The end is near.
11 Novembre 2009 Kerli è una giovane e promettente cantante estone, la cui immagine ben riassume le ultime tendenze dell’immaginario adolescenziale. Innocente e sensuale nello stesso momento, si muove all’interno di un universo neogotico ed onirico, un universo in cui il simbolismo più inquietante si palesa per vie per nulla velate, secondo le ultime tendenze tipiche delle proposte commerciali della musica giovanile. Il video “Walking on air” rappresenta a tal proposito un esempio davvero esplicito, una vera e propria sintesi di tutti gli elementi riconducibili alla manipolazione della mente ed allo svuotamento della personalità. Come nel caso di Lady Gaga, il simbolismo presente assume connotati talmente palesi che non è necessario soffermarsi eccessivamente nella loro disamina. I più curiosi potranno sbizzarirsi nel trovare ulteriori riferimenti. La bambola con le fattezze di Kerli, simbolo della sua anima e della sua personalità. Kerli guarda la televisione, ma è lei l’osservata. “Questa stanza non ha più pareti, ma alberi”… Per l’ombrello si veda Rihanna. La farfalla non poteva mancare. L’uccellino nella gabbia, la condizione di schiavitù. Lo specchio, la personalità nascosta. Kerli al risveglio trova i fili che escono dai suoi polsi. Era solo un sogno?
8 Novembre 2009 Le forze dell’ordine sanno che una delle tecniche più efficaci nel portare a termine un interrogatorio è quella di trasmettere al sospettato dei segnali contrastanti.
Nella pratica, si alterna un atteggiamento severo ed accusatorio ad uno più gentile ed accomodante, si passa dalle accuse espresse con violenza a parole comprensive ed amichevoli. Si tratta della classica tecnica del “poliziotto buono e del poliziotto cattivo”, come più volte è stata raccontata, in maniera assai semplificata, nei romanzi e nei film polizieschi.Nelle situazione di profondo stress, infatti, ciò che manda in estrema difficoltà la mente è la ricezione di segnali contrastanti. Trovandosi davanti ad una situazione di difficoltà, il cervello tenta di analizzare la situazione per poter elaborare una risposta adeguata, ma se le informazioni che giungono dall’esterno si contraddicono la mente stessa non è in grado di operare con lucidità, e diviene del tutto vulnerabile. Se il sospettato, ad esempio, si trovasse di fronte degli agenti severi ed ostili, potrebbe, con un grande sforzo di volontà, adeguarsi al loro comportamento e prepararsi psicologicamente ai loro attacchi. La tecnica dei segnali contrastanti mi è tornata in mente in questi ultimi giorni a proposito dell’influenza ex suina. In seguito si mostrano immagini di personale medico e di individui vari con mascherine, si parla dei pronti soccorsi presi d’assalto e subito dopo si manda in onda una dichiarazione del vice ministro Fazio che afferma che il tasso di mortalità dell’influenza A è assai minore di quello di una comune influenza. Quello che emerge alla fine è una sensazione di totale incertezza, dopo aver ricevuto una serie di segnali angoscianti alternati a discorsi rassicuranti, e resta da chiedersi se tutto questo sia causato dall’incompetenza e dall’incoscienza dei giornalisti oppure se non vi sia una volontà precisa nel creare confusione nelle menti dei telespettatori. nel frattempo, si segnalano le ultime notizie a proposito dell’influenza A:
– La Baxter, l’epidemia ucraina, Joseph Moshe e i virus ricombinati – La Polonia rifiuta i vaccini – Compare un nuovo virus in Ucraina 6 Novembre 2009 In questo blog è stato più volte sostenuto che uno dei migliori modi per individuare gli etat d’esprit diffusi nella nostra società è quello di seguire con attenzione l’evolversi della cultura popolare, e dell’industria musicale in particolare. Inoltre, il cercare tracce di particolari rimandi simbolici celati all’interno delle produzioni musicali studiate per le giovani generazioni, e non solo, è attività stimolante, che può offrire molte soddisfazioni. Negli ultimi tempi, però, tale divertimento viene sempre meno. Il motivo è semplice: se fino a qualche anno fa occorreva cercare con attenzione i vari riferimenti celati nel contesto, attualmente un certo simbolismo “esoterico” viene addirittura ostentato.Si è già visto il caso di Rihanna e del suo mentore Jay Z, ma a rubare la scena in questo periodo, per meriti acquisiti sul campo, è sicuramente Lady Gaga. Lady Gaga, nata Stefania Gabriella Germanotta, è stata la cantante esordiente che ha raccolto il maggior successo nel 2009, lanciata in grande stile dalla sua casa discografica e da MTV senza badare a spese, per quanto riguarda il marketing. Con Lady Gaga ogni disamina approfondita ha poco senso, dal momento che mai come nel suo caso è sufficiente “guardare le figure”. Si rimanda a tal proposito ai due articoli che il sito the Vigilant Citizen le ha dedicato, Lady Gaga, The Illuminati Puppet e Lady Gaga, The Illuminati Puppet – part 2. Gli articoli sono in inglese, ma risultano comprensibili anche per chi ha poca familiarità con l’albionico, dal momento che, come si diceva, le immagini sono più che sufficienti. Lady Gaga seduta su un trono massonico. Così ci toglie tutto il divertimento. 4 Novembre 2009
L’imminente concerto di Beyoncé in Egitto ha sollevato non poche polemiche. I politici conservatori non sono entusiasti di ospitare la popstar che “appare nuda nei suoi video” e che viola le norme della legge islamica.
La Corte di Strasburgo dice no al crocefisso in classe. La Corte europea dei diritti dell’uomo con sede a Strasburgo, esaminando il ricorso presentato dalla signora Soile Lautsi, di Abano Teme, ha stabilito che l’esposizione del crocifisso in classe “e’ contraria al diritto dei genitori di educare i figli in linea con le loro convinzioni e con il diritto dei bambini alla liberta’ di religione”.Le autorità egiziane stanno decidendo se permettere o meno alla cantante Beyoncé di esibirsi nel loro paese, dal momento che l’immagine dell’artista potrebbe essere offensiva nei confronti della sensibilità e la moralità del popolo egizio. Nel frattempo, la corte europea dei diritti dell’uomo (ed è già di per sé assai inquietante il fatto che un qualcosa denominato “corte europea dei diritti dell’uomo” possa decidere sugli usi e costumi del popolo italiano), sentenzia che l’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche potrebbe essere offensiva nei confronti degli alunni che professano altre religioni. Agli occhi del pensiero occidentale politicamente corretto, il primo è un caso di palese e retrograda censura, mentre nel secondo caso ci si trova di fronte ad un atto di libertà. |
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