Benvenuti.
Qui si parla di miti, simboli,
storia e metastoria,
mondi vecchi e mondi nuovi,
e di cospirazioni
che attraversano i secoli.
Qui si scruta l'abisso,
e non si abbandona mai
la fiaccola.
A prima vista sembra un semplice giocattolino, una sorta di piccola macchinina telecomandata. Ed in effetti tale piccolo apparecchio si muove proprio grazie a dei comandi a distanza, con la differenza che non è un bambino a guidarlo, e nemmeno un essere umano, ma un cervello di topo. Dei neuroni di topo, per la precisione, prelevati da un piccolo feto.Sono stati prelevati prima di tutto un fascio di nervi da un feto di topo. Il fascio è stato poi trattato per sciogliere le connessioni fra i neuroni. Questi ultimi sono stati posti in un MEA (Multi Electrode Array), una piattaforma composta da una rete di sessanta elettrodi in grado di raccogliere gli impulsi elettrici generati dalle cellule, le quali guidano a distanza i movimenti del robot. Non c’è nessuno altro input umano o dal computer: grazie al segnale Bluetooth, lo stesso usato sui cellulari, robot e neuroni interagiscono scambiandosi stimoli. Il cyber-topo è così in grado di deambulare evitando (più o meno) gli ostacoli.
In pratica, i sensori posti sul robottino trasmettono dei segnali ai neuroni prelevati dal cervello del topo, e questi, interpretando tali segnali, indicano al robottino stesso come muoversi a distanza. I neuroni usati sono attivi per un tempo limitato, vivono, si potrebbe dire, per qualche mese, così il team di scienziati che ha implementato tale tecnologia ha utilizzato cellule prelevate da diversi feti, col risultato che il robot acquisisce anche diversi “caratteri”, a seconda della predisposizione dei “donatori”.
Come ha dichiarato Kevin Warwick, ideatore del progetto: “È singolare, perché riscontriamo differenze fra i singoli ‘cervelli’. Ne abbiamo uno sbruffone e attivo, mentre ce n’è un altro che invece sappiamo già che non arriverà dove vuole andare”.
Kevin Warwick, professore di cibernetica all’Università di Reading del Regno Unito, conduce da anni studi nel campo della robotica e della ibridazione uomo-macchina, e già nel 2002 si fece impiantare nel corpo un microchip con il quale comandava a distanza gli apparecchi elettronici della propria casa e dell’ufficio, riuscendo ad aprire a comando le porte, ad accendere i computer e ad interagire con diverse macchine semplicemente trasmettendo impulsi elettrici. Kevin Warwick è anche un convinto sostenitore del movimento transumanista, ed assicura che nel futuro gli uomini grazie a diversi impianti tecnologici saranno in grado di sviluppare enormemente le proprie capacità; la telepatia stessa alla luce di queste ricerche diviene una eventualità del tutto fattibile.
L’esperimento riuscito del piccolo cyber-topo robot risale al 2008, ed ha aperto delle prospettive sicuramente impensabili fino a pochi anni fa, confinate com’erano nell’ambito della narrativa di fantascienza.
Inoltre, la straordinaria constatazione del fatto che il robot assume anche un “carattere” a seconda del tipo di donatore dimostra chiaramente che in un ambito simile si va al di là di un qualsiasi apparecchio programmato che semplicemente esegue delle disposizioni. Aprendo anche ulteriori, inquietanti interrogativi su quali siano i confini della vita stessa, e sul diritto degli esseri umani di cimentarsi in ambiti che forse vanno al di là delle loro competenze.
Una coppia è stata sorpresa mentre faceva sesso in centro città da una videocamera di sorveglianza parlante ed ha ricevuto dagli operatori l’ordine di smettere . Il consiglio cittadino della città di Northampton si è dotato di telecamere di videosorveglianza parlanti posizionate in tre vie del centro per richiamare i cittadini riguardo atti di imbrattamento, in caso di risse e contro il consumo di alcolici nelle strade. La maggior parte dei messaggi sono registrati, ma gli operatori delle videocamere hanno anche la possibilità di impartire avvisi specifici. Andrew Simpson, responsabile delle videocamere di sorveglianza per conto del consiglio cittadino di Northampton si è detto shoccato di aver appreso che gli operatori abbiano intimato ad una coppia di smettere di fare sesso in strada.
“Non mi aspettavo di sicuro che si occupassero di questo genere di cose.
Certamente, immagino che queste persone avessero bevuto parecchio ed avessero smarrito le loro inibizioni.
Ma alla fine hanno smesso quando gli operatori della camera glielo hanno intimato”
I nostri controllori mancano sicuramente di fantasia. Non si spiega altrimenti il fatto che continuino ad ispirarsi ai più inquietanti romanzi distopici del secolo passato per le loro trovate.
Nella scuola dell’obbligo una delle prove durante le ore di italiano consiste nel tema in classe. Il professore detta dei titoli agli alunni, i quali devono comporre uno scritto che tratti dell’argomento. Similmente, i nostri mezzi di informazione periodicamente scelgono dei fatti da trattare, decidono che rappresentano la questione più importante per il paese, e tutta la popolazione, dai bar ai blog, si occupa di tale argomento, che diviene principale oggetto di discussione tra persone colte e meno colte. La televisione, in primis, fa le veci del professore che assegna un compito, e tutti vi si adeguano. Argomenti che per giorni occupano la gran parte dei telegiornali, con svariati approfondimenti e gran sfoggio di opinionisti, passano in seguito al totale dimenticatoio, sostituiti da altri altrettanto effimeri. Ecco quindi la questione sicurezza, l’emergenza stupri, il caso di Eluana Englaro, il delitto di Garlasco. Tutta l’attenzione del pubblico viene canalizzata verso determinati fatti di cronaca, che vengono presentati quali questioni di centrale interesse, mentre in realtà rappresentano fatti marginali, se paragonati al complesso degli avvenimenti nazionali ed internazionali di gran lunga più importanti.
Mentre tutti i telegiornali, ad esempio, aprivano le loro edizioni e dedicavano metà della loro programmazione alla delicata vicenda di Eluana Englaro, una grande tragedia ma pur sempre privata, la crisi economica galoppava e centinaia di migliaia di persone, nella sola penisola, perdevano il proprio posto di lavoro, mentre l’intero impianto finanziario mondiale vacillava preludendo periodi ancora più difficili. Così come la faccenda dell’ Alitalia, per diversi giorni presentata quale questione centrale nella vita del paese, per poi essere definitivamente accantonata. Al punto che dopo tanto discutere, la notizia del fallimento della compagnia di bandiera pare non interessare più nessuno; davvero uno strano metro di giudizio.
L’indignazione degli italiani è come il latte. Fa presto a scadere. Come nel caso della nostra compagnia di bandiera: Alitalia. Che quest’autunno – per settimane, anzi mesi – è stata ospite fissa di prime pagine, tiggì e delle bocche degli italiani. E che ormai è già finita nel dimenticatoio. Un oblio che sa di lusso, visto che il suo salvataggio è costato svariati miliardi di euro. Ed un lusso che non tutti si possono permettere. Cosa che sanno bene le vittime dell’ennesimo crac e degli ennesimi bond.
Quale crac? Ma quello della compagnia di bandiera. Probabilmente se ne sono accorti in pochi. Ma la cosiddetta nuova Alitalia – quella privata, quella degli imprenditori patrioti (copyright: Silvio Berlusconi); insomma quella di Colaninno&co – è, sì, risorta come l’araba fenice. Ma dalle ceneri della vecchia, quella (semi)pubblica, perchè ancora controllata dal ministero del Tesoro. Che in compenso è finita in amministrazione straordinaria. Ovvero: è fallita. Lasciando con un palmo di naso migliaia di risparmiatori.
Chiaramente gli argomenti che catalizzano l’interesse delle persone vengono scelti in base al riscontro emotivo che possono generare. Non si tratta semplicemente di distrarre l’opinione pubblica da questioni scottanti ed imbarazzanti per i governanti, quanto piuttosto di plasmare il pensiero delle persone offrendo delle direzioni su cui confluire la propria capacità di ragionamento. E’ una operazione sottile, dal momento che il potere più grande che si possa esercitare su di un individuo consiste nella capacità di direzionare i suoi pensieri. Si tratta, in altre parole, del primo passo di un complesso meccanismo attraverso il quale, soprattutto per mezzo dei media, si ottiene quell’ipnosi di massa di cui tutti, in maniera diversa, siamo vittime.
Ricevo la seguente mail, da una ditta che a quanto pare cerca personale:
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Buona mattina Scegliamo dal molti canditati e vorremo ofrirle il lavoro. Non serve andare in ufficio. 610 eur per 6 giorni. Ci bisognerebbe: 1. Dal 2 a 6 ore liberi al giorno. 2. Personale e-mail. 3. Cellurare. Se e interessato scrive a nostro manager al indirizzio: D*******@******.com Scrive via e mail suo nome, eta e citta. Le informazione sara spedito tra un giorno dopo sua risposta. — ArrivederLa.
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Probabilmente stanno cercando urgentemente un correttore di bozze.
Chiunque tu sia
infedele,
idolatra o pagano,
vieni.
La nostra casa non è un luogo
di disperazione.
Anche se hai violato cento volte
un giuramento,
vieni lo stesso.
May the road rise
to meet you.
May the wind be always
at your back.
May the sun shine warm
upon your face.
And rains fall soft
upon your fields.
And until we meet again,
May God hold you
in the hollow of His hand.
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