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-o- Too late to die young -o-
20 Ottobre 2021

La più ridicola teoria del complotto sulla pandemia

Da quando è iniziata questa storia i folli e paranoici teorici della cospirazione si sono sbizzarriti.
Era naturale, quando la realtà è complessa, e non si possiedono gli strumenti per comprenderla, si immaginano situazioni improbabili che provino a dare un qualche senso a quello che si osserva.

Tra le teorie più assurde a cui ci si è imbattuti, ricordiamo, tra le altre:

– i governi, in combutta con Bill Gates, vogliono impiantare dei microchip nella popolazione per poter meglio controllare le masse.

– scopo ultimo dei vaccini è rendere sterili le persone per attuare un piano di depopolamento.

– l’obbiettivo finale è l’istituzione di un lasciapassare da avere sempre con sé per attuare un sistema di controllo sociale a credito sul modello cinese.

– si punta alla demolizione del sistema produttivo delle nazioni per inaugurare un’era di nuovo feudalesimo riassunta nel programma del grande reset.

Tutte fantasie senza fondamento, ovviamente, ma fra tutte queste folli teorie ce n’è una che spicca per assurdità, oltremodo ridicola ma che purtroppo ha fatto presa soprattutto tra le menti più semplici e plagiate.
Una teoria talmente assurda e ridicola che facciamo persino fatica a riportare:

– i banchieri, i miliardari, le grandi multinazionali del farmaco e i governanti più corrotti e collusi del mondo stanno lavorando compatti per il bene della popolazione semplice, e farebbero qualsiasi cosa, persino obbligare a dei trattamenti che la plebe non accetta, per garantire la sicurezza e la salute di tutti.

8 comments to La più ridicola teoria del complotto sulla pandemia

  • Giovanni

    “Esclusa Correlazione” oserei dire.

    Meno male che dall’alto di wall street qualcuno ci guarda.

    Riflessione: senza greenpass =senza stipendio!!! Senza stipendio muoio di fame.

    Morale: lo Stato per salvaguardare la salute (bene supremo) dei cittadini, li fa morire di fame.

    … Per pulire i cessi un lavoratore senza greenpass deve pagarsi un Tampone… Ma mi faccia il piacere direbbe Totò

    Non esistono complotti. Esiste una triste realtà di complotti Realizzati sotto gli occhi di tutti..

    M. Blondet ultimamente ha pubblicato un articolo con foto sui Murales di Denver del 1994…

    Forse anche Santaruina era “Comblottista”

    Saluti e teniamo duro

     

  • Teniamo duro Giovanni..

    A presto :-)

  • Giovanni

    Riflessione sulla legge Zan.

    Non esiste in Italia nessuna Omotransfobia.

    Infatti Draghi ci sta facendo un lavoretto da omosessuale attivo e sembra che il 98% non si lamenta anzi lo applaude.

    Per il restante 2% è sufficiente qualche idrante…

    Certo è che in Italia se si muove il Vaticano, in parlamento possono solo starnazzare come le Oche del Campidoglio, ma quelle almeno salvarono da un pericolo.

    Come potrebbero gli insegnanti di catechismo dire ai ragazzi che omosessualità è un peccato gravissimo, perseguito nei secoli anche a suon di roghi…

    Mi fermo, saluti

  • Daouda

    “Cos’è la morte se non un cuore strizzato e gettato via al buio? Che più non pulsa, sovrastato dai rovi, che più non batte né si scalda, che vive nella melma ed il cui odore è lo stantio…questa è la morte, dove solo l’odio è linfa e vento, mesto, tetro e logoro, ma almeno quello.

    Quando sparì la mia vita? Un morto che cammina non può saper di esser tale fintanto che sente ancora qualcosa : non c’è energia ma solo passiva inerzia con attiva condanna, un corpo che tiene tutto a galla quando la mia mente evade e si fa stella.
    Non sò vivere, me lo chiedono tutti…ma che cos’è? E se è solo scorrere, cos’è anch’esso? Carne stride ma non geme, tempo perso e spazio in catene.

    Le illusioni e gli equivoci sono il pane del mio gioco biologico su cui incide, si, ciò che vedo e che mi agguanta pur se più non sento, dato che elucubro su come dovrei, su come sarebbe, su che cosa sia e se appunto io senta, perché sale pur l’afflato che ribolle e mi perplimo che ancor covi distorcendo ad ogni modo le percezioni.
    Il mio mondo è un caos schematico, roboticamente spontaneo, è contraddizione insanabile, è vita espunta.
    Cosa rimane?

    Cado sotto lo stillicidio di un tempo diluito e dello spazio scemante, per non sò qual causa e per qual fine, la forza che avrei potuto se avessi saputo, se fossi stato in grado. Vedo fuori e non sento nulla , solo l’odio mi agita dunque mentre la paura mi accarezza inerte…la paura che vivere sia meglio che niente, e mi accontento sfrugugliando il petto in cerca del mio cuore, inquieto sul fatto se davvero questo io sia il mio. Ma tal cuore è lontano e più non combacia ormai e sorge la domanda che mi assalta: è stata colpa mia?

    Forse ho avuto le carte in regola seppur non mi capacito riguardo cosa. Che strana fregola la remora di chi voleva spegnersi senza ripensamenti e d invece attua solo dissuasione e distrazione a tirare avanti come troppo debole, come troppo stupido, annegandosi, avulso ed assurdo, nella nebbia.
    Angioletto deforme nell’apparenza ma dentro un demone infante.
    Mi lascio andare senza accenno. Credevo fosse simpatico quel che comunicavo, che fosse puro quel che provavo, ma è solo un modo vacuo lasciato nel mondo, occupato dal un qualche soggettuale altalenante quando oscilla ed inciampa.

    Sparire e di colpo cessare, soffrire ancora perché è quel che solo sò fare, deludere tutti, senza dar disturbo. Ecco, in questa mia peripezia senza audacia e senza alchimia, costernare il dato, il ricevuto, il conclamato : la morte di chi non ha vissuto eppure è stato”

    • Giovanni

      Daouda, ho letto e riletto il tuo scritto.

      Lo sento come una richiesta di aiuto e di vicinanza. Tu solo conosci la tua esistenza e sei giudice di te stesso.

      Se ti può consolare e magari indulgere con te stesso, sappi che non sei il solo a meditare e giudicare il proprio vissuto…

      Spero tu abbia degli affetti.

      Sappi che per quanto posso cerco di esserti vicino con una preghiera alla Madonna.

      Un caro saluto Giovanni

       

      • Daouda

        Cari Giovanni.

        Sono “solo” per causa mia, fra errori che rinforzano un mio disturbo, vivo così pur con qualche amico e la famiglia.

        La santa Vergine un po’ la snobbo per varie ragioni, qualche volta a sua difesa ( mi giustifico anche così ), e ti ringrazio che la nomini come un segno. Grazie

        Una prova Santa presuppone una Fede. Dopo anni che sono giunto a rinnegare l’intellettualismo emanazionista, il panenteismo dell’identità suprema e della liberazione, mi accorgo che non mi fido di DIO, pur comprendendo molte cose, ormai, che quasi me ne vergogno. Cosa ho di diverso da uno picopatico al potere ( medio, un vero psicopatico non credo sia ad altissimi livelli )? Non credo sia una prova, sia solo paura di DIO. Il misero ugualmente non è vicino a DIO, di solito bestemmia, i tempi andati per le campagne vedevano l’oggi come allora possibile.

        Credo sia già una situazione precipitata. Giovanni dice che anche lui giudica sè stesso, già non è bene, ma io sono già caduto e fin quando non chiederó a DIO la mano, potrò aggrapparmi a Lui per rialzarmi, ma scivolerò di nuovo. Una prova invece la si fa sempre mano nella mano…grazie anche a te Carlo, e scusa tale esternalità

         

         

         

         

        • Daouda
          siamo tutti soli, e siamo tutti “caduti”.
          Questa vita è anche un lungo pecorso di risalita, ognuno fin dove riesce, ognuno fin dove lo portano le sue gambe.
          E a volte è importante anche solo il tentativo di tirarsi su, non contano i chilometri trascorsi, non siamo in gara.

          un abbraccio a te.

    • Pensieri simili sono una delle prove più dolorose e vere dell’essere realmente vivi.
      Possono condurre in alto ma rischiano anche di farci precipitare.
      Non c’è altro da fare che ascoltare la voce più profonda che abbiamo, quella che dice che dobbiamo restare qui, anche se non ne troviamo il senso.

       

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