Cristiani che “in quanto cristiani” ritengono doveroso dare la loro preferenza ad un massone.
Pacifisti che con la bandiera della pace in mano sostengono a suon di bonghi i compagni che hanno approvato le guerre in lontani “stan”.
(e no, non basta chiamarle “missioni di pace” per lavarsi la coscienza).
Moralisti tuttidunpezzo che in quanto moralisti si schierano con i difensori della famiglia.
(difensori della famiglia e della fede incidentalmente divorziati e concubinanti con giovani ereditiere).
Verdi ambientalisti poco interessati alle emissioni degli aerei che scorrazzano in lungo e in largo pecorari e ascani.
Compagni di altre epoche che ancora si commuovono dinanzi alla lotta di classe affidata agli stipendiati della Goldman Sachs.
Non resta che attendere che i venti di follia passino anche stavolta.
Goldamn (?)
Non finiranno mai questi venti.
Dipende da te: o ti adegui e ci convivi o li subisci.
Se non te ne fai un cruccio, la vita continua
SirPaint
curioso refuso (dannato oro?), ho scritto e postato di getto, nonostante mi fossi ripromesso di ignorare il tutto, almeno fino a lunedì sera.
Ma a meno di chiudersi in una bolla di vetro, risulta impossibile non sentire la brezza che spira.
Ma in fondo il tutto ha anche il suo lato divertente…
Ciao Sirpaint :-)
Bel post, Santa, e micidiale il lapsus. Permettimi di dissentire totalmente da SirPant. (Sempre che le sue non siano parole velate di ironia) … La vita non continua un ca**o, adeguarsi a questo vento è folle quanto è folle il vento stesso…
ed io, tanto vorrei in verità, che il folle vento divenisse tempesta e pulisse con forza uraniana ogni bestemmia umana.
vorrei un fuoco purificatore, un nuovo diluvio che tutto rinnovasse… sono stanco delle inutili parole a cui non do più nessun peso.
Questo fine settimana si consumerà un teatrino collaudato… che andasse tutto allo sprofondo, che siano maledetti i politici italiani, e pure noi dobbiamo essere maledetti per il nostro vergognoso sonno.
Ma che altro si può fare?
Dormire ed aspettare la fine..
Elwino, sei troppo drastico. Se tutto ciò accade, è perché Lui permette che accada. Ergo, vuole che accada. Se preferisci, non vuole che accada il contrario. Ha il Suo progetto, il Regista della sceneggiata “Isso, Issa e ‘o malamente”.
Consoliamoci pensando che, a fine sceneggiata, non sarà bello trovarsi nei panni d’o malamente.
Ciao a tutti. Ipo
sta’ cosa mi convince sempre meno… piani, previsioni, “tutto va come deve andare”… poco mi importa.
Che altro c’è se non la carne il sangue?
Credo che dio ci voglio poco pensosi ma più attivi, più “viventi”.
La visione di Durer può attirare, ma preferisco il bombarolo al pensoso intellettuale isso nella sua bella torre d’avorio che contempla il disfacimento più totale.
Ripeto: che andassero tutti in malora, compresi “noi” intellettualoidi che molto pensiamo, ma che poco e nulla facciamo… così mi pare.
Non è periodo per me, proprio non lo è.
chiedo venia a Santa il quale è abituato alle mie tempeste umorali che mi fanno dimenticare chi sono gli amici fidati… pardon.
Commento a #1:
“Adeguarsi” e un crimine. In questo caso smetti di essere uomo.
una serie di considerazioni a riguardo di uno specifico argomento portano inevitabilmente ad uno sviluppo della questione ivi posta.
@ elwin… chi te lo dice che “noi” (te compreso) siamo degli intellettualoidi che molto pensiamo e nulla facciamo ? ? ? ! ! ! allora ti lancio una proposta di vita: la prossima persona IN CARNE E OSSA che incontri (non gli avatar 1cmx1cm…)… diglielo, faglielo capire, con un gesto delle tue mani, che una volta eravamo persone, eravamo, enigmi ambulanti, cristo… e ora siamo corto circuiti.
La parola “intellettuale” credo sia tra le più antipatiche, oltre ad avere un pessimo suono.
Non so se il fatto che ormai venga usata quasi esclusivamente come insulto sia da considerarsi un fatto positivo o meno.
Sulla preferibilità del “fare”, fosse anche un disastro, o un crimine, rispetto al “riflettere” avrei molti dubbi.
Come dice il saggio, c’è un tempo per ogni cosa, un tempo per pensare, un tempo per agire.
Detto questo personalmente non mi sono mai considerato un contemplativo.
Scrivere una frase sul blog la sera non fa di noi dei contemplativi.
Così come non si diviene contemplativi decidendo di non partecipare alla follia che invade le strade.
Prima o poi la follia passa, e allora ci si può riaffacciare fuori.
E comunque, non è mai il caso di lasciarsi trascinare dall’ira o dall’esasperazione.
Quando si arriva al punto di invocare la fine per tutto questo si è prossimi alla resa, e si è già passati nel campo avverso.
A presto
Non lasciare che la feccia condizioni la nostra vita, i nostri sentimenti, i nostri pensieri.
Vivere e resistere e tirare avanti al di là di tutto, lottando contro le avversità e gioendo per un sorriso o una parola buona.
Non credo si possa fare di più ed è comunque già abbastanza. Potrebbe andar peggio, probabilmente succederà, non è un motivo per abbandonare la lotta: deprimersi non serve. Riflettere sì, ricercare la pace in sé stessi e con gli altri anche, e ringraziare chi ci aiuta e ci accompagna avvicina alla felicità.
Di più non so che dire.
le phenix, muore per poter rinascere, soltanto dopo essere stati morsi dal serpente, si diventa immortali. Bello è prepararsi,non perdere tempo in lamentele, sempre continuamente, ogni attimo. La realtà non è soltanto quello che succede fuori, ma anche quello che succede dentro di noi. La natura ci invita alla riflessione il ruscello puo’ portarci la voce dei saggi che ci aiutano a trovare noi stessi. Siamo noi nella nostra ignoranza che creiamo i problems, nella “realtà” tutto è meraviglia, siamo noi che non riusciamo a vedere, siamo ciechi! aiuto ! no!no!no! io voglio vedere sempre la stupenda eternità…ciao jam
Anche a me la parola “intellettuale” risulta di piu in piu antipatica. Sembra abbia cominciato a denotare qualche individuo che possiede un diploma qualsiasi nella tasca (oppure si puo trattare di un docente universitario) e sa come chiacchierare in maniera bella e chic in qualche talk-show televisivo. Anche se se ne frega della verita, questo stesso concetto essendo a lui estraneo e lui stesso essendoci indifferente. Solo chiacchiere ed una certa figura che le accompagna. Molti tra loro non hanno niente nella testa. Sembra, quanto piu uno e “intellettuale”, tanto meno intelletto ha. Un volgare uomo-massa che si distingue da altri uomini-massa soltanto per la sua abilita di (ab)usare “parole dotte”.
Il vero ideale sarebbe uomo saggio. Colui che legge quello che altri hanno scritto (perche sempre di nuovo scoprire “l’ acqua calda”?) su qualche argomento, ma sa trarne nuove conclusioni. E sopratutto, anche se ha un’ intelletto superiore e lo usa, ne diffida in un certo senso, essendo sempre consciente delle sue limitazioni. Ed anche del fatto che l’ intelletto stesso non puo spiegare tutto, quanto alto che sia. Che ci sono delle cose su cui l’ intelletto puo soltanto ipotizzare vagamente. E quello che manca agli intellettualoidi dell’ Occidente odierno.
tradizionalisti, o che si credon tali, che passano il loro tempo in internet…già son tempi folli, uno gnostico potrebbe dire che se il male ha fatto il mondo il bene lo distruggerà, ma per me è troppo dualistica questa visione e penso che ci sia ancora qualcosa da salvare di questi pazzi pazzi, ultimi millenni, ciao
@Messier: scrivi “allora ti lancio una proposta di vita: la prossima persona IN CARNE E OSSA che incontri (non gli avatar 1cmx1cm…)… diglielo, faglielo capire, con un gesto delle tue mani, che una volta eravamo persone, eravamo, enigmi ambulanti, cristo… e ora siamo corto circuiti.”
carissimo, lo faccio tutti i giorni. Tutti i santi giorni. A volte mi pare di essere ascoltato, altre volte ho l’impressione che sia solo uno spreco di energie.
Il mondo dei blog è solo una patina, una sorta di isoletta che nulla conclude e nulla dice: la vita reale è ben altro.
Qui, come nella vita “vera” cerco di trasmettere dei “contenuti” al di là di ogni forma.. chissà.
Santa, se ho dato l’impressione che dicendo “intellettualoidi” volessi in qualche modo offenderti, ti chiedo scusa, non era mia intenzione, dico davvero. Scusami ancora.
il vento porta con se storie e vissuti di terra lontana
a volte capita che: arrivi anche sabbia rossa, sabbia mischiata col sangue della povera gente.
nel vento si trova il silenzio di tante voce che gridano “giustizia” unito al rumore del suo impeto, creano nuova musica.
bessed be Santaruina :-)
viviamo in un epoca dove, nel nostro mondo, la schizofrenia è una norma..
un caro saluto
Condivido in pieno il commento nr.11. Ciao da Roberto
Anche io condivido le parole di pax, in fondo questo non è “rassegnarsi”, ma dare importanza a ciò che importante è veramente.
Lunedì pomeriggio è vicino, questa piccola farsa sta per concludersi.
Jam, con le tue parole sai rendere leggero ogni argomento.
E in un blog come questo, ciò non guasta proprio per niente :-)
Mithras, l’intellettuale che descrivi pare in effetti l’unico tipo tipo di “pensatore” che oggi si presenti, figura alquanto antipatica.
Qualcuno sosteneva che la caduta della Grecia classica ebbe come emblema la trasformazione dei filosofi in sofisti.
Lucia, e occorrerebbe essere folli di una follia diversa, per non essere pazzi, da queste parti.
Io comunque, continuo a vedere il anche il lato comico di tutta la faccenda.
Arcangelica, proprio in settimana i parenti in Grecia mi parlavano di piogge di sabbia rossa.
Mi è capitato di vederne una, tempo fa, e pensavo al viaggio che quella sabbia si era fatta.
Blessed be
Elwin, non preoccuparti.
Ika: chi sono questi “tradizionalisti” di cui parli?
Comunque la questione web va affrontata seriamente e approfonditamente, prima o poi.
un caro saluto a te.
io voterò, compromesso fino al collo come sono.
marciamo divisi per colpire uniti.
buona astensione a tutti.
Andrea
ho sempre bisogno di fuggire dall’oscurità di molte persone, per ritrovare continuamente la me stessa che sono e che molti non vorrebero, chissà perchè, io fossi. Sono eccessivamente folle, ma è di questa follia che ho bisogno in ogni attimo, ed anche quando sono malinconica, c’è gioia nelle mie cellule e coltivo l’unione con tutti i folli degli universi e galassie, crazy so crazy for…ciao jam
Ad Andrea #21. Ma, invece del voto, non è meglio un ex-voto?
A Pax #11. Prova anche tu con un ex-voto. Vedrai che conviene, essere cristiani. Di più nin zo.
A Santa. Perché rinnovare le elezioni, se c’è già un popolo eletto?
Ciao a tutti. Ipo
P.S. Dev’essere questione di pelle, la dermocrazia.
La storia antica., anche quella di 5000 anni fa ricalca esattamente la storia moderna., il cambiamento e’ tecnologico ma la sostanza e’ sempre la stessa., la politica e’ sempre la stessa.,
chi comanda detta le leggi., ne gestisce a piacere le parole., ne decanta i contenuti., tutti a lamentarsi e tutti a votare sempre le stesse cose o persone., sperando in un cambiamento che mai avverra’., il potere da alla testa., e le promesse., le false promesse o le buone intenzioni sapendo che forse si., magari si puo’ fare lasciano il tempo che trovano., l’importante e’ comandare per se stessi., il resto si vedra’.
Il vero politico e’ colui il quale non fa politica ma vive nella realta’ del cittadino., cosa impossibile.
A mai portato la politica ad accontentare tutti? Mai., il povero e’ sempre piu’ povero., i pochi ricchi sempre piu’ pochi e piu’ ricchi., ho sentito le stesse parole promesse due anni fa., votare e’ un diritto e dovere civico?
candidarsi dovrebbe essere una grossa responsabilita’., ., responsabilita’.., bella parola.
Io non votero’.
Tanto di cappello a Theodor Adorno che stimo come filosofo e aristocrtico anarchico puro.
Ma Adorno non è il Verbo e quindi sono anche libera di dissentire con le sue affermazioni (per la verità, in qualche caso, dissento anche con il Verbo).
Il tema della libertà e delle scelte è molto affascinante e meriterebbe ampio e consapevole dibattito che in questa sede posso solo ridurre a considerazioni terra-terra: voto per libera scelta e perchè la mia coscienza incondizionatamente me lo suggerisce.
E non permetto nemmeno ad Adorno, sempre con rispetto parlando, di dirmi cosa devo o non devo fare per essere o sentirmi libera di scegliere. Fermo restando che rispetto, anche se non condivido, tutte le scelte non allineate alla mia.
andrea, e per chi voti?
sono curioso :-)
ah, la dermocrazia…
Fatma, responsabilità è in effetti parola grande.
La democrazia ha come presupposto che i governanti persone “integerrime” siano responsabili nei confronti dei governati, e facciano i loro interessi.
E’ una illusione, a parer mio, a cui si crede quasi per disperazione, perchè pare che non ci sia altra scelta.
Una illusione alquanto ingenua, forse.
Un caro saluto a te.
Ciao Chirieleison.
Adorno ovviamente non è il verbo, ma quella sua frase è indubbiamente acuta e condivisibile.
Ed è una semplice riflessione, non un invito e nemmeno un “ordine”.
Gli ordini sono altri, “votare è un diritto dovere sacro”, ad esempio.
Riflettere invece sulla possibilità di sottrarsi a questo ricatto è un momento di presa di posizione personale.
Poi ovviamente ognuno fa le sue scelte.
Purtroppo in democrazia anche chi non condivide le scelte della maggioranza è poi costretto a subirle.
Quando poi quelle scelte non sono della maggioranza ma sono imposte dall’alto e la maggioranza deve solo apporre la sua firma su di un contratto prestampato, credendo di avere così “scelto”, la situazione si complica ulteriormente.
Ma mi sto di nuovo ripetendo, divengo noioso. :-)
Blessed be
ipo
voto, ma anche ex-voto ;-)
…no, aspetta prima di inorridire!
e se dicessimo più cristianamente “et-et”?
santa
premetto che ho trovato “perfetto” quel tuo post sul non voto di un po’ di giorni fa, ho riflettuto, ho pensato di non intervenire.
e non ho fatto proselitismo sui convinti del non voto nella vita reale.
certo di deludere comunque, soddisfo la tua curiosità: voto il “divorziato e concubinanti con giovane ereditiera”.
ragiono con la categoria del meno peggio, l’unica che credo vero-simile insieme all’astensione.
la mia coscienza mi conduce allo sciagurato scudo, benchè probabilmente al 90% la pensi come te, ipo, blondet, mazzucco, bertone e bagnasco.
come al solito ero io nel post prima.
andrea
I mie amici e le persone con cui ho a che fare tutti i giorni sono berlusconiani, leghisti, arcobaleni, radicali, prodiani, uolteriani….
Nonostante mi diverta a parlare di politica, non ho mai giudicato le persone in base a quello che votano, non ne tengo mai minimamente conto :-)
la mia era semplice curiosità.
A presto :-)
Mi sembra sempre di essere troppo ingenua per la politica.