There’s a darkness upon you that’s flooded in light
Una grande distesa, senza recinti.
Una distesa e la sua storia.
Questa è la semplice idea del videoclip realizzato per Head Full Of Doubt/Road Full Of Promise, struggente canzone pubblicata nel 2009 dal gruppo degli Avett Brothers.
Una animazione che racconta la storia di quel prato, una sola inquadratura in cui non accade nulla di eccezionale, eppure accade tutto quello che si può raccontare.
Perchè in poco più di quattro minuti c’è la descrizione dei tempi che stiamo vivendo, di una intera civiltà, della natura e del progresso, e dell’ineluttabile cerchio, col suo inizio e la sua fine che coincidono, che sintetizza ogni realtà di questo mondo.
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E’ uno dei video che più mi ha colpito negli ultimi anni, e forse vi ho visto dentro troppe cose.
Comunque sia, vi è raccontata una storia, e ci riguarda tutti.
Nei prossimi giorni il blog riprenderà il suo corso naturale.
Per il momento, complici anche i giorni “di festa”, sto attraversando la solita, periodica, leggera repulsione nei confronti del mondo della rete.
A presto
La vana gloria, idoli passeggeri, quanta fatica a costruire ciò di cui non abbiamo veramente bisogno per poi abbandonarlo, quanti giri inutili….
Per il momento, complici anche i giorni “di festa”, sto attraversando la solita, periodica, leggera repulsione nei confronti del mondo della rete.
Hai dimenticato di aggiungere “sana” a repulsione.
Ti segnalo il bel Des hommes et des dieux, di X. Beauvois, se ti capita un’oretta da passare in reale con qualche amico – sempre se te lo sei perso l’anno scorso al cinema. Io l’ho ritirato fuori a Natale, a me echeggia molto del tempo in cui navighiamo (lineare, niente affatto ciclico). Fra l’altro un bellissimo film sulla dimensione virile della vita – in questi tempi di latitanza della mascolinità.
Ciao Stella
quanti giri inutili
Alla fine rimarrà solo ciò che realmente vale.
Blessed be
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Doulos
Hai dimenticato di aggiungere “sana” a repulsione.
Non hai torto in questo..
Grazie anche per il suggerimento, non l’ho ancora visto in effetti.
A presto
è bello trovare ogni tanto questi messaggi in bottiglia, da naufraghi di altre isole…
Grazie Santa,
Nico (caminante ecc. ecc.)
Speriamo che come nel video tutto torni come prima…!!
Figuriamoci…
Toccanto il video comunque!
Auguri a tutti
Grazie Santa.
Questa è la mia prima volta nel nuovo spazio. Accogliente come non mai.
I migliori auguri per te e i tuoi lettori.
Leggi il mio ultimo post… ti piacerà!
sR
Molto bello. Semplice e potente. Come spesso succede.
Mi fa venire in mente che il mondo in cui vivo è diviso in due umanità: quelli che hanno il canone estetico della natura, e quelli che hanno il canone estetico della modernità.
Foreste contro palazzi.
Semplicità contro coolness.
Mare contro vacanze.
Mi dicono spesso che sono antico, anacronistico.
Ma io sono anche tranquillo. Quegli altri no.
DEFINITIVO…..!
buon anno Carlo a te ed a tutti coloro cui vuoi bene ed a tutti coloro che ti vogliono bene….
un abbraccio ….gigi
Bello il video, caro Carlo, e la storia sembra dimostrare che tutto ritorna da dove è iniziato e… nulla fa eccezione.
Sereno 2012.
Un video profetico, quasi. Grazie Santa. Hai uno dei blog più colti della rete. Ti leggo spesso e mi fa bene. Auguri per il 2012. Antonio
Ciao Nico
naufraghi, dici bene…
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Mogi
Speriamo che come nel video tutto torni come prima…!!
Tutto sarà simile ma non uguale a prima, probabilmente…
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Ciao Artù
Ma io sono anche tranquillo.
C’è solo da considerare il costo da pagare, per la tranquillità.
A presto :-)
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Gigi, un abbraccio a te
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Antonio, grazie a te, davvero.
A presto
Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l’autodistruzione di cui parlavo. L’uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L’unica vera ricchezza che in migliaia di secoli aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell’uomo sarà quello del bruto delle caverne.
Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all’uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l’uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni, cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se è questo ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?
(tratto da: don Camillo e i giovani d’oggi, Guareschi
Gabriele
Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza
Infatti, ciò che esiste e non si vede è ciò che ralmente conta :-)
A presto
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La pausa dal virtuale, e non solo, nel frattempo si è prolungata, e in questi giorni mi pesa enormemente anche il solo “informarmi”.
Repulsione totale.
Conto comunque di tornare al più presto con nuovi articoli.
Un saluto a tutti.
Un altro bel riassunto: http://www.youtube.com/watch?v=lstDdzedgcE&feature=related
Ma concluderei la canzone con un “for sure it’s not, for sure it’s not!”
Un abbraccio
A
Quelli che vi dicono che ci sono mille sfumature di grigio tra il bianco e il nero, si riferiscono alla Terra. Probabilmente non al Cielo.
In questo regno terrestre, quanto è vero che è vero, esistono il crepuscolo, l’aurora. I momenti dell’incertezza, dell’abbaglio dritto o di rovescio, dove scegli Dio, tutto intero, o ti arresti al suo Dubbio, qualunque cosa comporti. Per esempio, abbracciare il Diavolo. Qui sulla Terra il Diavolo approfitta di questi istanti di straordinaria bellezza, usando persone di naturale splendore, per la sua opera di seduzione, per finire il mondo. Si cerca di replicare qui ciò che succede in altro luogo, fuori da qui.
Per esempio, l’orizzonte deglil eventi, là dove la luce rimane tutta intrappolata nel buio. Eppure la massa è energia, è luce. Ma non lì. Lì è buio. Allora la seduzione qual è?
Svelare questo portento, che il Buio contiene in sè tutta la Luce. E chiamarti lì, al Bulge, il Bulge Bar.
Amici miei… stiamo molto molto attenti. Adesso è il momento di essere persone terrestri, che volano di malavoglia, e si sporcano con la farina dei sassi, che spezzano il pane e parlano con le prostitute. Che non scelgono mai il loro amore.
Francesco da Pisa. Fu-Messier.
Ciao Cinzia Fatma (…) e ciao Antonio (…). Ciao Carla! E ciao Carlo!!! Se vi va, chiamatemi, si parla un po’.
340 8492668
Ciao Zaza, un abbraccio a te :-)
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Ciao Francesco
Amici miei… stiamo molto molto attenti. Adesso è il momento di essere persone terrestri, che volano di malavoglia, e si sporcano con la farina dei sassi, che spezzano il pane e parlano con le prostitute. Che non scelgono mai il loro amore.
Davvero ispirato, davvero.
Mi piace questo tuo richiamo, e forse hai davvero ragione, mai come in questo momento occrre tenerne conto.
Stai sempre bene :-)
dopo Leon
http://economiaincrisi.blogspot.com/2010/07/il-tempo-del-riposo.html
anche Felice sembra aver preso la decisione di lasciare
http://informazionescorretta.blogspot.com/2012/01/tutto-cio-che-ha-un-inizio-ha-una-fine.html
ps tieni duro Santa!
Ho letto della decisione di Felice e devo dire che mi dispiace, perchè seguivo con interesse il suo blog.
Capisco però perfettamente i motivi che lo hanno portato a chiudere il blog, primo fra tutti la sensazione del dover “timbrare il cartellino”, quando scrivere un articolo al massimo ogni due giorni sembra divenire un “obbligo”
E’ una sensazione nota per chi ha un blog e ci tiene a mantenerlo attivo.
L’ho provata anche io quella sensazione, più volte, e spesso ho pensato anche io di chiudere tutto.
Per adesso ho deciso, quando quei momenti arrivano, di staccare la spina per un po’, a costo di lasciare il blog non aggiornato per diversi giorni.
Fino adesso un motivo per tornare a scrivere l’ho sempre trovato; uno degli articoli che reputo più importanti, ad esempio, quello sui prodromi della diffusione del pensiero occulto, lo scrissi dopo che per un mese non avevo pubblicato nulla di “concreto”, ed avevo preso in seria considerazione l’idea di mollare tutto.
Questo è anche uno dei motivi per cui penso che in ogni caso Tra Cielo e Terra rimarrà comunque aperto a lungo: l’ispirazione mi coglie all’improvviso, anche dopo settimane in cui le idee latitano, ed in quei momenti uno spazio per mettere giù i miei pensieri mi è necessario.
A presto