Questa opera di Piero della Francesca (o del Laurana secondo altri), ha sempre colpito per la sua fredda perfezione.
Perfezione che a quanto pare non contempla la presenza dell’uomo.
Questo particolare in realtà è molto strano, specialmente pensando all’epoca alla quale questo quadro risale, in pieno rinascimento e agli albori dell’umanesimo, il periodo nel quale l’uomo stava per entrare prepotentemente nel centro dell’universo scalzando il Dio medioevale.
Eppure, qui l’uomo non appare; si vedono solo le sue opere, ma senza vita.
Forse un presagio di quello che aspettava il genere umano dal momento che rinnegava la divinità.
o forse l’accettazione dell’umana imperfezione, laddove “ideale” è assolutamente incompatibile con “umano”….
mi ricorda qualcosa questo quadro ;)
Un abbraccio
Pat
Già…
Interessante anche il fatto che l’uomo, imperfetto, possa ambire a creare qualcosa di ideale, “perfetto”, laggiù dove la divinità stessa avrebbe fallito.
Blessed be