(post editato: aggiunte riflessioni sul concetto di “partecipazione”)
Una volpe, nel saltare una siepe, scivolò e, stando per cadere, s’aggrappò, come sostegno, a un rovo.
“Ahimè!”, gli disse tutta indolorita, quand’ebbe le zampe insanguinate dalle sue spine, io mi rivolgevo a te per avere un aiuto, e tu mi hai conciato ben peggio”.
“L’errore è tuo, mia cara”, le rispose il rovo, “hai voluto aggrapparti proprio a me che, d’abitudine, son quello che si aggrappa a tutto”.
Detta anche la favola dell’elettore e del politico.
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Partecipazione sarebbe quindi apporre una x su un simbolino?
è questo “fare politica”?
Personalmente, ne dubito.
Il sistema democratico è strutturato in modo tale da convincere l’elettore suddito di poter decidere per la propria sorte.
Gli ultimi 50 anni non sono stati sufficienti a dimostrare che ciò non corrisponde al vero. Veltroni non mi pare che “stacchi dal passato”.
Curioso poi che tutti i politici tendano a presentarsi quale “nuovo che avanza”, ammettendo così esplicitamente che l’operato di chi li precedette è stato fallimentare.
E stiamo parlando di quegli stessi partiti e personaggi che ancora formano questi “nuovi schieramenti”
Ma la truffa della democrazia è identica negli anni.
Periodicamente vengono scelti dei personaggi più o meno “vergini” (più o meno) che metteranno in atto gli stessi, identici programmi di sempre.
Quale candidato ha denunciato la truffa del denaro stampato dal nulla, per esempio?
E la strapotenza degli “apparati finanziari sovranazionali”?
Non mi pare che nemmeno veltroni l’abbia fatto.
Veltroni che propone nel suo team quel dalema che mandò i nostri caccia a uccidere civili innocenti nei balcani. Ce ne siamo dimenticati?
L’Italia in teoria ripudia la guerra.
La Serbia non ci aveva invaso, noi l’abbiamo bombardata.
Facevo parte di un gruppo politico giovanile di sinistra all’epoca, e mi ricordo ancora i volti delusi e imbarazzati di noi ragazzi che credevamo davvero in valori come “pace” e “giustizia” di fronte alle scelte del “partito di riferimento” che compiva un gesto così criminale.
Quegli uomini sono ancora tutti qui, al fianco del veltroni.
Questo sarebbe il meno peggio?
Partecipazione, ovvio.
Ma siamo sicuri che “partecipare” significhi fare una x che legittimi in tutto e per tutto i gesti criminali che i nostri futuri governanti metteranno in atto?
Partecipare significa denunciare, far sentire la propria voce.
Sottrarsi a questo ricatto.
Partecipare significa non legittimare i criminali.
da lunedì in poi questo blog tornerà ad occuparsi di cose un po’ più serie, almeno proverà a farlo.
Blessed be
alternative?
non aveva scielta la povera volpe,
si è grappata che era portata alla sua zampa,
sfortunatamente,
e noi votiamo non a caso
ma riflettendo :-))))
speriamo questa volta sia quella giusta!!!!
un caro saluto ed
una serena domenica!
Ipse, alternative?
innanzitutto, Esaminare la natura della recinzione
.
Qualquna, la povera volpe pensava davvero di salvarsi, e il suo fu un gesto istintivo.
L’importante è imparare la lezione. :-)
Blessed be
Ipse, alternative?
innanzitutto, Esaminare la natura della recinzione
.
Qualquna, la povera volpe pensava davvero di salvarsi, e il suo fu un gesto istintivo.
L’importante è imparare la lezione. :-)
Blessed be
Ipse, alternative?
innanzitutto, Esaminare la natura della recinzione
.
Qualquna, la povera volpe pensava davvero di salvarsi, e il suo fu un gesto istintivo.
L’importante è imparare la lezione. :-)
Blessed be
Caro Carlo,
agli sgoccioli i tempi ultimi, agli sgoccioli anche gli uomini di questa generazione di Adamo: non potendo più contare su di un sostrato pneumatico, si deve giocoforza guardare a quello psichico, con la speranza che questi politici si rivelino giusti il tanto che basta a mandare avanti la baracca, sino al giorno dell’ Omega.
Ottime le osservazioni da te postate circa il voto nelle democrazie; d’altra parte questo è il menù del giorno e chi non vuol morire di fame si deve adattare, anche in questo caso vige l’adeguarsi quel tanto che basta per non scadere nel ridicolo (Demagogia e Populismo come degenerazione della degenerazione, la Democrazia).
Con stima
Petrus
scusa, ma, ogni tanto, riesci anche a non citarti addosso?
citazione per citazione, c’è chi dice che sia solo una favola. cazzi suoi:
durante un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano, un colibrì volava in senso contrario con una goccia d’acqua nel becco.
“cosa credi di fare!” gli chiese il leone.
“vado a spegnere l’incendio!” rispose il piccolo volatile.
“con una goccia d’acqua?” disse il leone con un sogghigno di irrisione.
ed il colibrì, proseguendo il volo, rispose: “io faccio la mia parte”
(seppoi riuscissi anche a farci sapere come intendi evadere dalla gabbia non sarebbe male. così, giusto per evitare di lasciare discorsi in sospeso..)
ipse, quando si fanno mille volte gli stessi discorsi, è naturale rimandare al già detto.
sono io il primo a dire che tendo a ripetermi.
la tua storiella è davvero bella, ma occorrerebbe chiedersi chi sia il colibrì e chi il leone.
l’80% circa dei “cittadini” vota.
Un ottanta per cento che fa la sua parte, nell’alimentare l’incendio.
Petrus, un caro saluto anche a te.
Blessed be
voto?
chi fa si mangia?
sono debole di stomaco, sai com’è ……..meglio che vado in vacanza difficile legittimare elezioni incostituzionali
ho cercato la scheda ma non ricordo dove l’ho riposta, sicchè il fato ha fatto la scelta.
buon inizio settimana
nulla accade per caso. :-)
Blesssed be
l’incendio è il mondo che va a rotoli grazie all’ignavia, all’egoism e all’avidità degli uomini. mi pareva evidente, ma, se preferisci, continua a travisare.
iggy
Non capisco la voglia di Santaruina di discutere con i DSE (Democratici in Servizio Effettivo), né da dove attinga la pazienza e la forza di rispondere alla medesima partitura che certuni suonano da 50 anni a questa parte. In fondo non è tanto questione di voto/non-voto (anche se Junger ha scritto mirabili pagine su questo argomento) ma della prospettiva in cui si pongono questi nuovi manichei. Tu stesso, Santa, penso che ne avrai incontrati tanti durante la tua breve militanza politica: da un lato la “democrazia”, dall’altro la “barbarie”. Infatti, questi fulgidi esempi di “partecipazione”, alla fine non sono per la democrazia in quanto tale (non voglio pensare, infatti, cosa succederebbe nel caso arrivasse a governare una formazione politica come Forza Nuova) ma per il voto “giusto” che, inevitabilmente, è sempre per la parte che supportano. Ieri era il “Sol dell’Avvenir”, oggi “Yes we can”. Fiato sprecato per chi non capisce che il voto sarebbe utile nel caso potesse davvero cambiare le cose o nel caso ci fossero differenza tra “destra” e “sinistra”. Fino ad allora si continuerà a parlare lingue diverse… mi spiace soltanto di non aver un riferimento favolistico a suffragio di quanto dico. :D
P.S. Volevo segnalarti un partito politico che ha, forse, finalmente scosso le mie riserve sulla possibilità di partecipazione elettorale: http://www.il-loto.it
Inquietante, nevvero? ;)
ciao Samael
manichei è un termine forte che però sintetizza abbastanza bene il modo in cui solitamente ci si pone all’interno del “gioco democratico”.
Spesso mi chiedo anche io il motivo per cui mi piace così tanto intraprendere tali discussioni.
Il problema è che me lo chiedo sempre dopo :-)
Comunque nessuno scambio alla fine è sprecato, si impara sempre qualcosa.
Per quanto riguarda il loto, che dire
Darò un’occhiata a quello che dicono.
Se non altro hanno un bel simbolino.
Grazie per la segnalazione :-)
Blessed be
La mia segnalazione de “Il Loto” era MOLTO ironica… ;)
C’è molto Sai Baba e poca Tradizione. La cosa più bella è che l’adesione al loro movimento politico è definita casting…
Io ho partecipato. Astenendomi.
Pat
casting dice tutto… :-)
a presto
Pat, idem ;-)
Blessed be
Leggo e apprendo.
Rino, leggendo
penso che i giochi siano fatti, vi sono grosse novità: la sinistra-sinistra scompare, la lega alza la testa con fare decisamente spavaldo (l’elettorato glielo permette), Casini fa la magra figura del coglione… manco ci metterà piede in senato… è il Berlusca risorge.
Possiamo considerare gli ultimi due anni come una sorta di parentesi in quella che entrerà nella storia d’italia come “l’era di Berlusconi”.
Veltroni non convince, ringraziando Iddio… chissà quali e quanti danni avrebbe fatto con il suo buonismo. Sono curioso, davvero curioso. secondo il grillo-pensiero questo governo durerà al massimo un anno e mezzo. Vedremo.
Eppure, l’idea di non pagare più il bollo… mi piace da morire ;)
Il voto spegne gli incendi? Nel Paese delle Meraviglie, forse, col Cappellaio Matto e il Bianconiglio.
Piuttosto, non si può fare a meno di notare che decenni di “partecipazione” limitata alla cabina elettorale (subito fuori, invece, ognuno per i cazzi suoi e soprattutto fanculo a chi non vota come noi: è loro la colpa di tutto!… è chiaro!… non si scappa!) hanno fatto da corollario a decine, centinaia di conflitti con milioni di morti, più millanta altri crimini di ogni genere e specie.
O come mai?… Avranno, i partecipanti, sbagliato a votare? La loro partecipazione, nel vergare la crocetta – democratica! – non fu forse sufficientemente assorta? Cosa li distrasse? Mistero! Eppure mai scarseggiarono i voti, anzi, ve ne furono, sempre, in copiosa abbondanza, a ondate, mari e oceani di crocette, tonnellate di grafite che sarebbe bastata per riscrivere l’intera biblioteca d’Alessandria!
Si credevano colibrì ma erano pecore, troppo tardi scoprirono di non potere volare: precipitarono a testa in giù nell’avvampante rogo, ahimé!
Un saluto a te, Rino :-)
Elwin, questo governo si troverà costretto a prendere una serie di decisioni “impopolari” che lo metteranno a dura prova, decisioni imposte dall’alto.
Sarà divertente vederne le gesta.
Pax, and so on and on, storie che si ripeteranno.
A presto
ci sono migliaia e migliaia di italiani “che vedono le cose come stanno”, cioè migliaia che leggono luogocomune, blondet, comedonchisciotte, e i lettori di santaruina e zaccheo, gli ammiratori di ron paul etc.
queste migliaia potrebbero mettersi costruttivamente alle calcagna del ceto politico “di sistema”, al quale avvicinarsi è più facile di quel che si pensi, in questi tempi di politica “ristretta” negli apparati e nella partecipazione, rispetto alla prima repubblica.
se il ceto politico si sentisse “circondato” da partecipazione di questo tipo, una leggera incidenza verso il meglio ci sarebbe.
niente miracoli, ma un po’ meglio sì.
invece questa gente si astiene, o appoggia visibilmente grillo, o appoggia loro, ma solo nell’urna, e li giustifica così come sono.
io, nel mio piccolo sperimento che non è difficile avvicinare operativamente deputati e gente abbastanza in alto.
ma non ho mai incontrato nessuno che facesse parte delle succitate “correnti di pensiero”.
se nella mia città, per dire, anzichè da solo, avessi trovato 20 o 100 persone così (è una città grande)avrei potuto fare di più.
e invece ci troviamo solo con un tremonti a mezzo servizio, anzi probabilmente annullato perchè avrà la sua antitesi frattini come ministro degli esteri.
non l’ho votato, ma sarà interessante vedere come si muoverà tremonti, stasera è stato esplicito come non mai, non lo fu così arrivando al potere nel 2001.
vedremo, quanti segnali darà, se saranno sos, o fumogeni verso il popolo. certo sarà l’unico percorso che meriterà seguire nel governo nascente.
andrea
Felice di non aver votato.,
Santaruina
ma tu sei tanto profondo., come si puo’ scrivere post meno seri., :)
Andrea, discorso senza dubbio interessante.
Il problema però non svanisce, una volta arrivati nei pressi dei “parlamentari”.
Il loro potere decisionale è in ogni caso nullo, senza contare il palese fatto che per arrivare ad essere “parlamentari2 una buona fetta della loro anima l’hanno già “affittata”…
A presto
Fatma, sei gentile.
ed in effetti ci sono giorno in cui mi sento molto più profondo persino delle pozzanghere estive.
Un caro saluto a te.
Blessed be
santa, le tue considerazioni sono probabilmente più realistiche delle mie, e non è che le ignorassi.
credo però che manchi anche la maturità, penso al popolo della rete, per “occupare” quelle parti di anima ancora libere.
siamo a nuove forme di frazionismo, per cui io sono troppo papista per unirsi a me, un altro troppo comunista o fascista etc, e si perde di vista il fatto che abbiamo più elementi in comune di quel che sembra. nel suo piccolo il fenomeno ron paul insegna che qualche pregiudizio si potrebbe superare, fare fronte comune, e poi dividersi dopo.