All’interno dell’attuale crisi economica mondiale, la scorsa crisi dei mutui negli Stati Uniti ha agito da classica goccia che fa traboccare il vaso.
Questa animazione, già segnalata da Paxtibi ed ora anche con sottotitoli in italiano grazie a Vincenzo e Oreste Attanasio, ripercorre in modo chiaro i passi che hanno condotto al default.
Questa animazione, già segnalata da Paxtibi ed ora anche con sottotitoli in italiano grazie a Vincenzo e Oreste Attanasio, ripercorre in modo chiaro i passi che hanno condotto al default.
La Crisi Del Credito – con sottotitoli in italiano from Oreste Attanasio on Vimeo.
Questo me lo pappo domani intanto volevo dirti che ieri sera su Italia1 verso la mezzanotte hanno trasmesso un videodocumentario da Detroit.
100mila domande di pignoramento case,1/8 della forza lavoro a casa e gente in fila per cercare lavoro !! tanti a mangiare nelle dimore dei Frati Cappuccini.Ma soprattutto ha colpito la desolazione nei quartieri residenziali più poveri,situazioni di case abbandonate ma così tante che nemmeno nei posti più arretrati qui in Italia si possono vedere.Persino il mio amico ne è rimasto stupefatto.E lui in America c’è stato già 3-4 volte.Detroit l’epicentro gli ho detto.ciao
Detroit è forse il posto al mondo che meglio descrive la parola “decadenza” in questo momento.
A presto
Anch’io me lo pappo domani e poi riferirò. Intanto mi dilungo un attimo su Detroit.
Non a caso, la sua downton guarda in faccia il confine canadese, e la città di WINDSOR. L’intera zona, agli albori, venne chiamata in francese LA COTE DE MISERE… Poi sorse il villaggio che dopo la rivoluzione AMERICANA fu chiamato W. in riferimento proprio alla contea “reale” INGLESE del Berkshire (Royal County of Berkshire), dove si trova il Castello di Famiglia degli Windsor…
“Detroit”, sulla riva opposta (sono pochi metri in linea d’aria), prende il nome invece dal sostantivo francese che significa ” STRETTO “, con apparente riferimento all’imbuto d’acqua che collega il Lago Erie al Lago ST.CLAIR, e nel mezzo del quale appunto sorse Detroit. Il suo primo nome, esattamente, fu Fort Ponchartrain du Détroit, in onore di Jérôme Phélypeaux, conte de Pontchartrain, ministro della marina e segretario di stato alla CAMERA DEL RE, precisamente il RE SOLE Luigi XIV… (Suo figlio erediterà la medesima carica alla FINANZA DEL REGNO, a soli 14 anni…).
Nella citta di Detroit sono stati inaugurati di recente tre bei casinò ma questo non impedisce che si stia depauperando alla velocità della luce. Detroit (“the Strait”, la Strozzatura) non paga solo la crisi dell’auto, ma anche il suo modello urbanistico e socio-abitativo al limite della follia. “La Cote de Misere” ? Poverty Coast ? Re-cessione ?!
Davvero interessanti queste aggiunte Messier.
Visto il video. Bello quando dice “ma l’investitore non è stupido”. Infatti, sembrano dei gran cervelli, tutti quanti. Si fanno venire delle “big ideas”. Nessuno è stupido. Solo la famigliola “irresponsabile” lo è, quella che accede al mutuo sub-prime. E’ davvero così ?
Sì, gli unici “stupidi” sono davvero i nuclei familiari che prendono in prestito (si dice “comprare” !) una casa impropria per stile e destinazione, così, su due piedi, offrendo in garanzia la pipa del nonno.
Ma se invece gli investitori, i brokers, i banchieri d’affari, etc, sono tutti furbi e tempestivi nelle loro scelte, come è possibile che non abbiano pensato prima al castello di carte che stavano mettendo in piedi ?
Forse ci hanno pensato, e hanno voluto correre il rischio ? Ma in macroeconomia il “rischio” è ben diverso dal negozietto a conduzione familiare… Tutto quello che viene mostrato nel video, poteva essere calcolato matematicamente in anticipo.
Quindi no, loro sapevano come sarebbe andata a finire. Tutt’al più, potevano esserci dubbi sul “quando”, e magari speravano “in tempo per farmi lo yacht ancorato a Dubai Marina”.
Dunque ? La crisi non è una crisi. E’ un omicidio.
Alla fine penso che vi siano due tipi di soggetti tra coloro che hanno provocato-gestito la crisi.
Vi sono coloro che dall’inizio, e qui si va molto dietro nel tempo, hanno sempre avuto ben chiaro il punto cui si sarebbe giunti con queste politiche.
E vi è poi l’esercito degli esecutori-entusiasti che hanno materialmente reso possibile il tutto, spesso ignari e contagiati dalla follia collettiva.
a presto
Certo, certo. Due livelli, anche tre. C’è il principe-in-eterno, Carlo, che è “fan” del biologico e dipinge ad aquarello tirando lunghi sospiri bucolici, e c’è il broker del Muro Occidentale Street che si spara di coca ed è fuori di testa. Ma oggi ho visto il tg (ahimè di nuovo) e sono rimasto impietrito. Infilano la parola “crisi” praticamente ovunque. Un vero lavaggio del cervello.
Ci rendiamo conto di quanto è SBAGLIATA questa parola ? E del perchè la stanno “pompando” così tanto, sui media di massa ? “Siamo in crisi”, si sente dire oramai alle persone più comuni… ” SIAMO ” ? Tu sei in crisi, forse ? Tu hai fatto qualcosa per esserlo ? Tu sei stato preso di mira dai fulmini dell’Olimpo, e sei stato abbandonato dalla buona sorte progressiva ?
Non ci sto. La parola è totalmente ingannevole, estratta dal cilindro del grande ingannatore. Non la veicolerò mai più.
Scusa ma non riesco a vedere tutto il video, ho già la nausea di tutto questo sistema (monetario) e non fa che aumentarla.
Ciao Carlo
Ciao Enza, lo posso capire bene :-)
A presto
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Messier, sai, io osservo il tutto con un certo distacco.
Se devo essere sincero, sentire la parola crisi ripetuta all’infinito non mi provoca alcun effetto.
Tuttalpiù l’associo al suo significato originario, ovvero “scelta”.
Crisis in greco significa scelta, come è noto, ed il “momento critico” è il momento in cui si fanno delle scelte.
Forse è perchè ho sempre in mente il significato originario greco che l’accezione italiana non mi tocca più di tanto, non saprei.
O forse perchè quando sento i giornalisti pronunciare quella parola mi viene in mente Quelo.
Comunque, ci vuole sempre pacatezza, e tranquillità. :-)
Blessed be
forse è meglio non guardarli i tg, tanto le notizie ci arrivano comunque, e l’impatto non ha quel che di ….manipolato estremo che colpisce come un pugno.
la calma è una forza importante, direi…essenziale!
e la calma è dettata da un’animo che sa controllarsi di fronte ad OGNI cosa.
Buona notte :-)
Sono cosciente del significato originario della parola, ma le persone che guardano la tv capiscono di fatto un’altra cosa, molto insidiosa. E’ accettare di essere in balìa. Ripeto, per le persone che non hanno lo spirito o il tempo di riflettere o di informarsi un pochino. Questo mi disturba e mi inquieta. Il mio disagio, in questo senso, non posso tacerlo, anche se rimango tranquillo, al mio posto, seduto sotto le stelle.
Chapucer
diffondere un senso di insicurezza è propriamente il compito dei telegiornali.
Devono sempre porre attenzione nel dosare la paura, e sopratutto nel non indirizzare l’attenzione nei fatti veramente importanti.
A presto
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Messier
probabilmente la tua reazione è la più “normale” ed umana.
Blessed be
A proposito di Detroit, dai un’occhiata a questo articolo e poi mi dici cosa ne pensi:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Tempo%20libero%20e%20Cultura/IL/anteprime/spiritualita-wall-street.shtml?uuid=8e30727c-f8ed-11dd-bf81-5511fef7afac&DocRulesView=Libero&fromSearch
diffondere un senso di insicurezza è propriamente il compito dei telegiornali
Insicurezza, tensione e timore per qualunque cosa.
All’inizio era tutto un “Ah non è nulla, una crisucola passeggera.. sta già passando, anzi praticamente è già passata”.
Poi, da un giorno all’altro, hanno preso a suonare le trombe del buio incombente. E ora è tutto un “Crisi, crisi, crisi, crisi, crisi, crisi!”
La gente, ovviamente, resta un attimo spiazzata.. (specie se le uniche “informazioni” sono quelle che le arrivano da tg e media di regime).
Mi diceva mia madre che, da quando i tg hanno iniziato a dire che c’è la crisi (prima che diverse fabbriche chiudessero o decidessero la cassa integrazione, quindi in un periodo piuttosto ‘tranquillo’), nel supermercato vicino casa c’è stato un calo abbastanza brusco delle vendite.. Beh, che diamine, c’è la crisi, la gente non spende! Ma.. non spende perché c’è la crisi, o perché ad ogni ora del giorno viene bombardata da messaggi che dicono “C’è la crisi?”
Nel frattempo, chi ha un orto può fare scorta di pop corn e godersi lo spettacolo..
buona settimana
_gaia_
Non si risolve tutto con l’orto. We are the champions.
Enza
molto, molto interessante quell’articolo.
Sono situazioni che descrivono bene lo spirito dei tempi.
“Dal materialismo al neospiritualismo”, questo era il destino dei nostri tempi, e si sta avverando.
Qualcuno direbbe che sono segni degli ultimi tempi.
Ed è alquanto probabile, a mio parere.
Vedremo :-)
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_gaia_
si tratta proprio di un circolo vizioso.
D’altra parte l’intera economia da anni si regge su di una illusione collettiva, e nello stesso modo basta una “sfiducia” generalizzata per far precipitare il tutto.
Se l’economia fosse sana, non basterebbe gridare alla crisi per provocarla.
Nella nostra situazione invece, spargere l’ansia “aiuta” ad accelerare la caduta.
A presto
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Messier
però forse aiuta :-)
Sono però in effetti altre le cose a cui dovremo dare precedenza.
Blessed be
l’altro giorno, in un momento di relax in giardino (non orto, purtroppo) ho cercato per gioco a imamginare concretamente la fine del gioco e come la vivrei io e le persone nel mio giro di conoscenze…cioè il crollo dell’ordine attuale.
L’orto è difficile da improvvisare ora o in pochi mesi, ma una fonte di acqua e una qualche forma di riscaldamento (se capitasse in inverno) si riesce ad averle per un po’, per il resto non sono riuscita a immaginare come si potrà fare.
E io già so vivere senza auto, senza farmaci, senza tv. I soldi…boh, per quello che servono in casi estremi non so, penso che potrebbe essere più utile svilpuppare vecchie e nuove abilità, da “scambiare” col cibo e altro.
un sorriso, a Santaruina e compagnia :)
Devo intervenire di nuovo…
Poco fa ho avvistato questo banner pubblicitario, su SPLINDER:
” Investi 100 € e negozia per 40.000 € – Impara come utilizzare la leva finanziaria, supporto in italiano – Prova ora ”
Se volete mettere in crisi il credito, fatevi avanti…
Oggi ho rivisto questo video http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2442 la crisi del credito ha origini lontane….
Roberto
Dal materialismo allo spiritualismo…dalla padella alla brace ;)
Ciao Carlo
…gli ‘stati Sottili dell’Essere’ oltrepassano la geografia, i tempi storici, le povertà e le ricchezze, anzi li stravolgono e sanno trovare il positivo che anche una situazione negativa racchiude. La Realtà resterà Vergine, nonostante le crisi, come Maria Immacolata é rimasta Vergine nonostante il parto.( Sto leggendo Attar) Certo é indispensabile volere un mondo migliore, ma un migliore totale, sincero rispetto all’origine, altrimenti non vale! ( sono arrabbiatissima x’ il cane mi ha fregato uno dei miei stivaletti preferiti e nella selva-giardino-labirinto, non lo trovo più! I need good vibration to found it! jam)
l’altro giorno, in un momento di relax in giardino (non orto, purtroppo) ho cercato per gioco a imamginare concretamente la fine del gioco e come la vivrei io e le persone nel mio giro di conoscenze…cioè il crollo dell’ordine attuale.
Pensa che io da qualche tempo ho preso l’abitudine di farmi raccontare dai miei genitori come si arrangiavano quando non avevano l’acqua corrente e l’elettricità in casa.
Tanto per portarmi un po’ avanti :-)
A presto
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Messier
Direi che un certo tipo di “ottimismo” continua sempre a sosprendere..
Blessed be
Ciao Roberto
della serie non potevamo immaginare, non potevamo prevedere…
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Enza, esatto..
Come toccare il fondo e iniziare a scavare. :-)
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Ciao Jam
la realtà è destinata a rimanere incontaminata, nonostante le percezioni cambino.
Blessed be