Blessed be

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¿te quedarás, mi pesadilla
rondándome al oscurecer?


-o- Too late to die young -o-
7 Dicembre 2007

Eggregore IV

Ho passato circa quattro mesi senza guardare i telegiornali.
Quando a seguito di questo periodo mi è capitato di vederne uno, sono stato colto da una strana e opprimente sensazione.
Un sensazione fisica.
Sono ormai certo che i telegiornali siano strumenti di divulgazione di vibrazioni negative, per usare un termine un po’ evocativo, vibrazioni potenti.
In un articolo di qualche tempo fa si era parlato di eggregore, le forme pensiero che prendono “vita” e sono in grado di influenzare, in un modo per noi non chiaro, i sentimenti e le sensazioni delle persone.
Nel periodo che stiamo vivendo pare che queste forme pensiero negative siano sempre più percepibili, sempre da più persone; pare che l’intensità in cui si manifestano cominci a diventare difficilmente tollerabile, a tratti.
E i telegiornali, sono forse tra i principali divulgatori di queste forme di “negatività”.
Da qualche tempo cerco di osservare con più attenzione queste dinamiche, cerco di comprendere e cogliere le forme con cui si manifestano.
E rifletto anche sul ruolo che la stessa “controinformazione” può avere in questa ottica.
Quando lessi tempo fa l’articolo di Fausto Carotenuto “Terrore a Londra: una prospettiva spirituale “, vi furono dei passaggi che mi fecero riflettere.
Non condivisi alcune conclusioni di questo autore, e a tratti nemmeno la terminologia di cui fa uso, ma non potei fare a meno di riflettere su questi passaggi:

E allora sono proprio quegli stessi circuiti oscuri che ci forniscono puntualmente e dettagliatamente un numero sufficiente di immagini e informazioni – perfino informazioni segretissime – purché coltiviamo la rabbia, il risentimento per i “cattivi” che rovinano il mondo, ed in tal modo entriamo comunque nei vortici e nei “buchi neri” così accuratamente creati nella rete dell’umanità…
[…]
Quanto materiale ci viene fornito dagli stessi media del potere sulle nefandezze del potere, sul suo volto “impresentabile”, sui suoi loschi segreti: lo avete mai notato?
Chi vuole cercarlo, trova rapidamente tutto il materiale che gli serve per venire a conoscere da chi viene usata e alimentata la Mafia, chi ha messo le bombe di Piazza Fontana, chi ha messo quelle sui treni, chi c’era dietro la P2, chi ha veramente fatto rapire Aldo Moro, da dove vengono i soldi di certi nostri politici importanti, i soldi ed il potere dei Bush, di Bin Laden, il potere di Clinton, quello di Blair o di Chirac, o di Putin o di Berlusconi, e così via… Il materiale è a disposizione a profusione… basta cercarlo.
Migliaia di foto e di racconti vengono fuori al momento giusto sulle torture a Guantanamo, o ad Abu Ghraib, ed escono fuori allegramente da strutture militari per finire sui media del potere…
C’è sempre una gola profonda della Cia o di quello che volete pronta a “sbugiardare” uno degli uomini del potere ufficiale…. O interi governi…
Si fanno guerre manifestamente prive di motivazioni… Si inventano panzane che vengono smentite facilmente da fatti messi a disposizione di tutti…
Le nefandezze vengono apertamente mostrate e sottolineate: vengono eletti in modo chiaramente truffaldino capi di stato e di governo chiaramente inetti, o ridicoli.
Si mostrano gruppi di potere nell’atto di dare l’assalto ai forzieri ed alle risorse degli stati. Si dimostra chiaramente l’inutilità di certe guerre, dei milioni di vittime civili “collaterali”.
Tutto per spingere “chi è alla ricerca” nella direzione del risentimento per gli uomini che sono i burattini e il volto del potere.
[…]
E’ tutto cibo per alimentare il nostro odio..

A prescindere dalla prospettiva dell’autore, c’è del vero in queste sue considerazioni.
Tutto pare essere studiato per accrescere l’odio e il risentimento, come se una mente occulta avesse previsto anche il trattamento da riservare a “quelli che non se la bevono”, dandogli in pasto un numero sufficientemente grande di informazioni tali da far maturare anche in loro il senso di rabbia e di impotenza.
Occorrerà in tutti i modi resistere a questi sentimenti, e mantenere calma speranza e lucidità.

.

125 comments to Eggregore IV

  • anonimo

    Buongiorno a tutti.

    Ciao caro Carlo.

    A proposito dell’articolo di Carotenuto da te citato vorrei aprire una parentesi che spero non risulti troppo pesante da digerire, essa mi pare utile a definire quale potrebbe essere all’interno di un percorso di ricerca spirituale una possibile confusione di piani.

    Occorre che citi a mia volta un lungo paragrafo e chiedo venia.

    —————————————

    Le nostre segrete e potenti armi bianche

    Sì, abbiamo a disposizione delle armi potentissime, in favore del Bene, che ci vengono tenute accuratamente nascoste…

    Per capire meglio cosa fare, serve una brevissima digressione.

    Il Male in natura non c’è… E questo è facile da osservare…

    Allora da dove viene fuori tutta questa energia negativa che si scatena sull’umanità? E’ semplice: dall’umanità! Che ne ha facoltà…. In quanto dotata del libero arbitrio…

    E come viene fuori?

    La creazione, tutto il cosmo, funzionano in un modo molto preciso e singolare: per scorrimento di forze di amore, a cascata, dal creatore a tutte le dimensioni ed alle creature che ne fanno parte: l’amore intelligente è l’unico elemento creativo del cosmo. Ma non bisogna essere necessariamente dei mistici, o dei filosofi o dei teologi per capirlo. Anzi, come sempre, la cosa migliore da fare è guardarsi intorno, e allora questo fatto ognuno di noi lo può constatare con sicurezza nella propria vita quotidiana: nella nostra famiglia, negli ambienti di lavoro, in qualsiasi settore delle nostre relazioni quotidiane. Se qualcosa non va… è sempre perché noi – o qualcun altro – non ci abbiamo messo sufficiente amore. Anche questa è una verità talmente semplice ed evidente, ma tenuta ben nascosta dalla nostra cultura…

    ——————————————

    Una bella zuppa densa, ricca di sapore ma, a mio avviso, alcuni ingredienti non sono ben assortiti fra loro, non la rendono “equilibrata”.

    Una cosa innanzitutto:

    il cosiddetto “libero arbitrio” se assumiamo che il Caso non esista, se assumiamo che il Male in natura non esista, diventa di conseguenza una pura e semplice illusione.

    Chi ha letto e compreso quanto scirtto da Guénon a soli 20 anni nel “Demiurgo” credo possa essere d’accordo: esiste la libertà, questo sì, ma non certo il libero arbitrio.

    Si opporrebbe, se esistesse, alla stessa Onniscenza e Onnipotenza.

    Per esser precisi: il libero arbitrio in effetti esiste ma è Unico, nel senso che può esser esercitato da Uno Solo (e da nessun altro per logica conseguenza).

    Non ci possono esser due “volontà” a decidere su una cosa sola: esse non coinciderebbero mai.

    Scusate se mi sono incamminato per questo sentiero, vorrei si comprendesse che non è per fini personali.

    Alla base di molta filosofia morale e teologia c’è l’ incomprensione di cosa sia il “Destino” e cosa “il Decretato” (Q’ada wa-l Qadr) e il legame che corre fra i due.

    Pe ora mi fermo perchè non voglio apparire un critico che non ascolta gli altri. Se l’argomento dovesse interessare potremmo proseguire altrimenti pazienza, si vede che il destino scritto era quello di fermarci qui;-)

    Ciao da ‘Umar

  • MINICHINIBLOG

    Molto interessante sia l’articolo di Santaruina sia il commento del fratello islamico Umar. Ma forse si rivolgono a due piani diversi di analisi della Verità.Un analisi dei meccanismi di potere contingenti si svolge con metodi e scopi diversi da considerazioni metafisiche.Ribadisco la mia convinzione che le forze infere della contro-iniziazione (o dell’antitradizione o del kufr globale ) abbiano una salda presa sugli attuali destini dell’umanità .I mass media sono senz’altro una arma potente che ha degli risvolti escatologici precisi per quanto riguarda la fine del Ciclo presente.L’anticristo , il dajjal , riuscirà ad ingannare masse enormi dell’umanità con mezzi che secondo alcuni esegeti saranno simili alla televisione e i mass media , solo molto più sofisticati e potenti.Rendiamoci conto che bisogna avere un potere finanziario enorme per avere mass media capaci di un serio impatto sul pubblico vasto.I mass media che assumono una certa importanza non sono MAI ne liberi nè indipendenti.Il fatto che i talebani abbiano bandito totalmente la televisione nell’emirato islamico dell’Afghanistan sembra una grande forma di saggezza.Noi possiamo ridere quanto vogliamo ,intanto loro non sono sudditi della dittatura globale.Un capo religioso afghano ha recentemente affermato che ci vogliono secoli per cambiare la mentalità a un popolo sotto occupazione militare straniera.Con la televisione bastano sei mesi.Certo , quello che dico ha aspetti paradossali , ma nel paradosso molto spesso si può trovare un insegnamento utile su cui meditare. Roberto Minichini (Hassan Omar al hanafi )

  • MINICHINIBLOG

    Dimenticavo : è ovvio che l’attuale dominio delle forze infere e antispirituali è soltanto temporanea e comunque illusorio.Il vero potere è sempre in mano ad Allah , è LUi il padrone di tutti gli universi.I poteri illusori attuali sono simili al potere del Faraone che faceva tremare il mondo e pensava di sconfiggere Musa (Mosè , pace su di lui) il quale era armato dalla fede in Dio.Sappiamo che l’impero del Faraone è crollato e che il Faraone è miseramente annegato.Il Faraone si serviva dei maghi per impressionare e creare l’illusione di essere potentissimo.Non sono forse forme di magia moderne tutte quelle “meraviglie” che ci servono con la televisione , la pubblicità e la propaganda ? Oggi la gente accende la televisione o legge un giornale ed è convinta di sapere. La verità è che non sappiamo niente e che tutte le notizie passano per i filtro della censura e della manipolazione.Inoltre è evidente che esiste una regia che crea ondate emotive artificiali a comando su certi eventi e invece fa calare il silenzio su fatti gravissimi che non importano a nessuno.E poi la gente è convinta di sapere.Ripeto una frase dell’eterna saggezza degli antichi greci : so di NON sapere. Roberto Minichini (Hassan Omar)

  • MINICHINIBLOG

    Intendevo scrivere LUI quando mi riferivo ad Allah.Non volevo scrivere LUi con la i finale piccola.Al nome di Dio bisogna portare sempre il massimo rispetto.Sia chiaro che Dio è unico e che i credenti delle diverse religioni credono tutti allo stesso Dio , sotto forme e nomi diversi.Ma è sempre LUI.Se Santaruina ha ragione nelle sue denunce sul potere globalista , allora dovremo tornare tutti a pregare di più.Tutti. Ebrei,Cristiani e Musulmani. Possiamo anche fare a meno della televisione ma delle preghiere non possiamo fare a meno. Roberto Minichini (Hassan Omar)

  • anonimo

    ciao carlo (posso ?),

    condivido al 100% quanto dici, ne abbiamo già parlato più o meno questa estate e le cose, se è possibile, sono peggiorate; secondo me occorre assolutamente “mettere in onda” eggregore positive.

    Sandro

  • anonimo

    Per Umar

    personalmente sono molto interessato all’argomento, dove possiamo parlarne ? Qui, a casa di Santa Ruina ? Ci ospiterà ?

    Sandro

  • messier

    E’ la cosa più agghiacciante del mondo, ma effettivamente è così: vogliono appesantire la tua anima, trascinarti nel loro fango anche se a te sembra di combattere (a parole e idee, sempre a parole e idee) contro di loro…. Personalmente, in questi ultimi tempi, solo l’udire da qualche metro di distanza le “anticipazioni” di un qualche telegiornale, mi fa stare male dal plesso solare al basso ventre… percepisco come una bestia che vuole uscire dal mio corpo per divorare il televisore…. E CHISSA’ COS’ALTRO

  • messier

    Wonderful Life…. Grazie Santa !

    Sto per rianimare il blog. Non so se diffonderò la Calma, ma, a mio modo, la Speranza e la Lucidità, credo di sì. L’importante è prendere coscienza di questi processi: come e perchè ci viene tolto qualcosa dalla nostra anima, ogni giorno, come un fiore che nel silenzio perde i petali; e come e perchè possiamo aggiungere qualcosa di nuovo e di luminoso al mondo, ogni giorno: come un albero che ritrova a poco a poco le sue foglie, dopo il lungo inverno.

  • Santaruina

    Ciao Umar, interessanti come sempre le tue considerazioni.

    I temi della “volontà” e del libero arbitrio sono tra i più fraintesi della storia del pensiero; per come è inteso dal pensiero moderno il libero arbitrio è un paradosso, e come diceva un aforisma di nietzsche “la dottrina del libero arbitrio, già mille volte confuta, resiste unicamente perchè ciclicamente si propone qualcuno che si giudica talmente forte da ri-confutarla” (cito a memoria, ma il senso è quello)

    Come dice Roberto il “dominio” di queste “forze infere” è temporaneo, e pare che questo sia un momento in cui i loro “attacchi” si fanno decisamente sentire.

    Non occorre essere sensitivi oggi per percepire queste ondate, questo credo sia un dato di fatto, che dovrebbe far riflettere tutti, anche coloro che solitamente si pongono dinanzi a queste questioni da un punto di visto scettico.

    Sandro, a mia volta ribadisco la tua conclusione: occorre fare il possibile per mettere in circolo eggregore positive, e nel trattare i temi “ostici” occorre tenere sempre la “fiaccola”, sempre per usare un linguaggio evocativo.

    Questo spazio è ovviamente a disposizione per approfondire l’argomento.

    Anzi, se qualcuno volesse proporre anche degli articoli veri e propri non potrebbe che farmi piacere.

    Messier, infatti, ma credo che già il rendersi conto di questo bombardamento mediatico sia un ottimo primo passo.

    E wonderful life ci voleva :-)

    Blessed be

  • PaulTemplar

    Alzarsi e guardare un Tg equivale a fare un viaggio andata e ritorno dall’inferno.

    Non quello dantesco,off course.

    Aprire con la strage quotidiana,con gli aumenti a raffica,con omicidi e compagnia chantant equivale ad una dose di veleno mitridatesco,ingerita giorno per giorno.

    Diventiamo immuni,le sensazioni di orrore pian piano vengono metabolizzate e diventiamo sudditi dell’Eurasia.

    Il grande fratello vigila,affinchè la dose quotidiana sia ingerita da subito;poi,come zombie,ci immergiamo nei nostri gironi danteschi,dentro le nostre scatole di latta,a stracannar e stramaledir le donne e il governo (citazione)

    Per fortuna c’è Carlo a farci da grillo parlante.

    :)

    Paul

  • anonimo

    nelle mie peregrinazioni alla ricerca di Dio, anzi DIO come suggerisce Omar, nell’agosto 2001 ero entrato in contatto con un gruppo di dervisci; poi è arrivato settembre e, lo confesso, sotto botta ho avuto paura; mi convinco sempre più di aver sbagliato, probabilmente avrei imparato molto.

    A proposito degli articoli, ho in mente qualcosa … vediamo se riesco a materializzarlo.

    sandro

  • anonimo

    nella televisione c’è un bene e un male, bisogna riuscire a filtrare la notizia e il problema non è la telè in sè ma anche quello che succede nel mondo. Voler eliminare la telè è come voler eliminare i giornali, i libri ottusi ecc. ecc. Questa non è la via dei Saggi. I Maestri insegnano a trasformare il bene in male e quindi bisogna prendere quello che la televisione ci da di buono ed eliminare il resto Altrimenti non ha nemmeno senso avere un pc e vivere nella società. Bi sogna produrre amore in ogni istante della vita,. i taleban non avevano eliminato soltanto la televisione, ma anche il gioco degli aquiloni, lo sport del bouskachi, l-andare dal barbiere, le scuole per le bambine e le donne ,insomma non si poteva più respirare e questo è il contrario dell’amore ma il trionfo della prepotenza e dell’ignoranza. I taleban vogliono eliminare l’amore e non capiscono niente di quello che c’è scritto nel Corano. Tra sufismo e loro c’è un abisso, spero l’afghanistan riesca a liberarsi da questi impostori… ciao!w.j. non è la televisione il problema, ma il cervello-cuore degli uomini!!!!

  • anonimo

    Mi sono sbagliata nello scrivere volevo dire: i Maestri insegano a trasformare il male in bene e non viceversa mi sembra logico …(sono un po’ distratta stavo mettendo anche un libro in lavatrice aiuto!!!) ciao!w.j.

  • MINICHINIBLOG

    Ma sorella wadhuda jamila , qui nessuno difende i talebani in quanto movimento politico presi per intero.Sottolineavo , paradossalmente come dicevo , un aspetto particolare che è stato considerato sempre fra i più grotteschi del loro agire.Sulle accuse che lanci contro i talebani non mi posso esprimere , perchè non so se sono vere.Possono essere menzogne o esagerazioni propagandistiche.Può darsi che la cultura pashtun abbia questi aspetti da secoli , che per me come europeo sembrano di un fanatismo folle.Ma io non intendo cambiare i costumi dei popoli.Comunque i talebani non esistono più.essi erano un insieme di gruppi islamici molto diversi fra loro che sono sciolti con la caduta del loro regime.Oggi esistono molteplici gruppi di guerriglia islamica in Afghanistan ,diversi gli uni dagli altri , a cui partecipano anche molti sufi.La grande parte della popolazione afghana sta con loro , altrimenti non si spiega perchè nessuno riesce a togliere a loro il controllo di enormi parti del paese.Il governo Karzai è un governo fantaccio di traditori.Molti ex talebani oggi sono con Karzai e molti nemici dei talebani oggi sono nella guerriglia islamica.L’Afghanistan è un paese complesso,misterioso e con mille volti diversi.Semplificare , dando solo ascolto alla propaganda occidentale non è molto saggio.Gran parte dei Maestri sufi dell’Afghanistan sono contro l’occupazione occidentale cosi come lo furono contro l’occupazione sovietica.Il sufismo afghano è composto da combattenti duri e da musulmani intransigenti perchè questo riflette la mentalità tradizionale di una buona parte di questo antico e fiero popolo composto da diverse etnie.Il sufismo di cui parli tu sembra un po troppo all’acqua di rose e sinceramente sembra una parodia new age dell’autentico ortodosso sufismo islamico.Quali sono i maestri di cui parli e di quale confraternite sono capi ? Il fatto poi che i talebani siano privi di amore è una valutazione molto relativa.Quanti talebani conosci per poter dire che sono uomini senza sensibilità e senza sentimenti.Bene o male danno la vita per i loro ideali e sicuramente amano la loro cultura e la loro patria.Io non conosco talebani e non mi piace per niente il loro bigottismo puritano e il loro fanatismo estremista , ma io parlo da uomo musulmano europeo.E’ probabile che la mentalità dei musulmani afghani è molto lontana dalla mia .Anzi è sicuro.Perchè a me piace il paradosso , la tolleranza , la libertà di sottrarsi al conformismo di gruppo.Inoltre non sono puritano e neanche dogmatico o settario. Ma credo in un universo in cui le culture e le civiltà diverse e molteplici sussistono insieme , ognuno nella propria sfera geopolitica indipendente e sovrana, e non credo a valori universali da imporre a tutta l’umanità.Ciò sarebbe l’anticamera del totalitarismo e della omolagazione planetaria.Io non voglio vivere sotto i talebani ma neanche voglio vivere in un mondo dominato dai poteri forti del capitalismo globalista.La via dell’equilibrio e della saggezza è sempre più rara.Bisogna sfugire alle visioni manichee e sempliciste imposte dai mass media e dalla cultura di massa.Nè il fanatismo islamista nè l’arroganza imperialista di un certo Occidente aggressivo e islamofobico , sono la strada giusta da percorrere. Roberto Minichini (Hassan Omar)

  • Santaruina

    Paul, e purtroppo il diventar immuni è un atto di difesa che porta ad un vicolo cieco.

    Sullo scambio tra w. e Roberto direi che mi trovo d’accordo con entrambi.

    La considerazione di w. credo sia del tutto pertinente, poichè il fanatismo e l’estremismo, e la moralità “imposta” sono sempre tendenze deleterie, così come specifica anche Roberto nel suo ultimo intervento.

    Sandro, sarebbe ottima cosa :-)

    Blessed be

  • anonimo

    Ciao a tutti.

    La difficoltà maggiore oggiogiorno per ogni essere umano non credo sia quella di avere davanti a sè delle strade, sia spirituali che materiali, da percorrere.

    Grosso modo la sopravvivenza fisica è quasi ovunque garantita, anche se a prezzo di qualche più o meno lento avvelenamento.

    Idem si dica per la ricerca di una strada spirituale, almeno in quanto a ipotesi virtuale: le prospettive possibili sono molteplici.

    La difficoltà più grossa sta nel trovare con chi percorrere la strada, o meglio a chi affidare la bussola e che ci conduca verso la direzione giusta.

    La guida che serva da Oriente, che ci orienti perciò veramente.

    L’esser ben orientati è ‘conditio sine qua non’ per compiere un percorso regolare e autentico, senza il quale nessun progresso è tale e il cammino compiuto rischia di diventare un effimero sforzo individuale più simile ad un esercizio ginnico, più simile ad un allenamento intensivo che non ad una disciplina completa insegnata da chi ne è padrone con le dovute regole.

    Dico questo per la semplice ragione che spesso noi esseri umani siamo disposti a dire e a fare cose che “ci piacciono” senza che esse siano sottoposte a verifca da parte di qualcuno che ci è superiore di grado.

    Accettare questa “superiorità” come un dato di fatto naturale, anche solo virtualmente, già di per sè umilia il nostro ego (nafs).

    Chiunque voglia percorrere un Cammino spirituale deve accettare la necessità che egli sia inferiore a qualcuno e che ad un certo punto debba tacere e sottomettersi abbandonando la volontà sua propria.

    Perchè dico questo?

    I media, che a mio avviso giustamente sono criticati da Carlo e dai messaggi al seguito, sono l’esatto prodotto della mistificazione della funzione di guida spirituale, sono l’esempio migliore di come gli ego dei vari “attori” fanno a gara ad esibire il loro grado di saccenteria (nel migliore dei casi) o la loro abilità nel mentire, nel costruire ad arte un messaggio che paia la verità ma in realtà sia il suo opposto, ovviamente dietro lauto compenso.

    Bisogna però ammetere, che sebbene pervertiti e usurpatori, i maestri di questa sètta sono quantomai efficienti e capaci.

    E che i loro discepoli siano altrettanti fedeli e ligi alle regole, stravolte, beninteso, anche quelle.

    Mi chiedo spesso che cosa è internet.

    Pensiamo solo un attimo: se domattina “spegnessero” la rete chi saremmo noi utenti, noi internauti, noi come cavolo si dice?

    E pensiamo a chi può spegnere e perchè. Senza andare nella metafisica, sto parlando di “corrente”, di onde o che cavolo sia quello che fa funzionare fisicamente ‘sta roba e permette a noi di leggere e scrivere.

    In parole povere ci permette di essere in questa forma particolare.

    Allora ripeto a maggior ragione che occorre avere una guida, qualcuno che ci metta in un certo senso al riparo da noi stessi sennò il rischio è che prima o poi internet diventi come la tv con tutti i suoi difetti, senza una buona guida non ci può esserne che una cattiva.

    Una Tradizione riporta infatti che coloro che non hanno Maestro in relatà sono discepoli dello Shaytan.

    Hanno cioè un Maestro senza esserne consapevoli.

    Va beh, dai, oggi è andata così, non arrabiatevi, ogni tanto mi piglia secco e devo far scontare un po’ di peccati a chi ha la pazienza di sopportare ‘ste considerazioni prese al volo e in libertà (che magari chiedessi l’autorizzazione a scrivere queste stesse non la riceverei).

    Fermo restando che un’autorizzazione a scrivere, generica però, l’abbia avuta, sennò starei zitto e basta.

  • babilonia61

    Personalmente è da circa 10 anni che non ho la televisione, le notizie e gli spettacoli che danno, a parte le dovute eccezioni, sono cose poco consone a me, al mio stile di vita e vedere il mondo. Cosicché, la mia attualizzazione avviene tramite qualche periodico on line e cartaceo, pochi anch’essi, quanto basta per dire di essere nel mondo, sapere di lui e non concorrere a distruggerlo.

    Felicità

    Rino, anomalo.

  • anonimo

    Roberto, se vuoi conoscere meglio l’afghanistan puoi andare sulle pagine del fotografo giornalista Reza Deghati e della sua associazione Aina, e ti passo questa frase del maestro sufi di Herat Al’Djami Baharestân; ” vale meglio per l’ordine dell’universo la giustizia senza religione che la tirannia di un principe devoto”. ciao!w.j.

  • anonimo

    per w.j.

    Mi potresti dire qualcosa di questo maestro, a che confraternita appartiene e dove si può trovare la citazione che hai inviato?

    Ciao e grazie

    ‘Umar

    N.B.

    Mi scuso con i bloggers, ho dimenticato di firmare il commento n.16 al tema eggregore IV senza farlo apposta

  • anonimo

    Djami , de son nom complet Abd al-Ramān ibn Amad Nūr al-Dīn āmī , né le 18 août 1414 à Djam (Afghanistan) et mort le 19 novembre 1492 à Hérat (actuellement en Afghanistan) est un des poètes iranien les plus réputés du , et un des derniers poètes soufi de Perse. Sa renommée est plutôt fondée sur son autorité mystique que sur ses talents de poète et d’écrivain. Il a travaillé pour le grand émir timouride Husayn Bayqara à Hérat. Il a été appelé à la cour du sultan Aboû-Sâïd. Ses poèmes mystiques apparaissent dans les compositions de Behzad, le grand peintre miniaturiste qui a également été employé par Husayn Bayqara avant de partir chez les Séfévides d’Iran à Tabriz, après la chute des Timourides.” ciao! w.j

  • anonimo

    Azz…

    Questa sì che si chiama coincidenza :-D

    Stavo giusto pensando: fammi dare un occhio a quel formidabile blog di Santa.. anzi, prima vediamo le news: i feed RSS di Automi Ribelli mi dicono che c’è un nuovo post.

    Titolo: “Riesci a vedere?!”

    Link: http://www.automiribelli.org/?p=125

    Beh, parla proprio di eggregor.

    Ed è tutto da leggere ;-)

    Mo’ mi leggo con calma anche il tuo post e relativi commenti.

    Per ora, buona serata

    _gaia_

  • anonimo

    PS: è da un anno circa che non guardo più la TV. Superfluo dire che sto molto, molto meglio…

    sempre la solita _gaia_

  • qualquna

    i programmi televisivi, tutti mandano i loro messaggi, dalla pubblicità a telegiornali, meno guardiamo meglio è,

    è una lettura importante,

    a rileggere con calma!

    ciao e

    una serena fine settimana!

  • anonimo

    Ecartés du pouvoir mais toujours puissants dans certaines régions du pays, les talibans tentent d’empêcher la scolarisation des filles. Un reportage de l’hebdomadaire américain Newsweek.

    C’était un soir de février. Plus d’une dizaine d’hommes armés et masqués ont fait irruption dans l’école de Nooria, une jeune Afghane de 12 ans, dans le village de Mandrawar, à 150 kilomètres à l’est de Kaboul. Ils ont attaché le veilleur de nuit, l’ont passé à tabac, ont répandu de l’essence dans le bureau du principal et dans la bibliothèque, et y ont mis le feu avant de s’enfuir dans l’obscurité. Les habitants du village ont réussi à maîtriser les flammes avant que l’incendie ne s’étende. Le lendemain, ils ont découvert des inscriptions laissées par le commando, qui menaçaient de trancher le nez et les oreilles à toute enseignante ou élève qui oserait revenir sur les lieux.

  • Santaruina

    Umar

    non farti mai problemi a lasciare le tue considerazioni.

    Capita spesso che nei commenti si ritrovino spunti più interessanti di quelli proposti nell’articolo.

    Tu parli di guide.

    Il tuo discorso è corretto dal punto di vista tradizionale.

    Mi chiedo però dove si possano trovare oggi queste guide, in particolar modo nel nostro occidente.

    Questa è l’epoca delle false autorità, dei falsi maestri, e chi si impone di iniziare un certo cammino corre il rischio di ritrovarsi in strade tortuose.

    Dove trovare oggi quindi le guide?

    Non è la mia una domanda polemica, ovviamente.

    Sono anche convinto che vi siano luoghi in cui la via corretta sia praticata, e si insegni anche a riconoscerla.

    Ma sembra anche che siano in pochi oggi a poter raggiungere tali luoghi.

    A differenza del passato, oggi non vi sono guide per i “molti”, guide che con la loro opera possano diffondere la propria influenza anche a chi ne fosse inconsapevole.

    Quel che rimane e vacuità ed errore, diffuso ad arte dai cattivi maestri di cui parlavi.

    Blessed be

  • Santaruina

    Rino, saggio direi :-)

    Qualquna, ti ringrazio, buona domenica anche a te :-)

    _gaia_ , come ben dovresti sapere ormai non esistono coincidenze…

    Ho letto l’articolo che segnali, e tra le altre cose accenna ad un aspetto della musica “popolare” di cui sospettavo da tempo.

    Forse però i “fruitori” di queste energie andrebbero cercati in questo, di mondo :-)

    w.j: del francese capisco poco, spero che Umar comprenda :-)

    Blessed be

  • anonimo

    ahhhhh

    w.j.

    Il problema di traslitterare l’arabo in caratteri latini, e soprattutto trasferirli poi in fonemi in uso alle lingue europee, ha dato l’ennesimo risultato generando l’ennesimo equivoco…

    Djami Baharestan…

    intendevi dire lo Shaick della Tariqa Naqhbandiya Peer Nureddin Jaami, l’autore di Layla e Majnun…sì certo si tratta di lui,

    quel titolo Baharestan non lo avevo mai sentito riferito alla sua persona, che Dio la accolga fra i Suoi.

    ‘Umar

  • anonimo

    Caro Carlo,

    cari tutti,

    Sandro (commento n.6) proponeva di continuare qui un dialogo il cui tema, appena accennato nel commento n.1, riguardasse il Destino.

    Carlo al commento n.25 esprime una domanda di importanza capitale, in sintesi come e dove trovare un Maestro vivente.

    Sono due temi in strettissima connesione fra loro.

    Maestro vivente e Destino Decretato.

    Per sua natura il blog vedo si presta a dialoghi immediati e la disponibilità squisita mi invita a continuarli .

    Questo può essere un vantaggio ma anche un limite.

    Vedremo strada facendo quale dei due avrà maggior peso (…che poi è sempre un discorso di Destino già scritto ma che ancora noi uomini non conosciamo;-)

    Partiamo dalla buona fede,

    per cui cerchiamone i vantaggi,

    non dimenticando che ognuno di noi ha i suoi limiti e che questi sono inevitabili.

    Caso lampante, i miei.

    Non sempre però essi sono invalicabili.

    Paiono banalità ma è meglio queste cose siano ricordate, se nessuno le ascoltasse servirà almeno a me stesso.

    Ci sono limiti oltre i quali non possiamo andare,

    a volte ascoltiamo parole alle quali non può che seguire il silenzio,

    il tenue rumore del proprio respiro ascoltabile solo più col cuore.

    Spiace per chi queste cose le sappia già, dovrà sentirsele ripetere proprio ora da uno sconosciuto

    (che anche a me insospettirebbe se non lo conoscessi almeno un poco).

    Chi saprà ammettere la sussistenza dei limiti, soprattutto dei suoi personali, saprà anche che occorre avere tanta pazienza nella vita.

    Saprà inoltre che le ripetizioni sono all’ordine del giorno per quanto concerne la ricerca e la pratica di una Via Tradizionale.

    Quasi un modus operandi.

    Dunque, la domanda di Carlo

    (dove trovare un Maestro)

    è davvero importante.

    Il Maestro fondamentalmente ripete all’infinito sempre le stesse cose.

    Le forme possono cambiare, possono essere aforismi, discorsi, lezioni, racconti, battute, etc. ma il fine perseguito è uno solo, sempre lo stesso.

    Portare cioè i disgraziati, i questuanti che Dio gli ha messo sulla strada da Dio stesso.

    Proprio perchè non ci sono intenti polemici nella domanda di Carlo, proporrei di impostarla in questa forma:

    dove trovare oggi quindi i discepoli?

    In fondo è la stessa domanda, la ragione per cui propongo di volgerla a questo modo è per precisare le funzioni e i ruoli che entrano in gioco parlando di Maestro e discepolo .

    Il Maestro non può esser “visto e cercato” dal discepolo se prima questi non “vede e cerca” sè stesso.

    Una Tradizione, la scrivo a braccio in una delle lingue sacre sopravvissute, riporta:

    “man ‘arafa nafsahu faqad ‘arafa Rabbahu”.

    Che in arabo vuol dire:

    “chi conosce sè stesso ( lett. la sua anima) dunque conosce(rà) il Suo Signore”.

    Dunque non è il Maestro che tocca cercare per prima cosa, tocca cercare sè stessi.

    E per cercarsi, per “vedersi” discepolo, colui che desidera essere guidato davvero deve “vestirsi” da discepolo, deve comportarsi da discepolo, deve spogliarsi della sua identità ed esser pronto ad accettare quanto il Maestro intenderà insegnargli e ordinargli prima ancora che lo possa incontrare.

    Il Destino a cui andrà poi incontro il discepolo cambierà nella direzione che Allah “sta scrivendo” o “ha scritto”, o “scriverà”.

    Cambierà giorno per giorno passando attraverso, se così possiamo dire, il Maestro.

    A noi uomini,

    passato (Allah ha scritto),

    gerundio (Allah sta scrivendo)

    o futuro (Allah scriverà)

    non appaiono la stessa cosa,

    questo per via dei nostri limiti costituzionali.

    Visto però che viviamo

    in un Tempo Infinito,

    di cui non siamo padroni

    e ne sappiamo pochissimo al riguardo,

    e un Tempo Finito,

    nostro proprio, storico,

    che ci appartiene e che contiamo

    (en passant: il bello è che viviamo questi due tempi contemporaneamente!)

    dobbiamo farcene una ragione

    e ammettere che del Destino

    e di come esso si svolga presso Dio non possiamo che avere scarse capacità di comprensione,

    possiamo solo accettarne la Forza, l’Inelluttabilità, facendo un grosso sforzo di intuizione intellettuale (spirituale).

    Se non è andata via la corrente un motivo ci sarà pure…se le linee telefoniche anch’esse funzionano a dovere allora è chiaro che devo mettermi una mano sulla coscienza, per grazia di Dio la Sua Pietà (con grande conforto e solidarietà da parte di me stesso persino) deciderà di fermarmi e per il momento risparmiare chi è stato così paziente da leggere questa storia dall’andare oltre.

    La prenderei un po’ come “Le mille e una notte” in cui un racconto entra in un’altro, così si va avanti senza troppe spese, a fili grossi di trama e ordito sufficienti però a imbastire almeno un tappeto grezzo su cui sederci, discorrere, bere un tè, riposarci. Chissà che alla fine non ne esca qualcosa di buono.

    Ciao!

  • anonimo

    Buona domenica a tutti.

    Dicono che per trovare un Maestro è necessario che si sappia cosa si cerca.

    Personalmente ho da sempre cercato un Maestro che mi aiutasse a porre fine al “silenzio assordante” (scusate l’ossimoro abusato); in altre parole ho cercato di instaurare un dialogo, ma mi sarei accontentato anche di ascoltare, col il Divino. Ho frequentato per molti anni due Lama; ho imparato alcune tecniche di meditazione, di respirazione, di manipolazione dell’energia, ho ricevuto tre iniziazioni tantriche … ma il silenzio è rimasto assordante. Poi casualmente (?) mi sono imbattuto in alcuni sciamani, brasiliani prima ( erano venuti in Europa al seguito di Sting a perorare la causa amazzonica) messicani dopo, e ho seguito la strada delle sostanze psicotrope; ho ingurgitato di tutto, ma del Divino neanche l’ombra, solo e sempre la mia mente. Dopo è stata la volta di un monaco greco-ortodosso ( a questo punto immagino che qualcuno si stia ponendo la domanda “Ma Maestri cristiani, no ? Che gli hanno fatto ?”. Nulla … ma dove sono ? Nell’Opus Dei, tra le fila di Comunione e Liberazione, in quale delle 30.000 sette cristiane sparse per tutto il mondo ? ), grande spiritualità, insegnamenti molto profondi … che non piacevano a qualcuno: gli hanno revocato il permesso di soggiorno e lo hanno rimpatriato ( Incredibile vero ? Mascalzoni di tutti i tipi quelli possono albergare, un monaco va rimpatriato). Così è scritto, vero ‘Umar ?

    Dai dervisci ho preso le distanze per paura.

    Poi un periodo tremendo ha, se non distrutto, sicuramente drasticamente ridimensionato il mio ego.

    E allora il Divino ha iniziato ad affiorare.

    Mancano sicuramente i Maestri, ma i discepoli se li incontrano hanno orecchie per intendere ?

    Sandro

  • Santaruina

    Trovo davvero preziosi gli ultimi due interventi di Umar e Sandro, e non è assolutamente una frase fatta.

    Si è detto che deve essere prima il discepolo a “trovare” se stesso, e in questa considerazione vi è una grande saggezza.

    E’ anche vero che per trovare se stesso il discepolo deve anche essere inserito in un contesto che favorisca questa sua ricerca, ed oggi questo è particolarmente difficile, occorre ammetterlo.

    Tutto quello che ci circonda spinge in una direzione opposta, nella “perdizione”, letteralmente nel “perdersi”, smarrire la via.

    E quindi si parte già in salita.

    Personalmente per natura sono diffidente, ed ho sempre guardato con enorme sospetto i guru.

    Un grande ego poi non mi è mai stato d’aiuto da questo punto di vista.

    E’ anche vero che da molti anni mi aspetta un viaggio al Monte Athos, ma ritornando alle prime considerazioni, prima di mettersi in viaggio, occorre partire preparati.

    A presto :-)

    Blessed be

  • anonimo

    il destino è una cosa molto meno ‘drammatica’, il destino è il senso dell’amore e dell’appartenenza a questo Amore. LUI ci ha amati prima che noi lo amassimo ed in questa immensità d’amore inconcepibile ad una mente ‘troppo umana’ s’inscrive il destino. Ma è un destino attivo, attivo, attivo, cioè siamo noi uomini a determinarlo con le nostre azioni. La prima cosa che Iddio ha creato è l’intelligenza , bene Umar, “chi conosce se stesso conosce il suo Signore”, allora chi conosce il suo Signore sa come agire.Ecco perchè diventiamo luogotenenti di Dio sulla terra e partecipi della Sua creazione. Importantissimo. Ecco perchè, Storia, e non pseudo storia, perchè al di fuori della rivelazione ogni agire è vano, al di fuori del destino ogni agire è vano.( quello che nel buddhismo si chiama illusione). In oriente si dice che “quando l’allievo é pronto il Maestro appare” ed io penso che anche quando non ne siamo consapevoli, il Maestro è già con noi ed i suoi influssi profumati sono operativi. Non c’è sempre bisogno di essere razionalmente consapevoli ecco perchè si impara a ‘lasciarsi andare ad un’altra onda’ quella del Maestro, ma con dolcezza,con bellezza con armonia. Dio é bello e ama la bellezza. In più il Maestro non ha bisogno di essere ‘in carne ed ossa’, lui è vivo spiritualmente è già nell’immortalità , quindi nostro Maestro puo essere qualcuno che ha vissuto mille anni fa perché , potrei aggiungere, visto che sto sempre leggendo Corbin, il vero luogo dove s’incotra il Maestro è Hûrqalya….si Umar, é lui il Djami di “per vedere Leyla bisogna avere gli occhi di Majnoun” ciao!!!w.j.

  • anonimo

    LUI ci ha amati prima che noi lo amassimo … vero, ma spesso faccio fatica a ricordarmene, questo http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=1777

    è stato uno di quei casi in cui me ne sono dimenticato;

    quel divino che ha iniziato ad affiorare mi ha detto “guarda in alto”, ma non è facile.

    Il Monte Athos, quante volte l’ho sognato

    Sandro

  • anonimo

    La mattina presto non è la notte, anche se può sembrare tale.

    Da decenni, la mattina prestissimo, mi alzo per i Riti che fanno parte della Via.

    A quell’ora una volta c’era il silenzio e poche cose da fare, svolti i Riti quasi sempre si finiva per leggere un libro o per scrivere, con la penna.

    Impensabile, anche se necessario alla bisogna, fare qualche lavoretto di casa. Neppure la lavatrice, che, ad esser onesti, non ho mai capito come funzioni.

    Eppure non son così vecchio.

    A voler vedere la tv trovavi procaci donnone o travestiti che fingevano di telefonare e, in alternativa a questo, film iraniani, che, detto en passant, non mi piacciono, sono quasi sempre densi di filosofia/sociologia (e conseguentemente vuoti di vera spiritualità/intellettualità).

    Ora invece alle 4 di mattina c’è un mondo.

    Per forza: ragazzi escono alle 24, l’ora in cui noi dovevamo rientrare, fa parte ormai delle frasi fatte, dei luoghi comuni.

    Non per questo è meno vero.

    Cambia tutto velocemente.

    Ora puoi aprire una finestra sul mondo stando su una sedia e comunicare con i tuoi vicini.

    Intendo rispettarli i miei vicini.

    Abbiamo abitudini, lavori, bilanci, famiglie, religioni, studi, idee, etc. molto diversi fra loro. Vite diverse.

    Un certo grado di autocompiacimento deve per forza esser comune a tutti i blogger, altrimenti non esisterebbero i blog stessi. Grazie a Dio non è l’unico motivo per cui esistono, anche se vale sempre il rapporto che tanta quantità inevitabilmente esclude altrettanta qualità.

    Forse il 99% di tutto ciò che l’uomo moderno usa e progetta è inutile, blog compresi. Almeno dal punto di vista spirituale.

    Ma quell’1% che resta prende, nella sua giusta dimensione, un valore inestimabile, capace da solo di rischiarare, di abbagliare l’ombra prodotta da quel 99%.

    La mattina presto non si ha quasi mai fretta e per questo mi scuso dei miei periodi e pensieri lunghi.

    Devo rifarmi ad alcuni messaggi senza intenti polemici.

    Mettiamolo come patto.

    Non c’è nulla di personale per cui nulla deve offendere l’altro, anche una ciritica, anche un monito, anche un rimprovero.

    Messaggio 29:

    Sandro, un monaco greco ortodosso è cristiano eccome. Anzi assieme a quello Cattolico Romano, quello Ortodosso è l’unico Rito regolare e autentico del Cristianesimo. Le sètte a cui alludi sono solo frutto del disordine di questi tempi, sono presenti, grossomodo, in tutte le forme tradizionali. Se posso permettermi direi che “qui ed oggi” sono solo un tantino più pericolose per la salute dell’uomo: si vede che Allah ha previsto abbiano questa funzione “disintegratice”.

    D’altronde con l’integralismo/ wahabismo (per il lato materiale) e lo pseudo-sufismo (dal lato spirituale) non che l’Islam scherzi in quanto a capacità di danno.

    O con lo yoga a cento lire e lo stravolgimento del sistema di caste in l’industria selvaggia l’Induismo ci vada piano.

    Ce n’è per tutti, risparmierei di accennare al Buddhismo: la bandiera della pace, la salute, la tolleranza e il sorriso pare siano il loro credo. Ma anche il loro business. Quando glielo dici si incazzano come qualsiasi antroposofo o adepto new agino.

    Messaggio 30:

    Carlo, il sospetto che hai per il Guru avrai ben capito da dove viene.

    Il guru interiore non si sveglia da solo, dorme. Ma c’è.

    A “svegliarlo” sarà colui che detiene le qualifiche e possiede la funzione operativa necessaria.

    Occorre che il Maestro sia vivente e operativo se si vuol intraprendere un cammino di natura tradizionale e regolare nell’ambito dell’esoterismo.

    La Via iniziatica non è da confondere con quella mistica.

    Sono rare le eccezioni che portano il mistico all’iniziazione.

    L’esicasta è otodosso ma pochi ortodossi, anche se mistici, sono esicasti.

    Il Maestro è il capitano della nave sulla quale da naufraghi veniamo tratti in salvo. Con tanto di gradi.

    E noi discepoli, come recita la Tradizione, dobbiamo presentarci a lui come fossimo un cadavere che dalle sue mani viene lavato prima che inizi la vera vita, quella completa, quella spirituale.

    Messaggio 31: w.j.,

    ti faccio una domanda:

    il destino è meno “drammatico” di cosa?

    Siamo noi uomini a determinare il nostro destino. Vexata quaestio.

    Per il misticismo può esser vero, per la religione, per la forma essoterica, per la forma materiale, direi umana, anche.

    Per l’aspetto esoterico, spirituale e metafisico no: il Destino è scritto fin dall’inizio in ogni minimo dettaglio da Dio, solo Lui lo determina, solo Lui lo comprende, solo Lui lo “padroneggia”.

    Senza eccezioni.

    In pratica come recita il proverbio:

    “Non si muove foglia che Dio non voglia”, vox populi vox Dei.

    Il Maestro serve proprio per questo: riportare Ogni Cosa a Dio.

    Per chi intende prendere in considerazione il punto di vista metafisico e tradizionale e metterlo nella sua giusta posizione, perciò al di sopra, aldilà di tutti gli altri, è necessario che il Maestro abbia una veste attiva, “che da”, rappresentante il principio maschile essenziale.

    Ed è necessario che il discepolo abbia una veste passiva, rappresentante il principio sostanziale femminile, “che riceve”.

    Questo nell’ambito della Tradizione esoterica, la quale beninteso non è altro che illusione se non innestata nella pratica regolare e rituale della Tradizione rivelata, della Religione.

    Dio è bello.

    Certo. Verisssimo.

    Allahu al Jamal (Bello)

    Allahu al Jalal (Imperioso)

    Baina al Jamal wal Jalal al Haqq.

    (Fra il Bello e l’Imperioso c’è il Vero).

    Come le ali di un uccello Bellezza da un lato e Rigore dall’altro sostengono e fanno volare la Verità, il corpo dell’uccello stesso.

    Il Bello è un’ala dell’uccello, non il corpo.

    Nel buio di un carcere, senza bellezza, l’uomo può vivere.

    Sarà triste a chi tocca ma un uccello senza un’ala può sopravvivere: mediante la verità. Il corpo si muoverà goffamente con un’ala sola, farà pena vederlo ma vive.

    Guarda i taliban che tanta antipatia fanno, sono soli col loro rigore, ammesso che siano in buonafede.

    Poveretti.

    E guarda i mistici senza una guida che cercando la bellezza non stan mai fermi, fanno una fatica enorme e girano senza orientamento, illudendosi di poter andar avanti da soli senza una regola che li disciplini.

    —————————————-

    Vi ringrazio per la pazienza e del fatto che crediate alla sincerità da cui nascono questi commenti: a chi debba sembrare presuntuoso e saccente il mio piccolo agire posso solo garantire che non è quella la mia intenzioni.

    Un certo grado di certezza, di sicurezza non deriva da meriti miei, potrebbe sembrare ma si tratterebbe di una pietra d’inciampo: dico solo quanto sono autorizzato a dire o che ho sentito mille volte ripetere.

    Ciao a tutti e buona settimana.

  • anonimo

    non è proprio l’alba ma … sono già sveglio da due ore.

    Concordo con quanto hai detto: cristiani al posto di cattolici è una svista grossolana forse causata da questo francobollo su cui sono costretto a scrivere (mi fa l’effetto delle segreterie telefoniche: mi imbarazza e mi fa balbettare) forse dal fatto che li vedo tanto distanti dall’attuale cattolicesimo da apparirmi facenti parte di un’altra religione, decisamente più mistica; e non credo sia solo effetto della lontanza che confonde i contorni di cose e fatti (tutte le religioni hanno le loro sette e i loro business)

    E guarda i mistici senza una guida che cercando la bellezza non stan mai fermi, fanno una fatica enorme e girano senza orientamento, illudendosi di poter andar avanti da soli senza una regola che li disciplini.

    Anche in questo caso hai colto nel segno, ma l’argomento era proprio come e dove trovare la regola che disciplini.

  • anonimo

    la firmaaaa

    sandro

  • anonimo

    amor ipse intellectus est. e da dove viene l”amore? Ibn’Arabi ci dice dalla sua epifania nel nome “Al Jamal” e la bellezza é una relazione che procede da Lui verso di noi, mentre ‘Al Jalal’ la Maestà di Dio è una relazione che procede da Lui a Lui e ci ha impedito (prevended) di averne piena conoscenza. Al Jamal é il ‘motivo’ della creazione …e Ibn’Arabi scrive: Gloria a Dio che ha fatto dell’Amore un santuario verso il quale camminano i cuori degli uomini che hanno un’attitudine spirituale perfetta e un centro attorno al quale girano i segreti dei petti degli uomini del raffinamento spirituale. Da dove viene l’amore? dalla sua epifania nel nome ‘al Jamal’. ciao w.j.

  • chirieleison

    concordo con la tua esortazione a non perdere la calma, la speranza e la lucidità. Credo sia l’unica cosa che possiamo fare per evitare di lasciarci assorbire da pensieri negativi e nefasti.

  • Santaruina

    Grazie ancora per questi ottimi interventi.

    A stasera. :-)

    Blessed be

  • oscaraph

    Un commento come il 33° ti riempie di gioia, caro Santa.

    Jamal e Jalal, il Bello e il Giusto, la Misericordia ed il Rigore, Venere e Marte. In mezzo, il Sole, il Vero: Brahma affiancato da Vishnu e Shiva, l’Unico sdoppiato nella Madre e nel Figlio.

    Ti riempie di gioia e di speranza, quella virtù il cui opposto speculare è il vizio della disperazione. Ovvio che Satana, ormai a piede libero, promuova i vizi, anziché le virtù. Può essere interessante un piccolo ripasso di queste e di quelli, utile anche a me.

    Tre teologali, la fede, la speranza e la carità. I vizi relativi: la miscredenza, la disperazione e l’odio.

    Quattro cardinali: prudenza; giustizia; fortezza e temperanza. I vizi corripondenti: l’imprudenza (la stoltezza), l’ingiustizia (generata dall’avidità), la codardia e la lussuria.

    Non è il mondo contemporaneo?

  • MINICHINIBLOG

    Certo la sorella Habiba Jamila ha ragione a citare la letteratura dell’Islam sufi più intellettuale ed è anche questo genere di Via che è più vicina al mio percorso personale.Bisogna però capire che quel genere di letteratura può essere pienamente compresa (e i suoi significati ultimi realizzati) se si vive uno stile di vita tradizionale e se si ha un Maestro che ci guida sul sentiero.La lettura dei libri non è sufismo e il sufismo non si impara dai libri perchè esso non è una filosofia profana ma una dottrina spirituale.Molti maestri sufi hanno letto pochi libri e non hanno mai scritto niente.Molti maestri sufi proibiscono o limitano le letture ai loro discepoli nelle prime fasi del percorso mistico.D’altra parte ci sono Maestri che hanno scritto molto e i cui discepoli erano in maggioranza studiosi.Lo Spirito soffia dove vuole , non esistono regole fisse.Ogni anima è diversa e trova la sua strada secondo la propria inimitabile natura.Per questo è oggi difficile trovare un Maestro.Esistono molti falsi maestri o mezzi maestri sia in Occidente sia in Oriente.Un maestro vero deve avere un rapporto diretto e intimo con il proprio discepolo e oggi molte confraternite sono basate più sulla quantità dei discepoli che sulla qualità.La massificazione ,l’omologazione e il consumismo spirituale si sono infiltrate anche in molte confraternite sufi regolari.Inoltre un Maestro può essere utile a una determinato tipo di persona ma un altra anima può avere bisogno di un altro tipo di guida più confacente alla sua essenza interiore.Il discorso è molto complicato e in questi ambiti è sempre in agguato il pericolo della setta , del culto della personalità del capo spirituale ,della violenza psicologica e del conformismo più bieco ed ottuso imposto come virtù spirituale.I veri Maestri esistono.Sia in Occidente , sia in Oriente.Certo , la dottrina tradizionale dice che bisogna rispettare l’autorità spirituale e non cadere nell’individualismo e nella spiritualità fai da te.Però l’autorità spirituale oggi è meno visibile che nel pasato e ciò che molto spesso si vede è un autorità ormai compromessa da troppe cose sbagliate per essere credibile.Il sufismo è metafisica e mistica insieme.E’ la dottrina dell’Amore e dell’Eros divino.Bere dalla coppa del vino celeste e mistico è concesso solo agli invitati alla tavola dell’Amato.Ma è anche vero che c’è scritto : “Bussate e vi sarà aperto , chiedete e vi sarà dato.” Roberto Minichini (Hassan Omar)

  • anonimo

    Sai Roberto Hassan, il sufismo è amore e lo puoi imparare anche guardando un fiore o il volo di una farfalla appunto. E tutto sommato mi sto incavolando con me stessa, parlare di cosmogenesi, amore , bellezza, mentre i talebans stanno impedendo, nelle zone dove possono, alle donne afghane di andare a scuola. Le mutilano oppure le uccidono. L’afgh. prima dell’invasione russa e del formarsi di questi pazzi estremisti era uno dei paesi più belli del mondo, dove l’islam era vissuto nella semplicità delle origini, come ci ha mostrato il Profeta. I Talebans con la loro brutale violenza e ottusità stanno continuando a distruggerlo. Conosci Christophe de Ponfilly o Olivier Weber. Hanno fatto filmati hanno vissuto in afgh. già venticinque anni fa. Sono una testimonianza di com’era ecc.. ciao.w.j.

  • Santaruina

    Devo confessare che i contributi qui presenti mi fanno sentire alquanto umile. :-)

    …..

    Questa modernità in qualche modo ci segna, occorre una grande forza per evitare di esserne “invasi” fin nel profondo, mentre la superficie, quella è indissolubilmente segnata.

    E prima di iniziare un cammino, occorre liberarsi da tutte queste scorie, e cambiarsi le vesti.

    Ogni giorno che passa personalmente mi rendo conto di essere molto meno saggio di quanto vorrei, ed occorre anche saper vivere in questa mondana fiera con l’ottica giusta.

    Ho trovato molto pertinente l’esempio di Umar sui mistici che non stanno mai fermi, alla ricerca di qualcosa che forse non troveranno mai.

    Ogni tempo necessita di un agire adeguato, ed allo stesso tempo vi è un agire che va perseguito a prescindere dal tempo stesso.

    E si parte sempre da se stessi, come è stato giustamente detto.

    Tutto questo io ho esaminato, e ho detto: «Voglio essere saggio!», ma la sapienza è lontana da me…

    Blessed be

    p.s.: L’immagine del commento 41 è profondamente poetica :-)

  • anonimo

    Sono le 4,30, le camapane toccano prima 4 volte più forte e poi un din, mezzo tono, per segnare la mezza.

    In mancanza dei minareti ci accontentiamo di queste campane;-)

    In ogni caso l’appello alla preghiera non si sentirebbe, è ancora troppo presto.

    Il sobh, detto anche fajr (la terza preghiera della giornata dovuta dai fedeli musulmani a Dio), inizia il suo tempo d’elezione e coincide con la cosiddetta “alba dei marinai”.

    Ora come ora, siamo vicini al solstizio d’inverno, l’alba si presenta tardi e l’aurora ovviamente ancor dopo, è quello il tempo in cui l’orazione va compiuta.

    Coloro a cui Dio ha concesso di esser ricollegati ad una confraternita eseguono il wird, anche se non è il suo senso etimologico, tradurrei wird con rosario. Le awrad (plurale di wird) variano a seconda della confraternita a cui si appartiene e vengono assegnate dal Maestro dopo che il discepolo ha contratto con lui il Patto Iniziatico.

    Non voglio approfittare della situazione.

    Vengo ai messaggi, sperando di non annoiarvi coi miei commenti. Il metodo che seguo è rispondere laddove mi sembra utile farlo o sia stato in qualche modo chiamato in causa.

    Commento n.34:

    Caro Sandro,

    secondo un metodo tradizionale la regola non deve esser “trovata”, la regola deve esser prima cercata, poi compresa, poi accettata, poi vissuta.

    Sempre e solo con il “cuore in mano” ovviamente.

    Cuore che è la sede dell’Intelletto.

    Cuore che non pensa ma intuisce la Verità e la “intende”.

    Cuore che si oppone all’anima. Cuore che si oppone alla mente sempre in cerca di soddisfazione della volontà propria e di lucidità, cuore che è trasparente, che non ha superficie.

    Commento n.36:

    cara w.j.

    se ti fosse possibile vorrei rispondessi alla domanda.

    Il tuo messaggio n.31 inizia in modo tale che presuppone qualcosa di non detto.

    Il destino è una “cosa” molto meno drammatica.

    La mia domanda è: di cosa altro?

    Lo chiedo per capire cosa intendi dire, non mi offenderei di certo se la risposta fosse “di quanto hai descritto tu nei commenti precedenti”.

    Come credo anche tu non debba offenderti se ti dicessi che non ci vedo nulla di “drammatico” in quello che ho descritto.

    Come ancora credo non sia una polemica di ordine individuale ma un semplice confronto questo stesso.

    Non dovesse esser compresa questa intenzione eviterei di proseguire oltre e lascerei cadere la cosa… (il suo destino sarebbe segnato;-).

    Commento 39:

    Caro Oscar,

    la gioja è reciproca, il ripasso anche;-)

    Un sano catechismo ci ovrrebbe eccome, nessuno ha più il coraggio di sottoporsi ad esso.

    E invece sarebbe quantomai necessario visti i tempi nefasti che spingono alla ribellione alle regole non solo i ribelli di natura ma anche i comuni mortali, intossicati dalla smania di libertà propagandata dai vari media.

    Commento n.40

    Aziz Hasan,

    dicevo di occuparci prima della figura del discepolo che di quella del Maestro perchè il cammino dovrebbe iniziare in questo modo.

    Dire come stanno le cose nelle varie confraternite, concordo su molte ipotesi e considerazioni che hai fatto, e evidenziarne le differnze di metodo, il ruolo di questo o quel maestro può servire se facessimo un’analisi “esterna” a noi.

    Direi quasi estranea.

    Visto però che mi pare tu abbia desiderio (irada) di Dio bisognerebbe affrontassi il Cammino che esso (desiderio) prevede e presuppone dal suo “interno”.

    Dunque non dovresti cercare di comprendere e definire il Maestro ma cercare in te la spoliazione che ti porterà inevitabilmente nelle sue mani (nel caso in te permanga l’attitudine e nel tuo cuore il profondo desiderio).

    Commento n.42

    Hai ragione a dire che 25 anni fa tutto era diverso, che era meglio, posso testimoniarlo.

    Non solo in Afghanistan.

    Persino in Palestina era meglio.

    Persino in Iraq.

    Persino in tutto il mondo

    (Italia compresa;-)

    Siamo vicini al punto di impatto, come dice Guénon:

    la pietra rotolata dalla cima del monte sta prendendo sempre più velocità man mano che percorre strada.

    E allo stesso tempo, ovviamente, sta accorciando il suo percorso.

    La fine della corsa non è che l’inizio di un nuovo stato della pietra stessa.

    Commento n.43

    Caro Carlo,

    al Lubb (il nòcciolo) wa-l Kishr (la scorza).

    Hai centrato il problema.

    Dobbiamo salvare il nòcciolo e il frutto manterrà il suo potenziale.

    Magari la buccia è intaccata, ognuno ha le sue ferite, forse lo sarà anche gravemente.

    Forse non mangeremo la polpa di questo specifico frutto perchè quasi marcio ma salvando il nòcciolo, e i semi in esso contenuti, ci prepariamo al dopo, a quello che verrà.

    Ora il problema è come “salvarsi” (stando alla Dottrina basterebbe l’osservanza delle Regole Essoteriche) e ottenere lo stato umano perpetuo, nel Paradiso.

    O come “liberarsi”, cioè guarire le ferite della buccia, salvare non solo il nocciolo ma anche il frutto… e mangiarlo. Cioè realizzarsi spiritualmente..ma da soli non è possibile. Bisogna far morire la propria anima, prima.

    Dirlo è facile ma farlo…

    Almeno però tocca provarci, tendersi verso quella direzione, poi vedere cosa è previsto nel nostro Destino.

    Ciao e buona strada a tutti

  • anonimo

    Biniritti(Trad. “Benedetti”) tutti santi e ricchi

    Un giorno,tanto tempo fa…

    Mi trovai a guardare il cielo,io che non l’avevo mai visto e vidi qualcosa che non riuscii a descrivere(luce forse),quindi tornai a guardar dove guardavo poco prima del sole ed ecco le cose mi parvero diverse.

    Come fu che guardai le meraviglie del cielo non saprei dirlo,qualche moto interiore,qualche insoddisfazione latente(La Voce di DIO?),qualche raggio che dal sole mi cadde sull’occhio in un dato momento forse…

    Vidi cani da guardia che mordevano e che dividevano,vidi pastori che avevano deviat o,chi piu’ chi meno la via,e noi che guardando avanti,seguivamo qualcuno,cane,pastore o capo mandria senza quasi mai chiederci perche’ e se stavamo andando dove ci dissero o dove speravamo.

    Cambio di prospettiva:vestito di stracci e in mezzo alla gente, ognuna affaccendata per gli affari suoi,ognuno con una pietra sul cuore,anche io.

    Scoprii di avere una spada al fianco e di non saperla usare.

    Mi dissero hai un drago dentro che vuol volare,liberati del masso.

    Ecco lo scudo,ecco il manto,prendi la fede.

    Io mi vestii come dissero e presi a combattere,contro me e cambiai.Qualcosa non andava neanche stavolta.

    Uno disse : Attento a cosa fai,si puo’ sbagliare strada…fu come un fulmine.

    Ferito e con ferite addosso che sanguinavano e sentivo il dolore ma almeno sapevo cosa stava per succedere.

    Gettai spada,scudo,mantello e presi (o cercai) Spada,Scudo e Mantello.La Fede,La Corda Ultima era salva questa volta.

    Sembra quasi di essere un viandante armato,di quelli che solo la fantasia e i romanzi riescono a partorire,cappello fatto a mano,Mantello a brandelli continuamente rammendato,Spada col fodero scucito che ogni tanto ti ferisce sempre nello stesso punto e che a malapena adesso sai tener in mano,Scudo ammaccato ma che quando serve ha fatto il suo dovere.

    Ed ora le cose cambiano ancora,il viandante non e’ piu’ solo,come un duellista in cerca di sfide per migliorarsi.

    Pur se l’addestramento non e’ finito(finira’ mai?Ed e’ mai veramente iniziato?) la strada detta che si debba portar fuori dal pantano e dall’odio altra gente,o almeno indicargli la strada.

    La strada asciutta e’ sulle montagne e i cani da pastore sono in mezzo al gregge invece che fuori,si spera di non dover usare mai la Spada contro alcuno che non sia se stessi ma il destino vuole che fuori dal pantano e sulla strada asciutta in montagna non si debba andar soli o almeno cosi’ si debba provare.

    Che il Signore DIO ci assista tutti

    Vossia Abbinirica!

    “Di Spade e Mantelli,

    Di Lance e di Scudi”

  • anonimo

    …girare girare alla ricerca della verità appartiene all’hadith del Profeta ” cercate la Conoscenza dovreste andare fino in cina” …girare girare all’interno dell’amore (l’intenzione è la base) é come stare fermi concentrati( non vedi le montagne tu pensi che siano ferme invece si muovono), girare girare è come Silenzio, è come Preghiera é come il grande Vuoto e nel grande vuoto solo la Saggezza puo entrare. Anche il mulino a preghiere dei tibetani non la smette mai di girare, anche il tasbih non la smette mai di passare da perla in perla nel viaggio dei Suoi nomi…..senza libero arbitrio non c’é libertà e ne esce un concetto di destino ristretto vedi drammatico, …L’afghanistan é imparagonabile il suo meglio di prima é all’interno dell’Assoluto non del relativo come negli altri paesi del mondo.La sua bellezza è esclusiva cioé era il solo posto sul pianeta dove, per motivi storico-geografici, la luce della profezia brillava interamente. Grazie alla sua configurazione geografica, protetto dalle montagne ma nello stesso tempo luogo di passaggio delle carovane della via della seta,quindi luogo di scambi culturali, l’università di Herat, ed i potenti influssi spirituali dei Santi e Maestri che hanno vissuto in quei luoghi, emana emanava risplendente teofania. E la Moschea di Mazari-e-sharif sulla strada di Boukara e Samarkanda é la tomba di Ali. Non so se mi spiego. I russi hanno compiuto un crimine immenso, non bisognerebbe lasciare gli altri continuare. Quel paese é affamato i bambini soffrono quel paese ha bisogno di Pace. Saalam. Shanti ciao!w.j.

  • anonimo

    …e inchâ-Allah Taala è la base del libero arbitrio perché per il credente questo “se Dio vuole” esiste sopratutto all’interno del giusto agire cioé quando Iddio é diventato i tuoi occhi, le tue mani le tue gambe, cioé quando tu agisci perché sei ndiventato il ricettacolo della Sua Volontà e quindi in verità è LUI che agisce perchè è soltanto Lui che Esiste è soltanto Lui Al-Haq!. ciao!w.j.

  • Santaruina

    Leggo e ancora una volta ringrazio per tutti questi ottimi interventi.

    Vossia Abbinirica

  • anonimo

    Cara w.j.

    il Maestro che mi ha in carico mi impedisce di rispondere ai tuoi commenti. Pazienza. Era destino fosse così;-)

    Ciao.

  • anonimo

    anche il mio! era proprio destino!!!ciao. w.j.

  • anonimo

    Cara w.j.,

    ringrazia il tuo Maestro da parte mia, è senz’altro più saggio di me e di te.

    Come vedi le decisioni dei nostri Maestri coincidono, infatti dobbiamo obbedire a quanto dispongono senza riserve!

    Questo non esclude che su altri temi non si possa più parlare. Sempre mantenendo il giusto adab (educazione/rispetto, lo dico per chi non sapesse cosa significa) e la giusta intenzione.

    Ciao!

  • anonimo

    Binirittu Carlo,Santu e Riccu.

    Meno male,meno male che un Grande Maestro un giorno disse che verra’ il tempo in cui tutte le cose segrete saranno svelate a tutti.

    Capisco il segreto ma non lo capisco allo stesso tempo…mi sono gia’ detto troppe volte di non inoltrarmi in questo discorso e infatti non lo faccio.

    Uno disse all’altro “Vedi come sono strane le Vie di Nostro Signore?A qualcuno ha imposto un maestro che lo guidi per una via difficile,disponendo sul suo percorso perle sempre di rare e di rara bellezza e sempre piu’ difficili da prendere fino al limite del maestro che lo segue.Ad altri non lo diede e questi si misero a scavare nel fango e nella sabbia profonda in cerca di perle dimenticate,tra il fango e le perle finte che l’Ingannatore mise li.>>

    Rispose l’altro

    disse l’altro indicando il campo di fango in mezzo a cui i suoi compagni sudavano

    > chiese alla fine il primo

    > concluse l’altro tornando ad incamminarsi in mezzo al fango

    Assa Binirica

    “Di Spade e Mantelli

    Di Lance e di Scudi”

  • oscaraph

    Caro Santa,

    qui ho chiesto il tuo aiuto. La domanda (che pongo anche ad Umar, sperando che càpiti qui) è la seguente.

    Perché la denominazione dei giorni della settimana, a prima vista insignificante, trova il suo significato, descrivente

    l’esatta successione [geocentrica] dei pianeti, qualora si enumerino tali giorni alternativamente, cioè l’uno sì e l’altro

    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

    Caro Santa,

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    Perché la denominazione dei giorni della settimana, a prima vista insignificante, trova il suo significato, descrivente

    l’esatta successione [geocentrica] dei pianeti, qualora si enumerino tali giorni alternativamente, cioè l’uno sì e l’altro

    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

    Caro Santa,

    qui ho chiesto il tuo aiuto. La domanda (che pongo anche ad Umar, sperando che càpiti qui) è la seguente.

    Perché la denominazione dei giorni della settimana, a prima vista insignificante, trova il suo significato, descrivente

    l’esatta successione [geocentrica] dei pianeti, qualora si enumerino tali giorni alternativamente, cioè l’uno sì e l’altro

    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

    Caro Santa,

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    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

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    l’esatta successione [geocentrica] dei pianeti, qualora si enumerino tali giorni alternativamente, cioè l’uno sì e l’altro

    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

    Caro Santa,

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    Perché la denominazione dei giorni della settimana, a prima vista insignificante, trova il suo significato, descrivente

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    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

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    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

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    Oscar

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    Oscar

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    Grazie di cuore.

    Oscar

  • oscaraph

    Caro Santa,

    qui ho chiesto il tuo aiuto. La domanda (che pongo anche ad Umar, sperando che càpiti qui) è la seguente.

    Perché la denominazione dei giorni della settimana, a prima vista insignificante, trova il suo significato, descrivente

    l’esatta successione [geocentrica] dei pianeti, qualora si enumerino tali giorni alternativamente, cioè l’uno sì e l’altro

    no
    , ovvero nell’arco di due settimane?

    Si considerino in tal senso, nella scaletta seguente, i soli giorni in maiuscolo: LUNEDÌ – martedì –

    MERCOLEDÌ – giovedì – VENERDÌ – sabato – DOMENICA

    lunedì – MARTEDÌ – mercoledì – GIOVEDÌ – venerdì –

    SABATO.

    Mi scuso per il flagrante OT, come si dice in gergo, ma gli è che ‘un mi par vero di poter contare sulle tue conoscenze, oltre che su quelle dei tuoi lettori.

    Grazie di cuore.

    Oscar

  • anonimo

    Caro Oscar,

    so molto poco di astronomia e astrologia, non posso aiutarti se non con una considerazione a latere.

    Saprai che nella “scienza” della Chiesa secoli orsono è esitito un metodo di studio a cui venne dato il nome di Concordismo.

    Consisteva nel fare aderire le interpretazioni letterali delle Scritture con le evidenze scientifiche che il tempo apportava.

    Era un metodo sbagliato per molti versi, non tanto perchè intendesse piegare la scienza alla Tradizione (cosa che sarebbe corretto pretendere) quanto perchè confinava la stessa Tradizione in un ambito non proprio, dando ad essa un significato molto ristretto.

    La malattia del letteralismo.

    La stessa che hanno ancor oggi gran parte dei “professionisti” della religione, non importa se preti, imam (fra i peggiori in questo senso), rabbini (peggiori ancora) o che altro.

    Cosa c’entra con le tue domande ti chiederai.

    C’è un’analogia, oggigiorno si vive un processo che spinge a voler scoprire tutti i segreti, a sondare tutti i misteri, insomma, a cercar qualcosa che “faccia quadrare i conti”…

    Allora potremmo partire avventurandoci nella numerologia,

    il simbolismo legato al numero sette, si potrebbe compiere tantissima strada ma alla fine chiedo: perchè?

    Facciamo così: se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto.

    Mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).

    La fede però è come una piuma, dice una Tradizione,

    e come piuma il vento la porta sù o giù, a seconda di come esso soffi. Per cui nessuna “garanzia” su di essa, non siamo noi a padroneggiare la fede.

    Potrebbe darsi che sapere la risposta giusta ci renda saldi per un po’, poi arriva una prova contraria che confuta la nostra e allora, a rigor di logica, dovremmo crollare.

    Basta dai, la smetto perchè so che posso apparire pesante.

    Non ti voglio scoraggiare, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere.

    Mi viene in mente l’Uno che, tra le innumerevoli altre forme, si manifesta mediante il due.

    Yin e Yang. Bene e Male. Luce e Ombra.

    Due settimane forse sono una sola.

    Mah.

    Quando mi pigliano ‘ste curiosità ricordo sempre a me stesso una legge del profanissimo ma quantomai veritiero Murphy:

    “con un numero di dati sufficiente può esser dimostrata qualsiasi teoria” ;-)

    Ciao Oscar!

  • anonimo

    il mio commento n.5O è assolutamente ironico… , non confondere il destino col Destino, e questo cominciare i discorsi senza finirli mi fa sorridere, il mio Maestro mi fa parlare. Ciao!w.j.

  • anonimo

    Cara w.j.,

    bisognerebbe ci mettessimo d’accordo, come vedi il permesso di parlare e rispondere non è revocato riguardo qualsiasi cosa, anzi lo è solo riguardo quei messaggi specifici, il n.46 e il n.47.

    Ci sono ragioni imprescindibili che secondo me andrebbero sottoscritte per continuare serenamente a dialogare.

    Primo perchè non siamo a casa nostra, come ospiti abbiamo dei doveri verso il “padrone di casa” e gli altri ospiti.

    Siamo sicuri di avere il permesso, o di esser graditi, a fare e dire ciò che vogliamo e possiamo in questo specifico caso?

    Secondo perchè proseguire il dialogo mi pare potrebbe farci inciampare in una polemica di ordine individuale.

    Terzo perchè nel caso avessimo l’autorizzazione a proseguire, questo dialogo dovrebbe quantomeno interessare (o “intrigare” , verbo orrendo in uso oggigiorno) altri che non solo noi due.

    Quattro perchè son talmente tanti gli aspetti che possono venire alla luce che bisognerebbe dare un limite, una definizione di quanto si intende trattare. E anche come, attraverso quali mezzi e conoscenze.

    Il Maestro che mi ha in carico non vuole che si smentisca questa o quella convinzione, quandanche palesemente errata, se chi la possiede in seguito a ciò potrebbe offendersi o risentirsi.

    Questa sarebbe già una ragione sufficiente per tacere, se non bastasse la pura e semplice obbedienza ad un suo divieto senza che esso sia discusso.

    Alla luce di quanto affermi nei tuoi commenti queste stesse ragioni esistono in abbondanza e sarebbero dimostrabili.

    Se fossi incuriosita a tal punto da voler sapere le ragioni per cui il metodo in uso al nostro Maestro mi impedisce di rispondere posso spiegartele, le conosco.

    Sarebbe forse più delicato ed educato farlo privatamente, a meno che non intervengano elementi tali da far ritenere la cosa utile a tutti i lettori.

    Ecco quattro buone ragioni per credo ci si debba mettere d’accordo, pena il fatto di apparire testardi e maleducati, cosa che credo nessuno di noi voglia.

    Ciao, buona giornata.

  • oscaraph

    Caro Umar,

    il tuo commento m’è tanto piaciuto che l’ho copincollato chez moi. Me ne scuso con Santa, che spero non se n’abbia a male perché, tutto sommato, è doppiamente anonimo.

    La tua sollecitudine, sia nei miei che nei riguardi, per esempio, di W.J., è lodevolissima. Ti invidio un Maestro di tale sensibilità, tanto più che non ne ho alcuno, di maestro in carne ed ossa. Il solo che ho è cartaceo, quindi leggibile [ed eleggibile] da chiunque e, per giunta, impossibilitato a ripudiare, se non tramite l’astrusità del testo, chi si considera suo discepolo.

    Veniamo a noi.

    Dici piegare la scienza alla Tradizione (cosa che sarebbe corretto pretendere). Non solo corretto, ma doveroso.

    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

    Infine, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere. Per tributarGli l’ennesima lode. Il Suo giocattolo è così perfetto, sebbene quel che ne capisco sia ridicolmente minimo, che non mi stanco mai di ammirarlo. Se hai tempo [e voglia], un’ipotesi di risposta la trovi qui. Al riguardo, Murphy ha perfettamente ragione. Perciò i fatti non contano nulla, rispetto alle teorie che, essendo tutte dimostrabili, ti lasciano intera la responsabilità di averle abbracciate, a priori ed a posteriori.

    Salam aleik

    Oscar

  • oscaraph

    Caro Umar,

    il tuo commento m’è tanto piaciuto che l’ho copincollato chez moi. Me ne scuso con Santa, che spero non se n’abbia a male perché, tutto sommato, è doppiamente anonimo.

    La tua sollecitudine, sia nei miei che nei riguardi, per esempio, di W.J., è lodevolissima. Ti invidio un Maestro di tale sensibilità, tanto più che non ne ho alcuno, di maestro in carne ed ossa. Il solo che ho è cartaceo, quindi leggibile [ed eleggibile] da chiunque e, per giunta, impossibilitato a ripudiare, se non tramite l’astrusità del testo, chi si considera suo discepolo.

    Veniamo a noi.

    Dici piegare la scienza alla Tradizione (cosa che sarebbe corretto pretendere). Non solo corretto, ma doveroso.

    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

    Infine, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere. Per tributarGli l’ennesima lode. Il Suo giocattolo è così perfetto, sebbene quel che ne capisco sia ridicolmente minimo, che non mi stanco mai di ammirarlo. Se hai tempo [e voglia], un’ipotesi di risposta la trovi qui. Al riguardo, Murphy ha perfettamente ragione. Perciò i fatti non contano nulla, rispetto alle teorie che, essendo tutte dimostrabili, ti lasciano intera la responsabilità di averle abbracciate, a priori ed a posteriori.

    Salam aleik

    Oscar

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    il tuo commento m’è tanto piaciuto che l’ho copincollato chez moi. Me ne scuso con Santa, che spero non se n’abbia a male perché, tutto sommato, è doppiamente anonimo.

    La tua sollecitudine, sia nei miei che nei riguardi, per esempio, di W.J., è lodevolissima. Ti invidio un Maestro di tale sensibilità, tanto più che non ne ho alcuno, di maestro in carne ed ossa. Il solo che ho è cartaceo, quindi leggibile [ed eleggibile] da chiunque e, per giunta, impossibilitato a ripudiare, se non tramite l’astrusità del testo, chi si considera suo discepolo.

    Veniamo a noi.

    Dici piegare la scienza alla Tradizione (cosa che sarebbe corretto pretendere). Non solo corretto, ma doveroso.

    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

    Infine, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere. Per tributarGli l’ennesima lode. Il Suo giocattolo è così perfetto, sebbene quel che ne capisco sia ridicolmente minimo, che non mi stanco mai di ammirarlo. Se hai tempo [e voglia], un’ipotesi di risposta la trovi qui. Al riguardo, Murphy ha perfettamente ragione. Perciò i fatti non contano nulla, rispetto alle teorie che, essendo tutte dimostrabili, ti lasciano intera la responsabilità di averle abbracciate, a priori ed a posteriori.

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    La tua sollecitudine, sia nei miei che nei riguardi, per esempio, di W.J., è lodevolissima. Ti invidio un Maestro di tale sensibilità, tanto più che non ne ho alcuno, di maestro in carne ed ossa. Il solo che ho è cartaceo, quindi leggibile [ed eleggibile] da chiunque e, per giunta, impossibilitato a ripudiare, se non tramite l’astrusità del testo, chi si considera suo discepolo.

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    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

    Infine, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere. Per tributarGli l’ennesima lode. Il Suo giocattolo è così perfetto, sebbene quel che ne capisco sia ridicolmente minimo, che non mi stanco mai di ammirarlo. Se hai tempo [e voglia], un’ipotesi di risposta la trovi qui. Al riguardo, Murphy ha perfettamente ragione. Perciò i fatti non contano nulla, rispetto alle teorie che, essendo tutte dimostrabili, ti lasciano intera la responsabilità di averle abbracciate, a priori ed a posteriori.

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    Veniamo a noi.

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    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

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    La tua sollecitudine, sia nei miei che nei riguardi, per esempio, di W.J., è lodevolissima. Ti invidio un Maestro di tale sensibilità, tanto più che non ne ho alcuno, di maestro in carne ed ossa. Il solo che ho è cartaceo, quindi leggibile [ed eleggibile] da chiunque e, per giunta, impossibilitato a ripudiare, se non tramite l’astrusità del testo, chi si considera suo discepolo.

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    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

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    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

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    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

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    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

    Infine, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere. Per tributarGli l’ennesima lode. Il Suo giocattolo è così perfetto, sebbene quel che ne capisco sia ridicolmente minimo, che non mi stanco mai di ammirarlo. Se hai tempo [e voglia], un’ipotesi di risposta la trovi qui. Al riguardo, Murphy ha perfettamente ragione. Perciò i fatti non contano nulla, rispetto alle teorie che, essendo tutte dimostrabili, ti lasciano intera la responsabilità di averle abbracciate, a priori ed a posteriori.

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    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

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    La tua sollecitudine, sia nei miei che nei riguardi, per esempio, di W.J., è lodevolissima. Ti invidio un Maestro di tale sensibilità, tanto più che non ne ho alcuno, di maestro in carne ed ossa. Il solo che ho è cartaceo, quindi leggibile [ed eleggibile] da chiunque e, per giunta, impossibilitato a ripudiare, se non tramite l’astrusità del testo, chi si considera suo discepolo.

    Veniamo a noi.

    Dici piegare la scienza alla Tradizione (cosa che sarebbe corretto pretendere). Non solo corretto, ma doveroso.

    Ancora, se mi dicessi che la tua fede, qualora trovassimo una risposta probante, si radicasse talmente nel profondo da non uscirne più, allora ci sto; mettiamoci a cercare, vagabondiamo in cerca di elemosine da parte di chi vorrà offrircele (farebbe bene all’anima se non altro, elemosinare è sempre un atto difficile da fare;-).Magnifico. Se c’è una cosa che fa bene all’anima è sentirti preso in giro, trovarti d’accordo con chi ti prende in giro e andartene in giro con lui, insieme, fino ai circoli paradisiaci. Chi non ci sta, alla presa in giro, gira lo stesso, ma nei gironi infernali.

    Inoltre, la fede è come una piuma. È vero, ed ogni giorno ringrazio il Cielo perché anche oggi me l’ha incollata in testa, questa piuma, come ieri e – spero – come domani. Se mi salverò (‘ché nella liberazione, foss’anche quella differita, ho smesso di sperare da un bel po’), non sarà certo per merito mio.

    Infine, vorrei soltanto sapere perchè vorresti… sapere. Per tributarGli l’ennesima lode. Il Suo giocattolo è così perfetto, sebbene quel che ne capisco sia ridicolmente minimo, che non mi stanco mai di ammirarlo. Se hai tempo [e voglia], un’ipotesi di risposta la trovi qui. Al riguardo, Murphy ha perfettamente ragione. Perciò i fatti non contano nulla, rispetto alle teorie che, essendo tutte dimostrabili, ti lasciano intera la responsabilità di averle abbracciate, a priori ed a posteriori.

    Salam aleik

    Oscar

  • iperhomo

    http://scara

    [..] Ascoltare il telegiornale ormai significa sorbire la propria dose di disperazione quotidiana. «Quanto materiale – sintetizza C. Brevi nel suo – ci viene fornito dagli stessi media del potere sulle nefandezze del potere, sul suo volto “impr [..]

  • iperhomo

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  • iperhomo

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  • Santaruina

    Non ho avuto il tempo poche avrei voluto per intervenire in questi giorni, ma penso anche che mai come questa volta gli interventi presenti offrano da soli sufficienti spunti.

    Oscar, fai benissimo ad utilizzare quanto qui presente come meglio credi, sempre che Umar non abbia problemi.

    Per quanto riguarda la domanda sui giorni della settimana, confesso che non ho avuto tempo per rifletterci a dovere.

    Spero di poterlo fare al più presto, la questione mi interessa.

    Blessed be

  • anonimo

    Cari amici,

    mi scuso con Carlo e con voi per un certo grado di presenza costante che prego Dio non venga scambiato per protagonismo o altro che non sia il semplice desiderio di comunicare serenamente quel che so e posso dire quale mendicante sulla Via.

    Dei miei tre figlioli, il più grande, da qualche tempo ingegnere informatico (tutto precisino, attento e attivo) mi ha insegnato una dozzina d’anni orsono ad usare il pc e mi introdotto nel mondo di internet.

    Gli devo molto da questo punto di vista, non ci sarei mai riuscito se non in quel modo. La pazienza che si ha fra consanguinei a volte è una vera e propria dimostrazione della Misericordia divina.

    Non ho proprio la testa, la forma mentis per l’uso del pc.

    Nella vita di tutti i giorni sono disordinato, non pago le multe, corro per colmare i ritardi, ironizzo su tutto (anche sulla morte!) e forse dovrei fare diversamente perchè, a ben guardare, risulto incomprensibile, cioè pazzo.

    Non che me lo dicano, per carità, saprei come difendermi da tale accusa (ammetto addirittura verosimile e legittima), si limitano a pensarlo.

    Quasi tutti gli esseri umani pensano la stessa cosa gli uni degli altri. Che i pazzi siano “gli altri”.

    Per il momento la propensione alla metafisica di mio figlio non pare si stia incanalando sui binari regolari e necessari.

    Come ogni padre mi dolgo per ogni cosa che un figliolo potrebbe, perchè ne “vede” in quanto genitore i mezzi potenziali, tranquillamente possedere e invece la lascia lì in mezzo alla strada.

    Magari alla mercè di qualche disonesto che se ne appropria indebitamente (cosa probabile di questi tempi senza alcuna legge morale che regga).

    O di qualche cittadino modello che al massimo mette tale roba, civilmente, su un muretto con scritto sopra

    “oggetto tale, ritrovato il giorno xy” (..così il furbo che passa di lì a poco sa che ci sono due fessi: uno che perde la sua roba e l’altro che pur trovandola la riperde;-).

    La mattina presto d’inverno non si può passeggiare con piacere, l’alba è l’ora più fredda e rigida della giornata.

    Anche d’estate è l’ora più fredda, solo che d’estate si chiama fresco e fa piacere.

    Credo che internet sia invernale come capo, un po’ come i guanti e la sciarpa qui in Occidente.

    O sulle montagne.

    Al mare non so, ai tropici, all’equatore, insomma al caldo, immagino che internet sia tipo una vestaglia leggera, un capo notturno.

    Ora mi chiedo: si possono portare sciarpa e guanti d’estate?

    No, bisogna uscire senza, a meno che non sia malati o nella testa (come certi barboni simpatici che li vedi col cappotto a luglio) o nel corpo rabbrividito da qualche freddo anomalo (nella Tradizione araba la causa basilare di qualsiasi malattia è che essa derivi da una qualche forma di “raffreddamento”, interno od esterno che sia).

    Carlo ci ha confessato di non aver visto per mesi la tv.

    Una buona, anzi ottima, scelta.

    L’ho fatta anche io, senza falsa modestia, per anni.

    Internet è più dura, al massimo son stato sei mesi senza e con una gran fatica, devo confessarlo.

    Bisogna che ci guardiamo a sta storia. Sono aspetti non secondari.

    Caro Oscar,

    volevo rispondere al tuo messaggio, lo farò in seguito, in sha Allah, e invece guarda in che casino mi sono infilato.

    Solo una domanda veloce al volo: mi puoi chiarire meglio cosa intendi per “anima presa in giro e portata nei circoli paradisiaci”?

    Grazie a tutti e buona giornata.

    (non vi preoccupate troppo, d’estate al mattino presto passeggio, verrà anche quella no? ;-)

  • oscaraph

    Dopo un saluto a Carlo (non scervellarti, ‘ché l’enigma s’è già risolto), voglio dire ad Umar che dev’essere un tipo simpaticissimo. E forse non molto più giovane di me, che però ho una figlia sola, trentenne, e due mogli, una sessantenne e l’altra cinquantenne. Naturalmente, la prima m’ha lasciato [per un altro], tanto tempo fa. La seconda, invece, non vuole lasciarmi.

    Circa il “prendere in giro”, giocavo sul doppio senso. Tu prendevi in giro me con l’«elemosina che fa bene all’anima» ed io, accettando la piccola umiliazione della presa in giro, innalzavo entrambe le nostre anime fino alla presa nel Suo giro. Tutto qui.

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