Sappi che dall’anima devi separarti, e che andrai dietro i veli del segreto di Dio.
Bevi vino, ché non sai donde sei venuto: sii lieto, perché non sai dove anderai.
Da epoche antiche, passando per il cogli l’attimo di Orazio fino al Life is Now di Totti e Gattuso, saggi e meno saggi si sono soffermati a cantare le lodi del momento che scorre, l’unico che si possa percepire.
Il passato, per definizione, non è più, e il futuro ancora non è arrivato: per la nostra esperienza semplicemente non esiste.
Non resterebbe quindi che il presente, dentro il quale si nasconderebbe il segreto della felicità.
Ed in verità, tutti i nostri tormenti sono figli di rimorsi e rimpianti per le scelte sbagliate del nostro passato, per tutto quello che non è andato come sarebbe dovuto.
Rimorsi e rimpianti, e preoccupazione per quello che ci attende, per le prove che ancora dovremmo affrontare.
Il passato e il futuro, sono loro che inquietano la nostra anima.
Quel passato e quel futuro che, come si è visto, non esistono.
Sarà incoscienza sedersi davanti ad un boccale di vino allontanando i ricordi e non pensando al domani?
O forse profonda saggezza?
Sii lieto, ché il dolore sarà infinito: nel cielo avverranno le congiunzioni dei pianeti
e i mattoni che si faranno col tuo corpo saranno per i palazzi degli altri.
Versi di Omar Khayyâm
E bravo Carlone alias Santa. Nel sufismo si dice di essere “ibn waqt” ovvero figli dell’istante (presente).Cari saluti da Roberto Minichini
Ciao Roberto
bello figli dell’istante, bello davvero.
Blessed be
Ciò che lega l’uomo alla vita è l’attaccamento al passato e il sogno del futuro, nel momento in cui scioglie questi legami il presente si palesa nella sua enorme, eterna forza. Ora e qua!
Rino, complimentandosi con Carlo.
Ciao Carlo.
Un piccolo appunto. Per fortuna Orazio non aveva ancora conosciuto Totti e quell’altro, quindi non ha mai esortato nessuno a vivere dell’attimo.
Per sfortuna esiste Hollywood, che pare essersi fatta un punto d’onore quello di rendere immondizia qualsiasi cosa, compreso la famosa ode di Orazio (grazie all’altrettanto famoso filmaccio con la gente in piedi sui banchi).
Scusa lo sfogo :-)
Giorgio
ti sei dimenticato di citare “tempo” la canzone di jovanotti :)))
Comunque per restare seri..
— Sarà incoscienza sedersi davanti ad un boccale di vino allontanando i ricordi e non pensando al domani? —
si., lo e’.. perche’ questa filosofia mi porto’ via mio padre che mai ebbi modo di conoscere e perche’ dietro il baratro di questa incoscienza c’e’ la sofferenza sia dell’uno che di tutti gli altri., dal canto suo mio nonno molto saggio ed ironico mettendo in atto “anche lui” questa filosofia proferi’ la frase filosofica per eccellenza ” tutto passa e la morte si avvicina”.
il passato non e’ altro che il nostro presente e l’inizio del nostro futuro., quindi ai saggi., sempre occhi aperti., attenti ed allerti. :)
Con stima.
Mi fa piacere che tu abbia citato uno dei miei poeti preferiti… qualcosa avevo citato tempo addietro su splinder, mi pare.
Un saluto
Bellissimo il verso che hai cittato,
e i tuoi commenti sul mio blog,
di poche parole,
ma con molto signifiato…
grazie e
una serena fine settimana!
Sai cosa escogitano ? Che per salvaguardare il futuro del tuo corpo (…) – e può trattarsi del diabete delle coronarie e persino delle emorroidi – ti viene sconsigliato di bere quel vino. Ora. Buffissima è la vita. Ridicole le nostre aspettative, fondate su ciò che non proviene dal nostro essere intimo.
Grafica con effetti glitter di Myspace
Grafica con effetti glitter di Myspace
Fosse Si facile… il vino è buono per un momento… un attimo… beati coloro che non hanno memoria e bevono il vino dell’anima.
Ciao Rino, l’enorme ed eterna forza del presente, dici bene.
Un caro salito a te :-)
Giorgio, giusta precisazione la tua.
gente in piedi sui banchi.. ma che film era? Un giorno in parlamento parte II?
:-)
Fatma, in effetti avevo posto una domanda.
Interessante il tuo punto di vista, io sono alquanto indeciso, ancora.
A presto :-)
signor Vautrin, io ho scoperto da poco questi versi, e li trovo davvero incisivi.
A presto :-)
Qualquna, grazie a te, e buon fine settimana :-)
Messier: cura del corpo, a scapito della cura dell’anima…
banny: ma quella dell’avatar è hello kitty..
un tocco rosa in queste pagine oscure…
Tommaso, molte delle cose belle sono belle per un momento.
spesso invece quelle dolorose lo sono a lungo.
E’ uno dei grandi paradossi di questo mondo.
Blessed be
il concetto é fondamentale…passato e futuro non esistono, ad esistere é soltanto il momento presente, perché é soltanto l’attimo presente ad avere il germe dell’Eternità. E infatti una questione di Essenza. Ed é soltanto in questa linea o punto dell’attimo presente che si puo essere nel vero passato e nel vero futuro, atrimenti si é soltanto nella pseudo-storia che di fatto non esiste. I visionari lo sanno bene! E’ anche il punto di partenza o luogo del Mito, del sogno, del mundus imaginalis, o mondo dell’Angelo e della Rivelazione. E’ in quell’attimo dell’eterno presente che Maria ha saputo attraverso l’Angelo che portava Gesù nel suo grembo. E’ in quell’attimo che Mohammed ha ricevuto attraverso lo Spirito Santo e l’Angelo Gabriele la rivelazione del Corano.E’ in quell’attimo dell’eterno presente che i profeti e i santi fanno i miracoli e operano sulla terra il volere divino. Gli austro-melanesiani ad es. dicono che é attraverso l’attimo presente che conosci te stesso perché é in quella linea che ritrovi la Vera Realtà…. Il vino che Orazio ci fa bere é certamente il succo dell’amore, non specialmente il succo dell’uva….ciao!!!!!!!!!! jam
Sursum gomita! (In alto i gomiti! ndt)
SirPaint
a volte penso che sarebbe bello avere davvero una delorean che viaggia nel tempo ad 88 miglia orarie. poi magari immagino che scelte diverse mi avrebbero portato altri rimorsi ed altri rimpianti, magari più pesanti di quelli che mi tormentano ora…
ogni volta che mi siedo, senza boccale di vino (causa purtroppo il mio essere pressochè astemia), allontano i ricordi e non penso al domani, tanto so che lambiccarmi il cervello non risolverà le cose.
(p.s. ma allora c’è qualcun altro nel mondo che come me trova che l’attimo fuggente sia un film sopravvalutatissimo? ora non mi sento più sola, che bello)
un saluto :-)
Mai ripenso al passato con nostalgia o rimpianti… tutto va come deve esattamente andare.
c’è chi ha la birra, chi il vino, chi un bell’anti-depressivo… ma la realtà va affrontata prima o poi. Non si tratta di una partita da vincere o perdere (non è MAI stata questione di vincere o perdere!), ma semplicemente di cogliere il senso di tutto ciò.. e lo si può fare solamente se si è onesti fino in fondo con se stessi e con il mondo che ci circonda.
Ciao
Antonio
Panta rei… In effetti trovo sublime sapersi godere un momento in assoluto rilassamento nella semplicità più assoluta.
jam, se avessimo la possibilità di alzarci in alto vedremo solo un lungo, eterno presente.
Ma il nostro sguardo, per adesso, è simile a quello delle simpatiche formichine. :-)
Sirpaint, sursum!
Ceci, io la delorean l’ho sognata a lungo, ho passato notti intere a pensare a come l’avrei usata…
Antonio, sagge anche le tue parole, indubbiamente.
A presto.
Profondoceano, ed è ancor più bello quando si riesce a farlo senza sensi di cola.
A presto
Siamo esseri immortali che compiono un viaggio in questa dimensione.
Essere consapevoli di questo ci preserva da rimorsi e rimpianti, certi che le occasioni perdute prima o poi si ripresenteranno, in questa vita o in un’altra. In questa dimensione o in un’altra. :)
Lightspirit
forse c’è un luogo in cui ritroveremo tutte le parole non dette.
non so se sarà un bel momento. :-)
Blessed be
Se si potesse toccare con mano sicura l’altra parte della dimensione s-conosciuta ci sarebbe poco da filosofeggiare., ma che giochino divertente sarebbe la vita se tutto fosse chiaro., le parole non dette Santa pesano tanto quanto quelle dette in un luogo dove non si potra’ piu’ parlare., :)
Paura? :P io si.
con profonda stima.
Che bei versi! Carichi di struggente nostalgia del… futuro (o di un eterno passato).
Grazie, una delle mie innumerevoli lacune, quella della poesia persiana, si sta facendo sentire.. :-)
mvl
Ciao Fatma.
Paura?
Un po’ di sana preoccupazione :-)
Confidiamo sempre nella Sua clemenza :-)
Un caro saluto a te.
Ciao mvl
anche io ho scoperto da poco la poetica di questi grandi uomini d’oriente.
Parole così lontane da noi nel tempo e nello spazio, ma che sanno parlare di noi.
A presto
Trovi i versi del poeta Omar estremamente veri. Sulle prime un occidentale (ma anche un orientale idiota, o un qualunque altro essere vivente) rimane stordito dalle parole “Sii lieto perchè il dolore sarà infinito”.
Ma è proprio qui il motore sacro del tutto. Il dolore delle onde, che non riescono a superare la barriera degli scogli, è un rumore che riempe il mondo, anche se lo avverti solo standoci vicino…
Ma perchè esserne “lieti” ? La creazione ha il tempo di quell’onda sugli scogli… Viene, piange, e poi ritorna, e questo moto irregolare e ciclico (deve essere SIA ciclico SIA sopprattutto IR-regolare) assicura la continuazione della creazione.
Una piramide di esseri senza cuore non apprezza questo dolore e vuole regalare al mondo una finta felicità terrena. Il qui e ora dei demoni.
Una vita senza dolore alla nascita… senza dolore alla morte… senza traumi in mezzo… senza guerre (le guerre sono colpa dei santi e delle “chiese”) senza fame (rimaniamo in pochi e a pancia piena) senza malattie e senza fantasia. (La fantasia porta le malattie).
E’ sicuramente saggezza :) ma… non dimenticherei un pizzico di pianificazione, perché nel giorno d’oggi, perfino per prendere un appuntamento, l’orologio bisogna guardarlo. Per non parlare di un mutuo! :D
Pensare al passato non serve a nulla, di ciò sono convinto oserei dire da sempre (esagero… forse a 4 anni non la pensavo così! … mmm… no, anzi è probabile che allora non avevo nemmeno bisogno di pormi la domanda!). Ciò che dobbiamo imparare da un evento, lo apprendiamo nel momento in cui lo viviamo, lo elaboriamo – perché non riusciamo a farne a meno – nel periodo successivo, ma poi dobbiamo riuscire a lasciar fare al nostro subconscio che è lì per questo. Se dovesse servire… il ricordo salterà fuori, non c’è bisogno di riportarlo in vita artificialmente.
Il futuro… pianificazione sì, è necessaria ma può perfino essere divertente o darci la… benzina (con quello che costa! ;)) per andare avanti facendoci scegliere i nostri obiettivi. Ma poi bisogna vivere nel presente, perfino se si sta facendo qualcosa per raggiungere quell’obiettivo futuro, quel qualcosa lo si sta facendo adesso.
Lascio un altro spiraglio: ai sogni di un futuro che… a volte, sì, sappiamo già o temiamo già essere illusioni, ma che a volte sono necessari per allontanarci da un brutto presente.
Sia Paolo di Tarso che Omar di Nishapur erano khayyam o fabbricanti di tende. Non è curioso, visto che mo’ comincia l’anno paolino?
Chi ha orecchie per intendere, in tenda.
Messier, personalmente non so spiegarmi il senso ultimo della sofferenza, penso che si capirà molto più in là.
Nel frattempo, cercare di ritagliarsi dei brevi momenti in cui essere un po’ lieti, potrebbe essere cosa buona :-)
Wolfghost, a volte rifletto sul cosa significherebbe vivere “nel presente”, in modo totale.
Significherebbe non fare nessuno sforzo per un domani, significherebbe assecondare il bisogno del momento (la mattina suona la sveglia ed hai ancora sonno? resti a letto), e questo condurrebbe ad una rapida rovina.
La via di mezzo, occorre sempre trovare quella via di mezzo..
Caro Asno, tu sei sempre un passo avanti :-)
Blessed be
Bravo Carlo,
ancora un ottimo post.
In silenzio,meditiamo…
Petrus
Un grazie a te caro Petrus :-)
Blessed be
Esatto… ;)