Il dominio di Roma era basato sulla conquista militare e sullo sfruttamento schiavistico delle campagne.
All’economia di mercato fu sempre dedicata poca considerazione.
Così quando l’esercito non fu più in grado di fornire nuovi bottini di guerra, le casse dello stato rimasero pericolosamente a secco.
Gli imperatori aumentarono la tassazione che era sempre stata molto bassa e prima gravava esclusivamente sui contadini.
La vecchia classe nobiliare si lasciò sfuggire il potere di mano, a scapito della figura dell’imperatore e dei militari, abbandonò la cura delle città e si chiuse in sé stessa.
L’economia agricola soffriva di una crisi strisciante e la situazione fu decisamente peggiorata dalle epidemie, e dalle numerose guerre del terzo secolo.
Un mondo che sembrava ricco e potente, improvvisamente si trovò sull’orlo della frantumazione.
In cinquant’anni l’inflazione salì a livelli inauditi.
E la moneta d’argento, su cui si basavano gli scambi fra la gente comune, perse qualsiasi valore reale.
Nessuno voleva più il denarius d’argento.
All’economia di mercato fu sempre dedicata poca considerazione.
Così quando l’esercito non fu più in grado di fornire nuovi bottini di guerra, le casse dello stato rimasero pericolosamente a secco.
Gli imperatori aumentarono la tassazione che era sempre stata molto bassa e prima gravava esclusivamente sui contadini.
La vecchia classe nobiliare si lasciò sfuggire il potere di mano, a scapito della figura dell’imperatore e dei militari, abbandonò la cura delle città e si chiuse in sé stessa.
L’economia agricola soffriva di una crisi strisciante e la situazione fu decisamente peggiorata dalle epidemie, e dalle numerose guerre del terzo secolo.
Un mondo che sembrava ricco e potente, improvvisamente si trovò sull’orlo della frantumazione.
In cinquant’anni l’inflazione salì a livelli inauditi.
E la moneta d’argento, su cui si basavano gli scambi fra la gente comune, perse qualsiasi valore reale.
Nessuno voleva più il denarius d’argento.
La storia ama ripetersi, sempre simile e mai uguale a se stessa.
Mentre il mondo attende l’elezione del nuovo Romolo Augustolo.
L’uomo che sfrutta l’uomo , l’uomo che domina l’altro uomo.L’eterno ripetersi della storia ha il semplice ma terribile nome di “egoismo”.Un vero e proprio mistero della iniquità che nessuna epoca storica e nessun sistema politico riuscirà mai a risolvere….. Un caro Saluto da Roberto Minichini
il messia della globalizzazione, stavolta, è veramente pronto
Hai ragione, la storia si ripete. Spesso però si ripete con varianti molto peggiori delle precedenti.
Così la 2° guerra mondiale fu decisamente peggiore della 1° in termini di morti e sofferenze soprattutto per le popolazioni civili.
La crisi che vivremo nei prossimi anni sarà probabilmente decisamente peggiore della precedente del ’29. La guerra che ne scaturirà sarà ………
Sono forse troppo pessimista?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Saluti
Faurio
Siamo in punta di piedi sull’orlo del precipizio, vedrai che alla prima folata di vento…precipitiamo giù.
Roberto, in effetti nella storia a noi nota è sempre stato così.
Forse vi sono stati anche tempi diversi, di cui abbiamo perso memoria.
A presto.
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Messier, e tutto è propnto per lui..
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Faurio, Angela, l’aria generale è alquanto pesante.
In questi giorni mi sono tornati in mente quegli animali che hanno la capacità di sentire i terremoti in anticipo, e si agitano e sono irrequieti prima che la terra inizi a muoversi.
Solo che nel nostro caso, non occorre avere qualità particolari per intuire he qualcosa potrebbe davvero succedere.
Blessed be
Impero che va, impero che viene…corsi e ricorsi storici, con la sensazione che si tratti del classico giro di vite.
Una buona serata Carlo
Anzitutto, su quella bandiera è scritto (fin dal 1950 se non sbaglio) tutto l’11 del nono mese del 2001. Se si ha l’acutezza di leggerla. Stanotte ho seguito sulla CNN l’ultimo comizio elettorale di romolo augustolo, col quale egli terminava la lunga campagna elettorale. (Già il fatto che la CNN si collegasse in Live col suo comizio e non con quello di Caino, la dice lunga). Romolo Augustolo è apparso veramente teso, annoiato e quasi impacciato, all’inizio. Forse subiva ancora la notizia della morte della nonna, non so (…). Poi piano piano si è scaldato e ha concluso il discorso urlando quasi a squarciagola “sono pronto”. Bah.
Il comizio si è svolto a MANASSAS, in Virginia. Siamo a pochi chilometri da Washington, in direzione sud-ovest. Perchè “lo staff” di romolo ha scelto questa località per concludere il lungo “rally” elettorale ? Sicuramente per motivi di propaganda storico-simbolica: a Manassas si combattè la prima grande battaglia della Civil War, nel 1861. Insomma, lì iniziò la guerra civile americana…
In tempi più recenti, fu lì che Bobbitt fu evirato dalla mogliettina. Sembra una scemenza, ma è importante. Il rito dell’evirazione ebbe luogo nel 1993 (non è un anno a caso) e il processo si concluse nel 1994 (assolvendo la mogliettina). Nel 1995 il Pene del Presidente cominciò a “macchiarsi” di atti impuri. Il pene smarrito diventa l’obelisco, dicono gli esoteristi. Oggi Zapatero non potrebbe esistere, senza Lorena Bobbitt. Una come la Palin, quindici anni fa, sarebbe stata rinchiusa, altro che vicepresidente.
Andiamo oltre. Manassas è stato il luogo dell’undicesimo (ovviamente) delitto del Cecchino Seriale che terrorizzò Washington e dintorni nell’ottobre del 2002. Se si va a vedere la mappa dei suoi appostamenti, si vedrà che la maggior parte avvennero attorno alla capitale, ma per alcuni il Cecchino si spostò, in modo eccentrico. Uno di questi spostamenti fu per recarsi a Manassas, a sparare per l’undicesima volta.
Manassas, per quanto mi riguarda, è un luogo “segnato”, fin dal principio. Esso è posto sulla “LYNN” più importante della terra, che in questa zona del mondo corrisponde all’incirca col percorso della U.S. Route 29 (traduci Eleven), proprio la strada che costeggia la città dell’ultimo comizio di romolo a.
Manassas, poi, che significa ? La toponomastica americana è un giardino lussureggiante di scelte arbitrarie. Ma che suggeriscono sempre qualcosa. Manassas potrebbe derivare da Menasseh, in e. “che fa dimenticare” (i dolori e le preoccupazioni; tipo quelle che aspettano gli americani a breve).
Menasseh sono due persone distinte. Una è il figlio di Giuseppe, la cui storia è raccontata nella Genesi. Giuseppe, figlio di Giacobbe, fu venduto dai suoi fratelli in Egitto ma qui egli “fece carriera”, divenne intimo del faraone e sposò una principessa egiziana, da cui ebbe Menasseh, “che fa dimenticare”… Da lui ebbe origine la Tribù di M., ricordata soprattutto per essere la tribù “perduta” o “dispersa”, in quanto si sarebbe allontanata da Dio (dal dio degli e.)… Pare anche che si ammetta, come ricorrenza di questo Manasse, la data del 1° Novembre (un giorno dalle mille sfaccettature). Pochi giorni fa, dunque… Ma Manasse è anche un Re del regno di Giuda, qualche anno prima della barbara incursione (in stile afghano-wahabita) di Nabucodonosor… Egli sovvertì il regno del padre (Ezechia) reintroducendo i culti pagani nel Tempio di G… Pare che poi questo M. fu tratto in prigionia e condotto in Babilonia… Come si vede, i tratti salienti della “figura” (del “nome”) di “menasseh” sono la filiazione da una linea di sangue esiliata e poi riammessa nel “sistema”, e la dispersione della vera fede (e del “popolo” con essa…).
Tra l’altro Menasseh Re di Giuda salì al trono a 12 anni. Romolo Augustolo a 10 o 14 anni… Quindi il paragone ci sta davvero. E sospetto che quell’Aquila, accanto alla Stars&Stripes, possa essere Odoacre.
Messier, che dire…
Lo sai che mi piacciono questi tuoi voli tra un collegamento all’altro..
E mi sono anche pentito di non aver più seguito le vicende dei due prodi candidi-candidati alla casa candida, perchè in effetti vedere il Romolo che conclude le sue fatiche in una città dal nome di Manasse sarebbe stato suggestivo.
Non male per chi deve chiudere il ciclo della storia degli Stati Uniti – Nuovo Israele.
Ovviamente stiamo simpaticamente divagando ;-)
Blessed be
Messier.. .quanto mi è piaciuto il tuo commento! Meraviglioso! Sto guardando proprio ora su sky news lo speciale per le elezioni… mi piacerebbe poter fare le ore “piccole” per poter seguire questa farsa moderna, ahimé domani si lavoro.. quindi scrivo l’ultima parola, chiudo il portatile, e me ne vado a nanna. Chissà domani che mondo trovo? c’è un vento qui stanotte, sembra che debbano cadere alberi centenari…
ciao carissimo
La storia è spirale involutiva.
Ciao
Zret
Enza, è così.
Inoltre tratto comune di gni impero è quello di credersi “definitivo”.
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Asoka, anche qui c’è forte vento, ma l’aria è buona.
Ogni tanto ci vuole.
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Zret, la spirale è proprio l’immagine che avevo in mente.
Gli eventi seguono dei cicli, simili, ma mai del tutto uguali, appunto.
A presto
ho sentito il discorso di Napolitano… ha detto che è un fatto positivo la vittoria di Obama… per un nuovo ordine mondiale. apperò
la partita resta truccata, mi pare.
bisogna cominciare ad accogliere il cambiamento, che ora vedo positivo…
il resto verrà, o tornerà…
o semplicemente, accadrà.
:-)
… speriamo che Obama porti un cambiamento nella politica americana.
Un saluto
Asoka, me lo ero perso l’intervento del Giorgio.
Una vera chicca:
Per noi italiani che ci sentiamo intimamente legati sul piano storico e politico, culturale e umano, al popolo americano e agli Stati Uniti d’America, questo è un grande giorno: traiamo dalla sua vittoria e dallo spirito di unità che l’accompagna nuovi motivi di speranza e di fiducia per la causa della libertà, della pace, di un più sicuro e giusto ordine mondiale
Lo fa apposta per gratificare i complottisti :-)
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Chapucer, Isher, personalmente mi piacerebbe pensare ad un Obama che porta davvero un “cambiamento”, ed un cambiamento reale, concreto.
Ma essendo un inguaribile “cospirazionista” non posso fare a meno di guardare sempre dietro.
E dietro, come si può vedere nel post seguente, si vedono dei strani figuri.
A presto