Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da parte dell’amico Gianni Elvezia, che da anni vive in terra albionica, il seguente articolo che narra di un curioso caso avvenuto in Inghilterra, una storia che ha a che fare con una centrale nucleare e con un disastro per poco sventato.
di Gianni Elvezia (Pikebishop)
L’altro ieri mattina (10 giugno) c’e’ stata una riunione tra un comitato di abitanti di alcuni villaggi del Suffolk, sulla costa orientale inglese che dà sul Mare del Nord, con un rappresentante di British Nuclear Group che gestisce i tre reattori presenti nella zona, rispettivamente Sizewell A, B e C, riguardante la chiusura improvvisa, circa 3 anni fa, del loro reattore A, il più vecchio dei tre, un reattore Magnox che cominciò la sua carriera nel 1966 dopo quasi 5 anni di lavori (non disturbatevi a cercare il loro website sul reattore Sizewell A, e’ misteriosamente non più raggiungibile).
Sarebbe stato il solito monologo di quello “studiato” che arriva dalla Capitale e che spiega con spocchia e sufficienza ai pescatori e bottegai locali cose che loro non sarebbero in grado di capire, se non fosse stato per l’incomodissima presenza della squadra di John Snow, l’unico direttore di telegiornale a diffusione nazionale in Europa che si possa ancora definire un giornalista – chiaramente un dinosauro sopravvissuto agli anni ‘60, un fossile vivente in un ambiente di molluschi – con le telecamere di Channel 4 News.
Le cose questa volta erano diverse perché era stata fatta una domanda formale secondo la prassi prescritta dal Freedom of Information Act ed ora giornalisti e pubblico avevano avuto accesso ai documenti sul caso.
Correva l’anno 2006 e Tony Blair, il politico più corrotto della storia della Gran Bretagna, si apprestava a lasciare l’incarico in quanto non più presentabile al pubblico di casa.
Era infatti evidente a tutti che aveva mentito sapendo di mentire quando con le lacrime agli occhi a “Question Time” – programma televisivo di grande ascolto in prima serata in cui il pubblico può fare domande agli ospiti in studio (per l’occasione Tony era l’unico ospite, quella sera) – aveva giurato solennemente di avere prove sicure ed incontrovertibili che Saddam Hussein non solo aveva armi di distruzione di massa, ma era in grado di colpire nientedimeno che la Gran Bretagna e che l’intelligence militare avrebbe avuto solo un quarto d’ora per poter organizzare una reazione ad un probabile attacco alla Madrepatria, prove che non poteva mostrare pubblicamente, ovviamente.
Negli anni successivi molte cose vennero a galla (Blair si infuriò così tanto per il lavoro della BBC a riguardo che decapitò le Televisioni di Stato licenziando tutti quelli che si erano distinti per qualche tipo di acume giornalistico, cominciando col Direttore) e Blair non poteva piu’ apparire in pubblico senza che ci fossero elementi perturbatori che la polizia dovesse zittire.
Prima di lasciare l’incarico e di andare dal Papa – dopo essersi convertito al cattolicesimo: notare che fino a poco prima aveva nominato le massime gerarchie della Chiesa Anglicana – a ricevere la benedizione per l’investitura come primo Presidente del Superstato Fascista Europeo prossimo venturo, siccome altri avevano probabilmente omaggiato lui durante i suoi viaggi in America decise a sua volta di fare un regalo alla popolazione e di mettere le basi per un nuovissimo programma di costruzione di centrali nucleari per ridurre la dipendenza dal petrolio – o almeno questa era la scusa.
Proprio nello stesso periodo qualcuno che stava facendo le pulizie nella Centrale Nucleare Sizewell A si accorse che diversi allarmi stavano suonando insistentemente da molto tempo senza che il personale tecnico della centrale reagisse in alcun modo, così – immaginate di essere al suo posto, e’ una decisione non facile da prendere – decise di premere l’allarme generale.
Il personale preposto a quel punto intervenne per accorgersi che l’acqua di raffreddamento non ricopriva più gli elementi del reattore che così si era stati ad un soffio da un incendio catastrofico – il combustibile nucleare infatti si può incendiare già alla temperatura ambiente – e, dulcis in fundo, in 45 minuti c’era stata una perdita di scorie radioattive nel Mare del Nord paragonabile alle inevitabili perdite – di cui non ci parlano mai – che avvengono nel giro di un anno.
La centrale venne immediatamente chiusa e sottoposta ad ispezione.
Gli ispettori conclusero che la centrale era stata gestita con incuria criminale e non solo pubblicarono un rapporto – che non fu divulgato – ma spinsero per portare i responsabili in tribunale.
Cominciarono perciò a raccogliere prove che potessero essere utilizzate dall’accusa, ma, dopo mesi di lavoro e ingenti somme a spese a danno dei contribuenti, si sentirono dire che non avevano giurisdizione per portare il caso in tribunale.
Per caso – chiaramente e’ un caso – la Nuclear Decommissioning Authority decise proprio in quel periodo di smobilitare tutti i siti forniti di reattori Magnox, il che includeva naturalmente anche Sizewell A.
Di tutta questa vicenda sappiamo solo ora unicamente perché gli abitanti, preoccupati da insistenti voci di perdite, ma prontamente assicurati dalle autorità che tutto era normale e sotto controllo e che la chiusura dell’impianto era dovuta al decommissionamento dei Magnox, si rivolse a tutti quelli che potevano essere raggiunti e, tra questi c’era anche John Snow.
Perciò, quando vi dicono che non c’e’ pericolo, cominciate ad ammassare provviste nel vostro rifugio anti-atomico…
si veda anche: Revealed: the unreported nuclear accident
Sembra davvero una puntata dei Simpson, se non fosse che qui la tragedia evitata avrebbe avuto ben altre implicazioni…
e chi l’ha mai visto un rifugio antiatomico…. ?
mah….!!! tra scie chimiche pericoli nucleari ed influenze pan demoniche
abbiamo solo l’imbarazzo della scelta
ciao Carlo buon fine settimana…
Ciao Gigi
ormai sembra quasi che sia un concorso su quale sia il pericolo più incombente sulle nostre teste :-)
Di questa notizia della centrale inglese io non ne avevo sentito niente, eppure, la fatalità si è evitata per un puro caso.
In un periodo in cui si discute dell’eventuale ritorno al nucleare anche nel nostro paese una notizia di questo tipo potrebbe avere una certa importanza.
A presto
magari quello era proprio Homer!
:D
concordo con gigi
comunquei:
“Il fascismo verde considera la democrazia come un ostacolo”
http://www.movisol.org/09news109.htm
…
il Council on Foreign Relation Europe, la filiale europea del Council on Foreign Relations, la fondazione privata dei Rockefeller > http://www.ecfr.eu > fra i membri del Counsil figurano Emma Bonino, Giuliano Amato, Massimo D’Alema, Gianfranco Fini, Marta Dassù, Leoluca Orlando, Georges Soros, Padoa Schioppa , Cohn Bendit.
hei …. !!!!!
anche qui non abbiamo che l’imbarazzo della scelta ….. ci sono dentro proprio tutti… un bel mazzo per le nostre scelte elettorali….
grazie ut.Anonimo…. ggp
che sia un concorso su quale sia il pericolo più incombente sulle nostre teste :-)
che il concorso sia truccato?
il dubbio non ti è mai venuto Carlo?
…capito il fini…
in italy occhio anche al duo bilderberg draghi – monti.
Movisol di LaRouche è sicuramente un sito interessante.
Presentano molti approfondimenti veramente ben svolti, così come sono preziosi i loro dossier su soros o sui gruppi mondialisti.
Il problema è che, gratta gratta, la società che ha in mente la Rouche è alquanto “rigida”, con dei governi nazionali molto forti che detengono, tra le altre cose, il monopolio della creazione della moneta dal nulla e pianificano l’economia in maniera assai opprimente.
Per quanto riguarda l’energia nucleare, Movisol ne è da sempre un acceso sostenitore.
Dal mio punto di vista ci sono due motivi che mi fanno essere scettico nei confronti del nucleare: in primo luogo la questione della sicurezza.
Per quanto gli “esperti” rassicurino su questo punto, penso che la componente dell’errore umano, come in ogni ambito, sia sempre presente.
Con la differenza che in questo caso l’errore umano avrebbe conseguenze a cui non si può porre rimedio.
In secondo luogo, trovo che ancora non si sia data una risposta soddisfacente alla questione delle scorie.
L’idea di lasciare rifiuti che inquineranno di qui ai prossimi 5 anni in maniera tanto invasiva e pericolosa mi pare un po’ folle.
L’umanità esiste da centinaia di migliaia di anni, e si spera che qualche civiltà esista ancora tra 5.000 anni.
L’idea di lasciare un tale “ricordino” a chi verrà dopo di noi mi pare onestamente incosciente.
A presto
sto leggendo Peccei proprio in questi giorni (“campanello d’allarme per il XXI secolo” Peccei-Ikeda, Bompiani)…e che fatica trovarlo (in inglese invece è continuamente ristampato.
in quell’elenco del Council on Foreign Relation Europe c’è anche Brian Eno….
sul nucleare a me quello che sorprende è che in 50 anni ancora non si sia trovato un sistema per metterle in sicurezza (comprese le scorie…). C’era quell’ipotesi di “fusione fredda” ma non se ne parla più. Purtoppo credo che le sole fonti di energie alternative non bastino…in ogni caso vanno potenziate al massimo….Non possiamo comunque continuare ad avere questo gap sull’energia nei confronti degli altri paesi (tipo Francia…).
comunque questo Cohn Bendit è davvero un personaggio losco…ed ad una specie di supergoverno europeo (svincolato dal controllo democratico…)stanno pensando….
Saluti
oggi ore 12 ca. tg 5
passa la lettura di una notizia come se fosse nulla …..
“il piccon-attore nonchè gladio-attore dice… ”
le trame continuano…
correzzione era tg italia 1 ore 12 ca….
scusa a tutti… gg
manca un pezzo del commento precedente
il cossiga dice ” si voleva sostituire mr Berlusca con mr Draghi ”
complottoni …. o complottoni ????
scusate la mia inflazione
Ciao Gigi
ho sentito anche io di sfuggita delle dichiarazioni del Cossiga.
Ancora non si è capito cosa intenda ottenere con le sue “dichiarazioni scomode”, quel che è certo è che la sa lunga su molte cose che accadono dietro le quinte.
A presto :-)
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C’era quell’ipotesi di “fusione fredda” ma non se ne parla più.
sicuramente non si è seguita a sufficienza quella strada, per usare un eufemismo..
Il sistema nazionale contro il Britannia
L’oligarchia anglo-olandese aggrappata al sistema che sta colando a picco ha un solo modo per fermare le iniziative del ministro dell’Economia italiano che stanno guadagnando consensi nazionali e internazionali: rovesciare il governo. Per raggiungere quell’obiettivo, è stato attivato il “partito britannico”, e in particolare la “fazione del Britannia”, nota al pubblico italiano da quando l’EIR, nel 1993, denunciò la famosa riunione a bordo del panfilo della Regina Elisabetta al largo di Civitavecchia, il 2 giugno 1992, in cui banchieri della City, grand commis e affaristi italiani dell’economia e della politica discussero delle future privatizzazioni. La figura centrale di quel consesso fu Mario Draghi, allora direttore generale del ministero del Tesoro e, in seguito, regista delle privatizzazioni (o meglio, “Piratizzazioni”) prima di passare alla Goldman Sachs e essere incoronato governatore di Bankitalia dopo la caduta di Fazio.
Membro emerito del partito britannico è l’ex Presidente Francesco Cossiga. Cossiga appartiene a un piano superiore a quello dei Britannia boys, da cui si può trattare Draghi (come Cossiga spesso fa) alla stregua di un cameriere. Recentemente, Cossiga ha rivelato che esiste un piano per far cadere Berlusconi entro quattro mesi con azioni della magistratura, condite da scandaletti alla Lewinsky, e sostituirlo con una rosa di tecnocrati tra cui spiccano i nomi di, appunto, Draghi e Mario Monti.
Le rivelazioni-minacce di Cossiga vanno collocate nel contesto più ampio in cui agisce il “partito del Britannia”, che nel 1992-93 fu rappresentato dall’operazione “Mani Pulite”. Antonio Di Pietro, un protagonista dell’epoca, si è oggi messo a capo del fronte radicale che è quasi riuscito a dirottare il Partito Democratico su un binario giustizialista, se non fosse per il fallimento politico della manifestazione di Piazza Navona. Dal canto suo Berlusconi, si dice consigliato dai suoi legali, ha provocato lo scontro con la famosa legge per la sospensione dei processi, poi modificata, invece di ripristinare l’immunità parlamentare esistente in quasi tutti i paesi democratici. Poi si è mosso in questa direzione con la legge per le alte cariche dello stato, ma intanto si è rivissuta l’atmosfera del 1993-95.
Ribadiamo che, ovviamente, il bersaglio del partito britannico non è Berlusconi ma Tremonti.
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questo diceva movisol il 16 luglio 2008
EDITORIALE
La lezione verde di Cohn-Bendit
09:27 EDITORIALIAmbiente, Europa e Welfare di Mario Monti
http://www.corriere.it/editoriali/09_giugno_14/editoriale_mario_mondi_la_lezione_verde_di_cohn_bendit_45bef73c-58b2-11de-903c-00144f02aabc.shtml
come si diceva, le analisi di movisol tengono sempre un certo interesse.
L’affare brittania ad esempio lo hanno descritto, tra i pochi, con diversi particolari.
Un po’ più “deboli”, a parere di chi scrive, quando propongono “soluzioni”, come la tanto sbandierata “seconda breton woods”, ovvero mondialismo solidale sotto nuove vesti.
A presto
si ..e soprattutto la fissa di LaRouche per Rosevelt…
però molte analisi azzeccate.
scusa santaruina volevo segnalarti questo articolo su Borghezio-esoterista.
vorrei un tuo parere
sR