…non era mia intenzione mettere in dubbio che la dottrina degli Illuminati e i principi del Giacobinismo non si fossero estesi agli Stati Uniti.
George Washington
Qualche giorno fa era stata segnalata con una certa curiosità dai media mainstreem la notizia di un incontro, più o meno segreto, a cui avrebbero dovuto partecipare dei personaggi alquanto interessanti.
Si trattava di una cena, purtroppo saltata, in cui si sarebbero venuti a trovare, seduti nello stesso tavolo, Dan Brown, l’autore del celebre Codice da Vinci, Ron Howard, regista della trasposizione cinematografica del romanzo, il cardinale Friedrich Wetter, e soprattutto Giuliano di Bernardo, ex venerabile Gran Maestro della Massoneria e attualmente alla guida della Accademia degli Illuminati.
A quanto pare scopo della riunione era il fare pressione affinché le gerarchie ecclesiastiche non osteggiassero troppo il progetto di un secondo film tratto dalle opere di Brown, e che trattava proprio della setta degli Illuminati.
La prima cosa che potrebbe colpire in questo episodio è il fatto che un ex maestro massone ed un cardinale del Vaticano si ritrovino amabilmente a discutere attorno allo stesso tavolo, o meglio che abbiano avuto intenzione di farlo.
Ma la vera stranezza della storia è un’altra, ovvero il fatto che di tale incontro così “segreto” si sia parlato nei giornali mainstreem.
Pare difficile pensare che personaggi di tale risma non abbiano saputo mettersi d’accordo per trovarsi in tranquillità senza che la notizia fosse data ai quattro venti, visto e considerato anche l’oscuro piano di cui avrebbero trattato.
Ancora più sorprendente risulta l’esistenza di una Accademia degli Illuminati presieduta da un ex venerabile Gran Maestro Massone.
Sorprendente in quanto incarna perfettamente l’immaginario di ogni buon indagatore cospirazionista.
Troppo perfettamente.
Così perfettamente che pare buttata lì apposta.
Per coloro che indagano sugli aspetti nascosti della storia il termine “illuminati” si ripresenta più volte.
Alcuni ricercatori, come l’estroso David Icke, chiamano con questo nome un gruppo di potere occulto che avrebbe in mano i destini di tutto il mondo, un gruppo elitario di cui farebbero parte molti regnanti europei, famiglie di spicco come i Rothschild ed altri intoccabili.
Un gruppo di persone che per alcuni sarebbe addirittura legato da antichi vincoli di sangue.
Come sempre in questo campo la realtà e la fantasia si intrecciano in maniera quasi inestricabile, e il compito più complesso non è certo trovare le informazioni a riguardo, ma riuscire a selezionarle.
Storicamente gli Illuminati di Baviera, che nulla hanno a che fare con l’organizzazione di cui tratta Dan Brown nel suo romanzo, furono un ordine segreto fondato nel 1776 da un ex gesuita, Johan Adam Weishaupt.
Ad una severa gerarchia iniziatica dai riferimenti esoterici si univa un impegno “rivoluzionario” che aveva come scopo l’abbattimento dell’ordine esistente in prospettiva di una futura riorganizzazione sociale.
Per ottenere tale scopo Weishaupt decise di educare i suoi seguaci affinché si infiltrassero e condizionassero le organizzazioni che all’epoca godevano di un certo prestigio e di un notevole potere, come la massoneria.
La fine degli Illuminati avvenne nel 1786 quando il principe Elettore di Baviera ne decretò lo scioglimento in quanto ordine eversivo.
Ufficialmente in questo modo finì anche la storia degli Illuminati storici.
Per alcuni la loro influenza continuò anche in seguito della scomparsa dell’ordine, e pur non essendo tale possibilità argomento di semplice indagine, sicuramente l’influenza delle loro idee continuò a condizionare molti gruppi eversivi successivi.
In sintesi, il programma rivoluzionario degli Illuminati consisteva in sei punti:
1. abolizione della monarchia e di ogni altro governo legale;
2. abolizione della proprietà privata;
3. abolizione del diritto di eredità privata;
4. abolizione del patriottismo e della lealtà militare;
5. abolizione della famiglia, cioè del matrimonio come legame permanente, e della moralità familiare; permesso il libero amore; l’educazione dei figli viene affidata alla comunità;
6. abolizione di qualunque religione
Questi punti hanno portato alcuni storici a considerare gli Illuminati di Weishaupt come i diretti ispiratori del socialismo storico.
Occorre però ricordare anche l’ispirazione religiosa dell’ordine, che benchè si proponesse l’abolizione delle religioni tradizionali si rifaceva ad un misticismo di stampo luciferiano, essendo Lucifero visto come il dio che libera l’essere umano dalla ignoranza e dalla sopraffazione.
L’adorazione di Lucifero, considerato come la divinità che concede la conoscenza in antitesi al Dio delle religioni tradizionali oppressivo e tirannico, è una costante che unisce tutte le società segrete iniziatiche rivoluzionarie del passato, e la stessa venerazione si ritrova oggi nella massoneria moderna.
Che vi siano oggi organizzazioni segrete iniziatiche che ancora si ispirino agli ideali rivoluzionari degli Illuminati è molto probabile, più difficile risulta stabilire se queste organizzazioni possiedano l’influenza e la capacità per mettere in pratica i loro obiettivi.
Secondo Wiston Churchill, come si è già visto in passato, la stessa rivoluzione russa fu portata a termine dai diretti discendenti dell’ordine degli Illuminati:
“Dai giorni di Spartaco Weishaupt a quelli di Karl Marx, e fino a Trotsky (Russia), Bela Kuhn (Ungaria), Rosa Luxemburg (Germania) ed Emma Goldman (Stati Uniti), questa cospirazione mondiale per il rovesciamento della civiltà e la ricostruzione della società sulla base dello sviluppo bloccato, sulla base dell’invidia e dell’impossibile eguaglianza, è cresciuta costantemente.
Ha avuto, come uno scrittore moderno, Nesta Webster, ha abilmente dimostrato, una parte riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese.
E’ stata la guida di ogni movimento sovversivo del XIX secolo; ed ora questo gruppo di personalità straordinarie ha afferrato il popolo Russo dai capelli ed è diventato praticamente il padrone indiscusso di questo enorme impero.”
(si veda a tal proposito l’articolo “Storia e Metastoria”)
Sicuramente Wiston Churchill aveva accesso a conoscenze che ad un semplice cittadino sono negate, e su di esse basava le sue considerazioni.
Per quello che a noi è concesso sapere, se anche oggi una organizzazione occulta di tal potere esistesse, di sicuro noi non ne sapremmo il nome, e probabilmente quel nome non sarebbe “Illuminati”.
Ma, in fin dei conti, considerato il particolare momento che stiamo vivendo, potrebbe anche essere così.
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