Il segreto sta nell’osservare tutto questo un po’ dal fuori.
Non è facile, quando il nostro posto è qui sotto, immersi nelle grane del giorno dopo giorno.
Ci sono visuali alte e visuali basse, questioni grandi, più grandi di noi, e questioni piccole, che poi piccole non sono, perché compongono la nostra vita vera.
E sì, i poteri occulti portano avanti i loro piani per controllare il mondo, i governi sembrano in mano ai folli, Elvis è morto, ma allo stesso tempo la rata del nostro mutuo si fa sempre più onerosa, il lavoro ci prende tutte le nostre energie, a 30 o 40 anni ancora ci chiediamo in cosa consista l’amore, e sopratutto perché debba sempre essere così difficile. Quali sono le questioni realmente importanti?
Tutte lo sono, a loro modo.
Ma ancora più importante è non farsi mai sopraffare da tutto questo.
Non c’è da avere paura.
Comunque vada l’importante sarà aver fatto la nostra parte, questo conta.
Nel nostro piccolo, prima di tutto; il quotidiano, la cosiddetta battaglia di tutti i giorni.
Un battaglia che piccola non è.
E nel frattempo possiamo ritagliarci del tempo per cercare ciò che di bello ci circonda, e cose belle ci sono.
Ed osservare il resto un po’ dal fuori, quasi dall’alto, quasi camminando nell’aria.
Tutta l’anima del Nord canta in questa splendida Donna.
E le tue parole Carlo sono bellissime, e lo sai perchè ? Come le ali di un uccello delle grandi altezze, sempre pari l’un con l’altra, sempre dritte tra di loro, e lo portano lontano senza rumore inutile.
Non sbagliai. ( passato remoto per intenderci). :)
tutta l’anima del Nord, vero.
Ed è talmente “positivo” il suo canto.
Ce n’è bisogno, ogni tanto :-)
Fatma, :-)
Quali sono le questioni realmente importanti?
nessuna. la vita è morte già dal principio… e la morte non è che la morte della morte.
Dobbiamo volgere la nostra attenzione altrove, senza perdere tempo in inutili giochini di “parole”.
(a volte credo che tutto sia solo un gioco di parole… religione, morale, leggi… parole).
Camminare nella silenziosa aria mi pare un buon rimedio.
gli occhi di tarja sono inconfondibili.
hai proprio ragione, le questioni piccole poi così piccole non sono, perchè è cominciando a coltivare il nostro fazzoletto di terra che prendiamo coscienza che attorno a noi ci sono immensi spazi da tenere altrettanto in considerazione.
tuttavia, i governi saranno in mano a degli scellerati, i mutui sono ancora da pagare, a 40 anni non riusciamo ancora a capacitarci di quella fetazione dell’io che chiamiamo amore (per citare il sommo poeta r. XDD), ma ricorda: Elvis non è morto. Elvis vivrà sempre tra noi, nei nostri cuori. :-)
p.s. non ti credere che io non legga gli altri post, anche se non lascio commenti…
;-)
Airel, eppure, finchè siamo qua, quel che ci circonda in qualche modo importante lo è.Quel che sta dentro e quel che sta fuori, per dirla in maniera più “elevata” .-)
Cecy, forse hai ragione, il Re del Rock è qui con noi… :-)
Per i commenti non ti preoccupare, a volte nemmeno io saprei cosa commentare ai miei post…
A presto :-)
camminare nell’aria é geniale x’ permette d’incontrare ‘l’intuizione creatrice’…i sassi, la sabbia, gli alberi, le montagne, i fiori sono continuamente in volo, anche i pesci, pensano di nuotare, ma in effetti volano nel profumo della luce…senza il sogno_reale del volo, la quotidianità é mutilata ed il vero senso dell’essenza ci sfugge…ciao! jam
giusto..perchè deve essere tutto cosi difficile…è pazzesco come fare una cosa sia potenzialmente semplice…
Un caro saluto
Giacomo
quella cosa…nella fattispecie…era l’amore…
“cmq. vada l’importante sarà aver fatto la nostra parte…” una frase da tenere a mente, sempre!!
sono d’accordo però
per – guardare – col distacco necessario, non dobbiamo aver paura di volare…:-)
Ciao jam, senza il sogno-reale del volo il vero senso dell’essenza ci sfugge.
Già.. :-)
Giacomo, la risposta forse sta in quel potenzialmente…
Nessuno, è un punto di inizio, probabilmente.
Capucher: come diceva il saggio Frankie hi-nrg mc, citando a sua volta il film “l’odio”:
prendo il volo, salgo, stallo e aspetto il peggio, che non sta nella caduta ma nell’atterraggio
A presto
importante a fare la nostra parte,
fedeli alle nostre idee, e pronti a cambiare se perdiamo la fiducia in che crediamo, ma sopratutto ragionarci con la nostra testa…,
sempre interessante a leggerti!
un caro saluto e
buon fine settimana!
Dici bene.
Credo che la nostra missione su questa Terra non sia quella di sondare il mistero e congetturare ma di vivere facendo ognuno la nostra parte
Qualquna, buon fine settimana anche a te :-)
Chirie, è quello che possiamo fare, in fondo…
A presto
Caro Santa,
belle le tue parole e naturalmente straordinaria la performance musicale.
Volare alto: questo manca all’anima del nostro tempo.
Con grande stima
Petrus
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio
Italo Calvino
Qualcosa del genere, che appare di semplice fattura, ma nasconde la saggezza da imparare del Vivere.
Un abbraccio
Pat
Bellissimo questo passo di Calvino.
Da ricordare.
Un abbraccio a te, Pat :-)
Petrus, sei sempre molto gentile.
Un caro saluto a te.
A presto.
Leggendo questo tuo bellissimo scritto (goditi il complimento, perchè sono piuttosto parca con te), mi è venuta in mente una cosa: siamo così presi da noi stessi, ma non fermarci mai a ringraziare per tutto ciò che abbiamo.
I poteri occulti sarebbero debellati se riuscissimo a ragionare per “dono” e non soltanto per “mancanza”. Ed il piccolo, diventerebbe automaticamente grande.
La vera bellezza sta nell’Amore.
PS. Tarja è sempre una fata.
Ragionare per “dono” e non per “mancanza”, è un bel concetto.
Fa cambiare la prospettiva su tutto.
Bentornata, a proposito.
Blessed be
rifiuto questa logica di mercato, mentre sogno di volare come le aquila
vivo con distacco dal reale e gioisco nell’interagire a piccole dosi tra il donare e ricevere amore. quello che si dovrebbe saper praticare tra gli esseri umani
ciao Santaruina
ascolto Tarja mentre gli alisei scompigliano le foglie delle palme, ma i palmeti mantengono la loro regalità anche al passaggio impetuoso del vento e fremono nel mare del cielo come mani di fate che lasciano scie preziose che sono lettere visibili-invisibili di note musicali emananti amore, formanti altopiani di gentilezza e soavità, terrazze magiche rilegate di fili d’argento per sorridere all’umanità ed al cielo. Send love to all the people, yust love, only love…..poi ascolto Bach e gli alisei scompaiono assorbiti dalla tromba dell’arcangelo proiettati nel mondo contemplativo della ricerca…preghiere come parole magiche che accendono le luci delle stelle….ciao, jam!
Arcangelica: “quello che si dovrebbe praticare tra gli esseri umani”
Dovrebbe essere la cosa più naturale..
Un caro saluto a te :-)
Jam: come sempre, quel qualcosa in più :-)
A presto
Mio caro, sai bene che le cose naturali e semplici “risultano essere quelle più ambite e rare” in questo nostro contesto sociale………
Felice domenica
E’ quasi un paradosso, ma è così.
A presto :-)
Un pizzico di sano distacco, insomma :) Finché non si tratta di cose gravi, ormai ci riesco abbastanza bene ;)
Potrei fare di meglio però: usando un po’ di più di ironia e, soprattutto, autoironia. Già le uso eh! Ma… a volte mi ce ne vorrebbe un pizzico di più! :)
concordo in pieno!
ho parecchio da leggere qui da te, una breve pausa e torno
ciao :-)
Camminando nell’aria poggiando i piedi per terra ;)
Tra Cielo e Terra, insomma :-)
A presto
yesssssss ;)