Sia il tuo cuore libero da ogni astio,
sorridi a chi ti reca offesa,
benedici e cambia strada.
Se Dio lo vorrà,
vecchi sentieri
si congiungono di nuovo.
Sappi sempre perdonare,
perdona e ricorda
senza rancore.
Siano le tue intenzioni sincere
e quando recherai dolore
– perchè lo farai, prima o poi –
ferma il tempo, e fai il possibile
per recuperare i frammenti.
Fa’ che il piccolo sasso
che porti in mano
finisca nella parte giusta della bilancia
del bene e del male.
Non disperarti per quanto sia piccolo
il tuo contributo;
fanne buon uso.
Concedi il tuo amore
e il tuo affetto
senza aspettare nulla in cambio;
e a chi te lo nega,
concediglielo due volte.
Sappi attendere quando il mare
è in burrasca,
sfrutta il vento a favore
e riposati durante il temporale.
Se perdi di vista la tua Cattedrale
ricorda, sempre,
che la vita
è il viaggio.
Sempre con la Cattedrale nel cuore
sappi essere un buon viandante.
E se per tutto questo
sarai chiamato stolto,
ancora una volta,
sorridi,
non giudicare,
e benedici.
Questa l’avevo scritta e pubblicata 5 anni fa.
Me ne ero completamente dimenticato, e l’ho riletta casualmente poco fa, mentre ero in cerca di altro all’interno del blog.
E’ stato come leggerla oggi per la prima volta.
Molto sentita. E bella.
Amen!
Complimenti.
Grazie a voi.
Sì, è la via difficile. Veramente.
Una cosa più difficile, così mi sento di dire,
e senza voler assolutamente inficiare il valore di quanto hai detto,
è perdonare sé stessi
Houston,
abbiamo un poeta!
Parole giuste al posto giusto nei tempi giusti.
Grazie
sR
Grazie per averla pubblicata.
Elena
Ti legge anche la grande stampa per caso?
http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/eol/eol2-extra/2012/06/13/jpg_2184355.jpg
Ciao Calvero
è vero, molto vero, perdonare se stessi è spesso difficilissimo.
Eppure, questa incapacita è anche una delle cose più propriamente umane che ci possano capitare: faticare a perdonare se stessi significa che si è consapevoli di aver commesso degli errori, significa avere una coscienza che sa distinguere quello che è giusto da quello che è sbagliato.
ed avere una coscienza non è così scontato.
D’altra parte, è proprio questa coscienza che ci tormenta, ma questo significa solo che si è umani, appunto.
A presto
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Ciao sR
una volta provai a scrivere una poesia ma non andò molto bene.
Da allora scrivo solo in prosa, poi magari aggiungo qualche “a capo” in più del dovuto e poi mi dico: “close enough“.. :-)
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Elena
grazie a te..
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Hiei
la cosa particolare è che un dialogo del genere è considerato umoristico.
Voglio dire, benedire e farsi benedire dovrebbe essere operazione comune per un clero che crede in quello che rappresenta, ed anche il fatto che in Italia l’esoressione “andare a farsi benedire” abbia assunto una connotazione scherzosa è parecchio particolare.
Così giovane, e già così saggio… tremo al pensiero di quel che saprai tirare fuori a 90 anni! :-)
Me la ricordavo vagamente, comunque, e ricordo che anche l’altra volta è stata come un’ispirazione. Complimenti, davvero!
Miriam
Dimenticavo: l’angelo è ora più bello che mai!
Blessed be,
Miriam
Ciao Miriam
sei sempre molto gentile, ti ringrazio.
A dire il vero a volte ho l’impressione di regredire, col passare degli anni.
Questo scritto è di cinque anni fa, e come dicevo prima mi è sembrato di leggerlo per la prima volta, ieri.
Il viaggio è ancora lungo..
A presto :-)
p.s: sono contento che tu abbia notato l’angelo, ho fatto decine di prove prima di giungere a questa versione..
Ma…ma…
Stavo per chiederti chi l’aveva scritta, (pensavo davvero a un qualche poeta sufi) perché ho deciso che la voglio scolpita sulla mia lapide. Per ora cerco di scolpirmela nella memoria e tirarla fuori all’occasione, cioè quando mi arrabbio con le pentole da lavare, i parenti serpenti e il futuro nebuloso.
Grazie Carlo, ti abbraccerei!
… e che al male da noi causatosi possa noi stessi portare rimedio,
Grazie Santa
è bellissima
DomeNIco
Più che la “Via Difficile” sarei quasi tentato di consigliarti di intitolarla “Mission Impossible”.
Effettivamente leggendola avverto una felicità interiore che nasce dal credere di essere già riuscito a raggiungere tale livello; poi però pensando a tutte le imprecazioni e gli strali che, ad esempio, tiro al malcapitato di turno che mi taglia la strada o non si toglie dall’incrocio utilizzando il tempo necessario ma addormentadocisi, mentre sono alla guida, mi rendo conto che la strada che devo fare è ancora lunga.
Saluti.
Complimenti !!! Degna di un poeta sufi di cui ti posto a memoria (per cui può esserci qualche imperfezione) una che mi piace particolarmente: “La verità era un grande specchio nel cielo. Cadde e si ruppe in un infinità di pezzi. Ognuno ne prese un pezzo e vendendo riflessa la propria immagine penso di conoscere tutta la veità”. Mi sa che ho sbagliato qualche parola ma penso che il senso sia chiaro lo stesso.
E’ vero che il viaggio è ancora lungo ma è come si viaggia che conta …
Namastè
Zuptepi
troppo buona, sono solo pensieri sparsi buttati giù senza pensarci troppo.
Comunque, se ti torneranno utili in qualche modo, specialmente con le pentole e le faccende di casa, allora qualche utilità l’avranno avuta :-)
Sulla mia di tomba, comunque, vorrei che ci fosse scritto “Perlomeno ci ho provato”.
E’ una frase che mi devo ancora guadagnare, in ogni caso..
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Ciao DomeNIco, grazie a te :-)
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Cristiano CN12
Più che la “Via Difficile” sarei quasi tentato di consigliarti di intitolarla “Mission Impossible”.
Già, per adesso nemmeno ci sono molto vicino..
Però sono convinto che la via giusta passi di là..
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Ciao Cristiano
bella la riflessione del sufi..
tanti specchi, e noi perdiamo il nostro tempo nel fissarli..
A presto :-)
Abbiamo un amico, un amico intimo che in certe occasioni sembra essere il nostro peggior nemico. Un amico a due facce, da una parte quella solare della certezza, dall’altra quella notturna del dubbio.
Passiamo la vita cercando delle certezze e spesso troviamo dei dubbi, ma il dubbio è nostro amico, senza l’aiuto del quale non ci sarebbe mai una crescita. Povere persone sono coloro che non sono mai tormentati dal dubbio, l’acqua ha bisogno di scorrere altrimenti diventa stagnante.
La mia personale filosofia si limita ad una considerazione molto personale: Ci sono cose che sappiamo e su quelle bisognerebbe fondare le nostre certezze. Ci sono cose che crediamo e di quelle dovremmo dubitare.
So di esistere, mi rendo conto di respirare e intuisco che dietro il respiro c’è molto di più di quanto possa mai immaginare. Questo è ciò che so, di cui non dovrei mai dubitare e su cui posso fondare le mie certezze.
Credo invece molte cose, che forniscono la mia particolare e complessa descrizione del mondo. Su questo non dovrei mai avere certezze, ma solo dubbi, perché so che tutto ciò che penso cambierà nel giro di poco tempo. Basta saper aspettare e tutto il pensiero si ribalta, tutte le certezze crollano, e ci si consolerà nell’illusione di arrivare ad una verità impossibile, perché la Verità non può essere rinchiusa in una Descrizione.
Forse mi sbaglio, ma percepisco un dubbio nell’aria. Un dubbio profondo che non è ancora risalito in superficie, come fosse una piccola crepa in una fortezza.
Se fosse vero, ritieniti fortunato, perché il dubbio è un amico, anche se scomodo, non un nemico.
E’ una bella riflessione questa, Democrito..
Grazie a te, a presto
Ciao Carlo :)
Grazie per il componimento, tocca il cuore…
Approfitto di questo spazio, se me lo concedi, (ma non credo ti dispiaccia) per condividere questa poesia di Rumi:
Il rubino
Un’amata chiese all’amante:
“Chi ami di più, te stesso o me?”.
“Dalla testa ai piedi sono diventato te.
Di me non rimane che il nome.
La volontà l’hai tu. Tu sola esisti.
io sono scomparso come una goccia d’aceto
in un oceano di miele”.
Una pietra diventata rubino
è colma delle qualità del sole.
Niente della pietra vi resta.
Se ama se stessa, ama il sole;
se ama il sole, è se stessa che ama.
Non c’è differenza tra questi due amori.
Prima di divenire rubino la pietra è nemica
a sé stessa.
Non uno esiste, ma due.
La pietra è oscura e cieca alla luce.
Se ama sé stessa è infedele, si oppone
intensamente al sole.
Se dice “io” è solamente tenebra.
Un faraone si proclama divino e viene abbattuto,
Hallaj dice lo stesso ed è salvato.
Un io è maledetto, l’altro io benedetto.
Un io è una pietra, l’altro un cristallo.
Uno è un nemico della luce, l’altro la riflette.
Nell’intimo della propria coscienza , e non
mediante una dottrina,
è uno con la luce.
Lavora alle tue qualità di pietra
e diventa splendente come il rubino.
Pratica la rinuncia e accetta le difficoltà.
Vedi sempre la vita infinita nella morte dell’io.
La tua pietra scemerà, si accrescerà la tua natura
di rubino.
I segni dell’esistenza individuale lasceranno
il tuo corpo
e l’estasi ti prenderà.
Diventa tutto udito come un orecchio
e otterrai un orecchino di rubino.
Scava un pozzo nel centro di questo corpo,
o prima ancora che il pozzo sia scavato
lascia che Dio attinga l’acqua.
Impegnati sempre a raschiare la sporcizia dal pozzo.
A tutti quelli che soffrono
la perseveranza reca buona sorte.
Il Profeta ha detto che ogni prostrazione
in preghiera
è un colpo alla porta del cielo.
Se si continua a bussare,
la felicità rivela il suo volto ridente.
Rumi
Riesce a trasmettermi una grande tranquillità………..
Ciao
Antonio
Ciao thespider
come ben hai intuito, non mi stancherei mai di leggere i versi di Rumi :-)
grazie
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Ciao Antonio
questo mi fa piacere..
A presto
Molto bella la tua esortazione poetica e molto intense le parole di Rumi, se posso contribuire anch’io, ti lascio due apoftegmi dei Padri del deserto che medito spesso.
Un figlio va dal padre, gli chiede la sua parte e se ne va, sperpera tutto in vino e prostitute e ritorna dicendo che farà il servo per un tozzo di pane.
Il padre gli dice che c’è ancora un pezzo di terreno che gli spetta, da cui può cavarci di che vivere, ma bisogna bonificarlo, l’abbandono l’ha fatto diventare una selva di rovi.
Il figlio accetta e ringrazia, il giorno dopo prende la zappa e va al suo campo, ma quando lo vede si scoraggia, si stende in terra e dorme tutto il giorno, la sera torna e lo racconta al padre che gli dice, domani andrà meglio.
Il giorno seguente succede lo stesso e anche quello dopo, il figlio teme di non farcela.
Allora il padre gli dice, vai al campo, pulisci lo spazioo che ti serve per dormire e dormi.
Il figlio fa così e tutti i giorni pulisce solo lo spazio per dormire e in capo a poci mesi ha finito il lavoro.
L’altra è questa:
Un monaco si reca nell’eremo di San Macario, entra e si siede, il santo gli chiede cosa vuole,e il monaco dice; faccio i digiuni, prego tutta la notte, lavoro ai cesti di vimini e recito ininterrottamente la preghiera di Gesù; che altro posso fare?
San Macrio allora si alza in piedi, apre le braccia e da lui si sprigiona una luce tale che il monaco si getta a terra coprendosi gli occhi.
Dopo qualche istante il santo torna a sedersi e gli dice; fai così, diventa un fuoco.
Davvero molto belli Mario.
Mi soffermerò specialmente sul primo, a lungo.
A presto :-)
Soffermatici giusto lo spazio che ti serve per dormire il resto della giornata, :))
Terrò a mente il tuo consiglio :-)
uno scritto bellissimo Santa..
la via è difficile e stretta, ma è l’unica che conduce alla vita. (Matteo7:13,14)
anche per me è ancora lunga..
che Dio ci sostenga
Giona
Stai sempre bene Giona :-)
Seconde te chec sei del mestiere è un segno del cielo?
Forse qualche esperimento del governo cinese?
Voglio sperare che quando arriveranno i segni dal cielo saranno un po’ più eleganti :-)
Per qualcuno la vita è decisamente facile
http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/06/21/news/googoosha-37620943/
Per tornare un attimo sull’argomento Olimpiadi:
Trolling level: questi hanno proprio rotto il cazzo.
Certo che se c’è davvero gente che ascolta della merda come quella dei video musicali citati se la sterminano mi fanno solo un favore…non ho visto tutta la serie ma come serie di coincidenze non è male.
Visto che ti diletti nell’analizzare i video satanici, che ne pensi? Se anche la storia dell’attentato fosse una bufala, che significato ha tutto ‘sto lavoro – che un senso ce lo avrà sicuramente…pure fuori contesto un paio di cose interessanti le ho notate, tipo i citrulli incappucciati del secondo video.
“We can make an earthquake happen here”.
Ma davvero? Interessante…
buongiorno Santa,
scrivo per la prima volta.
volevo ringraziarti per i contenuti del tuo blog.
cercherò di tenere il mio fiammifero acceso a mo’ di fiaccola,
mi sono permesso di postare la tua poesia su un altro sito,naturalmente con il link :-)
buona giornata a tutti
Mario
Per qualcuno la vita è decisamente facile
probabilmente conduceva una vita un po’ “noiosa”, ed ha sentito la neccessità di “nuove sfide”.
Mi pare si dica così.
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Hiei
la cosa inizia a diventare interessante.
Sicuramente ci sono molte forzature in questi video, ma ciò non toglie che molte delle stranezze riscontrate sono assai curiose, oltre che poco logiche (video cinese sugli europei in primis)
Marco, l’autore del blog The Synopticon, penso che ci vedrebbe dei chiari segni di sincromisticismo, ovvero arte di creare involontariamente messaggi a carattere profetico o esoterico.
In ogni caso, il cattivo gusto si spreca..
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Ciao Giacomo
un grazie a te :-)
Fino a che punto sei arrivato? Io mi sto sbobinando tutto…la parte centrale è noiosa, alcuni eventi non direttamente correlati invece sono interessanti così come il programma della cerimonia d’apertura a cura del regista di “28 Giorni Dopo” ma per restare nei temi a noi cari, parte 8 minuto 7:30 dove si parla della colonna sonora dei Giochi.
The Clash – London Calling
London calling to the faraway towns
Now that war is declared-and battle come down
London calling to the underworld
Come out of the cupboard, all you boys and girls
London calling, now don’t look at us
All that phoney Beatlemania has bitten the dust
London calling, see we ain’t got no swing
‘Cept for the ring of that truncheon thing
CHORUS
The ice age is coming, the sun is zooming in
Engines stop running and the wheat is growing thin
A nuclear error, but I have no fear
London is drowning-and I live by the river
London calling to the imitation zone
Forget it, brother, an’ go it alone
London calling upon the zombies of death
Quit holding out-and draw another breath
London calling-and I don’t wanna shout
But when we were talking-I saw you nodding out
London calling, see we ain’t got no highs
Except for that one with the yellowy eyes
CHORUS
Now get this
London calling, yeah, I was there, too
An’ you know what they said? Well, some of it was true!
London calling at the top of the dial
After all this, won’t you give me a smile?
I never felt so much a’ like
…war is declared? Calling the underworld? A NUCLEAR MISTAKE??
Ed è un pezzo del 1979…cazzo ma questi sono veramente dei trolloni epocali, non ce n’è…
alla fine l’ho visto tutto, anche se in effetti è più un insieme di “sensazioni” che altro.
Tanti flebili indizi, che nessun “tribunale” prenderebbe in considerazione.
Certo, a livello narrativo si crea una storia coerente, e qui sta tutto l’interesse del filmato, e di tutti i filmati simili..
E London Calling sembra scritta da un proto-complottista che aveva preconizzato questo momento :-)
E’ bellissima Carlo: un vero atto di benedizione, che porta in sé lo spirito del maestro seduto sulla collina, in Matteo 5, nell’intimità dei suoi più cari amici.
Abbiamo perso il senso della parola che edifica, che scava una via stretta, siamo sempre più la corrotta ed incoerente sorgente d’acqua potabile e velenosa di cui dice San Giacomo nella sua Lettera. Ma così si fa il gioco della tenebra. C’è bisogno del timone diritto, invece.
Ti auguro di continuare a comminare per fiducia e non per visione.
Stai sempre bene anche tu Doulos :-)
a presto
a volte ho paura di benedire il mio pensiero. Soprattutto quando mi risuona dentro con voce canzonatoria e sfidante
Complimenti davvero!
Seguo da tempo il tuo blog, e non solo scrivi ottimi articoli di rara e raffinata intelligenza, ma anche bellissime poesie!
Grazie,
Mirko
Molto belle le tue parole.
In cambio, ti offro queste.
Lascia che ogni parola che mormoro diventi canto del tuo nome,
che ogni gesto sia un mudra,
che ogni mio passo sia attorno a te,
ogni cibo consumato e ogni bevanda siano fuoco offerto per te,
che il sonno sia il mio profondo saluto a te,
e che ogni gesto compiuto per mio piacere si trasformi nell’offerta della mia devozione.
Adi Sankara
Sundary Lahari, 27
(L’onda della bellezza)
Ciao Santa,
molto bello, sono lontanissimo dal realizzarne la decima parte…
Forse hai già letto questa notizia:
http://www.gianlucamarletta.it/wordpress/2012/06/documentorockefeller/
che ne pensi? Al confronto i famosi protocolli dei savi paiono un documento impreciso e raffazzonato. Se non è un falso(?) pure questo.. c’è da domandarsi come mai nessuno ne chieda conto agli estensori.
Ciao Rififi,
bellissimi gli apoftegmi mi puoi dare il riferimento bibliografico?
Saluti
Max
Ciao a tutti,
Hiei, io ci vivo a turnpike lane a londra, se scoppia una bomba sarò fra i primi a sentirla, in caso v’avviso…:D
Brokencircle
LoL, sempre utile avere notizie di prima mano…
Ci terrai aggiornati, allora, sperando che si tratti solo di suggestioni, ovviamente :-)
Eh già…
Per la cronaca, qui la situazione è tutto sommato tranquilla, niente isterie solo tanto business, come al solite, si nota solo molta più polizia in giro e qualche controllo, ma immagino che il bello debba ancora arrivare, solo nei pressi di king’s cross, dove tra l’altro lavoro, i controlli sono più fitti per via del continuo via vai di treni e turisti, si aspetta il putiferio durante i giochi, ma l’aria al momento e tranquilla, tutto scorre…
Risalta solo un pò di malessere da parte dei lavoratori del servizio dei trasporti tfl…solite liti fra sindacati scioperi aumenti dei salari non pervenuti…insomma il vecchio mondo continua a girare come al solito qui nel vecchio regno unito…e la gente continua a fare cose inutili ogni giorno, come il precedente, anche il sottoscritto…un abbraccio a tutti quanti.
brokencircle
Santa avevo già letto tempo fa queste tue parole, che dire, bellissime e sentitissime, grazie per averle condivise, la via è difficile si, ma una dolce ricompensa aspetta il viandante affannato alla fine del suo viaggio. Buon viaggio dunque.
The Arab Spring has spawned a new generation of British-born terrorists after al-Qaeda lured dozens of would-be bombers abroad to train for possible attacks on the UK, the head of MI5 warned
http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/al-qaeda/9354259/Arab-Spring-provided-new-breeding-ground-for-British-terrorists-spy-chief.html
No, così, tante volte il caso… :’D
“E’ stato come leggerla oggi per la prima volta.”
…sono le sensazioni che ci incoraggiano a proseguire il viaggio, gli indizi che rafforzano in noi la consapevolezza che il tempo è creatura. è sempre la prima volta, ma è anche l’unica, come il presente.
domani sarà ancora oggi, il viaggio è sempre lungo, ma il presente non scade mai.. per Grazia divina.
Ciao Alo
A quella voce non bisogna dare troppe attenzioni :-)
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Mirko,
grazie a te :-)
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Hildegard
bella davvero, grazie :-)
Ciao Max
sì, l’avevo letto..
Che dire, pare che ci godano molto ad immaginare certi scenari…
Fanno solo tristezza.
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Voce di1
il viaggio è sempre lungo,
grazie anche a te :-)
vorrei una delucidazione se possibile, che cosa si ottiene seguendo una o l’altra mano? e perchè sia da una che dall’altra parte “l’elite” lascia nell’ignoraza la “massa”? ciao :)
Ciao
immagino che la domanda si riferisca all’altro articolo :- )
“cosa si ottiene” forse non è l’espressione giusta.
E’ cosa si vorrebbe ottenere..
La via della mano destra è un percorso spirituale che punta al ricongiungimento col principio creatore, la via della mano sinistra è una esaltazione del proprio ego, a scapito di tutti gli altrei e di tutto il resto.
L’elite, nel secondo caso, persegue i suoi scopi, e lascia nell’ignoranza la massa perchè non può permettersi di palesare le sue reali intenzioni.
A presto
scusa! si è l’altro post che volevo commentare.
grazie della risposta, ciao.