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-o- Too late to die young -o-
9 Gennaio 2010

La terra dei liberi


Trattando degli Stati Uniti, vi è a parere di chi scrive un dato molto significativo che non viene mai tenuto nella giusta considerazione, ovvero la percentuale della popolazione detenuta nelle carceri nazionali.
Più di un cittadino adulto su 100 dell’unione vive infatti dietro le sbarre, una percentuale di per sé elevatissima, che sale ulteriormente se si prendono in considerazione le persone di colore: circa un nero su 15 infatti negli Stati Uniti si ritrova in carcere(più del 6 %).
Per fare un paragone, in Italia il numero dei carcerati nel Settembre del 2009 era di 64.000 persone, ovvero circa lo 0.15% della popolazione adulta.
Tralasciando tutte le considerazioni sui sistemi giudiziari differenti, risulta chiaro che l’origine di tale disparità vada ricercata in cause più profonde.
Il 25 % dei carcerati di tutto il mondo si trova negli Stati Uniti, mentre la popolazione totale degli states rappresenta solamente il 5 % del totale della popolazione mondiale.

Un sistema di governo che priva delle libertà più basilari più di un cittadino su 100 è chiaramente un sistema che di quella libertà di cui si dice portatore non conserva nemmeno le apparenze.

(cliccare qui per una risoluzione maggiore)

29 comments to La terra dei liberi

  • anonimo

    Una concausa potrebbe anche essere che la violenza negli States sia molto piu’ diffusa che altrove…

    Zodiacus

  • Santaruina

    Io penso che si tratti di un circolo vizioso.

    La percentuale di persone violente all’interno di una comunità penso che si equivalgano in tutte le nazioni, o perlomeno rimangono all’interno di cifre confrontabili.

    Se in una nazione vige un sistema repressivo, sale di conseguenza anche il numero di persone che ad esso si oppongono; oppure se la società è strutturata in modo di favorire in partenza alcuni individui piuttosto che altri, sarà grande il numero di coloro che restandone esclusi cercheranno altri modi per farsi strada.

    Oppure si possono anche verificare entrambe le situazioni.

  • anonimo

    stupendo il lavoro che fai.

    vista l’attuale situazione belligerante degli usa non mi stupirebbe che questi detenuti venissero arruolati per scontare la loro pena.

    formich. 

  • anonimo

    Purtoppo sembra che tale "sistema" lo stiano esportando anche in Europa :
     

    Il caso Swift
    Nuove limitazioni alla sovranita’europea
    di Jean-Claude Paye

    http://www.voltairenet.org/article163349.html

    Guardare i telegiornali in questi giorni è allucinante!
    "la psicosi della mutanda"
    http://ilcorrosivo.blogspot.com/2010/01/la-psicosi-della-mutanda.html

    La realtà sta cambiando sotto i nostri occhi a velocità impressionante. M.

  • anonimo

    http://blogghete.blog.dada.net/post/1207121137/DEMOCRAZIA%3A+LIBERTA%27+DA.#more

    bisognerebbe anche domandarsi cosa sono oggi i "partiti"… e chi rappresentano.

  • anonimo

    http://blogghete.blog.dada.net/post/1207121137/DEMOCRAZIA%3A+LIBERTA%27+DA.#more

    bisognerebbe anche domandarsi cosa sono oggi i "partiti"… e chi rappresentano.

  • anonimo

     Il motivo per cui nei paesi occidentali ci sono tante persone in carcere è perchè sono nazioni che hanno a cuore il diritto. Nei paesi dittatoriali invece, come quelli musulmani, persiani o cinesi, le carceri sono vuote perchè li condannano a morte subito senza processo.

    Pyter

  • anonimo

    evidentemente si curano piu della liberta di chi e’ fuori e segue le regole, qui in Italia li abbiamo tutti fuori i delinquenti e vediamo cosa succede. Poi spesso li si va in galera gia dopo il primo giudizio mentre in Italia vale il detto "e fammi causa!" tanto tra i tre gradi di giudizio, e lungaggini varie chi ha sofferto il danno si rode solo il fegato. Negli USA qualche pezzo grosso (oltre ai soliti fessi-poveracci) lo vedi ancora andare in galera…da noi ci vanno solo i fessi.

  • Santaruina

    Mario
    altri numeri che fanno pensare.

    _____________________________________

    Il motivo per cui nei paesi occidentali ci sono tante persone in carcere è perchè sono nazioni che hanno a cuore il diritto.

    Non in tutti i paesi occidentali però le cifre sono di queste dimensioni..

    __________________________________

    evidentemente si curano piu della liberta di chi e’ fuori e segue le regole,

    Forse è così, forse le forze dell’ordine statunitensi hanno a cuore la libertà del cittadino, nei confronti del quale nutrono il massimo rispetto.
    In effetti è così in tutti i film di Hollywood, quindi dovrebbe essere vero.

    A presto
     

  • toporififi

    C’è una considerazione che ho sempre fatto, cioè che l’anima dei popoli ha un range di estensione variabile, per così dire dove non c’è slancio ed aspirazione verso l’alto, verso il bene, dove non si manifestano casi di santità o di eccellenza, neppure si verificano particolari mostruosità, insomma da una medietà borghese non ci si allontana molto, ne in su ne in giù,
    Viceversa dove si rendono percepibili certe caratteristiche di luce e di bene, si trovano anche abissi di crudeltà inimmaginabili, è una cosa che ho pensato anni fa leggendo le parole che Dostoevsky mette in bocca a Padre Zosima ne "i fratelli karamazov" a proposito dell’anima russa.
    Se consideriamo l’europa del secolo scorso fino alla liberazione, è innegabile che umanamente fosse più ricca e interessante, ma che anche si giunse all’abominio assoluto, oggi direi che il lavoro molare del regime di consenso e debito ha certamente ridotto la criminalità (magari rivestendola di legalità), ma che pena per quanto riguarda gli esempi umani.
    Negli stati uniti c’è ancora un maggiore divario, (restando in ambito occidentale), se la presenza di serial killer, (criminali o politici poco importa, tra il mostro di Milwakee e Henry Kissinger faccio poca differenza), è la più alta, si trovano ancora figure ragguardevoli in diversi campi, dai pompieri di New York a Seraphim Rose, cioè dal puro coraggio umano alla santità.
    Per quanto sia un paese utilizzato più di ogni altro per sperimentare politiche di terrore e paura con risultati di anestetizzazione generale sorprendenti, ha ancora delle qualità umane e uno spirito di coraggio e intraprendenza che in europa occidentale ci scordiamo.
    Per quanto valga una generalizzazione di questo tipo, c’è ancora molto da vedere, sono molte le possibilità che i nostri psicopatici dell’élite non considerano.

  • Santaruina

    E’ una teoria molto interessante, Mario.
    Tra gli esempi di altruismo disinteressato aggiungerei anche la reazione della popolazione in seguito alla tragedia di New Orleans, dove furono numerosissimi i casi di solidarietà concreta delle persone comuni.

    Per il resto, occorre sempre ricordare che gli Stati Uniti sono un paese incredibilmente variegato.

    A presto 

  • tristantzara

    #10 : può darsi, le generalizzazioni svìano, però è anche vero che è l’unico stato al mondo definito democratico che ha ammazzato 1presid.in carica, un candidato sicuro di vincere, il fratello, e la principale figura rivoluzionaria degli ultimi 40 anni, MLKing.
    Questi sono colpi di stato a definirli nel modo più corretto a ben analizzare, veri golpe. Sono stati gesti che portano una collettività democratica che tenta di unirsi se non ad indietreggiare, perlomeno a stabilizzarsi verso una evoluzione civile e sociale. E a trsmettere tanta ma tanta paura di cambiare in meglio. 

  • toporififi

    Fortunatamente tra un popolo e il suo governo non c’è necessariamente identità.

  • Santaruina

    Sarebbe un dramma se questa identità esistesse.

  • anonimo

    Si è vero, nei regimi cosiddetti islamici (che con l’Islam non hanno nulla a che vedere) c’è la pena di morte. Ma anche nella "liberissima" america a me non pare che l’abbiano abolita in tutti gli stati (Texas, Florida, e altri patriottici ed esemplari stati si rendono responsabili di un numero notevole di omicidi e hanno pure le galere piene…). Per qnt riguarda la "libertà" in generale che starebbe tanto a cuore alle istituzioni americane, il trattamento che un normale cittadino deve subire alla dogana aeroportuale non solo negli USA, ma anche in Canada e Australia è semplicemente vergognoso, degno della peggiore delle dittature. Tutto a causa di questa messinscena grottesca che chiamano terrorismo. 

    Un saluto 
    Jon

  • Santaruina

    Ciao jon
    concordo con quanto dici.

    A presto

  • anonimo

    Ciao, sono @lice del Blog Oltrelospecchio!

    Uno dei tanti motivi per cui in USA una così alta % di cittadini è in carcere può essere spiegato dalla teoria sociologica dell’"etichettamento sociale".
    In parole povere la nostra identità (soprattutto in gioventù) è molto influenzata da come gli altrio ci vedono (soprattutto dalle persone a noi + vicine, ma anche dal resto della gente con cui veniamo in contatto): se ad es la maggior parte di persone vede X come "uno sfigato che non avrà mai una donna se non a pagamento", è + che probabile che ciò si avveri (la teoria dell’"etichettamento sociale" è connessa alla teoria della "profezia che si auto-avvera" x cui se io credo di essere uno sfigato, un delinquente, ecc finisco x comportarmi da sfigato-delinquente ecc). Ciò vuol dire che se un ragazzino viene messo in riformatorio e trattato-considerato delinquente per un furtarello episodico di poco valore fatto in un momento di disagio, egli avrà molte probabilità una volta uscito di diventare un VERO delinquente: difatti gran parte di chi finisce in carcere o riformatorio in giovane età passerà la vita a entrare e uscire di galera, Ciò perchè il carcere rafforza nel soggetto l’identità da "delinquente " (o la crea proprio, motiovo x cui è pericolosissima la legge italiana sulle droghe che permette di mettere ragazzini con 5g di marijuana in comunità come tossici o in carcere come spacciatori: una volta usciti molti di loro saranno convinti di essere tossici o spacciatori e si comporteranno di conseguenza! quando è attestato che nell’80% dei soggetti il consumo di cannabis non da particolari complicazioni e si interrompe spontaneamente verso i 30-35 anni..).
    In USA ad es è previsto il carcere anche x reati minori (come appunto la detenzione di pochi grammi di droghe leggere), e ciò favorisce questo perverso meccanismo..ma appunto pure l’europa si sta uniformando a tali precetti!

    In parole povere se tratti da grandi criminali ragazzini che fanno bravate o piccoli reatoi frutto di disperazione o disagio finisci x creare veri delinquenti, e ciò è noto da minimo 30 anni!

    Non so se si tratti di ignoranza o di una perversa volontà dall’alto di creare disfunzioni sociali da usare come capro espiatorio x leggi sempre + draconiane: conoscendo i pazzi satanisti Burattinai e le loro grandi conoscenze in psicologia e psicologia sociale, ciò appare perfino probabile!

    by
    @lice (Oltre lo Specchio)
    _____________________
    ..segui il ConiglioBianco!
    http://aliceoltrelospecchio.blogspot.com

  • anonimo

    Razza che ramazza

    Di Eugenio benetazzo
    Adesso mi è tutto più chiaro. Al momento in cui sto scrivendo mi trovo allo Space Needle di Seattle, ormai saranno più di trenta giorni che sto girovagando per gli States con l’intento di realizzare un videodocumetario sulla crisi finanziaria e quella immobiliare: Boston, New York, Miami, Atlanta, Phoenix, Las Vegas, Los Angeles, Seattle e Chicago. L’economia americana è collassata per motivazioni razziali: il suo destino sembra ormai segnato da un lento ed inesorabile declino economico e sociale. Chi confidava in un miglioramento con l’avvento di Obama, mitizzandolo come il nuovo Kennedy, ha iniziato a ripensarci. L’America di Obama non è l’America di Kennedy: alla metà degli sessanta, la popolazione americana era costituita per circa l’80% da bianchi caucasici (europei ed anglosassoni) e per il il 20% da svariate minoranze etniche (afroamericani, ispanici, orientali). Oggi è tutto cambiato: il 30% sono bianchi caucasici, il 30% sono ispanici, il 30% sono afroamericani ed infine il 10 % sono orientali. L’America come vista nei serial televisivi con i quali siamo cresciuti, da Happy Days a Melrose Place, non esiste più……..
    http://www.eugeniobenetazzo.com/razza_che_ramazza.htm

  • anonimo

    Razza che ramazza

    Di Eugenio benetazzo
    Adesso mi è tutto più chiaro. Al momento in cui sto scrivendo mi trovo allo Space Needle di Seattle, ormai saranno più di trenta giorni che sto girovagando per gli States con l’intento di realizzare un videodocumetario sulla crisi finanziaria e quella immobiliare: Boston, New York, Miami, Atlanta, Phoenix, Las Vegas, Los Angeles, Seattle e Chicago. L’economia americana è collassata per motivazioni razziali: il suo destino sembra ormai segnato da un lento ed inesorabile declino economico e sociale. Chi confidava in un miglioramento con l’avvento di Obama, mitizzandolo come il nuovo Kennedy, ha iniziato a ripensarci. L’America di Obama non è l’America di Kennedy: alla metà degli sessanta, la popolazione americana era costituita per circa l’80% da bianchi caucasici (europei ed anglosassoni) e per il il 20% da svariate minoranze etniche (afroamericani, ispanici, orientali). Oggi è tutto cambiato: il 30% sono bianchi caucasici, il 30% sono ispanici, il 30% sono afroamericani ed infine il 10 % sono orientali. L’America come vista nei serial televisivi con i quali siamo cresciuti, da Happy Days a Melrose Place, non esiste più……..
    http://www.eugeniobenetazzo.com/razza_che_ramazza.htm

  • toporififi

    Vedi, vedi… osservando attentamente la mappa delle percentuali di incarcerati, con evidente vantaggio su tutti gli altri, in testa c’è la Louisiana, la patria del blues, avevo ragione.

    E’ molto interessante il commento di Eugenio, praticamente ai golpe dei wasp si è contrapposta la rivoluzione demografica dei coloured, il 70% della popolazione è di colore, non è difficile prevedere in quanti anni arriverà a dominare un paese che, nel frattempo, sarà diventato terzo mondo, se non peggio.

  • Santaruina

    Alice
    per quanto si possa essere d’accordo o meno sulla teoria dell’origine "sociologico-ambientale" della delinquenza, rimane indubbio che il nascere in un ambiente piuttosto che in un altro condiziona di parecchio il futuro di un individuo.
    Penso sia innegabile.

    _________________________

    per quanto riguarda la Louisiana, 1 incarcerato ogni 55 abitanti mi pare una percentuale abnorme.
    Si tatta a tutti gli effetti di una sorta di neo-schiavitù.

    L’articolo di benettazzo, forse non del tutto condivisibile, introduce comunque dei dati di sicuro significativi.

    a presto

  • anonimo

    L’articolo di benetazzo è un pugno allo stomaco ma diverse verità le dice….
    Una Nazione non può avere come collante il solo capitalismo (terminale..).
    E ricordo che alcuni hanno parlato di possibile (nel 2010…) guerra civile negli usa…
    http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=print&sid=1546

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=5703
    M.

  • anonimo

    L’articolo di benetazzo è un pugno allo stomaco ma diverse verità le dice….
    Una Nazione non può avere come collante il solo capitalismo (terminale..).
    E ricordo che alcuni hanno parlato di possibile (nel 2010…) guerra civile negli usa…
    http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=print&sid=1546

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=5703
    M.

  • anonimo

    A proposito della "Terra dei liberi"….

    gli Stati Uniti si mobiliteranno per aiutare Haiti con l’invio di 3500 paracadutisti, una portaerei, tre navi anfibie e 2000 marines.

    Certo che sto Obama con questa fissa di inviare rinforzi militari nei Paesi altrui, sta diventando proprio maniacale!

    "Yes we can" diceva lui. Ed infatti ce la sta mettendo tutta…..

    patmos

  • anonimo

    comunque anche il nostro come dodello di "democrazy"..

    La vetrina e la bottega
    http://www.cpeurasia.org/?read=44212

  • anonimo

    comunque anche il nostro come dodello di "democrazy"..

    La vetrina e la bottega
    http://www.cpeurasia.org/?read=44212

  • anonimo

    Benetazzo chiarisce suo articolo "Razza che ramazza"

    gheto capio:
    http://www.eugeniobenetazzo.com/gheto_capio.htm

     

  • anonimo

    Benetazzo chiarisce suo articolo "Razza che ramazza"

    gheto capio:
    http://www.eugeniobenetazzo.com/gheto_capio.htm

     

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