14 Novembre 2011
Trattando di tali temi, ci si è chiesti più volte se in uno scenario simile, una realtà in cui per emergere occorre fare dei patti tremendi con la propria coscienza oppure essere manipolati sin dalla più tenera età, ci fosse ancora spazio per dei messaggi positivi, all’interno del mondo della musica popolare. Il brano che segue è stato composto da Ben Harper, chitarrista e cantante statunitense, e rappresenta uno dei brani più belli pubblicati nel 2011 (il più bello, secondo il giudizio di chi scrive). It takes all you have to stare him down Il tempo, apre tutte ferite e la fiducia, mi porterà nella tomba il mondo non è mio non sta a me salvare il mondo non posso permettermi di perdere quello che facilmente si butta via e non conosco nemmeno me stesso non è quello che facciamo e non conosco nemmeno me stesso 13 Novembre 2011
Nei primi tempi, il blog è stato seguito per diversi mesi da una media di qualche decina di lettori, più altri sporadici visitatori che probabilmente vi capitavano per caso, incappando in queste pagine a volte soffermandosi, a volte precedendo oltre. Sia come sia, uno degli scopi che mi sono ripromesso sin dall’inizio fu quello di scrivere gli articoli da una prospettiva a lungo termine: volevo che quello di cui qui si trattava potesse risultare interessante anche a distanza di anni. Questo non vuole essere un post celebrativo: un blog resta sempre un blog, e nella vita di ognuno di noi vi sono aspetti, appartenenti al mondo “reale”, sicuramente più importanti. Blessed be |
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