… Eliphas Levi Zahed, pseudonimo dell’Abbé Louis Costant, riconia il nome eggregori nella sua vasta opera di divulgazione esoterica[…]
Lo stesso termine è usato da René Guènon, la massima autorità nel campo della tradizione esoterica, con un significato più sublimato e rarefatto.
[…]si tratta […] della creazione umana di una forma pensiero che rafforzata secondo l’energia, il numero degli operatori, e la durata del tempo dell’operazione, assume un’essenza personalizzata, una individualità potente da cui si può attingere poi forza e vigore.
Quest’energia non rappresenta la somma matematica delle energie dei partecipanti, ma le moltiplica geometricamente all’infinito, perlomeno fino quando dura l’operatività dei partecipanti.
È in ciò che consiste la teurgia, letteralmente la creazione di dei.
L’operatività eggregorica consiste nella creazione di una forma energetica differenziata, che il singolo non può effettuare da solo, in quanto questa ha necessità di due o più persone.
Questo concetto, espresso in una fraseologia attuale, ha infiniti riscontri nella storia delle religioni.
Anche nel Cristianesimo si afferma, per bocca del Cristo, lo stesso concetto “Quando due o più di voi saranno assieme, là sarò io…”.
Anche in questo caso, l’ascesi individuale ha necessità di una comunità, di una liturgia, di una forma che prepari la discesa dell’essenza.
GUSTAV LE BON (1841-1931), Etnologo e psicologo (fu uno dei fondatori della “Psicologia sociale”) nato in Francia a Nogent-Le Retrou, fu il primo psicologo a studiare scientificamente il comportamento delle folle, cercando di identificarne i caratteri peculiari e proponendo tecniche adatte per guidarle e controllarle.
Per questa ragione le sue opere vennero lette e attentamente studiate dai dittatori totalitari del novecento, i quali basarono il proprio potere sulla capacità di controllare e manipolare le masse.
In effetti, gli scritti di Le Bon – in particolare Psicologia delle Folle edita nel 1895 – erano una vera e propria miniera d’oro per chi voleva comprendere il comportamento della massa, il nuovo soggetto che si affacciava sulla scena politica negli ultimi decenni dell’ottocento e che avrebbe dominato tale scena nel novecento.
La nascita della massa, intesa come “grande quantità indistinta di persone che agisce in maniera uniforme” che iniziò a prendere forma sul finire del XIX secolo.
Lenin, Stalin, Hitler lessero meticolosamente l’opera di Le Bon e l’uso di determinate tecniche di persuasione nella loro dittatura sembra ispirato direttamente dai suoi consigli; ma anche Mussolini fu un fervido ammiratore dell’opera dello psicologo francese.
“Ho letto tutta l’opera di Le Bon – diceva Mussolini- e non so quante volte abbia riletto la sua “Psicologia delle folle”
E’ un opera capitale alla quale ancora oggi spesso ritorno”.
La leggerezza di certi discorsi fatti da questi dittatori che hanno esercitato un’influenza enorme sulle folle, talvolta stupisce alla lettura; ma si dimentica che essi furono fatti per trascinare le folle, e non per essere letti da filosofi.
L’oratore si mette in intima comunione con la folla e sa evocare le immagini che la seducono.
Le affermazioni sono fatte in modo così autoritario, che vengono accettate a causa del tono che le accompagna.
E normalmente queste suggestioni non sono accompagnate da argomenti o prove logiche, esse sono cacciate dentro quali verità lampanti, e sono cristallizzate in epigrammi ed assiomi, che vengono accettati per veri, in conseguenza della apparente arguzia, senza che nessuno pensi ad analizzarli.
I sofismi politici e le spiegazioni usuali, appartengono a questa classe.
Il moderno dittatore, sostiene Le Bon, deve saper cogliere i desideri e le aspirazioni segrete della folla e proporsi come l’incarnazione di tali desideri e come colui che è capace di realizzare tali aspirazioni.
Anche in questo caso l’illusione risulta essere più importante della realtà, perché ciò che conta non è portare a compimento tali improbabili sogni quanto far credere alla folla di essere capace: “nella storia – aggiunge Le Bon – l’apparenza ha sempre avuto un ruolo più importante della realtà”.
Le folle non si lasciano influenzare dai ragionamenti.
Le folle sono colpite soprattutto da ciò che vi é di meraviglioso nelle cose.
Esse pensano per immagini, e queste immagini si succedono senza alcun legame.
L ‘immaginazione popolare é sempre stata la base della potenza degli uomini di Stato, dei trascinatori di folle, che il più delle volte, non sono intellettuali, ma uomini d’azione.
E bisogna dire che questi uomini d’azione carismatici qualcno li aga, non nascono dal nulla…
Hitler stesso,sarebbe interessante vedere da dove prendeva i suoi fondi…
Kirbmarc
E “psicologia delle masse e analisi
dell’io ?”…..
E la circoncisione come sostituto
simbolico dell’evirazione?….
E ….
Buonanotte.
E… ?
Blessed be
Freud cercò ovviamente di riportare tutto nell’ambito della sua fissa edipica, senza in realtà aggiungere nulla agli studi di Le Bon. La sua psicologia delle masse non fu che un tentativo di riduzione in un ottica prettamente sessuale (tanto per cambiare) delle dinamiche collettive osservate e lucidamente descritte da Le Bon.
E non è sicuramente un caso se tutti ogggi conoscono quel cocainomane di Freud e quasi nessuno Le Bon.
Mi pare quasi blasfemo mettere in un unico calderone un uomo come Lenin e gentaglia come hitler e mussolini.
Per essere un fervido seguace della “Tradizione” (qualsiasi cosa sia), Santaruina in questo caso segue un po’ troppo le mode.
Perché è una – evidentissima – moda culturale quella di mettere sullo stesso piano comunismo e nazismo, facendo così risaltare la presunta superiorità del modello liberal-capitalista.
Lenin aveva uno spessore culturale ben diverso da quello dei due suddetti figuri, e meditava su ben altri testi (poi, magari, avrà letto anche Le Bon, ma insomma…).
J.Meslier
Ciao jean
personalmente il colore degli oppressori non mi ha mai interessato più di tanto.
Rosso e nero sono specchietti per le allodole, divisioni abilmente studiate dall’alto per tenere separato ed occupato il “volgo”.
I personaggi nominati sono accomunati tutti dall’essere oppressori e assassini.
La differenza non sta tra “destra” e “sinistra”, ma tra “alto” e “basso”, tra chi ha i mezzi per imporre il suo credo e chi quel credo lo devo subire.
Fare distinguo tra criminali di tal risma mi pare molto ingenuo, ma è pur vero che l’ideologia è una brutta bestia.
Blessed be
Non condivido una sillaba. Ovviamente.
Conosco molto bene (ti stupirai) questo modo di pensare: come ti dicevo ho letto quasi tutto Blondet.
E’ una visione (a mio parere) completamente sbagliata, superficiale e in definitiva sterile.
Insultare un uomo come Lenin, poi…
(Ma, come dici giustamente tu, l’ideologia è una bruttissima bestia…)
Meslier
Rimaniamo allora consapevoli della nostra disparità di opinioni.
Blessed be
“L’oratore si mette in intima comunione con la folla e sa evocare le immagini che la seducono.” ” esse sono cacciate dentro quali verità lampanti, e sono cristallizzate in epigrammi ed assiomi”
Ahem…Mi ricorda qualcosa. :)
Kirbmarc.
Moda dici? Io dico invece che, finalmente, data la molto minore pressione culturale ed ideologica della sinistra marxista-leninista nel nostro paese, si può mettere sullo stesso piano, liberamente e pubblicamente, a prescindere dal ‘colore’ di appartenenza, chi ha prodotto e fatto tanto male agli innocenti, capri espiatori delle immense ambizioni di questi bastardi. Ma, certo, un criminale anafettivo e, ovviamente, senza alcuno scrupolo, ideologo e promotore delle ‘avanguardie rivoluzionarie’ (?), che diceva di essere il ‘nemico di Dio’, non può che essere apprezzato e stimato e ricordato con grande nostalgia per il suo notevole ‘spessore culturale’.
Disgustoso. Chi ragiona in questa maniera è pericoloso per sè e per le persone che gli stanno vicine.
Ric
Ciao Ric
suppongo ti riferisca al commento di Jean.
Da parte mia aggiungo che personalmente i vari colori sotto cui si presentano le varie dittature mi interessa poco.
L’importante è comprenderne il meccanismo.
Blessed be
“Ciao Ric
suppongo ti riferisca al commento di Jean.
Da parte mia aggiungo che personalmente i vari colori sotto cui si presentano le varie dittature mi interessa poco.
L’importante è comprenderne il meccanismo.
Blessed be”
Ciao Santa.
Certo, mi riferivo al commento di Jean.
Il mio, però, non era un attacco solo alla sinistra marxista-leninista (comunque, tuttora esistente e i cui componenti ragionano in una maniera, a dir poco, affatto condivisibile), ma a qualunque forma di totalitarismo e fanatismo ideologico-religioso.
Quindi, condivido completamente la tua nota.
Ciao
Ric
infatti, il fanatismo non può che generare disastri
un saluto a te :-)
IL CANALE DI EGGREGORE
[..] Si veda il video. Il canale di eggregore diventa attivo al minuto 2:55. Si tratta di porsi in contatto con delle entità, ma ricordiamo che la creazione di eggregore può avere anche uno scopo benefico, positivo. Per approfondimenti, vedasi [..]
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