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-o- Too late to die young -o-
15 Gennaio 2016

Il giardino del creato

In principio era il verbo, e il verbo si fece carne, materia.
Noi viviamo in questa dimensione, in cui il sensibile e il non sensibile si fondono, e questa dimensione in cui noi ci muoviamo è il regno della creazione.
La creazione è il senso stesso della manifestazione dell’Essere, è l’Essere che si plasma e prende forma.
Ora, ci sono due modi in cui si può concepire questo processo: si può vedere questa manifestazione dell’Essere, questa sua emanazione che erompe e genera il mondo materiale, come il compimento di un processo necessario, vitale e quindi positivo, oppure si può giudicare questo fluire come una caduta nefasta, in cui lo spirituale degenera nel terreno, scendendo di livello.
Nel primo caso si assume l’opera dell’Essere, e il suo manifestarsi, come atto necessario, dovuto, e quindi benevolo.
Il nostro singolo ruolo, in questo processo, sarebbe quello di agire a favore della creazione, perpetuandola, continuando, nella nostra veste di creature, l’opera dell’Essere.
Agire per la creazione significa quindi propriamente “creare”, generare, prendersi cura dell’esistente come fosse un giardino da far fiorire.
Noi siamo i giardineri della creazione.

Al contrario, nel considerare la manifestazione materiale, ilica, quale degenerazione di una ipotetica essenza perfetta e ideale, eterea e intangibile, esclusivamente spirituale, ecco che essa diviene mero strumento, pietra senza vita e senza scopo, ostacolo alla risalita verso una vetta dimenticata.
Ogni regola morale ed etica perde quindi di valore, nell’universo materiale, dal momento che esso è già di per sè il regno della degenerazione e del male.
In questa visione, la distruzione della manifestazione materiale, con ogni mezzo, la dissoluzione propriamente detta, diventa unico imperativo.
Dissoluzione è quindi agire contro la creazione, non solo non agendo per il completamento dell’opera dell’Essere, ma adoperandosi altresì per l’estinzione dell’esistente ilico.
Quello che prima veniva definito male viene quindi in questo modo considerato non solo lecito ma auspicabile: omicidi, guerre, devastazioni massacri ed ogni forma di ribaltamento dei legami empatici tra gli esseri umani e la natura stessa.

I libri e i pensieri degli uomini che ci hanno preceduto possono aiutarci a considerare la questione, possono definire il grande campo di lotta a cui l’universo va incontro e in cui noi stessi siamo chiamati a partecipare, ma è solo ascoltando quello che portiamo dentro, recuperando e raggiungendo la nostra parte più sacra, che possiamo decidere da che parte stare, se innafiare  e coltivare il giardino del creato oppure dargli fuoco.

si veda anche L’essenza del Satanismo

53 comments to Il giardino del creato

  • SoylentGreen

    CIao SAnta bell articolo,che ne pensi del punto di vista dei CAtari?

    loro credevano che questo mondo materiale sia il male e cercano di sfuggirgli  isolandosi e non procreando  credendo che comunque l’entropia vincerà sempre e comunque ma non cadendo nelle lusinghe del male.Forse questo piano materico è veramente una prigione samsara da cui bisogna sfuggire al più presto boh…

    Senti scusa l OT ma anche te questa roba ti turba a bestia o sono solo io che ho problemi?https://en.wikipedia.org/wiki/Burning_Man

    non so mi inquieta parecchio…già fare sesso e orge in zone desertiche non credo sia una cosa geniale…trovo tutto molto luciferico

     

     

  • I catari fecero loro in tutto e per tutto il pensiero della “decadenza”, della materia vista come degenerazione dello spirito.
    In ogni tempo vi sono sempre state due correnti che hanno attraversato il pensiero religioso, quella della creazione e quella della dissoluzione, la via della mano destra e quella della mano sinistra.

    Si vead a proposito Gnosi e gnosticismo.

  • SoylentGreen

    grazie della risposta Santa.IO credo che questo-chiamiamolo così-mondo 3d sia una specie di allevamento.CRedo che bisogna uscirne al più presto anche perchè tra pochissimo credo che andremo incontro a una bruttissima fine e ritornerà una specie di neofeudalesimo che riguarderà il mondo intero.Dopotutto come diceva anche buddha e tutti i grandi iniziati  in questo piano c’è solo sofferenza,non so che fine potrei fare in una prossima esistenza su questo pianeta visto l’andazzo è meglio andarsene da questa densità.il problema è quello di lasciare altre creature a soffrire ,bisogna fare il bodisattva o l arath?io non voglio andarmene da questa realtà  lasciando soffrire creature,BEninteso che sto parlando sul piano spirituale mica voglio ammazzarmi eh XD

    nella mia vita cerco di aiutare quanto possibile tutti quanti soffrono(animali,persone pure le piante) perchè credo che ci sia lucein ogni essere vivente

  • Hiei

    Noi siamo i giardineri della creazione.”

    Non ricordo di aver firmato alcun contratto, comunque voglio parlare con un sindacalista…anzi voglio licenziarmi. E fare il cowboy. :’D

    A parte il fatto che il discorso e’ tutto molto confuso, partendo dal fatto che butti li’ che l’essere e’ tutto quanto ma non definendo “essere” in alcun modo anche “budino alla vaniglia” ci poteva stare…ma quindi noi cosa saremmo secondo questa curiosa visione? Come parte della creazione non siamo “essere” pure noi? Siamo piccoli mitocondri nel grande corpo del budino alla vaniglia?

  • SoylentGreen

    Dopotutto come diceva anche buddha e tutti i grandi iniziati in questo piano c’è solo sofferenza,non so che fine potrei fare in una prossima esistenza su questo pianeta visto l’andazzo è meglio andarsene da questa densità.

    La sfida è proprio cercare quello che “non è inferno”, come diceva Italo Calvino, e dargli spazio :-)

    _______________

    Hiei

    E perche’ i catari non si sparano un colpo in testa per sfuggire al bieco malvagio mondo materiale?

    In qualche modo è quello a cui ambivano.
    Già il divieto o lo scoraggiamento nei confronti della riproduzione indicava la volontà di non “perpetrare” la vita umana in questo “mondo decaduto e malvagio”.
    Nel mentre i più illuminati tra i catari, i Perfetti, che avevano raggiunto la piena realizzazione, si concedevano qualunque tipo di godimento terrestre, senza limiti o impedimenti morali: essendo il mondo materiale malvagio non restava altro che godersene le opportunità fisiche in attesa di raggiungere il tanto agognato regno spirituale.
    Di più, il deliberato infrangere ogni norma morale avrebbe accelerato la scomparsa di questo decaduto mondo ilico.

    Per quanto riguarda l’Essere, egli è Uno, ma non è mio scopo fare discorsi teologici nè opera di proselitismo.
    Se si trovano questi concetti non condivisibili o altro, non è necessario soffermarvisi.

    A presto

    • Hiei

      “Se si trovano questi concetti non condivisibili o altro, non è necessario soffermarvisi.”

      No, non e’ quello il punto: a monte del condivisibile o meno c’e’ che abbia senso o meno – non si puo’ continuare a voltare la frittata, un colpo un tutt’uno con l’essere e un colpo ciascuno esseri distinti, un colpo c’e’ il libero arbitrio e un colpo tutto acccade secondo un predeterminato disegno divino.

      O una o l’altra: si sceglie e si resta su quello..

  • SoylentGreen

    Sì hai ragione SAnta ma c’è da dire che rimanere qui secondo me è troppo pericoloso,credo che sia vera la storia degli uomini ilici basta guardarsi intorno…anche se secondo me bisogna sempre aiutare e fare del bene come dice trailer dell ultimo batman arkham-perdona la divagazione XD-un eroe sa di non poter sconfiggere il pericolo-leggi anche il male-ma per un istante può liberare gli altri da-introdurre tutte le voci,paura,sofferenza,male-

    SUi CAtari miii non la sapevo la storia dei Perfetti,credevo che praticassero l’endura o facessero gli eremiti ma che ca22 di discorso è siccome tutto è male allora me la spasso O-o?DIci bene che ricordano le varie massonerie deviate di oggi…CRedo sempre di più nell ipotesi che alcune persone siano l’emanazione di entità infernali o roba simile…

    • Hiei

      Infatti la retorica eroistica e’ generalmente parecchio fascista e volta a indottrinare il popolo bue a restare passivo e incapace in perenne attesa dell’uomo della provvidenza che gli tolga le castagne dal fuoco aggratis #CREDICI.

      Credo che la piu’ bella descrizione di “eroe” appartenga a un manga con profonde radici nel folklore e mitologia giapponse, Ushio e Tora, in cui il coprotagonista, un tempo uomo poi mutatosi in mostro, ricorda la sua precedente vita di eroe: “Lodate l’eroe! Lodate l’eroe! Applaudiamo questo idiota perche’ combatta al posto nostro!”…

  • Ora, ci sono due modi in cui si può concepire questo processo: si può vedere questa manifestazione dell’Essere, questa sua emanazione che erompe e genera il mondo materiale, come il compimento di un processo necessario, vitale e quindi positivo, oppure si può giudicare questo fluire come una caduta nefasta, in cui lo spirituale degenera nel terreno, scendendo di livello.
    La famosa Forca Logica. Questi due pensieri non solo non sono vicendevolmente esclusivi – in inglese si dice “They are the Poles apart”, per dire di due cose opposte: sono lontani come i Poli -ma come ben ha spiegato Alan Watts, se tagli via uno dei poli, se ne riforma sempre un’altro, perche’ un polo non puo’ esistere se non esiste il polo opposto – ma non sono, come sempre, le uniche due possibilita’. Io ho sempre diffidato in maniera maniacale di ogni alternativa secca che mi viene servita su di un piatto di portata.
    Il nostro singolo ruolo, in questo processo, sarebbe quello di agire a favore della creazione
    Ohibo’, cosi’, introdotto senza nessuna spiegazione causale??? E bisogna pure crederci?
    Noi siamo i giardineri della creazione.
    Non ricordo di avere fatto domanda, e perlopiu’ mi sembra abbastanza bizzarro di non ricordare altri esseri al concorso, al quale nemmeno io mi son mai presentato. Mi ricorda il caso abbastanza comune che capitava in passato, quando una “lingera” (un vagabondo, in Piemontese), avendo notato l’assenza di guardie dei vigneti, si autopromoveva in quella mansione, guarda caso alla fine dell’estate, confidando che i contadini non avrebbero avuto il fegato di mandarlo via.
    Ogni regola morale ed etica perde quindi di valore, nell’universo materiale, dal momento che esso è già di per sè il regno della degenerazione e del male.Una sorpresa, peraltro nota a tutti quanti quelli che non sono stati ipnotizzati dalle lingue alfabetiche semitiche: non esiste l’universo materiale. Esistono solo codici simil-informatici, forme concettuali, onde ecc. E non esistono regole o leggi, esistono solo consuetudini ed abitudini. Come diceva la pubblicita’ alla TV Amaretto di Saronno, solo quel che piace diventa tradizione. L’universo (o il multiverso) funziona cosi’. Quel che chiamiamo materia e’ solo quel che non riusciamo a mettere a fuoco. La forma (o la formula) e’ tutto. E’ un concetto cosi’ lampande da decine di migliaia di anni che solo chi non si e’ mai procurato una visione mistica, povero disgraziato, non riconosce.
    possiamo decidere da che parte stare, se innafiare  e coltivare il giardino del creato oppure dargli fuoco.
    E dagli, con le forche logiche!!! Io direi che c’e’ ampio posto per comportamente MOOOOOOLTO piu’ consoni, efficaci ed in armonia con le consuetudini naturali, tipo il trattare il giardino secondo le pratiche di Masanobu Fukuoka. Non siamo Dio, non siamo il Diavolo e non siamo neanche in comunicazione con una sfera piu’ “chiara” di coscienza, se non per mezzo dell’umilta’ che ci fa chiedere aiuto alle piante. Anche perche’ se non chiedi aiuto ad alcune di loro, altre ti dirigeranno senza che tu neanche lo sappia, della serie del “Se non hai un piano sarai oggetto del piano di qualcun altro”. Un po’ come quei fessi che pensano di essere una cosa e sono solo delle appendici delle menti di infestanti, quando promuovono il vegetarianesimo estremo del tipo “L’uomo dovrebbe estinguersi”. Non credere che noi si sia immuni dal governo mentale di altre specie, tipo erbe infestanti, appunto, che noi chiamiamo cereali. Ma questo e’ un discorso cosi’ folle, che non mi sembra qui il caso di affrontarlo tranne per dire che non a caso il Cristianesimo, da culto del fungo magico e’ passato ad essere il culto del pane quotidiano.
    A risentirci.

     

    PS. Mi ero dimenticato il primo paragrafo: in principio era il Verbo. Beh, non solo in principio, ma anche nel presente e nel futuro. Solo la miopia puo’ far esprimere assurdita’ simili. Il Verbo e’ tutto quel che c’e’.

    • Hiei

      “mi sembra abbastanza bizzarro di non ricordare altri esseri al concorso, al quale nemmeno io mi son mai presentato.”

      Eh, ma se non ti sei presentato come facevi a vederli?

      I WANT TO BELIEVE!! :’D

       

      Ciao, Pike…una vita…anche se ogni tanto sbircio il portico…

    • A.

      ma si su alcune cose ci siamo, ma che nell’universo non esistano leggi è pura contamizione new age dettata dalle nuove scoperte (mal capite per altro) della fisica quantistica.

      Qualsiasi reale mistico conosce la presenze di un certo numero di leggi cosmiche ben definite, inviolabili su alcuni piani e violabili su altre, ma qui il discorso si fa lungo.

  • SoylentGreen

    HIei hai ragione  che la retorica eroistica è purtroppo usata per soggiogare le masse ma io intendevo soffermarmi su alcune produzioni che possano trasmettere per così dire  “vibrazioni positive” in tempi oscuri,pensa solo al ciclo del GRaal ma anche questa serie ARkham ti assicuro che non è male.poi ci sono anche persone in carne e ossa che  hanno rischiato la morte pure per far passare messagi di un certo tipo(pensa  al monaco vietnamita che si è dato fuoco),logicamente non sto parlando di sacrifici per stati,nazioni o  idee eggregoriche come il comunismo ecc ma qualcosa di più alto :)

    • Hiei

      “idee eggregoriche come il comunismo ecc ma qualcosa di più alto”

      Bruciare la gente per il TUO dio o ideale o quel che e’, in quel caso, va bene! Ecco il cristianesimo d’altri tempi, e’ sempre un piacere quando le tradizioni resistono! :’D

  • Ciao Pike

    se tagli via uno dei poli, se ne riforma sempre un’altro, perche’ un polo non puo’ esistere se non esiste il polo opposto – ma non sono, come sempre, le uniche due possibilita’.

    La questione dei poli opposti che si completano a vicenda, che si sostengono a vicenda e che si danno senso reciproco è una realtà innegabile del mondo manifestato.
    Così come in effetti la necessità della Creazione e del suo erompere nel materiale non implica che il materiale non sia una discesa di livello rispetto al “Ideale”.
    La questione sta tutta nella valenza qualitativa che al materiale si dà: il fatto che si tratti di una discesa non implica che qualitativamente il materiale sia da disprezzare e da rifuggire.
    Al contrario, a suo modo completa ed arricchisce lo spirituale.
    Nessuna dicotomia, quindi, nessun pensiero binario, nessuna esaltazione di un polo a discapito di un altro.
    Al contrario, in questa visione vi è una piena e completa visione di insieme che supera ogni dualità.

    Ohibo’, cosi’, introdotto senza nessuna spiegazione causale??? E bisogna pure crederci?

    Qui siamo nel campo della fede, ma si tratta di una verità che si scopre con la visione del cuore.
    non vi sono “spiegazioni causali” scientifico ottocentesche in questo campo, ma solo verità che si colgono ad un livello superiore.
    Che o si sperimentano da soli, oppure risulteranno sempre non-sensi.

    Noi siamo i giardineri della creazione.
    Non ricordo di avere fatto domanda, e perlopiu’ mi sembra abbastanza bizzarro di non ricordare altri esseri al concorso, al quale nemmeno io mi son mai presentato.

    Ovvio, nessuno ha fatto richiesta di essere su questa terra, su questo mondo.
    Nemmeno io.
    Posso piangermi addosso e maledire il fato crudele che mi ha fatto precipitare in una valle di lacrime e sofferenza, oppure posso servirmi dei mezzi a mia disposizione per cercare di comprendere il senso di questo.
    Sono scelte, forse libere, forse no.

    Una sorpresa, peraltro nota a tutti quanti quelli che non sono stati ipnotizzati dalle lingue alfabetiche semitiche: non esiste l’universo materiale. Esistono solo codici simil-informatici, forme concettuali, onde ecc. E non esistono regole o leggi, esistono solo consuetudini ed abitudini. Come diceva la pubblicita’ alla TV Amaretto di Saronno, solo quel che piace diventa tradizione. L’universo (o il multiverso) funziona cosi’. Quel che chiamiamo materia e’ solo quel che non riusciamo a mettere a fuoco. La forma (o la formula) e’ tutto. E’ un concetto cosi’ lampande da decine di migliaia di anni che solo chi non si e’ mai procurato una visione mistica, povero disgraziato, non riconosce.

    Tutto vero e bello.
    Ma come dice il maestro zen, datti una botta in testa con un martello e poi ne riparliamo dell’universo materiale che non esiste.

    possiamo decidere da che parte stare, se innafiare  e coltivare il giardino del creato oppure dargli fuoco.
    E dagli, con le forche logiche!!! Io direi che c’e’ ampio posto per comportamente MOOOOOOLTO piu’ consoni, efficaci ed in armonia con le consuetudini naturali, tipo il trattare il giardino secondo le pratiche di Masanobu Fukuoka. Non siamo Dio, non siamo il Diavolo e non siamo neanche in comunicazione con una sfera piu’ “chiara” di coscienza, se non per mezzo dell’umilta’ che ci fa chiedere aiuto alle piante.

    Ovvio, ci sono altre vie.
    io parlavo di quella che ho visto io, dal momento che è l’unica di cui ho avuto visione  e piena consapevolezza guardandomi dentro.
    Solo di questo posso parlare, di quello che io conosco.

    A presto

    • Hiei

      “Posso piangermi addosso e maledire il fato crudele che mi ha fatto precipitare in una valle di lacrime e sofferenza”

      Cinque minuti fa non era “colpa” di dio e dei suoi piani? Adesso tiriamo in ballo il fato come capro espiatorio? :’D

  • SoylentGreen

    BEllissimo l ultimo posto di SAnta la penso anch’io come lui,come dicono gli alchimisti  per ottenere la pietra bisogna partire dal materiale vile,non ha senso partire con l’oro…

  • giovanni

    Allla figura del giardiniere abbino quella della mamma che guarda il proprio bimbo.

    Nessuno le ha detto di essere una giardiniera….ma nel suo cuore sente di esserlo.

    Il bello piace..Se possiamo costruirci qualcosa di bello, magari restiamo anche contenti.

    Certo esiste inparallelo il piacere della distruzione…

    A noi la scelta

    Saluti

  • giovanni

    Ho ripensato alla figura simbolo del giardiniere alla quale vorrei tanto poter aderire, poi pensando a me stesso, mi sono ricordato di unproverbio

    Tra il dire ed il fare……

    Sinceramente, in campo pratico, sarei una frana come giardiniere!

    Ecco che allora mi si affacciano numerose altre domande.

    ssluti

  • Hiei

    “Un’intera operazione trasparenza allo Ior, dagli anni ’80 a oggi. L’ex pm e leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha chiesto a Papa Francesco di fare chiarezza sui conti della banca del Vaticano. L’appello di Di Pietro è arrivato 22 anni dopo il suicidio di Raul Gardini, il “re” della chimica, all’interno della trasmissione “I Fatti Vostri”, nell’ambito della rubrica “Misteri d’Italia”, condotta da Giancarlo Magalli.

    L’ex pm di Mani Pulite ha ripercorso gli anni di Tangentopoli e la maxi-tangente Enimont. “Mi appello a Papa Francesco affinché trasmetta tutti i conti correnti dello Ior dagli anni ’80 a oggi a qualche autorità giudiziaria. Papa Francesco, lo chiedo solo per riscrivere la storia”, è stato l’appello di Di Pietro. “Abbiamo scoperto poco di quei 150 miliardi, buona parte di quei soldi ha preso giri strani, passando per lo Ior. Io, personalmente, mi ero ripromesso di verificare il patrimonio di Salvo Lima e di alcuni mafiosi che avevano il conto in Vaticano”, ha aggiunto poi l’ex pm.”

    Qualche scommessa su come operera’ il giardiniere Francesco?

  • orange

    se li cercate li trovate in Polonia..abbattere il muro di Berlino è costato assai..lo hanno fatto per..SOLIDARNOSCH..eh eh..

  • A.

    CiaoSanta. Come al solito ail tuo articolo è fonte di ispirazione e riflessione per me, e quindi te ne ringrazio.

    Dunque, non sono molto preparato in materia, ma mi pare che i perfetti dei catari avessero una vita assolutamente pura. Ho letto un opera di un ricercatore che ne parlava abbastanza dettagliatamente, e veniva risaltata questa purezza appunto.

    In quanto al resto, alcune riflessioni mi portano a dire quanto segue.

    Non credo che si possa fare questa distinzione netta tra “neri” e “bianchi”, e io credo di rappresentare proprio uno di quei casi a cui questo genere di definizione sta molto stretta.

    Nei confronti della creazione, ho sempre vissuto un duplice sentimento: da una parte amore e fratellanza verso le persone buone di cuore, amore innato verso tutti gli animali, grande rispetto anche delle piante, degli insetti, e di tutta la vita in generale; dall’altra intolleranza e disgusto verso le persone prepotenti, egoiste, e un profondo senso di disaccordo su come fosse costituita la creazione terrestre, in cui per sopravvivere bisogna mangiarsi l’un l’altro, e dove chi viene mangiato è sempre il buono della situazione (questa è proprio una legge di natura, vedi tigre/gazzella e simili).

    Io credo che sia molto, ma molto difficile vedere nella creazione un disegno buono, perchè una povera gazzella che per dare continuità a questo folle disegno debba farsi squartare viva, morendo dopo una lunga agonia,  non credo che la possa pensare esattamente poisitivamente la creazione, e credo che mettendo chiunque tra quelli pro-evoluzione  al posto della gazzella, la penserebbero altrettanto negativamente.

    Nella mia crescita ed esperienza sono riuscito col tempo anche ad accettare il fatto che questo tipo di visione fosse limitato, perchè ciò che l’umano percepisce come dolore, sofferenza estrema, non è altro che il suo limite che deve imparare a superare. D’accordo…ci sono arrivato e l’ho accettato. Ho cominciato a lavorare in quella direzione, accettazione, superamento del mio limite ecc ecc. ma ad un certo punto, guardandomi di nuovo intorno e vedendo che la maggior parte degli esseri umani non erano né in grado né predisposti a proseguire lungo una linea di tale durezza, ho cominciato di nuovo a sospettare cje l’intera creazione fosse un opera malvagia, senza alcuno scopo evolutivo, e che le uniche persone che potevano essere felici e trovarsi bene in un simile ambiente, fossero solo quelle che in quel preciso momento stavano bene, ma che mettendo le stesse persone in situazione di grande sacrificio e sofferenza avrebbero decisamente cambiato idea.

    Ribadisco che in tutte queste riflessioni, ciò che è rimasto immutato sempre in me, è un amore profondo per le creature, soprattutto quelle sofferenti.

    Dunque: come si può definirmi “nero”? Io provo amore…

    Come mi si può definire “bianco”? Io reputo la creazione uno schifo che si sostenta solo cibandosi di se stessa, la vita si perpetua solo sulla morte di un altro essere, vegetale animale o umano che sia.

    Ecco perchè dico che le definizioni che indichi secondo me sono solo arbitrarie, ma sono aperto ad ascoltare cosa ne pensi e a revisionare il mio modo di pensare.

    E io non sono l’unico esempio di persona difficlmente assimilabile in una categoria di bianco o nero, anzi, ho esempi molto più interessanti da fare, che cozzano con quanto hai scritto.

    Prendiamo per esempio proprio alcuni gnostici, ma quelli antichi, facenti parte di quelle sette ascetiche estreme. Loro sono il più grande esempio di disposizione al sacrificio più cruento. Stiamo parlando di persone (tra cui anche i catari, di cui ho sentito parlare anche sul posto visto che sono stato in linguadoca) che per non rinnegare la propria fede, quando bastava proprio questo semplice atto verbale per salvarli, si sono fatti ammazzare nei modi più orribili. Conosco la storia di due grandi donne catare, di cui posso risalire al nome se richiesto, a cui è stato chiesto, mentre erano legate ad un palo pronte per essere arse vive, è stato chiesto davanti ai loro bimbi piccoli di rinnegare la propria fede, altrimenti sarebbero state arse vive davanti ai loro bimbi piccoli. Hanno scelto le fiamme.

    Ecco, io credo che per arrivare ad una tale forza e ad un tale coraggio, non possa certo bastare una fede o una convinzione radicata. Io credo che ad un tale coraggio si possa arrivare solo per esperienza diretta della verità, credo insomma che quelle persone SAPEVANO, ed è per questo hanno scelto la morte.

    Ora, definire queste persone nere o distruttive perchè catare, e pro-evoluzione quelle che gli davano fuoco perchè cristiane cattoliche (so che non hai detto questo ma di fatto, dicendo che i catari fossero contro-evoluzione, si ammette implicitamente che i loro carnefici, in quanto rappresentati del pensiero diametralmente opposto, fossero per forza di cose pro-evoluzione), mi sembra veramente forzato.

    Poi ci sono le persone che non vogliono stare né da una parte né dall’altra. Ci sono le persone che non vogliono fare proprio parte né di un processo di dissoluzione né di un processo procreativo. Dove le collochiamo queste persone? Perchè sono anch’esse obbligate a fare parte di questo meccanismo che non desiderano? capisci che c’è qualcosa d molto misterioso che proprio non quadra?

    Questo il mio pensiero..

  • Ciao A.

    non si tratta, in quanto ho scritto, di distinzione tra bianchi e neri.
    Ognuno di noi porta in sè luci e ombre.
    Io ho voluto parlare di due concezioni profonde, a proposito del modo di intendere il creato che ci circonda.

    Tu dici che provi  intolleranza e disgusto verso le persone prepotenti, egoiste, e questo è ovviamente umano.
    Se però siamo davvero capaci di amare, allora l’amore più complesso e meritevole sarebbe quello riservato a chi “non lo merita”  (amate i vostri nemici).
    Ma questo è un discorso altro, e nessuno qui, tra di noi, può dare consigli e giudizi morali agli altri, tantomeno io.

    ho cominciato di nuovo a sospettare che l’intera creazione fosse un opera malvagia, senza alcuno scopo evolutivo,

    Sì, tutto il mondo vivente è fondato sulla sofferenza, e noi siamo troppo piccoli per dare un giudizio su questo, per giudicare secondo il nostro punto di vista.
    Tu però dici che provi amore, e l’amore è una forza della creazione.
    La tua amarezza nasce dall’empatia che c’è in te, il tuo giudicare insopportabile la vista dell’ingiustizia e della sofferenza diffusa.
    Ancora una volta, ripeto che non sono qui a giudicare le persone (come potrei?  :-)  ), però le tue parole indicano chiaramente una aspirazione verso le forze della creazione.
    Occorre poi farne tesoro, e fare fruttare questa aspirazione, e questo è un compito difficile.

    ma di fatto, dicendo che i catari fossero contro-evoluzione, si ammette implicitamente che i loro carnefici, in quanto rappresentati del pensiero diametralmente opposto, fossero per forza di cose pro-evoluzione),

    Ovviamente no. Non è certo una tonaca o una croce che mette dalla parte dei giusti.
    E non si tratta di schieramenti, ma di azioni.
    Chi organizzò crociate contro altri esseri umani e sterminò sui consimili agì per conto della dissoluzione, perchè sono gli atti quelli che alla fine contano.
    Sulla questione del morire per le proprie idee, poi, questo non le rende ovviamente valide: ci sono attentatori suicidi che si fanno saltare in aria per la lro fede distorta, così come i crociati in terrasanta preferivano essere decapitati che convertirsi all’islam, quando catturati, ma questa loro ultimo atto di fede non cancellava certo la devastazione che avevano portato in Terra santa.

    Ci sono le persone che non vogliono fare proprio parte né di un processo di dissoluzione né di un processo procreativo.

    Ovvio, c’è anche chi non si pone il problema, e vive e basta.
    Ripeto: alla fine sono le azioni quelle che contano, anche per chi non si è mai posto la questione.

    A presto

    • A.

      Grazie della risposta, ma secondo me, ancora una volta hai semplificato molto le cose.

      Non si possono paragonare le morti dei crociati alla morte di una donna di fronte al suo piccolo. L’intensità del dolore è completamente diversa. Come non si può paragonare la morte per decapitazione, o per suicidio, alle morti dovute all’inquisizione, in cui si passavano giorni di tortura, e di cui la maggior parte delle volte le vittime erano proprio gli gnostici, quelli che a leggere l’articolo iniziale semprebbero essere i contro-evoluzione ( e di fatto lo sono, visto che nella concezione gnostica la materia è una prigione).

      La morte di quelle due donne, come le morti di quei veri santi mai riconosciuti dalla chiesa ma anzi ritenuti eretici, senza apostasia, poteva solo essere guidata da una forza interiore connessa direttamente con la verità. L’ego si arrende sempre (quasi)  alla tortura.

      Non è mia intenzione comunque fissarmi sulla mia posizione. Piuttosto cerco di mettere l’accento sul fatto che questo problema dell pro o contro evoluzione lascia un po’ il tempo che trova, soprattutto se si parla di catari o gnostici in generale. Capisco quando si parla di satanisti, di persone che generano guerre, morte, che promuovono pornografia distruttiva, droghe e vizi.

      Gesù stesso ero gnostico sostanzialmente, perchè non credeva nel dio dell’antico testamento. Il Dio dell’antico testamento è collerico, vendicativo, quello di Gesù (evidentemente il pleroma) è amore, amore per se stessi, per il prossimo, per il nemico quanto per l’amico. Gesù ha ribadito spesso ai suoi discepoli di non badare alle cose del mondo, che loro non erano del mondo (tipico pensiero gnostico), ma di adoperarsi affinchè trovassero la via del padre per abbandonare questo piano materiale.

      Gesù, secondo questa distinzione pro-contro-evoluzione, è stato il più famoso Gnostico della storia..

    • A.

      Ah dimenticavo un altro appunto da fare: non si possono nemmeno paragonare le morti di mistici gnostici e dei catari con quelle dei crociati o di terrorsti, anche per il semplice fatto che nel primo caso abbiamo a che fare con delle persone colme d’amore, normali, nel secondo abbiamo a che fare con persone addestrate alla guerra, a a lunghi periodi di sofferenza e disagi,  e a sacrificare la propria vita per la loro causa.

      Prova di quello che dico poi, in relazione a quanto detto nel post precedente dove affermarmavo che non si possono paragonare delle morti per decapitazione o da kamicaze islamici con quelle dei mistici messi sotto tortura dell’inquisizione o di fronte al ricatto delle due donne catare, è il fatto che gli stessi templari, gradissimi guerrieri addestrati alla guerra e alla sofferenza, sotto tortura hanno confessato tutto.

      Capisci? Sono cose ben importanti da capire queste, prima di parlare in un certo modo di gruppi come i Catari i Gnostici.

      Un saluto!

  • Hiei

    Breaking news!

    http://www.zerohedge.com/news/2016-01-25/20-dead-200-hospitalized-after-reports-us-lab-leaks-deadly-virus-ukraine

    Hai visto mai che e’ arrivata la pandemia dei video di Casaleggio e dei ventordicimila film degli ultimi anni – oh, proprio quando Obama di e’ appena fatto dare poteri assoluti di dispiegamento militare, legge marziale inclusa! Che caso, eh?

    – – edit by admin – –

  • orange

    breaking news..!..Obama..we care..prepara l’intervento in Lybia..ovviamente col “nostro”supporto ..come andrà a finire?..LOL..buoni pop corn a tutti..whew..

    • Hiei

      Andra’ a finire che l’avrai cannata come tutte le altre, dopo aver riportato come “profezia” una notizia vecchia di almeno due anni, come al solito…

  • orange

    virus mortale in Ukraina?..BANZAIIIIII!!!!!!..PREPARATE GLI igloo!!!

    • Hiei

      Banzai si dice in Giappone, gli igloo li usano al polo e l’Ucraina con la c sta in Europa, che se ci metti la kappa al piu’ e’ Ukraine – in inglese, ma prova e riprova, un giorno anche tu riuscirai a scrivere un commento in italiano corretto e senza strafalcioni.

  • SoylentGreen

    Messaggio per SAnta!Scusami se divago e tiro in ballo cose che non centrano una cippalippa ma hai visto il gioco in realtà aumentata ingress?IO non ho parole…santa è meglio che ci fai un articolo…

  • giovanni

    In priincipio era il Verbo…

    Dio creo’ l’uomo   a sua immagine e somiglianza……

    Ne deduco che Dio assomiglia a noi.

    L’uomo da sempre procede per intuizioni, ragionamenti, deduzioni logiche, errori, correzione di errori,

    perfezionamenti.

    In questi processi siamo soggetti alle lleggi della memoria e della conoscenza.

    La memoria dal presente orientata al passato, la conoscenza sal futuro.

    Memoria dei fatti e memoria del cuore.

    Conoscenza dei fatti econoscenza del cuore.

    Purtroppo siamo soggetti a forti disturbi della memoria,per  cui finiamo col partire Giardinieri e diventare Guerrieri o peggio ancora soldati.

    Cosa disturba la memoria?

    La Volonta’ di Potenza? Le intuizioni sbagliate?

    ? La pura e semplice materia di cui e’ fatto il cervello?

    Presenze Sataniche in eterna lotta?

    Ritengo tuttavia che la memoria e la conoscenza del cuore siano

    indelebili ed e’ con queste che dobbiamo andare avanti..

    Ma siamo talmente Disturbati che rarissimamente

    si riesce a stare sereni.

    Bisognerebbe imporre un Anno Sabatico di Silenzio Assoluto!

    (…purtroppo i neonati piangono anche..)

    saluti giovanni.)

  • SoylentGreen

    Bellissino il messaggio di Giovanni

    SAnta prova a fare una ricerca sul gioco a realtà aumentata che ho citato prima… NOtare soprattutto il simbolo che rimanda a SAturno,guarda anche la storia del niantic labs su wikipedia  O-O

  • Hiei

    “Card. Scola:”Integrare feste musulmane con le nostre.” Per darci un quadro complessivo del delirio che ci accomuna.”

    (ArsenaleKappa)

  • orange

    CI accomuna?..hai detto CI accomuna??..whow..pensavo dicessi VI accomuna..eh eh..

  • orange

    però l’hai pensato..sicuramente..eh eh..

  • ikalaseppia

    Che qualcuno abbia da tempo rifiutato il compito del giardiniere mi pare evidente guardandosi intorno, ma è altrettanto ovvio che così ha tradito se stesso. Del resto, come aveva compreso persino Marx, “la Natura è il corpo dell’uomo”.

  • E’ così, dallo stato del giardino si comprende l’animo del giardiniere, o la sua assenza.

    • Hiei

      Curioso, io in ‘sto giardino vedo un sacco di gente che ci scarica napalm e roundup, “assenza” proprio no. Beh, al proprietario del giardino sta bene cosi’ comunque, proteste non se ne sono sentite, ne’ rimpiazzi o lettere di licenziamento…

  • orange

    mi sembra la nonnina giardiniera che diceva all’amica..come si chiamava il tedesco che mi ha fatto perdere la testa’?..Alzhaimer!..risponde l’altra..eh eh.

  • orange

    intanto anche l’Arabia Saudita entra nel grande gioco..e la nord Corea testa le sue atomiche che userà come ho già riportato..CVD..altro che cannate..

  • orange

    prova anche a costruire un hot spot..eh eh

  • Anonimo

    Ciao Santa,

    recentemente mi sono imbattuto nella figura di Salvador Freixedo, immagino tu conosca il tipo e la sua teoria. Mi ricorda ovviamente l’argomento di cui parli e alcuni dei commenti letti. Si potrebbe pensare a una rivisitazione delle credenze gnostiche in chiave ufologica, magari è l’ispiratore di Matrix.. Cosa ne pensi , lavora per la dissoluzione?

    non conosco altri più adatti a rispondere

    saluti

    Max

     

  • Ciao Max

    Sì, teorie come quelle di Frixeido rientrano perfettamente nel campo delle credenze neo-gnostiche, quelle che si ispirano alla figura di un demiurgo che ha dato origine ad un mondo volutamente imperfetto ed “infernale”.
    Come ho detto altre volte, c’è una unica eresia che percorre la storia del mondo, che ogni volta assume una veste diversa ma che sotto sotto esprime un unico, identico concetto, ovvero che questo mondo è “frutto del male”.
    Nel ventesimo secolo sono stati introdotti gli alieni quali creatori malvagi, ma la sostanza è sempre quella.

    A presto

  • Anonimo

    Grazie Santa,

    Saluti

    Max

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