…un sistema che opera eternamente il Bene, ma realizza sempre il Male.
Massimo Fini
Nel pensiero comune si è fatta strada nel tempo l’idea che per raggiungere un nobile fine potesse essere in qualche modo necessario, e quindi accettabile, anche l’utilizzo di mezzi non altrettanto nobili: un atto discutibile potrebbe quindi divenire ammissibile nel momento in cui venisse compiuto per una buona ragione.
In altre parole, “il fine giustifica i mezzi”, come recita il celebre detto attribuito a Machiavelli.
Eppure, a ben guardare, questa frase descrive perfettamente il modo in cui il male agisce e si propaga, ed il modo in cui si giustifica.
Raramente il male si ritrova nel “fine” da raggiungere, non sempre là è riconoscibile.
Il male si annida nel mezzo, che di volta in volta viene scelto per raggiungerlo, quel fine.
Ed il XX secolo è stato emblematico, da questo punto di vista: ideologie scintillanti, obbiettivi superiori hanno fatto la loro comparsa, e per la loro realizzazione non si è badato al prezzo da pagare.
Che il fine da raggiungere fosse l’uomo nuovo, oppure una generica eguaglianza, un appiattimento delle divisioni, il mezzo “necessario” è sempre stato identico: milioni di morti.
Vi erano obbiettivi da raggiungere, e davanti ad essi nessun sacrifico era eccessivo.
Un “fine” sacro, e nel mezzo il disastro.
La nostra stessa consapevolezza moderna ebbe il suo battesimo rituale nella rivoluzione francese del 1789: si celebrò allora la fine dell’oppressione dell’uomo sull’uomo, si sancì l’eguaglianza tra gli esseri umani, si elevarono odi e panegirici alla Dea Ragione.
Nel mentre, migliaia di teste rotolavano nelle piazze; nel nome della fratellanza, quelle teste rappresentavano un piccolo prezzo da pagare in vista della meta a cui gli spiriti liberi anelavano.
Nessun sacrificio era eccessivo dinanzi ad un fine talmente elevato.
Poi toccò a Napoleone, salutato dai più grandi intellettuali del suo tempo come colui che avrebbe diffuso tali nobili ideali in tutta Europa.
Ancora una volta, battaglie, morti e desolazione furono il mezzo necessario per ottenere tale splendido fine.
La storia dell’Europa proseguì sempre con lo stesso copione.
Nel tempo cambiarono gli obbiettivi: nel XIX secolo le potenze coloniali perseguirono il sacro compito di diffondere la civiltà al resto del mondo, e i selvaggi che non compresero la sacralità di tale sforzo dovettero necessariamente essere eliminati.
Dopodiché arrivò il secolo delle grandi ideologie, dove, nel tentativo di creare paradisi in terra, da una parte del globo si mandavano i dissidenti a milioni nei gulag, mentre nel cuore del vecchio mondo si sterminavano i difettosi e i diversi per purificare la razza umana.
Oggi invece le bombe cadono nel nome della democrazia e della libertà: i popoli che ancora non hanno compreso la superiorità morale di tale operazione vanno giustamente “stimolati”.
Ancora una volta, qualche milione di morti è un giusto prezzo da pagare.
Il mezzo necessario, giustificato dal fine.
Ecco quindi che nello studiare la storia ci si rende conto che il “male” si manifesta in modo costante: guerre, morti, devastazioni.
Ed ogni volta si scopre che dietro ad ogni grande eccidio vi era un motivo che da qualcuno veniva considerato “nobile”, talmente importante da far apparire le vite umane facilmente sacrificabili dinanzi ad esso.
Si potrà obiettare che spesso quelli stessi ideali fungevano da paravento, ed ipocritamente venivano utilizzati quale scusante per perpetuare i peggiori delitti.
Questo è sicuramente vero, ma in ogni caso che il perseguire sinceramente tali obbiettivi fosse sincero o meno, nella pratica è questione ininfluente.
Inoltre, i peggiori delitti sono stati compiuti nel tempo proprio da coloro che nei loro ideali superiori credevano ciecamente e sinceramente, che si trattasse della egalitè, dell’abolizione delle classi sociali, della creazione dell’uomo nuovo oppure della diffusione della democrazia.
Tutti questi fini possono essere giudicati realmente meritevoli o meno, più o meno condivisibili, ma quello che maggiormente conta è il modo in cui si è intenzionati a procedere per metterli in pratica.
Così come la vita di un uomo non verrà giudicata da quello che in essa ha conseguito, ma dal modo in cui lo ha ottenuto, ed il buon pellegrino non è colui che sceglie una grande e lucente cattedrale quale meta, ma colui che percorre la strada migliore.
è per caso un incisione di Gustav Dorè?
o forse di Durer….
non certo di William Blake!
la strada che porta all’inferno è lastricata di buone intenzioni.
eppure il “bene superiore” mi pare l’unica vera ragione di vita per la specie umana: la continua tensione all’evoluzione, al miglioramento… che rimane se no? miliardi di trogloditi che mangiano pisciano cagano e soddisfano i loro perversi istinti… mi pare un po’ pochino di fronte al Creatore.
ciao
Le fonti finanziarie del comunismo e del nazionalsocialismo
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo/rivoluzione_russa/articolo.php?id=1183&titolo=Le%20fonti%20finanziarie%20del%20comunismo%20e%20del%20nazionalsocialismo
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=print&sid=1567
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francese htrivoluzione tp://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&new_topic=23
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/rivoluzione_francese/
Vandea
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/rivoluzione_francese/vandea/
Neomalthusianesimo
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&new_topic=101
è per caso un incisione di Gustav Dorè?
A dire il vero non so di chi sia, non ho trovato fonti a proposito.
E’ una incisione dell’epoca, quindi fine XVIII secolo, e meriterebbe una trattazione a sé, visto il simbolismo massonico rappresentato.
a presto
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Asoka
eppure il “bene superiore” mi pare l’unica vera ragione di vita per la specie umana
Ovviamente, ma quello che volevo sottolineare è che è altrettanto importante il modo in cui si sceglie di perseguire il proprio obbiettivo.
A conclusione dell’articolo ho fatto l’esempio del pellegrino, che penso spieghi molto bene dal punto di vista simbolico tale concetto.
Il viaggio del pellegrino non avrebbe senso se non avesse una meta da raggiungere, il “bene superiore” di cui si parlava, ed allo stesso tempo la strada ed il percorso in sè hanno una loro valenza a sé stante.
Paradossalmente il pellegrino potrebbe anche non raggiungere la sua cattedrale, ma il suo viaggio avrà comunque avuto senso perchè nella direzione della cattedrale andava.
Così come non avrebbe senso per un pellegrino rubare un cavallo per raggiungere più in fretta la sua meta (il fine che giustifica i mezzi).
Il sentire comune ci ha portati a guardare solo al “fine”, mentre l’uomo che riflette e che sente sa che il mezzo è altrettanto importante.
Blessed be
Nel corso della storia il “mezzo” è sempre sata la violenza e il sopruso, mentre il “fine” varia spesso.
Il fine varia così tanto che certe volte coincide con il il mezzo.
Se il fine fosse sempre lo stesso il potere avrebbe difficoltà a rimanere coerente per cui ha bisogno di avere obiettivi diversi a seconda dei bisogni. In questo senso i grandi Ideali come il comunismo e il capitalismo o il socialismo ci sono sempre stati rappresentati come un fine, ma in realtà sono stati usati e vengono tuttora usati come mezzi (visione complottista della storia).
La cattedrale così non sarà mai raggiunta e i pellegrini sono costretti ad ammazzarsi tra di loro durante la strada, perchè uno la vuole alta, l’altro la vuole arancione, quello larga, l’altro più stretta.
Il segreto sta nel mostrare come è fatta la cattedrale senza che nessuno l’abbia mai vista, l’importante è che quello che ne parla sia abbastanza autorevole. Tutto questo oggi è facile da realizzare attraverso la politica e i mezzi di informazione.
Dal punto di vista dei responsabili dell’informazione infatti la realtà non è altro che un abito prezioso che si tiene lucido nell’armadio preferito della propria casa privata e che viene usato solo nelle occasioni importanti.
L’autore del commento 6 sono io.
Anche io uso il mezzo ma spesso mi scappa la fine.
Pyter
messico 25-29
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/messico_1926-1929/
spagna
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/guerra_di_spagna/
sono d’accordo con te Santaruina, se il mezzo non è buono, il fine viene necessariamente deviato e la rivoluzione francese è stata una trappola, dove gente con nobili fini è caduta, usando mezzi sbagliati ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti: la società attuale, atomizzata, dove si toglie sempre più importanza all’individuo.
E’ anche vero che l’accellerazione improvvisa della storia (proprio dalla rivoluzione francese) ha aumentato i mezzi a nostra disposizione, quindi per fortuna pur essendo in un tunnel, la luce in fondo è ben visibile per chi vuole vederla.
ciao da Yarebon
i fini non erano nobili…Valtaire: “schiacciate l’infame” (riferito a Gesù).
Rivoluzione pianificata da tempo dalla Massoneria.
L’ispirazione è sempre anticristiana.
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=print&sid=1996
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&new_topic=23
“Fatti non foste a viver come bruti”.
E via allora col giustificare il “grande fine” coi peggior mezzi; non vorremmo mica rimanere animali vero?
Curare l´estetica, vestire distinti, imparare le lingue ed adorare la scienza, laicizzare le istituzioni, esportare la democrazia, tutti a scuola.. di indottrinamento, e via dicendo!
Guardiamoci allo specchio adesso.
E se fosse proprio questo il viver errato?
E se fosse porprio questa la nostra brutalita´?
Un uomo distinto nell´apparenza e marcio dentro; intelligente ma tendente all´autodistruzione; acculturato e intransigente col prossimo, laico totale che gioca a fare Dio nei laboratori; democratico in patria, guerrigliero al fronte.
E pensiamo di essere “Uomini”.
E pensiamo di non essere bruti.
massoneria 30° grado- cavaliere Kadosh, giuramento “uccidi il re, uccidi il papa” pugnale sulla corona e sulla tiara.
Hanno eliminato le monarchie cattoliche (in primis la Francese)…ora manca solo il papato.
Pyter:
i grandi Ideali come il comunismo e il capitalismo o il socialismo ci sono sempre stati rappresentati come un fine, ma in realtà sono stati usati e vengono tuttora usati come mezzi
E’ una giusta aggiunta.
Ad un livello più elevato del discorso infatti bisognerebbe analizzare anche i “veri” fini, e non solo quelli di facciata.
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Ciao Yarebon
la rivoluzione francese è stata una trappola, dove gente con nobili fini è caduta, usando mezzi sbagliati ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti
Esatto, e questa è sempre stata una costante.
E’ il discorso della facciata di prima; il fine “buono” attorno al quale radunare le persone di buona volontà è sempre stato necessario, proprio perchè per portare avanti i loro obiettivi necessitano di una grande quantità di persone che si dedichi ai loro piani con entusiasmo e sincera passione.
Per quanto riguarda la rivoluzione francese, il mio personale parere è che il suo scopo finale era l’abbattimento di una religione 8il cristianesimo) e l’instaurazione di una nuova, celata dietro il paravento del “laicismo”.
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Aaner
E se fosse proprio questa la nostra brutalita´?
E’ una possibilità, direi fondata..
A presto
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Hanno eliminato le monarchie cattoliche (in primis la Francese)…ora manca solo il papato.
E questo è un lavoro che va fatto dall’interno.
Blessed be
infatti mi sa cke preparano uno scisma…basta vedere il Martini ed il Kung. Il tentativo è la protestantizzazione (non va dimenticato il legame che c’è da sempre con la massoneria). Il segno sarà l’attacco all’Eucarestia (Presenza reale).
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&file=print&sid=2001
http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=print&sid=3211
la figura potrebbe ricordare l’eremita dei tarocchi.
Due Rivoluzioni, due mezzi diversi ma medesimo fine.
Grazie del post Santaruina, interessantissimo
sR
#14: mi permetto (mi permetti Carlo?) l’argomento lo conosco, in verità ne sono saturo… usiamo il cervello (me compreso) e non diciamo banalità che ormai hanno stancato (tipiche di alcuni catto-fanatici). Sobrietà e buon senso dovrebbero sempre guidare il commento di fatti e persone riguardanti Verità Superiori. Sicuramente Anonimo del numero 14 avrai letto l’editoriale di Radici Cristiane di aprile, imbarazzante a dir poco: Martini, un gesuita arguto e dotato di un intelletto fine, che ho avuto l’onore di conoscere personalmente, viene addirittura avvicinato all’arianesimo… son sciocchezze che si commentano da sole.
La chiesa come ogni altra istituzione terrena (ma dotata di natura divina) DEVE rispondere in maniera MODERNA a questioni MODERNE, certo non si deve confondere l’istituzione con la sua natura, che si stacca dalla temporalità e limitatezza dei mezzi umani per abbracciare l’eternità. Il Cristo ha promesso l’invincibilità alla Chiesa Divina, non alla sua manifestazione terrena, fallace molto spesso.
http://www.fattisentire.org/modules.php?name=News&file=print&sid=3228
e sul martini vedere anche giudizio Socci.
Marco.
se io faccio un discorso (pochi schizzi) e tu te ne esci fuori con un link, gentile Marco, allora lasciamo perdere.
la figura potrebbe ricordare l’eremita dei tarocchi.
Sì, l’iconografia a cui si aspirano è la medesima, con la differenza che l’eremita ha anche la fiaccola e si muove di notte, mente il pellegrino viaggia di giorno.
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Due Rivoluzioni, due mezzi diversi ma medesimo fine.
le rivoluzioni hanno spesso un triste epilogo.
A presto :-)
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Per quanto riguarda il caso specifico del cardinal Martini, su di lui in particolare ne so troppo poco per esprimere un parere.
Sulla grande questione che da alcuni decenni interessa il mondo cattolico, a proposito dell’atteggiamento da assumere nei confronti della modernità, ho sempre pensato che fosse un paradosso per il cristianesimo tentare di “adeguarsi”, dal momento che la modernità stessa altro non è che la negazione della Tradizione, e di conseguenza del cristianesimo tradizionale.
A presto
La frase “rispondere in maniera moderna a questioni moderne” non la trovo rassicurante, modernizzazione in ambito religioso può significare solo eresia, deviazione dottrinale.
D’altra parte è noto che negli ultimi anni la Chiesa Cattolica si stia avvicinando a passi sempre più ampi e decisi verso quello che è il protestantesimo, e questa campagna di deviazione è promossa da elementi interni, assidui militanti in tal senso.
Sono Fabiano, comunque :)
Concordo.
Ciao Fabiano :-)
è un argomento complesso quindi qualche articolo chiarisce quelle che sono le posizioni….e magari andrebbe letta anche qualche enciclica..
Comunque teorie come quelle del martini o dei Kung per me sono fuori dal cattolicesimo…sono molto vicine al protestantesimo…guarda caso.
Ed io non sono né Lefebvriano né sedevacantoista, tanto per chiarire.
Marco
E non è ancora finita…
Sono proprio curioso di vedere quali saranno i nobili fini per cui verranno istituiti:
-valuta unica globale
-sparizione della moneta contante
-unica Banca mondiale
-unico Istituto Sanitario mondiale
-unico esercito
-unico governo
-unico Leader
-microchip imposto all’umanità intera
Non sono curioso invece per quanto riguarderà i mezzi, perchè di quelli ci si può formare un’idea:
-paura
-guerre
-carestie
-epidemie
-paura
-…e ancora paura
Una sistema del genere non può essere imposto dall’oggi al domani, ma solo per piccoli passi successivi, altrimenti la gente lo rifiuterebbe.
Quando sarà la stessa gente a richiederlo ed a considerarlo LA SOLUZIONE a tutti i problemi, il gioco sarà bell’e fatto.
Intanto, continuiamo ad assistere, ormai da secoli, ai continui piccoli passi successivi.
Eccone uno, da tenere seguito:
http://www.webnews.it/news/leggi/10992/ue-piano-dazione-per-linternet-delle-cose/
e ancora, per una definizione ulteriore:
http://punto-informatico.it/1348805/PI/News/internet-delle-cose.aspx
Internet delle cose… è tutto intorno a te.
Quando ti dicono che certe cose portano grandissimi vantaggi, mi sembra di stare ad ascoltare un venditore di auto usate (senza offesa per i venditori di auto usate).
Sempre all’occhio, e sempre a cercare di aiutare le persone a svegliarsi.
Avanti così.
Un abbraccio.
Iafet.
Ultimaepoca.blogspot.com
“Cento milioni di morti e si ricomincia da capo…”
Era la tesi di Pëtr Verchovenski ne “I Demoni” anticipazione profetica di Lenin.
Non c’è nulla da aggiungere al tuo post, persino un sessantottino come marshall MacLuhan vedeva l’inquietante realtà del “medium”, pur essendone sedotto.
se la Parola di Dio è sempre la stessa, non così la mediocre interpretazione umana soggetta anch’essa ad evoluzione (verso il meglio). Vi sono elementi all’interno della Chiesa che sono come colonne portanti e mai e poi mai potrebbero essere intaccati: la Tradizione Cattolica più autentica e antica non corre nessun pericolo: i suoi tesori preziosi, fari di saggezza, continueranno a guidare la nostra Chiesa. Sono invece i figli dei tempi, incrostrazioni ormai ossidate, che si “rischia” di lasciar per strada… non sono più i tempi del concilio di trento o del vaticano I, e prima la Chiesa se ne accorge meglio sarà, in quanto la sua risposta di fronte ai problemi dell’uomo sarà incisiva.
Modernizzare non significa fare eresia, ma pulizia. Lasciar cadere gli scheletri del passato, ormai privi di carne e di vita che nulla più possono dare in quanto risposte a domane poste secoli fa e… superate.
Io invito comunque ad uno studio serio e profondo dei documenti del Concilio Vaticano II. Li c’è tutto… normalmente sono coloro che non li hanno letti per davvero che li criticano…
non è il problema del concilio ma la cattiva interpretazione dei documenti del concilio (se non in mala fede) come più volte denunciato dall’attuale pontefice.
questa è l’intervista al kung a in mezz’ora…penso non ci sia bisogno di commentare….
http://www.ilgridodeipoveri.org/gdp/a/28727.html
Iafet
come sempre segnalazioni “curiose”, diciamo così..
Quando si mettono però tentano anche di essere fantasiosi..
A presto
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“Cento milioni di morti e si ricomincia da capo…”
Numeri, in fondo.
Blessed be
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per quanto riguarda la questione Chiesa e modernità, leggo con interesse i vari contributi.
Come spesso ripeto, sono temi su cui preferisco leggere le diverse opinioni.
A presto
Vero, sicuramente ‘curiose’, diciamo così… e le virgolette sono d’obbligo!
Quello che non potranno mai essere certe notizie, però, è ‘sorprendenti’.
Un grosso saluto.
Iafet.
Ultimaepoca.blogspot.com
Ottima carrellata e analisi.. Prendo spunto per commentare la digressione oscena (perlomeno a tratti) di Marco Travaglio, ieri, in streaming web.
Alla luce dello scandaloso premier che ci ritroviamo e della “informazione” assente, o ai suoi piedi, MT ha detto: “a parte i morti stiamo diventando velocemente come l’Iran, come la Russia, come la Libia”.
Ecco, penso sia interessante questo passaggio. Di fatto, anche un paese come l’Iran, non possiamo negare che sia in mano a una elite di persone che, per raggiungere un FINE radioso e splendente, non esita a percorrere la strada non dico peggiore, non dico stragista, ma in molti casi semplicemente violenta, sotterraneamente disumana. Non sono stato in Libia, e non mi fermo certo alle impressioni che si ricavano osservando quello strano personaggio suo leader. Forse anche in Libia prevale questo rovesciamento del significato della vita nell’universo. Forse anche in Russia ? Beh, magari in qualche occasione, senz’altro, perchè no. Del resto (e questa è farina del mio sacco), ho compiuto delle ‘osservazioni’ puntuali, a suo tempo, su G*fi e su P*in, che me li hanno fatti apparire, quasi senza ombra di dubbio, il primo come un satanista sui generis (cioè bisognoso di addestramento) e il secondo come un pedofilo non sui generis. (Su Zio Mahmud invece non mi pronuncio).
Insomma, il punto è questo: al di qua del fatto che le considerazioni di MT su quei ‘regimi’ siano fondate, che lavoro o operazione compie, di preciso, un MT qualsiasi, un tipetto furbetto “anti-sistema” che ormai gira persino per show diversi e varietà televisivi ? Compie un lavoro di fino importantissimo: tutto il mondo gira all’incontrario ma c’è chi cammina a testa in giù più degli altri, e vi dico io! di chi si tratta… Un MT, sottolineando ” l’asse del Male ” non fa altro che promuovere i suoi datori di lavoro, ossia il controsoffitto del male all’ennesima potenza. Perchè questi ultimi sono peggiori ? Perchè gli Usa, l’Uk, la Ue, la Germania, la Francia, l’Italia, l’Australia, Eretz Israel, sono peggiori ? Perchè oltre a compiere il male con la promessa del bene, come fanno TUTTI gli altri (persino in Bhutan, sono convinto), quelli MENTONO. Doppiamente, mentono, perchè lavorano di propaganda da mattina a sera, per creare un imput diabolico di questo tipo: obiettivo nostro, splendido e radioso, è abbattere con ogni tipo di perversità quelli che a loro dire perseguono mete radiose e splendenti, con ogni tipo di barbarie. Più che un loop, è come un rafforzamento reciproco, attraverso l’inganno. Il male trova sempre il modo di darcela a bere. Crea schiere di demoni nemici, per far prevalere senz’altro, alla fine, l’istanza fondamentale, che è sempre la stessa. Per preservarla intatta.
Per questo, ho sempre ritenuto estremamente demente chi addita il male assoluto planetario e cosmico, “nell’America”. E’ chiaro, no? Il male è un Meccanismo, non è un “paese” o un gruppo di assassini individuabili a tavolino.
Quello che non potranno mai essere certe notizie, però, è ‘sorprendenti’.
Ecco, sorprendenti proprio no, in effetti.
Anzi, giorno dopo giorno dimostrano sempre meno fantasia..
A presto
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obiettivo nostro, splendido e radioso, è abbattere con ogni tipo di perversità quelli che a loro dire perseguono mete radiose e splendenti, con ogni tipo di barbarie. Più che un loop, è come un rafforzamento reciproco, attraverso l’inganno
Esatto, e questa è anche la parte più sottile dell’inganno.
Proponendo un “dualismo”, obbligano la persona a schierarsi (o con noi o contro di noi), costringendo così a parteggiare per il male, che sia il male di qua o il male di là, perchè il male si trova da entrambe le parti.
Blessed be
“se la Parola di Dio è sempre la stessa, non così la mediocre interpretazione umana soggetta anch’essa ad evoluzione (verso il meglio)”
Se Dio parla all’uomo lo fa in modo da farsi intendere e per questo motivo è chiaro sin dall’inizio. Dio esprime il suo volere necessariamente in maniera comprensibile dall’uomo, altrimenti rischierebbe di non essere ascoltato ed esaudito.
L’evoluzione verso il meglio non finisce mai, quindi mai si conoscerà la parola di Dio
“Vi sono elementi all’interno della Chiesa che sono come colonne portanti e mai e poi mai potrebbero essere intaccati: la Tradizione Cattolica più autentica e antica non corre nessun pericolo: i suoi tesori preziosi, fari di saggezza, continueranno a guidare la nostra Chiesa. Sono invece i figli dei tempi, incrostrazioni ormai ossidate, che si “rischia” di lasciar per strada… non sono più i tempi del concilio di trento o del vaticano I, e prima la Chiesa se ne accorge meglio sarà, in quanto la sua risposta di fronte ai problemi dell’uomo sarà incisiva.”
La colonna portante della Chiesa è il Vangelo e i suoi tesori in esso , non nella Tradizione.
I Concilii camminano nelle verità eterne rivelate da Cristo, figlio di Dio.
Considerare il Vaticano II come punto d’arrivo di questa fantomatica evoluzione interpretativa significa cadere in contraddizione logica: infatti l’evoluzione per sua natura non può avere un compimento e ciò che realizza nel tempo ha un valore sempre caduco.
L’eterno, invece, proviene. dall’eterno: “Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure uno iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto” (Matteo 5, 17-18).
Ma se l’eterno proviene dall’eterno e neppure uno iota dovrà passare, a che serve discutere su concili come quello di Trento o sul vaticano secondo, che di iota hanno fatto strage e purtroppo non solo di iota.
Nel mio modesto approfondimento della storia ecclesiastica ho potuto constatare che ogni cambiamento ed ogni innovazione hanno prodotto sempre divisione e sofferenza.
Fu così per l’iconoclastia, il filioque, le riforme del patriarca Nikon, fino ad un modesto aggiornamento del calendario in Grecia Romania e Bulgaria e tante altre riforme o eresie più o meno importanti.
Quello che le accomuna è sempre un fine, ottimo a prima vista, di cui sono state mezzo, come se gli strumenti della Grazia, istituiti ab eterno, non fossero più sufficienti o si considerino inadeguati a fronteggiare l’evoluzione sociale, (quella umana è un altro paio di maniche).
Si può dire che il mezzo non organico al fine è la radice di ogni eresia ed errore, che è sempre frutto di suggestione estranea al fine che dice di voler raggiungere, (a meno che si tratti di fini evidentemente profani o malvagi).
Infatti quando si dice che “Dio parla all’uomo” non bisogna dimenticare che non sempre gli uomini hanno voglia di ascoltarlo, ammesso che siano in grado di sentire ciò che dice e che spesso usano le sue parole per fargli dire ciò che vogliono, non basta una laurea per essere Teologo.
Il primo Teologo cristiano infatti è il ladrone crocefisso con Gesù, che a differenza del collega che chiede empiamente il mezzo di scampare alla croce, la accetta come naturale via per entrare in paradiso.
il concilio vaticano II rappresenta una tappa importante di quel processo di miglioramento della comprensione della saggezza divina contenuta nel Verbo di Dio.
Spesso, troppo spesso, si confonde la religione di Cristo con la religione di San Paolo. Il cristianesimo, per lo meno quello cattolico, è diretta evoluzione del pensiero paolino. nel corso dei secoli si sono operate determinate scelte esegetiche che hanno portato su strade diverse… da qui l’esistenza di “vari” cristianesimo.
La colonna portante della Chiesa è il Vangelo e i suoi tesori in esso , non nella Tradizione.
è evidente che non hai mai dato un esame di esegesi biblica. leggiti la Dei Verbum, in special modo i numeri 8 e 9 sulla Sacra Tradizione.
9. La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse formano in certo qual modo un tutto e tendono allo stesso fine. Infatti la sacra Scrittura e a parola di Dio in quanto consegnata per iscritto per ispirazione dello Spirito divino; quanto alla sacra Tradizione, essa trasmette integralmente la paro a di Dio – affidata da Cristo Signore e dallo Spirito Santo agli apostoli – ai loro successori, affinché, illuminati dallo Spirito di verità, con la loro predicazione fedelmente la conservino, la espongano e la diffondano; ne risulta così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura e che di conseguenza l’una e l’altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e riverenza
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il problema dell’interpretazione dei documenti del concilio vaticano II è capzioso e basata sull’ignoranza. Il concilio è documentato completamente, basta leggersi i svariati commenti post-conciliari degli stessi padri per chiarirsi le idee (per non parlare dei lavori delle commissioni preparatorie).
Nel momento in cui il cardinale Antonelli (Perito e Segretario della Commissione Conciliare della Sacra Liturgia) mi commenta la Sacrosanctum Concilium (la mia edizione del suo commento è del 65 ma sono certo che cercando si trova)… il problema non sussiste, e l’interpretazione e l’applicazione è gioco-forza la migliore (data che è stata fatto per i 9/10 dagli stessi padri conciliari).
il concilio vaticano II non ha distrutto nulla, ne dato il via a derive eretiche… quello che sta avvenendo è quello che avviene normalmente dopo ogni grande concilio… qualche secolo e tutto si assesterà nella rinnovata forma. Basti pensare alle polemiche del clero francese (e non solo) dopo la dichiarazione di infallibilità papale del vaticano I… che resta oggi dei movimenti contestatori? niente (se non la voce isolata di Kung… Deo Gratias!).
come ho detto non è in discussione il concilio ma le interpretazioni capziose (se non in male fede).
Non è una “costituzione”, in sostanza, .e non contraddice la tradizione bimillenaria della Chiesa.
Questo ribadito più volte anche da Benedetto.
lettera ai vescovi
http://magisterobenedettoxvi.blogspot.com/2009/03/il-testo-della-lettera-del-santo-padre.html
A lungo termine la Chiesa romana deve avere di nuovo un solo rito romano
http://www.ratzinger.us/modules.php?name=News&file=print&sid=238
Secondo me la disputa sul concilio è strumentale allo scisma che ha in programma qualcuno.
Inoltre vedere questo documento (sulla cui autenticità non garantisco)
http://www.profeti.net/Studi/Massoneria/piano_massonico.htm
per non parlare delle perplessità sul cammino neocat (non so quanto superate)
http://www.profeti.net/Studi/Cammino%20Neocatecumenlae/index.htm
vedere:
L’Encicliclica Ecclesia de Eucharistia (ultima di Giovanni Paolo) e la catechesi di Kiko Argüello e Carmen Hérnandez a confronto
* Sacrosanctum Concilium sulla Liturgia (4 dicembre 1963)
* Lumen Gentium sulla Chiesa (16 novembre 1964)
* Dei verbum sulla Parola di Dio (18 novembre 1965)
* Gaudium et Spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (7 dicembre 1965)
questi documenti del concilio vaticano II sono costituzioni dogmatiche.
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Il rito Ambrosiano è tutelato dalla stessa Sacrosanctum Concilium al numero 4 (che non fa che riprendere la tutela già dimostrata dal concilio di Trento per i riti che avessero almeno 200 anni alle spalle (figuriamoci il secolare rito Ambrosiano). Che proprio Benedetto XVI vada contro editti e costituzioni di due concili… mi pare poco credibile.
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Il piano massonico per la distruzione della Chiesa Cattolica… be è frutto della frangia cattolica-tradizionalista. Reliquie, statue, novene, santi del calendario… e via dicendo… poco centrano con il Vangelo. Tornare al nucleo, tornare al Verbo, quello vero però non quello che “altri mi dicono essere il verbo”.
asoka mi dispiace ma non siamo d’accordo (per tradizionalista ricordo che il primo è Ratzinger) e purtroppo un piano massonico esiste..e va nella direzione dell’allineamento al protestantesimo.
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tornando in tema
Vittorio MESSORI
Bastiglia
tratto da: Vittorio MESSORI, Pensare la storia. Una lettura cattolica dell’avventura umana, Paoline, Milano 1992, p. 310-313.
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/rivoluzione_francese/articolo.php?id=1293&titolo=Bastiglia
Mi ricordo di una fiaba dove viene rivelato un segreto ad un giovane non proprio intelligente.
Mentre questo succede la sorella o chi per essa lancia dalla finestra del solaio uva passa e fichi secchi.
Così il frescone quando, come prevedibile parlò al primo che incontrò del fatto da non divulgare, alla domanda: quando? rispose, ma si! il giorno che piovvero fichi secchi ed uva passa!
L’altro gli diede una pacca sulla spalla e se ne andò.
Quando ci cattureranno e gli agenti della psicopolizia ci chiederanno sotto tortura quando e come abbiamo conosciuto il latitante Carlo, diremo candidamente: ma si! quei giorni in cui piovevano i santi link!
;))
Riguardando attentamente l’incisione giacobina, si nota che la squadra massonica con berretto frigio, (senza più il compasso, che nel simbolismo dovrebbe rappresentare il cielo) bloccano la bilancia di giustizia che non può più pesare nulla rendendola di fatto inutile, un semplice podio per le esecuzioni.
ma insomma…. di chi è quell’incisione?
mi interessa moltissimo saperlo…il simbolismo è predominante…
qualcuno che ebbe occasione di conoscere Jung, suppongo…
Asokino puzza molto di massoneria lontano un miglio e non posso non rilevare le sue profonde radici razziste.
massone… non essere ridicolo.La massoneria non mi interessa minimamente. L’ossessione complottista (nel tuo caso ambientalista… e già questo è decisamente ignobile), a differenza della realtà, esercita un fascino potentissimo. Suggerisce la sensazione inebriante di guardare le cose dietro il velo della verità ufficiale, trasforma la vita in un thriller avvincente e galvanizza l’esistenza con il sapore dell’intrigo… ora c’è chi si strafoga a piene mani di queste inebrianti sensazioni… e poi altri, più realisti, che guardano la realtà e lo sfacelo umano per quello che è. Ciao
PS: Carlo non è che sei io lancio una frecciatina t’incazzi e se qualcuno dei tuoi amici mi da del razzista pretendi che io stia in silenzio??? vero? pazienza.
Quello del rapporto tra Chiesa e modernità è ovviamente un discorso enorme, ed altrettanto centrale per quanto riguarda i nostri tempi.
Io penso che comunque il rischio di una “protestantizzazione” per la Chiesa cattolica sia sempre incombente.
E senza entrare nel merito del Concilio Vaticano II, è indubbio che un grande mutamento l’abbia portato, che questo sia dovuto al concilio in sè o all’interpretazione ad esso data potrebbe avere poca importanza.
A partire da questioni sottili per arrivare a quelle più visibili, come ad esempio l’architettura delle Chiese.
Ho come l’impressione che alcune delle chiese post conciliari siano uno dei mezzi più potenti di de-cristianizzazione dei fedeli, dal momento che colpiscono proprio coloro che frequentano la Chiesa in maniera più attiva.
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si nota che la squadra massonica con berretto frigio, … bloccano la bilancia di giustizia che non può più pesare nulla rendendola di fatto inutile
osservazione molto acuta.
Si potrebbe anche intuire come la giustizia superiore non sia più necessaria, dal momento che la spada ha già attuato la sua giustizia sulla terra, seminando teste rotolanti.
Asoka, a dire il vero appena ho visto quel commento l’avevo subito cancellato.
ma tu avevi già fatto in tempo a rispondere.
Adesso lascio la tua risposta, però spero che si torni a parlare delle idee in questione, non di noi.
Per quanto riguarda noalgore, penso che il suo sia un ottimo sito.
Questo però non autorizza ad attaccare gli utenti che dicono la loro.
Infine, Asoka potrebbe anche essere massone o qualsiasi altra cosa, qui è su quello che sostiene che si discute.
Chiesa universale, massoneria universale…lo scontro credo sia inevitabile. Personalmente sto con Ratzinger che ritengo un grande Papa…è molto insistente il suo richiamo alla ragione come già fece Giovanni Paolo (enciclica Fides et Ratio) forse perché “L’Anticristo cercherà di trascinare le creature razionali verso il pantano di una vita bestiale. Il Cristo cercherà di impedire questo rinnegamento, non solo della religione ma persino della ragione…” ? Valtorta
-Massoneria, la chiesa dei Demoni-
“Figlio mio quante volte ti ho detto e ricordato che Lucifero e il suo stato maggiore, fondano la loro attività ed il loro modo di essere scimmiottando Dio…
Io Gesù vero Dio e vero Uomo, ho fondato la mia Chiesa gerarchica…e gerarchica è la chiesa di Satana sulla terra, la Massoneria;
Io Gesù avevo disseminato fortezze spirituali in tutta la mia Chiesa…la Massoneria, la chiesa dei Demoni, ha disseminato nel mondo le sue Logge con capi e gregari al solo scopo di contrapporsi e combattere la mia Chiesa, ed essendo i demoni tali appunto perché ribelli a Dio, tutta la loro attività è ispirata e imperniata sulla ribellione e quindi sul contrario di quanto si compie nella Mia Chiesa.
La Massoneria voluta, sorretta e guidata dalle potenze oscure del male, sta raggiungendo il massimo livello della sua opera di demolizione della mia Chiesa operando all’interno e all’esterno; all’interno ha molti gregari al vertice e alla base, all’esterno come sempre mascherata dall’ipocrisia ma colpendo e iniettando col suo pungiglione velenoso tutti coloro con cui viene a contatto; oggi poi, presentendo prossimo il grande scontro minutamente preparato da tanto tempo con subdola arte, non esita a manifestare ciò che ha sempre tenuto gelosamente nascosto, occultato.
Tacciano di pazzia coloro che sono rimasti e rimangono fermi nella Fede e nella fedeltà a Dio e alla Chiesa, che, anche se quasi interamente prigioniera di queste forze tenebrose infernali e terrestri, resisterà e non sarà distrutta anzi”.
Don Michelini (profezieonline.com)
…ma tu avevi già fatto in tempo a rispondere.
vedi? sono un lettore fedelissimo ;)
per me la questione è chiusa.
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Riguardo al tuo intelligente intervento sul rapporto tra chiesa e modernità… ma che significa “protestantizzazione”? la chiesa, come istituzione umana, cambia, subisce l’influsso dei tempi. con occhio storico e facendo una velocissima carellata tra chiesa antica, moderna e contemporanea si può notare anche una crescita, un miglioramento nella viva comprensione del messaggio del Vangelo. Si passa da un medioevo nel quale Bibbia alla mano si bruciavano le persone… ad un società dove la religione non è più imposta ma proposta… questo è molto cristiano! I valori più cari del messaggio di Gesù non vengono persi ma anzi rafforzati, quantità non significa qualità. Riguardo all’architettura ATTENZIONE!!! Il nuovo tempio è Gesù stesso. Il vero tempio non è più un luogo, non è più un edificio, ma è una persona, è Cristo Risorto. E’ a partire dalla teologia del tempio che è il Cristo risorto che noi spieghiamo il senso delle nostre chiese (l’architettura poco importa.. per secoli si celebrava in stanzette piccole e umili): esse non sono semplicemente dei templi, sono i luogi in cui celebriarmo l’eucaristia, dove si rinnova l’eterna e definitva Alleanza.
PS: detto tra noi la chiesa di Fuxsas a foligno se da fuori e orribile non invece l’interno che ha un fascino tutto suo. dalle foto, non potendola visitare, mi sembra molto comunicativa. la verità e che siamo ancorati ad una forma di spiritualità barocca… nuovi linguaggi, nuove parole. Dio non smette mai di comunicare e ciò è meraviglioso e stupefacente.
….significa negare la Presenza reale nell’Eucarestia…
“Nella Eucarestia Gesù Cristo è realmente presente col suo Corpo glorioso e la sua divinità.
Allora la massoneria ecclesiastica, in tante e subdole maniere, cerca di attaccare la pietà ecclesiale verso il Sacramento della Eucarestia.
Di essa valorizza solo l’aspetto della cena, tende a minimizzare il suo valore sacrificale, cerca di negare la reale e personale presenza di Gesù nelle Ostie consacrate.
Per questo si sono gradualmente soppressi tutti i segni esterni, che sono indicativi della fede nella presenza reale di Gesù nella Eucarestia, come le genuflessioni, le ore di adorazione pubbliche, la consuetudine santa di circondare il Tabernacolo di luci e di fiori”.
Don Gobbi (p.o.l)
Beata Anna Caterina Emmerich >
http://profezie3m.altervista.org/ptm_profx_emmerich.htm
Sui pasticci del vat II° è utile consultare il libro “Architettura e Liturgia” (Bose 2007) del padre conciliare Louis Bouyer.
La prima parte del libro presenta un encomiabile e preciso, pur nella sintesi, studio sulla chiesa delle origini e sulla relazione funzionale tra liturgia e spazio, l’ultima parte, invece, presenta le possibili nuove proposte per una nuova architettura liturgica dando la priorità a preoccupazioni davvero bizzarre quali l’impatto ambientale o la più comoda sistemazione dei fedeli.
Mi ha sempre lasciato basito la facilità con cui si liquida, in occidente, ogni preoccupazione tradizionale riguardo le forme proprie del culto.
Conosco un monastero dove, (e c’era tutto lo spazio disponibile, quindi non legato a costrizioni urbanistiche), invece di “orientare” la chiesa costruita negli ultimi anni hanno preferito rivolgere l’abside verso occidente rovesciando di fatto la prima indicazione relativa ad un tale edificio, la ragione che sentii addurre era che in quel modo era più agevole per i monaci accedervi dalle celle.
Inoltre, pur avendo al monastero un prolifico atelier di pittura di Icone con valenti pittori, all’interno della chiesa non se ne vedono che due, una seminascosta da un fascio di canne palustri (!) e una sopra l’altare.
Dico questo perchè la nascita dell’esperienza di quel monastero è parto diretto del vaticano II°, e il proposito del fondatore fu proprio quello di metterne in pratica gli esiti.
Poi, sembra che chiunque installi effetti multimediali in chiesa o partorisca mostruosità da geometra folle, o organizzi gruppi rock per accompagnare la messa, dica di ispirarsi a quel concilio.
Con gli stessi mezzi puoi fare del male e puoi altrettanto fare del bene,per questo esso non sta nelle modalità di per sè ma dentro l’animo di chi le impiega. Solo che c’è un meccanismo che spesso capovolge l’animo umano buono nel momento in cui prende in mano il Potere,tutto,o anche una parte.
Anche un semplice consigliere comunale di un piccolissimo paesino può rifiutare una mazzetta oppure accettarla.
ma a voi non sembra che dal vaticano II ci sia una vera e propria pace ( e non semplice tregua) tra massoneria e cattolicesimo? (non parlo di cristianesimo perchè il protestantesimo e in genere il cristianesimo nato in Europa settentrionale è qualcosa di molto diverso). La chiesa è stata oramai infiltrata dalla massoneria, Giovanni XXIII e Paolo VI erano massoni (su quest’ultimo ci sono molti elementi certi), alcuni dicono anche papa Giovanni Paolo II ed è molto probabile, basti vedere il fatto che la sua morte è stata seguita dal più grande funerale della storia con tutti i capi mondiali (persino islamici e di altre religioni) presenti. La chiesa romana nel passato era ciò che oggi è la massoneria ed un tal potere è sempre forte ed in un certo senso negli ultimi decenni ha dato man forte all’nwo, a mio parere i due poteri sono arrivati ad una sintesi, poi a ben vedere molte case nobiliari, persino quella inglese per alcuni (risalendo a dei documenti e trattati ancora validi) starebbero sotto il giogo di Roma.
Non vedo la chiesa insomma come una potenza in forma di agnello, ricordiamoci anche che l’organizzazione degli illuminati e di molte sette segrete è ispirata ai gesuiti, la chiesa poi è potentissima nei paesi latini, a mio parere insomma si è arrivati ad una sintesi, il tempo corre ed è necessario mettersi d’accordo, io almeno la vedo così…
nel VAT. II NON C’è NESSUNA “PACE CON LA MASSONERIA”
http://www.alleanzacattolica.org/temi/massoneria/indice_massoneria.htm
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Dichiarazione sulla massoneria della Congregazione per la Dottrina della Fede (1983)
È stato chiesto se sia mutato il giudizio della Chiesa nei confronti della massoneria per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico essa non viene espressamente menzionata come nel Codice anteriore.
Questa Congregazione è in grado di rispondere che tale circostanza – dovuta a un criterio redazionale seguito anche per altre associazioni ugualmente non menzionate in quanto comprese in categorie più ampie.
Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione.
Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito, e ciò in linea con la Dichiarazione di questa S. Congregazione del 17 febbraio 1981 (Cf. AAS 73/1981, pp. 240-241).
Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell’Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato la presente Dichiarazione, decisa nella riunione ordinaria di questa S. Congregazione, e ne ha ordinato la pubblicazione.
Roma, dalla Sede della S. Congregazione per la Dottrina della Fede, il 26 novembre 1983.
Joseph Card. Ratzinger
Prefetto
Fr. Jérome Hamer O.P.
Arcivescovo tit. di Lorium
Segretario
[Documento trascritto da L’Osservatore Romano, 27-11-1983.
cosa pensate si riferisca Ratzinger quando parla e condanna il “relativismo”?
…mi sembra che Asoka abbia detto cose importanti che voglio ripetere:
“il nuovo tempio é Gesù stesso. Il vero tempio non é più un luogo, non é più un edificio, ma é una persona é, Cristo risorto.” ben detto Asoka!
…io vorrei sottolineare questo RISORTO, CRISTO RISORTO, perché penso che tradizione e resurrezione coincidano: senza resurrezione non c’é tradizione, e la parola di Dio risorge continuamente, é sempre la stessa eppure ha sempre nuove realtà che emergono continuamente. Lo Spirito Santo é sempre nuovo. Le scritture sono capite interpretate diversamente a seconda dell’apertura del cuore della persona che le legge e anche a seconda del tempo storico che raggiunge quello metastorico nel compimento della sincerità-volontà divina. Non oppongo tradizione a modernità perché niente e nessuno é più tradizionale e allo stesso tempo più moderno di Dio, “Dio é constantemente all’opera” la creazione si rinnova continuamente come ad ogni primavera nascono nuove foglie, i profeti si sono susseguiti per confermare, ma nella loro conferma c’é stata anche una modifica modifica exoterica dell’immutabilità esoterica , i profeti sono venuti per rafforzare il tessuto della rivelazione che a causa della negligenza umana é soggetto ad alterazioni. Il problema non é “il moderno”, ma “il falso”.
Jalaluddin Rumi dice:
“dimmi cosa cerchi e ti diro chi sei:se cerchi la casa dell’anima , tu sei l’anima, se cerchi un pezzo di pane, tu sei il pane. Se puoi capire il segreto di questa sottigliezza capirai che ogni cosa che tu cerchi, quello tu sei,”. jalaluddin Rumi.
ciao,jam
La questione della massoneria all’interno della Chiesa è un’altra di quelle che meriterebbero interi blog dedicati.
A me hanno fatto molto riflettere in passato alcune interviste a padre Amorth, dove denunciava il fatto che ormai la maggioranza dei vescovi cattolici non credono più nell’esistenza del diavolo.
Per chi si dichiara cristiano, questo non è un dettaglio insignificante.
E come non riflettere anche su Papa Giovanni Paolo I, che appena giunto in Vaticano si adoperò come prima cosa per avviare una inchiesta interna per scoprire quanti alti prelati fossero affiliati alla libera muratoria.
Non riuscì a portare a termine l’inchiesta, visto che morì dopo 33 giorni.
33.
Per quanto riguarda le chiese post conciliari, io sono decisamente critico nei loro confronti.
E non potrebbe essere altrimenti, per chiunque riconosca l’importanza del simbolismo e del rito.
La creazione di un luogo sacro ripercorre la stessa creazione, e vi sono dei punti fermi che devono rimanere immutati.
Se si ha intenzione di edificare un qualcosa di Sacro.
Per chi invece progetta parcheggi o auditorum questo non è necessario, e molte chiese post conciliari ricordano appunto parcheggi ed auditorium.
Il Sacro ha un linguaggio, che non cambia col tempo, e questa è la sua principale caratteristica, perchè non è soggetto alle leggi del divenire, quelle terrene, ma alle leggi celesti, immutabili.
Abbassare il Sacro al livello del divenire secondo il mio parere ha del blasfemo.
Infine, a proposito del relativismo, personalmente condivido in tutto e per tutto la posizione di Ratzinger.
Magari il tema verrà ripreso.
Blessed be
DISCORSO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
ALLA CURIA ROMANA IN OCCASIONE
DELLA PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI NATALIZI
Giovedì, 22 dicembre 2005
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Il passo fatto dal Concilio verso l’età moderna, che in modo assai impreciso è stato presentato come “apertura verso il mondo”, appartiene in definitiva al perenne problema del rapporto tra fede e ragione, che si ripresenta in sempre nuove forme. La situazione che il Concilio doveva affrontare è senz’altro paragonabile ad avvenimenti di epoche precedenti. San Pietro, nella sua prima lettera, aveva esortato i cristiani ad essere sempre pronti a dar risposta (apo-logia) a chiunque avesse loro chiesto il logos, la ragione della loro fede (cfr 3,15). Questo significava che la fede biblica doveva entrare in discussione e in relazione con la cultura greca ed imparare a riconoscere mediante l’interpretazione la linea di distinzione, ma anche il contatto e l’affinità tra loro nell’unica ragione donata da Dio. Quando nel XIII secolo, mediante filosofi ebrei ed arabi, il pensiero aristotelico entrò in contatto con la cristianità medievale formata nella tradizione platonica, e fede e ragione rischiarono di entrare in una contraddizione inconciliabile, fu soprattutto san Tommaso d’Aquino a mediare il nuovo incontro tra fede e filosofia aristotelica, mettendo così la fede in una relazione positiva con la forma di ragione dominante nel suo tempo. La faticosa disputa tra la ragione moderna e la fede cristiana che, in un primo momento, col processo a Galileo, era iniziata in modo negativo, certamente conobbe molte fasi, ma col Concilio Vaticano II arrivò l’ora in cui si richiedeva un ampio ripensamento. Il suo contenuto, nei testi conciliari, è tracciato sicuramente solo a larghe linee, ma con ciò è determinata la direzione essenziale, cosicché il dialogo tra ragione e fede, oggi particolarmente importante, in base al Vaticano II ha trovato il suo orientamento. Adesso questo dialogo è da sviluppare con grande apertura mentale, ma anche con quella chiarezza nel discernimento degli spiriti che il mondo con buona ragione aspetta da noi proprio in questo momento. Così possiamo oggi con gratitudine volgere il nostro sguardo al Concilio Vaticano II: se lo leggiamo e recepiamo guidati da una giusta ermeneutica, esso può essere e diventare sempre di più una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa.
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http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/december/documents/hf_ben_xvi_spe_20051222_roman-curia_it.html
“Le scritture sono capite interpretate diversamente a seconda dell’apertura del cuore della persona che le legge”
NO: vanno lette alla luce della tradizione della Chiesa… sennò si cade in Lutero e si spezza la Parola.
Omelia molto significativa, specialmente quel passaggio su Prometeo ed il fuoco…ricordo post santa….
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OMELIA DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI SOLEMMITà DI PENTECOSTE
Basilica Vaticana
Domenica, 31 maggio 2009
Cari fratelli e sorelle!
Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia, viviamo nella fede il mistero che si compie sull’altare, partecipiamo cioè al supremo atto di amore che Cristo ha realizzato con la sua morte e risurrezione. L’unico e medesimo centro della liturgia e della vita cristiana – il mistero pasquale – assume poi, nelle diverse solennità e feste, “forme” specifiche, con ulteriori significati e con particolari doni di grazia. Tra tutte le solennità, la Pentecoste si distingue per importanza, perché in essa si attua quello che Gesù stesso aveva annunciato essere lo scopo di tutta la sua missione sulla terra. Mentre infatti saliva a Gerusalemme, aveva dichiarato ai discepoli: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!” (Lc 12,49). Queste parole trovano la loro più evidente realizzazione cinquanta giorni dopo la risurrezione, nella Pentecoste, antica festa ebraica che nella Chiesa è diventata la festa per eccellenza dello Spirito Santo: “Apparvero loro lingue come di fuoco… e tutti furono colmati di Spirito Santo” (At 2,3-4). Il vero fuoco, lo Spirito Santo, è stato portato sulla terra da Cristo. Egli non lo ha strappato agli dèi, come fece Prometeo, secondo il mito greco, ma si è fatto mediatore del “dono di Dio” ottenendolo per noi con il più grande atto d’amore della storia: la sua morte in croce.
Dio vuole continuare a donare questo “fuoco” ad ogni generazione umana, e naturalmente è libero di farlo come e quando vuole. Egli è spirito, e lo spirito “soffia dove vuole” (cfr Gv 3,8). C’è però una “via normale” che Dio stesso ha scelto per “gettare il fuoco sulla terra”: questa via è Gesù, il suo Figlio Unigenito incarnato, morto e risorto. A sua volta, Gesù Cristo ha costituito la Chiesa quale suo Corpo mistico, perché ne prolunghi la missione nella storia. “Ricevete lo Spirito Santo” – disse il Signore agli Apostoli la sera della risurrezione, accompagnando quelle parole con un gesto espressivo: “soffiò” su di loro (cfr Gv 20,22). Manifestò così che trasmetteva ad essi il suo Spirito, lo Spirito del Padre e del Figlio. Ora, cari fratelli e sorelle, nell’odierna solennità la Scrittura ci dice ancora una volta come dev’essere la comunità, come dobbiamo essere noi per ricevere il dono dello Spirito Santo. Nel racconto, che descrive l’evento di Pentecoste, l’Autore sacro ricorda che i discepoli “si trovavano tutti insieme nello stesso luogo”. Questo “luogo” è il Cenacolo, la “stanza al piano superiore” dove Gesù aveva fatto con i suoi Apostoli l’Ultima Cena, dove era apparso loro risorto; quella stanza che era diventata per così dire la “sede” della Chiesa nascente (cfr At 1,13). Gli Atti degli Apostoli tuttavia, più che insistere sul luogo fisico, intendono rimarcare l’atteggiamento interiore dei discepoli: “Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera” (At 1,14). Dunque, la concordia dei discepoli è la condizione perché venga lo Spirito Santo; e presupposto della concordia è la preghiera.
Questo, cari fratelli e sorelle, vale anche per la Chiesa di oggi, vale per noi, che siamo qui riuniti. Se vogliamo che la Pentecoste non si riduca ad un semplice rito o ad una pur suggestiva commemorazione, ma sia evento attuale di salvezza, dobbiamo predisporci in religiosa attesa del dono di Dio mediante l’umile e silenzioso ascolto della sua Parola. Perché la Pentecoste si rinnovi nel nostro tempo, bisogna forse – senza nulla togliere alla libertà di Dio – che la Chiesa sia meno “affannata” per le attività e più dedita alla preghiera. Ce lo insegna la Madre della Chiesa, Maria Santissima, Sposa dello Spirito Santo. Quest’anno la Pentecoste ricorre proprio nell’ultimo giorno di maggio, in cui si celebra solitamente la festa della Visitazione. Anche quella fu una sorta di piccola “pentecoste”, che fece sgorgare la gioia e la lode dai cuori di Elisabetta e di Maria, una sterile e l’altra vergine, divenute entrambe madri per straordinario intervento divino (cfr Lc 1,41-45)…..
Per indicare lo Spirito Santo, nel racconto della Pentecoste gli Atti degli Apostoli utilizzano due grandi immagini: l’immagine della tempesta e quella del fuoco. Chiaramente san Luca ha in mente la teofania del Sinai, raccontata nei libri dell’Esodo (19,16-19) e del Deuteronomio (4,10-12.36). Nel mondo antico la tempesta era vista come segno della potenza divina, al cui cospetto l’uomo si sentiva soggiogato e atterrito. Ma vorrei sottolineare anche un altro aspetto: la tempesta è descritta come “vento impetuoso”, e questo fa pensare all’aria, che distingue il nostro pianeta dagli altri astri e ci permette di vivere su di esso. Quello che l’aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi, così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale. Allo stesso modo in cui non bisogna assuefarsi ai veleni dell’aria – e per questo l’impegno ecologico rappresenta oggi una priorità –, altrettanto si dovrebbe fare per ciò che corrompe lo spirito. Sembra invece che a tanti prodotti inquinanti la mente e il cuore che circolano nelle nostre società – ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna – a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà. Anche questo è libertà, si dice, senza riconoscere che tutto ciò inquina, intossica l’animo soprattutto delle nuove generazioni, e finisce poi per condizionarne la stessa libertà. La metafora del vento impetuoso di Pentecoste fa pensare a quanto invece sia prezioso respirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’aria salubre dello spirito che è l’amore!
L’altra immagine dello Spirito Santo che troviamo negli Atti degli Apostoli è il fuoco. Accennavo all’inizio al confronto tra Gesù e la figura mitologica di Prometeo, che richiama un aspetto caratteristico dell’uomo moderno. Impossessatosi delle energie del cosmo – il “fuoco” – l’essere umano sembra oggi affermare se stesso come dio e voler trasformare il mondo escludendo, mettendo da parte o addirittura rifiutando il Creatore dell’universo. L’uomo non vuole più essere immagine di Dio, ma di se stesso; si dichiara autonomo, libero, adulto. Evidentemente tale atteggiamento rivela un rapporto non autentico con Dio, conseguenza di una falsa immagine che di Lui si è costruita, come il figlio prodigo della parabola evangelica che crede di realizzare se stesso allontanandosi dalla casa del padre. Nelle mani di un uomo così, il “fuoco” e le sue enormi potenzialità diventano pericolosi: possono ritorcersi contro la vita e l’umanità stessa, come dimostra purtroppo la storia. A perenne monito rimangono le tragedie di Hiroshima e Nagasaki, dove l’energia atomica, utilizzata per scopi bellici, ha finito per seminare morte in proporzioni inaudite.
Si potrebbero in verità trovare molti esempi, meno gravi eppure altrettanto sintomatici, nella realtà di ogni giorno. La Sacra Scrittura ci rivela che l’energia capace di muovere il mondo non è una forza anonima e cieca, ma è l’azione dello “spirito di Dio che aleggiava sulle acque” (Gn 1,2) all’inizio della creazione. E Gesù Cristo ha “portato sulla terra” non la forza vitale, che già vi abitava, ma lo Spirito Santo, cioè l’amore di Dio che “rinnova la faccia della terra” purificandola dal male e liberandola dal dominio della morte (cfr Sal 103/104,29-30). Questo “fuoco” puro, essenziale e personale, il fuoco dell’amore, è disceso sugli Apostoli, riuniti in preghiera con Maria nel Cenacolo, per fare della Chiesa il prolungamento dell’opera rinnovatrice di Cristo.
Infine, un ultimo pensiero si ricava ancora dal racconto degli Atti degli Apostoli: lo Spirito Santo vince la paura. Sappiamo come i discepoli si erano rifugiati nel Cenacolo dopo l’arresto del loro Maestro e vi erano rimasti segregati per timore di subire la sua stessa sorte. Dopo la risurrezione di Gesù questa loro paura non scomparve all’improvviso. Ma ecco che a Pentecoste, quando lo Spirito Santo si posò su di loro, quegli uomini uscirono fuori senza timore e incominciarono ad annunciare a tutti la buona notizia di Cristo crocifisso e risorto. Non avevano alcun timore, perché si sentivano nelle mani del più forte. Sì, cari fratelli e sorelle, lo Spirito di Dio, dove entra, scaccia la paura; ci fa conoscere e sentire che siamo nelle mani di una Onnipotenza d’amore: qualunque cosa accada, il suo amore infinito non ci abbandona. Lo dimostra la testimonianza dei martiri, il coraggio dei confessori della fede, l’intrepido slancio dei missionari, la franchezza dei predicatori, l’esempio di tutti i santi, alcuni persino adolescenti e bambini. Lo dimostra l’esistenza stessa della Chiesa che, malgrado i limiti e le colpe degli uomini, continua ad attraversare l’oceano della storia, sospinta dal soffio di Dio e animata dal suo fuoco purificatore. Con questa fede e questa gioiosa speranza ripetiamo oggi, per intercessione di Maria: “Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra!”.
@59
…la parola é spezzata quando la parola non é sincera, soltanto la menzogna spezza la parola. Anzi no! perché spezzare vuol dire condividire con gli altri, spezzo il pane per mangiare e insieme a te, spezzo la parola per amplificarla con la tua. Ma quello che volevo dire é che non si puo pretendere che un qualsiasi non so chi abbia la stessa profondità interpretativa di un Santo! Cioé più manteniamo stretto il nostro vincolo con l’Amore, cioé la volontà del Padre, più la nostra capacità interpretativa cresce. ciao, jam
Ma insomma Asokino mi censura sul suo blog, mentre la sua “perla” è pubblicata sul mio, e pure qui mi censurate ? Mamma mia che mondo “inquinato” ;-)
No Algore
Ciao Jam, sempre bello il tuo stile. :-)
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Ciao Algore
l’unica regola di questo blog è quella di non attaccare gli utenti che esprimono la propria opinione, qualunque essa sia.
Si può controbattere su quello che dicono, ma non si possono esprimere giudizi sulla loro persona.
Io faccio eccezione, nel senso che su di me si può anche provare a fare qualche commento personale.
Se sono di buon umore magari non lo cancello.
Ma quelli sugli altri utenti li cancello a prescindere.
A presto
Ok, il blog è tuo e le regole le stabilisci tu. Rimane il fatto che io non ho trattato asoka come tu hai trattato me. La sua aria fritta sul mio blog compare, mentre il mio commento (di ben altro tono) sul mio blog lui ha ritenuto di cancellarlo, pur avendo lui stesso chiesto commenti al suo post…
Algore
tu hai, ovviamente, la massima libertà di gestire il tuo blog come meglio credi.
Asoka altrettanto.
Su quello che accade nei vostri blog non posso esprimermi, ma quando sul mio un utente da del razzista e del massone ad un altro, utilizzando tali termini come insulti, io il commento lo cancello, a prescindere.
Mi sembra lineare.
Sugli argomenti si può discutere all’infinito.
A presto
interessante notare come dovrebbe essere ristabilito l’ordine secondo alcune profezie:
Verrà in soccorso delle province un principe che è stato esiliato in gioventù e che riacquisterà la corona dei gigli. Questo principe estenderà il suo dominio sull’intero universo. Nello stesso periodo ci sarà un grande Papa che sarà eccelso in santità e perfetto in ogni qualità. Questo Papa avrà al suo fianco il Grande Monarca, un uomo di grandi virtù, che sarà un discendente della santa stirpe dei re francesi. Il Grande Monarca assisterà il Papa nella riforma di tutta la terra. Molti principi e nazioni che stanno vivendo nell’errore e nell’empietà si convertiranno e una mirabile pace regnerà fra gli uomini per molti anni, perché l’ira di Dio sarà stata placata con il loro pentimento, la penitenza e le buone opere. Ci sarà una legge comune, una sola fede, un battesimo, una religione. Tutte le nazioni riconosceranno la Santa Sede di Roma e tributeranno il giusto omaggio al Papa…”
VI secolo, profezia di San Cesario di Arles
Per salvare il mio popolo e la Francia, ci sono solo Io, attraverso un miracolo. L’uomo che la deve salvare, nessuna creatura lo conosce. […] Colui che deve portare [lo scettro] è nascosto nel segreto di Dio. […] Dio darà [a questo sovrano] tutte le grazie e i lumi necessari che gli faranno conoscere i mezzi con i quali dovrà mettere tutto in opera per la rigenerazione dell’umanità, così come Dio la vuole. Questo sarà un Re bianco, un nuovo San Luigi, più grande e più santo. Sarà mantenuto santo e salvo, perché la Madre di Dio lo protegge come un proprio figlio. Ella l’ha salvato per essere l’erede di una corona meritata e che gli è stata tolta. E’ un discendente del ramo reciso dei Gigli di Francia dei capitani rappresentante sul trono di Francia.”
“Uscirà dal Mio Sacro Cuore… colui che è destinato a portare la pace. Con la sua incoronazione tutti i mali finiranno. Egli discende dal ramo di San Luigi […]”
“Chiamerò in aiuto alla Francia il mio servo Henri. [In altri messaggi della Jahenny, questo sovrano viene anche chiamato «Enrico della Croce»; N.d.R.]”
XIX-XX secolo, messaggi di Gesù a Maria Giulia Jahenny, Blain in Francia.
http://profezie3m.it/ptm_frames.htm
> Il Grande Monarca e il Papa Santo
Anche qui aggiungo un post perchè anche qui il numero non mi garba. Errare è umano ma…
Pyter
se posso permettermi di correggerti, non hai aggiunto un post ma un commento :-)
Sono il Signore e Mi sono fatto mettere a morte per i Miei bambini. Ora domando loro di seguirMi sulla via dell’abnegazione. Non bisogna credere che il servitore sia al di sopra del suo Maestro e non bisogna temere di imboccare il cammino nel quale Egli si è impegnato per primo. Non dovete temere ciò che i nemici del Maestro hanno preparato per farvi la stessa cosa che i loro predecessori deicidi hanno fatto a Me. Non dovete temere che i nemici del corpo possano farvi male, perché tutto ciò che vi faranno non potrà che farvi avanzare nella Gloria di Mio Padre che è anche vostro Padre.
Il Signore non vi abbandonerà, ma per questo occorre che Lo preghiate di non abbandonarvi. Il Signore è l’Onnipotente e non ha mai tradito i Suoi bambini anche quando le Sue vie non sono state comprensibili. Ma la Sua vittoria è stata sempre eclatante, quando è arrivato il momento di manifestarla agli uomini. Nessuno può eguagliarLo e nessuno può vincerLo, perché Lui è Dio Onnipotente, il Dio al quale è sottomessa tutta la creazione, il Dio senza il cui permesso nessuno può prendere l’iniziativa.
Bambini miei, che la lode a Dio Onnipotente, senza il Quale niente è possibile e senza il Quale tutto è caos, che la lode sia sempre sulle vostre labbra, anche nella più grande disgrazia”.
…Sarà allora l’inizio della Chiesa di Filadelfia e in quel momento farò conoscere agli uomini il nome del Re che Io destino alla Francia e al mondo. Nello stesso momento farò conoscere agli uomini il nome di colui che destino al trono di Pietro”.
http://www.profezieonline.com/Locuzioni_Interiori/Suor_Beghe/Suor_Beghe.htm
http://www.ilcattolicoonline.org/le%20citt%E0%20rispondono%20all'appello%20divino.DOC
Grazie, Chapucer. Abitudine.
Pyter, se non fosse stato per te nella settimana passata questo blog avrebbe avuto una serie di post che terminavano con 66 commenti.
Che figura che ci facevamo :-)
A presto
la rivoluzione francese è il PROTOTIPO….. non è escluso che il futuro ci riservi qualcoisa di simile in forma riveduta e corretta (lo pseudo laicismo massonoico imperante a tutti i livelli..a cominciare dall’ONU è un fatto…).
Mio consiglio, Santa, è di non lasciare scadere questo post..ed anzi mettere la “RIVOLUZIONE FRANCESE” nella sezione permanente a sinistra dell’home page del blog (dove vedo già “mazzini e la massoneria”.
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/rivoluzione_francese/
http://www.kattoliko.it/leggendanera/modules.php?name=News&new_topic=23
saluti.
x y