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-o- Too late to die young -o-
10 Novembre 2007

Con la data di scadenza

Lo stereo che tengo in camera venne comprato nel 1993.
All’epoca decisi di spendere qualche lira in più, sempre nei limiti delle possibilità delle finanze famigliari, puntando sulla qualità che avrebbe garantito, oltre che prestazioni dignitose, una certa durata nel tempo.
Più di 14 anni dopo  funziona ancora alla perfezione, in maniera commovente, ripagando in tal modo quella spesa.
Pensavo oggi allo stereo che tengo in camera leggendo un articolo di Emanuela Zuccalà sulle pagine dell’inserto del Corriere della Sera, quotidiano che ogni tanto si intrufola in casa.
La giornalista analizzava il fenomeno dei nuovi elettrodomestici progettati appositamente per avere una durata limitata, affinché la produzione e il consumo degli stessi possa procedere a ritmi sempre elevati.
Ed in particolar modo per il settore degli apparecchi tecnologici, l’obsolescenza è raggiunta in tempi molto rapidi: i telefoni cellulari sono pensati per avere una durata di due anni al massimo, come i computer e in generale tutta la tecnologia che ci circonda.
Uno stereo del 1993 ancora funzionante in questo contesto rappresenta una anomalia; ed effettivamente molti settori produttivi andrebbero in grave crisi se tali durate fossero la norma.
Eppure, non può non trasparire una illogicità di fondo in tutto questo, in una era come la nostra tecnologicamente così avanzata che però non sfrutta le conoscenze acquisite fino in fondo, laggiù dove ci si attenderebbe che venissero applicate; televisori progettati per durare 30 anni, macchine studiate per consumare poco e durare per una generazione, tostapani insensibili allo scorrere del tempo: non si tratta di utopie.
Il fatto che tali oggetti non esistano sul mercato è frutto di una scelta ben precisa.
E’ noto ad esempio come la Fiat pose fine alla produzione delle prime 500 perchè troppo resistenti.
Erano costruite come una macchina andrebbe costruita, e non si rompevano mai.
E quindi non venivano cambiate, e la produzione di nuove autovetture tendeva a fermarsi.
Attualmente gli oggetti “di consumo”, termine orrendo, sono studiati per essere deperibili rapidamente.
C’è una perversa illogicità in tutto questo.
Sicuramente una tendenza che non potrà durare a lungo.

(nell’immagine in alto il commovente stereo del curatore del blog)

 

 

34 comments to Con la data di scadenza

  • chirieleison

    E’ verissimo che gli oggetti tecnologici e gli elettrodomestici di uso comune durano poco. Per due motivi. Il primo è che sono fatti con materiali scadenti per costare poco ed essere alla portata di tutti, secondo perchè, come scrivi, devono essere deperibili in pochissimi anni altrimenti la produzione si ferma e l’economia non gira.

    Quindi la logica c’è e come. Ma è quella del profitto per le aziende produttrici, non certo per l’acquirente.

    Non mi intendo di economia e finanza ma se questa tendenza dovesse finire, le aziende sarebbero costrette a ridurre la produzione e, conseguentemente, a licenziare parte del personale.

    E siamo arrivati al solito cane che si morde la coda.

  • lupoanziano

    Ho letto il tuo post precedente…

    sei incredibilmente acuto e molto intelligente!davvero!

    mi viene da ridere perchè stanno passando la vita a portare a termine un progetto folle che non riuscirà mai…

    oh come piangeranno…

    l’ hanno scelto loro comunque!

    Dio farà cadere gli imepri dei draghi in un sol giorno…ci cattivi piangeranno ed i buoni rideranno…

    e le anime dei morti,che hanno sofferto per causa di questi malvagi potenti, saranno da testimonianza all’ Unico Vero Dio dellla Vita,ed tutti insieme indicheranno col dito verso il Cielo che Egli è Colui che ridà la Vita Eterna…e così la Verità sarà riconosciuta davanti all’umanità intera….

    questo accadrà…

    Satana mio caro amico, non sa più che pesci prendere….

    perchè quanti più esseri viventi uccide, tanto più saranno colpi di spada per esso…e perirà,esamine a terra…

    Quanto a quei potenti, mi spiace solo di non poterglielo dire in faccia che hanno giorni contati…

    non so che darei per poter vedere le loro facce quel giorno…

    non avere paura fratello!

    resistiamo assieme!

    ( rispondi da me)

  • babilonia61

    A mio avviso, tutta colpa del frenetico commercio, di fare soldi ad ogni costo e a discapito della qualità del prodotto. In effetti, l’uomo è capace a produrre un oggetto resistente e duraturo, ma non è commerciale, il commerciale è ciò che dura un anno – al massimo -, come le scarpe, i vestiti, le macchine, il pane, le mele, … Certamente vi sono eccezioni, poche eccezioni … purtroppo.

    Felicità.

    Rino.

  • Airel81

    In casa abbiamo ancora un giradischi di vent’anni fa, perfettamente funzionante… roba da paura! La data di scandenza tecnologica è necessaria per mantere e dare ossigeno a questa società basata sul consumismo.

    E dato che nel mondo vi sono ancora molti paesi a cui conoscere le bellezze del “consumismo”, non credo che il “crack” sia nelle vicinanze… ci vorrà un po’.

    buona domenica carissimo ;)

  • anonimo

    Ciao Carlo, anche io ho uno stereo (ha il cd e pure il mangiacassette!) e funziona sempre, ma l’ho comprato nove anni fa. E solo nove anni fa nessuno si sarebbe mai sognato di cambiarlo dopo due anni. A quei tempi nessuno avrebbe mai comprato una cosa che dura due anni (immaginate di comprare una forchetta che dura due anni, o un materasso che dura due anni).

    Ciao chirieleison Il primo è che sono fatti con materiali scadenti per costare poco ed essere alla portata di tutti

    Più che altro essere alla portata di tutti subito, che è una differenza leggera ma sostanziale.

    secondo perchè, come scrivi, devono essere deperibili in pochissimi anni altrimenti la produzione si ferma e l’economia non gira.

    Anche questo è vero, ma manca di una parte: “l’economia così come è oggi non gira”, cioè l’economia basati sul debito cronico e sulla moneta finta che ci siamo abituati ad usare. Quando Ford introdusse il modello T mica si è messo a fare macchine del piffero, eppure ha funzionato…

    Quindi la logica c’è e come. Ma è quella del profitto per le aziende produttrici, non certo per l’acquirente.

    Be’, le aziende mirano al profitto, come mi pare scontato. Anche io miro al profitto quando vado a lavorare ogni giorno. Il problema non sarebbe il profitto in sè, ma il sistema truffaldino che si è instaurato, e che però viene ampiamente avallato dal “consumatore”.

    Non mi intendo di economia e finanza ma se questa tendenza dovesse finire, le aziende sarebbero costrette a ridurre la produzione e, conseguentemente, a licenziare parte del personale.

    Non necessariamente: è possibile che invece di non produrre più, si mettano a produrre manufatti di qualità, a prezzo superiore (ma nemmeno tantissimo) che garantiscano di funzionare per anni. Inoltre si (ri)metterebbe in gioco il mercato dell’assistenza e delle riparazioni (attualmente quasi inesistente per l’elettronica) con il conseguente impiego di manodopera.

    L’unico problema è che questo sistema richiede lavoratori qualificati, che non si possono reperire tra i disperati del mondo, pagandoli una miseria per fare il lavoro di una scimmia. Bisognerebbe avere lavoratori capaci, che però vanno pagati ed istruiti, e – per quello che vedo io – i donatori di lavoro temono come la peste i lavoratori bravi ed istruiti, che sanno fare il proprio lavoro: perché non sono ricattabili e sono tremendamente necessari.

    Inoltre, avendo le cose un prezzo necessariamente più alto, farebbero pensare due volte il consumatore prima di spendere i soldi, il che avrebbe un effetto più che benefico sull’economia.

    Meglio quindi continuare a produrre immondizia grazie al debito al consumo con il lavoro schiavile dei disperati di questo mondo.

  • anonimo

    Chiedo scusa, non ho firmato il messaggio n.5

    Giorgio

  • chirieleison

    caro giorgio

    ovvio che sono pienamente d’accordo con te, come lo sono con Carlo, e che il mio commento era un po’ ironico e molto amaro.

  • Santaruina

    In effetti come fanno notare Giorgio e chirieleison il problema nasce da un concatenarsi di cause, in un circolo vizioso che parte e finisce nel debito a consumo, con le sue illusorie sensazioni di ricchezza.

    Airel, ci sono è vero ancora innumerevoli “nazioni” che attendono di entrare nel vortice di questo sistema.

    E’ anche vero che affinchè il sistema funzioni occorrono consumatori ed occorrono produttori.

    Non possono essere tutti consumatori.

    Rino, esatto, il commerciale è necessariamente deperibile.

    Eppure, ci dovrebbe essere spazio anche per la qualità duratura, ma questo non avviene.

    Blessed be

  • qualquna

    il nostro tv, ha 17anni, con il schermo “grande”, colori stupendi, e una voce stereo di qualità,

    solo un paio di volte hanno “revisinato”,

    il resto cambiamo “impazziti”

    dicono dobbiamo girare i soldi…

    guai risparmiare!!

    una bella lettura

    altronde come sempre!

    un salutone e

    una bella nuova settimana!

    ciao!

  • anonimo

    “porgi il computer scaduto”…la società perfetta forse non potrà esistere qui sulla terra, essendo la terra un momento di Ricerca. Non siamo qui per trovare, ma per cercare ed ogni giorno si sdipana all’interno della contraddizione. il consumismo moderno é una contraddizione che racchiude in sè una follia necessaria ed una follia inutile…sopraproffitto mal distribuito, ma il progresso è raggiunto anche grazie ad una accentuata competitività…la quotidianità dell’individuo che coltiva la luce è anche imparare l’alchimia di saper fare di una cosa cattiva una cosa buona; ogni giorno essendo costretti a bere il veleno dell’ingiustizia che ci viene gentilmente imposto, farlo diventare l’antidoto che ci renderà invulnerabili ed ‘immortali’ alla ricerca della nostra vera Essenza. Penso che questo sia anche un po’ quello che esprimeva Gesù dicendo: “porgi l’altra guancia” cioè riesci a stravolgere un’azione cattiva facendola diventare buona, allora possiamo anche “porgere l’altro computer” regalandolo a qualcuno…ridistribuzione della ricchezza, riciclaggio cosciente ed ecologico ecc. ecc….ciao ciao…wadhuda

  • Paxtibi

    È anche vero che gli oggetti che durano poco possono aiutarci a non dargli troppa importanza, che sarebbe una buona cosa.

    Alla fine dipende sempre da noi: il consumismo non è imposto, è una malattia dell’anima. Se siamo deboli ci contagia.

    ;-)

  • Santaruina

    parole sagge caro Pax…

    wadhuda, potrebbe essere che tutto questo sia una sorta di campo di “allenamento” o di espiazione, detto in maniera prosaica…

    qualquna, una buona settimana anche a te :-)

  • MINICHINIBLOG

    E’ uno degli tanti aspetti di una civiltà basata sull’usura (riba).Plutocrazia ,regno della quantità , fondamentalismo capitalista , dittatura dell’alta finanza internazionale.Chiamatela come volete.E’ comunque una vergogna inaudita.Ma voi non avevate “parlamenti sovrani” , “istituzioni repubblicane liberali” , “libere elezioni” ? Allora è colpa della gente che vota.Se fossi io al potere notizie come quella data da Santaruina sarebbero possibili solo nei romanzi di fantascienza e non nelle pagine dei quotidiani.Plutocrazia mondialista.Questo è il sistema in cui viviamo.Ti permettono uno stile di vita edonista,immorale e lontano da ogni principio superiore e cosi molti pensano di vivere in una società “libera”.Ma d’altra parte è colpa di quelli che votano.Visto che per tenere un partito di importanza anche minima ci vogliono fondi enormi ed alleanze con altri partiti legati ai poteri forti e quindi per forza che nella cabina elettore ci servono un “menù” gia deciso in anticipio.Anche il bipolarismo imposto in tutto il mondo come “sistema di efficienza democratica” è solo un sistema più comodo ai veri governanti di ingannarci , presentandoco due megapartiti , ambedue facce della stessa medaglia e sottoposti a un comando occulto unico.La “democrazia” occidentale è una truffa criminale e le istituzioni che la rappresentano sono illegali perchè espressioni della casta usuraia mondialista.Il problema è che in occidente la popolazione è vigliacca e priva di carattere e nessuno è capace di organizzare un movimento di resistenza per abbattere le istituzioni del Faraone (Firawn)..A forza di farsi comandare dalle donne sono diventati effminati femminucce e quando combattono lo sanno fare solo usando macchinari per bombardare a distanza.Insomma un mondo in cui è scomparsa l’etica dei cavallieri e vige la mentalità pantofolaia ed opportunista delle casalinghe e dei bottegai.La mia domanda è : si può parlare di responsabilità collettiva dei popoli che praticano il consumismo e votano per i partiti plutocratici ? Qui il discorso non riguarda solo l’Occidente ma tutto i mondo.Anche le masse musulmane sono assetate di consumismo e di sistema occidentale.Come anche tutte le masse non musumane del terzo mondo.E’ ovvio che se uno praticasse veramente l’Islam o il cristianesimo e se questo stile di vita fosse vissuto integralmente da un gran numero di persone , allora il sistema crollerebbe.Se io non compro i tuoi prodotti e non voto i tuoi partiti allora ti faccio finire sul lastricco.La mia “rabbia” maggiore va nei confronti dei miei fratelli di fede islamici : massa di ipocriti apostati collaborazionisti.Buoni solo a fare grandi discorsi sull’Islam e poi mettersi in fila per inserirsi nel sistema occidentale.Non scambiate i musulmani di oggi con l’insegnamento del vero Islam.La dottrina economica islamica è talmente spietata contro ogni forma minima di usura e contro ogni forma capitalismo selvaggio che spezzerebbe la schiena alla casta dell’alta finanza internazionale se diventasse realtà politica.Ricordiamoci che il Faraone della nostra epoca è potente grazie al fatto che noi li tributiamo obbedienza.Non crederete mica che cretini borghesi e figli di Papà ( e dell’immondo Marx) come i “no global” possano o vogliano fare qualcosa di serio.Penso che l’atto più rivoluzionario (nel senso di restaurare i valori della Tradizione) di oggi è condurre uno stile di vita che boicotta totalmente le molteplici sirene e tentazioni con cui il Sistema dell’anticristo (dajjal). Roberto Minichini (Hassan Omar)

  • MINICHINIBLOG

    Volvo dire , nell’ultima frase :” ……di condurre uno stile di vita che boicotta totalmente le molteplici sirene e tentazioni con cui il Sistema dell’anticristo (dajjal) CI TIENE PRIGIONIERI.” Roberto Minichini

  • Paxtibi

    Minichini, la responsabilità collettiva non esiste.

    Se io conduco un’esistenza sobria e morale, ad esempio, non posso certo essere responsabile per chi si abbandona alla dissolutezza.

    Ovvio invece che chi vota una certa responsabilità ce l’ha. Purtroppo molto spesso lo fa in buona fede, non è facile sottrarsi alla propaganda dello stato porco e ladro che comincia già in tenera età.

    Hai mica letto un qualche sussidiario, ultimamente? Ti renderesti conto che la scuola pubblica non è altro che un mezzo per l’indottrinamento delle masse.

  • lupoanziano

    Ciao caro amico!

    La testimonianza che hai letto da me, è la prova che il bene si sta muovendo proprio ora per colpire il male…

    Loro pensano di illuderci ma si sbagliano di grosso…

    Ciò che io ho visto in Cielo ( per quanto possa essere difficile da credere per chi legge la mia testimonianza), è la prova che vi è una realtà superiore….talmente bella che non possiamo nemmeno immaginarcela…

    E quindi ti assicuro fratello, che le loro sudice illusioni da quattro soldi, finiranno presto!molto presto!

    i Cieli e la terra stanno testimoniando il ritorno dell’ Unico Vero Dio dell’Amore…

    un abbraccio

    ps: se rispondi fallo da me!

  • MINICHINIBLOG

    Paxtibi , ti do perfettamente ragione. Infatti il mio discorso è pieno di amari paradossi con un fondo di verità abbastanza consistente per quanto riguarda la natura sostanzialmente bugiarda ed illusoria della pseudosocietà “libera” ed “aperta” in cui ci dicono che viviamo.Sto preparando uno studio sul progetto della cupola segreta per quanto riguarda il futuro del denaro contante (le fonti che sto studiando dicono che lo faranno sparire e cosi saremo tutti schiavi totali di tessere di plastiche).Inoltre mi sto chiedendo: a parte le questioni economiche,di cui capisco poco o nulla , una società che ci scheda tutti ,ficca le telecamere ad ogni angolo , decide i nostri consumi , inventa milioni di regole ,convenzioni e multe per ogni mnimo passo della vita , non è già una specie di prigione a ciel aperto ?A proposito di cielo aperto nelle prigioni normali è libero dalla presenza ingombrante dell’oppressore ma nel nostro caso è pieno di satelliti spia che ci seguono ovunque e controllano ogni metro quadrato del nostro pianeta.Il Grande Fratello ragazzi , ci viviamo in pieno e fra quache anno saremo schiavi totali.Alrimenti ti bloccano la tessera di plastica e ti faranno crepare di fame.O ancora peggio per molta gente : non ti permetteranno di comprare un nuovo stereo usa e getta a rate. Roberto Minichini

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  • anonimo

    Aprofittando della piega del post, oltre che manifestare il mio completo accordo a Santa, Roberto e Paxtibi, faccio notare una cosa del programma di questa sera.Si tratta di Voyager.Ora parlo di cose ben note e di cui io non debbo spiegare alcunché,prima di tutto perché non in grado e competente, poi perché sono meccanismi che da tempo riconosciamo noi tutti, chi da prima e chi da dopo,in un certo senso avvisandoci a vicenda.

    Allora Voyager.Innanzitutto il palinesto cosa offriva stasera verso le 9 e mezza: programmi di svago e intrattenimento quali fiction e quiz demenziali,dove due trasmissioni(sulla base delle 7 principali) stonavano per un carattere: non svagavano e distraevano ma acuivano il TIMORE, e queste erano chi l’ha visto e voyager.Ne parlo così senza approfondire alcun tema o utilità di alcune trasmissioni come chi l’ha visto, mi voglio concentrare su voyager.Temi della serata:

    Maya-Vergini nere-un certo jonh titor e viaggi nel futuro-processo ai templari-fine del mondo-beatles e misteri.

    Non voglio parlare degli errori clamorosi al riguardo di ciò che è stato detto e come ad esempio l’impossibilità del viaggio nel tempo, che non sarei comunque in grado di spiegare, ma mi interessa questo fare questa sintesi:

    una volgarizzazione, di qualsiasi conoscenza anche la più ignobile,l’indottrinamento tramite immagini allusive a concetti o problemi lì non discussi,un certa dose di di pseudo-razionalismo per creare alle ipotesi una giustificazione,una elevata dose di sentimentalismo favorita da sfumature,giochi visivi e musica,un costante riferimento alla questione materialistica sugli argomenti trattati.

    Trasmissione che fa un evidente gioco di preparazione come detto dei film e libri fantascientifici.Elevata abilità mistificatoria non poteva mancare, permettendo di storpiare tramite i suddetti mezzi gli argomenti trattati.

    Si sdoganano come descritto sempre di più alcuni argomenti e ci avvicianiamo in modo ad esso direttamente proporzionale verso la finde dei tempi, e non del mondo(unica correzione che mi permetto di fare)

    Grazie dello spazio concessomi Santa

    saluti a tutti

    Daouda

  • Santaruina

    Sei sempre il benvenuto Davide, lo sai :-)

    Giacobbo lo seguivo tempo addietro con curiosità, ma la piega che assumeva il suo programma mi lasciava l’amaro in bocca.

    Sensazionalismo, musichette inquietanti, tempi complessi banalizzati.

    La puntata sui maya me la sono proprio persa…

    Riflettevo sullo scambio tra Pax e Roberto.

    Gli eventi attuali hanno assunto una dimensione tale che chiamare le cose con il loro nome diviene quasi un atto spregiudicato.

    Eppure, credo che vada fatto.

    Blessed be

  • anonimo

    Vorrei dire cose altrettanto sagge, ma pensoo che l’argomento sia in qualche modo esaurito. Ottime le osservazioni di tutti. Son “commosso” per i commenti di alcuni, lontani dall’agonale LC. Bravi butei! :-D

    Sb

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