Vi è un paese europeo sempre all’avanguardia per quanto riguarda le questioni sociali.
Si tratta della Svezia, terra un tempo di feroci e coraggiosi vichinghi, oggi alle prese con le lotte del femminismo più spinto.
Uno degli ultimi dibattiti che appassiona questa splendida terra ha per tema :
“Devono gli orinatoi essere rimossi dai bagni pubblici maschili?”.
La spinosa questione, portata avanti da convinte attiviste, vorrebbe eliminare un fattore di evidente disparità tra i sessi.
Come sostiene Jasper Gerard, l’uomo nell’atto dell’orinare in piedi ostenta la sua presunta superiorità nei confronti del genere femminile, costretto ad espletare tale funzione da seduto, in una posizione meno trionfante.
Erik il Rosso, il grande capo vichingo, avrebbe preso in considerazione la possibilità di effettuare un suicidio rituale, se solo avesse saputo che i suoi eredi scandinavi sarebbero stati costretti dalle loro femmine a compiere tale atto fisiologico da seduti.
La questione potrebbe essere vista come un semplice fatto curioso, ma in realtà il tutto non è che l’ennesimo sintomo, alquanto eclatante, di quel processo sociale che illustri sociologi hanno catalogato sotto il nome di “la scomparsa del maschio”.
Vi sarebbero diverse considerazioni da fare a proposito, anche serie, ma per adesso ci si limita a mostrare alcuni casi di uomini che stoicamente resistono e tengono alta la bandiera di tutta la categoria.
concorso uomo dell’anno: primo finalista
concorso uomo dell’anno: secondo finalista
concorso uomo dell’anno: vincitore.
Ohibò.
Una grande verità detta con il sorriso sulle labbra.
:)
Onore al vincitore del concorso :-)
originale post,
il vincitore dell’concorso mi ha fatto a sorridere di piu’, è pesante due volte, per la sua insensibilità e per il suo peso corporio.
ciao e una splendida domenica
p.s. grazie al tuo commento,
gli ospiti sono sacri.
Blessed be
perdonami, ho avuto una brutta giornata, complimenti per lo spazio. Pace e bene, Sbozozima
pace e bene anche a te
Blessed be
Santa
sei stupefacente :)
ahahah
davvero divertenti!!
Ciao Santa
Andrea (sick-boy in luogocomune)
Mi è subito venuto in mente http://www.youtube.com/watch?v=LsiqmGSm1a4 questo tizio,deliri di impotenza psicologica,tutto sommato,che si ripercuote anche su altro.
Fiammifero
Pat, mi inchino :-)
Ciao Andrea, naturalmente si scherza… :-P
Fiamma, quando si dice da un estremo all’altro :-)
Samael, il tema sarebbe da approfondire, in effetti…
Blessed be
La Svezia mi è sempre stata sullo stomaco.
Uno degli ultimi dibattiti che appassiona questa splendida terra ha per tema :
“Devono gli orinatoi essere rimossi dai bagni pubblici maschili?”
Ora, da questo si capisce come in Svezia non abbiano niente da fare da mane a sera.
Quindi in Svezia sono tutte bone, sono tutti ricchi, non hanno niente che non va… e quindi hanno anche il tempo da sprecare per queste cose.
(Comunque dovreste vivere con le donne “nordiche” per capire quanto scassano con sta storia del pisciare in piedi: non lo possono sopportare, giuro. Il che dimostra che il troppo tempo libero fa più danni di quel che si pensa)
Giorgio
Eccellente, santa. Siamo in perfetta sintonia. Ma il bello sarà tra poco, quando toccherà alla femmina far la fine che ha fatto il maschio. Evviva la neutralità, insomma. Tutti androgini, come gli angeli e le amebe.
Ciao. Ipo
Caro Santaruina,
Ti seguo da un po’ di tempo e mi sono quasi sempre trovato in sintonia con gli argomenti da te trattati.
Riguardo a quest’ultimo argomento vorrei segnalarti il seguente sito http://antifeminist.altervista.org sempre che tu non lo conosca già.
Quanto hai esposto è solo la punta dell’iceberg; il fine di tutto ciò è ormai chiaro, non sono “fantomatici” diritti del sesso femminile (esiste ancora!?).
Marino (video linkato sopra) è semplicemente un provocatore che come mezzi ha internet e qualche apparizione nelle TV locali; all’estremo opposto esiste invece una vasta gamma di programmi sulle reti nazionali dove, senza che nessuno si scandalizzi, si inneggia all’inferiorità del sesso maschile, e quindi del LOGOS e tutto ciò che ne è legato!
Nel nostro bel paese quindi la situazione non è tanto differente; anzi forse è pure peggio dato che sono passate alcune leggi “sessiste” senza che la “massa” lo venisse a sapere. A riguardo esistono da qualche anno movimenti maschili che chiedono il ritorno alla normalità, ma come tutte le cose è largamente possibile che vengano strumentalizzati per ottenere altro (vedi la distruzione definitiva della famiglia tradizionale).
Spero di non aver anticipato alcuni tuoi spunti, in caso contrario spero di avertene dati altri.
Per ora, un estimatore.
provocazione: da qualche decennio le femministe più serie hanno abbracciato il “pensiero della differenza” con esiti problematici, certo, ma bisogna perlomeno dare a Cleopatra quel che è di Cleopatra…
Del resto la misogenia imperante tra tanti presunti tradizionalisti non è forse una delle manifestazioni più evidenti della “crisi del maschio”?
Giorgio, nel link sopra c’è anche lo “sfogo” di un svedese che si dice rassegnato del fatto che ha dovuto adattarsi alle esigenze della compagna, concludendo con un mesto “e che altro potevo fare…”
In sottofondo si odono le grida di Erik il rosso direttamente dal Valhalla.
Ipo, è proprio così, questo è solo un passaggio…
Mi ricordo la tua trattazione sul tema, e mi è tornata in mente leggendo questa “curiosa” notizia.
Interessanti le tue considerazioni caro anonimo, ed in effetti un ritorno alla “normalità” pare difficile da raggiungere.
Piuttosto, come si notava, si accentuano gli estremismi, che come tali conducono sempre maggiormente fuori strada.
Un saluto :-)
Ika: la tua come sempre è una “provocazione” pertinente.
Eppure, la “misoginia” altro non è che un ulteriore conseguenza di tale confusione.
Non a caso uno degli ultimi esempi di “maschio tradizionale”, il cavaliere propriamente detto, aveva come obiettivo quello di “onorare” e “servire” la dama.
Agli antipodi della misoginia, insomma.
Ma per fare ciò occorre orinare in piedi, a mio parere…
Blessed be
Saluto volentieri anche Ika (ho compreso pienamente i motivi della tua “ritirata” ed hai dato una definizione del web assolutamente perfetta) e Iperhomo di cui ho seguito e seguo i blog con interesse come per Santa.
Riguardo quanto detto da Ika, il “pensiero della differenza” è ancora peggio; “strisciando” ha portato al servilismo maschile che non è più “cavalleria”. Prendo in prestito una frase, si può dire che i cavalieri son morti quando son morte le dame.
Evidentemente il processo avvenuto a seguito del femminismo non è altro che una nuova versione del Serpente Antico: si corrompe la donna attraverso cui si può poi corrompere l’uomo. Viceversa sarebbe stato molto più arduo o forse addirittura impossibile.
Uno spunto che conoscerete molto probabilmente, anche R.G. si “chiedeva come mai” tutte le pseudo-religioni attirassero soprattutto donne.
Per ora, un estimatore. (Così non mi si confonde con altri anonimi) :-)
A monte di questo dibattitto c’è la convinzione, tutta maschilista, che le donne abbiamo invidia del pene. Ammesso che mia nonna l’abbia avuta senza saperlo, le nuove generazioni abbiamo da tempo superato questo “handicap”. Oggi siamo fiere della nostra diversità, ma senza io ce l’ho più bella del tuo (paragone improponibile) perchè, fra le poche cose che abbiamo capito, quella dell’armonia tra i due sessi è un nostro punto fermo.
Le foto sono molto spiritose e immagino siano una parodia di come un maschio non deve essere :-))
Bravo Santaruina.Sei sempre più profondo e notevole.Con questo argomento hai toccato un tema tabù , parte integrante dell’ideologia totalitaria che ci domina.Bravo ! Complimenti per il tuo coraggio. Roberto Minichini
Allacciandomi a quanto dice Roberto, questo è forse il più grande tabù odierno dato che ad esso sono legate tante cose già realizzate e da realizzarsi da chi vuole il chaos.
Chirieleison, “l’invidia del pene”, assieme a tante altre assurdità sulla sessualità, è una bella invenzione di Freud. Questo poveraccio assieme a Marx è stato il più grande ispiratore del femminismo moderno, che ha cavalcato proprio le assurdità proposte da Freud per le proprie menzogne (“Gli uomini hanno sempre odiato le donne, quindi mo gli rendiamo pan per focaccia”). Ovviamente poi i concetti sono stati diluiti col tempo attraverso i media, l’istruzione, ecc. affinchè entrambi i sessi se ne convincessero. Di maschilista c’è ben poco, a meno che non vogliamo parlare di “chi comanda” che ovviamente non è toccato da queste cose, anzi le ha volute e ci sguazza.
Indagando si potrebbero trovare origini ancora più “basse” per il femminismo, ma non aggiungo altro dato che non vorrei rubare parole e spazio a Santa.
Un altro problema è che prima voi donne non avevate alcun “handicap”, oggi invece l’avete. In primis dato che la donna occidentale ha perso la femminilità e poi dato che si spacciano “privilegi” per “diritti”: vedi entrate gratis nei locali, servizi ad hoc solo per donne, quote rose, fondi per cose assurde, agevolazioni per entrare nell’Arma o in altri settori, richieste di pari stipendi con meno esperienza, ecc. (tutte cose che di norma dovrebbero denotare un “handicap”). Aggiungendo poi che ormai in quasi tutti i paesi occidentali è solo la donna a poter decidere sia maternità che paternità per legge.
Certamente pure gli uomini han perso quasi del tutto la mascolinità di conseguenza, vedi anche uomini che “strisciano” per un pelo di… (novità recente cheche se ne pensi).
Non vedo comunque tanta “armonia” da parte delle donne, anzi non ne vedo quasi per niente. Vedo tanta confusione.
Comunque sia chi ci ha finora rimesso di più sono proprio le donne che han perso la femminilità e credono di realizzarsi “scimmiottando” gli atteggiamenti maschili. Al contrario invece gli atteggiamenti maschili negli uomini vengono visti come “volgarità”. Tutto capovolto insomma, col risultato che l’indifferenza tra i due sessi e la sofferenza è sempre maggiore. E diventa ancora maggiore quando la setta criminale di psicoanalisti e sessuologi si inventa qualche nuova assurdità per far soldi e non solo.
Un estimatore.
Condivido le tue considerazioni, e , piccola parentesi, occorrerà trattare anche tutta quella pseudoscienza catalogata sotto il nome di “psicologia”, prima o poi.
anche R.G. si “chiedeva come mai” tutte le pseudo-religioni attirassero soprattutto donne
qui si andrebbe veramente in profondità, trattando di “concetti” quali anima (femminile) e Spirito (maschile)…
Comunque Chirieleison le foto sono delle semplici “provocazioni” alla rovescia, trattandosi di “estremismi” del verso opposto. :-)
Roberto, sempre onorato della tua presenza.
Blessed be
Dimenticavo una cosa sopra che può essere frutto di altri spunti. Come si può evincere da un articolo del sito che ho linkato in precedenza (http://antifeminist.altervista.org/analisimedia/tiscali3-3-2007.htm), i media e l’opinione pubblica si scandalizzano enormemente facendo quadrato appena si viene a sapere di qualche donna infibulata in qualche sperduto paesello di qualche stato arabo. Al contrario quando avvengono fatti come quello del link, o quello di Lorena Bobbit, la cosa è fonte di ilarità e barzellette da parte di entrambi i sessi.
Dato che si rimane “shockati” anche per qualsiasi altro episodio riguardante la “legge del taglione”, significa ormai che sto “pene” conta ormai meno di se stesso (anche l’espressione “volgare” che non ho usato è molto sinificativa a riguardo).
Condivido le tue considerazioni, e , piccola parentesi, occorrerà trattare anche tutta quella pseudoscienza catalogata sotto il nome di “psicologia”, prima o poi.
Definita poi “psicoanalisi” che è ancora peggio.
Un saluto.
~Z~ (mi firmo così altrimenti sembra una presa in giro!)
Il buon Ika (n° 14), da quando ha chiuso bottega s’è fatto più brillante che mai. “Dare a Cleopatra quel che è di Cleopatra” è un tocco di classe, se si pensa alla fine che ha fatto Cleopatra. E magari è anche una profezia.
Certo, oggi vige il dare a Cleopatra quel che è di Cesare. Ma, anche in questo caso, la fine è la stessa. Basta aspettare. Intanto, ci consoliamo con la gay scienza.
Ciao. Ipo
è bello esser intesi, ogni tanto
CLEOPATRA
Il mare sa l’avventura dei naufraghi
Ne inghiotte la memoria e il nome
Liquida immota superficie
Dall’abissale oscuro grembo
Nulla traspare.
Chiusa nel cerchio magico del fascino,
nulla trasparendo
dal liquido della sua lussuria,
sorride eternamente,
uguale a se stessa,
Cleopatra.
Galeazzo Biadene
aggiungo per la connessione tra psicologia, filosofia e generosofia (si resta in tema di profezia…)
Questa capricciosa, lussuriosa, volubile e febbricitante femmina civettuola, questa antica parigina, questa dea della vita, aleggia ed impera sull’Egitto, il silenzioso ed immobile impero dei morti…Com’è spiritoso Dio! (Heinrich Heine)
perdonatemi ma odio ogni dualismo e amo i numeri dispari…
Cleopatra fu anche la strenua resistenza di una tradizone moribonda.
Il nostro è un mondo rovesciato a cui le donne hanno resistito più a lungo dei loro compagni (in un mondo normale sono meno propense alle trasformazioni dei maschi, esse conservano le tradizioni come la terra, basti pensare alla resistenza di motivi decorativi preistorici nella tessitura). Certo esse sono psicofisicamente più permeabili (di qui l’importanza per le nuove pseudo religioni e peggio).
è in questo senso che la femminilizzazione del genere maschile ci pare, al di là delle abitudini sessuali (ben pochi sono gli imperatori romani che non abbiano ATTIVAMENTE colto fanciulli ) più preoccupante.
Le morali etico-sessuali variano nel tempo e nello spazio e stolto sarebbe farne degli universali. Invece è proprio su questo piano che regna il femmineo nella sua imperante negatività.
Atlanta rappresenta la rivolta del potere temporale, una rivolta fatta da maschioni guerrieri armati fino ai denti.
in sintesi la donna rappresenta l’aspetto ricettivo e generativo dell’androgino primordiale, perciò anche in moltissimi miti dove non è possibile parlare di peccato originario, ad esempio indù, è lei il tramite della “corruzione” del tempo.
Ma è al maschio che spetta il compito di dare …un colpo alla botte ed uno al cerchio.
Mi unisco ad ipo nell’apprezzamento al buon ika :-)
ottimo…
Blessed be
Ika, per Atlanta intendi i Confederati nella guerra di Secessione americana, vero? E poi: non ho capito bene quale sia per te il compito dell’uomo. Potresti chiarirmi l'”un colpo alla botte ed uno al cerchio” in coda al tuo ultimo commento? Mi incuriosisce davvero. Grazie. Aleksis
Mi accodo alle domande di Aleksis, Ika.
Aggiungo: e se il compito dell’uomo (meglio chiamarlo così se si contrappone al termine “donna”, altrimenti parte già “menomato”) fosse (o è) impedito in parte o del tutto per “legge”?
~Z~
Mi correggo: leggendo il tuo blog e quello di Santaruina capisco il mio errore: Atlanta la cacciatrice (non la città) si muove in “luoghi” mitici ben diversi da quelli contemporanei e americani. Comunque mi piacerebbe ancora avere chiarimenti sulla tua visione dell’uomo.
Aleksis
Il buon Ika ha risposto direttamente nel post “Un colpo alla botte e uno al cerchio”.
Blessed be
Un applauso a Santa e Ika :)