Second Life? A casa di amici ho vissuto un incubo. Avevano tutti i pc accesi, uno a testa, e per tutto il giorno. Ognuno di loro aveva un avatar all’interno di “quel luogo”…mi sono sembrati ZOMBI. ma non quelli che vedevo nello schermo, i loro cloni secondlife, ma quelli che erano davanti a me in CARNE ED OSSA.
Forse lo scritto a cui tengo di più tra quelli qui presenti è il primo epilogo alla saga del “Più reale del reale”.
Credo che la virtualità sia l’aspetto caratterizzante dei nostri tempi, la direzione verso cui gli eventi stanno spingendo.
E vi starebbe di sfondo una riflessione ancora più profonda, riguardo alla smaterializzazione verso cui il mondo moderno si sta dirigendo.
La virtualità sta sostanzialmente prendendo il posto del mondo “reale”, o almeno di quello che noi crediamo reale; dopo la morte della metafisica e delle sue allusioni ad un mondo “più vero”, un mondo superiore, ora lentamente sta decadendo anche il mondo fisico, sostituito da una sua rappresentazione fittizia, una metafisica alla rovescia.
Second Life è il celebre, ormai, “gioco” che sta conoscendo un successo enorme, specialmente negli Stati Uniti, che come noto dettano le tendenze che di lì a poco raggiungono anche il vecchio continente.
Come noto l’essenza di Second Life è la costruzione di un alter ego virtuale, che si muoverà in un mondo virtuale popolato da milioni di ulteriori alter ego.
Un mondo dove le possibilità che la vita reale ha negato possono venire realizzate.
Sarebbe forse inutile chiedersi ora cosa ci sia di “vero” in tutto questo, la stessa parola realtà ormai ha perso il suo intrinseco significato, ma vi è comunque un alone inquietante che avvolge il tutto.
Persone che passano le loro giornate stressate dal lavoro e dagli impegni quotidiani che una volta giunte a casa entrano nella rete per iniziare una seconda vita più gratificante.
La smaterializzazione di quello che del reale restava pare essersi così conclusa.
Seconda vita, o forse ultima forma di vita?
si veda anche: Second Life, quando una vita non basta
Hai ragione,
mi comporto questo modo anche io,
appena ho tempo, conneto,
non vado trovare le mie amiche, appoggio il libro, spengo il tv
ma perferisco “navigare”,
nella vita virtuale trovo tutto, che nella realtà mi manca, e mi sento libera, e “volare” con la fantasia.
Però da preocupazione, spesso rifletto,
e arrivo a conclusione, chè vale piu’ un sincero semplice sorriso “reale”, chè tutta la rete del mondo intero.
ciao! riflettendo sul tuo post interessante
Buona Fine Settimana!
Ma per favore, la maggiorparte della gente che finisce in second life sono nerd, finiti li perchè non scopano.
Questo per colpa delle donne.
In Afghanistan non accade perchè la donna li si compra con 4 cammelli.
Che ragionamento cristallino.
…semplicemente è il non essere contenti con quello che si è, con quello che si ha, con quello che si fa: l’insoddisfazione della vita; peccato capitale!
Felicità
Rino, presente qua ed ora con tutti i propri sensi
Ciao carissimo,
quoto hansholbein. Second life è roba per “disadattati” incapaci di vivere nella vita reale.
E’ un gioco, tutto qui. Il problema sorge quando scendono in campo sentimenti veri. Tutto ciò mi preoccupa molto. Piuttosto che passare le serate, ore intere, su questo mondo virtuale, basterebbe fare una passeggiata al parco, leggere un buon libro, andare la cinema, ascoltare della buona musica… o semplicemente stare in una afosa serata di mezza estate, seduto sul balcone di casa a guardare le stelle.
Un abbraccio, buona domenica carissimo
Potrebbe essere che questo mondo attragga coloro che hanno difficoltà a relazionarsi “normalmente” nella vita reale, però fa riflettere il fatto che attualmente vi sono 8 milioni di iscritti a second life, e la cifra sta salendo giorno dopo giorno in maniera esponenziale.
Forse il mondo nuovo che ci aspetta sarà popolato da “disadattati”, forse il mondo nuovo è già qui.
Blessed be
Certi numeri vanno presi con le molle… certo 8 milioni di iscritti, ma se ti colleghi ad una qualunque ora, troverai che gli utenti “veri” connessi sono circa sempre sui 30.000
La gran parte degli iscritti, vale a dire 7.970.000 sono solo curiosi che si sono iscritti, hanno cazzeggiato per un po’, visionato questo mondo, tentato di far morire l’avatar… tutto qui.
L’ho provato per due giorni, poi mi sono rotto.
Ciao carissimo
Il virtuale attrae perfchè il reale respinge.
Il reale (lavoro, virta quotidiana, etc.) è arrivato ad una tale perdita di senso che qualsiasi virtuale (internat, chat, sl, giochi on line etc.) è meglio. Ecco dove è visibile la perdita di spiritualità nella vita: la vita è così scollata dallo spirito (dall’io profondo, dall’anima, dall’essree, chiamalo come vuoi), dal senso, che è diventato pesante viverla.
Una domanda: era così anche 100 anni fa, ma la gente non poteva fuggire dal reale, oppure 100 anni fa c’era più senso?
Un’altra domanda: se la vita è in realtà un illusione, c’è differenza fra la vita reale e second life?
Saluti
Padella
Spero che tu abbia ragione, caro Airel :-)
Blessed be
Un’altra domanda: se la vita è in realtà un illusione, c’è differenza fra la vita reale e second life?
bella domanda, ma se la vita fosse solo una illusione, second life sarebbe l’ illusione di una illusione.
Qualcosa di veramente triste, in altre parole…
Blessed be
@padella: prego, non diciamo scemate. La vita ha senso eccome. Non sarà forse, che è l’uomo che non riesce più a “trovare” il senso della vita, proprio perchè “rifiuta” di viverla?
La vita non è “scollata dallo spirito”… un maestro sufi ti direbbe che se non riesci a trovare Dio mentre peli le patate non hai capito un bip della vita. Cercare dove? Ma cos’è tutto questo disprezzo per il reale?
100 anni fa, 1000 anni fa, ieri: la vita si vive e si coglie il suo senso nel “viverla”. Se fuggi, se rifiuti di vivere perchè non ti piace la risposta è tutto un altro affare.
Allora si è solo deboli e degli “smidollati” (senza offesa per nessuno ovviamente) la cui patria è il mondo dell’intangibile dove dettiamo noi le regole, dove non ci ammaliamo, dove tutto è bello.
Questa cosa, dice bene Santa, è di una TRISTEZZA assoluta. L’uomo ha perso il suo CORAGGIO.
Cerchiamo di svegliarci e di vivere.
PS: si Santa, quelli on-line sono sempre un numero miserevole rispetto agli iscritti…proprio in questo momento sono 32.384 (su
8.282.161 iscritti.. ho detto tutto)
Ciao carissimo :)
@padella: chiedi
se la vita è in realtà un’illusione, c’è differenza fra vita reale e Second Life ?
Se la risposta è No, quello che faccio in SL lo posso fare anche nella vita reale: quando non soldi posso prostituirmi, vendere droga; in SL non mi succede niente anzi … quindi perchè non farlo anche nella vita reale ?
E’ questa la trappola.
Il problema non è “quello che non riesco a vivere nella vita reale lo vivo in SL” ma “quello che vivo in SL, dopo che ho superato, infranti i miei confini morali (tanto è un gioco !) perchè non provarlo a vivere nella vita reale ?”
Domandi se fosse stato così anche nei bei tempi andati; mezzi di fuga dalla realtà ce ne sono sempre stati: libri, teatro, cinema, droga, lavoro (già, lavorare in modo compulsivo, totalizzante, secondo me, è un modo subdolo di sfuggire la realtà: è difficile che qualcuno ti condanni e nel contempo puoi non vedere ciò che non vuoi vedere, non vivere quello che non vuoi vivere)
Ma questi altri mezzi erano, sono morali o immorali, SL è amorale.
La differenza è grande.
Ciao
Sandro
si parlerà di libertà,quando effettivamente saremo tutti schiavi
ho scritto al futuro,anche se a mio vedere è già così.
x padella: 100 anni fa era così?Sicuramente no,era meglio,ma semplicemente perchè l’azione decadente aveva percorso meno strada.100 anni fa rispetto a 200 anni fa(faccio proporzioni matematiche che comunque non sono esate,visto che più passa il tempo più esso viene percepito velocemente,basti guardare le innovazioni dell’ultimo secolo) poteva credo istaurarsi un sentimento “simile”.
Se vuoi cercare un periodo sensato, più o meno complessivamente, in occidente, bisognerebbe toranre al 1300.
Rispondendo invece alla tua domanda sull’illusione della vita,posso dirti che l’espressione usata calza a pennello per i tempi odierni,a tal punto degenerati.Ma in verità, la vita è reale ma non è l’unico piano della realtà esistente,e rispetto a gli altri piani essa è il più basso,poichè meno importante,sostanziale(da stare sotto) e non essenziale.Vedendo con nuova luce anche la traduzione del termine maya in arte e non illusione, possiamo comprendere che la vita,pur essendo al livello più basso, è un dono di valore stupefacente,del tutto gratuito,bello come un’opera d’arte appunto,questa vita intesa in tal modo fu il paradiso terrestre.Ciò rientra anche nell’ottica del considerare tutto ciò che esiste propriamente come un simbolo del principio superiore.
saluti
Davide
Leggo e rifletto su queste considerazioni.
Sandro Airel e Davide avete introdotto spunti interessanti.
Alla fine tutto gira intorno al concetto, sfuggente e difficilmente definibile di “realtà”
Forse è l’illusione che non esiste, forse anche l’illusione è a suo modo “reale”.
Il tema è vasto, ci dovremo tornare. :-)
Blessed be
ho riletto il tuo post, e i commenti, e ho preso un spunto per il mio prossimo post,
perchè non ho fatto il commento giusto , ho riflettuto, e ho cambiato idea!
ciao!
sempre leggendoti volentieri, ma va capito meglio!
ciao!
Attenderò il tuo post, allora :-)
Blessed be
a me già comincia a sembrare terrificante il blog (il mio poi, è proprio spaventoso).
bisognerebbe frequentare le cosidette comunità virtuali non più di un’ora la settimana…
io sono un tipo decisamente da bancone (di pub)….
ciao santa
minchia che blog intellettuale che c’hai…
eihlà Djd… :-)
In verità la mia è tutta una finta.
Ho aperto un blog con l’intenzione di fare colpo su qualche ragazza sensibile alle tematiche “impegnate”, ma non è andata molto bene.
Poi una volta iniziato il blog me lo sono tenuto così.
Ma resto anche io essenzialmente un tipo da bancone…
Blessed be
Non capisco perchè Second Life sarebbe “virtuale”. Per me è semplicemente un mezzo di comunicazione che by-passa il telefono. Ad esempio io lo uso per tenermi in contatto con una mia amica sarda (io sto a Milano). (ecco la ragione del mio disappunto sul fatto che la chat vocale di Second Life ancora non funziona bene…..).
infatti hai fatto un errore.
alle donne il maschio intellettuale piace solo se lo devono presentare ai genitori.
poi in realtà, come compagno/partner cercano e desiderano il tagliaboschi analfabeta che però le fa urlare dal piacere.
è un fatto scientifico
Ciao Spennacchiotto; alla fine questo mondo virtuale offre delle possibilità, è uno strumento che può essere usato in maniera fruttuosa, come nel caso da te descritto.
Quello su cui si pone l’accento è l’abuso e la dipendenza di tale strumento.
Un saluto :-)
Djd: parole di profonda saggezza…
Mi hai ricordato Nietzsche: la donna, alla fine, ama sempre il barbaro
Alta saggeza :-)
Blessed be
I gesuiti si buttano su second life…
http://www.repubblica.it/2007/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/second-life-news/sl-gesuiti/sl-gesuiti.html
buon fine settimana, Santa
_gaia_
PS: Ah, facciamo che non commento gli ultimi due post prima del mio, eh?
Ma pensa te, cosa mi tocca leggere……
Ciao Santa…
Avevo visto un documentario sulla Radio Televisione Svizzera Italiana, che trattava dei casi estremi di dipendenza da giochi online tipo second life o altri, molto diffusi in oriente dove forse per predisposizione ci sono orde di impiegati stressati che non vedono l’ora di arrivare a casa per stare collegati tutta la notte a giocare (che poi è divertente???).
Centri di recupero per persone assuefatte da internet, gente che si è creata un business, aziende che assumono gamers professionisti per 9 ore al giorno, per rivendere sul mercato americano i crediti acquisiti, etc. etc.
Manca solo la realtà virtuale (caschetti, guanti, etc.), e un sistema per alimentare il proprio corpo in via endovenosa (magari controllato dal computer stesso!!!) e poi la saga di MATRIX avrà inizio…
Ho i brividi.
P.s.: ho cercato a lungo in rete il filmato del documentario ma è introvabile… molto interessante ed inquietante.
Ciao
orkid
Facevo una ricerca sulla dipendenza da second life ma, sorprendentemente, ho trovato pochissimo. Questo significa che il problema resta ancora sommerso. I fruitori (sono stata un avatar per più di mille giorni) quando scappano da li preferiscono non parlarne piu.
Un mondo da incubo che viscidamente ti crea dipendenza e sgretola la tua vita reale giorno per giorno.
Io sono stata fortunata, il mio campanello d'allarme non ha mai smesso di suonare.
Ne sono uscita con fatica. Questo post che scrivi è di due anni fa mi piacerebbe avere una tua opinione aggiornata.
grazie
Bianca
Ciao Bianca
il caso vuole che abbia in mente un articolo che riprende queste tematiche.
In qualche modo ci torneremo, quindi.
Stay tuned..
A presto
Grazie molte per la risposta. Nel frattempo, visto che sul web si parlava di dipendenza fino a due anni fa e poi piu nulla, ho creato insieme ad un altro ex avatar il sito http://www.secondlifevsreallife.blogspot.com (ho visto che lo hai visitato, grazie) dove spero alcuni coraggiosi fuggiaschi postino qualche riflessione sul tema (coloro con i quali ho parlato hanno confessato le stessissime cose cartacarbonate… come se tutto li dentro accadesse programmato…come uno script…) Second Life è una nuova droga e credo che per ora neppure la maggioranza dei fruitori assidui (7-8 ore al giorno) si sia ancora reso conto del danno che ti fa scivolare in un mondo che mentre ti realizza il sogno (che non si realizzerà mai ovviamente) ti sgretola la vita e la creatività del vivere insieme al coraggio di affrontare la vita stessa. I prigionieri li non sono i giovanissimi, per questo è ancora piu dannoso per i fruitori, ma gente che va dai 40 al 65 anni e piu, i quali oramai sconfitti, non si accorgono che quella vita fintamente colorata di compagnia, ti finisce.
Ci sarà molto da dire sul tema nel futuro. Io me ne sono accorta quando gli impegni li dentro mi chiedevano piu tempo di quello che avrei mai pensato di dedicarci, quando ho chiuso sono stata accusata di vigliaccheria. Come si fa tra tossici.
Ora che da 5 mesi ne sono fuori sono diventata diversa e irraggiungibile per i miei amici avatar. Esistevo solo li, come loro. Il reale sfuma piano piano e risalire la china per molti sarà impossibile perche si sono creati fitte reti di "amici" che credono reali proprio perche la loro vita reale è diventata quella li.
I will stay tuned
grazie
bianca
biancasono@gmail.com
Grazie a te Bianca.
A presto