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-o- Too late to die young -o-
26 Febbraio 2007

Contro la democrazia. Parte II

Breve disquisizione sulla reale necessità di un potere centrale.

Senza un potere centrale cosa impedirebbe agli uomini di scannarsi tra di loro?”
La sicurezza personale è il motivo principale per cui nei secoli gli esseri umani hanno accettato un’autorità sopra le loro teste.
E’ un dare per ricevere, i cittadini rinunciano a parte della loro libertà in cambio della “sicurezza”.
Sarebbe opportuno però riflettere su questo aspetto:
In una società senza potere centrale onnipotente, senza polizie, gli uomini si scannerebbero veramente tra loro?
La società si trasformerebbe subito nel mondo di Kenshiro?
Tutti, chi più chi meno, tendiamo a crederlo, eppure questa potrebbe essere solo “propaganda” che i governanti diffondono per giustificare il proprio dominio.
Si tenga presente ad esempio  questa frase di Henry Kissinger:

“ Quello che ogni uomo teme è l’ignoto. Quando questa situazione si presenta, si rinuncia volentieri ai propri diritti individuali per assicurarsi il proprio benessere garantito dal governo mondiale”

E’ solo un esempio, ma è indiscutibile che l’idea del “terrore” è spesso alimentata dal potere stesso per portare i “cittadini” a chiedere di loro spontanea volontà “più sicurezza”, “più controlli”.
Inoltre, perché, dal momento che tutti noi siamo così consapevoli del fatto che i governanti nel loro insieme sono un’associazione a delinquere, poniamo tanta fiducia nel fatto che abbiano così a cuore la nostra incolumità personale?
I casi in cui le varie “polizie” sono state usate “contro” i cittadini sono infinitamente superiori dei casi in cui abbiano svolto effettivamente il loro compito di “protezione”, e questo non perché i poliziotti siano “cattivi”, ma perché sono anch’essi strumento dei tiranni, da sempre.
Inoltre, bisogna ricordare che sono esistite ed hanno prosperato anche grandi civiltà senza “polizie”.
La “polizia” per come la conosciamo fu un’invenzione di Vespasiano, che mise insieme i pretoriani quale forza di controllo sulla città di Roma.
Sono esistite molte culture in cui il gruppo nel suo insieme isolava e allontanava coloro che agivano in modo iniquo, senza polizie e senza governi onnipotenti chiamati ad intervenire.
L’idea con cui da millenni i poteri ci alimentano è che gli uomini lasciati liberi sono un branco di animali selvaggi che si scannano tra loro, e per evitare questo è necessario un governo autoritario che protegga i sudditi da loro stessi, come Hobbes insegna.
L’idea di fondo è “non siete in grado di essere liberi”.
Le incongruenze quindi sono due:

1- Coloro che si sono accollati il compito di “addomesticare” gli uomini (“bestie feroci”, dal loro punto di vista) sono stati nella storia i più grandi criminali, i promotori di tutte le guerre e di tutti gli stermini.
2- Alimentando questo grande inganno e dando dall’alto il peggiore degli esempi, hanno finito per far avvicinare gli uomini a quel ideale (negativo) che essi stessi avevano contribuito a creare.

Il dubbio di essere stati “vittime” di una propaganda che attraversa i millenni è sempre più forte.

5 comments to Contro la democrazia. Parte II

  • babilonia61

    il tema è interessante, piacevole, anche se si rischia di cadere nel fantastico se non mettiamo i piedi per terra; le utopie sono belle, come belli furono gli ashram di Gandhi, o i kibbutz dei miei ebrei, o tante altre forme di società realizzate e fallite per la cupidigia umana, per l’avarizia, per l’individualismo…

    personalmente non credo possa esistere una forma di governo perfetta, nella quale tutti i ceti socilali siano perfettamente d’accordo e specialmente contenti…

    ai tempi degli imperatori, nel bene e nel male si era felici, poi dei dittatori, poi dei faraoni, poi dei re, dei vassalli,…col comunismo, socialismo, con la demoscrazia e varie forme, Pericle, gli ateniesi, Sparta…insomma, ciò che mi permetto di dire, è che ogni tempo ha la sua forma di governo, oggi abbiamo questa, fra 100 o 200 anni sicuramente ve ne sarà un’altra…

    felicità

    Rino, scusandosi per il lungo commento

  • Santaruina

    I lunghi commenti quando ben argomentati sono sempre ben accetti. :-)

    nell’analizzare le varie forme di governo ci dobbiamo necessariamente concentrare nel campo della “storia”, ovvero analizzare la situazione degli ultimi 2.500 anni, per quanto riguarda il nostro occidente.

    In questo periodo, dal mio punto di vista, tutte le forme di governo sono state un opera di controllo dei pochi sui molti.

    Il benessere delle “masse” non è mai stato l’obbiettivo dei vari governanti, ed anche quando vi era una ideologia di fondo, spesso il suo raggiungimento veniva ricercato a scapito delle masse stesse.

    Da qui la riflessione sulla reale necessità di una tale forma di controllo.

    Forse gli uomini sono in grado di cooperare tra loro senza imperatori, senza politurbi e senza lords imparruccati e senza onorevoli con poco onore.

    Per un motivo o per l’altro ai vertici delle società si sono sempre imposti i peggiori rappresentanti del genere umano, spinti dall’ambizione, dalla sete di potere, dal desiderio di dominio.

    E non poteva essere altrimenti.

    E forse occorre davvero della “fantasia” per immaginare qualcosa di diverso.

    Blessed be

  • babilonia61

    sono d’accordo con te che sono stati sempre in pochi a governare malamente una moltitudine…

    ciò che mi domando: perchè allora falliscono i kibbutzin, o gli ashram, dove, in genere, tutti sono responsabili?

    forse perchè l’egoismo degli uomini ha il sopravvento?

    felicità

    Rino

  • anonimo

    in matematica esiste una classe di teoremi detti di esistenza: dimostrano che un certo oggetto esiste ma, quasi mai ci dicono qual’è; sono utilissimi per dimostrare altri teoremi.

    Ad es. si può dimostrare che esiste una codifica ottimale e che si ottiene usando la base 2.71828 (Numero di nepero); ma utilizzare una base non intera è molto complicato, impossibile direi. Per le codifiche interne ai computer si è scelta la base 2, la natura per le sue codifiche nel DNA ha scelto la base 4 (peggiore della base 2, in quanto più distante dal numero di Nepero).

    Si parla di teoria o di pratica ?

    Sandro

  • Santaruina

    Teoria o pratica…

    La prima senza la seconda vale poco, la seconda senza la prima può portare alla rovina ma può anche costruire grandi cose.

    Comunque qui si è sul campo della teoria, perchè esaminare la natura della recinzione è il primo passo, obbligatorio.

    Non sufficiente, ma obbligatorio.

    Blessed be

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