di Gianfranco Bertagni, “Il Simbolo in Mircea Eliade”
“I simboli possono rivelare una modalità del reale o una struttura del mondo che non sono evidenti sul piano dell’esperienza immediata.
I simboli religiosi […] svelano il lato miracoloso, inesplicabile della Vita e ad un tempo la dimensione sacramentale dell’esistenza umana”.
Per la mentalità arcaica, il mondo è un organismo nel quale tutto è collegato.
Ogni segno ne richiama altri, e così i diversi piani della realtà comunicano tra loro.
Se un solo oggetto indica la natura intera, ciò è dovuto alle caratteristiche del simbolo: “Se il Tutto esiste nell’interno di ciascun frammento significativo, questo […] avviene […] perché ogni frammento significativo ripete il Tutto”.
È allora possibile passare dal piano isolato del simbolo a quello del simbolismo; ed è proprio ciascuno dei suoi elementi che lo riassume e lo evoca interamente; non si può parlare di simbolo che sia isolato: “Non esiste simbolo, emblema o efficienza che sia monovalente o singolarizzato.
Tutto è collegato, ogni cosa è legata alle altre, formando un insieme di struttura cosmica”.
Se ogni simbolo richiama un simbolismo, allora quest’ultimo può essere studiato solo attraverso un esame di tutti i simboli che ne costituiscono la trama: “Ogni simbolismo «fa sistema» e si può realmente comprenderlo soltanto nella misura in cui lo si considera nella totalità delle sue applicazioni particolari”.
Il motivo per cui il simbolismo non è solo un insieme, ma è un ‘sistema’ è dato dal fatto che esso, come un organismo vivo, “permette la circolazione, il passaggio, da un livello all’altro, da un modo all’altro, integrando tutti questi livelli e piani, ma senza confonderli.
La tendenza a coincidere col Tutto dev’essere intesa come tendenza a integrare il «tutto» in un sistema”.
Il simbolo non solo richiama una modalità trascendente quella profana, ma fa sì che anche la realtà quotidiana venga trasfigurata: “La multivalenza simbolica di un emblema o di una parola appartenente alle lingue arcaiche ci obbliga continuamente a notare che, per la coscienza che le formò, il mondo si rivelava come un tutto organico”.
La peculiarità di questo tipo di realtà, nella quale viene compresa e vissuta la forza del simbolo, è che i piani interferiscono tra loro; ad esempio: “La fecondità della donna influisce sulla fecondità dei campi, ma l’abbondanza della vegetazione, a sua volta, aiuta la donna a concepire”.
L’esempio classico, su cui Eliade torna più volte, è la luna:
“La grande importanza della luna nelle mitologie arcaiche, e soprattutto l’integrazione in un unico ‘sistema’, da parte del simbolismo lunare, di realtà diverse tra loro come la donna, le acque, la vegetazione, il serpente, la fertilità, la morte, la ‘ri-nascita’, ecc.” […]
Tratto da : Il Simbolo in Mircea Eliade
Gli ultimi arrivati tra gli “eletti” , i filosofi, sono riusciti a desacralizzare una delle più importanti ierofanie cosmiche.
L’uomo si è riconosciuto nella “vita” della luna non soltanto perché la propria vita ha fine, come quella di tutti gli organismi, ma soprattutto perché la luna nuova rende valide, con la sua sete di rigenerazione, le sue speranze di rinascita.
Un oggetto sacro , quali che siano la sua forma e la sua sostanza, è sacro perché rivela la realtà ultima, o perché vi partecipa.
Quindi anche la Luna non fu mai adorata per se stessa, ma fu adorata in quel che rivelava di sacro, cioè nella forza concentrata in lei, nella realtà e nella vita inesauribile che manifesta.
Mircea Eliade
Certamente il simbolismo è stato ed è importante in qualunque cultura, sia essa occidentale che orientale. Mi piacerebbe aggiungere qualcosa che non ha nulla a che vedere col simbolismo, ma con l’influenza della luna. Gli antichi, ma anche oggi, credevano che la luna influenzasse le colture agricole, le semine, le raccolte dei frutti, i tagli dei prati, addirittura era meglio tagliare i capelli in luna calante se si desidera che crescessero lentamente o viceversa; stessa cosa dicasi per le unghie.
Notevole è la sua capacità d’influenzare il carattere degli uomini: si è fatto caso che durante la luna piena vi sono più liti e malumori?
Mio nonno raccomandava iniziare un lavoro quando la luna era crescente, affinchè la sua energia potesse essere d’aiuto.
Piccole cose della tradizione passata che reggono ai tempi moderni.
Felicità
Rino, solare.
Ciao Rino, ho ancora ricordo delle credenze di cui parli, per come me ne parlavano i nonni.
Aggiungo alle tue considerazioni che anche oggi è statisticamente provato che certi comportamenti sono più frequenti nelle notti di luna piena, e non è un mistero di come ad esempio le sezioni operative dei pronti soccorsi siano sempre maggiormente all’erta in queste notti.
Blessed be
in unica cosa che credo la “magnetismo, influenza della luna”
fino a tagliarmi i capelli, seminare nell’0rto,
tramutare vino, oglio e cosi via, lunga la lista…
bello e interessante il tuo post,
ciao e una bella finesettimana!
Grande esoterista Mircea Eliade. Purtroppo screditato da pregiudizi politici che nulla hanno a che vedere con il valore dello studioso e del letterato. Lessi tempo fa Il mito dell’eterno ritorno e Miti sogni e misteri e ne rimasi affascinata. Dovrei riprendere quelle letture.
Sono rientrata da pochi giorni dopo una lunga assenza e riprenderò a frequentarti.
Ciao e a presto
Qualquna: un buon week end anche a te :-)
Chirieleison: bentornata :-)
Quel “to be or not to be” immutabile cominciava ad inquietarmi…
Su Eliade hai ragione, il modo per apprezzarlo è semplicemente leggere le sue opere.
Blessed be
UN ESPERTO CI PARLA DI SIMBOLISMO E DI OCCULTO…SOCIETA’ SEGRETE NON PIU’ COSI’ SEGRETE !!!
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