Sia il tuo cuore libero da ogni astio,
sorridi a chi ti reca offesa,
benedici e cambia strada.
Se Dio lo vorrà,
vecchi sentieri
si congiungono di nuovo.
Sappi sempre perdonare,
perdona e ricorda
senza rancore.
Siano le tue intenzioni sincere
e quando recherai dolore
– perchè lo farai, prima o poi –
ferma il tempo, e fai il possibile
per recuperare i frammenti.
Fa’ che il piccolo sasso
che porti in mano
finisca nella parte giusta della bilancia
del bene e del male.
Non disperarti per quanto sia piccolo
il tuo contributo;
fanne buon uso.
Concedi il tuo amore
e il tuo affetto
senza aspettare nulla in cambio;
e a chi te lo nega,
concediglielo due volte.
Sappi attendere quando il mare
è in burrasca,
sfrutta il vento a favore
e riposati durante il temporale.
Se perdi di vista la tua Cattedrale
ricorda, sempre,
che la vita
è il viaggio.
Sempre con la Cattedrale nel cuore
sappi essere un buon viandante.
E se per tutto questo
sarai chiamato stolto,
ancora una volta,
sorridi,
non giudicare,
e benedici.
accipicchia, spero siano tuoi questi bei versi; sono davvero sensibili…
complimenti..
felicità
Rino, scoprendo Carlo
Ciao Rino
in verità ho scritto di getto, li ho lanciati nell’etere senza nemmeno rileggere…
A presto
Blessed be
Fossi capace di un decimo di ciò….
BRAVO !
Delizioso. E vero, soprattutto. Saremo giudicati con lo stesso metro col quale abbiamo giudicato. E il perdono è il dono per eccellenza, è l’iper-dono. Giordano Bruno, finalmente riabilitato dal Papa di Assisi, pur di non rimangiarsi l’aver detto che anche i diavoli, prima o poi, torneranno in Paradiso, scelse il rogo.
Un abbraccio fraterno.
Ipo
Altro che difficile..via impossibile direi.
Già incamminarsi è cosa buona.
Per il resto siamo umani, con tutto quello che questo comporta. :-)
Blessed be