Esistono due tipi di demoni.
Ci sono quelli che mentono – artisti della menzogna e dell’inganno – e ci sono poi quelli che dicono solo la verità, quella verità così tremenda risulta difficile da guardare negli occhi.
Ancora non so di che genere fosse il demone che venne a trovarmi in una notte insonne, ma ecco cosa mi disse:
“Io conosco i tuoi pensieri, so cosa ti tormenta.Ti chiedi perché tutto debba essere così difficile, il perché di tutto questo dolore, perché ogni cosa richieda fatica, e perché una coltre di miseria paia abbracciare ogni cosa.
La risposta è semplice, ma hai terrore anche solo di prenderla in considerazione.
La verità è che l’inferno che temi è già qui, ci stai già vivendo dentro.
Sì, questo mondo è l’inferno, forgiato col preciso scopo di portare dolore e sofferenza.
E la bellezza del creato, mi dirai?
Il sole e le stelle e i tramonti?
E l’amore, come potrebbe esistere l’amore dentro l’inferno, obietterai.
In verità non poteva esistere inferno senza amore, e quello che così chiamate quaggiù fu la creazione più ingegnosa e malvagia del mio Signore rinnegato.
Per far veramente soffrire, oltre ogni limite, occorre promettere.
Occorre offrire, far desiderare, far immaginare la beatitudine.
Per poi negarla.
Quanta sublime malvagità!
Non basta che vi sia la fame, occorre anche la vista del cibo a cui non si può accedere..
Non basta la miseria, serve anche la visione dell’abbondanza, inaccessibile .
Non basta la solitudine dell’anima, occorre anche l’illusione di una unione profonda.
E occorre anche farla assaporare, questa unione, per poco, alla lontana, così che poi la sua privazione rechi un tormento altrimenti nemmeno immaginabile.
Ecco perché non può esserci inferno senza amore, perché l’inferno è privazione, mancanza, ed è necessario che si abbia consapevolezza di quello che manca, e che non si potrà mai raggiungere, per poter soffrire perfettamente. ”
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Fu così che il mio demone tornò a trovarmi, in un’altra delle mie notti insonni.
E come le altre volte, ancora non so se le sue parole furono vere, o se si mise di ingegno per inventare una storia fantasiosa.
In ogni caso, ecco cosa mi disse:
“Eccomi, – esordì – arrivo or ora da quell’altro mondo.
Noi demoni non ci andiamo spesso: è un viaggio raro, per noi; diciamo che abbiamo poca giurisdizione da quelle parti, per usare un’espressione a voi cara.
E a dirti il vero, nemmeno mi piace tanto recarmi di là: c’è così poco da fare, per noi…
Sai, in quel mondo vivono centinaia di miliardi di persone, forse molte di più (nessuno tiene il conto, perchè non esiste là l’ossesione per i numeri, i censimenti e i conteggi, come da voi), e quasi tutti sono felici.
D’altra parte come si fa a non essere felici quando ci si accontenta di poco, ed ognuno ottiene quanto gli basta per stare bene, senza bisogno di dover lavorare.
Già, perchè il concetto di lavoro là non c’è: al massimo la gente ha una vocazione.
Anche là ci sono imbianchini, maestri, bottegai, ma la loro idea di lavoro è assai diversa.
Per farti capire, il falegname più bravo e più famoso di quel mondo nella sua vita costruì una sola sedia.
Oh, era una sedia davvero bella, però!
Ci mise più di duecento anni per finirla (sì, vivono molto più a lungo di voi), e poi la lasciò fuori casa sua, lungo la strada, affinchè chi fosse stanco potesse riposarsi un attimo.
E’ ancora lì, e i gatti del quartiere l’hanno anche un po’ graffiata, ma nessuno se ne preoccupa troppo: in fondo, è solo una sedia.
Ma sto divagando…
Ti dicevo, noi demoni abbiamo poco da fare in quel mondo, perchè non ci sono guerre, non ci sono lotte, rivoluzioni, ingiustizie, e persino le malattie sono molto rare.
Non che non ci sia il male: esiste anche là, eccome, ma è davvero molto limitato, appannaggio di pochi, ed è lì che noi agiamo.
D’altra parte, così come non può esserci inferno senza amore, nemmeno l’esistenza di un mondo quasi perfetto sarebbe concepibile senza la presenza del male: come potrebbero, infatti, rendersi conto gli uomini di quanto sono benedetti, se non potessero sperimentare anche la sofferenza, di tanto in tanto?
E il male, da quelle parti, si presenta sostanzialmente sotto una precisa forma, la più terribile, la malvagità primigenia: l’invidia.
E’ così che scava nel cuore e nelle viscere dei più deboli, e li corrompe da dentro, scheggia dopo scheggia.
Quando qualcuno inizia a pensare che gli alberi del suo vicino producano frutti migliori, quando qualcun altro sente come un’ingiustizia il fatto che il suo amico abbia una moglie più bella, ecco che il verme dell’invidia inizia ad insinuarsi nella sua anima, e da lì in poi – amico mio – ti assicuro che parte un lungo precipizio.
Anche il mio Signore Rinnegato cominciò così la sua discesa.
Questo verme contagia pochi di loro, in verità, ma il loro destino è quasi sempre segnato.
Una volta morti, li aspetta infatti una tremenda condanna: sono destinati ad un mondo fatto di dolore e sofferenza, un mondo in cui regna l’ingiustizia e l’avidità, in cui la malvagità e la furbizia sono la norma.
Finiscono dritti all’Inferno.
Rinascono qui, nel vostro mondo.
Anche tu eri uno di loro, nell’altra vita, e chissà quale fu l’oggetto della tua invidia, e con quale bramosia lo desiderasti, per essere stato condannato a rinascere qui…
D’altra parte, vi è stato dato proprio quello che volevate: qui potete continuare ad invidiare quanto volete – e ce ne sono di cose da invidiare, in questo mondo, fatto di numeri, in cui tutto viene misurato, valutato, quantificato…
In ogni caso, sappi che oltre il vostro ce ne sono anche altri, di inferni, la discesa può essere ancora più profonda.
Ma di questo ti parlerò un’altra volta”
Sento odore di zolfo….
Tuttavia penso che siamo noi (saremo) a decidere in quale mondo venire, perche’ saremo i giudici di noi medesimi (…. Puro libero arbitrio illuminato?!?)
Ci automisureremo con lo stesso metro con cui siamo stati usi a misurare?!?
Attenzione a non farti utilizzare dal demone notturno….
Cerca di rimanere libero…
Saluti
Sono solo dei poveri diavoli in fondo, vanno ascoltati ma non occorre dare troppo peso a quello che dicono :-)
A presto
Bentornato!
Stai smitragliando post che non ti si sta dietro! XD
Il demone comunque è un fesso.
Basta guardare gli occhi di un bambino per accorgersi di quanto sia fesso il demone, basta guardare la luce purissima con la quale vedono e ricevono il mondo.
E siccome i demoni mentono per natura, direi che l’esposizione alla bruttezza peggiora l’apprezzamento della bellezza.
Un fesso bugiardo, la prossima volta che lo incontri digli così.
XYX
Riferirò :-)
Per quanto riguarda i post, ho recuperato un po’ di post dell’ultimo anno che avevo scritto su facebook, e li sto pubblicando nel sito piano piano.
A presto
Mi stavo chiedendo anch’io come mai menzionare i due demoni e poi dare spazio solo al bugiardo…