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-o- Too late to die young -o-
17 Aprile 2021

Vanità, ambizione, esecutori, ministri e generali

“Mai nella storia dell’uomo, si è iniettato in pochissimo tempo decine di milioni di dosi di vaccini, senza saperne esattamente l’esito. Se non quello sperimentale che ha portato all’approvazione da parte della comunità scientifica

Generale Figliuolo

Uno degli aspetti più curiosi di questo periodo è rappresentato dal fatto che nei posti chiave della gestione dell’emergenza si ritrovano persone particolari che non brillano per intelligenza, per usare un eufemismo.
A cominciare dal presidente del consiglio Draghi, per anni considerato una volpe della finanza internazionale, una delle menti eccelse partorite dal nostro paese, e che nel momento in cui si è dovuto pronunciare in una serie di discorsi rivolti al parlamento e alla nazione ha dimostrato una assenza di carisma ed una impreparazione imbarazzanti e sorprendenti.
Accennare poi al ministro Speranza sarebbe come sparare sulla Croce Rossa, tanto la natura è stata crudele nei suoi confronti, eppure nonostante le sue limitate capacità intellettive (oppure, come si vedrà in seguito, grazie ad esse) si ritrova a decidere della sorte di sessanta milioni di persone, imponendo loro le sue visioni ipocondriache e la sua patologica e distorta concezione del reale.
In questo scenario risulta quindi coerente la scelta del Generale Figliuolo quale “commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.”
Già dall’espressione che normalmente sfoggia potevano sorgere dei dubbi sulle sue effettive capacità cognitive, dubbi che vengono immediatamente confermati non appena prende la parola.
Nel “discorso” qui riportato il generale si vanta del fatto che per la prima volta nella storia sia stata portata avanti una massiccia campagna vaccinale senza saperne l’esito.
Dice proprio così.
Sta parlando della inoculazione di un medicinale di cui non si conoscono gli esiti, fatto di conseguenza su una massa di persone che assurgono al ruolo di cavie.

Non si rende quindi nemmeno conto che sta confessando la perpetuazione di un crimine contro l’umanità, uno di quelli per cui il tribunale dell’Aia avrebbe piena giurisdizione (se fosse utilizzato come sulla carta fu concepito).

In effetti queste persone occupano i posti che sono stati loro assegnati perchè in questa enorme farsa a qualcuno sarebbe toccato il compito dell’esecutore materiale, e questi ruoli vengono svolti solitamente dalla categoria dei “narcisisti”, persone che si gloriano dei titoli e delle cariche, vivendo in funzione della propria ambizione, e che fungono da perfetti esecutori nella convinzione di essere importanti.
Va da sè che un narcisista patologico difficilmente sarà anche dotato di una particolare intelligenza: caratteristica infatti di questa qualità è la capacità di saper misurare le proprie doti e i propri limiti, conoscendo il proprio posto del mondo, consapevolezza che ai narcisisti manca del tutto.
Se poi dovesse mai esserci in futuro una nuova Norimberga (poco probabile, purtroppo) riguardo la gestione del Covid, questi personaggi sarebbero i primi a finire davanti all’accusa, dal momento che hanno messo la faccia e la firma in tutte le nefandezze proliferate in questo periodo.

Chi dall’alto li manipolava invece potrebbe anche trovarsi in quel momento dalla parte degli accusatori.


50 comments to Vanità, ambizione, esecutori, ministri e generali

  • Cangrande

    Una cosa che lascia interdetti, è la capacità (e il potere) dei “mandanti” di saper scegliere personaggi con queste caratteristiche: sociopatici, vanagloriosi, ambiziosi, poco intelligenti, privi assolutamente di empatia, servili fino al midollo.

    Il sopravvalutatissimo Draghi, ne è un esempio, oltre agli altri che conosciamo (la quintessenza di questi imbecilli è Conte. Evidente esempio di persona esaltata e con comportamenti che fanno trasparire, però, la consapevolezza intima che è un buono a nulla. Inoltre, chi si tinge i capelli, come anche Draghi, ha dentro di sé la capacità innata di dissimulare e denota anche un notevole complesso di inferiorità che maschera con l’esibizione del potere. Mia teoria, finora sempre verificata).

    Fa pensare, inoltre, la capacità “persuasiva” dei “mandanti”, nei confronti di quasi tutti i politici, molti medici etc. nell’aderire alla Truffa.

    Io credo che o siano pagati o siano ricattati (per arrivare a certi livelli, se non sei ricattabile, non ci arrivi) o minacciati fisicamente. O una o due o tutte e tre queste condizioni.

    Oppure sono ordini di loggia, i quali non si possono rifiutare. Della serie: “Noi ti abbiamo fatto fare carriera, ora  devi sdebitarti. Se no ti roviniamo (o peggio).

    Speranza è un caso a parte. Credo che sìa la diretta “cinghia di trasmissione” tra i “mandanti” e i politici. Intoccabile, inoltre, per le sue “origini”… e messo lì, anche, proprio per questo motivo.

     

     

     

  • Alla fine ognuno di loro ha un “punto debole” su cui far leva.
    I punti deboli sono quelli che hai ricordato: vanagloria, avidità, desiderio di autorità.
    Alcuni poi, e forse sono i più pericolosi, hanno anche una ideologia di fondo per la quale sacrificherebbero qualsiasi cosa, sono convinti di “agire per il progresso”

  • NP

    “Visti dall’alto i draghi del potere
    Ti accorgi che son draghi di cartone
    Ma non lo vedi sono di cartone
    Se resti a terra che vuoi capire
    Con la scusa di schiarirtele
    Ti confonderanno sempre più le idee
    Ti manderanno allo sbaraglio
    In questa farsa, nel ruolo di comparsa
    Ma basta che voli in alto
    Ma basta che ti alzi un poco
    E forse scopri che quello che ti faceva paura
    Era soltanto un gioco
    E adesso hai l’occasione per poter volare
    Allora non la sprecare, prova a volare”



    • Anonimo

      Come si può volare tuttavia?

      Cosa fa delle braccia delle ali?

      Come si può considerarli draghi di cartone se poi ti arrivano le manganellate sulle ginocchia o arrivano a licenziarti se non pieghi la testa ad una terapia sperimentale?

      Le badilate in viso che il potere da sveglia da ogni facile romanticheria.

      Arriverà a toccare tutti, e tutti si dannerebbero se i tempi non fossero accorciati.

      Occhio.

      XYX

      • Uh, che paura. Il licenziamento!

        Sto gia’ andando a farmi il vaccino…

        Ai figli racconteremo che avevamo paura di una multa… o di essere guardati male.

         

         

         

         

        • Anonimo

          Ma che stupidaggine.

          Filosofeggiare col culo al caldo è facilissimo, mi metto nei panni di chi prende badilate, di chi deve rinunciare o piegarsi per sfamare i figli.

          Ecco vai a dire a lui che chissene se mi licenziano, vai a dire a lui che sono draghi di cartone.

          Carne e sangue e la carne è debole…

          La sorta di idealismo misticheggiante cristiano che è avulso dal cristianesimo stesso che è invece dentro la sofferenza accompagna e non evita, trascende e non irride.

          XYX

           

           

        • Dico quello che penso e faccio quello che dico. Il culo al caldo forse ce l’hai tu, sinceramente non mi interessa. Se la mentalita’ e’ questa, io dico FORZA DAVOS.

          Senza contare che chi si licenzia ora ha pure la possibilita’ di vedere una liquidazione, molti magari saranno comunque licenziati di qui ad un anno e chi lo sa cosa vedranno…

          E’ proprio vero che lo schiavo sceglie di servire… costi quel che costi.

           P.S. E’ scritto:
          Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena

           

           

        • Devo ammettere che comprendo perfettamente sia il discorso di XYX sia le considerazioni di nachtigall.

          Da una parte potrebbe essere davvero uno di quei momenti in cui, specialmente per chi ha fede, si misura realmente l’essenza di noi stessi.
          Arrivati al punto in cui potrebbe essere richiesto di sacrificare tutto quello che ritenevamo prezioso, essenziale, per salvarci l’anima, per mantenere una posizione coerente, cosa si farà?
          Chi sarà in grado di farlo?

          Se per manteresi saldi in se stessi occorrerà trasformarsi in paria, senza lavoro, senza possibilità di muoversi, senza più rapporti sociali, chi sarà abbastanza forte da reggerne le conseguenze?

          Fermo restando che la salvezza della propria anima e della propria integrità è la priorità, potrebbe accadere che venga chiesto per questo un prezzo altissimo.

          Io dico solo che ognuno farà le sue scelte, ed essendo una situazione tanto complicata, non ci è concesso nemmeno giudicare le scelte degli altri.

        • Anonimo

          Già, mancava solo la cupio dissolvi al quadretto.

          Ripeto, se i tempi non fossero accorciati… nessun vivente si salverebbe.

          Mi pare così chiaro, come metti insieme il passo che citi con questo?

          Quale circoscrive l’altro?

          E che implicazioni ci sono?

          XYX

           

           

        • XYX, Santaruina.
          Innanzitutto mi scuserete per i toni, io qui sono ospite e ringrazio di avere la possibilita’ di esprimermi, ne’ voglio offendere nessuno; ritengo che la situazione sia tale che sia necessario parlarsi chiaro, dandosi nel caso anche qualche pizzicotto. Faccio questa premessa perche’ non discutendo di persona e’ difficile dare il giusto peso e significato alle parole dei propri interlocutori. Non mi interessa neanche giudicare le scelte di qualcuno, non perche’ non sia nella posizione di giudicare – ognuno di noi giudica, e ci mancherebbe -, ma perche’ non conosco nessuno di voi personalmente e quindi obiettivamente non c’e’ niente da giudicare; faccio un discorso generale, in cui se uno si rispecchia… e’ un problema suo. Se qualcuno si sente toccato – meglio.

          Detto questo: ma stiamo scherzando?
          Davvero state prendendo in considerazione la terapia genetica? E dopo, ammesso che non abbiate effetti simpaticamente definiti “collaterali” nei primi tempi e che quindi i figli che dite di voler sfamare avranno ancora dei genitori (benche’ OGM), che cosa farete? Il Certificate of Vaccination ID (covid)? Il braccialetto, il microchip? Eventuali altri figli li farete nascere in vitro da donne immaginarie viste su qualche intranet locale perche’ ci sara’ il pericolo dell’AIDS22 (la deficienza acquisita, che per quell’epoca, complice anche una respirazione carente di ossigeno, avra’ ridotto in brandelli i cervelli di molti superstiti del coglionavirus)? Dov’e’ che finisce tutto questo? C’e’ un limite? O e’ un continuo piegarsi, nella speranza che prima o poi arrivi Putin o Gesu’ Cristo?
          E se e’ un continuo piegarsi: per salvare cosa, precisamente? Il posto fisso?
          Cioe’ su un pianeta del genere voi volete pure rimanerci e rimanerci fissi? Magari come impiegati statali o di qualche organizzazione filantropica, cioe’ lavorando voi stessi alla costruzione delle catene. Ma da che parte state?
          Lo ripeto a scanso di equivoci, e’ un voi generico, per chi in quel voi, leggendo, si identifica e mi serve solo per tracciare una linea, non certo per mettermi su qualche altarino e fare “l’eroe da stanzetta” con “il culo al caldo” davanti ad una platea di perfetti virtuali sconosciuti e dietro ad un nickname.

          Ma non pensate che io faccia ora discorsi di carattere spirituale o mistico o quello che volete, se ho citato quel passo era in risposta a delle considerazioni che aveva fatto XYX. Poi certo, sono d’accordo che si puo’ leggere tutto da un piano piu’ alto.
          Il fatto e’ che quello per cui si scendera’ a compromessi, ci verra’ tolto comunque, e anzi a maggior ragione per il fatto di non trovare alcuna resistenza. E’ un trucco, una trappola. Questo che faccio e’ un discorso al cento per cento materialista, sebbene di vedute un po’ piu’ ampie. A meno che qualcuno non pensi che la fara’ franca, mimetizzandosi sempre e mandando avanti gli altri: gli faccio i miei auguri, pur non capendo a questo punto in cosa si differenzi un individuo del genere da Davos.

          Sui tempi accorciati etc. non so che dire, a me queste profezie fanno cadere le palle, con rispetto parlando. Non le profezie in se’, a dire il vero, ma l’accettazione passiva che non mi pare abbia proprio niente di romano (uno degli aggettivi della Chiesa cattolica apostolica romana appunto). Voglio fare anche io una profezia: moriremo tutti.
          E quindi cosa facciamo, da domani non viviamo piu’?

          Io dico che e’ giusto giocarsela con intelligenza, e cercare di salvare il salvabile, ma il vaccino, specie in questa condizione, e’ gia’ un giuramento di sangue; non si torna indietro.
          Per quasi un anno c’e’ stata data la possibilita’ di rifiutare la museruola con risibili rischi. E’ stata accettata con la mentalita’ del “devo sfamare i figli”. Benissimo, si e’ passati al secondo livello. Non perche’ c’era una profezia, ma perche’ e’ stato democraticamente scelto cosi’ (il non rifiutarsi e’ naturalmente una scelta a tutti gli effetti).

           

        • Anonimo

          Ma figurati, si deve conversare, siamo qui apposta.

          Comunque sia, io non sono per queste terapie geniche, non sono per i green pass, non sono per l’obbligo, non sono per il piegare la testa, so che è o sarà il momento per affidarsi alla divina provvidenza; so nello stesso identico momento che non so se sarò forte abbastanza per farlo: so che stanno facendo, so che dovrei fare, non so se avrò fede, carità e speranza sufficienti per farlo!

          Anzi so che potrei cedere, di mio, di me stesso, arrivo a dire di non fidarmi affatto.

          In questo contesto va incorniciata tutta la mia parte di conversazione, nel momento della prova come sarà? Come sarò?

          Quelle parole che già è la terza volta che cito, i tempi abbreviati, sono quelle che mi danno speranza, l’intervento misericordioso su me, noi tutti ( nessuno si salverebbe!!) insufficientissimo a me stesso figuriamoci alla mia famiglia!

          Ecco, quindi riflettendo sulla mia propria condizione rispecchiavo quel sentire che trovo romantico, sulla capacità di sfidare il potere e restare saldi in sé stessi.

          Aggiungo un pensiero, preferirei combattere, la passività non aiuta, la mia Santa “preferita” è Giovanna D’arco, vorrei marciare sotto gli stendardi di una nuova Vergine combattente, prego Dio di poterlo fare.

          XYX

        • nachtigall

          io personalmente comprendo benissimo il tuo discorso.
          Quello che pensavo a proposito l’ho scritto nell’articolo sulla inviolabilità del corpo.
          Mi premeva solo sottolineare come giunti a quel momento la scelta non sarà scontata.
          Si tratta anche, oltre  del perdere il lavoro, del perdere la possibilità di rivedere i propri cari, per alcuni, non potendo più viaggiare o muoversi.
          C’è il caso di dovere ritirarsi ad una vita di paria, magari in mezzo ad una strada.
          Non la sto facendo drammatica, sto solo presentando una reale possibilità.
          E lì ognuno farà la sua scelta.

          Anche io adesso posso dire che dovranno passare sul mio cadavere – e forse quella sarebbe la scelta più facile, in effetti.
          Lì non avrei esitazioni, piuttosto che cedere la mia dignità e rinnegare quello a cui credo, che si prendano la mia vita.
          Quello lo affronterei con convinzione.

          Ma dover rimanere in vita in totale indigenza e senza la vicinanza di coloro che amo, quello, lo confesso, mi spaventa.
          Non significa che a quel punto cederei.
          Dico solo che la cosa mi crea problemi.

        • XYX

          Terapia genica, giusto, avevo scritto genetica xD
          A parte questo, benissimo, io la faccio facile ma so perfettamente quali sono le pressioni, specie se si ha famiglia. Per il momento posso dire questo: ci sto prendendo gusto, e quasi spero che si alzi il livello dello scontro solo per mettermi ulteriormente alla prova.
          Personalmente, la sicurezza del mio vecchio lavoro mi aveva in passato bloccato dal fare alcune scelte vitali (nel senso che andavano proprio verso la vita, quella vera) che oggi rimpiango di non aver fatto. Che questa sicurezza oggi si sia disintegrata, se da una parte, quella peggiore, mi preoccupa, dall’altra e’ realmente una benedizione… Anche perche’, prima o poi bisogna realizzarlo, non siamo eterni, almeno qui sulla Terra.

          Una cosa importante, secondo me, e’ abbandonare la citta’ – per chi ci vive ancora -, per essere il meno ricattabili possibile. Meglio ancora se con persone che condividono questa visione.

          Sulla parte finale, e’ quello che volevo leggere!

          Santaruina

          Naturalmente sono tutte cose che ho considerato, il non poter rivedere i propri cari e’ una cosa che gia’ mi riguarda e forse l’aspetto che piu’ mi fa incazzare. Del resto scegliendo di vivere all’estero (o comunque lontano) avevo gia’ scelto anche di non poter essere presente nel momento del bisogno, sicuramente era un rischio da tenere in considerazione sharia sanitaria o meno… Una cosa che si puo’ tentare e’ convincere i propri cari a trasferirsi ma qui bisogna che capiscano cosa sta succedendo (1) e nel mio caso questa comprensione e’ solo parziale, per quanto mi sembra di averle provate tutte. E poi (2) devono voler lasciare la loro terra e non tutti sono disposti. In ogni caso la questione e’ di eccezionale importanza e vale la pena parlarne.

          Sulla vita da paria condivido le tue riflessioni; bisogna anche dire che senza piu’ niente da perdere, potremmo potenzialmente essere capaci di qualsiasi cosa. Per cui non credo che ce la lasceranno fare tanto facilmente. Ci sono dei bei campi di meditazione, in Germania… in Italia mi sembra abbiano optato per dei container… all-inclusive.

        • daouda

          MiI viene sempre questo pensiero : che la vita da paria fosse l’unica vita che valeva la pena di vivere anche gli altri anni pur di non contaminarsi.

          Detto fra noi IDDIO ci sta porgendo sul piatto l’occasione più facile per salvarci…il discorso è però…”tra quanto tempo?”

        • daouda
          Si’ esatto, bravo.
          Tutto nella societa’ e’ studiato per incanalare scientemente kundalini (energia spirituale e non solamente sessuale, come alcuni pensano) su binari morti, specie durante la puberta’. L’unico modo per non contaminarsi e’ all’apparenza chiamarsi fuori, in realta’ e’ possibile farlo pur rimanendo fisicamente al proprio posto – rinunciando ai frutti delle proprie azioni (l’agire senza agire), in quanto e’ detto, esempio nella Bhagavad Gita, che non e’ possibile astenersi dall’azione.
          Personalmente ho sempre avuto il seguente dilemma: sarebbe giusto vivere da paria e non occuparsi della societa’, considerando che questa comunque si occupera’ di noi, che lo vogliamo oppure no? Puo’ essere che se siamo arrivati a questo punto e’ proprio perche’ quanti capivano si ritiravano dalla societa’ invece di occuparsene? Ma qui forse mischio diversi piani.

          Senza divagare, posso essere d’accordo certamente che questa e’ l’occasione piu’ facile per salvarci, venendo meno le varie attrazioni della materia, se si esclude forse la paura.

           

        • daouda

          Nachtigall credo che il dilemma sia serio e di difficile risposta ma sono convinto che prima di fare il bene si debba evitare di agevolare il male. A fortiori la preghiera ad esempio agisce/agirebbe anch sul resto ma comprendo che pur essendoci punti fermi la risposta sia nebulosa e poco chiara.

          Volevo però fare due puntualizzazioni:

          -kundalini ( come i chakra o le sephiroth ) rimangono centri sottili dunque psichici ergo non può essere chiamata spirituale.

          -per chi abbia compreso l’ilemorfismo universale del creato/manifestazione e la falsa contrapposizione mente ( intesa come intuizione intellettuale alla maniera degli antichi romani spesso impunemente bistrattati ) e corpo esprimere che le seduzioni fisiche cessino non implica ch ci si sganci da quelle mentali. Il complottismo è l’esatta conferma del trucco dl voler reputare solo il materiale l’ambito della schiavitù: molti magari sono sganciati dalle banche,dai medici, dalla politica sopra di loro ma ragionano con stilemi preconfezionati…sarebbe stato meglio esser dipendenti dal sistema che insuperbirsi e mancare il bersaglio in questo modo. L’altro esempio sono gli esoteristi di ogni risma che ritenendo l’intuizione intellettuale sinonimo di Spirito , cercando la liberazione nell’apoteosi ( in senso letterale ) personale relegando il problma giust’appunto sul corpo. Tutta questa propaganda è stata usata proprio per evitare ogni resistenza partendo dal presupposto che l’intelletto NON è Spirito e non è la via per giungere al divino.

        • daouda

          sull’ultima frase: partendo dal presupposto CRITICO, PER NOI, che l’intelletto NON è Spirito e non è la via per giungere al divino.

        • Anonimo

          Ammazza se sei cambiato in questi anni daouda!

          Che ti è accaduto? Mi ricordo di qualche nostra conversazione senza considerare le infinite discussioni che tenevi e che leggevo con Hiei.

          Il tuo approccio mi sembra più sicuro ma meno certo, non so in verità come definire la differenza che è evidente, hai trovato un nuovo fulcro/centro sul quale e dal quale muoverti?

          XYX

           

        • daouda

          Spero di esser cambiato in meglio! Intravedo ciò che vui chiedermi ma magari se fossi più esplicito potrei darti una risposta cogente visto che non sbagli a cogliere tal dato. Ad ogni modo è chiaro che l’UnicoUno Tripersonale è il mio riferimento.

        • daouda

          Tralasciando che è un cacacazzi, chiunque egli sia, ce ne fossero di più di persone come Hiei…

          p.s. sopra ho scritto -mio riferimento- giusto a svelare che LUI lo tengo presente ma poi in fin di conti magari lo strumentalizzo pure visto che faccio un po’ come mi pare…

        • daouda

          Grazie per le interessanti riflessioni.
          Su kundalini, ti confesso che ho difficolta’ con i termini esotici ma avendoci riflettuto di nuovo dopo la tua osservazione ritengo che “energia spirituale”, per quanto impreciso, renda il concetto. Di solito, quando non la si chiama riduttivamente sessuale, si dice che sia energia/potenza divina (shakti) o appunto spirituale, almeno per quella che e’ la mia esperienza. Ma, per capirci, tu come la definisci? Io ho gia’ difficolta’ a definire la parola italiana “energia” xD Del resto, dell’osso, si dice che sia “sacro”.
          Il “risveglio di kundalini” (espressione comune e piuttosto espressiva riguardo la natura del fenomeno) agisce – nel tempo, aldila’ delle sensazioni immediate – proprio a livello di qualita’, profondita’ delle esperienze (cadono i veli).

          Sul resto sono d’accordo, e cogli un punto fondamentale eppero’ ripeto: mente o corpo, dalla seduzione ci si sgancia semplicemente non vivendo il desiderio come privazione, non desiderando i frutti delle proprie azioni, essendo sempre presenti a se’ stessi, pieni e completi. Mi spiego: se uno diventa anche asceta, e nella mente e nel corpo, ma fa tutto questo con sforzo e vivendolo come una rinuncia, si sta imbrogliando. Il suo desiderio e’ semplicemente represso, e tanto piu’ e’ forte tanto piu’ c’e’ il rischio che il laboratorio esploda. Viceversa uno puo’ anche immergersi nella materia e rimanere interiormente puro. E’ una questione, forse, di armonia interiore. Ma forse ci intenderemo meglio con un esempio: zappare la terra puo’ essere un’attivita’ molto piu’ spirituale di qualche rituale new-age o dell’attivismo sociale.

          Spirituale e’ cio’ che e’ vero, puro.

          Spero di aver espresso chiaramente quella che e’ la mia comprensione della questione.

        • Un’altra cosa che mi viene in mente: cosa ne pensi del parallelo serpente kundalini / serpente nel giardino dell’Eden?

        • NP

          “cosa ne pensi del parallelo serpente kundalini / serpente nel giardino dell’Eden?”

          nachtigall: visto che citando la profezia di bennato forse ho innescato un dibattito interessantissimo, provo a rispondere io a questa domanda: un parallelo lo puoi fare anche coi draghi del potere (o con un’enormità altre cose, dal simbolo della medicina a quello della fu capitale dell’impero d’occidente, dal primo re di Atene ai bastoni di Mosè e Aronne) visto che sempre di rettili si tratta :)

          Questo simbolismo rettiliano è in parte noto anche alle neuroscienze, seppure ora non chiamino più così esplicitamente quella parte del cervello che ne è il polo positivo (laddove nell’osso sacro potrebbe esserci quello negativo) ma R-complex.

          https://it.wikipedia.org/wiki/Triune_Brain

          Xyx

          La canzone in un certo senso te lo dice come fare, solo che per staccarsi da terra occorre proprio farlo, non si può fingere. Se il pensiero è “tengo famiglia” da terra non ti ci puoi staccare. Finché hai paura del drago non sarà affatto di cartone e anzi ti riempierà di spauracchi e se necessario anche manganellate (e pure “giustamente”, nel senso che la sua funzione – nel tuo viaggio dell’eroe – è proprio quella, spingerti a vincere il terrore che ne hai).

          Io per esempio il lavoro non lo perderò, per la semplice ragione che ho già smesso da un po’ di tempo di lavorare e da allora sto cercando di attrezzarmi per vivere in modo meno dispendioso e impiegare tempo ed energie in modi più interessanti e magari anche produttivi che sacrificandoli a mammona.

          Anche perché molte delle credenze collettive che ci hanno accompagnato fino qui non è detto che resisteranno a quello che sta succedendo, anche convincere un poliziotto a manganellarti diventa più difficile se comincia a dubitare dei soldi che gli vengono dati per farlo.

        • daouda

          Non credo di avere risposte convincenti e soprattutto definitive.

          Diciamo che Spirito come disse nostro Signore riportato nel santo Vangelo di Giovanni preferisco riferirlo all’Essere divino, tutto qua…

          Di conseguenza SE la kundalini ( uso il termine forza al posto di energia, essendo qust’ultimo quel che gli scolastici latini chiamano Atto ed attualità in Aristotele ) è psichica può essere spirituale propriamente? Dipende. C’è chi come me chiama DIO Spirito, chi chiama spirito anche il nous ( e dunque anche i demoni ) e chi ritiene psiche e spirito meri sinonimi…L’argomnto comunque per quanto riguarda un cristiano diciamo che di per sè non è  interessante né necessario presupposto che il solo che discese da DIO è DIO stesso incarnato e fu il solo che vi ritornò. Ciò non significa che il coartamento della stessa non sia stato utile a certe manovre sinistre, ma si potrebbe dire lo stesso all’inverso, che certi sprigionamenti della stessa, inconsulti, possano aver giocato lo stesso ruolo, fatti salvi tutti i reali iniziati ascetici sinceri  preparati che DIO solo sa chi furono o saranno.

          Non è che sono ferrato sulla Shakti o sulle Shakti, o perlomeno, ho preso il tema in considerazione solo nell’ambito dell relazioni fra Nirguna e Saguna od all’interno degli stessi quindi non potrei declinare nient’altro.

          Concordo con quel ch vuoi sottolineare però faccio un controesempio: se ti immeegi negli escrementi puzzerai inevitabilmente anche se il tuo cuore è puro. L’impianto è giusto ma attento poiché rischi di rendere la prassi giustificabile in ogni caso. Per tornare in tema di psicopatia difatti, i dominatori di questo mondo credono davvero che stanno lavorando per il progresso umano e sono capaci di incolpare noi del fatto che probabilmente ci stermineranno proprio per il fatto di costringrli a compiere un sacrificio così immondo!

          Nella Bibbia il termine verità non è mai scorporabile dal termine validità, però come ti ho scritto ed ora lo riporto , in Giovanni 4,23 “Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori” dove è evidente che sono due cose distinte.

          Cosa ne penso? Non lo sò, mi sembra un accostamento pertinente che, biblicamente, implicherebbe il saper rispondere riguardo a come/cosa si debba intendere per le famose tuniche di pelle per i progenitori. Ad ogni modo il serpente antico è in realtà un drago sputa fuoco ( che unisce simbolicamnte l’aquila nell’aria e la serpe nell’acqua nell’elemento d’intermezzo che è appunto il fuoco ) quindi non andrei a cercare accostamenti devianti o che debbano per forza contrappore religioni differenti.

          Spero di esser stato utile, buona serata e grazie a te

        • daouda

          XYX porca miseria parliamo più o meno di dieci anni fa ehhehheh , Santa ci ha sopportato parecchio!

        • Anonimo

          Sì, sono oltre 10 anni che assediamo Carlo ;)

          Comunque per ritornare ed essere piu’ chiaro sulla mia percezione della tua mutata prospettiva, mi pare che le tue analisi siano meno razionaliste e piu’ razionali, il Logos non piu’ sottolineato, direi stressato nella logica stringete ma preso come Parola che e’ in prima battuta Misericordia.

          E in questo, sembri meno preciso, cioe’ cerni meno e “abbracci” di piu’, a me piace come nuova prospettiva che poi puo’ essere una solo una mia impressione eh…

          Un pensiero su Hiei, grandissimo rompiballe che in effetti tira fuori ogni contraddizione, si fermasse sarebbe preziosissimo, ma non riesce a vedere il limite.

          XYX

        • daouda

          Ti diro’ sinceramente quello che penso, per quanto non ortodosso… se qualcuno vorra’ bollarlo come blasfemo o new-age ci sta… ma questo e’ cio’ a cui mi hanno portato le mie esperienze.

          La kundalini non e’ un fenomeno psichico. Agisce anche sul corpo astrale, come su quello fisico, ma dall’alto. Il risveglio di kundalini puo’ fra le altre cose causare dei “miracoli”, delle coincidenze significative, degli aiuti inaspettati sul nostro cammino.
          Spesso un risveglio parziale e’ piu’ che sufficiente per ottenere una consapevolezza superiore tale che non e’ rara la sensazione di sentirsi come estranei a casa propria. Puo’ capitare di arrivare improvvisamente a vedere la nostra casa, i nostri affetti, il nostro lavoro, tutta la nostra vita come completamente insensata alla luce della nuova consapevolezza. E’ qualcosa di indescrivibile, forse, a parole. La voce interna della coscienza diventa piu’ chiara, si “sente” la verita’ prima ancora di capirla razionalmente. Si ha il desiderio di mettersi al servizio, ci sente uniti con l’Uno, si diventa piu’ sensibili. Finalmente, si inizia a fare quello che siamo venuti qui a fare.
          La causa di tutti i mali, le sofferenze e di ogni divisione sta qui: kundalini dorme.

          Sull’accostamento al serpente dell’Eden, volevo intenderlo come elemento di unione fra religioni, piu’ che opposizione, per quanto nel racconto biblico la consapevolezza – il serpente – abbia un ruolo negativo. Fa parte dell’ambivalenza dei simboli. NP ha parlato della medicina: ecco la stessa parola farmaco, deriva dalla parola veleno; i farmaci si ricavano da veleni. Su questo si puo’ meditare.

          Infine riguardo al rischio di rendere la prassi giustificabile, ovviamente e’ tutto da prendere cum grano salis, come si dice. Da questo punto di vista ho i tuoi stessi dubbi. Ma che i dominatori del mondo stiano lavorando al progresso umano e’ probabilmente vero, per quanto a mio avviso essi stessi non sappiano in che modo… hai concordato con me che quanto succede e’ in fondo una benedizione per chi si trovava bloccato qui. Le vie del Signore sono infinite.

          NP

          Naturalmente, la Bibbia e kundalini non hanno il copyright del serpente :) Appunto questa corrispondenza di simboli e’ per me una ulteriore prova che la Tradizione e’ UNA.
          Sulle neuroscienze, non so, ho paura solo a pensare a quali conclusioni siano arrivati… dopo le cantonate e le inversioni della psicanalisi. In genere cerco di tenermi alla larga. Gia’ c’e’ molta confusione cosi’! Ma parlo da ignorante in materia, quindi questa osservazione non conta nulla.

        • daouda

          Penso di averti già fatto capire come la vedo quindi ti sarà chiaro che non concordo.

          Esoteristicamente sei molto ortodosso, non preoccuparti!

          Sul serpente, l’episodio di Mosè svela anche la positività di tal simbolo stesso per dire. MA se si prendesse tale accostamento sul serio dovrebbe consequenzialmente essere ammissibile che anche a kundalini liberata possa corrispondere possibile dannazione.

          Pr il resto si concordo, era solo un’esacerbazione la mia.

          @ XYZ

          Credo ciò dipenda dall’aver compreso, credo, che il detto eckhartiano del “fusi ma non confusi” implichi per forza di cose che in qualche modo ci sarà sempre, come matematicamente e metafisicamente certo, una differenza fra il Tutto/Nulla ed un qualcosa determinato . Il tripersonalismo dell’Essere Supremo, con tutti i corollari coestensivi, a conti fatti è la sola chiave apparsami congrua. In un certo senso ciò è molto più rilassante dacché , diciamocelo, l’esoterismo degli iniziatici implica uno stress non indifferente.

          Spero sia così, almeno sono meno stronzo ehhehh

          Un saluto.

           

        • Anonimo

          Mi hai fatto ritornare alla mente un passaggio che lessi su amici domenicani; lo copio/incollo qui sempre approfittando dello spazio offertoci da Carlo.

          Quasi invincibilmente, quando si parla di creazione, si situano le cose nel modo seguente: da principio, non c’è nulla, eccetto Dio, che è sempre esistito; e questo sempre significa una durata interminabile, nel corso della quale, a un momento dato Dio ha posto l’azione creatrice, e il mondo è stato tratto dal nulla, che si trovava come anteriore al mondo e come soggiacente a Dio.Ora tutto ciò, se vi si riflette, non è che una serie di manifeste aberrazioni, almeno quando si prendono le parole nel loro senso proprio. Si parla come si può; il linguaggio non è stato fatto per questi alti usi, ma bisogna tuttavia discernere ciò che è verità dei fatti da ciò che è manchevolezza di linguaggio.Dire: da principio non c’è nulla, è un dir niente; perchè il nulla non ha posizione; non è nel tempo, soprattutto, quando non c’è tempo, ed ecco una prima finzione da scartare, per quanto costi l’immaginazione spaziale.Dire che durante questo nulla d’esistenza del mondo vi era Dio perpetuamente esistente, è aggiungere una seconda finzione alla prima, e per di più una inconscia bestemmia, perchè durante ciò che non è, niente può esistere, neppure Dio, e abbiamo detto che non c’è durata anteriore al mondo.Ci sarebbe forse la durata di Dio? Qui appunto interviene l’innocente bestemmia: non c’è durata di Dio anteriore al mondo; la durata di Dio è Dio, e niente altro; è Dio concepito da noi sotto l’aspetto del tempo. Ma questa umana concezione non fonda nulla nel reale; la durata di Dio è una durata che non dura, che non si estende; essa raggia certo su ogni durata temporale, e la contiene; ma non può contenere ciò che non esiste, e Dio non può vivere, come noi immaginiamo che viva, in non so quale aspettativa, attendendo che il mondo sia.Quando si parla in seguito di azione creatrice, s’immagina un qualche cosa di vago, uno sforzo, una parola, un soffio, e anche ciò è fittizio; non c’è azione di Dio distinta da Dio; Dio è perfettamente immutabile; niente cambia in lui per il fatto della creazione, e niente cambia fuori di lui, che non faccia parte della creatura stessa. Dio è, e i suoi effetti sono; tra i due non v’è intermediario, non conatus, non spinta, che non saprebbe del resto a che applicarsi, dove situarsi, quando e come; poiché nel nulla non c’è né punto di applicazione, né situazione, né momento, né modalità possibile, perchè il nulla non è.Infine come trarre dal nulla qualcosa? Strana tradizione o estrazione, come se il nulla fosse un’alzaia, o un recipiente, o un confine. S. Tommaso confessa che il nulla è qui concepito come un punto di partenza; ma aggiunge che ciò deve prendersi in senso negativo, per indicare che non c’è qui materia preesistente.La creazione non è un divenire; non è un cambiamento; non è una sostituzione dell’essere al nulla; non è un passaggio del nulla all’essere; non è un avvenimento o un avvento all’essere. La creazione non è un colpo di teatro. Che cosa è dunque? In quale compartimento la collocheremo? Quale delle nostre categorie potrà convenirle?Non si può sistemarla nella categoria dell’azione o della passione, poiché non c’è qui cambiamento, attivo o passivo; ciò nondimeno il linguaggio la colloca in questa categoria, ma bisogna correggere il linguaggio, e poiché si parla qui di un’azione che non produce moto, di una passività che non implica cambiamento, che ne resta? … Che la creazione è una pura relazione della creatura al suo Creatore: relazione d’origine dalla parte della creatura, relazione di causalità dalla parte del creatore” (Il cristianesimo e le filosofie, vol. I, pp. 243-244).

           

          Dio è Essere, Dio è Trinità, Dio è Relazione, L’Essere è dunque intrinsecamente Relazione.

          La relazione non può che essere fra Persone, fusi ma non confusi.

          La Rivelazione della Trinità è incommensurabile.

          Un saluto a te.

          XYX

        • daouda

          “Esoteristicamente sei molto ortodosso, non preoccuparti!”
          …Ma allora devo rivedere, alla luce della mia ortodossia, quest’altra frase:
          “L’altro esempio sono gli esoteristi di ogni risma che ritenendo l’intuizione intellettuale sinonimo di Spirito , cercando la liberazione nell’apoteosi ( in senso letterale ) personale relegando il problema giust’appunto sul corpo.”

          Con intuizione intellettuale io intendo l'”occhio del cuore”. La conseguenza del porsi davanti alle cose senza artifici, ingenuamente (e’ appunto il diventare come bambini, senza cui non si entra nel regno dei Cieli).
          Noi possiamo creare le condizioni affinche’, con dei rami secchi ed un fiammifero, si manifesti il fuoco. O no?

          L’apoteosi personale e’ al limite un effetto secondario, non il fine.

          Comunque, e’ solo per capire meglio il tuo pensiero, non per portare avanti la discussione, presto atto che c’e’ una divergenza di vedute (e sempre ammesso non riguardi semplicemente una terminologia equivoca).

          Grazie

        • MA se si prendesse tale accostamento sul serio dovrebbe consequenzialmente essere ammissibile che anche a kundalini liberata possa corrispondere possibile dannazione.

          Riguardo questo, e’ proprio cosi’. Un voltaggio troppo elevato brucia il circuito.

           

        • daouda

          risponderò più tardi ma mi viene da ridere visto che di solito in questi casi taluni affermano “non è il mio pensiero ma la raltà delle cose che al massimo io descrivo” ehheheh, un saluto

        • E vabbe’, certo. Ma il moto perpetuo esiste o non esiste, a prescindere che ci siano sostenitori dell’una o dell’altra tesi.

          La questione non e’ discuterne – ecco perche’ dico che zappare la terra e’ un’attivita’ piu’ spirituale. Si tratta di indicare una via, che poi se uno vuole, perche’ gli “risuona” qualcosa, verifica; magari e’ sbagliata.

           

           

        • NP

          nachtigall: precisamente, il punto di partenza di quella che viene chiamata Tradizione è lo stesso, usando un altro simbolo estremamente archetipico abbiamo un albero che con il passare del tempo si dirama a partire dallo stesso tronco. Riguardo al serpente penso che chiedersi se il suo ruolo sia positivo o negativo sia un pochino mancare il punto, visto che in Genesi il serpente è proprio colui che ci spinge a mangiare quel frutto. La mia interpretazione di quel passaggio – che immagino non si possa considerare del tutto ortodossa – è che attraverso il serpente venga rappresentata l’energia che ci spinge al cambiamento, anche a costo di perdere la pace del paradiso terrestre nonché un sacco di tempo in discussioni su cosa sia giusto e cosa invece sbagliato.

          Su neuroscienze e psicanalisi la mia sensazione è che tra molte indiscutibili cantonate qualche intuizione interessante ci sia, poi chiaramente molte delle ispirazioni – almeno per i secondi – arrivano direttamente dai libri sacri, di cui Freud e Jung erano – sebbene ciascuno a suo modo entrambi rifiutassero la fede – palesemente avidi lettori :)

        • daouda

          @ Nachtigall

          Tralasciando l’apoteosi che è un termine atto ad indicare la divinizzazione realizzativa dell’iniziato liberato in vita che giunge all’identità suprema ( e che per quanto mi riguarda essa è sia possibile che impossibile, mentre per alti è solo possibili e per altri ancora solo impossibile ) ritengo certamente che il cuore sia il nous, ma Spirito lo lascio a DIO. Basta capirsi come anche dirsi che essa sia un effetto secondario non è che sia proprio corretto essendo il supposto “risveglio” auto-ottenuto tramite DIO, più che altro dovrebbe essere simultaneo e pr l’uno che lo compie e per DIO che lo suscita in un certo senso.

          In quella frase volevo solo criticare alla buona chi credendo nel processo emanazionistico è portato a ritenere che il corpo sia all’interno dello “spirito” noetico presumendo dunque che tutto dipenda da questa intuizione intellettuale interiore cioè alla fine la materia o perlomeno il corpo è l’ultima pseudo-ipostasi plotiniana ed è il grave impiccio ma l’intelletto è impeccabile. Guénon era di questo avviso ma io preferisco abbà Evagrio che gli dà contro.

          La differenza di vedute c’è , e certamente uno usa i termini per come li padroneggia personalmente ed è abituato, niente di grave comunque…poi appunto può darsi che io parli parli perché ho paura di bruciarmi il cervello, sempre se ancora funzioni ehheeh

          @ NP: secondo me dovresti leggerti di Matteo Palmieri “La città di Vita”

          @ XYZ: sai bene che oltre i termini si potrebbe arguire la questione dei rapporti fra 0 e 1. Inoltre Tommaso d’Aquino non ha mai asserito che fosse possibile stabilire che la materia prima  sia o non sia eternaì, oltre il dato di Fede

           

        • daouda

          Perfetto, tutto chiaro. Con apoteosi personale avevo inteso i “superpoteri”, che sono quasi irrilevanti e anzi da superare essi stessi per la liberazione, per questo avevo parlato di effetto secondario (l’essere divino stesso e’ da superare).
          In realta’ non riesco ad essere in disaccordo con te sul fatto di lasciare lo Spirito a Dio, pur con quanto detto. Dio e’ in tutti noi e viceversa – affermazione comunque da prendere con le pinze e che non significa “Io sono Dio”, ma a ben vedere l’opposto… al momento sono un comune mortale e la cosa e’ autoevidente; allo stesso tempo sono anche altro.
          In realta’ a me sembra che esistano diverse inclinazioni e attitudini, da cui nascono percorsi diversi. Ma tutte le strade portano a Roma, Amor se letto al contrario. La cosa essenziale e’ la buona fede, o la buona volonta’ appunto.

          Grazie per la chiacchierata, un saluto

          NP

          Sul serpente preciso che non mi stavo chiedendo se avesse un ruolo positivo o negativo, ma stavo solo mettendo in luce il punto di vista cristiano. Concordo con la tua interpretazione, per quanto appunto, come si diceva, “energia” potrebbe non essere la definizione migliore.

  • Giovanni

    Banalità del Male

    Tuttavia bisogna riconoscere la intelligenza satanica in grado di manovrare le persone.

    Cosa si può opporre a tale intelligenza?

    Penso che il satanismo alla fine abbandoni le persone in precedenza utilizzate sfruttandone le debolezze, senza sporcarsi direttamente le mani.

    Ritengo pertanto necessario parlare apertamente di satanismo rieditando vari post su Santaruina.

    Questo affinché quella schiera di persone che manda avanti il tutto prenda almeno coscienza dei pericoli per le loro persone medesime.

    Non tanto la paura di una nuova Norimberga quanto la presa di coscienza del male che stanno commettendo affinché lo possano (se veramente lo vogliono) commettere in piena coscienza.

    Questo li dovrebbe rendere consapevoli delle conseguenze a cui andranno incontro a cui vorranno andare incontro.

    Queste persone devono diventare pienamente consapevoli.

    Allora forse la vanagloria le ricchezze e quant’altro assumeranno valori diversi.

    Rimane sempre il problema del danno che toccherà a tanti di subire.

    Se è vero che siamo in guerra come ci fanno credere assumiamone in pieno il senso  e diventiamo tutti guerrieri.

    Sempre meglio che chiudersi in casa attendendo la morte per paura della morte.

    Il coraggio magari “c’è lo possiamo anche dare”

    Noi “siamo necessari”

     

    • Purtroppo molti di loro una coscienza non ce l’hanno.
      E la mentalità che nasce e si sviluppa come logica conseguenza del non avere una coscienza è quella che diffondono, facendola diventare egemone.

      • Giovanni

        Allora mi permetto di gridare : Che Norimberga sia!!!

        Con un Karma che andrà avanti per secoli.

        Karma individuale fino a che le Coscienze non saranno “riacquistate”

        (qui mi si aprono infinite visioni: Volontà di potenza Misericordia Giustizia… Fortuna che sono piccolo piccolo e certe cose non competono a me.).

        Un caro saluto Giovanni

  • Cangrande

    Io ho il serio dubbio che non siano completamente umani.

    Non è un modo di dire… Anzi…ne sono quasi certo.

  • Anonimo

    In questo contesto mi piace citare il pensiero di Girardi sul desiderio, sul potere.

    Non nega ci sia un vertice anzi, piuttosto ne nega la stabilità e fa della volontà di potenza un vento mutevole che spira secondo ciò che viene man mano indicato come irrealizzabile, perché la soddisfazione del desiderio in sé stessa porta l’insoddisfazione delle aspettative, l’unica soluzione è rimandare o rendere impossibile l’esaurimento di questa soddisfazione, quindi entrare in una lotta contro l’impossibilità e quale lotta più impossibile c’è se non quella contro i divieti di Dio?

    Ogni tappa soddisfa ma non esaurisce la lotta che infinito Dio infinita può essere.

    Eppure l’uomo è finito e i tempi maturi devono essere sfruttati affinché la somma profezia e il sommo divieto possa infine essere sfidato.

    Il marchio della bestia apocalittico.

    Il potere è schiavo di sé stesso di questa brama di realizzazione nella irrealizazione, di ciò che è indicato loro come “NO”,  non sono più gli uomini, che diventano strumento per una sfida titanica che già sanno porterà loro nulla; ma Dio, Cristo ogni sua sentenza, la sua professione di essere Dio a incatenarli al loro destino, loro e noi.

    Suggeriva Girard che il narciso è sempre alla ricerca di un padrone la schiavitù è la sua vera dimensione e in assenza di un che che lo possa incatenare, in assenza di un sadico che lo ferisca si ferirà da solo: fino al suicidio.

    XYX

  • Giovanni

    Adesso entrano in gioco armi di distrazione di massa :

    Il video di Grillo

    La vicenda legata al calcio

    Tra un po’ dovranno rivoltare la frittata e pertanto devono dirottare le menti dividere gli schieramenti creare nuove fazioni

     

    Siamo davvero messi male

    Pochissimi si interrogano sulla bontà della campagna vaccinale

    Si discute sulle quantità su Astrazeneca si o no

    Mi sorge una triste domanda :

    Ma non è che ci stiamo “meritando” tutto questo?!?

    Siamo diventati una massa così degradata?!?

    Oppure ci vogliono incitare al grido:

    Muoia Sansone….?!?

    È difficile restare saldi

    • NP

      La campagna vaccinale mi sembra stia andando piuttosto male – tanto sul fronte della diffusione, quanto su quello della sicurezza, quanto su quello dell’efficacia – immagino sia per questo che non se ne parla più tanto.

      La vicenda legata al calcio in realtà è piuttosto interessante e volendo è anche il modello più palese di ciò che sta accadendo in generale – negli altri casi un po’ più dietro le quinte – ai sistemi di potere del mondo in quest’ultimo periodo…

    • A proposito di Grillo, ovviamente si parla di uno stupro immaginario avvenuto nella mente dei sinistri (che sono ossessionati da certe cose), i quali dovrebbero sapere che dagli stupri si possono ottenere anche feti abortiti di ottima qualita’, cosi’ preziosi per i loro vaccini.

      In natura si ricicla tutto.

      Detto questo propongo un referendum per cambiare cognome ad Alessandra Mussolini, che e’ senza ritegno.

       

  • Ismaele

    Bell’articolo e bella discussione. Aggiungo il mio modesto contributo.

    Non ho problemi ad immaginarmi ucciso in seguito a un atto di rivolta.

    Una eventualità che non immagino con dolore, ma con un senso di liberazione.

    Quello che mi dà grossi problemi è sapere che in quel caso lascerei mia moglie e i miei figli piccoli senza protezione.

     

    • @Santaruina @Ismaele

      Posso solo ricordare queste bellissime parole.

      A lato delle grandi correnti del mondo, esistono ancora individualità ancorate nelle “terre immobili”. Sono, di massima, degli sconosciuti che si tengon fuori da tutti i trivi della notorietà e della cultura moderna. Essi mantengono le linee di vetta, non appartengono a questo mondo – pur essendo sparsi sulla terra e spesso ignorandosi a vicenda sono uniti invisibilmente e formano una catena infrangibile nello spirito tradizionale. Questo nucleo non agisce: ha solo la funzione a cui corrisponde il simbolismo del “fuoco perenne”. In virtù di essi, la Tradizione è presente malgrado tutto, la fiamma arde invisibilmente, qualcosa connette sempre il mondo al sovramondo. Sono coloro che vegliano. [Rivolta contro il mondo moderno, J. Evola]

  • Già, quando ci sono anche altre persone che in qualche modo dipendono da noi, le nostre scelte sono ancora più complesse…

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