Benvenuti.
Qui si parla di miti, simboli,
storia e metastoria,
mondi vecchi e mondi nuovi,
e di cospirazioni
che attraversano i secoli.
Qui si scruta l'abisso,
e non si abbandona mai
la fiaccola.
Ho giocato a calcio per 18 anni, tra campionati giovanili, campionati locali, ed infine calcio a cinque; giocavo in porta, e nonostante un’altezza non considerevole me la sono sempre cavata abbastanza bene. Questa breve ed interessante premessa serve solamente ad introdurre il sogno che ho fatto la notte scorsa, uno di quei sogni che si ricordano al risveglio, e accompagnano il resto della giornata. Si disputava una partita in notturna, io avevo preso il mio posto tra i pali e sentivo che la vittoria era alla portata della nostra squadra. Dopo pochi minuti un avversario tenta un tiro da lontano, ben calibrato ma prevedibile; uno di quei tiri che fanno fare bella figura ai portieri, che hanno tutto il tempo per preparare l’intervento ed esibirsi in un tuffo sicuro, una parata plastica, come amano definirla i cronisti specializzati. Ma accade che nel momento di lanciarmi ed intercettare il pallone sento che non riesco a staccarmi da terra. Tento la parata ma non riesco a darmi lo slancio, come se fossi ancorato: tocco la palla ma non quanto basta per deviarla, ed anche la palla è incredibilmente pesante, e finisce in rete. I compagni mi guardano increduli, ma subito dopo vedo nei loro sguardi un’espressione di sostegno. “Può succedere, adesso rimontiamo”. Nel calcio l’errore del singolo si ripercuote su tutta la squadra, ogni portiere lo sa bene. E questo rende ogni errore dieci volte più difficile da accettare; una distrazione può vanificare tutto l’impegno dei propri compagni: non si gioca solo per se stessi. Nel sogno, la stessa situazione si ripete nell’azione successiva: un altro tiro deciso ma intercettabile, e la stessa pesantezza delle gambe poco prima sperimentata. Ancora non riesco a staccarmi da terra, ancora tocco la palla, ancora una volta non quanto basta. E poi succede di nuovo: la partita è persa.
Anni fa concedevo molta importanza ai sogni, cercando di interpretare il loro simbolismo. A volte il loro significato risultava palese, finanche scontato; altre volte la loro decifrazione era invece più complessa. In questo caso il messaggio del sogno è immediato, ed il simbolismo elementare. Il giocare una partita ovviamente è allegoria degli sforzi del vivere quotidiano, ed il far parte di una squadra ricorda come in questo vivere nessuno sia un’isola, e che le scelte che facciamo, i nostri errori, coinvolgono anche le persone che ci stanno vicine, i nostri compagni di gioco. La consapevolezza di questo fatto può caricarci di responsabilità che vanno oltre la paura di un successo o insuccesso personale.
E in quel portiere penso che ci sia tutto il mio personaggio, in questa recita. L’orgoglio di fare parte di una squadra, la voglia di giocare, la consapevolezza dei propri mezzi. Ma anche la paura di sbagliare, il peso della responsabilità di un errore di fronte ai compagni. E l’errore che arriva, più volte, con l’impossibilità di compiere un gesto che si sa alla propria portata, senza comprendere da dove provenga quella forza che tiene ancorati a terra, e non permette un semplice volo.
Del perchè occuparsi di esoterismo. Una premessa: scopi e limiti di questi scritti.
Lo scopo principale di queste pagine è l’osservare e il descrivere alcuni meccanismi che stanno dietro l’attuale situazione, analizzare le strutture di potere, le motivazioni che muovono i governanti, riflettere sulla nostra condizione.
Una delle chiavi di lettura, ovviamente.
Per fare questo ho ritenuto necessario trattare anche di questioni che vanno al di là del semplice resoconto “politico”; qui si volge lo sguardo anche sui miti, sul simbolismo, sull’ esoterismo.
Questo perchè sono convinto che tralasciando questi fattori, molti avvenimenti che ci circondano, molte decisioni delle elite di potere, gli stessi meccanismi della storia risultano incomprensibili.
Questa è una mia convinzione.
Per questo motivo vengono qui trattati argomenti apparentemente distanti, come il simbolismo, le cospirazioni, la politica nazionale ed internazionale, la storia e la metastoria.
Tutto è collegato.
Vorrei che dalle varie letture questo filo in qualche modo emergesse, fosse percepito.
Si fa il possibile.
Proprio per questo motivo, tengo sempre in considerazione le critiche che mi vengono rivolte: avendo deciso di dare a queste pagine uno scopo, mi interessa sapere come gli scritti qui contenuti sono percepiti.
Tra le critiche, quindi, che più spesso ricevo, il più delle volte durante conversazioni con amici, vi è quella dell’eccessiva pesantezza degli argomenti trattati; altre volte ancora mi si fa presente che risulta difficile seguire la trattazione dei temi, vuoi per il linguaggio utilizzato, vuoi per il carattere ostico dei temi stessi.
Dal versante opposto, c’è anche chi sostiene che si discute qui di alcuni argomenti con eccessiva superficialità, laddove meriterebbero ben altra trattazione.
Alcune critiche possono sembrare in contraddizione tra loro, eppure, in fondo credo che ognuna di esse contenga un fondo di verità.
La “pesantezza” di alcuni argomenti è inevitabile; difficile discutere di complotti e guerre e menzogne a cuor leggero.
Occorre anche ricordarsi, comunque, che qui si regge sempre la fiaccola, e non vi è spazio per la desolazione o l’abbattimento.
Non ce lo possiamo permettere, e non è nemmeno il caso.
D’altro canto, vi è sempre lo sforzo di trattare tali argomenti nel modo più semplice ed accessibile possibile, ed è qui che si inserisce la critica della “superficialità”.
In qualche modo quindi anche questa di critica è fondata.
E’ una scelta, la mia, fondata sia sulla volontà di non condurre un discorso tra meri specialisti, e soprattutto dettata dai miei limiti personali.
Altri sono i professori, io semplicemente riporto e collego; sarei sufficientemente soddisfatto se già riuscissi a fare bene questo.
In fondo, si tratta qui di accendere la curiosità, di invitare ad ulteriori approfondimenti, oppure anche a semplici riflessioni.
Sarebbe già un qualcosa di positivo. – Potere ed Esoterismo I
– Potere ed Esoterismo – intermezzo
– Potere ed Esoterismo II
…Romolo, pieno d’ira, si scaglio’ contro Remo e, impugnata la spada, lo uccise, esclamando: ‘Cosi’, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura’…
Uno dei campi rom dati alle fiamme a Ponticelli (Napoli)
La gente di Ponticelli festeggia: i rom vanno via
Ci fu il tempo del negro incivile, il tempo dell’ebreo avido, poi quello del comunista sovietico, infine toccò al musulmano che odia le nostre libertà. Ora è il tempo degli zingari. Ci hanno assegnato un nuovo nemico.
Siamo tutti fatti di luci ed ombre, che come piante possono crescere dentro di noi se opportunamente nutrite. Ed è ormai certo che la maggior parte degli stimoli che a noi arrivano sono cibo per la nostra parte oscura, appositamente studiate per assolvere a questo compito. Dai telegiornali alle città impazzite, speroni sui nostri fianchi per alimentare rabbia e frustrazione. E paura.
Qualcuno ricorderà il fenomeno degli “free hugs”, gli abbracci gratis, che qualche tempo fa avevano suscitato un discreto interesse, anche grazie ad un fortunato video giunto ad essere uno dei più visti su youtube.
Persone che percorrono le strade della città offrendo semplicemente degli abbracci, nulla di più.
Il tutto è molto naif, se si vuole, ma questo poco importa.
Riguardando oggi questo video notavo un qualcosa che scatta: per un attimo la parte luminosa delle persone prende il sopravvento.
E ci si rende conto che basta davvero poco, perchè questo accada, davvero poco.
Chiunque tu sia
infedele,
idolatra o pagano,
vieni.
La nostra casa non è un luogo
di disperazione.
Anche se hai violato cento volte
un giuramento,
vieni lo stesso.
May the road rise
to meet you.
May the wind be always
at your back.
May the sun shine warm
upon your face.
And rains fall soft
upon your fields.
And until we meet again,
May God hold you
in the hollow of His hand.
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