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-o- Too late to die young -o-
29 Novembre 2010

Il giudizio massonico va su MTV


Ritornare ad occuparsi dell’ostentazione del simbolismo occulto da parte dei media, in particolar modo nei programmi riservati ai giovani, diviene nel tempo sempre meno interessante, dal momento che, come spesso si è ribadito, di “nascosto” e di “occulto” non vi è più nulla, e tutto viene presentato in modo “innocentemente” diretto.
Quello che rimane da fare è osservare la modalità e la velocità con cui i precedenti limiti vengono via via superati, e come l’ostentazione stessa inizi ad assumere i contorni di una educazione, di un insegnamento vero e proprio.

E’ il caso del videoclip – segnalato dall’infaticabile “cacciatore di Illuminati” Pseudo-occult media – realizzato per la canzone  Pow Pow degli LCD Soundsystem, diretto dal regista Hollywoodiano David Ayer e co-prodotto da MTV, che vede come protagonista la giovane attrice Anna Kendrick.

 


La Kendrick interpreta nientemeno che una cacciatrice di anime dotata di poteri magici, forse divini, col compito di portare delinquenti e malvagi al cospetto della giustizia massonica.
Per quanto possa sembrare improbabile, questa è a tutti gli effetti la trama della storia che si svolge sotto le note della canzone degli LCD Soundsystem.


Ogni volta che Anna cattura un’anima appare un flash con la presenza di un simbolo massonico, e nella scena finale i “malvagi” imprigionati si ritrovano di fronte ad un giudice vestito con tutti i parametri della libera muratoria.
Significativamente, nella stessa sala sono presenti altri tre personaggi, e precisamente un militare di alto grado, un politico ed un tutore dell’ordine: anche loro aspettano di essere giudicati dal fratello massone.

Secondo il regista, uno dei messaggi del video è che “per quanto tu sia importante in questo nostro mondo, c’è sempre qualcuno più importante di te… Dovrai rispondere dei tuoi peccati, e questo è uno dei temi del video“.
Si tratta indubbiamente di un messaggio interessante, ma risulta curioso il fatto che i personaggi “malvagi” presenti nella storia rispondano dei loro peccati proprio ad un massone.
L’idea trasmessa dal video è chiaramente quella di una massoneria che prevarica e direziona i principali poteri temporali (politico e militare), ergendosi a giudice morale del loro stesso operato.


Occorre a questo punto fare un breve inciso: per quanto oramai certi argomenti paiano totalmente “sdoganati”, bisogna comunque ricordare che un video di questo tipo, in cui appare un personaggio rivestito dei paramenti massonici e i simboli della massoneria stessa vengono letteralmente “sparati” a tutto schermo, era del tutto improponibile, ed impensabile, solamente pochi anni fa.
La “assefuazione” e la familiarità con un certo tipo di simbolismo rappresentano infatti due dei principali obiettivi delle operazioni di questo genere.

Resterebbe da stabilire se l’intera operazione possa essere, in qualche modo, semplicemente una sottile presa in giro dell’immaginario “cospirazionista” che circonda le società segrete, oppure se si tratti di una sorta di lezione, un insegnamento che invita ad associare al simbolismo massonico l’idea di “giudizio” e “giustizia”.
Secondo il parere di chi scrive la prima ipotesi è poco probabile, dal momento che l’intera atmosfera del video tenderebbe ad escludere l’eventualità di un semplice “divertissement”.

6 Novembre 2009

Lady Gaga, occultismo per tutti.


In questo blog è stato più volte sostenuto che uno dei migliori modi per individuare gli etat d’esprit diffusi nella nostra società è quello di seguire con attenzione l’evolversi della cultura popolare, e dell’industria musicale in particolare.
Inoltre, il cercare tracce di particolari rimandi simbolici celati all’interno delle produzioni musicali studiate per le giovani generazioni, e non solo, è attività stimolante, che può offrire molte soddisfazioni.
Negli ultimi tempi, però, tale divertimento viene sempre meno.
Il motivo è semplice: se fino a qualche anno fa occorreva cercare con attenzione i vari riferimenti celati nel contesto, attualmente un certo simbolismo “esoterico” viene addirittura ostentato.
Si è già visto il caso di Rihanna e del suo mentore Jay Z, ma a rubare la scena in questo periodo, per meriti acquisiti sul campo, è sicuramente Lady Gaga.
Lady Gaga, nata Stefania Gabriella Germanotta, è stata la cantante esordiente che ha raccolto il maggior successo nel 2009, lanciata in grande stile dalla sua casa discografica e da MTV senza badare a spese, per quanto riguarda il marketing.
Con Lady Gaga ogni disamina approfondita ha poco senso, dal momento che mai come nel suo caso è sufficiente “guardare le figure”.

Si rimanda a tal proposito ai due articoli che il sito the Vigilant Citizen le ha dedicato, Lady Gaga, The Illuminati Puppet e Lady Gaga, The Illuminati Puppet – part 2.
Gli articoli sono in inglese, ma risultano comprensibili anche per chi ha poca familiarità con l’albionico, dal momento che, come si diceva, le immagini sono più che sufficienti.

Lady Gaga seduta su un trono massonico. Così ci toglie tutto il divertimento.

14 Aprile 2009

Massoneria a Striscia la Notizia

Striscia la notizia è la trasmissione televisiva più seguita in Italia, e la sua popolarità è tale che non necessita di ulteriori presentazioni.
Risulta quindi particolarmente curioso constatare come la sigla finale della trasmissione stessa sia un palese inno massonico.
La canzonetta in questione, con la quale il programma ha termine, viene sempre sfumata dopo le prime note, ed è visibile nella sua interezza solamente nelle repliche notturne.
Apparentemente è un testo leggero che ironizza sulle decisioni del governo a proposito della riforma scolastica, ma si può intuire un secondo significato senza dover troppo indagare:


PER CHI SUONA LA CAMPANELLA?Grembiulino e vaiè un passepartout
Ciao mammina Byecorri in classe anche tu
zitto che se no son guai
che goduria quante novità
obbedienza, tutto cambierà
viva il Gran Maestro che ci salveràè unico
cappuccini e babàstudia i numeri
e l’abbiccì – agli esuberi
gli Paghiamo il Taxì – tutti a casa signorsì
quattro cinque sei e un sette più
ora è tutto ok
con i voti è un bijou
è la scuola take a way
col compasso un bel cerchio fa
sulla cattedra si è messo già
bravo il Gran Maestro che ci salverà – è unico
cappuccini e babà


Per cogliere i vari riferimenti al mondo della libera muratoria non occorre essere grandi esperti della massoneria , ma è sufficiente una conoscenza di base del simbolismo di cui questa confraternita fa uso.
All’inizio del testo vengono subito citati i “grembiulini”, uno dei modi col quale i fratelli massoni vengono chiamati, per via dei grembiuli rituali che ogni membro deve indossare durante le sedute in Loggia.
E giustamente si fa presente come il grembiulino sia un ottimo passepartout, in un mondo in cui essere membri della massoneria facilita l’apertura di molte porte.
La frase “zitto che se no son guai” riguarda il giuramento massonico, con il quale il massone si vincola alla segretezza; la segretezza, o riservatezza, come i fratelli preferiscono definirla in pubblico, è la prima virtù da rispettare una volta facenti parte dell’ordine.
Poco dopo si accenna anche l’obbedienza,  termine che nel linguaggio massonico indica l’insieme delle logge che unite costituiscono  corpi sovrani, come Grandi Orienti o Grandi Logge.

La canzonetta prosegue citando il Gran Maestro, i cappuccini (allusione al cappuccio indossato durante i rituali) e  il compasso, insieme alla squadra il simbolo più noto della massoneria.
I riferimenti alla massoneria sono talmente evidenti  che non si pone alcun dubbio sul loro reale significato.

Più difficile invece stabilire il senso di una scelta simile da parte degli autori del programma.

Considerato il carattere satirico della trasmissione si potrebbe pensare che si tratti di un testo ironico nei confronti del mondo massonico.
Eppure, nonostante i riferimenti siano chiari e per nulla velati, l’argomento in questione rimane perlopiù sconosciuto alla grande maggioranza degli spettatori del programma, e se
davvero vi fossero intenzioni ironiche dietro il motivetto, sicuramente non verrebbero colte dal pubblico.
Più probabile quindi che si tratti di una sorta di divertissement, uno strizzarsi l’occhio tra fratelli massoni che si divertono nel parlare apertamente di loro stessi,  nella convinzione che pochi coglieranno i chiari riferimenti  alla loro organizzazione, e quei pochi che lo faranno saranno tra coloro che poco si sorprendono di fatti come questo.
Una ulteriore conferma a sostegno di questa ipotesi giunge dalla trasmissione Veline, ideata anch’essa da Antonio Ricci, vera eminenza grigia della televisione italiana.

In tale programma aveva luogo un concorso nel quale si sceglievano le ragazze che avrebbero svolto il ruolo di veline nella trasmissione satirica.
Nella scenografia della trasmissione faceva mostra di sé, in modo spudorato, un altare massonico, dove la fiamma ardente di Prometeo – Lucifero era retta da due colonne,  presenti in ogni tempio massonico a simboleggiare la Forza e la Bellezza ed a ricordare le due colonne poste all’ingresso del Tempio di Gerusalemme.
La presenza di una stella a cinque punte completava il quadro, per frugare ogni dubbio rimanente di qualche eventuale scettico.


17 Novembre 2008

Wanna be a member?

 

Un sorprendente cartone animato risalente al 1931, una vera chicca per chi si interessa dei modi con i quali un certo genere di messaggi vengono diffusi per mezzo della “cultura popolare”.
Già segnalato da Luigi Walt nel blog del Piccolo Zaccheo, questa breve animazione mostra il simpatico Bimbo, fidanzato della celebre Betty Boop, star del mondo dei cartoon negli anni 30, costretto a passare attraverso una serie di prove surreali, tallonato da un gruppo di inquietanti personaggi che lo invitano ossessivamente a diventare un membro della loro organizzazione.
Interessante anche il cameo iniziale del più noto Mickey Mouse, alias Topolino, che sornione partecipa alla cattura di Bimbo, facendo intendere che lui “membro” della organizzazione lo era già.
Il titolo dell’animazione è Bimbo’s initiation.
28 Aprile 2008

Massoneria e Istruzione Pubblica

Alle origini della pubblica istruzione:
il ruolo della Massoneria

Gli estratti che seguono sono tratti da Juravit, rivista massonica, purtroppo non più disponibile sul sito del Grande Oriente.
Il numero in questione risale al mese di dicembre del 1978.
Nel primo articolo riportato i fratelli massoni celebrano la figura di Michele Coppino, illustre massone che alla guida del suo ministero pose le basi per lo sviluppo della nostra moderna istruzione pubblica.

Michele Coppino

…Michele Coppino (1822- 1901), il ministro che legò il nome alla citata legge del 1877 e che al governo dell’istruzione pubblica dell’Italia unita impresse un impulso di durevole efficacia.[…]
…questo insigne letterato e uomo politico, che in Parlamento fece segnare la sua presenza dal 1860 al giugno 1900, quando, ottantenne e malato, accorse a pronunziare il suo assenso per la ‘ svolta liberale ‘ guidata dal governo Zanardelli-Giolitti, incoraggiato dal conforto delle forze ispirate dal Grande Oriente di Ernesto Nathan.[…]
Dell’Uomo è presto detto.

Cinque volte ministro dell’istruzione pubblica (una prima volta con Rattazzi, nell’anno di Mentana; poi sempre con Agostino Depretis e nel primo governo Crispi: 1876-78 e 1884-88) Coppino resse il governo della scuola italiana per un periodo di oltre sette anni: per pochi mesi inferiore alla durata in carica di Guido Baccelli — a sua volta autorevole dignitario massonico […]
Candidato ‘democratico’ nelle elezioni del 1857, con le quali Cavour sbaragliò la presenza clericale nel Parlamento subalpino, solo nel 1860 — in occasione della prima elezione del Parlamento nazionale — Coppino venne eletto deputato.

Due mesi prima (17 febbraio 1860) egli aveva fatto ingresso nella prestigiosa Loggia madre della risorgente Massoneria italiana: l’« Ausonia ».
Fervore civile e rinnovamento individuale andavano di pari passo: ed entrambi si fondevano in una vigorosa capacità d’iniziativa pubblica, d’impegno culturale e, infine, di azione politica intesa ad aprire una nuova età storica.[…]

Il programma di scolarizzazione di massa — sancito dalla legge del. 15 luglio 1877, che coronò il prolungato sforzo legislativo di De Sanctis, Bargoni, Scialoia, Correnti e dello stesso prudente Bonghi — si prospettò — in tal guisa, quale grande operazione di pedagogia politica in direzione della liberazione dai convergenti ceppi dell’analfabetismo e della devozione superstiziosa.
L’opera dal Coppino svolta al Ministero dell’istruzione pubblica può venire sintetizzata nella lapidaria sentenza da lui stesso pronunziata sui propri obiettivi di civiltà, il 4 aprile 1872:
« Clericali non siamo. Siamo uomini i quali pensiamo che la libertà non va desiderata solamente per noi, ma per tutti».
Perciò negli anni dei governi Crispi — quando provvide al riordinamento degli Statuti di numerose Università e, mentre gettò le basi dell’istruzione professionale moderna, costruì le stabili fortune dei licei classici — Coppino si distinse per equilibrio, e lungimiranza, tanto da esercitare un vero e proprio magistero intellettuale e morale[…]
Coppino pose in opera con più incisiva efficacia la fervida vocazione a superare i confini dello Stato nazionale e ad inverare il messaggio di fratellanza universale in due direzioni ugualmente preziose e feconde: coltivare l’uomo nel cittadino e sublimare la spiritualità creativa nell’uomo positivo, faber, della società industriale.[…]

Attorno a Coppino, in quell’ora decisiva della storia italiana, confluirono Zanardelli, Giolitti e decine di figure di primo piano della Libera Muratoria, mentre da parte sua il Gran Maestro Ernesto Nathan sviluppava un’azione consonante per mettere al sicuro da ritorni integralistici e dal rischio di blocchi clerico-reazionari le nascenti alleanze liberal-democratiche e radicalsocialiste.
Tanto l’anziano statista quanto il più giovane Gran Maestro erano mossi dalla convinzione che l’attribuzione di responsabilità amministrative alle più giovani ed animose forze politiche «progressive » del Paese avrebbe contribuito ad accelerarne l’accostamento allo Stato e a completare il disegno di educazione politica e di moralità pubblica tracciato da Cavour, proseguito da Coppino sino agli anni di Giolitti, ma poi inceppato e rimasto a mezza via.[…]

Sempre a proposito di istruzione, nell’articolo seguente intitolato “La prima cura dei Massoni dopo l’Unità: l’istruzione” si può leggere:

Nella tornata del dì 19 agosto 1864 E.’. V.’. il Fr.’. Secretario Oscar Pio faceva alla R.’. L.’. Libbia d’oro la seguente proposta.
« CC.’. FF.’., la Massoneria si ridurrebbe alla meschinità delle forme accademiche o al più si svilupperebbe nelle egoistiche proporzioni di una società di mutuo soccorso quando non estendesse la sua sfera d’azione nel campo sociale, volgendo tutte le sue forze ad affrettare lo svolgimento del benessere progressivo nella Umanità.
È perciò che io credo strettissimo dovere dei LL.’. MM.’. Di concretare le aspirazioni massoniche.
Ciò posto, io non credo che alcuno possa mettere in dubbio che bisogno supremo dell’epoca nostra e del nostro paese non sia quello di sviluppare quella istruzione popolare ch’è fonte prima di concordia e libertà vera e di moderanza civile.
Non anderemo errati adunque se noi Massoni Italiani volgeremo i nostri sforzi al conseguimento di questo scopo.
La istruzione popolare è tale un intento da raggiungersi più presto colle forze intime della nazione che coi provvedimenti officiali del governo.

Dopo l’unità d’Italia quindi le forze massoniche occupano i più alti posti di governo, e si impegnano in primis per una decisa riforma dei programmi scolastici, con l’obiettivo di eliminare i residui superstiziosi della precedente egemonia clericale ed a diffondere il verbo del laicismo.
In un articolo successivo della stessa rivista, intitolato “Simbolismo, Diabolismo e Bibbia”, si legge però quanto segue:

Altrettanto semplicistico, per quanto dicemmo, ci sembra il considerare l’iniziazione massonica un tentativo di rinverdire le iniziazioni precristiane od una derivazione dalle stesse già surrogate nel cristianesimo da una semplice abluzione nel Giordano, vademecum per passare dal regno delle ombre — il limbo — a quello dell’Eternità.[…]
Considerando che la prima scomunica è seguita, non alla istituzionalizzazione dell’Ordine, ma a quella del Grado di Maestro ed alla adozione della Cerimonia della morte di Hiram, non è escluso che l’atteggiamento della Chiesa di Roma sia in parte attribuibile al sospetto balenato ad un Papa che nella terra della Albione di Blake fosse per nascere un nuovo sistema di religione cristiana che celebrasse misteri analoghi a quelli della messa.
E può anche essere che, per altro verso, analoghe considerazioni siano state fatte dai cosiddetti atei — era facile allora considerarsi atei più di quanto sia oggi considerarsi credenti — che si sono associati alla Massoneria.
È comunque unanimemente ammesso che sia sempre esistita in Massoneria una componente antroposofica, almeno in senso lato, e certo prima che fosse codificata in disciplina o in setta misteriosofica.
Non mancò inoltre chi, sia dagli inizi, sostenne, non smentito, che la Massoneria, pur proclamandosi cristiana, è la Scienza e la Religione dell’Uomo.

La Massoneria scienza e Religione dell’Uomo (maiuscola).
Una forza laica e progressista che combatte l’oscurantismo clericale e superstizioso e che tuttavia va fiera delle sue componenti misteriosofiche e non nega il suo carattere di religione.
Una forza che ha saputo prendere in mano le redini del governo della nazione ai suoi albori e che considerò l’istruzione pubblica una priorità.
Quell’istruzione pubblica che a distanza di due secoli celebra i Padri della Patria, massoni, quali le massime figure morali della storia moderna del Paese.
L’istruzione pubblica che insegna ai giovani scolari il rispetto e la devozione verso la “laicità” dello Stato, una laicità fortemente voluta e costruita anche grazie, soprattuto grazie, ad un ordine che non ha problemi a definirsi “religioso”.