volero’ verso Eretz Israel.
Chiodi invisibili mi trattengono.
Le mie ali si lacerano
nello sforzo di liberarmi.
Ali Inchiodate, Liv-Chayiah Dodino
Ancora oggi, attorno allo stato di Israele si sviluppano tensioni che potrebbero coinvolgere, in una loro eventuale esplosione, una grande parte della popolazione mondiale.
Per comprendere le origini e le evoluzioni della situazione mediorientale occorre innanzitutto avere una chiara cognizione dei termini che entrano in gioco.
Partendo proprio dalle parole, che vanno comprese nel loro reale significato: si sa infatti che per avvicinarsi alla verità occorre , prima di tutto, chiamare ogni cosa con il suo vero nome.
Trattando della realtà mediorientale è necessario quindi distinguere sempre tra ebrei, sionisti, semiti e stato di Israele.
L’ebraismo è una religione, come il cristianesimo o l’islam, mentre il sionismo è una ideologia politica.
Prendono il nome di semitiche invece quelle popolazioni che storicamente si sono espanse a partire da alcune zone del medio oriente.
Vi sono sionisti non ebrei, vi sono ebrei anti-sionisti, vi sono semiti non ebrei (i palestinesi, ad esempio) e vi sono ebrei non semiti.Queste premesse possono apparire banali e lapalissiane, eppure rappresentano delle considerazioni scontate su cui spesso i grandi mezzi di comunicazione sorvolano.
Spesso anche il semplice ribadire questi concetti può essere motivo per subire determinate accuse.
In questa panoramica mediorientale, dove la prima difficoltà si presenta nella trasmutazione dei significati delle parole, anche il termine democrazia, per quanto vario possa essere il significato che le si attribuisce in occidente, assume una nuova sfumatura.
Si sostiene infatti che lo stato di Israele rappresenti l’unica democrazia del medio oriente.
Ma è una democrazia alquanto particolare, quella in cui i cittadini vengono classificati in base alla propria religione, o, per essere ancora più precisi, in base al proprio “sangue”.
Questo breve estratto da un coraggioso articolo di Israel Shamir mette a fuoco questa discordanza:
La struttura della società nazionale israeliana è retta da alcune leggi e istituzioni che hanno poco a che vedere con le istituzioni e le leggi di una democrazia liberale.
Facciamo alcuni esempi: prima di tutto non esiste in Israele una costituzione, cioè una carta costituzionale.
Perché mai?
Come mai un paese che si vanta di essere «democratico » anzi l’unica democrazia in Medio Oriente non ha una costituzione?
Ebbene Israele non ha una costituzione perché non può averla.
Se dovesse provare a scrivere una costituzione laica, gli ebrei religiosi o fanatici, che considerano Israele la realizzazione di una promessa messianica, si rivolterebbero contro lo stato.
Se dovesse invece scrivere una costituzione religiosa, moltissimi sarebbero gli ebrei atei o laici che abbandonerebbero il paese per cercare in Occidente quel poco di tolleranza e libertà che vedrebbero sparire del tutto nello stato sionista.
Incredibilmente e diversamente da tutte le democrazie liberali, Israele non ha un corpo di leggi che riguarda il potere giudiziario.Anche qui, un corpo di leggi di carattere laico urterebbe contro l’antico codice religioso, l’«Halachà», seguito dai potenti tribunali rabbinici, che si intromettono in tutte le faccende dello stato.
In queste condizioni si preferisce procedere come se nulla fosse; se non che, certe leggi sono laiche (quando non urtano troppo i religiosi) ed altre sono religiose (se non urtano troppo i laici).
Tutti sanno, per esempio che non esiste il matrimonio laico in Israele, per cui se un cittadino di Israele vuole sposarsi fuori dall’autorità dei rabbini, ebbene… deve farlo all’estero.
Potrebbe addirittura farlo in un paese musulmano come la Giordania o la Turchia.
Il potere dei rabbini è talmente forte che costoro costringono gli ebrei riformati (una nuova forma di giudaismo nata negli Stati Uniti) a rinunciare alla loro fede se vogliono stabilirsi in Israele.
Lo stato sionista li accetta comunque e questo crea un contrasto tra settori dello stato e autorità religiose.
I tribunali rabbinici gestiscono gran parte della ‘giustizia’ e naturalmente lo fanno secondo i dettami della religione.
Il potere dei rabbini è talmente forte che non esiste in Israele una cittadinanza «israeliana».
Sulle carte di identità si troverà scritto « ebreo » se si è ebreo (laico o religioso non importa); si troverà «arabo » se si è palestinese, cioè ‘cittadino di secondo rango.
Si vive nello stesso stato di Israele ma non si è « israeliani »; si è o « ebrei » o «arabi».
Questo ha anche una valenza non religiosa.
Se esistesse la cittadinanza « israeliana » questo vorrebbe dire che gli ebrei non israeliani sarebbero considerati o non cittadini di Israele o non ebrei.
Lo stato di Israele infatti è uno stato «ebraico», cioè uno stato per tutti gli ebrei del mondo, indipendentemente se essi risiedono in Israele o meno.
Inoltre una eventuale carta d’identità con sopra scritto «nazionalità israeliana» metterebbe sullo stesso piano ebrei e palestinesi, cosa che in uno stato «ebraico» non deve avvenire.
Questo è il retaggio assurdo del sionismo.
Non è curioso, Carlè, constatare che le vittime del razzismo di ieri siano i razzisti di oggi? Che i veterocomunisti siano diventati neoconservatori? Che laicità e democrazia coesistano dappertutto, fuorché nel “baluardo dell’Occidente democratico”? Che si possa esser ebrei – di sola fede, di solo sangue o di sangue e fede insieme – solo se si è figli di madre ebrea (che, se mia madre o mia nonna si convertono al giudaismo, cambia il loro DNA e il gioco è fatto)?
Orbene, Orwell.
Dal link ad ‘ebrei anti-sionisti’ ed al successivo bel lavoro di G. Mattiuzzo sull’intervento di A. Cohen, riporto questo passo del rabbino in questione.
Non possiamo avere in alcun modo l’audacia, come è avvenuto, di tentare di prevedere il volere dell’Onnipotente e presumere di essere capaci di prevenire l’eventualità che una tale cosa accada di nuovo. Questo rappresenterebbe un’eresia. I sionisti, con il loro superbo approccio secolare, si comportano in completa opposizione a questa filosofia e osano dire MAI PIÙ. Hanno l’ardire di pensare di poter impedire all’Onnipotente di ripetere l’Olocausto. Questa è eresia.
Sto pensando con tristezza, come puoi intuire, ad un altro recente MAI PIÙ.
Ciao Santa, attenzione, la questione del ‘sangue’ non andrebbe demonizzata, esistono tradizioni, ad esempio quella indù, in cui la trasmissione del sangue svolge un ruolo fondamentale; così è vero che anche gli indù hanno avuto apporti genetici da popoli diversi (ci sono brahmini “abbronzati” e altri bianchi) ma conseguentemente ad assimilazioni tra caste rispecchiatesi particolari. In caso contrario non si può divenire indù, così come è problematico divenire ebrei, almeno per un maschio. Questo valse per molte tradizioni prima che subentrasse la confusione della fine del Kaly Yuga. Questa è una delle ragioni per cui le tre principali forme tradizionali “ultime”, nell’ordine Buddhismo, Cristianesimo e Islam (le religioni del tardo Kaly Yuga) sono di carattere universale, e spiega il fatto che la funzione sacerdotale non sia più ereditaria. Del resto se Dio ha fatto sopravvivere gli ebrei a Babilonesi, Egiziani, Romani ecc… civiltà tutte scomparse, forse qualche BUONA ragione ce l’aveva. Detto questo Israele moderno è un’abberrazione anche ai miei occhi. ciao
“Queste premesse possono apparire banali e lapalissiane, eppure rappresentano delle considerazioni scontate su cui spesso i grandi mezzi di comunicazione sorvolano”.
Questo è il punto. Non si capisce perchè, no ? Sarebbe doloroso se i grandi mezzi di comunicazione, o le istituzioni scolastiche, non spiegassero da dove vengono e chi sono i rom, come hanno origine e cosa vogliono i talebani, come nasce l’Italia e qual è la loro missione storica… o da dove giunsero i Padri Pellegrini per fondare l’America, e perchè mai lo vollero. Sarebbe un insulto per questi popoli o raggruppamenti umani, se una sola persona nel mondo tacesse volontariamente la loro identità e i loro progetti di vita.
Negare o nascondere la verità su un popolo è sempre equivalso a creare una macchia su di esso. Talvolta è valso anche a distruggerlo.
Prima di affidarti a cavolate sparate da gente che evidentemente preferisce i petrosoldoni ai fatti, forse sarebbe il caso che andassi di persona a visitare Israele, così ti renderesti conto di tutte le falsità contenuto in simili “articoli”…
Asno
a quanto da te detto, aggiungerei anche che i sionisti erano inzialmente un movimento minoritario all’interno del mondo ebraico, disprezzati dai rabbini fedeli alla dottrina in quanto portatori di una visione “laica”.
Oggi i sionisti si ergono a rappresentanti del popolo ebraico, tanto da aver imposto l’equazione, palesemnte ridicola, tra ebraismo e sionismo, così che chi critica questa ideologia razzista diviene di conseguenza anche “antisemita”.
Un metodo assai bizzarro e scorretto di manipolare i termini.
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Ciao Ika
comprendo il tuo discorso.
Il fatto è che, come mi pare anche tu convieni, nel nostro tempo questa “linea di sangue” non ha più la valenza dei tempi di cui parli.
Ma quello su cui si punta l’attenzione è il fatto che uno stato che vuole presentarsi come “laico” “moderno” e “democratico” si fondi invece su qesti retaggi.
Questa è ipocrisia, qualsiasi sia la propria opinione sui retaggi suddetti.
A presto.
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Messier, infatti.
Tra l’altro per me di tali discorsi si dovrebbe parlare pacatamente, come di altri argomenti.
Il 50% di questo blog critica ad esempio l’operato dello stato italiano, dello stato statunitense, di quello greco, dello stato in generale.
Lo stato di Israele, nel momento in cui impone norme inique, dovrebbe essere altrettanto liberamente criticabile.
Altrimenti facciamo discriminazioni :-)
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Ciao Francesco
segnala pure i punti dell’articolo che ti paiono non corrispondere al vero, e ne possiamo discutere.
Altrimenti il tuo intervento risulta alquanto evitabile ed inutilmente “incazzoso”, a gratis.
Se invece vuoi segnalare delle imprecisioni, siamo qui per parlarne.
A presto
Ciao Santa convengo sull’ipocrisia dello stato laico e democratico, ma non sarei sicuro che la questione del sangue non valga più per nessuna tradizione. Il problema è sempre che tendiamo a giudicare in base ai “nostri” parametri egalitari (diciamo post cristiani) e non comprendiamo più il senso profondo delle differenze, siano esse di casta o di etnia. D’altro canto queste argomentazioni identitarie sono a loro volta recuperate in chiave parodistica ma totalitaria e temibile, il che accresce la confusione… ciao
Ciao Ika
D’altro canto queste argomentazioni identitarie sono a loro volta recuperate in chiave parodistica ma totalitaria e temibile, il che accresce la confusione.
Penso che questo sia il vero nocciolo della questione.
A presto
Io vorrei sottolineare la questione metafisica del non-Stato di Israele per tutti coloro i quali se ne sono vissuti via per duemila anni ma sempre con il desiderio di ritornarci (halyah).Una Patria non fisica ma mentale,una corda che li teneva vivi e tenaci alle realtà di segregazione alle quali erano sottoposti.
Anche per codesta ragione non esiste una Costituzione,tuttavìa esiste la Mishnah e il Talmud con i loro aggiornamenti.
http://donka
[..] Caro Gammal, come hai notato, Carlo si sta cacciando in un ginepraio (cfr. © e ©). Tra l’altro, essendo "femmina" gynè, in greco (donde ginecologo, o ver fichiatra), come "pro-loco" sta per «campanilismo» [..]
Tristanzara
c’è anche da aggiungere che secondo la dottrina ebraica sarebbe stato Dio con un suo intervento diretto a ridare agli ebrei dlla diaspora una terra.
Questo fu anche il motivo per cui i sionisti furono tenacemente criticati inizialmente dagli altri membri della comunità: la loro prospettiva di fondare uno stato laico senza l’intervento divino era infatti, e lo è ancora, dal punto di vista dottrinale, decisamente blasfema.
Blessed be
purtroppo gli israeliani bollano di razzismo chiunque non accetti la loro politica razzista nei confronti dei palestinesi.. e con l’ossessione del politicamente corretto tutti ci cascano…
ciao
lucia
Certo la grande parodia che ci circonda è il problema, ben più grave del vecchio materialismo: quel che sembra spiazzare è che (almeno per il momento) la sua non è una vera unità ma la somma, l’aggregato, di tante parodie che investono molteplici forme tradizionali (ad esempio l’integralismo islamico ed ebraico) perciò occorre vigilare innanzitutto nel proprio mondo (ad esempio per me le schitarrate in Chiesa hanno qualcosa di sinistro, così come le nuove chiese, per non parlare delle “meditazioni” neo gnostiche cattoliche ecc…).
Siccome è facile averci a che fare è bene sapere che La scimmia che imita l’immagine la Tradizione (chiamala se vuoi evoluzione) è un animale davvero furbo e sa farsi, all’occorrenza, buon teologo; per fortuna la sua incapacità di comprendere veramente la metafisica autentica lo rende sempre smascherabile, se parli di tradizione riporterà infatti sempre tutto sul piano “mondano” della religione dov’è più a suo agio, in questo terreno, accessibile ai più, sono tra l’altro sempre possibili e producibili divisioni (ad esempio tra monoteisti e induisti/buddhisti/taoisti tradizioni che solo a livello metafisico sono integrabili, ma anche tra musulmani, pensa alla persecuzione dei sufi messe in atto dai wahabiti). Naturalmente i più preziosi pedoni dell’operazione scimmia (spesso perfettamente in buona fede) sono uomini interni ad organizzazioni (logge, chiese ecc…) perché è dall’interno che la cittadella può essere meglio sabotata.
ciao
Ciao Lucia
in fondo bollare di razzismo chi critica la politica dello stato di Israele è un po’ come tacciare di “anti-italianità” chiunque critichi Berlusconi.
A presto
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Ika, la “infiltrazione” è infatti il pericolo maggiore.
Già un Papa di qualche decennio fa lo faceva presente..
Blessed be
In merito Santa consiglio di rileggere attentamente il capitolo sui “residui psichici” del Regno della Quantità in cui Guénon lancia anche un appello ai rappresentati in sia essoterici che esoterici delle organizzazioni occidentali affinché la deviazione che investe evidentemente entrambi gli ambiti non si tramuti in sovversione, Dio non voglia…ciao
L’infiltrazione, nella Chiesa cattolica, già c’è stata.
Le invocazioni allo spirito dei nuovi gruppi carismatici cattolici post conciliari, come è stato fatto notare, somigliano alle “preghiere” spiritistiche dell’ottocento.
Simpatico no?
D.
Ciao Ika
il passo tra infiltrazione a sovversione è a volte breve.
Confido sul fatto che anche ai piani alti vi sia qualcuno che “trattenga”.
A presto :-)
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D. : sì, vi somigliano.
E a volte ce se ne rende conto “a pelle”.
A presto
verso noi ebrei erano più onesti i nazisti di voi gente di “buonsenso”
betsabea
Ciao Betsabea
rivolgo anche a te l’invito fatto a Francesco: se hai individuato delle inesattezze nell’articolo segnalalo pure, se ne può parlare.
Per il resto il tuo commento mi pare alquanto ingiustificato.
A presto
preferisco un nemico dichiarato a certi “amici” degli ebrei (purchè non sionisti, purchè non troppo ebrei).
shalom
betsabea
non comprendo la smania di dividere gli interlocutori in “amici” e “nemici”.
Qui semplicemente si criticavano alcuni aspetti della legislazione dello stato di Israele.
Il resto sono supposizioni e ilazioni fuori luogo.
A presto
è solo che mi piacerebbe ogni tanto vedere esercitato lo stesso acuto spirito critico verso altri stati che non siano Israele
shalom
betsabea
A dire il vero esercitare lo spirito critico verso i vari governi è il mio passatempo preferito, e non faccio discriminazioni :-)
Dopo aver parlato male del governo statunitense, svedese, italiano, greco, è toccato a quello israeliano.
Shalom a te
A presto
Sti ebrei … son quattro gatti … son sempre sui giornali … sempre in televisione … sempre nei consigli di amministrazione delle banche … hanno scritto un libro che descrive crimini efferati e li fa passare per volere di dio … francamente a me sti ebrei con il governo di militari/spie e la loro economia di guerra/”sicurezza” mi hanno un po’ rotto i c…
Padella
carissima Betsabea.
allora preferisci me..io sono un un grandissimo antisemita ma sono un ancor piu’ grandissimo sionista.
io caccerei tutti gli ebrei dall’ europa,come anche del resto zingari,slavi in genere,africani e musulmani in quanto nemici di noi bianchi ariani,ma sono totamente a favore di israele.sono daccordo con la sua logica “blut und boden”.
preferisco un grande israele invece di un grande islam.
cmq pur odiando gli ebrei devo ammettere che sono infinitamente molto piu’ intelligenti e piu’ “in gamba” di noi bianchi.li ammiro davvero..
heil
ALF 88-14
Adolf, gli altri tuoi due commenti li ho cancellati.
Il perchè è presto detto: oggi ho mal di denti e non sono di buon umore.
Ho lasciato questo affinchè si intuisse il tenore degli altri.
Spero non ti dispiaccia troppo, ma sono anche sicuro che non invocherai nessuna norma “democratica” di gestione dei commenti.
#25
grazie lo stesso Herr SANTARUINA
non mi sono mai illuso circa la democraticita’ di voi presunti democratici.un tempo Silla disse “in G. Cesare io vedo molti Mario” e cosi’ io vedo in un democratico molti Stalin.
sono approdato per caso nel tuo sito e devo dirti che è uno dei migliori sia come impostazione che come contenuti,mi piace veramente..
se mi hai oscurato una ragione deve pur esserci.purtroppo non so chi tu sia e quindi non posso risponderti adeguatamente.
stanotte mi leggero’ tutto di un fiato tutti i tuoi post per capire chi tu sia e come la pensi sul problema scottante e sempre attualissimo dei rapporti tra gentili ed israeliti.
tieni presente che sono un fan di effedieffe e stormfront cmq.
spero tu non sia un agente della A.D.L. o addiritttura al servizio di Katz.
heil
ALF
#25
P.S.
cancellare i post,anche i piu’ beceri,secondo me equivale a bruciare i libri.una azione infame….
ALF
#25
UNA AZIONE INFAME AGGRAVATA DAI MOTIVI FUTILI QUALI IL MAL DI DENTI E L’ESSERE DI CATTIVO UMORE.
ALF
Un’azione antidemocratica, oserei dire.
Comunque, visto che lo chiedi: a me interessa lo studio delle ideologie, la loro origine e le loro conseguenze.
Ma non catalogo mai le persone in base alla loro religione o alla loro etnia.
Questo mi interessa relativamente.
Mi concetro sulle ideologie, che è l’unico campo in cui vi può essere analisi.
I pregiudizi e gli odi etnici mi danno il prurito, specialmente nei giorni in cui fa freddo e ho mal di denti.
La concomitanza di questi eventi mi ha portato a cancellare i tuoi commenti.
Se vorrai tornare ad esprimere il tuo pensiero tralasciando considerazioni che potrebbero offendere gli altri interlocutori, lo spazio qui è a disposizione.
#29
jawohl es ist gut so….
prometto che se in futuro interverro’ lo faro’ nei limiti da te posti.in fondo hai ragione..a forza di discutere di certi temi si puo’ diventere stucchevoli come io forse lo sono stato nei miei commenti.
ma cmq il problema “QUOUSQUE TANDEM ABUTERE JUDAEI PATIENTIA NOSTRA” resta ugualmente.
Saluti ALF
Nella Storia nessuno ha mai potuto impunemente autodeterminare nulla.
Chi ci ha provato (Babeuf, Comune di Parigi, Malta ecc.) ha sempre fatto la fine del "maledetto" e di conseguenza distrutto.
Oggi l'arma invincibile del potere imposto è la democrazia. Qualche perpressità sul fatto che "l'unica grande democrazia del medio oriente" sia quella? Per me no.
Saluti, bel blog!
Grazie, a presto.