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-o- Too late to die young -o-
18 Gennaio 2021

La fede nell'Autorità


I diversi approcci delle persone riguardo la situazione epocale che stiamo vivendo originano da una basilare questione di fondo:
come ci si pone di fronte alla Autorità (maiuscola).
Tutto nasce da qui.
Non si tratta di mettere a confronto diverse opinioni, analizzare i dati, leggere gli articoli scientifici cercando di farsi una idea, portare alla luce tesi e controtesi, dimostrazioni, conferme e smentite.
Al contrario, la questione di fondo è una: chi da una parte si “fida” a prescindere dei governi e dei “comitati tecnici scientifici” e chi mette in discussione anche le “verità acquisite”, quando i fattori che non tornano iniziano ad essere troppi.

Da una parte c’è la convinzione che per quanto composti da uomini, per quanto nel loro piccolo corrotti ed opportunisti, di fronte ad una situazione grave i governanti non arrivino al punto di mentire in maniera tanto spudorata al popolo, ma perseguano sempre il bene delle masse.
Secondo questa visione, i governanti, le multinazionali, il complesso farmaceutico, per quanto “non immacolati”, di fronte ad una vera emergenza divengono umanitari, ed agiscono per il bene del popolo.
Chi mette in dubbio questa narrativa arriva a sostenere invece che questi soggetti possano perseguire altri scopi, e che siano capaci di sacrificare senza problemi il benessere dei loro sudditi.
Tutto il dibattito si riduce a questo, parte da qui e non si muove oltre.
Spostare la discussione sui dati , sui numeri, sui rapporti scientifici non ha alcuna utilità.
Chi non prende nemmeno in considerazione l’ipotesi che i governanti e le multinazionali possano agire a danno di miliardi di persone, e che si disinteressino del loro bene, non accetterà alcun punto di vista discordante.
Ovviamente, ammettere che chi sta al potere possa agire a discapito di milioni di persone, in una situazione di emergenza generale, non è semplice: per molti questo significa rivedere totalmente l’immagine della società su cui la propria esistenza si fonda, la propria posizione nel mondo.
Significa rimettere in discussione l’idea secondo la quale si vive all’interno di una società civile, ordinata, con delle regole, una società guidata da governanti che, per quanto imperfetti e corruttibili, rappresentano delle “istituzioni” poste alla base del benessere di tutti.

Se invece, anche se solo per un istante, si prende in considerazione l’ipotesi che i governanti si disinteressino dei loro sottoposti, in combutta con le multinazionali e i grandi centri di potere finanziari, e che possano agire in una maniera priva di etica, a livelli impensabili per la persona comune, allora tutto quello che accade intorno a noi acquista un senso diverso.

Coloro che si ritrovano privi di qualsiasi forma di principi morali ragionano secondo schemi che sono totalmente diversi da quelli del resto della popolazione.
La loro impostazione mentale risponde solamente ad un processo dicotomico “vantaggioso-non vantaggioso”, laddove concetti quali “giusto-sbagliato” non entrano minimamente nei fattori presi in considerazione nel momento di prendere determinate decisioni.
Quando si è privi di moralità, per raggiungere il proprio scopo vi sono mille sentieri che l’uomo semplice non riesce nemmeno ad immaginare.
Ed è per questo che non potremmo mai appieno immaginare cosa ci attende nel futuro, perché i nostri schemi mentali sono diversi dai loro.
Ora, come non mai, occorre tenere a mente il monito biblico:
“Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe”.

Si veda anche: Autorità, coscienza ed obbedienza

8 comments to La fede nell’Autorità

  • Purtroppo le cose sono ad un livello molto ma molto inferiore.  Per la maggior parte dei selvaggi con telefonino (non si sara’ mai troppo grati a Blondet per questo titolo), Apple, per fare un esempio, e’ un idolo bbbbuono, perche ci da’ il telefonino e tante App e l’opportunita’, spendendo una cifra che e’ sempre limitata rispetto ai vantaggi percepiti, di fare parte di un culto.  Essendo buono non e’ cattivo.  Il Governo ci da i “servizi” aggratis (la maggior parte dei dipendenti non sanno di essere stati derubati e pure le partite IVA non capiscono quanto veramente stiano pagando e per che cosa), percio’ e’ buono.  Chiunque parli male di questi e’ cattivo, perche’ loro sono buoni.  That’s it, folks!

  • A questo punto bisogna vedere fino a dove si debba arrivare prima che inizino ad instillarsi perlomeno dei dubbi, su quanto siano disinteressati questi “buoni”..

  • Fino a che hanno il fottuto telefonino sono scevri da dubbi o anche solo pensieri.

  • Giovanni

    E’difficile prendere una posizione netta, prima che ci venga usata violenza direttamente contro di noi.

    Non si vuole realizzare che alcune persone, per svariati motivi, risultano diverse con comportamenti ” diversi”  Secondo me bisogna riuscire a cogliere l’ essenziale per la sopravvivenza fisica rimanendo mentalmente liberi attraverso l:applicazione di comportamenti alla

    Napoletana-Siciliana… ” chinati giunco c’adda passa’a nuttata”

    Fingere di obbedire e sfruttare il sistema, ove possibile, a nostro vantaggio

    Lo considero un modo per’ ‘aiutare’ ‘  i nostri avversari a  ” redimersi” una forma di amore per impedire loro la vittoria evitando la violenza

    Non dobbiamo accettare mentalmente la’ ‘sudditanza’ ‘ per interesse comune

    Accetta per favore questo mio sfogo per un profondo senso di impotenza di fronte al precipitare degli eventi

  • Anonimo

    “per molti questo significa rivedere totalmente l’immagine della società su cui la propria esistenza si fonda, la propria posizione nel mondo”

    Secondo me è semplicemente questo.

    Quando scrivi questo, stai scrivendo anche che significa in un certo qual modo distruggere sé stessi.

    È un sforzo sovrumano, un sacrificio di sé per rinascere dove? A che pro?

    Scriveva Pike di selvaggi(na) col telefonino, e questi perché dovrebbe mettersi in capo di uscire dalla confortevole bolla che li circonda per una verità che rischia di essere distruzione?

    Galleggiare.

    XYX

  • Siamo in territorio nemico, occorre muoversi con cautela.
    Con prudenza, senza dare troppo nell’occhio, cercando di sfuggire il più possibile alla presa di chi controlla.
    Non è facile, ma è un tempo che ci offre la possibilità di scoprire finalmente come siamo davvero fatti.

  • Anonimo

    ‘To make an example out of him” podesta j.

    Di primo acchito mi viene quella frase.

    Sono abbastanza scollegato con l’urbe, piuttosto indipendente nel lavoro, staccato dalla TV, mi informo via traverse con Twitter, sfuggirei diciamo pur se non volessi e vorrei comunque farlo.

    Penso questo, sarà il mio essere cristiano che mi ha impresso il tema apocalittico nelle carni forse, comunque, pur nelle grandi difficoltà di questo anno che comunque è già alle spalle,  c’è stato il tempo per riflettere in pace e dico pace in opposizione a guerra, è stato per chi ha saputo un tempo di fortificazione concesso di certo non dovuto, penso questo.

    C’è una convinzione che è fede e speranza che il Dio che mi ha creato sa ben meglio di me quanto posso sopportare prima di cadere sotto la croce, io non lo so.

    XYX

  • Hiei

    “Ed è per questo che non potremmo mai appieno immaginare cosa ci attende nel futuro, perché i nostri schemi mentali sono diversi dai loro.”

    No, scusa ma…ECHECAZZO!!

    Sono VENTI ANNI che chiunque si interessa alla REALTA’ in modo non totalmente superficiale ha trovato letteralmente scritto nero su bianco che con ogni propabilita’, capito che i GESTORI DELL’ALLEVAMENTO DI BESTIAME UMANO – che NON e’ una societa’, QUELLA e’ la premessa errata: e’ un allevamento e non ci sono governanti ma padroni (ved come tutto torna in un attimo in questa visione?) – per ingegnerizzare i passi successivi secondo la tecnica della crisi/emergenza avrebbero con ogni probabilita’ messo in atto in successione crisi economica globale – pandemia – guerra mondiale -> Nuovo Ordine Mondiale, ora chiamato Grande Reset.

    Se ne e’ discusso fino alla nausea sui blog indipendenti (buon vecchio zio Linucs, chissa’ dove sono lui e Paxtibi…), chi arriva adesso a dire “non si poteva sapere, non me lo aspettavo proprio e finge di cadere dal pero o e’ un completo interdetto o e’ volontariamente ignorante o e’ altamente sospetto di essere in malafede.

    E non si puo’ che cazzo, anni e anni a essere additati come teorici della cospirazione malati di mente e quando tutte le “teorie” consistenti si sono PUNTUALMENTE verificate esatte invece di un Simpsoniano “AH-HA!!” mi devo vedere “Noi? Mai saputo niente noi!! Non potevamo proprio immaginare!”. :’D

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