Benvenuti.
Qui si parla di miti, simboli,
storia e metastoria,
mondi vecchi e mondi nuovi,
e di cospirazioni
che attraversano i secoli.
Qui si scruta l'abisso,
e non si abbandona mai
la fiaccola.
nel bene assoluto che non esiste e quando esiste e’ messo a tacere dai tuoi posts…
Fatma
Il bene assoluto lo conosce solo Dio, ovviamente, ma il bene “terreno” esiste. Quello che veramente mi dispiacerebbe sarebbe se la lettura dei miei scritti desse l’impressione che dalle nostre parti il bene non vi sia più, che nella nostra situazione ogni tentativo di risalita sia vano. Se i miei post divenissero semplicemente un focalizzarsi sul male che trionfa, una mesta rassegnazione sulla inevitabilità della decadenza che avanza, penso che avrei semplicemente sbagliato tutto. Roba da chiudere la baracca al più presto e dedicarsi a scrivere poesie, che per quanto brutte male non fanno mai. Ed effettivamente mi rendo conto che spesso questo accade, spesso pare che qui si faccia un semplice resoconto del trionfo del male e del modo in cui si espande ovunque. Quando questo capita, è colpa dei miei limiti. In verità io cerco di concentrarmi sull’origine del male, sul motivo per cui pare trionfare, cercando di carpirne le ragioni ed il modo in cui si diffonde. Sono convinto che la maggioranza degli uomini sia sotto incantesimo, credo che mai come in questi tempi vi sia stato un radicale ribaltamento di ciò che è giusto con ciò che è sbagliato. Penso che si dovrebbe andare a fondo della questione, capire come questo possa essere successo, come possa questo continuare a succedere. Conoscere i meccanismi in cui il male si diffonde, cercare di scoprire i suoi luoghi di origine, dovrebbe essere solo un modo per saperlo meglio affrontare. Perché oggi come non mai il male si presenta sotto vesti insospettabili, ed occorre saperlo riconoscere. Conoscere i trucchi dei suoi sacerdoti, gli illusionisti che ci tengono sotto ipnosi. E svegliarsi da questo incantesimo. Per scoprire che non siamo così malvagi come ci dipingono, in quanto esseri umani, e per poter vedere che il mondo è molto più bello di quanto ci viene fatto credere.
Davanti al mare le piccole e grandi preoccupazioni si fanno molto distanti. Almeno, per me è sempre stato così. Mentre nel mondo continuavano a succedere cose, piccole e grandi, davanti al mare c’era chi si regalava qualche giorno di totale distacco. Disintossicazione, si potrebbe ben dire. Da bambino mi si diceva che occorre aver faticato tutto l’anno per poter dare il giusto peso alle vacanze, e che è proprio grazie a quella fatica che il riposo acquista valore. Personalmente penso che basterebbe un giorno di lavoro all’anno per poter apprezzare l’otium rigenerante prolungato. Sarà perchè difficilmente mi annoio, o forse perchè conosco più di mille modi in cui trascorrere il tempo senza far niente, e farlo bene. Ma queste sono divagazioni. Ora ci sono piccole e grandi preoccupazioni che richiedono nuovamente attenzione, e c’è un mondo che non ha smesso di girare, nel frattempo. Si riprende, piano piano.
Il segreto sta nell’osservare tutto questo un po’ dal fuori. Non è facile, quando il nostro posto è qui sotto, immersi nelle grane del giorno dopo giorno. Ci sono visuali alte e visuali basse, questioni grandi, più grandi di noi, e questioni piccole, che poi piccole non sono, perché compongono la nostra vita vera. E sì, i poteri occulti portano avanti i loro piani per controllare il mondo, i governi sembrano in mano ai folli, Elvis è morto, ma allo stesso tempo la rata del nostro mutuo si fa sempre più onerosa, il lavoro ci prende tutte le nostre energie, a 30 o 40 anni ancora ci chiediamo in cosa consista l’amore, e sopratutto perché debba sempre essere così difficile. Quali sono le questioni realmente importanti? Tutte lo sono, a loro modo. Ma ancora più importante è non farsi mai sopraffare da tutto questo. Non c’è da avere paura. Comunque vada l’importante sarà aver fatto la nostra parte, questo conta. Nel nostro piccolo, prima di tutto; il quotidiano, la cosiddetta battaglia di tutti i giorni. Un battaglia che piccola non è. E nel frattempo possiamo ritagliarci del tempo per cercare ciò che di bello ci circonda, e cose belle ci sono. Ed osservare il resto un po’ dal fuori, quasi dall’alto, quasi camminando nell’aria.
Sappi che dall’anima devi separarti, e che andrai dietro i veli del segreto di Dio. Bevi vino, ché non sai donde sei venuto: sii lieto, perché non sai dove anderai.
Da epoche antiche, passando per il cogli l’attimo di Orazio fino al Life is Now di Totti e Gattuso, saggi e meno saggi si sono soffermati a cantare le lodi del momento che scorre, l’unico che si possa percepire.
Il passato, per definizione, non è più, e il futuro ancora non è arrivato: per la nostra esperienza semplicemente non esiste. Non resterebbe quindi che il presente, dentro il quale si nasconderebbe il segreto della felicità.
Ed in verità, tutti i nostri tormenti sono figli di rimorsi e rimpianti per le scelte sbagliate del nostro passato, per tutto quello che non è andato come sarebbe dovuto. Rimorsi e rimpianti, e preoccupazione per quello che ci attende, per le prove che ancora dovremmo affrontare. Il passato e il futuro, sono loro che inquietano la nostra anima. Quel passato e quel futuro che, come si è visto, non esistono. Sarà incoscienza sedersi davanti ad un boccale di vino allontanando i ricordi e non pensando al domani?
O forse profonda saggezza?
Sii lieto, ché il dolore sarà infinito: nel cielo avverranno le congiunzioni dei pianeti e i mattoni che si faranno col tuo corpo saranno per i palazzi degli altri.
Chiunque tu sia
infedele,
idolatra o pagano,
vieni.
La nostra casa non è un luogo
di disperazione.
Anche se hai violato cento volte
un giuramento,
vieni lo stesso.
May the road rise
to meet you.
May the wind be always
at your back.
May the sun shine warm
upon your face.
And rains fall soft
upon your fields.
And until we meet again,
May God hold you
in the hollow of His hand.
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