Benvenuti.
Qui si parla di miti, simboli,
storia e metastoria,
mondi vecchi e mondi nuovi,
e di cospirazioni
che attraversano i secoli.
Qui si scruta l'abisso,
e non si abbandona mai
la fiaccola.
Grazie per la Luce che ti e’ permesso di propagare.
Il tempo non esiste e’ solo un gioco di Luci ed Ombre…adesso e’ notte, adesso e’ giorno
Ti ringrazio e contraccambio gliauguri.. adesso e’ Natale
Saluti Giovanni
Ciao Santa, non credo nel natale “istituzzionalizzato” e non mi piace …. ogni giorno dovrebbe essere natale come ogni notte prima di addormentarci dovremo ringranziare la vita per un altro giorno a noi concesso invece di pensare alla bolletta che scade l’indomani …. accetto però il tuo augurio perchè so che è sincero come lo sono quelli della maggior parte delle gente che però poi vive addormentata per tutto il resto dell’anno.
Buona vita.
In ritardo per Natale, nella speranza che tutti l’abbiate passato bene. Ma ancora in tempo per un augurio di buon 2013 a te, Carlo, e a tutti quelli che passano di qua.
P.S.: quanti simboli in questa Natività… La mangiatoia che è già una tomba, Natale e Pasqua insieme. Grazie Carlo, che ci ricordi il grande mistero del Dio incarnato.
comunque si voglia intendere la ricorrenza, anche con occhio critico per la ritualità che perde contenuto rimanendo forma vuota, il Natale è certamente celebrazione di vita, della rivelazione stessa di una vita altra, extraterrestre o sovrumana, se si vuole, che irrompe in una società di morti, di zombie, portando l’eco di un’onda di trasformazione che ancora si diffonde a venti secoli di distanza.
Da questo punto di vista i Cure stanno al thread in questione come un bel mucchio di fumanti deiezioni suine ad una tavoletta di cioccolato di Modica.
Smith e compagni – in eterno turn over poiché uno solo può essere il dio, anche nelle band – erano già morti mentre ci cantavano davanti, al palasport, nell’84: I’m alive I’m dead I’m a stranger I’m killing an arab
e noi al tempo più che loro morti – in quanto lì a celebrarli – con lo sforzo di individuare le sagome nere fra i fumogeni del palco…
Trentanni dopo non sai più se affogare lo sguardo nella pietà per quel viso sotto lo stesso trucco di scena, più grasso, triste e femmineo che mai, con le rughe impietose incelabili malgrado il nero degli occhi, o ringraziare il divino per tutto il cambiamento e la vita – vivaddio! – che proprio il tempo ci ha portato mentre Smith e tanti altri cercavano inutilmente di trattenerlo, rallentarlo, scongiurarlo.
La celebrazione del nichilismo ballato e cantato in quegli anni, e poi oltre, fino ad oggi, con i mille epigoni intanto inventati dallo star system per stare dietro all’ansia generazionale, altro non è che una rivelazione di quell’amore per la morte che il Cristo si è proposto di guarire: la mente sottoposta alla carne ambisce alla distruzione, ricorderà Paolo ai Romani.
Insomma due modi opposti di intendere il termine cura, proprio derivanti da opposte visioni su quale sia la malattia di noi ominidi.
“…Trentanni dopo non sai più se affogare lo sguardo nella pietà per quel viso sotto lo stesso trucco di scena, più grasso, triste e femmineo che mai, con le rughe impietose incelabili malgrado il nero degli occhi, o ringraziare il divino per tutto il cambiamento e la vita – vivaddio! – che proprio il tempo ci ha portato mentre Smith e tanti altri cercavano inutilmente di trattenerlo, rallentarlo, scongiurarlo.
La celebrazione del nichilismo ballato e cantato in quegli anni…..”
non l’avrò capita ma sei alquanto ripetitivo e non perdi mai occasione…mai… per mettere sempre il Santo nome di Dio in mezzo ad ogni discorso.
Premesso che non sono nessuno e che non voglio certo mettermi in cattedra..non è nel mio carattere ed odio chi lo fa…Fraternamente ti dico (solo qui, il post “Buon Natale” credo sia indicato):
Fai pace con Dio perché altrimenti sarà molto difficile che trovi la pace in te stesso…rifletti, non disprezzare sempre, lo dico per te e so che sei intelligente, detto da uno che ha mille difetti. ciao. m
Chiunque tu sia
infedele,
idolatra o pagano,
vieni.
La nostra casa non è un luogo
di disperazione.
Anche se hai violato cento volte
un giuramento,
vieni lo stesso.
May the road rise
to meet you.
May the wind be always
at your back.
May the sun shine warm
upon your face.
And rains fall soft
upon your fields.
And until we meet again,
May God hold you
in the hollow of His hand.
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Sempre belle le natività che scegli, trasmettono armonia!
Buon Natale Santa :)
Buon Natale!!
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Sereno Natale Carlo a te e a tutti coloro che lo vivono con la pace nel cuore.
Complimenti anche da me per la Natività.
Stella
Buon Natale!
Buon natale a tutti!!
Grazie per la Luce che ti e’ permesso di propagare.
Il tempo non esiste e’ solo un gioco di Luci ed Ombre…adesso e’ notte, adesso e’ giorno
Ti ringrazio e contraccambio gliauguri.. adesso e’ Natale
Saluti Giovanni
Bona Paschixedha Carlo. (Buon Natale Carlo)
Ciao Santa, non credo nel natale “istituzzionalizzato” e non mi piace …. ogni giorno dovrebbe essere natale come ogni notte prima di addormentarci dovremo ringranziare la vita per un altro giorno a noi concesso invece di pensare alla bolletta che scade l’indomani …. accetto però il tuo augurio perchè so che è sincero come lo sono quelli della maggior parte delle gente che però poi vive addormentata per tutto il resto dell’anno.
Buona vita.
Buon Natale! m
ps http://sauraplesio.blogspot.it/2012/12/agenda-erga-omnes-no-grazie.html
Grazie, anche a te Cà.
Buon Natale a tutti, e grazie a Dauda per le musiche
Auguri in ritardo e felice 2013
Fabrizio
belle si le musiche :-)
Buon anno!
In ritardo per Natale, nella speranza che tutti l’abbiate passato bene. Ma ancora in tempo per un augurio di buon 2013 a te, Carlo, e a tutti quelli che passano di qua.
Miriam
P.S.: quanti simboli in questa Natività… La mangiatoia che è già una tomba, Natale e Pasqua insieme. Grazie Carlo, che ci ricordi il grande mistero del Dio incarnato.
Miriam
comunque si voglia intendere la ricorrenza, anche con occhio critico per la ritualità che perde contenuto rimanendo forma vuota, il Natale è certamente celebrazione di vita, della rivelazione stessa di una vita altra, extraterrestre o sovrumana, se si vuole, che irrompe in una società di morti, di zombie, portando l’eco di un’onda di trasformazione che ancora si diffonde a venti secoli di distanza.
Da questo punto di vista i Cure stanno al thread in questione come un bel mucchio di fumanti deiezioni suine ad una tavoletta di cioccolato di Modica.
Smith e compagni – in eterno turn over poiché uno solo può essere il dio, anche nelle band – erano già morti mentre ci cantavano davanti, al palasport, nell’84:
I’m alive
I’m dead
I’m a stranger
I’m killing an arab
e noi al tempo più che loro morti – in quanto lì a celebrarli – con lo sforzo di individuare le sagome nere fra i fumogeni del palco…
Trentanni dopo non sai più se affogare lo sguardo nella pietà per quel viso sotto lo stesso trucco di scena, più grasso, triste e femmineo che mai, con le rughe impietose incelabili malgrado il nero degli occhi, o ringraziare il divino per tutto il cambiamento e la vita – vivaddio! – che proprio il tempo ci ha portato mentre Smith e tanti altri cercavano inutilmente di trattenerlo, rallentarlo, scongiurarlo.
La celebrazione del nichilismo ballato e cantato in quegli anni, e poi oltre, fino ad oggi, con i mille epigoni intanto inventati dallo star system per stare dietro all’ansia generazionale, altro non è che una rivelazione di quell’amore per la morte che il Cristo si è proposto di guarire: la mente sottoposta alla carne ambisce alla distruzione, ricorderà Paolo ai Romani.
Insomma due modi opposti di intendere il termine cura, proprio derivanti da opposte visioni su quale sia la malattia di noi ominidi.
“…Trentanni dopo non sai più se affogare lo sguardo nella pietà per quel viso sotto lo stesso trucco di scena, più grasso, triste e femmineo che mai, con le rughe impietose incelabili malgrado il nero degli occhi, o ringraziare il divino per tutto il cambiamento e la vita – vivaddio! – che proprio il tempo ci ha portato mentre Smith e tanti altri cercavano inutilmente di trattenerlo, rallentarlo, scongiurarlo.
La celebrazione del nichilismo ballato e cantato in quegli anni…..”
sai, la musica è un fatto di sensibilità e per me Robert Smith è un grande, ora come allora…mi sembra uno dei pochi ad aver mantenuto coerenza, i suoi testi non sono mai banali, anche nel privato è lontano dallo stereotipo da rockstar, per me uno vero. Ciao e buon anno. m
http://cultura.panorama.it/musica/Robert-Smith-il-trucco-e-la-corazza-che-mi-protegge-dal-mondo
Spero che tutti abbiate trascorso delle serene feste in compagnia delle persone a voi care.
Un saluto a tutti.
Dove sono gli organismi difensori dei diritti dell’uomo(?)? Cristiani bruciati vivi in Nigeria: un olocausto mostruoso nell’indifferenza internazionale
http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_jcs&view=jcs&layout=form&Itemid=137&aid=21991
Non credo che dalla Nigeria paghino l’8 per mille, quindi non contano.
battuta di cattivo gusto, hiei..l’8 x mille im questo caso non c’entra un c.
m.
Non l’hai capita.
non l’avrò capita ma sei alquanto ripetitivo e non perdi mai occasione…mai… per mettere sempre il Santo nome di Dio in mezzo ad ogni discorso.
Premesso che non sono nessuno e che non voglio certo mettermi in cattedra..non è nel mio carattere ed odio chi lo fa…Fraternamente ti dico (solo qui, il post “Buon Natale” credo sia indicato):
Fai pace con Dio perché altrimenti sarà molto difficile che trovi la pace in te stesso…rifletti, non disprezzare sempre, lo dico per te e so che sei intelligente, detto da uno che ha mille difetti. ciao. m
“per mettere sempre il Santo nome di Dio in mezzo ad ogni discorso.”
Non sapevo “ottopermille” fosse uno dei tanti nomi di dio…
ahaha
ti confermi per quello che sei, saluti.
ciao Carlo.
Cristo è nato.
un saluto a te
Ciao Gibbor
stai sempre bene
http://www.maranatha.it/Festiv2/natale/1225Page.htm