimanale, aspettavo solo lo scorrere del tempo necessario per dimostrare:
     

  • Ciao Manfred

    lo spazio rimane ovviamente aperto per ulteriori riflessioni.
    Io ritorno dopo la Pasqua ortodossa :-)

  • Manfred

     Sul “chi merita cosa” non ho proprio risposto, non sono affatto diventato criptico, rispondo ora.
     
    I perdenti non per loro colpa, cioè né per ignavia né per aver fallito nel cercare di emulare i vincenti, queste presunte vittime dei tempi che non hanno mai fatto del vittimismo la loro arma, meritano di non essere accomunate  alla sorte di chi vuole, almeno in teoria, dando però il via libera ad altri con il loro assenso, la distruzione del bene comune, per giustificare la propria incapacità.

  • Hiei

    http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2013/05/nuovi_riti_nuovi_miti.jpg
     
    Fa piacere vedere Disegni ancora in forma. :’D
     
    (il pulsantino per le immagini, Santa, eddaje…).

  • orange

    ahò il polpo paul ha colpito pure qui..
    molto spiritosa la vignetta..eh eh..

  • Anonimo

    Una conversazione con Roberto Dal Bosco, autore di Incubo a 5 Stelle: Grillo, Casaleggio e la Cultura della Morte
    http://www.papalepapale.com/develop/i-catari-al-potere-a-volte-ritornano-e-si-dicono-grillini-un-colloquio-con-roberto-dal-bosco/ m

  • Hart

    Credo Carlo di avere trovato un nesso importante per comprendere chi sia il Gianroberto.
    Il Rocky Mountain Institute – http://www.rmi.org – è uno delle più influenti charity del Nord America nel campo della consulenza. Uno dei suoi video somiglia – la voce narrante mi sembra la stessa di quelli di Casaleggio Ass. –  per stile e presentazione a quelli ideologici di GC.

    Temo che il nostro Gianroberto sia, si fa per dire, un poco copione o una mera pedina di colossi della consulenza  ben più grandi. Riciclarsi da affossatore della Webblog a guru della infor-azione deve essere stato un buon affare.

  • Mi dispiace che il mio commento non abbia generato una discussione costruttiva e sia degenerato in attacchi personali, tipici di chi non ha argomenti validi da discutere e prove concrete su cui confrontarsi.

    Le supposizioni e i dubbi incerti non contano, di quelle sono già pieno io, ecco perchè sono qui a cercare di capire: ci vogliono i fatti.

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