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-o- Too late to die young -o-
2 Febbraio 2021

I nemici dell'intelligenza

Se dovessi definire l’intelligenza, direi che si tratta essenzialmente della capacità di osservare, analizzare i dati a disposizione e di trarne una logica deduzione, avvicinandosi il più possibile al quadro di insieme.
Ancora più nello specifico, si potrebbe dire che la capacità di cogliere un quadro di insieme ampio è una qualità che va oltre il concetto stesso di intelligenza.
Ci sono infatti tantissime persone dalle spiccate capacità intellettive che però concentrano tutte le loro energie in un singolo settore, e quando si allontanano da esso quasi smarriscono ogni capacità interpretativa.
Questo, nello specifico, è un fenomeno tipicamente moderno, laddove il nostro stesso progresso si fonda nella iper-specializzazione.
Abbiamo infatti, nella nostra società, innumerevoli esperti nei campi più disparati, eccellenze nel loro campo di applicazione, che però poco si intendono, o si interessano, dei fenomeni, spesso essenziali, che muovono l’intero meccanismo del nostro sistema.
Come se ognuno di questi esperti sapesse tutto del proprio ingranaggio, poco o niente dell’ingranaggio suo prossimo, e ancora meno della macchina nel suo complesso.
In ogni caso, ritornando all’intelligenza in sè – definita quale capacità di interpretare diversi dati e indizi per trarne un veritiero quadro di insieme (essere in grado di unire i puntini, come si dice in gergo)- possiamo notare come questa capacità, che sulla carta dovrebbe essere appannaggio della maggioranza delle persone, possiede quattro grandi nemici.

Il primo nemico dell’intelligenza è la sopracitata iper-specializzazione.
Tutte le energie e le capacità del singolo vengono convogliate su di un singolo argomento, e tutto ciò che lo circonda rimane perlopiù ignoto.
Semplificando, è la situazione in cui si trova chi passa la sua vita a contare ogni singola cellula di un albero e non si rende mai conto di trovarsi dentro una foresta.

Il secondo nemico dell’intelligenza, ed è un difetto che tocca tutti, in gradi diversi, è il pregiudizio, l’ideologia, la predisposizione mentale.
Se nel caso della iper-specializzazione il quadro di insieme non veniva colto perchè ci si concentrava esclusivamente su di un singolo punto, per colpa del pre-giudizio ci si trova invece nella situazione di avere già in mente un risultato finale a cui si vuole giungere.
Così, con un quadro di insieme già delineato, si finisce per selezionare solo gli indizi che si adeguano ad esso, e che non ne rovinano la struttura.
Questo meccanismo in psicologia si chiama “bias di conferma”, e consiste propriamente nel dare enfasi agli avvenimenti ed ai dati che confermano la nostra idea iniziale, ignorando tutti quelli che la contraddicono.
E’ importante osservare che tutti siamo vittime di questo meccanismo: diviene quindi essenziale esserne consapevoli, e cercare in ogni modo di arginare il fenomeno.

Il terzo nemico dell’intelligenza, in qualche modo legato al secondo, è il conformismo.
Il fare propria l’opinione condivisa agisce su degli strati profondi ed ancestrali della nostra psiche, assicurandoci un senso di protezione, lo stesso che i nostri progenitori, e anche noi stessi, ricaviamo dallo stare in gruppo, dal sentirci, una volta inseriti in un contesto più ampio, più sicuri di noi e più protetti, grazie al “numero”.
A causa del conformismo non si sente più la necessità di fare lo sforzo per interpretare i dati e trarne una conclusione: si aspetta solo che venga fornita una interpretazione comunemente accettata e la si fa propria.

Il quarto grande nemico dell’intelligenza, diretta conseguenza del terzo, è quindi semplicemente la pigrizia.
Perchè il pensare comporta uno sforzo, uno sforzo reale, e spesso non si hanno energie sufficienti per farlo, oppure si preferisce dedicare quelle stesse energie ad altre attività che hanno un rendiconto più piacevole.

34 comments to I nemici dell’intelligenza

  • Hiei

    Quella che tu chiami iper-specializzazione e’ in effetti un’altra cosa: si chiama credo compartimentazione, o qualcosa del genere ed e’ un tecnica praticata dai regimi proprio perche’ gli serve gente competente in determinati settori che pero’ non abbia abbastanza conoscenze da vedere il quadro generale della situazione e sia cosi’ piu’ facilmente manipolabile o comunque non una minaccia o una minaccia ridotta…cosa che dovreste sapere visto che e’ una delle basi su cui si fondano i regimi totalitari…non ne avevi anche gia’ parlato in passato?

    Potrei confondermi con altri blog.

    Certo che dato che hai sempre parlato di spiritualita’ mi sarei aspettato uno chiosa  elaborata con una spiegazione a cui sarei ben interessato su come secondo te la fede non sarebbe un nemico dell’intelligenza sebbene si fondi sulla negazione della stessa a mio avviso dato che esige il credere in assiomi a dispetto dell’osservazione della realta’ e dell’evidenza empirica, o sbaglio?

    Sara’ un attacco ad personam inoltre ci chiediamo tutti? :’D

     

    Anyways, gestapo anyone?

     

    https://www.zerohedge.com/political/rochester-police-under-fire-after-pepper-spraying-distraught-9-year-old

  • mi sarei aspettato uno chiosa  elaborata con una spiegazione a cui sarei ben interessato su come secondo te la fede non sarebbe un nemico dell’intelligenza sebbene si fondi sulla negazione della stessa a mio avviso dato che esige il credere in assiomi a dispetto dell’osservazione della realta’

    Sarebbe un bel discorso da fare in effetti.
    Anni fa avevo accennato alla questione con questo articolo:

    L’ errore del dubbio

    Tutto parte da lì: la vera domanda è a cosa conduce un pensiero senza alcuna “certezza”, senza alcuna fede?
    E occorre tenere conto che attualmente il discorso non si sviluppa tanto in una contrapposizione tra “fede”  e “scienza”, quanto piuttosto si tratta di una “lotta” tra due religioni distinte: la “fede” nel mondo spirituale contro la “fede” nel potere della scienza.
    perchè alla fede incondizionata nelle potenzialità della scienza è a tutti gli effetti una religione.

    • Hiei

      Falso.

      Come ho spiegato in precedente post, non parli di scienza – che si basa su osservazione, ragionamento ed analisi e  sperimentazione per verificare i risultati – ma di scientismo cioe’ l’ennesima religione che il regime usa per manipolare il gregge.

      Rispondere “tutto e’ fede” e’ non rispondere…

      A cosa conduce un pensiero senza certezza? A ragionare prima di fare cazzate risponderei in due parole. :’D

      E a quello che nei suoi interessantissimi romanzi di fantascienza Van Vogt chiamava Non-A ovvero pensiero non aristotelico, capace di andare oltre il dicotomico e meccanico 1-0, vero-falso, bianco-nero…te li consiglio.

      • Salvatore

        Evoluzione della filosofia

        Έτσι, δεν γνωρίζω (Σωκράτης , 469 a.C. –  399 a.C.)

        Dubium sapientiae initium (Descartes, 1596 A.D. – 1650 A.D.)

        A cosa conduce un pensiero senza certezza? A ragionare prima di fare cazzate risponderei in due parole. :’D (Hiei, 1974(?) – vivente)

        :’D

      • Salvatore

        E a quello che nei suoi interessantissimi romanzi di fantascienza Van Vogt chiamava Non-A ovvero pensiero non aristotelico, capace di andare oltre il dicotomico e meccanico 1-0, vero-falso, bianco-nero…te li consiglio.

        Pensiero non-A? Quello della Cirinnà e di Scalfarotto, per capirci?

  • Anonimo

    > la “fede” nel mondo spirituale contro la “fede” nel potere della scienza.

    Come sei diplomatico!

    È la Chiesa del Cristo contro quella dell’anticristo.

    È la gnosi cristiana contro quella umana; una gnosi fondata sull’Essere, sul primato dell’esistenza, del reale, della stabilità, contro quella del nulla, della percezione, dell’instabilità.

    La religione del nulla che pur se volontariamente, caparbiamente, con un anelito di pura volizione negativa, nega il suo basarsi su qualcosa lo fa e non può non farlo!

    Il pensiero, la volontà in sé, è già un ens, è già un esistere, è già un  “essere dato” che DEVE poggiare su qualcosa che già “È.”

    Il fatto che si rifiuti a priori questo è una introduzione già all’inizio della religione dell’uomo di un principio di irrazionalità, quindi di follia, il più eminente dei filosofi di questa religione è graziosamente impazzito.

    Ma è il destino tutto dell’umanità non in Cristo.

    XYX

    • Hiei

      Come diceva Giorgino Dabbliu Bush “o sei con noi o sei contro di noi”.

      Come diceva Obi-Wan “solo un Sith ragiona per assoluti”.

      Che e’ un assoluto pure quello ma stai a guarda’. :’D

      Continui a “pensare” per assiomi esattamente come ti hanno insegnato loro…

      • Anonimo

        Devo farlo, perché l’Assoluto c’è e ho spiegato anche il perché.

        Non accettare questa verità è nella libertà dell’individuo, ma io devo e posso da quel punto inamovibile e necessario tirare delle conclusioni al di là delle illusioni personali, anche fossero le mie proprie.

        C’è una Base necessaria ad ogni altra cosa, increata, eterna, onnipotente.

        A meno di non fare come i nipotini di Marx che disperavano di una materia che non fosse eterna e censuravano e bollavano come tradimento ogni evidenza di un universo non bastante sé stesso con indubbi effetti comici;ognuno è libero per quanto questa libertà possa portare a camminare per sentieri di irrazionalità.

        XYX

        • Hiei

          Ripeto: basta cambiare termini che lasci indefiniti nel tuo discorso e ti faccio venir fuori anche un discorso da marxista, come fatto in precedenza, quindi in cosa saresti diverso da loro?

      • Salvatore

        Continui a “pensare” per assiomi esattamente come ti hanno insegnato loro…

        E tu? Non aristotelico à la Van Vogt, o hai elaborato un tuo metodo sin dalla prima infanzia?

        • Hiei

          Ho un mio metodo, sviluppato e costantemente perfezionato nel corso della mia esistenza. Interessa?

    • Salvatore

      Il pensiero, la volontà in sé, è già un ens, è già un esistere, è già un  “essere dato” che DEVE poggiare su qualcosa che già “È.”

      Esatto. Ciò è stato evidente fintanto che Cartesio non sancì il primato del pensiero sulla realtá col suo nefasto “Cogito ergo sum” (Sum con la S maiuscola nella declinazione gnosticista moderna).

      • Anonimo

        È così.

        Sebbene mi senta di dire che un seme da frutto solo su un terreno fertile e di frutto questo seme ne ha dato tantissimo tanto da essere giunto quasi a sovvertire l’ordine della società umana.

        Chiedo a Santaruina, come si pone la metafisica ortodossa con il problema dell’Essere?

        “Noi” abbiamo San Tommaso, in oriente come ci si difende dal nichilismo?

        È tutto tenuto su dall’Arte? Dal Bello? Semplicemente si riesce ad avere più Fede?

        XYX

         

        • come si pone la metafisica ortodossa con il problema dell’Essere?

          Per L’ortodossia tutto ciò che esiste proviene per “emanazione” da Dio, e tutto è necessario.
          Non c’è spazio quindi per il nichilismo, perchè ogni realtà , e noi stessi, siamo necessari per il compimento della creazione.
          L’Essere fisico è in continuo divenire, perchè la Creazione non è conclusa, ma è in essere, e noi ne siamo parte attiva.

  • Giovanni

    A me piace considerare due tipi di intelligenza  – intelligenza umana collegata alcervello ed alle capacita’ intellettive–intelligenza universale insita in tutte le forme che noi percepiamo

    LLa forma foglia la forma formica la forma elefante…. Uomo montagna fiume

    Non possiamo non constatare la presenza della non casualita’di come ogni cosa animale persona atomi siano strutturati

    Oserei dire che l’umana intelligenza non sia altro che una forma di specializzazione, affinamento in atto della intelligenza universale

    Intelligenza che si autonutre arrivando a conoscere ” gli ostacoli alla intelligenza”

    Complimenti per l’ intelligenza dei tuoi scritti.: puro nutrimento dell’anima

    Riconoscendo l’esistenza della intelligenza non si puo’ non avere Fede nella stessa

    Riusciremo un giorno a comprendere il mistero della Sofferenza umana

    Abbiamo di fronte Eterno ed Infinito

    che saranno nostri alleati

  • Riconoscendo l’esistenza della intelligenza non si puo’ non avere Fede nella stessa

    Questo è un punto importante.

    Anche perché finché siamo qui è l’unico mezzo che abbiamo a disposizione per comprendere, o forse per comprendere che essa da sola non è sufficiente

    • Hiei

      Di nuovo obiezione.

      Si parla di intelligenza e fede ma tutti applicano solo una delle due qui…nel dettaglio: parlate tutti per assiomi senza alcuna elaborazione. Se vogliamo parlare di intelligenza ora e di metodo scientifico, prego prendere uno per uno gli assiomi succitati e procedere a dimostrazione con ragionamenti supportati da evidenza empirica.

      Se si ha voglia eh, se basta “ho ragione io perche’ ho ragione io” come concetto non insisto. :’D

  • Bisogna partire dall’inizio.
    Il confidare sui nostri cinque sensi per interpretare la realtà, ovvero il fondamento di ogni metodo scientifico, rappresenta a tutti gli effetti un atto di fede.
    Significa credere a priore che i nostri cinque sensi siano affidabili, e che non esista nulla nel reale che non possa essere intercettato da essi.
    Non si tratta di una eresia, ovviamente, ma occorre ammettere che è anche esso un atteggiamento “religioso”.

    I nostri cinque sensi potrebbero infatti restituitirci una immagine di ciò che osserviamo totalmente falsata (e qui non siamo in ambito puramente teorico: sappiamo che animali che hanno sensi diversamente sviluppati percepiscono il mondo in maniera del tutto differente, basta citare ad esempio la gamma dei colori che noi siamo in grado di percepire, che non è completa)
    Potrebbero poi esistere realtà che necessiterebbero di un ulteriore senso per essere percepite, e questa è una possibilità anche preobabile.
    Porre come fondamento del sapere l’osservazione ottenibile dai nostri cinque sensi ha uno scopo pratico, possiamo fare calcoli, costruire grattacieli e curare le fratture di una gamba.
    E finchè si rimane nel campo del materiale tale impostazione è utile e funzionale.

    Ma se si vuole porre tale visione quale fondamento filosofico per spiegare la realtà (“non esiste nulla oltre ciò che i nostri sensi percepiscono”) si mette in atto un meccanismo di fede, religioso, che ha un fondamento limitato e circoscritto (non esiste nulla oltre ciò percepiscono i miei sensi, e sono i miei sensi a confermarmelo, come il paese dei ciechi che nega l’esistenza dei colori)

    • Hiei

      “Il confidare sui nostri cinque sensi per interpretare la realtà, ovvero il fondamento di ogni metodo scientifico, rappresenta a tutti gli effetti un atto di fede.”

      Falso, di nuovo. E non e’ buon metodo di discussione prestabilire in modo errato gli argomenti altrui…perlomeno quando fai un assunto lo devi dimostrare, non hai dimostrato in alcun modo la tua affermazione errata che il metodo scientifico sia quel che tu hai arbitrariamene stabilito in questo modo (arbitrariamente perche’, appunto, non dimostrato ne’ argomentato).

      Ragionare razionalmente ed usare l’intelligenza significa appunto comprendere i propri limiti e cercare al meglio di ovviare agli stessi, quindi una volta che hai capito che i tuoi sensi ti forniscono una percezione parziale e ovviamente imperfetta della realta’, tieni conto nella tua interpretazione dei margini di errore e delle mancanze, a elaborare metodi per compensare e superare quei limiti, tanto perfezionando se stessi quando elaborando strumenti per espandere le proprie capacita’ di conoscere la realta’.

      Con la costante verifica tramite sperimentazione, quello e’ il metodo scientifico, non il dogmatico scientismo – religione di regime – che pretende atti di fede in tizi vestiti in un certo modo (ma senza cappelli buffi sto giro… :’D) ma l’analisi razionale della realta’, la costruzione di teorie e tramite la sperimentazione, di verificarne l’esattezza e le fallacie e correggere gli errori e sopperire alle proprie mancanze.

      Partendo dal tuo assunto arrivi a capire – tramite l’intelligenza appunto – che le tue certezze sono sempre certezze fino a un certo punto, che c’e’ sempre margine di errore, ma con esso di miglioramento…l’incertezza non e’ “non poter sapere niente o non basarsi su niente” ma sapere che quello che hai sperimentato e conosciuto ti porta a determinate conclusioni nelle quali tramite l’esperienza hai un determinato grado di fiducia e puoi quindi prendere decisioni responsabili secondo il tuo libero arbitrio ma sempre con la flessibilita’ di poter migliorare o modificare tutto questo qualora nuovi elementi evidenzino errori o mancanze.

      La fede, invece, fa l’esatto contrario di quel che dici tu: rifiuta di prendere atto dei limiti e delle mancanze della percezione stabilendo che “io credo che cosi’ e’ anche se sono fallace e limitato, punto”, nega l’intelligenza rifiutando un vero confronto con la realta perche’ parte dal dogma e non da osservazione, sperimentazione e verifica – e questo di norma porta prima o poi a sbattere violentemente di faccia contro la realta’ che non sta li’ a guardare te o i tuoi dogmi – e nel negare il dubbio, nega al tempo stesso ogni possibilita’ di miglioramento e di evoluzione.

      E’ stagnazione.

      E’ morte.

      Almeno secondo me, ovvio.

      • Hiei

        P.S.:

        “Il confidare sui nostri cinque sensi per interpretare la realtà, ovvero il fondamento di ogni metodo scientifico, rappresenta a tutti gli effetti un atto di fede.”

         

        Dimenticavo semplice dimostrazione: i tuoi cinque sensi non percepiscono le onde radio, quindi secondo il tuo ragionamento non potremmo avere telefonini e forni a microonde.

        Anche un bambino, se non rifiuta di usare l’intelligenza lo vede subito che la tua premessa e’ smentita dalla realta’ stessa che ti circonda.

        Abbiamo questa tecnologia appunto perche’ tramite il metodo scientifico si e’ potuti teorizzare e poi verificare il comportamento di cose che sono inafferrabili dai nostri sensi e non per dogma ma per conoscenza trasformare il tutto in applicazione pratica che funziona.

        Il tuo microonde non funziona per atto di fede, mi spiace. :’D

  • Ragionare razionalmente ed usare l’intelligenza significa appunto comprendere i propri limiti e cercare al meglio di ovviare agli stessi, quindi una volta che hai capito che i tuoi sensi ti forniscono una percezione parziale e ovviamente imperfetta della realta’, tieni conto nella tua interpretazione dei margini di errore e delle mancanze,

    E’ questo il punto: i tuoi sensi non possono dirti quanto “parziale” sia l’immagine che ti restituiscono, potrebbero avere dei limiti che tu non puoi nemmeno concepire.
    I “limiti” che immagini sono anche essi stabiliti dai tuoi sensi, che per definizione non possono cogliere quello che va oltre loro.
    Ti rifaccio l’esempio dei ciechi che negano l’esistenza dei colori: prova a spiegare loro in cosa consista il verde o il rosso..

    La nostra scienza funziona perfettamente nel mondo fisico, ci ha dato l’automobile e il microonde (sfruttando forze che seppur non si colgano con la vista sono “misurabili”, quindi rientrano perfettamente in ciò che si può sperimentare con i cinque sensi)
    Tutto ciò che non è misurabile, per la scienza moderna nella sua variante positivista estrema non esiste, e questo è un atto di fede a tutti gli effetti, un dogma.

    • Hiei

      “Tutto ciò che non è misurabile, per la scienza moderna nella sua variante positivista estrema non esiste, e questo è un atto di fede a tutti gli effetti, un dogma.”

      Ancora una volta falso, falso, falso.

      Tutto quel che non e’ DIMOSTRATO tramite metodo scientifico, non e’ accettato come CERTO, tutto quel che non e’ misurabile, e’ pero’ TEORIZZABILE e RICERCABILE, se il regime e la SUA RELIGIONE dice altrimenti e tu che a colpi di fede di qua e di la’ ti sei fatto indottrinare quello e’ un tuo limite!

      Ma lo ascolti quello che dici? Le microonde non le puoi percepire con alcuno dei tuoi sensi in alcun modo, quindi il tuo discorso era gia’ stato confutato in partenza.

      Parli di ciechi? Neanche gli infrarossi o gli ultravioletti li puoi vedere ma questo non ha fermato chi usa l’intelletto (e non la fede, che quella si’ non vede altro al di fuori di se stessa!) dallo studiarli e renderli pure visibili…

      Se il punto di partenza era se la fede e’ fra i nemici dell’intelletto, mi sembra tu stia portando acqua al mio mulino con questi discorsi, se poi vogliamo addentrarci ulteriormente, comincia a definire quello che chiami “mondo fisico” a cui vuoi costringere la scienza – limitando peraltro arbitrariamente il discorso dato che si parlava di fede e intelligenza, e la scienza e’ solo una delle applicazioni di quest’ultima.

      Adesso mi dirai che attacco ad personam ma ricordo che tu in Grecia ci venivi, parliamo della culla proprio del pensiero razionale, della logica ecc. ecc…che ci venivi solo a rimorchiare in spiaggia? :’D

      Che sarei totalmente a favore beninteso, eh! :’D

      • Hiei

        P.S.: Quizzone dal titolo “chi compie atti di fede cieca verso la propria percezione sensoriale?” – date le seguenti frasi:

         

        A. “La Terra e’ piatta e il Sole ci gira intorno, chiunque puo’ vederlo coi propri occhi!”

         

        B. “Tramite osservazione e calcolo matematico e’ dimostrabile che il Sole e la Terra sono approsimativamente sferici ed e’ la Terra a ruotare intorno al Sole”.

         

        Attribuire correttamente le precedenti affermazioni motivando la risposta. :’D

        E se dici che trollo, ricordati che e’ il tuo dio che mi manda qui per una ragione in quanto anch’io sono necessario alla creazione e al suo compimento! L’hai detto te! La seconda che hai detto!! :’D

      • Hiei, continui a riferirti a ciò che è ricercabile, teorizzabile, sperimentabile.
        Sono sempre i sensi a guidare questo gioco, è sempre la prova empirica quella entro la quale il paradigma si muove.
        E questo è il dogma del pensiero moderno.
        Non comprendo nemmeno perchè sia così difficile accettare che anche questa sia una forma di religione.
        D’altra parte, occorre essere religiosi per difendere con tale veemenza le prorpie opinioni: nel mondo del dubbio non v’è spazio per le sentenze perentorie (con tanto di punto esclamativo).
        Basta prenderne atto, non è un problema.

        • Hiei

          Prima cosa: la tesi ti ricordo era “la fede e’ nemica dell’intelligenza” e tu negando che ogni approccio basato sul pensiero razionale e non sul dogmatismo e’ di fatto impossibile…mi dai ragione.

          Poi cosa te ne venga intasca a intestardirti a dire che essere fedeli comporti per natura essere dogmatisti fanatici, mi sfugge. :’D

          Sei tu quello caparbio che non vuole accettare altro fuori dai propri dogmi. Prova ne e’ che riaffermi lo stesso dogma, non lo hai mai dimostrato, riufiuti dimostrazioni a esso contrarie senza confutarle, non applichi alcun ragionamento.

          DOPPIA DIMOSTRAZIONE

          “Hiei, continui a riferirti a ciò che è ricercabile, teorizzabile, sperimentabile.”

          Fallacia 1: le onde radio per chi non le ha mai immaginate non sono secondo te ricercabili ne’ teorizzabili ne’ sperimenabili in quanto inafferrabili dai propri sensi ma sono state scoperte lo stesso.

          Quale limite ha cio’ che e’ ipotizzabile poi che non sia la propria capacita’ di astrazione che e’ di suo slegata dai sensi fisici?

          Fallacia 2: Le persone razionali come me non hanno FEDE CIECA nei propri sensi, ne riconoscono i limiti ma RAGIONANO su questo, non accettano tutto per atto di fede.

          La differenza fra me e un fanatico come quelli che descivi tu come nell’esempio della Terra piatta a cui ovviamente non hai risposto e’ che io capsco per esempio che un miraggio nel deserto e’ un fenomeno derivante dalla rifrazione della luce che inganna i miei sensi, un fanatico ci va dietro e muore. :’D

          Fallacia 3: Lo scientismo propraganda di regime dietro cui curiosamente cerchi di trincerarti poi in un trionfo orwelliano di bipensiero e’ proprio quello che vuole farti credere che bisogna spendere miliardi a cercare la materia oscura di cui non esiste prova tangibile o misurale nell’Universo, che devi pisciarti sotto la doccia che c’e’ il globbal uoooorminghghghghgh che lo misuri solo nei loro modelli al computer farlocchi e devi beccarti la legge marziale che c’e’ un virus che nessuno hai mai isolato in laboratorio che MUOOORIIII. :’D

          Ma i tuoi sensi dicono che d’estate fa caldo tu quindi pisciati pure addosso in doccia se ritieni opportuno. :’D

          SECONDA DIMOSTRAZIONE

          Prova che non sono io quello dogmatico, il metodo funziona anche ipotizzando usando altri schemi: ora passero’ a elaborare la discussione ragionando partendo non dal mio punto di vista MA DAL TUO.

          Tutto e’ atto di fede perche’ hai fede nei tuoi sensi che sono limitati, ERGO (salto logico non dimostrato e per me privo di senso) il pensiero razionale e’ comunque un atto di fede NON basato su evidenza empirica, deduzione e applicazione del pensiero razionale.

          Perche’ e’ questo quello che dici.

          Questo significa che NULLA e’ dimostrabile in alcun modo come buona o cattiva approssimazione della realta’ oggettiva, di conseguenza ogni decisione e’ PURAMENTE ARBITRARIA e basata su quel che a uno PIACE CREDERE SIA VERO.

          Che e’ piu’ o meno la definizione della psicopatia e il risultato ultimo del condizionamento di regime, il bipensiero orwelliano descritto in 1984.

          Se vuoi fare correzioni o spiegare meglio rivedro’ questi passaggi, sulla base di quello che hai detto, questo e’ quel che risulta partendo dalle tue ipotesi.

          Perche’ se tu compi un atto di fede a priori di OGNI cosa, anziche’ applicare un metodo di verifica empirico e pensiero razionale che colga discrepanze e contraddizioni nelle ipotesi e nei risultati, vuol dire che A PRIORI tutto quel che interpreti come realta’ nasce da te stesso e da nulla di esterno.

          Ci siamo fino qui? Sono cose che hai detto tu e ti reinvito a elaborare perche’ se tutto cio’ non ti torna.

          Bene, detto questo se ogni elemento della realta’ lo definisci TU e nulla di esterno, tramite atto di fede, ogni EVIDENZA perde significato, inclusa ogni evidenza del tuo dio cristiano.

          Credi alle evidenze a cui vuoi credere perche’ piace A TE, con atto di fede personale A PRIORI…quindi ogni prova del dio in cui credi che puoi addurre e’ comunque irrilevane come ogni altra cosa…se annulli pensiero razionale ed evidenza fattuale, ogni cosa e’ fantasia e quindi priva di valore.

          Allora ha lo stesso valore credere nel dio cristiano, nel dio sole, nel flying spaghetti monster o in super Mario, perche’ hai eliminato a priori ogni reale possibilita’ di discriminare, le “prove” che puoi portate non sono piu’ “prove” perche’ prima di esse hai fatto un acritico atto di fede nel percorso che ti ha portato a percepirle come reali ed esistenti.

          Capisci il problema nella tua ipotesi?

          A quel punto come sempre detto io sto con Odino.

          Scusa ma stare tutta l’eternita’ con la luce divina in faccia su una nuvoletta con le arpette degli angioletti asessuati che ti svolazzano intorno nelle orecchie, permetti, che due maroni…Odino mi offre cervo arrosto, fiumi di birra, valkirie gnocche ed heavy metal.

          Se una roba vale l’altra che tanto tutto e’ atto acefalo di fede, VALHALLA ALL THE WAY, BABY!! :’D

  • Giovanni

    Ammesso e con cesso che quello che si percepisce con i propri sensi corrisponda alla realta’, mi sento di affermare che ogni atomo dell’universo e’ intelligente/intelligenza

    La fisica quantistica c’è lo dimostra quando parla di nucleo particelle onde protoni neutroni elettroni indeterminazione e quanto altro

    Niente di tutto cio’ si trova dove si trova per puro caso ma ubbidisce/funziona in un certo modo con una finalita’ a noi non completamente comprensibile

    Le ” aggregazioni” di atomi di cui noi siamo fatti e di cui e’ fatta tutta la materia in cui siamo immersi: vedi foglie fiori formiche elefanti montagne fiumi…. Corrispondono a ” costruzioni intelligenti” molto probabilmente necessarie e finalizzate alla vita per la vita.

    Oserei dire a tal punto che anche la morte stessa e’ finalizzata alla vita.

    Mi piace pensarla come una ” pausa vitale”

    Chiedo scusa se non riesco ad esprimermi a fondo, purtroppo il linguaggio e’ immensamente limitante

    • Hiei

      Chiosa:

      “La fisica quantistica c’è lo dimostra quando parla di nucleo particelle onde protoni neutroni elettroni indeterminazione e quanto altro”

      Se non lo hai verificato tu stesso studiando la teoria e verificandone indipendentemente i risultati, questo e’ un atto di fede, da esso deriva il tuo discorso.

      Io ho le mie riserve sulle fisica quantistica che viene propagandata, e certo, non tutti hanno i mezzi e il tempo e le risorse per verificare ogni cosa, ma anche li’ si ragiona sulla coerenza delle ipotesi e dei risultati presentati (il tuo forno a microonde funziona, la teoria e’ solida perche’ ne deriva applicazione ripetibile) e ragionamento razionali su CHI ti sta dicendo cio’ che non puoi verificare, la sua attendibilita’ ecc.

      Ma questo e’ un altro capitolo nella vita dei (secondo me) sani di mente… :’D

      (dai, urla ATTACCO AD PERSONAAAAM anche per una battutina cosi’ ti sfoghi Santa… :’D).

  • Giovanni

    Io sto vedendo quello che scrivi Hiei con i miei occhi.

    Chi mi dimostra che i simboli che scorrono sul COMPUTER, sotto forma di parole siano veri

    E’ tutto un puro atto di Fede

    Chi sei tu? Maschio femmina bambino

    Suppongo essere umano anche se non ti vedo

    Potresti essere un algoritmo anche se mi rifiuto di crederlo

    • Hiei

      “E’ tutto un puro atto di Fede”

       

      Lo sembra a voi perche’ non siete capaci di ragionare in altro modo, io non credo CIECAMENTE, ma dato che per agire su qualche cavolo di cosa devo basarmi, mi baso sulla probabilita’ piu’ affidabile che posso ottenere considerando margini di errore e alternative.

       

      “Potresti essere un algoritmo anche se mi rifiuto di crederlo”

       

      Perche’ tu ragioni per atto di fede.

      A me Santa non sembra la stessa persona di tre anni fa, il modo di esprimersi, la forma mentis e il modus operandi non combaciano.

      Faccio un’atto di fede che sia un’altra persona o un algoritmo? No.

      Faccio un atto di fede che sia sempre lui? Neanche.

      In mancanza di prove fattuale che mi dicano diversamente, mi attengo all’ipotesi che sia sempre lui, considero le alternative – il DUBBIO che nella fede e’ ASSENTE – e posto mi interessi la cosa, cerco ulteriori evidenze incluso chiedermi cosa ha provocato il cambiamento, RICERCO.

      Se non riesci ad accettare niente di diverso dal tuo modo di pensare, nemmeno immaginarlo, confermi ancora una volta le mie tesi.

  • Tutto e’ atto di fede perche’ hai fede nei tuoi sensi che sono limitati, ERGO (salto logico non dimostrato e per me privo di senso) il pensiero razionale e’ comunque un atto di fede NON basato su evidenza empirica, deduzione e applicazione del pensiero razionale.

    No.
    Il pensiero razionale è un atto di fede proprio perchè si basa sull’evidenza empirica.
    Si “fida” quindi dell’evidenza empirica, e ne fa il centro di ogni ulteriore ragionamento.
    Ma il sostenere che l’evidenza empirica è valida a priori è esattamente un atto di Fede, indimostrabile.
    L’evidenza emporica potrebbe infatti restituirci una immagine della realtà totalmente distorta.
    Per fare un esempio ultra semplicistico, un gattino potrebbe essere la parte “visibile” di un immenso demone appartenente alla quarta dimensione di cui i nostri sensi non possono cogliere la vera essenza.
    E’ un esempio semplicistico, ma rende l’idea.
    In ogni caso, non c’è nulla di male ad avere “fede” nell’esperienza sensoriale, che permette di farci una idea del mondo circostante, convincendoci che quello sia il mondo “reale”.
    L’importante è esserne consapevoli.

    Questo significa che NULLA e’ dimostrabile in alcun modo come buona o cattiva approssimazione della realta’ oggettiva, di conseguenza ogni decisione e’ PURAMENTE ARBITRARIA e basata su quel che a uno PIACE CREDERE SIA VERO.

    Ancora no.
    L’atteggiamento secondo il quale non c’è alcuna differenza tra “buono” e “cattivo” appartiene esclusivamente alla visione strettamente “materialista”.
    Basandoci esclusivamente su quella, i concetti di bene e male infatti non hanno alcun senso.
    I concetti di bene e male nascono da una visione necessariamente “dogmatica”, laddove si considera il bene superiore al male a prescindere, senza necessità di dimostrazioni.
    E questa è precisamente la mia posizione: io ritengo il bene preferibile al male a priori, dogmaticamente.
    Non è l’esperienza sensoriale che mi ha condotto a questo, nè il ragionamento razionale.
    E’ una scelta originata da un sentire più profondo, la cui origine io giudico Divina.
    Ma dimostrare l’esistenza di questa realtà, che potrei approssimare nel concetto di “anima”, è impossibile con i mezzi della ricerca positivista.

    • Hiei

      “Ma il sostenere che l’evidenza empirica è valida a priori è esattamente un atto di Fede, indimostrabile.”

       

      E questa affermazione e’ PAPPARAPAAA, di nuovo FALSA!! :’D

      Infatti nessuno lo ha mai sostenuto, si e’ detto e’ ripetuto che stabilito che il nostro interpretare la realta’ e’ una approssimazione imperfetta, pensiero razionale e metodo scientifico sono strumenti con cui migliorare sempre piu’ questa approssimazione, che resta comunque tale.

      Ogni nuovo dato o fatto che emerge impone revisioni di conclusioni finora accettate sulla base del disponibile, AL CONTRARIO DELLA FEDE CHE NON AMMETTE DUBBIO.

      E’ inutile che insisti caparbiamente a confutare un argomento falso che TU costruisci e cerchi di cucirmi addosso, ed e’ anche piuttosto scorretto.

       

      “Per fare un esempio ultra semplicistico, un gattino potrebbe essere la parte “visibile” di un immenso demone appartenente alla quarta dimensione di cui i nostri sensi non possono cogliere la vera essenza.”

       

      Assolutamente vero!

      C’e’ una probabilita’ che sia cosi’ – quando incontro un gattino la ragione mi dice, salvo che evidenze fattuali dell’occasione specifica mi dice che come probabilita’ non sara’ zero ma quasi e magari il gattino lo accarezzo.

      Chi ragiona per atti di fede secguendo ‘ste idee in passato andava a bruciare la proprietaria del gattino come strega.

      Per dire la differenza, eh. :’D

       

      “In ogni caso, non c’è nulla di male ad avere “fede” nell’esperienza sensoriale, che permette di farci una idea del mondo circostante, convincendoci che quello sia il mondo “reale”.

      L’importante è esserne consapevoli.”

       

      BUZZWORD BINGO! Come diceva Zio Linucs, ricordi? :’D

      Fun times…a parte la melassa di parolette buttate a caso, TU accetti tutto per fede, IO accetto la percezione sensoriale come DATI DA ELABORARE.

      Se non sei in grado di capire o accettare la differenza, ripeto, confermi solo le mie tesi iniziali.

       

      “L’atteggiamento secondo il quale non c’è alcuna differenza tra “buono” e “cattivo” appartiene esclusivamente alla visione strettamente “materialista”.”

       

      E non c’entra nulla con l’argomento della discussione, fra l’altro.

      Anche questa e’ un’idea tutta tua che ti sei costruito in testa visioni demenziali dei modi di pensare diversi dal tuo perche’ ne hai bisogno per giustificare il tuo approccio dogmatico, cosi’ a spanne a sentirti parlare.

      Segno che la tua fede ha fondamenta fragiline se ha tanta paura del confronto da dover demonizzare con falsita’ tutto cio’ che e’ alternativo, ma la faccenda non e’ che mi riguardi…ma visto che stiamo andando per campi invece di attenerci all’argomento la butto li’. :’D

       

      “I concetti di bene e male nascono da una visione necessariamente “dogmatica”, laddove si considera il bene superiore al male a prescindere, senza necessità di dimostrazioni.”

       

      Quello che dici a questo punto ha cessato di avere senso, sai?

      Questa non e’ filosofia, e’ vocabolario e non c’entra nulla col discorso.

      Cioe’ capisco che alla disperata stai tentando di buttarla sul “fedeli, buoni, razionali, cattivi”, MEH. Ma questa zuppetta di parole non ha senso.

       

      “E questa è precisamente la mia posizione: io ritengo il bene preferibile al male a priori, dogmaticamente.”

       

      Anche quelli che bruciavano le streghe. Il punto di vista della poveraccia finita arrosto, naturalmente, non era propriamente quello. Dato che non hai definito il bene e il male, ne’ il bene e il male PER CHI, sono parole messe insieme a caso, che tentano disperatamente di dire “siccome io faccio cosi’ sono il BUONO, gli altri no”.

      Come tutti gli indottrinati chioserei se non che, nulla di tutto questo, come si diceva, e’ minimamente attinente al discorso.

       

       

      “Non è l’esperienza sensoriale che mi ha condotto a questo, nè il ragionamento razionale.”

       

      E allora cosa? Se non definisci cosa sono bene e male, ne’ come li PERCEPISCI questa affermazione e’ priva di ogni fondamento. Se vuoi parliamo anche di unicorni e piccoli pony magici a ‘sto punto. :’D

       

      “E’ una scelta originata da un sentire più profondo, la cui origine io giudico Divina.”

       

      Da un SENTIRE quindi da una PERCEZIONE SENSORIALE, che tu hai interpretato come piaceva a te anziche’ secondo qualunque base fattuale o razionale.

       

      “Ma dimostrare l’esistenza di questa realtà, che potrei approssimare nel concetto di “anima”, è impossibile con i mezzi della ricerca positivista.”

       

      No, TU fai un atto di fede che lo sia perche’ disturba il tuo modo di pensare e sei pronto a bollare come MALVAGIO chiunque metta in discussione i castelli in aria che ti sei costruito per sentirti confortevole.

      Ma questo non ha nulla a che vedere con la realta’ o con l’argomento in questione quindi, nessuna ulteriore domanda vostro onore, considero tutte le mie ipotesi pienamente dimostrate.

       

      Pero’ ho pensato a come risolverla in modo empirico Santa, facciamo cosi’: la chiudiamo nell’aldila’ – se dopo morto raggiungo il Valhalla mi impegnero’ a produrre rutti tanto potenti che arrivino fin lassu’ nell’altro dei vostri cieli…poi mi fare sapere se il messaggio e’ arrivato. :’D

      Th-th-th-that’s all folks! :’D

  • Stiamo parlando due linguaggi diversi, ma non è un problema.

    Sul fatto che io sia cambiato nel tempo, può anche essere, ma forse non tieni presente che questo blog è nato 15 anni fa per parlare anche di esoterismo, e nella mia descrizione scrivo come prima cosa “mi interesso di ciò che esiste e non si vede”, e questo già da 15 anni fa.

    Per il resto, mi pare che non comprendi proprio il punto centrale del discorso, ma, ancora una volta, non è un problema.

  • Hiei

    CAPISCI L’ITALIANO?? :’D

  • Hiei

    https://i.chzbgr.com/full/9590706176/h80DD17D6/what-kind-of-you-are-you

     

    Se la postavano qualche giorno fa ci risparmiavamo tutta la discussione. :’D

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