I pesci andarono dal pesce saggio
per farsi dire cosa fosse l’acqua.
Disse loro che era la profondità
e tutto ciò che li circondava.
Ma essi continuarono ad essere assetati.
(Nasafi)
Come pesci assetati immersi nell’acqua, un eterno vagare alla ricerca di ciò che ci circonda.
Il sapere moderno ha voluto fondarsi su quello che i sensi percepiscono, e su nient’altro, ma anche i nostri cinque sensi ci stanno tradendo.
Sensi sempre meno attenti, sempre più limitati, deboli, questo è il tempo in cui non sappiamo comprendere nemmeno ciò che riusciamo ad afferrare.
Ci è estranea la materia, figuriamoci l’essenza.
Un ottimo motivo per continuare a nuotare.
post trasudante saggezza ;)
Concordo, senza considerare il fatto che non tutto ciò che ci circonda (a mio parere) è percepibile attraverso i sensi. Energie sottili, fenomeni ispiegabili (o come preferisco dire… “non spiegabili oggi”) e via dicendo.
Misteri su Misteri.
Abbraccio domenicale particolarmente stanco (sto studiando per un esame… come al solito mi riduco all’ultimo secondo e la faccenda mi scazza non poco… come vorrei aver più forza di “volontà”…)
;)
Non possiamo fare altro che nuotare dentro questo acquario delle meraviglie che è la vita. Perchè solo così facciamo le esperienze che ci servono. La conoscenza che non passa dall’esperienza, che non decanta nell’anima e si trasforma in tesoro personale, non ci farà risalire in superficie.
E dire che c’è tanta gente che pare riesca a vivere bevendo pochissimo.
Chissà quali sono i veri peschi fuor d’acqua..
Ormai pare assodato che ci sono sensi meno “standard”. In più ho letto su un articolo scientifico che i sensi (compresi solo un paio di quelli “non convenzionali”) sono una quarantina.
ma anche acqua come ritorno all’origine della vita..sorta di liquido amniotico che protegge da tutto il mondo fuori..un bozzolo che ripara e imprigiona..siamo forse alla ricerca di un’ombra che ci permetta di non esistere?
L’acqua che cerchiamo e che ci circonda nello stesso momento ci contiene e ci ripara, credo sia vero.
Ma quello che cerchiamo credo sia l’esistere nella sua concezione più grande.
Non trovandolo vorremmo un nascondiglio, ma è una scelta di ripiego.
un abbraccio domenicale anche a te Elwin.
Non spiegabili “oggi”, hai detto bene :-)
Chirieleison, sottoscrivo.
L’esperienza è la conoscenza, non ci si scappa.
Un caro saluto a te :-)
Sornarciso, in effetti il racchiudere il tutto entro i canonici cinque sensi è limitativo, molto limitativo.
E’ una convenzione, credo.
Un saluto a te :-)
Solo fermando i pensieri si può ottenere, a mio avviso, la vera essenza delle cose.
Felicità.
Rino, nei pensieri che passano
quale specie di purificazione azzurra è narrata sotto questi umori? Questa sete che resta è come la nostalgia: inestinguibile. Più saremo immersi nell’oceano più , come i pesci, avremo sete di scoprire le infinite note musicali che dissetano il gusto della nostra vera origine-divenire. Collages infiammati di lacrime e felicità, momenti bloccati da paure , purtanto sempre in viaggio nelle nebbie luminose del cuore.follie silenziose, della mia sete graffiano i sospiri. The only rule is: suffer the pain.!!!ciao! jam
Rino, un fermare necessario.
Cercando di sentire l’acqua.
Un caro saluto a te.
jam, la tua poesia mi lascia sempre ammirato.
Blessed be
Il vuoto, come l’acqua
e quando preneremo la forma del nostro contenitore ?
MARE
M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.
Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.
Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?
Giovanni Pascoli, 1892
Quand’ero ragazzino, un’estate al mare. Tutta la mia famiglia in acqua a giocare con la palla. Mia cugina perde la fede… disperata inizia a piangere. Tutti si muovo, tutti si agitano per cercare la FEDE in fondo al mare.
Io ragazzino, con fare sbruffone, alzo lo sguardo al cielo… se Esisti, devo trovare io l’anello! Abbasso lo sguardo… così trovai la FEDE in fondo al mare.
Un abbraccio
Elwin, bella questa metafora della fede persa in mezzo al mare.
E sempre nell’acqua si ritrova, dopo aver guardato in alto…
Messier, quando ci faremo umili?
Ciao 3m4, come l’acqua che colma il vuoto.
Blessed be
Mi sono sempre sentito un pesce fuori d’acqua. Roberto
ciao Santa… non è poi tanto una metafora… il tutto è avvenuto davvero :) avevo 16 anni, molto arrogante e sicuro del mio Russell che leggevo spesso e male.. posso dire di aver trovato la FEDE in fondo al mare, ti par poco ;)
Buongiorno carissimo
Ci sono dei “guadi ostici” si dovrebbe continuare a nuotare….verso quella riva magari lontana…ma quando ci si arriva,se ci si arriva…si trova sollievo…..Deb
E se si annega?
E comunque, pessimo adesivo il tuo. No, non è bello far parte dell’Italia e non voler votare. Che diamine, mica viviamo a Timbuctu, abbiamo un diritto, sfruttiamolo e non gettiamolo nel cassonetto.
Roberto, i pesci fuor d’acqua, a volte sentono di più la sete.
E trovano fonti inaspettate.
A presto :-)
Elwin, non mi pare poco per niente :-)
E sai, a volte le cose che ci capitano, reali, nella loro realtà sono anche esse simbolo…
Deborah, se ci si arriva :-)
Ma cercarle è comunque un’attività più che degna.
Comunque.
Luceinvernale: non si annega.
Anche nel momento di massimo smarrimento, l’istinto del nuotare non ci abbandona.
Non si annega.
Per quanto riguarda la questione del voto, ne volevo trattare nel prossimo post.
Più che diritto quello del voto è la più grande presa in giro dei nostri tempi, spacciata appunto per “diritto” concessoci.
Non è proprio così, secondo me.
Un bacio a te.
Blessed be
la penso come Santa sulla faccenda voto.
Personalmente considero la politica italiana con uno spettacolino di pupi siciali (non so se avete presente): non mi hanno fatto mai ridere, e non intendo avallare lo spettacolo comprando il biglietto (vale a dire votando).
Ciao Santa
Il piccolo delfino chiese: “Papà, che cos’è loceano?”
Il padre che non aveva mai visto l’oceano, ma in cuor suo lo sentiva quando respirava e lo percepiva quando spingeva a fondo con la pinna dorsale gli rispose: “Vieni… giochiamo con le onde.”
…
Continuiamo a pensare che abbiamo solo 5 sensi, è questo sarà la nostra realtà.
mille e un bacio !
Elwin, ho appena scritto qualche riflessione sul “voto”.
A presro :-)
Tommaso: molto saggio il papà delfino, non trovi?
Morganne, un grande bacio a te.
Blessed be
Speriamo che a forza di nuotare nelle acque, di non incontrare e non essere pescati dalle reti del capitan findus, l’idea di essere messi su un piatto non e il massimo del futuro….
ma si che potrebbe capitare di peggio mmm meglio non pensarci :-/ beviamoci su’…….
firmanto capitan forchetta
pescati dal capitan findus, che fine poco dignitosa.. :-)
Bel post. Concordo. D’altronde, in qualche modo, abbiamo già affrontato questo argomento, non è vero? :) E’ quello della trasmissibilità (o intrasmissibilità) della conoscenza.
“La saggezza non può essere trasmessa. La saggezza che un saggio tenta di trasmettere suona sempre simile alla follia.” – Hermann Hesse
diciamo che un certo tipo di saggezza è contagiosa.
Ma occorre avvicinarsi col cuore aperto.
sempre per rimanere nell’ambito allegorico.
Blessed be
Chi dei soli 5 sensi vive puo’ cadere nella trappola dell’incompresione umana e rimane nelle profondita’.., si puo’ provare volonta’ permettendo a spingersi oltre il quinto e vedere se c’e’ qualcosa d’altro., io scommentto che c’e’… ma andare oltre sicurameente e’ possibile a tutti ma non permesso a molti.
Morganne, ho trovato il sesto senso: la curiosità.
6by9add6add9 : non è permesso a molti
probabilmente è così; ci sono dei rischi, forse, a cui si può incorrere.
Un saluto a te :-)
Chi non risica non rosica. :)
un tenero saluto anche a te.
risichiamo prudentemente, allora :-)
Blessed be
questi tuoi post sono i miei preferiti. un minuto per leggerli e una settimana di riflessioni garantite sulla questione ^_^
Mementobscuro, benritrovata :-)
felice di rileggerti.
Blessed be