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-o- Too late to die young -o-
21 Marzo 2013

In the face of Armageddon

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

55 comments to In the face of Armageddon

  • Hiei

    Niente rednecks? Evento! :’D
    Via, non facciamoci mancare nulla…
     
    https://i.chzbgr.com/maxW500/7093374976/hCFB57408/

  • Luigi

    Ciao Carlo,

    la 1 e la 16 chi rappresentano?

    tutte molto intense, però la 15 mi piace particolarmente.

    Bellissime anche le spice girls indiane… aggraziate e femminili senza bisogno di svestirsi. 

  • Fabrizio

    @Santa
    La “Armageddon06”, sbaglio o è il ponte del Diavolo di Lanzo (TO)?

  • Anonimo

    Bello il video della settimana, molto acquatico.
    ciao dot

  • DomeNico

    il nostro armageddon interiore quotidiano e la nostra rinascita di tutti i giorni. Alla fine mi sembri quasi speranzoso. 
    Grazie
    DomeNico 

  • Anonimo

    Santa, sino alla 17 per me una delle piu’ belle gallery di sempre, guardo e riguardo e sono brividi, quasi alle lacrime.

    Belle, bellissime le ragazze della 27, cosi’ aggraziate ma “moderne”

    Aisha

  • Anonimo

    bellissime soprattutto 52, 53, 14, 15 la 27 mi urta un po`…la 28 mi urta molto :)

    Brokencircle 

  • Barbara

    La 16 è a Praga, vero? MI pare di ricordarmela… :-)

  • Luigi e Barbara

    non so se la 16 si trovi a Praga, forse qualcuno ne sa di più.
    Sono comunque statue presenti in cimiteri, e mi sembravano ideali per l’atmosfera del post.
    La prima invita al silenzio, la seconda alla meditazione.
    Dei buoni consigli, anche per i vivi :-)

    ___________________________

    DomeNico

    Alla fine mi sembri quasi speranzoso.

    sono sempre speranzoso :-)

    ____________________________

    Aisha

    fosse per me, il foulard portato così sui capelli dovrebbe essere di moda anche tra le ragazze occidentali :-)

    _______________________________

     

    Brokencircle

    la 28 l’avevo in archivio da tempo, ma non la inserivo mai perchè urtava troppo anche me.
    stavolta nella parte centrali ho inserito immagini un po’ più cupe del solito, così anche quella ha trovato posto.

    A presto

  • Muti, come comanda il re, restiamo,
    dentro le nostre ottuse stanze in pianti
    ci disperdiamo deboli, tremanti
    in tanti, a domandarci perchè siamo.

    Oggi, l’aurora è certa, ma il richiamo
    d’altri mondi diventa per gli astanti
    una sirena d’indomiti incanti
    legata alla promessa “io ti amo”.

    E’ notte, e attenderemo senza dire
    la cosa, la pietanza, il vero nome
    ma non sarà diverso dal fuggire.

    Silenzio, oggi è silenzio senza fretta
    respira un’altra voce, e non sa come,
    sussurra “è notte”. E’ notte maledetta.

  • nic

    Mi incuriosiscono i due personaggi della 36 e 41. Ciao

  • bellezza delle volte delle cattedrali a parte, la 29 è assolutamente imbarazzante

    ciao Santa 

  • koldar

    Bellissima gallery Santa. Breve ma intensa… la preferita a questo giro? La 48! Sa di spazi infiniti, porta il profumo del mare, il saluto al tramonto, l’armonia col creato che della sua stessa bellezza si nutre, avvolgendoti di puro spirito con tenerezza. Grazie

  • Beh, visto il contesto mi sento vicino alla 28: afasia protettiva, poi passo alla 53, per via del passo di Geremia: “Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le vostre anime”, la testimonianza degli anziani, anche in punto di morte è preziosa.

    I ponti del diavolo, sapevo che si chiamano così perchè un santo che doveva passare un torrente si fece costruire dal diavolo un ponte impossibile promettendo in cambio l’anima, ma essendo più scaltro di lui l’ha gabbato ed è passato illeso, ma sono vecchi ricordi di leggende popolari, qualcuno ne sa di più? 

    • Fabrizio

      Ciao rififi, quello che so io su questa leggenda popolare (almeno per quanto riguarda il ponte di Lanzo), l’ho appresa in questo libro:
      http://www.ibs.it/code/9788876154683/bonfiglio-maurizio/piemonte-valle-aosta.html
      La leggenda popolare è più o meno come l’ha conosci tu, ma per come la conosco io, so di qualche piccola variazione.
      Sostanzialmente il popolo cercava di costruire un ponte fra due lembi di terra le cui comunicazioni erano difficili. Il Diavolo impediva in ogni modo qualsiasi tentativo di costruzione, creando grandi difficoltà anche a chi, la domenica, doveva andare a messa nella chiesa presente dall’altra parte della terra che si cercava di attraversare.
      Il Diavolo così tentò il sacerdote, proponendogli un patto, la costruzione del ponte in cambio dell’anima del primo essere che avrebbe attraversato il ponte. Il sacerdote, più furbo di lui però lo fregò, accettando il patto, ma senza specificare quale ‘essere’ avrebbe attraversato per primo il ponte.
      Il Diavolo così lo costruì, sotto una tempesta violenta che impedì di vedere cosa succedeva. Alcuni giorni dopo, prodigiosamente il ponte fu costruito ed attraversabile. Il sacerdote fece attraversare il ponte a un cane, poichè il Diavolo, non aveva specificato se l’essere avrebbe dovuto essere una ‘persona’.
      Il Diavolo così fu fregato dal sacerdote, in quello che fu, un patto col Diavolo al contrario. Stavolta fu il Diavolo ad essere fregato, non potendo avere l’anima di una persona, così come avrebbe desiderato.
       
      Così è almeno come ricordo io la leggenda popolare. Immagino esistano molte varianti e versioni.
      Esiste anche la versione storica sul ponte di Lanzo, che, anche se ora non ricordo bene, credo avesse a che fare con questioni politiche e di soldi che impedivano la costruzione del ponte.
       
       
       

  • Grazie Fabrizio, ecco, mi ricordavo la beffa, ma non come veniva conclusa. Erano i compiti delle vacanze che facevo in Valle d’aosta dove ci sono alcuni ponti del diavolo, e le leggende erano pressapoco le stesse.

  • Nic

    Mi incuriosiscono i due personaggi della 36 e 41. Ciao

    Dell’anziano reduce si sa poco, secondo me ci troviamo nei balbani.

    Della ragazza invece sappiamoa nche il nome: Miss E. Demine
    La foto risale al 1863, e fa parte di una serie che celebra le donne della gurra civile americana.
    Mi piace tutto di quella foto, il suo viso, la sua espressione, i suoi capelli.

    koldar

    la preferita a questo giro? La 48!

    sì, è anche tra le mie preferite :-)

    A presto

  • Anonimo

     
    Su quale pianeta è stata scattata la 13?
    Che possano ancora esistere posti così riconcilia con il mondo.
     
    Così come mi conforta leggere che le UTARC siano state sciolte nel 2009.
    (Ma, dico, si ispiravano esteticamente ai films horror hollywoodiani?)
     
    Praticamente tutti i ponti medioevali stretti e a schiena d’asino, in particolare se costruiti in posti improbabili sono chiamati “del diavolo”, anche in Francia.
     
    E’ sempre un piacere passare a trovarti.
     
    Ciao
     
    Ermetico

  • francesco da pisa

    Vertiginosa, FANTASTICA sequenza di intuizioni. Lo sappiamo vero che la prossima cosa da fare, è liberare noi stessi ?
    |
    (…)
    |
    Sì è così ! L’intelletto e il corpo si uniscono, cospirando contro l’anima, la coscienza. Troppo forte la forza originaria, l’energia che muove tutto, che dall’anima proviene, perchè mente e corpo, pensiero e sensazione, non sentano l’urgenza di bloccare tutto! Ma in quanto sono stolidi, o sono ciechi? No… non lo sono altrimenti farebbero di peggio. Invece sono solo BASSI… il pensiero e il corpo, sono bassi. Non significa che sono privi di “intuizione”, ma che sono privi di INTENZIONE.
    |
    E il “sentimento” è dell’anima, è della coscienza? O è solo l’abito da sera col quale si riveste l’intelletto? Pensiamoci bene. Visualizziamo la nostra esperienza interiore. 
    |
    C’è un artista, sicuramente grande, e perchè? Perchè aveva il dono della sintesi, semplice. Si chiamava Kubrick, ed è stato accompagnato alla sua uscita SOLO quando ha parlato direttamente del condizionamento oscuro, delle correnti invertite di energia, la contro-iniziazione, il sesso come ossessione collettiva…. e i suoi rituali, ambientando il tutto, pensa un po’, in una ‘location’ effettivamente, storicamente, appartenuta e ottenebrata dalla famiglia Rothschild. A quel punto, “è morto”. Ma prima, prima cosa aveva fatto?
    |
    Aveva fatto un vero assoluto capolavoro, il film “2001”. Un anno a caso, naturalmente. E cosa aveva rappresentato con quel film? TUTTO quello che c’è da conoscere, per usare una parola molto insufficiente, affinchè l’uomo abbia voglia di svegliarsi dal suo torpore. 
    |
    Trentatre anni (33) prima che il calendario effettivamente appeso al muro segnasse l’anno 2001. Incredibile….
    |
    Altro che le orgette in una dimora avita, altro che il maschio frustrato per invidia della donna che lo macina coi sensi di colpa, che poi sono spirito di possessione. Altro che psicologia.
    |
    “2001” parla del mito della creazione, delle fondamenta dell’universo. Non della sua degenerazione. Non della colpa dell’animalità, il peccato originario, andare dietro alle spire del serpente. Eppure Kubrick è schiantato, guarda caso, quando ha osato descrivere I RITUALI di appropriazione e stupro dell’anima, NON quando ha descritto l’anima stessa… ossia l’oggetto reale, ultimo, dello stupro.
    |
    Cazzo, capite ?!
    |
    Questo cosa ci deve far intendere?
    |
    Che i padroni di questo cortile non temono in realtà la possibilità della tua evoluzione. Temono veramente, soltanto, la possibilità che tu contraddica la verità della loro involuzione. Tanto sono bassi, come ho detto sopra, tanto intrisi di intuito e non plasmati di intenzione, che reagiscono con violenza e imperio di costrizione solo quando tu dimostri di avere un interesse ad invadere il loro territorio. 
    |
    Quando tu indichi di ricavare un piacere, una soddisfazione, anche soltanto metafisica, da un qualcosa che invece toccherebbe, come sempre, a loro….
    |
    Finchè sei tu che lavori su te stesso, possono sempre riagguantarti, sotto mentite e candide spoglie. Ma quando vai dritto a riempire coi tuoi occhi il loro basso ventre, loro, come i cani, ti mordono mentre sposti la loro ciotola da qui a lì. Pensate a come sono biechi animali.
    |
    Puoi parlare di Dio, puoi comunicarlo, farlo conoscere, e loro che ne sono l’antitesi, non gliene frega un cazzo. Perchè contano sul fatto che la tua conoscenza di Dio si cristallizzi in Pensiero, dimentichi la Vita. 
    |
    E’ qui -però- che hanno sbagliato i conti. L’umanità sta cominciando a non tradurre più Dio in Religione, in Sentimento, in Proiezione. Sta cominciando a vivere Dio per quello che è, ossia, una forza.
    |
    E porca troia.
    |
    Pensate che tristezza, la morte segna sempre la lapide di un uomo, il suo epitaffio. Kubrick ci ha raccontato in modo sublime il percorso dell’individuo in questa esistenza terrena (“2001”), poi però viene ricordato, a livello subcosciente, per essere quello che ha fatto vedere delle gran scopate isteriche dentro una reggia neo-gotica. E questo perchè? Perchè la sua morte è stata dettata lì, non prima. La morte in terra segna il tuo epitaffio nello sguardo degli uomini…  Mi viene da pensare che bisogna cercare assolutamente di non fare delle stronzate negli ultimi tempi della nostra vita. Perchè se faremo qualunque cosa che sia alla portata del vile intuito di COSTORO, della loro gamma di ricezione delle frequenze, beh non solo saranno loro a toglierti la vita, ma saranno loro a decidere cosa tu sarai stato. E’ il loro atto di creazione rovesciato. L’anti-creazione.
    |
    (….) 
    |
    “2001” ricalca I Libri Famosi, e infatti cosa è la “apocalisse”? La RIVELAZIONE. Difatti TUTTO viene rivelato, alla conclusione del fantastico percorso circolare, il Ritorno che procede dalla Fine, ripeto DALLA FINE, al suo Inizio. 
    |
    Che disegno…
    |
    Che meraviglia fuori dall’ordine. All’inizio cronologico c’è la Genesi, ossia la Vita immemore della Coscienza, e alla conclusione del tempo c’è l’Apocalisse, ossia la Coscienza PRIMA della Vita… 
    |
    Con una semplicità, una dote di sintesi, bellissima. Guardiamolo insieme, se volete. Poi, se volete, ne discutiamo.
    |

  • Etty

    Buongiorno Francesco, mi spieghi meglio cosa intendi dire con :
    Eppure Kubrick è schiantato, guarda caso, quando ha osato descrivere I RITUALI di appropriazione e stupro dell’anima.
    in cosa consiste l’appropriazione e stupro dell’anima?
    Interessante trattazione la tua.
    Grazie.  
     

  • francesco da pisa

    Oh grazie Etty. Si può dire in molti modi.

    Per esempio così = ti convincono che esiste un club, da qualche parte, dove il tuo desiderio di essere riconosciuto, accettato, soddisfatto, compensato, considerato, verrà semplicemente esaudito, per il solo fatto che tu prendi in mano la tua ricerca personale e fai in modo di giungere lì, dove si trova il club. Infatti nessuno ti impedisce di farlo. Metti da subito la tua anima a disposizione, allo scoperto. Cosa ti induce a questo? L’anima stessa? No, essa non ha bisogno di camminare, cercare, trovare, è già in se stessa; è chiaramente qualcos’altro, la mente, l’ego, lo specchio rotto dei tuoi istinti, specie quelli più bassi, sui quali il fantomatico club agisce tutta la sua forza di condizionamento. Tu non puoi sfuggire a questo condizionamento, la tua stessa donna, nella camera da letto, agisce senza saperlo in quella direzione. Poi quando sei lì, sei finalmente arrivato nel posto dove ti hanno fatto credere che era indispensabile essere, ti invitano a indossare una maschera. Bello che lo sapevi già, ti hanno fatto arrivare la voce che dovevi procurartene una. E’ precisamente sulla soglia di questo luogo, che indossi effettivamente questa maschera. Poi ti lasciano solo e tu vaghi, vaghi in questo luogo. Fino a che arrivi dove si tiene il rituale, predisposto apposta per te (anche se non sembra).

    Cosa succede? Tu avevi un’anima ma la tua mente non ci credeva. Perciò hai chiesto AL MONDO di restituirti questa sicurezza, questa pace. E il mondo ti ha condotto in questo tranello. E’ la storia del serpente antico.

    Cosa succede lì? Di fronte a quel cerchio di presenze? Il cerchio magico, che chiude al suo interno e separa al suo esterno. TI FANNO ENTRARE nel cerchio. Adesso non puoi più tornare indietro. E lì ti costringono a toglierti la maschera ! Questo è un gesto di capovolgimento che ti butta nel baratro. Tu sai, di essere nudo, là sotto. E non potevi immaginare che ti avrebbero fatto indossare la maschera, per poi fartela togliere. Sei un loro burattino.

    E subito dopo, ti rimproverano. COSA CI FAI LI’ ? Per colpa tua una persona verrà sacrificata. A causa tua.

    Ti hanno convinto a fare una cosa affinchè la tua fede venisse tradita.

    ” FIdelio ” era la parola d’ordine…

    Tu hai chiesto di conoscere un briciolo del Mistero, per appagarti a una fonte che placasse la tua sete, e loro ti cacciano via. Ma non prima di venderti la tua nuova libertà: sei libero, a patto che qualcuno muoia a causa tua.

    Ma è ovvio che libero non sarai mai più… Sarai sempre schiavo di quello che hai fatto, e puoi anche metterti a piagnucolare e chiedere perdono, ma chiederai perdono agli uomini, alla tua donna, al potere, non chiederai perdono a te stesso, all’anima…. Che è l’unica cosa che conta. Ma non sai più dove essa sia…

    E come finisce infatti la allegoria? “Si va a scopare?” “Sì perchè no”.

    Sei fritto. Ormai sei imprigionato qua. Troppo tardi il tuo intelletto ha avuto un barlume di comprensione. E’ troppo tardi per fare un distinguo. Io non sapevo, io non volevo. Ora sono cazzi tuoi.

    Kubrick chiarisce questo ultimo punto NON facendo vedere una cosa. Lui e lei vanno a comprare questo regalo per la piccola figlia, una cosa colla quale lui spera di riconciliarsi col mondo, donare una sorpresa, un sorriso, un’allegria, ma soprattutto spera di alleviare la sua coscienza.

    Ebbene non ci fa vedere la consegna di questo dono. Perchè non c’è più nulla da fare. Nulla più da mostrare, da salvare.

    La grandezza di questa allegoria è pari a quella di “2001”, ma ha uno scopo ben diverso, e diversissime infatti sono le sensazioni, tangibili e sottili, che ti lasciano i due film. MOlto diverso ciò che ti lasciano dentro… Con “2001” si racconta il percorso della Coscienza, che via via si libera di ogni sovrastruttura, capitolo dopo capitolo. Si libera persino dello spazio e del tempo, è l’ultimo passaggio. A quel punto la Coscienza è finalmente posta nelle condizioni di vedere se stessa. L’uomo nuovo è semplicemente l’uomo che ha salvato la sua anima.
    Ma è un percorso che si compie lontano dal mondo, quello. Tu hai sempre tutti i condizionamenti dell’inferno, anche se vai su Giove, te li porti dietro, anzi dentro, per il semplice fatto che fai questa esperienza della vita. Ma ben altra cosa è il percorso descritto in “Eyes”. Si capisce, no? Si parla della stessa cosa, ma in una “discesa” di altro grado, altro luogo e soprattutto con un finale ben diverso. Pensa che conferma, al significato del film, il fatto che la maggior parte della gente aspettasse quel film per vedere le scene di sesso dei due attori di hollywood. Pensa quanto siamo rincoglioniti. E cosa non diversa è la considerazione attuale del film, da parte di molti ricercatori dell’occulto, il popolo anti-cospirazionista del “web”, quando indicano nel film la rappresentazione del “nuovo ordine mondiale” e degli “illuminati”.

    Ma no, il film parla semplicemente di come fai a perdere la tua anima.

    [Chiedo scusa per i lunghi commenti].

  • Etty

    Grazie Francesco per aver risposto alla mia domanda.
    Credo che innanzitutto bisogna intendersi sul significato di “anima”. Oggi ne parlano tutti ma staccandola volutamente dal significato religioso del termine. Il cristianesimo parla di un uomo trinitario dotato di spirito e anima ed incarnato in un corpo. Gli esoteristi parlano di anima intesa come una particolare forma di energia che può essere mercificata. se non ce l’hai la puoi costruire, la puoi vendere in cambio di qualcosa che ti piace, la puoi perdere, te la possono rubare …
    Con tutto il rispetto per kubrik e per la sua genialità il Vangelo non dice che una volta che ti sei intrufolato in una villa e ti sei trovato invischiato in un rito non c’è più niente da fare.
    questo te lo dicono loro.
    Quello che dice Dio (Padre ONNIPOTENTE) è che fino a quando sei in vita hai SEMPRE la possibilità di scegliere e di salvare la tua anima credendo che  Gesù è morto per la tua salvezza. Poi certamente c’è sempre una battaglia spirituale da combattere.
    Non so se sono uscita fuori tema.
    Ma quando si parla di anima tendo ad intravvedere una certa confusione.
    Buonanotte.   

  • francesco da pisa

    Tu perdi l’anima significa perdi il contatto con essa. L’anima infatti non è una cosa tua ed esisterà sempre. E’ che la maggior parte delle persone, nel tegamino, cuociono in realtà il guscio dell’uovo,
    E’ davvero difficile dover rientrare sempre in questi schemi bianco/nero, dogmi partoriti dalla mente e null’altro. La religione e i religiosi, l’esoterismo e gli esoteristi. Le parole come le intende uno e le parole come le intende l’altro. Che vuol dire poi esoterismo e che vuol dire religione. Come se un frigorifero fosse più importante di quello che contiene, anche nel caso che sia perfetttamente vuoto. Come se il frigo assegnasse lui un valore, un “significato” alle cose che contiene.
    Tu dici che si può sempre salvare la propria anima credendo che Gesù è morto per la tua salvezza. Poi certamente esiste una battaglia spirituale da combattere.
    Uno crede, poi combatte. Naso all’insu e chiacchiere quaggiù. Non c’è unità. Non c’è anima. O la senti, o hai coscienza dentro di te, di questa cosa, e allora poi puoi anche costruire una religione e un culto su babbo natale (ma non lo farai, non ti serve), ma se non l’hai dentro, è tutta una proiezione della tua povera mente.
    E un continuare ogni giorno a bestemmiare il nome di Dio.
    Sia chiaro, Etty, non ti sto giudicando di nulla, non lo farei neanche conoscendoti. E non ti conosco neppure. Ragiono soltanto sulla dogmaticità direi irreversibile del comunicare. Sembra che per comunicare si debba sempre richiamare qualche precetto.
    Buonanotte a te.
     
     

    • Hiei

      “L’anima infatti non è una cosa tua ed esisterà sempre.”
       
      BOOOM! :’D
      E come fai a perdere qualcosa che non ti appartiene?? Quindi se è vivo solo ciò che ha un anima noi non siamo vivi, siamo appunto i simpatici droni delle vignette dibattute! Ma guarda un po’ le sorprese!
       
      “Come se un frigorifero fosse più importante di quello che contiene, anche nel caso che sia perfetttamente vuoto. Come se il frigo assegnasse lui un valore, un “significato” alle cose che contiene.”
       
      Visto che ti ritieni un frigorifero, perchè non stai buono in un angolo a fare “VRRRRR”? Così, sempre per quel minimo di coerenza logica che uno si aspetta…
       
      “Uno crede, poi combatte.”
       
      S’è dimenticata l’obbedire, lo so. Giusto perchè gira che ti gira sempre dalla stessa parte si va a finire, eh? :’D

      • francesco da pisa

        Quote =
        E come fai a perdere qualcosa che non ti appartiene??
         
        Mi sembra di averlo già scritto: perdi IL CONTATTO con l’anima. 
        Io non mi ritengo un frigorifero, quella è la tua zucca vuota. Scusa eh.
        E ora non replicare. Lasciami in pace.

  • Hiei

    “Io non mi ritengo un frigorifero”
     
    Guarda che sono parole tue.
     
    “E ora non replicare. Lasciami in pace.”
     
    No. Dio non vuole. :’D
    E poi non dovresti pregare lui e non me, perchè ti liberi da questo tormento?

    • Anonimo

      inchia Hiei è vero che fai ridere e tieni a bada i grillini anonimi e protestanti ma otto volte su dieci non capisci una mazza di quello che si scrive SVEGLIATI!!!
      cosa centra dio con francesco da pisa?

  • Hiei

    ” cosa centra dio con francesco da pisa?”
     
    O con qualunque altra cosa, dal punto di vista di un ateo!
    E sono io che non capisco… :’D
     
    (è la volontà di dio solo quel che fa comodo par di capire, che non si rinuncia mai a un pizzico di ipocrisia che tutti i problemi se li porta via… :’D ).

  • francesco da pisa

    Hiei, mi si avvoltolano le palle quando parli. Devi essere un asociale di quelli all’ultimo stadio. Spero finisca presto la tua agonia.

    • Hiei

      “Devi essere un asociale di quelli all’ultimo stadio.”
       
      Stadio olimpico!
       
      “Spero finisca presto la tua agonia.”
       
      Ti piacerebbe ma in realtà me la godo! Non si nota dal mio spiccato senso dell’umorismo? :’D
      Spero che la cosa non ti turbi troppo…
       
      (Santa, davvero, dai che c’è da lavorare… :’D O stai aspettando Fabbri Fibbra al concerto del primo maggio? :’D ).

    • Hiei, devi capire che ognuno ha la sua sensibilità.

      Non è necessario “accanirsi” a tutti i costi.

      Lo so che in fondo in fondo dentro te giace un vasto universo empatico: magari potresti darci un’occhiata ogni tanto :-)

      A presto

  • Etty

    Caro Francesco, mi manca sempre un passaggio: il geniale Kubrik come ha rappresentato in eyes la perdita del contatto con l’anima? secondo il suo modo di vedere (e secondo il tuo) è una perdita di contatto reversibile o irreversibile?
    sono una ricercatrice interessata a capire i diversi punti di vista da confrontare col mio.

    parli di proiezioni mentali e per come la vedo io anche la perdita di contatto con l’anima è una proiezione mentale risultante da una forte suggestione (ed in fondo certi riti servono proprio a creare una forte suggestione). tu cosa ne pensi?

    dici:
    “E’ davvero difficile dover rientrare sempre in questi schemi bianco/nero, dogmi partoriti dalla mente e null’altro ”  

      le parole hanno un significato ben preciso. l’etimologia è una cosa seria che solo in quest’epoca dove tutto è confuso è stata adulterata. al punto che il termine esoterismo è stato allargato e allungato fino a contenere di tutto, dallo spiritismo all’occultismo e tutta la spiritualità deviata.
    No, io sono per le etichette per la classificazione e per dare alle cose visibili ed invisibili un significato univoco. su questo non posso che darti ragione.
    Così come non sono affatto d’accordo con la demonizzazione del mentale, senza il quale non ci sarebbe speranza alcuna di ambire alle questioni spirituali. insomma un uomo lobotommizzato come mai potrebbe nutrire ed accrescere la propria anima???
    scusami se sono saltata di palo in frasca ma volevo gettare qualche spunto senza essere eccessivamente prolissa.
    Buona serata.   

  • francesco da pisa

    Etty, da come mi scrivi sento una forte disponibilità a comunicare da parte tua. Mi fa molto piacere. Vedrò se riuscirò a comunicare con te, che non significa dire-cosa-uno-pensa, lo sai vero? Però non ora, non è il momento giusto. E lo dico solo perchè siamo due tastiere sul web. Altrimenti, in carne e ossa, ogni momento sarebbe quello giusto! (Ma non qui).
    (…..)
    Per quanto riguarda Hiei, egli non vuole comunicare, è una persona inutile a se stessa. (E non solo sul web, ma dappertutto, questo è chiaro). Non leggerò mai più una sua parola.

  • Chiedo scusa per l’assenza.
    E’ uno di quei soliti periodi in cui vengo colto da una certa repulsione nei confronti del mondo virtuale.

    Volevo comunque ringraziare Francesco per il suo bell’intervento, sincero e sentito. :-)

    A presto

  • Etty

    Non sono assidua come voi ma ricapiterà di certo di confrontarci.
    A presto.
    Santa, spero che la fase repulsiva da web si stia per concludere perchè di argomenti da approfondire ce ne sono in abbondanza . Torna presto!!!

  • Ciao Etty

    La fase repulsiva arriva e se ne va senza preavvisi :-)
    Ma presto si ritorna, magari con una gallery, che di materiale ne ho accumulato un po’ ultimamente.

  • anonimo

    E la 29 cosa rappresenta?

  • La 29 è opera di un artista che si diverte nel creare immagini surreali manipolando le foto

    http://kennethrougeau.com/

  • nin zo

    Scusa Santa, ma cosa c’entra la foto del soffitto di una moschea al numero 9 all’interno di questa raccolta?
    Non ti sembra un po’ fuori luogo accostare l’immagine di questo luogo con l’entrata della cripta di skull and bones?
    Gradirei una spiegazione soddisfacente, in verita’ mi sento un po offeso dall’interpretazione che ho dato a questa immagine, mi sembra una provocazione gratuita, spero comunque di sbagliarmi.
    Saluti

  • Una spiegazione soddisfacente?
    Soddisfacente?
    Dovrei quindi giustificarmi con te per la scelta che faccio nelle immagini nel mio blog?
    interessante.
    Se mi lasci la tua mail magari la prossima volta ti mando le foto che intendo pubblicare, così potrai dirmi se ti vanno bene.

    Comunque, non saprei da dove iniziare..

    Suppongo che per “entrata della cripta della skull and bones” tu intenda l’immagine numero 20.
    Se così fosse, in realtà quella immagine si riferisce al castello di Elmina, nel Ghana.
    http://en.wikipedia.org/wiki/Elmina_Castle

    Detto questo, le immagini della gallery sono un insieme degli aspetti bui e luminosi del nostro mondo, una serie di contraddizioni con cui veniamo a contatto ogni giorno nella nostra vita.
    Tutto qui, nulla più, nulla meno.

    A presto

  • Anonimo

    Le chiamano le “chiese morte”. 
    Due edifici cristiani chiudono ogni settimana. 
    E’ il record della secolarizzazione detenuto dall’Olanda, il paese più “libero”, libertino e liberale d’Europa. Come ha denunciato Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, le chiese che chiudono sono “cento all’anno, mille negli ultimi dieci anni”
    http://blog.messainlatino.it/2013/07/dove-sbarcheranno-i-profughi-cattolici.html
    m

    • Hiei

      “le chiese che chiudono sono “cento all’anno, mille negli ultimi dieci anni””
       
      Cosa vuoi, è la crisi… :’D

  • orange

    adoro il parrucchiere di Kim..il bambino invece è svenuto per le “battute”di Hiei..eh eh eh..

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