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-o- Too late to die young -o-
18 Luglio 2011

Una profezia, un passato perduto


Da sempre le profezie detengono un indubbio fascino, e non sono pochi coloro che si dedicano all’interpretazione di antiche visioni per cercare di comprendere le direzioni che il futuro che ci aspetta potrà seguire.
Ancora più intrigante potrebbe risultare il cercare delle analogie tra queste antiche previsioni e avvenimenti che già si sono verificati, o che stiamo attualmente vivendo.
Occorre però fare una doverosa precisazione: un ossessivo interesse verso tali questioni porta inevitabilmente a perdere il contatto con la realtà contingente, ed allo stesso modo il tentare di delimitare con precisione il tempo che ha da venire è attività vana e controproducente.

Vivere nella convinzione che ogni possibile realtà sia già stata prestabilita induce infatti ad un pericoloso immobilismo, dal momento che se tutto è già stato programmato ogni nostra azione diviene superflua.
Vi sono, ovviamente, processi che posseggono una loro vita propria, cicli che iniziano e che giungono ad un compimento, così come è noto che ogni essere vivente che viene al mondo è destinato a morire, dopo aver compiuto il suo percorso terreno.
Affermare che un albero un giorno cesserà di crescere e smetterà di vivere significa semplicemente ribadire una certa legge naturale, mentre è ben diverso “prevedere” il giorno in cui quella morte avverrà, e le modalità con le quali avrà luogo.

Nello stesso modo, quando ci troviamo di fronte a delle profezie del passato, nell’analizzarle risulta molto più interessante scoprire qualcosa a proposito del tempo e delle persone che quelle previsioni le fecero, piuttosto che voler scoprire quando ciò che predissero effettivamente avverrà, ammesso che effettivamente ciò accada.
Vi è, a tal proposito, una celebre profezia, alquanto particolareggiata, che si trova all’interno del Vishnu Purana, un imponente testo sacro dell’induismo che si stima sia stato redatto nel secondo millennio avanti Cristo (anche se vi sono diverse opinioni riguardo la sua corretta datazione).

Per comprendere meglio il senso di una tale profezia, occorre tenere presente che secondo la concezione tradizionale induista il tempo non scorre secondo una direzione lineare, ma segue un percorso circolare, rispecchiando in questo il corso naturale di ogni realtà del nostro mondo.
Come spiega Julius Evola:

È più o meno noto che mentre l’uomo moderno ha creduto e, in parte tuttora crede al mito dell’evoluzione, le civiltà antiche quasi senza eccezione e perfino le popolazioni selvagge riconobbero invece l’involuzione, il graduale decadere dell’uomo da uno stato primordiale concepito non come un passato semiscimmiesco ma come quello di un’alta spiritualità.
La forma più nota di tale insegnamento è il mito di Esiodo circa le quattro età del mondo – dell’oro, dell’argento, del bronzo e del ferro – le quali corrispondono a gradi successivi dell’accennata discesa o decadenza.
Del tutto analogo è l’insegnamento indù circa gli yuga, cicli complessivi e successivi che sono ugualmente in numero di quattro e che da una “età dell’essere” o “della verità” – satya yuga – vanno fino ad una “età oscura” – kali yuga.
Secondo tali tradizioni, i tempi attuali corrispondono all’epicentro proprio di quest’ultimo periodo: noi ci troveremmo nel bel mezzo della “età oscura”.

Secondo tale concezione, quindi, noi staremmo vivendo nel kali yuga, ovvero l’età più oscura che la civiltà umana possa sperimentare, un’epoca di decadenza che precede un periodo di rinascita coincidente con l’inizio di un nuovo ciclo (per un approfondimento sulla cronologia degli yuga si veda l’articolo Il Settimo Manvantara).
Ecco quindi come nel Vishnu Purana, compilato prima che questa età oscura si manifestasse nel suo aspetto più decadente, viene descritto l’apice del kali yuga:

 

I capi che regneranno sulla Terra saranno dei violenti; s’impadroniranno dei beni dei loro soggetti.
Prevarrà la casta dei servi.
Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri; conosceranno appena la pietà.
Coloro che posseggono abbandoneranno agricoltura e commercio, vivranno passando allo stato dei servi o esercitando professioni varie.
I capi, sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi e distruggeranno la proprietà dei privati.
La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, il mondo sarà totalmente pervertito e l’empietà prevarrà fra gli uomini.
Movente della devozione sarà soltanto la salute fisica; solo legame fra i sessi sarà la passione; unica via di successo la falsità– la terra sarà venerata soltanto per i suoi tesori materiali.
Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote.
Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza sarà incapace di produrre nascite divine.
Gli uomini chiederanno: quale autorità hanno i testi tradizionali?
I matrimoni cesseranno di essere un rito.
Glia atti di devozione, anche eseguiti, non produrranno alcun risultato.
Ogni ordine di vita sarà simile promiscuamente per tutti.
Colui che possiederà e distribuirà più denaro sarà padrone degli uomini che concentreranno i loro desideri sull’acquisto anche disonesto della ricchezza.
Ogni uomo si crederà pari a un bramano.
La gente avrà terrore della morte e paventerà le carestie; soltanto per questo conserverà un’apparente religiosità.
Le donne non seguiranno gli ordini dei loro mariti e dei genitori, saranno egoiste, abbiette, mentitrici, discentrate e si attaccheranno ai dissoluti.
Diventeranno oggetto soltanto di soddisfacimento sensuale.
Vishnu Purana, II millennio a.C.

 


Quello che immediatamente si può notare è che la realtà descritta in questo testo è esattamente quella che noi sperimentiamo tutti i giorni.
Si tratta quindi effettivamente di una profezia verificatasi, a dimostrazione che sono realmente esistite in passato delle persone capaci di prevedere lo sviluppo degli eventi di lì a 3.000 anni?
Sembrerebbe proprio di sì, ma vi è nello stesso momento una ovvia obbiezione che potrebbe nascere spontanea: si potrebbe in effetti far notare che nella profezia in questione non viene svelato nulla di particolarmente eclatante.
Il Vishnu Purana parla, in fondo, della generale immoralità delle persone, di sacerdoti e religiosi ipocriti, di governanti che non si curano del benessere dei sudditi ma che pensano solo a derubarli.
Dove sarebbe, la novità in questo?
Da che mondo è mondo, si potrebbe obbiettare, queste cose sono sempre successe, e di conseguenza questa profezia non tratta di nulla di “sconvolgente”.
Questo potrebbe essere corretto, ma il carattere straordinario di questo scritto sta proprio nella sua “ovvietà”.
Proviamo infatti ad immaginare di compilare oggi una profezia sul come sarà il mondo nell’anno 5.000 dopo Cristo, e di scrivere qualcosa del genere:

Nell’anno 5.000 sulla terra ci sarà molta povertà, ci sarà una minoranza di uomini molto ricchi e una vastità di persone che a stento sopravvive.
Ci saranno guerre, e il popolo verrà ingannato dai propri governanti, che si occuperanno solo dei loro interessi.
Le persone saranno indifferenti ed egoiste, ed ognuno penserà solo al proprio benessere.

E’ evidente che come profezia non vale gran ché, anzi, come previsione appare alquanto ridicola, dal momento che si sta semplicemente descrivendo il proprio tempo, supponendo che la situazione attuale rimarrà inalterata di qui a 3.000 anni.
Per essere ancora più precisi, questa non è nemmeno una profezia vera e propria, perché non introduce alcun elemento “nuovo” che potrebbe verificarsi, nessuna situazione particolare che a noi appare insolita e che potrebbe realizzarsi in un futuro.

Una profezia, vera o falsa che sia, per essere tale infatti deve contenere in sé la previsione di eventi che non appartengono al proprio tempo, eventi che nella situazione attuale non avrebbero modo di verificarsi.
Ecco quindi che se nel Vishnu Purana si parla di un’epoca ultima in cui i governanti saranno ingiusti, in cui le religioni saranno decadute, un’età in cui l’empietà e l’ipocrisia saranno diffuse, e ci presenta queste realtà sotto forma di “previsione”, possiamo ragionevolmente dedurre che nel tempo in cui tali riflessioni sono state scritte la situazione fosse diversa.
Non avrebbe avuto altrimenti senso porre in guardia riguardo ad una realtà che si sarebbe verificata di lì a 3.000 anni, se già all’epoca quella fosse stata la quotidianità.

Proprio in questo aspetto risiede quindi l’interesse che questi scritti risalenti ad un’epoca assai lontana ancora conservano.
Potrebbe essere, in altre parole, che un mondo diverso da quello che noi conosciamo abbia avuto luogo, una società in cui l’inganno e l’ipocrisia non rappresentavano la normalità nei rapporti tra gli uomini, un’epoca in cui le deviazioni con cui abitualmente facciamo i conti tutti i giorni non erano la prassi comunemente accettata.
Nessuno ovviamente lo potrà mai dimostrare con certezza, ma questa profezia ci offre alcuni interessanti indizi.
Forse una società diversa fu possibile in un passato lontano, e forse potrà tornare ad esserlo nei tempi a venire.

 

60 comments to Una profezia, un passato perduto

  • anonimo

    Bellissimo intervento che da una luce nuova alle profezie una luce di speranza.

    Buongiorno a tutti.

    lanomero

  • anonimo

    Complimentandomi ancora con te per gli argomenti trattati e per il tuo, per me, bellissimo modo di scrivere, ritengo corretto quanto da te supposto su ere precedenti sicuramente migliori di quella attuale e ciò, non solo sulla base delle moltissime profezie e miti del passato, ma anche sullo studio delle società gilaniche europee (non mensionate dalla storia ufficiale) basate sull'eguagleinza e sulla collaborazione …. probabilmente bisogna toccare il fondo prima di risalire, certo però che questo fondo sembra proprio "senza fondo".

  • anonimo

    Bungiorno Santa,
    ho appena finito di leggere di 
    Fulcanelli (attribuito in maniera controversa a)
    "Finis gloriae mundi" edizioni Mediterranee. 
    L'ho trovato interessante e nonostante tutto confortante. Si parla di inversione alchemica, inversione (magnetica) dei poli, controli vari.
    Secondo la quarta di copertina da una lettura alchemica dell'avvenire dell'umanità. Non l'ho trovato male. Non so perchè, o forse perche in qualche modo ho avuto la possibilità di confrontarmi con intuizioni simili.
    Magari lo leggi e ci dici cosa ne pensi. Nonostante tutto non l'ho trovato pessimistico. Certo ci sarebbe molto da approfondire.
    In ogni caso grazie sempre
    Nico Caminante de Napoles

  • anonimo

    Santaruina…
    ovvero la poetica del controcampo (in senso cinematografico).
    Giá! Perchè tu riesci a vedere cose che agli altri sono nascoste proprio perché ci sono tanto vicine da non rendercene nenanche conto.
    Detto in altri modi… un differente punto di vista per una giusta comprensione.
    Molto bello l'intervento Santa.
    Mi fa estremamente piacere vedere il tuo ritorno tan rinvigorito da un tempo di silenzio "assordante".
    Quoto in assoluto questo articolo e quello de "la grande onda".
    Un abbraccio forte da una Spagna economicamente assediata.
    Francesco

  • zuptepi

    Quando per la prima volta lessi quel passo citato in uno scritto di Evola, pensai che probabilmente la traduzione fosse stata forzata ad hoc per farla avvicinare più possibile a una descrizione dettagliata del nostro mondo. Poi riuscii a reperire l'originale e mi convinsi che non si trattava di un falso.

    Che dire? Io non lo trovo inquietante, lo trovo confortante. Se prendiamo la profezia dalla giusta angolazione si vede un messaggio di speranza: quel che succede nel nostro pianeta non è frutto del caso e ciò che stiamo vivendo è necessario. Ma soprattutto, il percorso conduce da qualche parte. E non è poco!

    P.S. Davvero un bel post, Santa :)

  • anonimo

    Chissà le facce inorridite di chi 3000 anni fa o più leggeva simili parole : )
    Un saluto,
    Pol

  • Giulianaa

    Ciao Santa,
    davvero bel post :-)

    I capi che regneranno sulla Terra saranno dei violenti; s'impadroniranno dei beni dei loro soggetti.
    Prevarrà la casta dei servi.
    Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri; conosceranno appena la pietà.

    Interessante il primo pezzo della profezia… "Breve sarà la loro vita" e così si spera… E per quanto riguarda a "prevarrà la casta dei servi" è proprio quello per cui ha lavorato il comunismo, almeno nel mio paese.

    Glia atti di devozione, anche eseguiti, non produrranno alcun risultato.

    Questo pezzo invece va intepretato… Gli atti di devozione fatti oggi o 3.000 anni fa hanno lo stesso valore. Allah, infatti, chiede ai propri devoti di essere devoti a Lui e gli offre la salvezza e, quindi, non è logico pensare che non produrranno risultati quando invece sono la via di salvezza… certo vista così no… ma se invece, come fanno oggi i "fedeli", vengano eseguiti solo quando fa comodo? Bhe non sarebbero, allora, veri e propri atti di devozione. Quindi forse si potrebbe interpretare come a una mancanza di veri fedeli – sempre prendendo per vera la profezia – o forse a una esecuzione di falsi riti. Chissà… è solo una personale interepretazione, quindi imperfetta interpretazione!

    Giuliana

  • anonimo

    Gli spazi di interpretazione sono piuttosto ampi: tanto per scombinare le carte in tavola, se accettiamo una certa premessa "cospirazionista" secondo cui c'è una ristretta casta "al comando" da molto tempo, intere generazioni o secoli, che sta effettuando un lungo processo di modelazione della società e manipolazione degli individui per i propri fini, fin troppo facile fare "profezie" e poi affidare ai successori il compito di fare realizzare.

    Così sono capace anch'io!

    Non sarebbe niente di nuovo: solita tecnica di manipolazione tramite "programmazione predittiva" cioè prefigurare nell'immaginario un determinato scenario e poi farne avverare i "segni" così che la gente segua il copione – Hollywood abbiamo visto come fa ampio uso di questo.
    Accoppiato all'hegeliano problema-reazione-soluzione, è necessario spiegarlo ancora?

    In fondo, se ammettiamo che la "cospirazione" si sia radicata anche solo negli ultimi due-tre secoli, con l'influenza che ha raggiunto nel campo accaemico e della propaganda, chi può garanterie che queste profezie "millenarie" non siano dei falsi?
    Basta siano state falsificate, che so, un secolo fa e ormai i testimoni oculari sono tutti morti da un pezzo…nessuno qui può provarmi inequivocabilmente l'autenticità di tali testi o reperti, difficilmente ci sarà qualcuno qui che li abbia anche solo mai visti da vicino, è una conoscenza di quarta mano: internet che cita libri che parlano di esperti che hanno studiato reperti, ecc.

    Così, sempre per non essere troppo scontati.

    Hiei

  • zuptepi

    @Hiei

    "Basta siano state falsificate, che so, un secolo fa e ormai i testimoni oculari sono tutti morti da un pezzo…nessuno qui può provarmi inequivocabilmente l'autenticità di tali testi o reperti, difficilmente ci sarà qualcuno qui che li abbia anche solo mai visti da vicino, è una conoscenza di quarta mano: internet che cita libri che parlano di esperti che hanno studiato reperti, ecc."

    Ti linko questo sito, scaricati i Vishnu Purana e leggi dalla pag. 622 in poi. L'inglese è abbastanza comprensibile.

    Saluti :)

  • anonimo

    Il mondo che descrive potrebbe essere l'antico egitto o la mesopotamia dei babilonesi… Perché dovrebbe essere riferito alla nostra attualità?

    Noi lo leggiamo sempre adattando i contenuti alla nostra realtà, pensiamo all'antica Roma :era corrotta? si!; Si faceva vita dissoluta? Si! C'erano alte imposizioni fiscali? Si!; Le donne erano disinibite e si buttavano dove c'era il denato? Si!

    Da che mondo è mondo ci sono sempre stati atti dissoluti,  magari si sono limitati ad un certo ceto sociale (alto)… ma non pensiamo che non siano mai esistete queste cose anche tra i più poveri.

    Probabilmente oggi questo stile di vita è diventato uno stile di vita "vincente" il più approvato il più diffuso… ma non ne sono certo se in altri periodi della storia ci sia stato un certo appoggio a un certo stile di vita fatto: di soldi, successo, molte donne (e come dargli torto) e altro.

  • anonimo

    @zutepi

    A riprova di quanto ho scritto, dal sito che mi indichi:

    "The copytext for this etext was a very expensive photographic reproduction of the original 1840 edition. This is part of a reprint series which may be obtainable from some larger urban and academic libraries."

    La traduzione delle fotografie che riproducono un testo del 1840.
    Anche dando già per buona l'autenticità di tutto ciò, non c'è niente che possa escludermi senza dubbio la possibilità che il testo non l'abbia messo assieme qualcuno nel1839, per esempio.
    Da lì a qualche millennio il passetto è bello lungo.

    Hiei

  • zuptepi

    @ #10 Infatti anche l'epoca romana dovrebbe rientrare nel Kali Yuga :)

    @Hiei, credi che nel 1840 ci fosse una casta di potenti che, cosapevole del fatto che oltre 150 anni dopo ci sarebbe stata una diffusione capillare di questi concetti, abbia manipolato l'originale in favore della versione attuale?
    Teoria intrigante.

  • anonimo

    @zutepi

    Non sono io a crederlo, ci sono varie teorie al riguardo…voglio dire, CREDO che ci fosse la massoneria in giro già nel 1840, mi pare anche che fosse PARECCHIO ATTIVA al tempo…così, sempre tanto per raccontarsela.

    Hiei

  • Santaruina

    Aggiunte molto interessanti, ed in effetti per una volta abbiamo tra le mani un qualcosa che può anche indurci ad un po' di ottimismo.

    Per Hiei: quanto dici potrebbe anche essersi verificato, ma se dovessimo ragionare in questo modo dovremmo farlo per tutti i testi antichi a noi pervenuti.
    Tutti potrebbero essere manipolati, per quanto ne sappiamo, dalla Bibbia all'Odissea alla Repubblica di platone all'Eneide alla Divina Commedia.

    Anche tutti i libri di storia potrebbero essere falsi, anche tutte le antiche cronache a noi pervenute.
    Ed allora potremmo fare a meno di parlare di qualsiasi cosa.

    Comunque è interessante il fatto che tu abbia presupposto che tale scritto sia stato manomesso.
    Ciò indica che effettivamente per te le sue implicazioni non sono indifferenti, tanto che sei arrviato ad ipotizzare un mega-complotto internazionale, come quello di massonerie occidentali ottocentesche che manipolano un testo orientale conosciuto in quei luoghi da millenni.
    Considera anche che per diverse generazioni i Purana sono stati assimilati e recitati a memoria da molti studiosi e religiosi indù.

    ______________________________

    Noi lo leggiamo sempre adattando i contenuti alla nostra realtà, pensiamo all'antica Roma :era corrotta? si!; Si faceva vita dissoluta? Si! C'erano alte imposizioni fiscali? Si!; Le donne erano disinibite e si buttavano dove c'era il denato? Si!

    Come ti è stato fatto notare da Zuptepi, questo il periodo di cui parli ricade all'interno del kali Yuga, secondo la cronologia induista.
    Tutta la storia a noi nota ne fa parte, essendo il kali yuga un periodo di circa 6.500 anni che ha avuto inizio nel quinto millennio avanti Cristo.

    Sempre secondo questa interpretazione, con il passare degli anni gli aspetti decadenti si sarebbero fatti sempre più evidenti.

    A presto

  • anonimo

    Bravo!

    Frugale

  • anonimo

    Non sono molto bravo con i numeri, quindi mi perdonere se faccio un ragionamento, così se "sbaglio mi corrigerete".
    6.500 anni
    nel 753 a.c. viene fondata Roma, quindi mi mancano altri 5000 anni circa.
    Andando indietro  Fenici, Persiani dovrebbero rientrare sempre nei 6500 anni a. c..

    A questo punto. dobbiamo andare molto prima… e molto prima cosa esisteva? Piccoli villaggi di raccoglitori e templi megalitici?

    1. Come facciamo a sapere che non ci fossero gli stessi vizi di oggi?
    2. Si trattava di raccoglitori che si spostavano da un posto ad un'altro e cacciatori… con lo sciamano del villaggio e il saggio… roba da selvaggi.

    Stando a questa disamina noi abbiamo attraversato solo fasi negative, bhé l'avvento delle religioni monoteiste? per quanto accompagnato anche da persecuzioni è un lato positivo o negativo? Sono tutte avvenute in questo yuga.

    Ciao 
    Eugenio

  • Chapucer

    Mah..chissà!
    per ora mi incanto al suono di questo violino…

  • anonimo

    "Anche tutti i libri di storia potrebbero essere falsi, anche tutte le antiche cronache a noi pervenute.
    Ed allora potremmo fare a meno di parlare di qualsiasi cosa."

    Oppure ragionare su tutto non dando mai niente troppo per scontato, che mi sembra meglio.

    "Comunque è interessante il fatto che tu abbia presupposto che tale scritto sia stato manomesso."

    Non l'ho presupposto, non ho nemmeno motivo di farlo PERO' non ho neanche motivo di escludere questa possibilità, che è tutta un'altra cosa.

    "Ciò indica che effettivamente per te le sue implicazioni non sono indifferenti, tanto che sei arrviato ad ipotizzare un mega-complotto internazionale"

    Proprio per niente. Il mega-complotto internazionale per cominciare non l'ho ipotizzato io, e ipotesi sono molte e al di là di quelle, i fatti parlano da soli.
    Senza bisogno di trame oscure e dementi incappucciati che giocano ad incularella nei boschi o altre amenità se è per quello: un gruppo di falsari legalizzati da anni stampa soldi falsi dal nulla chiamati dollari con cui con la forza delle armi hanno imposto al mondo come moneta sonante, e da anni sottraggono ricchezza reale alle popolazioni delle altre nazioni con questo trucchetto.
    Se non è un complotto internazionale questo (e senza nemmeno impelagarci nelle guerre fatte per vendicare i palazzi che vengono giù da soli per lo spavento…).

    "Considera anche che per diverse generazioni i Purana sono stati assimilati e recitati a memoria da molti studiosi e religiosi indù."

    Io considero che TU dici che sono stati recitati per secoli, nessuno mi vieta di pensare che a quelli che li recitano oggi E' STATO DETTO che sono recitati da secoli, ma non esistono prove di ciò.
    Se, sempre per tornare alla mia fantasiosa ipotesi, quel testo l'ha falsificato qualcuno un secolo e mezzo fa, allora avrebbero potuto esserci dei "maestri" che hanno insegnato ai discepoli a memoria il testo mentendogli e dicendo di essere antico di secoli.
    Costoro avrebbero detto alla generazione successiva che il loro maestro gli ha insegnato questo testo vecchio di secoli e alla generazione ancora successiva indubbimante sarebbe arrivato solo l'insegnamento che "è un testo antico di secoli" punto.

    Ecco che i decenni diventano millenni.
    Comunque, ripeto, è solo un simpatico gioco di fantasia per ricordare di non bersi sempre tutto come boccaloni senza spirito critico, di non dare mai niente per scontato.

    Hiei

  • Santaruina

    Eugenio

    A questo punto. dobbiamo andare molto prima… e molto prima cosa esisteva? Piccoli villaggi di raccoglitori e templi megalitici?

    Per una possibile cronologia (si tratta sempre di semplici ipotesi, ovviamente) ti rimando all'articolo sul settimo manvantara segnalato nel post.
    Per Fabio Ragno, ad esempio, un autore che si basa su calcoli presentati da Guénon, il Kali yuga ebbe inizio nel 4320 avanti Cristo, con il crollo della Torre di Babele.

    Tutto ciò va preso come una ipotesi suggestiva, ovviamente.

    Sul cosa ci fosse, occorre fare delle precisazioni.
    In primis, vi sono evidenze della presenza di civiltà assai evolute esistite diverse migliaia di anni fa, di cui ancora sappiamo poco o nulla.

    In secondo luogo, secondo la concezione tradizionale, la ricchezza di una civiltà non si misura nelle sue capacità "tecnologiche, ma nella sua elevazione spirituale.
    Secondo tale concezione, lo sviluppo tecnologico della nostra civiltà è solo sintomo della nostra profonda decadenza, dal momento che gli uomini che perdono ogni contatto con le realtà celesti concentrano tutte le loro energie nello studio della materia, cercando di scoprirne i segreti e sfruttandoli per accrescere il prorpio benessere materiale.

    Da questo punto di vista non è detto che una civiltà più evoluta debba necessariamente essere anche più "tecnologica".
    Potrebbe essere, ad esempio, che nei passati cento mila anni si sia sviluppata una civiltà composta da uomini intelligenti che non sentivano la necessità di "costruire" per come la sentiamo noi, una civiltà evoluta di uomini più contemplativi, ma non per questo "selvaggi".

    __________________________

    Hiei

    Comunque, ripeto, è solo un simpatico gioco di fantasia per ricordare di non bersi sempre tutto come boccaloni senza spirito critico, di non dare mai niente per scontato.

    Sul non dare mai nulla per scontato siamo d'accordo.
    Solo che, in questo caso, mi pare che l'ipotesi da te ventilata sia assai più fantasiosa della semplice possibilità che effettivamente questo testo sia stato scritto.

    A presto

  • anonimo

    Non c'è che dire: i tuoi post lasciano senza fiato.
    L'esatta e meticolosa descrizione dell'attuale decadimento socio-economico ed il marcato parallelismo sincronico con gli scritti del Vishnu Purana lascia poco spazio alle interpretazioni postume.
    Tuttavia permettimi, Santa, di dissociarmi da alcuni tuoi punti di vista:
    "Vivere nella convinzione che ogni possibile realtà sia già stata prestabilita induce infatti ad un pericoloso immobilismo, dal momento che se tutto è già stato programmato ogni nostra azione diviene superflua."
    Non si tratta di immobilismo bensì di Consapevolezza.
    Consapevolezza delle nostre limitazioni, Consapevolezza dell'esistenza di forze "Antiche ed Ancestrali" che impediscono l'evoluzione dell'uomo.
    Un evoluzione che paradossalmente è celata nei più remoti recessi della nostra Memoria Autentica.

    C.S.

    P.S.: Quelle nuvole sono terrificanti: Sembra un affresco dello Scontro in atto tra le forze in gioco …

  • ciaociaociao55

    "Le persone saranno indifferenti ed egoiste, ed ognuno penserà solo al proprio benessere."

    Si dice conformiste, è sbagliato dire egoiste e menefreghiste, come mi spiegavi un po' di tempo fa. Mi avevi convinto, si vede che invece io avevo convinto te del contrario.

  • anonimo

    Quella delle profezie era un'autentica fissa per tutti i popoli antichi di qualsiasi parte del mondo di qualsiasi cultura. Questo perchè nessuno dei saggi del tempo era contento della società in cui viveva. Follie e corruzione sono sempre state alla moda. Lo stesso Platone nella sua opera "La Repubblica" profetizza ,in un celebre brano studiatissimo ai licei , un prossimo avvento di corruzione, rivolte dei giovani contro l'autorità  , rovina della società, ecc.;   
    per non parlare dei vari profeti biblici e delle varie apocalissi che costellano la Bibbia !  Perchè Gioacchino da Fiore invece sentiva il bisogno di profetare un prossimo avvento di un'era dello Spirito Santo durante la quale  avrebbero regnato pace e armonia in Cristo ?
    come mai costui remava controcorrente ?
    Semmai attualmente non ostante guerre e lotte varie siamo arrivati pian piano a debellare numerose malattie , a migliorare l'agricoltura e l'industria , a trovare nuove fonti energetiche, ad abbattere vecchi regimi per sostituirli con democrazie e nuove costituzioni, a migliorare nell'insieme( seppur con tanti errori lo ammetto)  la vita sul pianeta in genere.
    Se siamo ,come dicono alcuni, prossimi all'era dell'Acquario presto ci sarà una sempre maggior presa di coscienza da parte dell'uomo nei riguardi della Terra e del valore della Vita !
    E' solo un mio pensiero naturalmente ! Cerco solo di essere un pò ottimista.
    zen

  • Santaruina

    C.S.

    Consapevolezza delle nostre limitazioni, Consapevolezza dell'esistenza di forze "Antiche ed Ancestrali" che impediscono l'evoluzione dell'uomo.

    Probabilmente in ogni periodo siamo chiamati a delle prove.
    Questo è un periodo in cui quella che tu chiami evoluzione dell'uomo è molto impedita, da diversi fattori, ma proprio per questo, anche un minimo avanzamento in quella direzione rappresenta una vera conquista.

    A presto

    _______________________________

    Si dice conformiste, è sbagliato dire egoiste e menefreghiste, come mi spiegavi un po' di tempo fa.

    He, giusta osservazione.
    Nella ipotetica profezia ho voluto calcare un po' la mano, per motivi di scena, ma la tua osservazione è corretta.

  • Hadi

    "Tutti potrebbero essere manipolati, per quanto ne sappiamo, dalla Bibbia all'Odissea alla Repubblica di platone all'Eneide alla Divina Commedia."

    Non mi fate recitare sempre il ruolo del bacchettone. Dai ritrovamenti di Qumran è stata confermata la sorprendente e perfetta eguaglianza tra la Bibbia in ebraico (testo masoretico) e quella in ebraico antico (ritrovata appunto a Qumran), risalente al II secolo a.C. Ovviamente parliamo dell'Antico Testamento. Per quanto riguarda il Nuovo, è il testo antico con il numero maggiore di copie realizzate e gli originali (o le copie di seconda scrittura) sono da tempo ben conservati. Nemmeno testi storici come il De Bello Gallico, considerati veri e propri reportage, si avvicinano lontanamente alla quantità di documenti ritrovati in materia di testi biblici.

    Per il resto, concordo pienamento con il discorso argomentato da Hiei. Saluti.

  • anonimo

    "Solo che, in questo caso, mi pare che l'ipotesi da te ventilata sia assai più fantasiosa della semplice possibilità che effettivamente questo testo sia stato scritto."

    Opinione leggitima.
    In effetti era una cosa buttata lì sull'ispirazione del momento, vediamo un po': che una organizzazione la cui esistenza è ampiamente documentata fin da prima della prima datazione dei testi in questione, a cui appartengono per lo meno una buona parte dei personaggi che occupano posizioni di potere e che ha il controllo dei media e del mondo accademico e fa largo uso di propaganda, mistificazione e falsificazione storica per i propri scopi di controllo sociale abbia falsificato dei reperti è una ipotesi fantasiosa.

    E non c'è nessuna prova, su questo non discuto.

    Senz'altro più credibile che un santone di una sconosciuta civiltà perduta abbia usato millenni fa le sue arti magiche per avere visioni di un lontano e sconosciuto futuro e trascriverle in un librto che poi è l'unica cosa o quasi che si salva della sua intera favolosa civiltà.

    Sì, mi suona decisamente meno fantasioso, in fondo è dal ritrovamento del passaporto del dirottatore fra le macerie delle torri gemelle che è provato che la carta è ben più durevole dell'acciaio quindi il discorso regge.

    L'unica cosa che mi piacerebbere sapere però è: se potevano vedere il futuro perchè non hanno saputo prevedere ed evitare il crollo della loro civiltà? Non hanno voluto? E anche in questo caso, perchè?

    Tu che ne pensi?

    Hiei

  • Santaruina

    Hiei

    Senz'altro più credibile che un santone di una sconosciuta civiltà perduta abbia usato millenni fa le sue arti magiche per avere visioni di un lontano e sconosciuto futuro e trascriverle in un librto che poi è l'unica cosa o quasi che si salva della sua intera favolosa civiltà.

    Tu che ne pensi?

    la risposta è scritta nell'articolo stesso, e forse non era così immediato coglierla.

    Secondo la concezione tradizionale, a cui i veda si rifanno, ogni aspetto del creato segue dei cicli di nascita, crescita, declino, morte.
    La vita di un uomo, di un albero, di una intera civiltà.

    Non ci sono santoni che prevedono il futuro, ma persone che credono nei cicli naturali, e da questo deducono che anche la civiltà umana dovrà subire un declino.

    Dire che ci sarà un tempo in cui la società arriverà ad un punto massimo di decadenza per quelle persone era come affermare che un albero dopo essere cresciuto un giorno morirà.

    E' il corso naturale degli eventi.

    L'unica cosa che mi piacerebbere sapere però è: se potevano vedere il futuro perchè non hanno saputo prevedere ed evitare il crollo della loro civiltà? Non hanno voluto? E anche in questo caso, perchè?

    Anche io so che un giorno morirò, forse tra 40, tra 50 anni, forse prima.
    Come giudicheresti una persona che al mio funerale se ne uscisse con un "dal momento che sapeva che sarebbe morto, perchè non ha fatto nulla per evitarlo?"

    Si può al massimo fare qualcosa per rallentare la decadenza, oppure ci si può curare con le milgiori cure per cercare di vivere qualche mese in più, ma l'esito finale è già noto.

    A presto

  • Santaruina

    Sempre per Hiei

    secondo me, se tu avessi fatto quella domanda ad uno dei compilatori dei veda, ti avrebbe risposto più o meno così:

    "My theories explain, but cannot slow the decline of a great civilization"

    :-)

  • anonimo

    Non sono d'accordo.

    Non c'è nessuna spiegazione per cui non solo la civiltà ma pure gli individui debbano essere soggetti a questo declino…il fatto che le cose in natura abbiano un ciclo di vita è piuttosto puerile perchè mentre gli organismi viventi sono, appunto "naturali", le civiltà sono costrutti artificiali.

    Sarebbe come dire che tu, per esempio, non cambi mai l'olio al motore della macchina e questo si guasta e tu dica "eh, era il suo ciclo naturale": no, sei tu che sei un pirla.
    Certo possiamo dire che comunque anche con una perfetta manutenzione il motore prima o poi "invecchierà" e "morirà", ma a questo punto bisogna notare che questa è una caratteristica delle cose MATERIALI.

    Se la accettiamo, accettiamo che la spiritualità non esiste affatto, tanti cari saluti ad anime eterne, spiriti e storie varie…o vuoi dirmi che si usura anche l'anima come un pezzo meccanico?

    No, non ci siamo, non sta in piedi per come la vedo io: poi è pure una forzatura grossolana quella in questione:

    "È più o meno noto che mentre l’uomo moderno ha creduto e, in parte tuttora crede al mito dell’evoluzione, le civiltà antiche quasi senza eccezione e perfino le popolazioni selvagge riconobbero invece l’involuzione, il graduale decadere dell’uomo da uno stato primordiale concepito non come un passato semiscimmiesco ma come quello di un’alta spiritualità."

    Nessun ciclo, non c'è crescita e sviluppo, vecchiaia e morte: solo declino costante – come un pezzo meccanico che arrugginisce, gran bella definizione di "spiritualità".

    E tutto comunque, non spiegato in nessun modo, è assolutamente dogmatico e avrai capito che a me i dogmi di fede sono poco congeniali…

    Hiei

  • Santaruina

    A dire il vero, tutte le grandi civiltà a noi note hanno subito lo stesso processo, nascita, sviluppo, apice, declino.
    In altre parole, questa concezione è supportata anche empiricamente.

    Poi si può anche credere nella visione hegeliana della fine della storia, volendo (anche questo è un dogma, d'altra parte).

    Comunque, non occorre che tu ti convinca, qui si è presentato solo il punto di vista cosidetto tradizionale.

    Non è che mi pagano se convinco la gente, ognuno ha il diritto di rimanere della sua idea, e ci mancherebbe :-)

    A presto

  • anonimo

    "A dire il vero, tutte le grandi civiltà a noi note hanno subito lo stesso processo, nascita, sviluppo, apice, declino.
    In altre parole, questa concezione è supportata anche empiricamente."

    E su quel "a noi note" torniamo al punto di prima, volendo.

    "Comunque, non occorre che tu ti convinca, qui si è presentato solo il punto di vista cosidetto tradizionale."

    Uh? Mi pareva scontato…

    "Non è che mi pagano se convinco la gente, ognuno ha il diritto di rimanere della sua idea, e ci mancherebbe :-)"

    Ti risparmio un "excusatio non petita" per il tuo acume: era giusto per il piacere della discussione. Tra l'altro stai anche tu in Grecia o sbaglio?

    Hiei

  • anonimo

    Ciao a tutti :)

    La parte iniziale del post mi è piaciuta molto, ma… c’e’ una cosa che non mi torna, se ho ben capito la profezia per essere tale deve essere stata scritta in un ipotetica età dell’oro –pena la perdita del valore di tale predizione:  ma evinco all’interno di tale annuncio forti segnali di patriarcato e, il patriarcato è lungi dall’essere considerato un età dell’oro.

    Alessio P.

  • Santaruina

    Hiei

    Ti risparmio un "excusatio non petita" per il tuo acume: era giusto per il piacere della discussione.

    diciamo che in altre epoche avrei continuato questa discussione fino allo sfinimento, ma da qualche tempo a questa parte do priorità ad altre cose.
    E' corretto rispondere alle critiche argomentate, ma protrare la cosa per le lunghe è una perdita di energie.

    Tra l'altro stai anche tu in Grecia o sbaglio?

    Attualmente, e da 23 anni, sto in Italia.
    In Grecia torno per le vacanze.

    ____________________________________

    Alessio

    ma evinco all’interno di tale annuncio forti segnali di patriarcato e, il patriarcato è lungi dall’essere considerato un età dell’oro.

    Se hai letto da qualche parte che l'età dell'Oro era caratterizzata dal matriarcato, allora probabilmente ti sei imbattuto in qualche testo che fa riferimento agli studi di Maria Gimbutas o di Bachofen.
    E' un punto di vista, ma secondo la Tradizione il matriarcato può essere al massimo associato con l'età dell'Argento, che rispetto a quella dell'oro rappresenta una prima "degenerazione".

    A presto

  • anonimo

    Credo che la profezia sia del II millennio a.c. e quindi in piena "eta decadente (se ho capito bene) " poveri loro o poveri noi?
    La nostra età decadente, nella quale ci sono persone che come noi dialogano e si interrogano sui futuri sviluppi del mondo, in cui non esiste più la schiavitù (qualcuno potrebbe obiettare che esiste in forme diverse – Touché – anche se già è una conquista importante), in cui si è superato l'idea di razza, in cui abbiamo diversi fedeli che seguono le varie religioni, tra le quali le monoteiste *1 che parlano tutte di salvezza dell'anima, in cui c'è la possibilità di una scolarizzazzione diffusa (leggere, scrivere e far di conto)… eppure siamo in un'eta decadente.

    Un'eta in cui possiamo cumunicare e dialogare in luoghi e/o in tempi differenti (io posso scrivere adesso e voi mi risponderete domani mattina ed io, potrò leggere il vostro messaggio in qualunque posto mi trovi.)

    Però visto le nostre discussioni mi faccio un obiezione da solo, scolarizzazione diffusa che non mi consente di conoscere bene ne la storia, ne la filosofia, ne l'antropologia… tutte cose interessanti di cui la scuola non parla (chiusa parentesi).

    Ho fatto delle ricerche e non essendo uno storico, un antropologo o un teosofo l'homo sapiens sapiens comparve sulla terra 120 mila anni fa e sappiamo che ci sono state civiltà e diverse età. Sappiamo che durante il neolitico si era diffusa una cultura omogenea in europa che è quella che ci ha lasciato i grandi monumenti in pietra come Göbekli Tepe in Turkia (tra 11.000 e 7000). Quindi, sicuramente sono esistite civiltà evolute, penso che hai utilizzato questo termine non a caso.
    Evolute = religiosità, conoscenze dell'astronomia, conoscenze delle erbe officinali, rapporti sociali e gestione della cosa comune. Si, non è fatasioso anzi tutt'altro, forse era più fatasioso pensare che eravamo dei selvaggi e per magia sono sbucate le prime civiltà, come avevo scritto sopra. 
    Quindi ho mutato la mia opinione sul punto, fondamentalmente sono molto ignorante e per questo dovete perdonarmi.

    In secondo luogo, secondo la concezione tradizionale, la ricchezza di una civiltà non si misura nelle sue capacità "tecnologiche, ma nella sua elevazione spirituale.
    Secondo tale concezione, lo sviluppo tecnologico della nostra civiltà è solo sintomo della nostra profonda decadenza, dal momento che gli uomini che perdono ogni contatto con le realtà celesti concentrano tutte le loro energie nello studio della materia, cercando di scoprirne i segreti e sfruttandoli per accrescere il prorpio benessere materiale.

    Questo è tautologico, basta scegliere il parametro più favorevole, io potrei dirti che preferisco avere una macchina piuttosto che fare 4 giri pregando il dio "x" perché mi teletrasporti dall'altro capo del mondo.
    In base al parametro di misura le cose possono cambiare: 2 persone, qual'è la più alta? quella che ha la testa più vicina al cielo o quella che ha la testa più vicina a terra? Dipende dal presupposto su cui fondiamo la decisione, anche se probabilmente l'esempio non è esatto.
     
    @hei il ciclo delle civiltà è una verità assodata (come il ciclo della vita). E' una legge della natura e tra le altre cose anche l'economia ha copiato la legge: "la terioa del ciclo del prodotto" http://www.simone.it/newdiz/newdiz.php?action=view&dizionario=6&id=506
      

    La nota
    *1 Secondo me, le religioni monoteiste sono le colpevoli del calo d'interesse degli uomini con il rapporto mistico, questa visione monopolista del rapporto con un solo dio a finito per logorare il rapporto mistico. E poi lo sappiamo tutti che le religioni sono servite a rafforzare gli imperi e a manipolare le masse e ad assicurare potere alla casta dei religiosi.
    Nel politeismo c'era maggiore libertà e maggiore centralità dell'uomo con il mistico e correlativamente minore dipendenza dalla divinità, probabilmente comportava anche una maggiore informazione anche degli uomini comuni ai riti e alle simbologie.
    Se questo lo si ritiene un'evoluzione gli antichi greci erano sicuramente più evoluti di noi, pensiamo anche alla figura mistica dell'oracolo di delphi (le profezie).
    Però c'è un però, questo non ha senso alcun senso, se noi non pensiamo che non ci sia un bel nulla di mistico e che sono tutte superstizioni a cui ci fa comodo aggrapparsi… perché è più difficile pensare che non c'è proprio niente. :)
    Eugenio

  • zuptepi

    @Eugenio

    "Questo è tautologico, basta scegliere il parametro più favorevole, io potrei dirti che preferisco avere una macchina piuttosto che fare 4 giri pregando il dio "x" perché mi teletrasporti dall'altro capo del mondo."

     

    Così ragioni da materialista. Devi immaginare una società in cui i "parametri favorevoli" non esistono sul piano fisico, ma solo su quello della ricerca spirituale. Purtroppo non possiamo entrare nelle loro teste così come loro troverebbero assurdo il nostro modo di ragionare. Sono forme mentis e forme animae completamente diverse dalle nostre. 

     

    @Hiei

    "Se la accettiamo, accettiamo che la spiritualità non esiste affatto, tanti cari saluti ad anime eterne, spiriti e storie varie…o vuoi dirmi che si usura anche l'anima come un pezzo meccanico?"

     

    Io la vedo esattamente in maniera opposta. Il discorso è molto spirituale e non riguarda decadenze di tipo materiale. Tanto è vero che stiamo sperimentando in questi anni il picco più alto di informatizzazione e di tecnologia (le ricerche militari sfornano ogni anno materiali e prodotti all'avanguardia). Il discorso del Kali Yuga ci ricorda solo che l'apparente evoluzione tecnologica non è importante. 

  • anonimo

    "Tanto è vero che stiamo sperimentando in questi anni il picco più alto di informatizzazione e di tecnologia"

    Infatti le principali infrastrutture tecnologiche, quelle VITALI, sono ancora basati su concetti di due secoli fa e dipendenti da risorse non rimpiazzabili.

    Per favore.

    Le uniche "tecnologie" che si sono fortemente sviluppate e sono state concesse al pubblico sono le cazzate per manipolarlo: televisione, cellulari, computer, tutto ciò che permette inganni audiovisivi ed elettronici è stato perfezionato all'estremo.

    E la tua auto invece ha ancora un motore a combustione interna ottocentesco, questa tu la chiami "tecnologia"? Ma non scherziamo…pietruzze colorate per i selvaggi in cambio di oro…

    Hiei

  • Santaruina

    Hiei ti devo chiedere uno sforzo.

    Su internet, prurtroppo, non ci possiamo guardare negli occhi mentre discutiamo, ed è molto facile che il nostro tono venga frainteso oppure scambiato per ostile.
    Basta davvero poco, e siccome siamo molto diversi tra di noi, alcune persone possono reagire anche in maniera diversa.

    Perciò di pregherei di cercare di evitare tutte le espressioni che possano creare fraintendimenti (mi riferisco ad una eccessiva ironia, oppure ad espressioni come "per favore" messe a commento di un ragionamento di un tuo interlocutore).

    Per essere ancora più precisi, con me personalmente puoi usare il tono che preferisci, ma con gli altri utenti prova a produrre la massima forma di rispetto che riesci ad immaginare.

    Grazie.

  • anonimo

    "prova a produrre la massima forma di rispetto che riesci ad immaginare."

    Ok, vorrà dire che farò a meno, per me la massima forma di rispetto è essere franco con chi ho davanti, se devo star qui a preoccuparmi se posso o dire "accipigna" o "corbezzoli" perchè qualche anima bella potrebbe risentirsi della durezza del linguaggio così esplicito faccio a meno.

    No, questa le supera tutte, non si può dire "per favore" perchè qualcuno potrebbe offendersi, questa sarebbe la libertà di espressione di internet??

    M'ero sbagliato, siete andati di cervello completamente anche qua allora.

    E dirtelo chiaro e tondo invece di usare ipocriti giri di parole politically correct da quattro soldi è rispetto per me, sappilo – sono quelli che cercano di prendermi per i fondelli educatamente e con le belle parole quelli che IO considero veramente offensivi (nessun riferimento ai presenti, per inciso), gli ipocriti, i falsi e via dicendo.

    Ma in tempo di pensiero unico non è salutare avere le proprie idee, lo sai anche tu…ce la siamo vista, buon tè delle cinque, milord!

    (nota conclusivo: dando così spropositatamente peso alla forma rispetto alla sostanza, la vedo dura parlare di "spiritualità", comunque non è il mio blog quindi…)

    Hiei

  • zuptepi

    @Hiei

    "In tempo di pensiero unico" è molto salutare avere le proprie idee…ma esprimerle con eccessiva veemenza non è necessario. Qui tutti ti capiscono anche senza dare in escandescenza…

    Tra l'altro arrabbiarsi troppo fa pure male alla salute :)

    Per rispondere al tuo ultimo intervento. Non vedo come quello che scrivi sia in disaccordo con quello che scrivo io. Mi hai citato una serie di utensili che vengono usati comunemente ai nostri tempi. Ed era proprio quello che intendevo. La nostra epoca è caratterizzata da persone che si concentrano molto sul materiale quotidiano e hanno poco tempo per concentrarsi sullo spirituale "ciclico".

  • Santaruina

    Hiei

    frequento da abbastanza tempo il mondo dei forum e dei blog su internet per conoscere bene certi meccanismi.
    Sono stato per un periodo anche moderatore su Luogocomune, e penso di aver imparato bene la facilità con cui nella rete le discussioni possano degenerare.

    Questo perchè nel mondo virtuale viene a mancare il linguaggio meta-linguistico che nella vita reale costituisce un buon 60-70% del nostro esprimerci: nel virtuale non si ha la possibilità di osservare l'espressione del nostro interlocutore, di ascoltare il tono con cui dice una frase, non si colgono le mille sfumature da cui comunicazione interpersonale diretta è composta.

    Ho potuto osservare nel tempo come il 90% degli "scazzi" virtuali nascano sempre da piccole provocazioni od "innocue" frecciatine, oppure piccole espressioni di stizza che vengono prese male da utenti magari un po' permalosi, che rispondono alzando un po' il tono, a cui seguono ulteriori escalation e così via.

    Per questo è sempre meglio chiarire la questione dall'inizio.
    In fondo ti ho solo chiesto di essere il più possibile educato, che in altre parole è anche il minimo che si possa chiedere in una discussione civile.
    Non mi pare che abbia minacciato di "censurare" le tue idee.

    Un motivo per cui questo blog mi dà soddisfazione è proprio dato dal fatto che molto raramente le discussioni degenerano, e vorrei proprio che si continuasse così.

    D'altra parte, anche se per natura si è "focosi" nell'esternare le proprie opinioni, sulla rete basta rileggere quello che si è scritto ed eliminare le espressioni che potrebbero generare risentimento.

  • anonimo

    @Hiei

    Premetto che condivido in parte quello che scrivi, ma non capisco proprio il motivo ti certe tue sparate:

    "M'ero sbagliato, siete andati di cervello completamente anche qua allora."

    Forse sei anche tu un "contagiato" dalla moda di Beppe Grillo ? un pò di turpiloquio per avvalorare le proprie tesi, detto con parole tue: farsi sentire incazzati paga piu' di ogni logica vero ?

    @Santaruina

    Io non ho parlato di matriarcato anzi; volevo solo un chiarimento riguardo un passaggio logico che hai usato nel tuo post:

    "Ecco quindi che se nel Vishnu Purana si parla di un’epoca ultima in cui i governanti saranno ingiusti, in cui le religioni saranno decadute, un'età in cui l’empietà e l’ipocrisia saranno diffuse, e ci presenta queste realtà sotto forma di “previsione”, possiamo ragionevolmente dedurre che nel tempo in cui tali riflessioni sono state scritte la situazione fosse diversa.
    Non avrebbe avuto altrimenti senso porre in guardia riguardo ad una realtà che si sarebbe verificata di lì a 3.000 anni, se già all’epoca quella fosse stata la quotidianità.
    ""

    Ma c'e' qualcosa che non mi convince ed  è esattamente questo passaggio:

    "Le donne non seguiranno gli ordini dei loro mariti e dei genitori, saranno egoiste, abbiette, mentitrici, discentrate e si attaccheranno ai dissoluti."

    Ma questo indica una situazione non tanto diversa dalla nostra, significa e lo ripeto che al tempo della profezia esisteva già una società patriarcale, mi spingo oltre, esisteva anche un ideale della donna facilmente visibile ribaltando gli aggettivi sopra citati; un ideale della donna guarda a caso molto simile a quello classico del sogno americano.

    Alessio P.

  • anonimo

    Ciao Carlo, ben trovato e pace a tutti i frequentatori del tuo blog!

    leggere i fondamentali della parola profetica nel tuo post mi hanno fatto venire in mente una cosa, che ti lascio lì un po' di sbieco.

    In un libercolo piccino picciò, un commentario darbysta all'Apocalisse, edito 1889, ristampa 1921, si cita il passo biblico di Apocalisse 11:

    Ap 11:6 Costoro hanno podestà di chiudere il cielo, che non cada alcuna pioggia a' dì della lor profezia; hanno parimente podestà sopra le acque, per convertirle in sangue; e di percuoter la terra di qualunque piaga, ogni volta che vorranno. 7 E quando avranno finita la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso farà guerra con loro, e li vincerà, e li ucciderà. 8 E i lor corpi morti giaceranno in su la piazza della gran città, la quale spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto; dove ancora è stato crocifisso il Signor loro. 9 E gli uomini d'infra i popoli, e tribù, e lingue, e nazioni, vedranno i lor corpi morti lo spazio di tre giorni e mezzo; e non lasceranno che i lor corpi morti sieno posti in monumenti. 10 E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro, e ne faranno festa, e si manderanno presenti gli uni agli altri; perciocchè questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra.

    Quindi, in margine al commento sul brano, si legge qualcosa tipo:
    … risulta quivi evidente l'immenso progredire di quel consesso umano depravato, nella società dei tempi ultimi: tal che sarà essi consentito, uccisi dalla bestia i corpi dei due santi testimoni, vederne immantinente la figura e tosto averne notizia, in ogni parte del mondo – versi 9 e 10.

    Ecco, mi piace pensare al tipo che centotrentanni fa scopre, non ancora scoperto, l'uso della televisione – o dello streaming in rete – in una scrittura biblica di duemila anni fa (una delle più recenti in vero).
    E lo fa con la semplice ovvietà del bambino che dice: E' scritto, dunque è.

    Leggiamoci anche la Bibbia, se ci interessa la dimensione profetica: non è più all'indice e la vendono anche al supermercato per quattro euro ormai!

    pace,
    gibbor

  • anonimo

    "frequento da abbastanza tempo il mondo dei forum e dei blog su internet per conoscere bene certi meccanismi.
    Sono stato per un periodo anche moderatore su Luogocomune, e penso di aver imparato bene la facilità con cui nella rete le discussioni possano degenerare."

    LuogoComune, dove il caro Mazzucchino mi ha bannato a vita perchè mettevo in crisi le sue argomentazioni e per NESSUN altra ragione! Ricordo la bellezza di quel momento "L'utente Hiei è stato espulso e non chiedetemi perchè o banno anche voi!". Magico!

    Ora si spiega tutto.
    Comunque non ho niente nei tuoi confronti, ma non mi trattengo in un posto dove mi si chiede di essere uno squallido ipocrita con il pretesto che i lettori secondo te sono regrediti a uno stadio talmente infantile che bisogna mettere restrizioni pure al "per favore".

    ("libertà" in cambio di "sicurezza"? Uhm…)

    "Forse sei anche tu un "contagiato" dalla moda di Beppe Grillo ? un pò di turpiloquio per avvalorare le proprie tesi, detto con parole tue: farsi sentire incazzati paga piu' di ogni logica vero ?"

    Santaruina ha appena stabilito che i suoi lettori sono dei bambocci puerili al punto tale che non si può dire "per favore" senza che si finisca a bisticciare e chiamare la maestra.
    Non era immediato da cogliere, ma non amo essere troppo ovvio.

    "Un motivo per cui questo blog mi dà soddisfazione è proprio dato dal fatto che molto raramente le discussioni degenerano, e vorrei proprio che si continuasse così."

    O per dirla in altro modo, esca dai binari su cui vuoi tenerla.

    "D'altra parte, anche se per natura si è "focosi" nell'esternare le proprie opinioni, sulla rete basta rileggere quello che si è scritto ed eliminare le espressioni che potrebbero generare risentimento."

    Quindi mi stai chiedendo di autocensurarmi, appunto, che è cosa ancora più subdola e viscida della censura, dal mio punto di vista.

    Sperando di aver chiarito tutto, colpa mia che non mi sono accorto di esser finito in un convento che non è proprio posto per uno come me, quindi spiego le vele e YO-HO-HO…

    Adios.

    Hiei

  • Santaruina

    Hiei
    io ti ho chiesto solo di rispettare al massimo tutti i tuoi interlocutori.
    Poi, hai fatto tutto da solo.
    Questa è una regola che ho voluto dare al blog, se la ritieni infamante nei confronti della tua libertà di espressione, sei libero di andare ed esprimerti in altri luoghi.
    Se no, puoi rimanere qui e dire la tua tendendo conto di questa piccola regola.
    Fai tu.

  • Santaruina

    Ciao Alessio

    Ma questo indica una situazione non tanto diversa dalla nostra, significa e lo ripeto che al tempo della profezia esisteva già una società patriarcale, mi spingo oltre, esisteva anche un ideale della donna facilmente visibile ribaltando gli aggettivi sopra citati; un ideale della donna guarda a caso molto simile a quello classico del sogno americano.

    il passo che hai ripreso (le donne non seguiranno gli ordini dei loro mariti e dei genitori, saranno egoiste, abbiette, mentitrici, discentrate e si attaccheranno ai dissoluti) indica sicuramente una società patriarcale, ma non per questo simile alla nostra.
    Al contrario, quel passo denuncia proprio la futura fine della società patriarcale per come allora la si conosceva, processo a cui noi stiamo assistendo, e non loro.

    All'epoca il ruolo della donna era inquadrato all'interno di una serie di vincoli sociali molto forti, cosa che oggi, in occidente, inizia ad essere superata (non ancora del tutto, ovviamente, ma siamo sicuramente dentro tale processo).

    Curiosamente, tale profezia, risalente al secondo millennio avanti Cristo, non sarebbe risultata del tutto veritiera solo 60-70 anni fa, quando le donne non avevano ancora iniziato il loro percorso di emancipazione sociale.
    In altre parole, noi siamo molto più vicini al culmine di questo kali yuga che nella profezia si descrive, secondo tali concezioni.

    Poi, ovviamente, si potrebbe discutere a lungo sul processo di questa emancipazione delle donne, sui suoi aspetti positivi e su quelli che invece si sono dimostrati negativi per le donne stesse.
    Ma sarebbe un discorso molto complesso.

    A presto

    __________________________

    Ciao Gibbor

    davvero acuto quel commentatore…
    Ed anche sull'Apocalisse hai ragione: è il testo profetico per eccelenza.

  • anonimo

    si parla spesso in Occidente del Vishnu Purana, dimenticando quello che viene indicato come il più antico dei Purana, il Baghavata Purana, chiamato anche Srimad Baghavatam in cui è narrata la storia di Lord Krishna.

    http://srimadbhagavatam.com/12/2/en

    nel link segnalato è riportato il 12  adhyaya, secondo khanda, in cui sono puntigliosamente descritte le caratteristiche del kali yuga.

    chi avesse voglia di cimentarsi in un pò di esegesi dal sanscrito, può cliccare sull'indicazione del singolo sloka a sinistra del testo e troverà il testo sanscrito translitterato con la relativa traduzione inglese ed un commento al verso, interessante benchè di chiara origine vaishnava, come è un pò per tutti i purana che sono sovente considerati testi devozionali.

    Purana vuol dire mitologia o complemento, come si può evincere consultando un dizionario sanscrito online

    http://spokensanskrit.de/index.php?script=HK&beginning=0+&tinput=purana&trans=Translate&direction=AU

    Da ricordare anche che i purana, pur essendo incontestabilmente parte integrante delle scritture tradizionali induiste, appartengono alla smirti e non alla sruti.
    In altre parole non sono scritture rivelate ai rshi, come i Veda e le Upanishad, ma frutto di insegnamento e ricordo.
    Un pò la distinzione, per intenderci, fra i Vangeli e gli scritti dei Padri della Chiesa.

    Segnalo infine questo link, qualora si volesse approfondire il bellissimo testo in questione

    http://www.srimadbhagavatam.org/

    Da ultimo, riguardo alla concezione tradizionale dei cicli cosmici, vorrei evidenziare come essi possano essere immaginati non come dei cerchi, per cui dalla fine si torna all'inizio, bensì come una spirale infinita.
    Non possono esistere due cristalli di ghiaccio identici, ma solo simili analogicamente, nel micro come nel macro.
    In ciò condivido l'ottimismo di Santaruina.

  • anonimo

    e tanto per cambiare ho dimenticato.

    un sorriso

    hildegard

  • Santaruina

    Ciao hildegard

    Da ultimo, riguardo alla concezione tradizionale dei cicli cosmici, vorrei evidenziare come essi possano essere immaginati non come dei cerchi, per cui dalla fine si torna all'inizio, bensì come una spirale infinita.

    Questa puntualizzazione è sempre doverosa.
    Ogni volta parliamo di cilci per semplicità, ma occorerebbe sempre specificare che la spirale è l'immagine più appropriata.

    A presto

  • anonimo

    Santa secondo me hai preso una svista.

    A Hiei manca la concezione dell'infallibilità.

    Difatti una Profezia è per definizione infallibile; analogamente lo stesso Signore si fece, in fin dei conti, una domanda retorica riguardo la maggioranza degli homini, cioè sul se avesse trovato fede al suo ritorno.
    Quindi una Profezia non è solo una spiegazione sul passato. Se ne può ricavare ben poco in realtà, come ben poco si può comprendere di una Profezia dacché il suo senso si svela solo quando accaduta.

    Esse è in realtà un messaggio per chi è veramente in grado di coglierlo.Non si può che rimanre vaghi al riguardo, in ogni caso.

    Il succo del discorso si scorge già lì dove Hiei afferma che oggi l'homo abbia tecnologie adatte ai baluba mentre "quelli" ne hanno ben altre mentre è la tecnologia stessa parte del problema.
    Che ci sia negata rientra nei privilegi di chi ci supera, il problema è che chi ci supera oggi, lo è nel "male" e non nel "bene".

    Lo scetticismo totale dovrebbe prima di tutto portarsi contro la possibilità della definizione , ergo della realtà esistibile , del proprio io.
    Quantomeno allora si deve cercare con insistenza il suicidio per aver una parvenza di sincerità ( sempre che abbia senso, in senso scettico, poter concepirsi sinceri ).

    E' troppo facile Hiei dubitare del resto, qualsiasi cosa, ma non di sé stessi in quanto entità.

    Ora il complotto c'è, ma è anche naturale. Infatti i complotti per il potere ( in senso negativo ) ci sono da parecchio tempo e se questi sono particolarmente atroci è perché tale atrocità è aumentata strada facendo.
    Tutto torna ma diverso.

    Bisognerebbe essere rilassati ed al contempo "rivoluzionari" perché il vero campo di battaglia non è materiale ma psichico ( ovviamente lo Spirito non è toccato da queste cose , ecco perché bisogna appoggiarvicisi ).

    Daouda

  • toporififi

    Per quanto riguarda la correttezza delle versioni dei testi, credo che basti studiare (molto), cercare e confrontare i dati, che oggi sono innumerevoli come lo sono i documenti antichi, (e molto antichi), a disposizione.
    Purtroppo internet è veicolo di informazioni a cui troppo spesso si attribuisce un'infallibilità da profezia, ma riporta parti e parti di parti, quindi forse è il meno idoneo a cercare la verità sulle scritture antiche, considerando che vengono per lo più riportate da siti aderenti a sette o a confessioni religiose fortemente marcate da istanze moderne.
    Dahuda dice bene a proposito dell'atteggiamento da tenere nei confronti di ciò che non capiamo o non capiamo ancora, come le profezie; i vangeli proibiscono di azzardare date o previsioni sulla fine dei tempi, le discussioni su queste cose, quando non hanno basi solide generano più confusione che chiarezza e le certezze sbandierate diffondono spesso errori.

    Daltronde, parlando di profezie, mi capita sempre più spesso di trovare affermazioni profetiche sui tempi che viviamo in brandelli di fil di Totò o di Pasolini o di Alberto Sordi.
    I Padri del deserto, invece,  quando qualcuno gli rivolgeva una domanda sui tempi, riportavano inesorabilmente la questione su colui che aveva fatto la domanda.
    La nostra vita è un ciclo umano che presenta tutti gli accidenti di un ciclo cosmico, (compresa la non circolarità, visto che nasciamo piccoli e moriamo, se Dio vuole, vecchi), e che abbiamo il dovere di condurre, come Dio conduce la storia del mondo, in vista di un passaggio di stato, in questa vita o nell'altra.

  • Santaruina

    Ciao Daouda

    comprendo bene il tuo intervento.
    Sono anche d'accordo con Mario quando dice che non si dovrebbe azzardare date o previsioni sulla fine dei tempi, le discussioni su queste cose, quando non hanno basi solide generano più confusione che chiarezza e le certezze sbandierate diffondono spesso errori .

    In qualche modo ho cercato anche io di specificare questo punto.
    Il problema è che io immagino sempre di rivolgermi a chi non necesariamente condivide le mie convinzioni di base, in questo caso il punto di vista tradizionale.

    Per quanto riguarda la svista di cui parli, ho volutamente deciso di concentrarmi sulle caratteristiche dei tempi in cui questa profezia fu scritta, e non tanto sulla profezia in sé, proprio per i motivi che tu e Mario avete sottolineato.

    A presto

  • anonimo

    Bell'articolo e bel blog.

    Comunque non so se sia stato detto ma anche le profezie dei santi e dei mistici cristiani sono molto accurate su questi tempi travagliati, che stiamo vivendo.

    Leggete le profezie della santa Ildegarda, del monaco Basilio o della beata Emmerich ad esempio. Sono uno spaccato di questa società attuale che non hanno bisogno di essere interpretate ma vanno prese alla lettera…

    Per dirla in breve:.. in c'è bisogno di altre profezie extracristiane per capire che il carisma della profezia sia reale… ;)

    Un saluto

    Mario

  • zuptepi

    Mario, senza nulla togliere alle profezie dei mistici cristiani, credo che l'eccezionalità della "profezia" del Vishnu Purana sia la sua fondamentale lontananza in termini di epoca e in termini di cultura dal nostro moderno occidente. 

    Saluti e buone vacanze a tutti. Anche a quelli che in vacanza non vanno :)

  • anonimo

    Ho previsto con precisione la data dell'omicidio di Melania Rea.
    Può verificarlo sul blog di Paolo Francschetti fra i primi commenti all'articolo ' Omicidio Masssonico parte..:l'omicidio dei bambini'.
    L'articolo raffigura La nascita di Venere di Botticelli.
    Che ne pensa?
    Come ho fatto?
    Certo, so come ho fatto, ma non riesco a capacitarmi di come sia potuto accadere.
    La realtà può essere manipolata e pertanto paradossalmente non è reale.
    Che tormento..
    questo dono per me è un tormento.

  • the_spider

    @  #53

    MariaAA sul Blog di Paolo Franceschetti

    Mi piacerebbe saperne di più…

  • anonimo

    Anche a me piacerebbe saperne di più.
    Non mi resta che avere fede, perchè davvero a volte non so più chi sono.

    MariaAA

  • the_spider

    Criptica…
    Ad ogni modo potresti cominciare lasciando da parte il di più dicendo cio che sai, sempre che lo volessi…

  • orange

    E’ esattamente così..nulla viene lasciato al caso..
    non sò spiegarvelo in termini più scientifici o meglio di così,cioè tutto quel che sta per accadere,oltre ad essere mirabilmente calcolato da tempo,è REALIZZABILE grazie alla concomitanza di certi eventi cosmici,che noi umani abbiamo chiamato cicli,o metamorfosi,è cioè(di nuovo) solamente al passaggio di certe forze cosmiche,con congiunzioni di energie movimenti di pianeti emissioni di plasma ed aumento della massa coronale del sole che si “aprono” dei varchi che attraversano il nostro sistema solare,condizionando con i flussi il pensiero e l’animo umano..per questo i grandi burattinai,chiunque essi siano e comunque essi vengano chiamati,si preparano a scatenare la distruzione controllata sul pianeta,la sua “purificazione” e la sua rinascita nel culto del nuovo sole nascente..
    tutto quello che avverrà sulla terra,e direttamente collegato a quello che si muove nel cosmo..

  • francesco

    Salve,
    dai miei studi sulle scritture e testi sacri indù,  ho scoperto che il messaggero dell’islam non e Maometto come si è autodefinito, ma bensì ancora deve accadere in quanto si tratta del cavaliere dell’apocalisse  di giovanni o maytrea Buddha op dell’ultimo kalki avatar op imam madhi..,  verrà rivelato da Dio con un  grande miracolo in mezzo ai musulmani, infatti si sacrificherà le sue gambe nella preghiera rivolta a Dio per la crescita delle gambe di una musulmana nata senza! Ecco perché si trascina la gamba ed attualmente è un uomo normale.
    Infatti l’islam  insieme a tutto l’oriente diventeranno il miglior popolo di Dio e si convertiranno a questo tipo di cristianesimo diverso dall’attuale, la sera per la mattina. Inoltre nel libro di daniele cap.8, daniele ha visto, la II guerra mondiale, poi descritto successivamente in animali, mi sapete  spiegare a quale aneddoto si riferiva?  E sapete chi è il piccolo corno?  Ho  scoperto la chiave per interpretare i vangeli, se mi scrivete  lil_yus@rambler.ru,  vi illuminerò!
     

  • Anonimo

    Secondo quanto scritto  la invito a studiare meglio le profezie vediche dei Purana e ciò che è sacro non venga mai disignato come inappropriato o ridicola .

    Si ricordi lo scrittore di queste falsità che prima o poi dovrà rendere conto a nostro Signore e che la disgrazia di chi diffama i testi sacri ricada su di lui immancabilmente come le tenebre della notte oscurano il giorno.

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