Conferenza di Domenica 15 Maggio sul neospiritualismo, tenuta presso la Libreria Esoterica a Milano.
– parte II
– partre III
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19 Maggio 2011 Conferenza sul neospiritualismoConferenza di Domenica 15 Maggio sul neospiritualismo, tenuta presso la Libreria Esoterica a Milano. – parte II – partre III – parte IV – parte V 73 comments to Conferenza sul neospiritualismoLeave a Reply |
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Grazie a vibravito per le riprese e per l'upload.
Bella Conferenza, ho trovato molto interessante sia quanto spiegato da Santaruina (chiaro e sintetico) che quanto esposto dai commentatori , i quali però, (forse è solo una mia impressione) presentano una "resistenza" , quasi un fastidio, ad accettare certe "verità" contrarie a forme di pensiero e dettami a cui il Newage (molto più vasto ed articolato di quanto si pensi) ha abituato ed indottrinato praticamente tutta la società occidentale e non solo. Sono perfettamente d'accordo con Santaruina quando dice che lo spirito ci attraversa ed è comunque emanato da una "entità" fuori da noi. Negli ambienti Neospiritualisti la concezione è invece profondamente diversa, si insiste sul fatto che essendo tutto "UNO" anche noi siamo partecipi dello spirito… e anche un pò "dio"… stiamo attenti questa è esattamente la dottrina luciferica o satanismo colto che dir si voglia, in forma moderna ed in 3D si ripete la "promessa" del serpente ingannatore in un antico giardino.
Buona sera :-)
ho intenzione di sentirle a piccole dosi, queste micro conferenze…
mi piace molto quando sottolinei l'importanza della diversità tra:
spirito e anima.
soffi vitali entrambi, ma con origini diverse…
Anima come principio presente in ogni essere vivente che presiede alle funzioni vitali e alle attività coscienti.
Spirito come soffio divino animatore dell'universo, presente anche negli animali…in tutto ciò che vibra il suo respiro.
(quando si incontrano danno origine agli asceti).
Aaaaahhh!! mo ho capito molte cose :)
Ci voleva proprio questo sunto.
Molto molto interessante, sono arrivato a metà e finisco stasera, ma volevo già ringraziare s.ruina per l'ottimissima esposizione e anche vibravito per l'ottimo lavoro di ripresa video, grazie! :D
A presto :)
Ho appena finito di vedere i video…complimenti per la chiarezza Santa!
Speriamo anche che questi video arrivino a chi…ne ha bisogno ;-)
Un saluto
Grazie a voi.
Effettivamente l'esposizione è stata sintetica, un po' per il tempo a disposizione comparato con la complessità dell'argomento, ed un po' per i miei limiti.
Ho voluto specialmente soffermarmi su aspetti non spesso approfonditi, specialmente tra coloro che all' esoterismo si avvicinano.
A presto
Parto subito con l'aspetto più importante della conferenza: complimenti Carlo per il look satanico da zio Fester.
Ironia a parte: sono 70 minuti che fan pensare.
Con stima,
Giorgio Venzo.
Appena finito di analizzare la conferenza, e posso affermare con sicurezza che è stata una fortuna che non abbia partecipato perchè visto la tua disponibilità saresti ancora li a rispondere alle mie domande lol :D … avresti iniziato ad usare la magia ^^"
Grande la signora che non conosce la Gaga :)
Mi son segnato un bel po di domande, evito tutte le piccole precisazioni…
Mi chiedevo perchè la coscienza la indichi nel cuore, non sarebbe più semplice nella mente?
Anche il sole o l'attraversamento che ci collega non ne comprendo il perchè.
E il tema delle influenze erranti o meglio della gerarchia e del motivo di questa separazioni e della loro esistenza…
Ciao :)
(il look era ok :)
Davvero molto interessante, e anche gradevolmente esposto (che non è da sottovalutare).
Pensi di partecipare ad altre conferenze come questa in futuro?
Red Knight
Va bene intendere lo spirito come entitá esterna al corpo / anima.
Però nasce una domanda.
Se noi non siamo "l'Uno", cioé coloro che poi dovremo ricongiurcerci con l'assoluto, che funzione ha la nostra esistenza?
Un abbraccio forte al miglior conferenziere mai ascoltato :-)
ed anche a tutti i presenti nei commenti.
Francesco
Giorgio
complimenti Carlo per il look satanico da zio Fester.
Faceva parte del personaggio: era per entrare in clima con l'argomento :-)
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Ghibli
Mi chiedevo perchè la coscienza la indichi nel cuore, non sarebbe più semplice nella mente?
Il cuore è da sempre il simbolo del centro (vedi a proposito Cinque Cuori).
E' un'associazione più simbolica che letterale, ovviamente.
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Ciao Red
Pensi di partecipare ad altre conferenze come questa in futuro?
Se si dovesse ripresentare l'occasione potrei anche ripetere l'esperienza.
A presto
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Francesco
Se noi non siamo "l'Uno", cioé coloro che poi dovremo ricongiurcerci con l'assoluto, che funzione ha la nostra esistenza?
Per descrivere il nostro rapporto con l'Uno uso spesso l'esempio della fontana.
Immaginando una fontana con un forte getto, potremmo osservare come l'acqua sia formata da innumerevoli gocce.
L'acqua che zampilla dopo aver percorso una traiettoria curva, ritorna nella fontana, e ci sono anche delle gocce che si disperdono all'esterno.
La fontana con tutta l'acqua potrebbe essere vista come allegoria dell'Uno, ed ognuno di noi potrebbe essere una singola goccia.
Nello zampillio e nello staccarci dal resto dell'acqua potremmo vedere la nostra esistenza terrena, e il ritorno alla fontana il nostro "ricongiungimento" all'Uno da cui originiamo.
A presto
Francesco la tua è una domanda fondamentale…un po' come chiedersi
Si Deus est unde malum? Si Deus non est unde bonum?
Semplicemente, dacché il tempo procede dall'eternità e la successione dalla simultaneità , sarebbe alquanto bisclacco domandarsi il perché un esistente sia giunto ad esistere se in tale eternità e simultaneità esso fu , è, sarà come ogni altro esistibile possibile ieri,oggi e domani.
L' unicità è la chiave dacché l'Infinito , che è Iddio , è Uno.
Ciò letto si tengano a mente i suggerimenti ed i consigli del commentatore n. 2 e quel che ha esposto il buon Santa che giustamente ci ha ricordato che le metafore, i simboli, sono di per sé stessi limitativi pur essendo il miglior linguaggio a nostra disposizione.
Come anche si può leggere nel mio commento, le parole, soprattuttp in quest'epoca , non è che siano tanto affidabili :-)
Davide
Complimenti per la conferenza, per quel che mi riguarda sei stato illuminante. Ringrazio anche vibravito che ci ha permesso di "partecipare" anche se in differita.
Volevo chiederti, se possibile, di linkarmi qualche sito o di indirizzarmi a qualche tuo post dove si parla della connessione Progetto Monarch – Hello Kitty. Sono rimasta sbigottita quando ne hai fatto cenno, perché finora pensavo che l'onnipresente gattina fosse solo il frutto di una riuscitissima operazione commerciale mondiale. Mi piacerebbe saperne di più…
Zep
Cari Santaruina / Davide, ho bisogno di un chiarimento
L'esempio de sole è molto efficace, e fa notare come lo spirito possa irradiare le nostre anime e le nostre coscienze (il cuore del'omino).
Peró, vedendo l'immagine, si ha l'impressione che sia qualcosa di esterno alle entitá separate (gli uomini).
In seguito, nella conferenza, si accenna anche al panteismo come pericolo dell'identificazione spirituale dell'immanente nel materiale, che pare rafforzare questa tesi.
Se cerco di fare un ragionamento deduttivo capisco (per limitazioni ovviamente mie) che lo spirito (DIo) é qualcosa di esterno alle entitá separate (gli uomini) le quali godono della sua irradiazione per congiungersi posteriormente con lui.
L'esempio del sole pare essere differente dall'esempio della fontana, che ipotizza la frammentazione in gocce e del loro ritorno alla stessa fontana.
In parole semplici, intendo (nell'esempio del sole) che il raggio di creazione non ha avuto una scissione (Dio negli uomini), cioé egli "è" di per se stesso ed aspetta posteriormente la nostra venuta.
Quindi come interpretazione abbiamo 2 ipotesi:
1 – Dio si scinde negli uomini ed aspetta il loro ritorno all'origine.
Ipotesi dell'Uno tra Dio e gli uomini.
Esempio della fontana.
2 – Dio crea gli uomini esteriormente, come coscienza separata dall'Uno, ed aspetta la nostra "illuminazione" (da qui il cammino esoterico) per congiungerci a Lui.
Ipotesi dell'Uno esistente a cui devono anelare le entitá singole/ anime/ coscienze.
Esempio del sole.
Perdonate il dubbio :-)
Ancora un abbraccio a tutti.
Francesco
Ciao Zep
proprio due giorni fa neovitruvian ha tradotto un interessante articolo di Vigilant citizen che trattava del progetto monarch:
Origini e tecniche del controllo mentale Monarch
Un blog che si occupa molto del rapporto tra il progetto monarch e la programmazione di giovani artiste è Pseudo occult media
Vi sono anche alcuni articoli che parlano proprio di hello kitty, tra cui Kittens make Gaga with MK
Su Tra Cielo e Terra ho approfondito in parte queste tematiche, introducendo il programma Mk Ultra e recensendo il libro Trance Formation of America, ma non sono mai entrato nello specifico del progetto Monarch perchè è un argomento molto ostico, che mi avrebbe costretto ad abbandonare il metodo di ricerca "rigoroso" che tento solitamente di seguire.
A presto
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Ciao Francesco
come prima cosa ti suggerirei di non prendere rigorosamente alla lettera le allegorie.
Il linguaggio simbolico, per definizione, si contrappone a quello specifico-analitico.
Fare quindi una analisi rigorosa-analitica di una allegoria può essere fuorviante.
Detto questo, se ci fosse una formula perfetta e "scientifica" con cui definire i concetti di cui stiamo parlando, non ci sarebbe nemmeno bisogno di utilizzare delle metafore. :-)
A presto
Vedendo alcuni articoli scritto da te, in particolare quell:
sui psicopatici;
la persuasione,
pensiero magico ed evocazione,
Il flusso del potere.
Mi sarei aspettato qualcosa di più… come dire un'esposizione "meno visionaria" e "meno mistica" e fatta con un'esposizione con maggior piglio scientifico.
E' un peccato perché si richia di diventare poco credibili con la storia di parlare di mutamente biologici e di cambiamenti… e dei contatti con "la forza" (lo spirito che tutto circonda e pervade) sembrava una conferenza di guerre stellari.
Insomma, più metodo scientifico… più indagine e più fatti e prove altrimenti rischi di diventare un visionario.
Insomma hai talento, preparazione e spirito critico non cercare la strada più facile… meno misticismo e più indagini con metodo scientifico
Saluti
Eugenio
Eugenio
Insomma, più metodo scientifico… più indagine e più fatti e prove altrimenti rischi di diventare un visionario.
Leggittima la tua critica, forse un po' meno il tono.
Non che sia maleducato o irriverente, tutt'altro, ma pare quasi che tu mi stia dando delle direttive.
Sicuramente non era tua intenzione.
Comunque, detto questo, non penso che i due modi di affrontare gli argomenti debbano per forza essere in conflitto.
Quando scrivo sul blog cerco di documentare tutto quello che sostengo, e porto esempi e fatti concreti a sostegno delle mie affermazioni.
Ma vi sono poi degli argomenti che necessariamente esulano da una trattazione strettamente positivistica-ottocentesca.
Solitamente non tratto di tali argomenti nel blog, ma questo non significa che li reputi non-degni.
Dal mio punto di vista, una visione strettamente positivista è altrettanto fallace di una totalmente "visionaria", per usare un tuo termine.
Nella conferenza in questione si parlava espressamente di una materia che dal positivismo si discosta, e non era possibile trattarla in altro modo.
Ci si trovava inoltre in un ambiente frequentato da persone che condividevano una idea di base, ovvero la possibilità che esistano realtà che vanno oltre ciò che si può solitamente sperimentare con i cinque sensi.
Ovviamente nessuno è tenuto a condividere questa premessa, ma è altrettanto vero che nessuno ha il diritto di denigrare coloro che la condividono.
Sinceramente, non mi pare inoltre di avere usato toni da "guerre stellari": la terminologia era adatta all'argomento in questione, penso.
A presto
Precisazione per Francesco : il cuore non simboleggia né la coscienza né i sentimenti come forse qualcuno ancora crede.
Il cuore simboleggia lo Spirito "individualizzato" ed esso è l'intelletto , il nous dell' uomo.
La coscienza è ancora razionale mentre il cuore , come abbiam visto , è il punto di intreccio tra lo Spirito e l' Anima et Corpo.
Saluti, Davide
Mi rendo conto che le allegorie servono per spiegare concetti complicati a persone semplici… ma lol sono più confuso di prima… sarà che google non traduce bene lo spagnolo :P ;)
Come per la fiaccola non comprendo perchè il sole.
Sullo spirito non sarebbe più adeguato le allegorie del "soffio", ma a parte quale esempio usare non riesco ancora a capire che cosa intendete per spirito e per ritorno o meno ad esso l'esempio della fontana…
Ciao :)
Ciao Davide,
molte grazie per il chiarimento sul cuore
"…punto di intreccio tra lo Spirito e l' Anima et Corpo" .
Molto bello spiegare il cuore in questi termini. Ha la forza della sintesi e della comprensione.
Ciao Ghibli,
la tua assidua presenza su questo blog non giustifica la domanda del commento nº 19 :-)
Dobbiamo chiarire che "noi siamo" solo per emanazione dello Spirito o dell'Uno.
Un'ipotesi potrebbe essere: frammentazione dell'Uno in più parti per prendere coscienza di se stesso per poi tornare all'unione.
Da qui l'esempio della fontana come frammentazione in gocce e ritorno alla stessa.
Come dire: noi siamo la presa di coscienza dello Spirito e per completare l'opera dobbiamo ritornare all'unione.
Spero di essere stato sintetico ed efficace.
Un abbraccio a tutti.
Francesco
@Francesco :P ;) diciamo che faccio il furbo, avendo solitamente delle idee molto individuali, quando queste contrastano con quelle degli altri per capire quest'ultime faccio domande semplici.
Quello che non comprendo e come si arrivi alle conclusioni che sono state esposte, quali sono i passaggi e sopratutto perchè a certi simboli vengano attribuiti significati opposti e illogici in ambiti diversi.
Ciao :)
l'acqua che zampilla dalla fontana si può paragonare al fusto di pioggia…?
c'è una poesia di Seamus Heany che mi ha fatto pensare a questa tua descrizione dell'uno…è bellissima!
sto studiando l'interessante conferenza…
intanto mi chiarisci ulteriormente, appena puoi, se vuoi, la differenza tra atteggiamento occultista ed esoterista? magari anche qualche esempio pratico che aiuti a vederlo meglio: personalmente ho fino ad oggi visto la differenza come una pseudoquestione irrilevante – come quella fra magia bianca e nera, nella quale concordiamo.
Un atteggiamento di preghiera o richiesta di conoscenza a Lucifero, Yabulon o Baal sarebbe esoterico anziché occulto – se la differenza sta solo nell'approccio di ricerca soggettivo e non anche nell'oggettività dell'ente ricercato?
dove inquadri lo spiritismo scientifico otto e novecentesco?
ti consideri un esoterista?
un'altra domanda, forse impertinente: perché l'uroboro (che richiama alla pretesa di eternità del serpente), a circondare il sole, nel tuo manifesto-decalogo?
se sono domande off topic o non da blog dimmi che ti scrivo in mail.
bellissimo il bimbo che chiosa Emersione ed anche proietti in slide: finché uno sguardo di quel tipo è ancora possibile c'è speranza.
io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti ed agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.
gibbor
Ciao Gibbor
intanto mi chiarisci ulteriormente, appena puoi, se vuoi, la differenza tra atteggiamento occultista ed esoterista?
L'occultista si dedica espressamente all'evocazione di "entità" immateriali per impiegarle in determinate "azioni".
Usa per questo formule e rituali che avrebbero lo scopo di costringere tali entità ad operare a suo favore.
L'occultista studia le scienze esoteriche ed occulte per ottenere vantaggi materiali (acquisire forza, ricchezza, ecc.).
L'esoterista al contrario non evoca mai entità, e studia le scienze iniziatiche per comprendere il creato e trovare il modo di intraprendere la via verso la risalita.
Il suo è unicamente un obiettivo spirituale, non si aspetta di ottenere vantaggi materiali dalla sua ricerca.
Un atteggiamento di preghiera o richiesta di conoscenza a Lucifero, Yabulon o Baal sarebbe esoterico anziché occulto – se la differenza sta solo nell'approccio di ricerca soggettivo e non anche nell'oggettività dell'ente ricercato?
Questa è una domanda un po' strana..
Comunque, il fatto è che chi si rivolge a tali entità lo fa sempre affinché si impegnino per soddisfare una richiesta contingente.
In altre parole, non può esistere un atteggiamento teurgico nei loro confronti.
dove inquadri lo spiritismo scientifico otto e novecentesco?
Parlando per metafora, una discesa agli inferi.
ti consideri un esoterista?
Direi proprio di no :-)
Studio questi argomenti dall'esterno.
Se un giorno mi sentirò pronto ad approfondire ulteriormente, lo farò concentrandomi sull' Esicasmo, che secondo il mio parere è l'unica via regolare esoterica occidentale.
perché l'uroboro (che richiama alla pretesa di eternità del serpente), a circondare il sole, nel tuo manifesto-decalogo?
In quel disegno l'uroboro simboleggia la ciclicità del tempo e la necessaria caducità di ogni realtà creata (ogni cosa creata ha un inizio ed una fine, come l'uroboro)
L'uroboro non circonda il sole, ma si staglia ad un secondo livello sopra il sole, che rappresenta l'eternità e l'immutabilità dello Spirito, che non è soggetto alle leggi del divenire.
A presto
Ciao Santaruina. Chiedo venia in anticipo per il fatto che ricopro sempre il ruolo del "bacchettone", ma ci sono delle precisazioni che volevo fare in merito a quanto scritto.
Quando vidi l'uroboro nel tuo decalogo, non compresi nemmeno io come mai un cristiano ortodosso, facesse uso di simbologie di chiara matrice gnostico-eretica. Ti riporto quindi un piccolo estratto di wikipedia in cui si da la definizione generica dell'uroboro:
"L'Uroboro (dal greco ουροβóρος dove 'ourá' sta per 'coda') detto anche: Ouroboros, Ourorboros, Oroborus, Uroboros o Uroborus è un simbolo molto antico che rappresenta un serpente che si morde la coda, ricreandosi continuamente e formando così un cerchio. È un simbolo associato all'alchimia, allo Gnosticismo e all'Ermetismo. Rappresenta la natura ciclica delle cose, la teoria dell'eterno ritorno, e tutto quello che è rappresentabile attraverso un ciclo che ricomincia dall'inizio dopo aver raggiunto la propria fine. In alcune rappresentazioni il serpente è rappresentato mezzo bianco e mezzo nero, richiamando il simbolo dello Yin e Yang, che illustra la natura dualistica di tutte le cose e soprattutto che gli opposti non sono in conflitto tra loro."
Come vedi quindi esso è una metafora rappresentativa della ciclicità e del dualismo gnostico.
Per quanto riguarda la questione dell'esoterismo, mi associo alla tua distinzione tra occultismo ed esoterismo, però ti ricordo che sia nel Deutereonomio che nella Bibbia, si fa espressamente divieto di utilizzo di tali pratiche, a prescindere dell'uso che se ne faccia, in quanto via principale attraverso la quale opera Satana.
Continua a studiare l'origine e lo sdoganamento che tali pratiche hanno avuto nel nostro periodo storico, però tienitene il più possibile alla larga.
Concludo con l'invito a leggere il libro della Pannuti – "Panteismo, minaccia o prospettiva?", in cui è illustrato molto bene l'origine eretica del Panteismo e la sua deriva nel New Age.
Saluti, Hadi.
Mi associo agli ultimi commenti, non riesco a capire come si concilia l'esoterismo o l'occultismo che possono ricordare la contrapposizione tra i culti di Aton e Amon-Ra con la religione Cristiana.
Anche l'esempio dell'uroboro è indicativo, Cristo nato e risorto ha posto l'anno zero da cui il tempo scorre ora in modo lineare.
Se per gli esoterici esiste uno Spirito a cui si torna come nell'esempio della fontana, per gli occultisti?
Ciao :)
Ciao Hadi
intanto ti rassicuro: non compio riti occultisti :-)
Per quanto riguarda l'ouroboros, non penso che ci occorra weekipedia per scoprirne il singificato.
E' sicuramente un simbolo dal significato molto profondo, ma non ha nulla di "negativo" in sé.
Quelle tre realtà a cui accenni, e che evidentemente per te sono sinonimo di "satanico", (ermetismo, gnosi, alchimia), in verità un tempo erano perfettamente integrate all'interno della dottrina cristiana.
Quando poi il cristianesimo occidentale (a differenza di altre religioni) ha rinnegato ogni legame con il sapere esoterico tali "pratiche" sono state giudicate eretiche.
In verità non vi è nulla di eretico nell'alchimia, scienza sapienzale di lunga tradizione, così come vi è una grande malinterpretazione per quanto riguarda la gnosi.
A proposito di gnosi, infatti, è bene sempre fare distinzione, quando vi si accenna, tra gnosi e gnosticismo.
La gnosi in sé è solamente un cammino di conoscenza che nei primi secoli del cristianesimo era perfettamente integrato nella dottrina cristiana, mentre lo gnosticismo è una degenerazione della gnosi che ha dato vita a movimenti duali quali il manicheismo e tutti i suoi derivati, fino al luciferianesimo odierno.
Una lettura consigliata a proposito:
Per una definizione di gnosi e gnosticismo
di Luigi Walt (probabilmente il blogger cattolico più intelligente e preparato di tutta la rete)
A presto
Ho citato wikipedia semplicemente perchè pratico e perchè spesso sinonimo di fonte sicura, in quanto soggetto a rigorosi controlli in materia. Ti posto qui la definizione di Neumann, sicchè tu possa capire quanto gnosticismo ci sia nell'archetipo dell'uroboro:
"Per analizzare l'imponente figura della Grande Madre, bisogna partire, secondo Neumann, dall'archetipo antichissimo dell'Uroboro, l'immagine del serpente circolare che si morde la coda. Tale archetipo contiene in se, elementi positivi e negativi, la tipica dualità simbolica, e rappresenta il "Grande Cerchio", in cui coesistono elementi femminili e maschili da cui, in un secondo tempo, si estrapolarono la figura del "Grande Padre" e " della "Grande Madre". L'Uroboro rappresenta quindi, l'archetipo primordiale indifferenziato che, manifestatosi nella coscienza, è arrivato, attraverso l'elaborazione degli elementi simbolici in esso contenuti, alla prefigurazione della Grande Madre. Quest'ultima, è costituita da elementi opposti, la madre buone e quella terribile e può agire in modo opposto: positivo, quando offre protezione, nutrimento e calore; negativo, quando si rifiuta, attraverso la privazione, di elargire il suo nutrimento.
Essendo l'archetipo femminile intriso di dualità, bisogna rintracciare due caratteri fondamentali, che Neumann chiama: carattere "elementare" e carattere "trasformatore
L'animo ha inoltre, tendenze ermafrodite, nella struttura umana maschile è possibile rintracciare, infatti, sempre a livello inconscio, un esperienza interiore del femminile e, la stessa cosa avviene, nella donna, rispetto all'esperienza maschile. Il carattere femminile è tutto ciò che è contenuto nel Grande Cerchio della Grande Madre Uroborica, è un'essenza inconscia, contrassegnata dal "contenere. Anch'esso vive di parti opposte, ma è caratterizzato dal materno, ovvero, da un aspetto stabile, conservatore. Visibilmente può essere espresso attraverso i simboli della luce, della luna o del sole ma, di contro, lo stesso simbolismo porta ad inghiottire ogni aspetto positivo mediante l'opposto, ovvero le tenebre della notte, l'abisso, la caverna. Tutto ciò rappresenta la controparte, la madre terribile, che divora attraverso un doppio simbolismo, la madre buona, che preserva la vita.
Il carattere trasformatore invece, agisce all'opposto, è in contrasto con il principio di conservazione della vita, col legame madre-figlio proprio del carattere elementare del femminile e ha un dinamismo interno in cui riproduce il grande cerchio del serpente Uroborico ma, allo stesso modo, in nome della tensione da esso scaturita, produce altri movimenti, altri simboli e forze, come se il grande cerchio, non solo si trasformasse al suo interno ma, si trasformasse in una grande ruota che gira su se stessa, generando, ma anche divorando, tutto ciò che sta intorno.
Il carattere trasformatore del femminile -spiega Neumann- porta movimento e inquietudine. In ogni caso, questi due caratteri si compenetrano, formando un'unità fatta a sua volta di opposizioni, di antiche ambivalenze tra bene e male. A differenza dell'uomo, la donna ha una struttura umana in continuo mutamento, infatti, dalla trasformazione della propria struttura nasce il bambino, un'altra creatura."
A me sembra che questo esasperato dualismo trasudi gnosticismo sulfureo. E a sostenerlo è la migliore allieva di Jung, non un cristiano.
"E' sicuramente un simbolo dal significato molto profondo, ma non ha nulla di "negativo" in sé.
Quelle tre realtà a cui accenni, e che evidentemente per te sono sinonimo di "satanico", (ermetismo, gnosi, alchimia), in verità un tempo erano perfettamente integrate all'interno della dottrina cristiana."
Scusami Sanataruina, ma questa è una tua supposizione, frutto dei soliti luoghi comuni che proliferano in circoli "complottisti". Come sottolinea lo stesso Luigi Walt, che tu hai citato, la questione è ancora molto dibattuta e coloro che sostengono la tesi di von Harnack, oltre ad essere rimasti in numero esiguo, parlano di una dottrina che deriva dal cristianesimo, non di un qualcosa intrinseco ad esso. Nelle Sacre Scritture, che costituiscono il CANONE, non si parla nè di gnosi, nè tantomeno di gnosticismo:
Il dibattito sulla “gnosi” è apertissimo, e si presenta estremamente ramificato. Anche per quel che riguarda le origini stesse dello gnosticismo: si va dagli ormai sparuti difensori dell’ipotesi di A. von Harnack, che nel secolo scorso interpretò la “gnosi” come un episodio di “ellenizzazione acuta” del cristianesimo, fino a quanti suppongono al contrario un’origine orientale e giudaica, non ellenica o cristiana, per questo fenomeno: la religiosità degli gnostici si sarebbe basata, secondo costoro, sull’affabulazione mitica e sull’indagine misteriosofica, più che sulla speculazione filosofica (in proposito, si leggano gli studi di G. Stroumsa, Hiddem Wisdom. Esoteric Traditions and the Roots of Christian Mysticism, Leiden-New York-Köln 1996).
Come dico sempre, certe volte ci si dimentica dell'antico canone e si cercano nuove letture, nuove interpretazioni, che per i tempi un cui viviamo possono diventare molto pericolose. Il Verbo, non te lo dimenticare mai, non accetta interpretazioni nè modifiche in corso d'opera. Quindi anche se uno dei Padri della cristianità, fosse stato a favore di gnosi e alchimia, sarebbe andato contro le direttive del Figlio di Dio.
Saluti
Sempre dal sito che mi hai segnalato tu Santaruina:
L’origine della gnosi dunque non è da spiegare con un movimento anonimo di sincretismo di diverse religioni, ma è comprensibile solo come lo sviluppo logico di un dualismo antropologico che identificava il peccato originale con la concupiscenza, e inquadrava la concupiscenza, divenuta potenza cosmica, nello schema del pensiero apocalittico. La gnosi è anteriore al cristianesimo; ma il rispetto per le tradizioni del popolo giudaico, da cui la Chiesa aveva ereditato il libro sacro, portò all’infiltrazione di idee gnostiche e chiliastiche giudaiche nell’ambiente primitivo cristiano. Rimanendo però fedele alla lettera e allo spirito del Vecchio Testamento e riflettendo sui fatti reali della vita di Gesù (parto verginale e Risurrezione del corpo di Gesù dai morti), la Chiesa riuscì a liberarsi da coloro che «non erano piantagioni del Padre» (Ignazio, Ad Trall., 4,1; Ad Philad., 3,1).
Però la perspicuità per scoprire l’errore non fu dappertutto uguale. Così si può anche constatare la permanenza di una specie di semi-gnosi in alcuni elementi della Chiesa, specialmente nei circoli ascetici (p. es., nell’encratismo o nel messalianismo). Lo studio di questa semi-gnosi è molto utile per la comprensione della grande gnosi con i suoi fantastici sistemi speculativi (valentinianismo, manicheismo), perché essi mostrano chiaramente i rapporti che esistono tra la gnosi giudaica e la dottrina giudaica della concupiscenza.
Riguardo al problema dei rapporti tra gnosi e predicazione cristiana, bisogna tener conto che la Chiesa (per un fondo comune di idee: autoinsufficienza del mondo, necessità di una salvezza) poteva servirsi del vocabolario gnostico, modificando il suo senso originale, per scopi di propaganda, mentre la gnosi non poteva assimilarsi veramente la figura del Cristo, dato che il mistero della incarnazione trascendeva le possibilità che erano date alla gnosi stessa.
Hadi, scritto tra noi, la Chiesa cattolica la gnosi( non lo gnosticismo) la ha espunta da sé.
E' questo che limita molto sull'analisi dello gnosticismo.
Il miglior simbolo, per comprendere la questione, è quello dell' Anfisbena oda anche quello del Caduceo.
Fatto presente ciò, il resto mi sembrano, in sincerità, chiacchiere faziose.
Davide
Ciao Davide. Scusami, ma non ho capito cosa intendi. Se me lo puoi rispiegare te ne sarei grato. Grazie, saluti.
finalmente ho trovato il tempo per osservare la tua conferenza.
il tuo stile è fluente ed armonioso, esattamente come nel blog.
di certo hai trascurato di entrare nel dettaglio di alcuni argomenti, per esempio mi sarebbe piaciuta una definizione più chiara della dimensione ontologica rispetto a quella metafisica, overo anche dei concetti di materia, di fenomeno e di manifestato/manifestabile/non manifestato, di formale e informale, individuato e non-individuato.
tuttavia mi rendo ben conto che il tempo era ristretto e il tema circoscritto e si sarebbe rischiato di non esporre il cuore del problema come, invece, tu hai fatto così bene.
una cosa tengo a dirti, già leggendoti si sente, ma vedendoti e ascoltando la tua voce è assai più chiaro: la tua profonda bontà interiore.
kaire
hildegard
-La Chiesa di Roma è razionalista.
-Michele e Satana si guardano , il Signore è sopra ad entrambi.
Questo intendevo…Davide
Hildegard, grazie per la tua gentilezza.
Hai ragione sugli argomenti che avrei potuto approfondire meglio; sul momento ho deciso di concedere qualche minuto di più alle domande, considerato anche il tempo.
A presto
grazie, ho trovato molte conferme, a volte è piacevole non essere soli.
Solo una cosa, non riesco ad essere così ottimista come mi è sembrato di cogliere la tua visione del futuro.
steve.pr
Ciao Santa e’ parecchio che dovevo accendere il computer e mi sono deciso stasera.
E’ sempre un piacere leggere i tuoi post e ora vedere anche i tuoi video!
Alla fine sai cosa mi ha incuriosito piu’ di tutto? Tutto quello che non hai scritto e detto, parlando in generale.
A presto, sei grande.
T9N2
Ciao Steve
Solo una cosa, non riesco ad essere così ottimista come mi è sembrato di cogliere la tua visione del futuro.
Io dico sempre che sono pessimista nel breve periodo ed ottimista in quello lungo.
In fondo, senza una piccola dose di ottimismo, non starei nemmeno qua a scrivere, ma mi dedicherei a qualcosa di più leggero (il ché non è detto che sia una cattiva idea) :-)
______________________________
T9N2, un saluto a te :-)
A presto
ciao ho finito di ascoltare per benino, vado avanti con le domande.
Parli in maniera impietosa quanto purtroppo lucida della religione e delle religioni: ma cosa pensi dei testi delle rivelazioni che vi stavano alla base, prima che fossero svuotate del loro mandato di cambiamento sull'uomo? Primo fra tutti, data la vicinanza culturale, i due testamenti, antico e nuovo?
Alludi a letteratura sapienzale, potresti fare qualche esempio? non sarebbe male mettere da qualche parte un riferimento ad una bibliografia minima.
Ho visto il thread sulla pasqua di resurrezione: consideri la cosa un evento storicamente accaduto ad un personaggio storico (rebbe Yeshu, o Cristos, ha Mashà, Gesù l'unto o come vuoi chiamarlo), o solo in chiave simbolica e mitica (il personaggio, la resurrezione o ambedue)? Cosa pensi dei vari maestri di varie altre vie in varie altre epoche?
Citi spesso Guénon: cosa pensi di lui e della sua opera esattamente?
Ciao, grazie.
Pace.
(gibbor)
Ciao Gibbor
Parli in maniera impietosa quanto purtroppo lucida della religione e delle religioni: ma cosa pensi dei testi delle rivelazioni che vi stavano alla base, prima che fossero svuotate del loro mandato di cambiamento sull'uomo? Primo fra tutti, data la vicinanza culturale, i due testamenti, antico e nuovo?
In verità non volevo dare questa impressione.
Ho criticato le religioni moderne per una certo loro allontanamento dalle origini, ma ho anche detto che comunque il seguire l'exoterismo rappresenta un solido scudo contro i pericoli delle deviazioni del neospiritualismo.
Per quanto riguarda i due Testamenti.
Penso che l'Antico testamento contenga libri ispirati, libri che contengono conoscenze importanti, ed altri libri scritti espressamente per il popolo ebraico.
Il Nuovo Testamento invece lo ritengo la Verità rivelata.
Per quanto riguarda Gesù Cristo, credo che sia il Verbo fattosi Carne, uomo e Dio.
Sono a tutti gli effetti cristiano.
Penso anche che vi siano stati anche altri maestri nel corso dei secoli, ma nessuno di loro aveva anche la natura divina.
Su Guénon, lo ritengo il divulgatore più competente per quanto riguarda le scienze tradizionali, uno dei pochissimi in grado di fare assoluta chiarezza a proposito di tali tematiche.
A presto
"Per quanto riguarda i due Testamenti.
Penso che l'Antico testamento contenga libri ispirati, libri che contengono conoscenze importanti, ed altri libri scritti espressamente per il popolo ebraico.
Il Nuovo Testamento invece lo ritengo la Verità rivelata.
Per quanto riguarda Gesù Cristo, credo che sia il Verbo fattosi Carne, uomo e Dio.
Sono a tutti gli effetti cristiano."
L'Antico Testamento è la rivelazione progressiva di Dio e della sua Legge, che è sempre stata perfetta e completa, ma che prima dell'Incarnazione del Verbo era mal intepretata e quindi resa incompleta dall'uomo. Infatti l'antico Testamento è una Verità naturale con delle componenti di Verità Soprannaturale. Verità Soprannaturale che verrà rivelata completamente nel Nuovo Testamento con la venuta del Cristo-Dio. Quindi il Nuovo Testamento è la Rivelazione definitiva, l'unico testo che abbia avuto la Verità Soprannaturale nella sua interezza e che quindi permette la conoscenza di Dio nella sua totalità, nonostante i limiti della mente umana.
Ed è il motivo per il quale la religione cristiana è l'unica che adora il vero Dio, Uno e Trino:
"«Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre» (1Gv 2,22-23)."
E ancora, Gesù così si rivolge ai giudei:
«Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo».
Saluti.
Carlo, hai detto, pardòn scritto bene.
E' un bel mandato quello che porti avanti qui: prego per te.
Ti sono fratello al di là degli steccati e delle etichette: la vera ecclesia è corpo sparso, visibile e conosciuto dall'Uno solo, inconfinabile in presunte confessioni di fede. Cristo solo, punto di scandalo e caduta, o salvezza e guarigione.
Che Dio ti benedica.
gibbor
"la vera ecclesia è corpo sparso, visibile e conosciuto dall'Uno solo, inconfinabile in presunte confessioni di fede."
Ciao Gibbor. Sai a quale dottrina appartiene il pensiero che hai espresso?
Caro Carlo, avevo tentato di scrivere un commento qualche giorno fa che poi non ho pubblicato. Ora mi aggancio a Gibbor che ha notato insieme a me un tono che ha definito "impietoso e lucido" riguardo alle religioni, ma avevo notato anche che non era tua intenzione.
Mi vengono in mente un paio di cose, la prima è che il cosiddetto exoterismo, anche in occidente, spesso rappresenta qualcosa che nella sua interezza va al di là delle nostre possibilità, penso non sia solo uno scudo preliminare…nel senso che non bisogna mai considerarsi delle eccezioni. Penso anche che tu in questo, nonostante ti interessi di esoterismo come molti qui dentro me compreso, sia d'esempio.
Poi sebbene si sia andati fuori tema nell'ultima parte della conferenza, anche qui forse non era tua intenzione divagare in alcuni temi, vorrei provare ad inserirmi anche io facendo notare che sul culto della Vergine Celeste, Sapienza increata, Madre di Dio, si sono espressi anche metafisici non cattolici come Coomaraswami (parlando anche del Rosario) e Guénon (nel libro su San Bernardo, anche se l'ha scritto ancora da "cattolico" se ricordo bene, ma ci siamo capiti!), e che questo culto è in qualche modo diffuso in gran parti del mondo, a prescindere poi dalle degenerazioni…
un caro saluto
Pol
Ciao Gibbor, stai sempre bene.
____________________
Ciao Pol
sul culto della Vergine Celeste, Sapienza increata, Madre di Dio, si sono espressi anche metafisici non cattolici come Coomaraswami (parlando anche del Rosario) e Guénon (nel libro su San Bernardo, anche se l'ha scritto ancora da "cattolico" se ricordo bene, ma ci siamo capiti!), e che questo culto è in qualche modo diffuso in gran parti del mondo, a prescindere poi dalle degenerazioni…
Sì, è così.
Si rischia a volte di cadere in facili semplificazioni a proposito, ma è indubbio che si tratta di un culto che ha avuto e continua ad avere una profondità autentica.
Ed ovviamente, il piano esoterico non nega quelo exoterico: al contraio, lo completa e lo rafforza.
A presto
Pol, Santa,
sono più che consapevole e concordo sul fatto che, al di là di inutili semplificazioni, il culto del divino femminile, latore di una religiosità autentica e profonda, si ritrovi un po' sparso ovunque sul pianeta.
Mi pare però altrettanto evidente che almeno il compilatore dell'Antico Testamento esprima un giudizio estremamente negativo sul culto del divino femmineo, le asheròt per intenderci, mettendolo in contrapposizione al culto del femminile nel divino: gli aspetti di grazia, tenerezza, amore, dolcezza, vita ecc. sarebbero infatti già lì, in Lui stesso, insieme a quelli di giustizia, verità, forza, coerenza – avendo Egli creato nell'essere umano l'immagine di sé come insieme dei due, maschile e femminile.
Da questo punto di vista è molto interessante, una sola fra le varie reprimende assegnate ad antichi profeti in Israele, quella del capitolo 44 di Geremia, che riporta il culto da parte principale di donne, nei confronti della "regina del cielo", attributo che svariati secoli dopo finirà sulle spalle di Maria, madre di Gesù – dichiarata poi madre di Dio oltre tre secoli dopo e quasi quattro la morte del figlio, quando ormai la Chiesa era al centro del Potere e il Potere al centro della Chiesa.
Ecco, il disegno è poi sempre negli occhi di chi guarda, però…
pace
gibbor
gibbor scrive: "avendo Egli creato nell'essere umano l'immagine di sé come insieme dei due, maschile e femminile."
Il concetto non lo comprendo, forse anche perchè nella Bibbia CEI ci sono due genesi ed entrambe le si possono interpretare…
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__P1.HTM
Nella prima:
"Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò."
Nella seconda:
"allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente."
… … …
"Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto.
Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo.
Allora l'uomo disse:
"Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
perché dall'uomo è stata tolta".
Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne.
Ora tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna."
Nella prima genesi abbiamo a "immagine" due esseri separati, nella seconda cosa si intende per abbandonare suo padre e sua madre? e perchè la donna viene estrapolata dall'uomo?
Ciao
(lo so devo studiare, e che c'è troppo da studiare :P)
"Da questo punto di vista è molto interessante, una sola fra le varie reprimende assegnate ad antichi profeti in Israele, quella del capitolo 44 di Geremia, che riporta il culto da parte principale di donne, nei confronti della "regina del cielo", attributo che svariati secoli dopo finirà sulle spalle di Maria, madre di Gesù – dichiarata poi madre di Dio oltre tre secoli dopo e quasi quattro la morte del figlio, quando ormai la Chiesa era al centro del Potere e il Potere al centro della Chiesa."
La divina maternità di Maria è fondata sulla Sacra Scrittura e proclamata solennemente nel concilio di Efeso del 431.
Dal vangelo di Giovanni (19, 25-27)
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre,
Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì
accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Teologicamente, questo è anche il momento nel quale Gesù conferisce alla Chiesa la protezione della Beata Vergine.
"Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò."
Dio è Padre e Madre insieme, tant'è che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza. E' questo uno dei motivi per il quale il culto mariano, come già ripetuto, ha connotazioni diverse da quello pagano della madre terra.
Il culto mariano è la realizzazione della profezia del Magnificat, quando la Vergine ha preannunciato che tutte le generazioni l'avrebbero proclamata beata.
Saluti.
Grazie Hadi per la tua risposta, però in realtà hai confermato la mia confusione.
In pratica la seconda creazione è la più corretta, cioè quando plasmato dalla terra l'uomo ha sia la parte femminile che maschile, suppongo per questo che poi dalla costola vengano divise i due opposti che possono completarsi a vicenda, ottenendo anche il dono della procreazione.
Ma perchè nella prima creazione invece abbiamo un plurale "maschio e femmina li creò", perchè al posto di "li" non c'è un "lo"?
Ciao :)
a immagine di Dio lo creò= quel "lo" sta per genere umano, sia maschio che femmina, a riprova dell'esatta uguaglianza della duplice espressione dell'uno e contro chi dice che la teologia biblica sia maschlista.
maschio e femmina li creò= scisse l'uno in una duplice forma (quindi "li"), affinchè tramite la sacralità dell'atto generatore, l'uomo potesse procreare e tornare al principio unitario che si esplica nel nucleo famigliare.
Saluti.
Se avessero scritto "lo", a parte un errore di sintassi italiana, si sarebbe potuti andare incontro a mistificazioni di natura interpretativa. Qualcuno avrebbe potuto così avanzare l'ipotesi di un'androginia umana, ovvero della connivenza nel singolo di una duplice sessualità.
Saluti.
Ti ringrazio nuovamente, non essendo avvezzo a questo tematiche ma avendomi incuriosito.
Il commento #50 è stato chiarificatore :)
Per il commento #51 comunque non pensavo a una figura androgina con entrambi i sessi ma senza sesso, incapace di procreare.
Nella seconda creazione parlando di Eva (Questa volta essa, è carne dalla mia carne…) ci ricorda la figura di Lilith che non ho ben capito cosa rappresenti e che fine abbia fatto…
…se hai (o avete) voglia, sei già stato molto disponibile, grazie ^^
Ciao.
Piacere di averti visto e conosciuto Carlo! (almeno in questi filmati).
Lieto di essere un assiduo lettore del tuo blog.
Francesco
"Per il commento #51 comunque non pensavo a una figura androgina con entrambi i sessi ma senza sesso, incapace di procreare."
Sarebbe stata sicuramente l'occasione per desensibilizzare riguardo il tema dell'omosessualità, prendendo come scusa un'interpretazione della Bibbia (pratica tra l'altro molto gradita ai testimoni di geova)
"Nella seconda creazione parlando di Eva (Questa volta essa, è carne dalla mia carne…) ci ricorda la figura di Lilith che non ho ben capito cosa rappresenti e che fine abbia fatto…
…se hai (o avete) voglia, sei già stato molto disponibile, grazie"
Lilith nella tradizione ebraica prima e occidentale poi, è la sposa di Satana, la prima moglie di Adamo che si ribellò a Dio durante la rivolta degli angeli caduti. Ha avuto una netta riabilitazione e un rovesciamento dei connotati iniziali alla fine dell'Ottocento, soprattutto col movimento pre-raffealita, divenendo cosi il simbolo dell'emancipazione femminile che portò poi al movimento del femminismo. Ti copio comunque le informazioni più nel dettaglio dalla sempre utile wikipedia:
Per gli antichi ebrei Lilith era la prima moglie di Adamo (quindi precedente ad Eva), che fu ripudiata e cacciata via perché si rifiutò di obbedire al marito. Lilith è il demone femminile della religione mesopotamica associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte. La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come è il caso nella religiosità sumerica di Lilitu, circa nel 3000 a.C. Vari studiosi datano l'origine verso il 700 a.C.[1]. Lilith compare nell'insieme di credenze dell'Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo. Secondo la tradizione della cabala ebraica, invece, è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente a Eva. La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. Nell'immaginario popolare ebraico è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli aspetti negativi della femminilità: adulterio, stregoneria e lussuria.
Alla fine dell'Ottocento, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile e, rivalutata nelle religioni neopagane, viene posta a fianco di simboli come quello della Grande Madre.
In realtà sono stati i passaggi della Genesi a far speculare sull'esistenza di una donna che ha preceduto Eva; si spiega che Lilith è stata creata dalla terra come Adamo ma che poi divenne un demone, come quegli spiriti dannosi creati durante i primi sei giorni della Creazione, divenuti demoni perché ribellatisi al Signore che non donò loro un corpo come avvenne invece per Adamo ed Eva, che si racconta fossero uniti in una sola anima prima di essere divisi e poi formati come primo uomo e prima donna dell'umanità. La creazione dell'uomo e della donna viene infatti citata nel primo capitolo:
« Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò »
(Genesi, 1:27 [10])
Nel secondo capitolo si ripete poi, con parole diverse, prima la creazione dell'uomo con polvere del suolo (Genesi 2:7) e poi, dalla costola di Adamo (Genesi 2:22), la creazione della donna chiamata Eva.
I commentatori della Torah sostengono che prima che Eva fosse presentata dal Signore ad Adamo, quest'ultimo notò Lilith che però non gli piacque. Altre fonti sostengono ancora che per un periodo Lilith ed Adamo vissero nel giardino dell'Eden, fin quando non si scontrarono in un furioso litigio, causato dal comportamento tutt'altro che remissivo della donna: essi si accoppiarono ma poi essa si sarebbe infatti rifiutata di soddisfare le richieste sessuali del suo compagno che volle giacere sopra lei che però rifiutò. A seguito del litigio, Lilith sarebbe salita al cielo[senza fonte], trasformandosi in un demone in incessante ricerca di infanti e di seme maschile.
Lo Zohar spiega che il demone Lilith, figura impura, coopera strettamente con l'angelo Satana.
Ciao ;)
"Per il commento #51 comunque non pensavo a una figura androgina con entrambi i sessi ma senza sesso, incapace di procreare."
Sarebbe stata sicuramente l'occasione per desensibilizzare riguardo il tema dell'omosessualità, prendendo come scusa un'interpretazione della Bibbia (pratica tra l'altro molto gradita ai testimoni di geova)
"Nella seconda creazione parlando di Eva (Questa volta essa, è carne dalla mia carne…) ci ricorda la figura di Lilith che non ho ben capito cosa rappresenti e che fine abbia fatto…
…se hai (o avete) voglia, sei già stato molto disponibile, grazie"
Lilith nella tradizione ebraica prima e occidentale poi, è la sposa di Satana, la prima moglie di Adamo che si ribellò a Dio durante la rivolta degli angeli caduti. Ha avuto una netta riabilitazione e un rovesciamento dei connotati iniziali alla fine dell'Ottocento, soprattutto col movimento pre-raffealita, divenendo cosi il simbolo dell'emancipazione femminile che portò poi al movimento del femminismo. Ti copio comunque le informazioni più nel dettaglio dalla sempre utile wikipedia:
Per gli antichi ebrei Lilith era la prima moglie di Adamo (quindi precedente ad Eva), che fu ripudiata e cacciata via perché si rifiutò di obbedire al marito. Lilith è il demone femminile della religione mesopotamica associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte. La figura di Lilith appare inizialmente in un insieme di demoni e spiriti legati al vento e alla tempesta, come è il caso nella religiosità sumerica di Lilitu, circa nel 3000 a.C. Vari studiosi datano l'origine verso il 700 a.C.[1]. Lilith compare nell'insieme di credenze dell'Ebraismo come un demone notturno, ovvero come una civetta che lancia il suo urlo nella versione della cosiddetta Bibbia di re Giacomo. Secondo la tradizione della cabala ebraica, invece, è il nome della prima donna creata, prima compagna di Adamo e precedente a Eva. La sua figura, delineata nel Medioevo, risale a miti e leggende antiche della Mesopotamia. Nell'immaginario popolare ebraico è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile e caratterizzata dagli aspetti negativi della femminilità: adulterio, stregoneria e lussuria.
Alla fine dell'Ottocento, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile e, rivalutata nelle religioni neopagane, viene posta a fianco di simboli come quello della Grande Madre.
In realtà sono stati i passaggi della Genesi a far speculare sull'esistenza di una donna che ha preceduto Eva; si spiega che Lilith è stata creata dalla terra come Adamo ma che poi divenne un demone, come quegli spiriti dannosi creati durante i primi sei giorni della Creazione, divenuti demoni perché ribellatisi al Signore che non donò loro un corpo come avvenne invece per Adamo ed Eva, che si racconta fossero uniti in una sola anima prima di essere divisi e poi formati come primo uomo e prima donna dell'umanità. La creazione dell'uomo e della donna viene infatti citata nel primo capitolo:
« Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò »
(Genesi, 1:27 [10])
Nel secondo capitolo si ripete poi, con parole diverse, prima la creazione dell'uomo con polvere del suolo (Genesi 2:7) e poi, dalla costola di Adamo (Genesi 2:22), la creazione della donna chiamata Eva.
I commentatori della Torah sostengono che prima che Eva fosse presentata dal Signore ad Adamo, quest'ultimo notò Lilith che però non gli piacque. Altre fonti sostengono ancora che per un periodo Lilith ed Adamo vissero nel giardino dell'Eden, fin quando non si scontrarono in un furioso litigio, causato dal comportamento tutt'altro che remissivo della donna: essi si accoppiarono ma poi essa si sarebbe infatti rifiutata di soddisfare le richieste sessuali del suo compagno che volle giacere sopra lei che però rifiutò. A seguito del litigio, Lilith sarebbe salita al cielo[senza fonte], trasformandosi in un demone in incessante ricerca di infanti e di seme maschile.
Lo Zohar spiega che il demone Lilith, figura impura, coopera strettamente con l'angelo Satana.
Ciao ;)
Grazie per la tua disponibilità.
Wiki lo avevo letto, ma vedo che è stato ampliato.
Ricapitolando nella prima creazione vengono creati Adamo (maschile) e Lilith (femminile) come anime? senza un corpo?
Poi Lilith si allontana ribellandosi diviene un demone? (o anche a lei gli viene creato un corpo dalla terra?)
Poi dalla terra viene plasmato il corpo di Adamo.
Per dargli una compagna da questo corpo dal costato (perché il costato?) viene estrapolata Eva (ma viene estrapolata dalla sola parte maschile?) e unendosi possono procreare.
Adamo e Eva mangiando il frutto consigliati dal serpente dalla lingua biforcuta, ottengono la conoscenza ma anche la mortalità, mentre Lilith no quindi è immortale ma non ha la conoscenza e con essa il libero arbitrio.
Adamo ed Eva vengono buttati fuori dal giardino e se la devono cavarsela da soli, come anche il serpente che ora viene fatto strisciare (perciò aveva altra forma?)
Certo che anche se capissi come cronologicamente è andata, dovrei poi capire che significa lolol sob! :P
Ma che posizione ha la chiesa cattolica su Lilith?
Ciao :)
@Ghibli #47
belle osservazioni, splendide domande, non perdere mai la curiosità dei bambini – poiché a quelli come loro appartiene il regno – e non astenerti mai dallo scavare e dal cercare senza posa, senza ingoiare l'ovvio – poiché chi cerca troverà.
Provo a darti una chiave, guarda se ti può servire ad aprire qualche porta – se no butta via tutto, ma non dare niente per scontato.
allora, faccio una premessa, e cioè che nel testo veterotestamentario si deve rendere in Italiano qualcosa che sta in un'altra lingua, l'ebraico, e per di più a tutti gli effetti in una protolingua. Le lingue antiche condividono fra loro, tra l'altro, un relativamente limitato numero di lemmi (hanno il vocabolario leggero), quindi – e qui parliamo di una lingua praticamente congelata nel suo aspetto cerimoniale 25 secoli fa – l'insieme dei significati di ogni vocabolo è molto più ampio che in una lingua moderna. A questo c'è da aggiungere che la vocalizzazione è contestuale, quindi nel testo trovi in effetti solo le consonanti (o quelle che gli ebrei ritenevano tali), tipo codice fiscale per esempio, cosa che aumenta ulteriormente la gamma semantica (l'insieme dei significati possibili da una frase). Questa è una ricchezza.
Ecco, allora nel testo è scritto qualcosa del tipo:
1:27 e crea elohim lo Adàm, nell'ombra di lui, nell'ombra di Elohim creò lui, maschio e femmina creò essi.
2:22 e costruisce YHVH elohim il lato che ha preso dall'Adam, in una ishà, e porta lei all'Adàm
2:23 e dice l'Adàm: questa, questa volta (è) osso da ossa di me e carne da carne di me, a questa sarà gridato ishà, che da ish è stata presa questa.
so che è molto ghiaiosa come lettura, ma mi serve per fare capire lo sfondo.
gibbor
ok, traggo due conclusioni – scusa i refusi un po' maiuscolo e minuscole ecc, tanto nel testo non ci sono…
adam viene dalla radice per terra, terreno, fango. Si potrebbe dire il terroso, giusto per dare l'idea. E' un sostantivo maschile.
ish viene forse dalla radice per fragile, mortale, oppure più probabilmente da un'antica radice primigena per ente, essere. E' un sostantivo maschile.
ishà è il femminile derivato di ish.
elohim il termine dio riferito all'essere spirituale supremo, Dio stesso, o sue emanazioni (esseri spirituali a loro volta, in alcuni casi anche uomini).
YHWH il tetragramma del nome proprio dell'Uno come si è manifestato agli ebrei, non vocalizzato poichè non è più dato saperne le vocali.
allora, adam è il progetto essere umano, che Dio proclama, stabilendone le qualità, e che poi mette in pratica nel tempo. Il racconto di Genesi 2 altro non è che una zoomata su quello di Genesi 1. Al capitolo uno si dice che sarebbe stato creato il terroso, che il terroso avrebbe portato l'immagine-ombra del Dio che lo creava, che il progetto terroso era articolato in maschio e femmina (e qui è la cosa grande alla quale mi riferivo perché la replica dell'ombra di Dio è affidata all'unione del maschio e della femmina, non all'uno senza l'altro!), e che Dio lo aveva effettivamente portato a termine.
Nel cap 2 dunque si dice come questo avviene, nel tempo.
Alla fase 1 è creato dalla terra, appunto, l'adam (mai nome più opportuno no?), poi, quando egli ha avuto il tempo di maturare la sua incompletezza (coscienza del limite, coscienza della necessità), si passa alla fase 2, e da un lato/angolo di adam, si trae la donna. Ora, il primo adam, riconosce subito l'affinità dell'essere che Dio gli presenta (aveva passato il tempo a dare nome a tutti gli esseri superiori…), cioè la riconosce come altro (adam) da sè, e pertanto si riconosce come ish, nominando (identificando) come ishà (proveniente da ish, identificata da ish) la sua donna.
adam è il progetto essere umano in relazione a Dio;
ish è il progetto essere umano, versione maschio in relazione alla donna;
ishà è il progetto essere umano, versione femmina in relazione all'uomo.
non è facile tradurre.
pace
gibbor
ultima cosa, se sai il Francese, anche solo pochino, procurarsi una bible Chouraqui e poi leggerla è una vera avventura, è forse il tentativo più estroso ed estremo di lasciare parlare il testo e liberarlo da sovrastrutture.
ma in effetti il punto è cercare. La CEI è piena di interpretazioni, atte a rendere l'italiano più scorrevole, ma che castrano spesso il testo costringendolo in uno dei suoi tanti angoli; le altre, soprattutto dell'ultimo secolo, idem. Aiuta guardarsi in parallelo 3, 4 o 5 versioni (Martini, Diodati ottime, alla larga dalla Torre di Guardia), se sai qualche lingua è ulteriormente d'aiuto, se hai un rimasuglio di latino o greco del ginnasio vale la pena di spolverarlo, se no va bene comunque!
sulla rete volendo si scaricano programmini gratuiti con setto od otto diverse versioni, comprese greco, ebraico ed aramaico.
magari però non ti frega niente, ma questa è la tua vita – la sola.
pace
gibbor
Gibbor come spesso ti accade commetti errori grossolani. Che senso ha scrivere parte della Genesi mischiando italiano e la traduzione nei nostri caratteri dell'ebraico antico???
Hai scritto giustamente che:
"allora, faccio una premessa, e cioè che nel testo veterotestamentario si deve rendere in Italiano qualcosa che sta in un'altra lingua, l'ebraico, e per di più a tutti gli effetti in una protolingua. Le lingue antiche condividono fra loro, tra l'altro, un relativamente limitato numero di lemmi (hanno il vocabolario leggero), quindi – e qui parliamo di una lingua praticamente congelata nel suo aspetto cerimoniale 25 secoli fa – l'insieme dei significati di ogni vocabolo è molto più ampio che in una lingua moderna."
La grandezza della Bibbia sta proprio in questo, ovvero nel fatto che fu scritta con idiomi che avevano la forza di comunicarne il significato anche visivamente.
Cercare di dubitare dell'esatta traduzione della Bibbia, alla luce delle scoperte a Qumran, vuol dire a questo punto essere in cattiva fede.
Fra questi rotoli si è ritrovato un libro quasi completo di Isaia che antedatava l'esodo di Babilonia e che risultò essere identico, lettera per lettera, alla versione tramandataci a memoria da Ezra, ovvero la versione "originale" della Bibbia.
Per chi ha tempo si leggano questi due articoli che sono illuminanti sull'interpretazione e la traduzione della Bibbia:
LE STRENNE (DECRIPTARE LA BIBBIA)
DECRIPTARE LE LETTERE PARLANTI
DELLE SACRE SCRITTURE EBRAICHE
di Alessandro Conti Puorger
per Edicolaweb
preleva l'inserto stampabile:
L’IDEA
Il testo più diffuso, letto, studiato e meditato negli ultimi 30 secoli è la Bibbia degli Ebrei il cui canone, "Kitvei ha kodesh-Sacre Scritture" (fissato nella Mishnah nel II sec. d.C.), è costituito da 24 libri (24 libri – 5 della Legge o Torah, 8 dei Profeti o Nevi’im e 11 degli Agiografi o altri scritti, detti in Ketuvim), tutti concepiti con gli stessi segni, cioè con le 22 lettere consonanti dell’alfabeto ebraico (compresi i 2 libri in aramaico – Daniele ed Esdra), come se quei segni siano ossatura essenziale per la vita dei testi stessi.
Dai cristiani i libri del canone ebraico sono stati tutti inclusi (Decretum Damasi 382 d.C.) in quello che è chiamato l’Antico Testamento (A.T.). Questi scelsero però la versione in greco usata dagli ebrei alessandrini con l’aggiunta di 7 libri concepiti e scritti in greco, detti deutero-canonici (Maccabei 1° e 2°, la Sapienza, il Siracide, Baruc, Tobia, Giuditta) più alcuni brani, pure scritti in greco, in Daniele ed in Esdra.
Per cristiani ed ebrei tali libri sono sacri circolandovi il pensiero di Dio ed i suoi "…pensieri sovrastano i vostri pensieri…" (Is. 55,9b).
Per i rabbini ortodossi queste scritture, però, solo se scritte con quei segni originari hanno la proprietà d’essere un corpo vivo, come se tra queste ed il tradotto vi fosse la differenza che v’è tra persona in carne ed ossa e la sua fotografia; questa, infatti, che fissa un atteggiamento esterno, non da esito a radiografie e ad altri esami.
Seguendo quest’idea, con strumenti adatti, si potrebbe allora pensare d’accedere al microcosmo dello scritto, superando frasi e parole, per pervenire al livello che rivela la vita che vi scorre; perciò se quei libri sono le membra d’un corpo, i versetti sono i tessuti, le parole sono le molecole e… le lettere… allora, sono i protoni, elementi indivisibili della scrittura-materia, attorno cui, a guisa d’elettroni, circola l’energia, così, dall’esame delle lettere s’arriverebbe al DNA del corpo e si ricaverebbero notizie sull’energia del testo.
I maestri della mistica ebraica, peraltro, ritengono che l’Eterno creò il mondo con i segni sacri delle lettere dell’alfabeto ebraico, preesistenti alla creazione dell’universo, come un compositore usa le note per comporre una sinfonia; perciò entrare in contatto con quei segni avvicinerebbe ai segreti della creazione stessa.
Nel perseguire l’idea di cercare una vita nascosta dal testo, con una lettura per decriptazione, non ho però seguito sentieri esoterici, ma criteri criptografici in quanto anticamente quei testi erano una sequenza di lettere, senza indicazione di parole e di versetti, tutti elementi a favore del valore particolare della singola lettera.
Essendo l’ebraico antico privo di vocali, le parole, scritte con le sole consonanti (cioè senza puntature e/o segni di vocalizzazione) già di per sé hanno più significati (come se in italiano si scrivesse senza vocali, trovando indicato un CN non si potrebbe sapere se vuol dire CaNe/i, CaNa, CuNa, CuNeo/i, CoNo/i, CeNa/o/e, CiNe, CiNa); perciò, già per tale motivo, potrebbero coesistere più letture del testo biblico oltre a quella ingessata dalla traduzione tradizionale.
Andando oltre le parole, la ricerca può per questo proseguire e calarsi nei disegni delle singole lettere individuandone gli specifici significati che portano ad ulteriori aperture del testo. Quest’affascinante idea di ricerca ha preso in me corpo fino al rinvenimento d’una chiave che m’ha aperto il forziere inesauribile della lettura d’un testo nascosto del canone dell’A.T..
Ma andiamo per ordine.
Che le lettere ebraiche nascondano un segreto e siano cariche di valenze particolari più delle lettere d’altri alfabeti fu per me un’intuizione al primo loro incontro, quando nel 1982, nel prepararmi per la Pasqua cristiana dell’anno, vidi nel testo ebraico-francese d’una Haggadah (ordinamento che seguono gli ebrei per celebrare tale festa) la forma delle lettere di Pesah = Pasqua, della scrittura rabbino-quadrata.
Colpito dall’espressiva forma di quelle lettere fui spinto a desiderare di conoscere i significati dell’evidente messaggio grafico che vedevo latente in quei segni; disegnai così con inchiostro nero le lettere su 22 grandi fogli bianchi ed ogni tanto le fissavo per captarne i significati, prendendo appunti di ciò che mi suscitavano. Quelle lettere non m'hanno più abbandonato, in quanto compresi che avevano in sé il concentrato d’una grande sapienza.
Le lettere , hanno forma diversa
=, =, =, =, = a fine parola,
ma in origine non c’era fine parola e le lettere erano equo-spaziate.
Cercando le idee base che le provocarono, conclusi che chi le fermò in quelle vesti, sopra riportate, certamente vi aveva espresso qualcosa a lui evidente, ed andai ad effettuare confronti con le forme delle scritture coeve in quell’area (sinaitico, fenicio, copto, ecc); m'avvicinai così all'ebraico partendo dell’interno della parola, senza interessarmi della grammatica, né della vocalizzazione.
Quei segni iniziarono ad essere vivi ed eloquenti e provai a leggere le parole ebraiche facendole parlare attraverso le lettere, guardando le parole come un disegno a più fotogrammi, uno per lettera: spezzo la parola e leggo il rebus.
Si consolidò l’opinione dei seguenti significati:
– 'alef, primo, capo, uno ed analoghi concetti;
– bet, casa, dentro, e simili;
= (a fine parola) – emme, acqua, madre, vita.
Ci furono le prime prove:
padre = il primo della casa ;
madre = l'origine della vita .
Il sistema è d’aiuto per chi ha memoria visiva; il disegno si ferma nella mente e l'associazione vocabolo-significato si registra con facilità.
Passando in rassegna le parole, con l'aiuto d'un vocabolario ebraico, mi costruii un dizionario personalizzato di radicali da cui provengono i verbi, i sostantivi, ecc. e vi aggiunsi le letture dei segni che formano il radicale stesso. Verificai che i predicati che trovavo, in genere, erano calzanti con quelli della parola, ma spiegavano di più eon la lettura dei segni, perché si ottengono definizioni e/o proprietà sul concetto sotteso; quando per una parola antica ci sono più interpretazioni, mi sembra d’avere un elemento in più per individuare il significato di quel vocabolo.
Mi rendevo però conto che per alcune lettere non avevo ancora raggiunto l’essenza del significato grafico e riuscivo a tradurre solo alcuni versetti isolati.
Nell’86 trovai il testo "Middle Egyptian" (di R. O. Faulkner – Griffith Institute Oxford, 86) e compresi che dai geroglifici mi potevano venire spunti per decriptare alcuni segni, ma solo alla fine del 1996 ebbi il tempo per esaminarlo più a fondo; misi così a fuoco ciascuna lettera con una scheda che mi chiarì i significati grafici e, fissate poi le regole ripetitive, la serratura si aprì ed iniziai a decriptare interi libri dell’A.T..
Affinché il metodo, pienamente qualificato, avesse una data di nascita, l’8.1.1998 registrai alla SIAE un testo che non divulgai per continuare la ricerca.
Ho cercato così di dividere le sensazioni dai fatti per porre in evidenza da una parte l’aspetto del gioco …
Questo è il secondo articolo:
DECRIPTARE LA BIBBIA…
TENSIONE DELL'EBRAISMO AD UNA BIBBIA SEGRETA
di Alessandro Conti Puorger
per Edicolaweb
Sulla via tracciata dall'introduzione generale sul tema, con quanto esposto in "Decriptare le lettere parlanti delle sacre scritture ebraiche", visito sinteticamente fatti storici inerenti i testi biblici, nella veste con segni dell'alfabeto ebraico, per verificare l'esistenza di un varco, di una tenue traccia e/o della possibilità di una lettura anche in altro modo del testo; vaglio le idee, presenti o residuali dell'ebraismo, sull'attesa di un testo segreto nel canone ebraico della Bibbia e le confronto con le "Regole di lettura del criptato biblico") e con i molteplici tentativi di decriptazione usati nel passato.
Approfondisco i seguenti punti:
– Sviluppo del testo dei libri ebraici dell'A.T.
– Vicende dei segni ebraici.
– Il giudaismo e la Torah orale.
– La Bibbia segreta cercata dalla cabbalà ebraica.
– Differenze del metodo di decriptazione e cabbalà.
– Isaac Newton cercava il testo segreto nella Bibbia.
SVILUPPO DEL TESTO DEI LIBRI EBRAICI DELL'A.T.
I libri della Bibbia sono stati scritti nell'arco del millennio, dal XIII al II sec. a.C.; peraltro, alcuni brani, hanno datazione anche più antica, come il salmo 104 che ricorda un inno al Sole del faraone Akenaton (1367-1350 a.C.) il che è evidente dal parallelo di alcuni versetti.
Inno ad Aton
Salmo 104
(Sviluppa la creazione come in Genesi 1)
Quando tu tramonti all'orizzonte occidentale,
La terra è in tenebre di morte…
Ogni leone esce dalla sua tana;
Tutti gli esseri striscianti, essi mordono.
All'alba quando tu sorgi all'orizzonte…
Scacci la tenebra…
Gli uomini si svegliano e si rizzano in piedi…
Tutto il mondo, essi compiono la loro fatica.
Come sono multiformi lette opere!
Esse sono nascoste alla vista dell'uomo.
O unico dio, di cui non v'è altro eguale,
Tu hai creato la terra secondo il tuo desiderio. 20 Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
21 ruggiscono i leoncelli in cerca di preda…
22 Sorge il sole, si ritirano
23 Allora l'uomo esce al suo lavoro
Per la sua fatica fino a sera.
24 O Signore, quanto sono multiformi
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza
La terra è piena delle tue creature.
Sui libri del canone ebraico gli studiosi del settore ritengono che:
molti si sono formati con vari apporti;
il Pentateuco (tra questi il Genesi è il più recente), come ci è pervenuto, sia stato scritto in epoca posteriore ai fatti e non da Mosè;
secondo gli studi più aggiornati, sarebbero un mosaico di testi e documenti, un composto desunto da varie fonti ed adattato da più redattori alla somma di conoscenze precipue al tempo in cui la o le fusioni furono operate, piuttosto che a quelle in cui si svolsero i fatti;
dal complesso di tale antologia integrata e guidata, trapela un pensiero unitario, perché unitaria è la motivazione che ha condotto alla scelta dei brani ed alla forma ed ai contenuti di quelli storici.
È opinione diffusa che ci fu una raccolta organizzata di testi antichi verso il VI sec. a.C. ed il nucleo della Bibbia fu ("Indagine Storico-Critica dell'A.T." di Edward Lipinsky) costituito dal seguente grande ciclo:
Deuteronomio, che giustifica storicamente la dottrina dell'elezione d'Israele, delinea la costituzione teocratica e raccoglie ciò che attiene all'opera di Mosè;
Libro di Giosuè, che racconta l'istallarsi del popolo eletto in palestina;
Libro dei Giudici, che enumera la lunga serie delle apostasie e dei ritorni a Dio;
Libri di Samuele, che narrano l'inizio della crisi della teocrazia con il re Saul fino all'accettazione dell'idea di un sovrano con Davide;
Libri dei Re, che descrivono la decadenza di quest'ideale, iniziata già con Salomone, conclusasi col rigetto da parte di Dio del proprio popolo per mancanze di fedeltà.
Si tratterebbe di una raccolta curata in più tempi dai re d'Israele e poi di Giuda, come suggerisce il Deuteronomio (17,18): "…quando uno di questi (Re) s'insedierà sul trono regale, scriverà per suo uso in un libro una copia di questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti leviti."
Per i libri del Pentateuco, Gabriele Mandel, (archeologo, già docente del Politecnico di Torino) sostiene ("Salomone". SugarCo Edizioni): "…accennano a Mosè in questo senso, escludendo che ne sia l'autore per il fatto stesso che non parla in prima persona né s'identifica come estensore diretto. Trattano Mosè come un personaggio storico del passato, e parlano della terra di Canaan come si sarebbe potuto fare solo dopo la conquista."
Per contro non sono libri di storia in senso stretto, perché questa si propone di stabilire che cosa gli uomini abbiano fatto e in quali rapporti reciproci stiano le loro azioni; invece la Torah, educa al pensiero che alle azioni umane ed al loro concatenamento presiede un potere unico superiore che le dirige a fini determinati.
Il Pentateuco o Torah, e tutti i libri cosiddetti storici, a differenza della storia, spesso tralasciano nomi, date ed ignorano fatti che non abbiano un particolare significato, ed in quelli sui cui si sofferma, lo fa per attirare attenzione e per far meditare.
La Torah, per gli eventi contenuti riguarda gli eventi ebraico-egizio-cananei del XIII-XII sec. a.C., periodo dilatato poi dal Genesi, in modo mitico, a tempi preistorici fino alla creazione del mondo.
Il quadro storico è il seguente:
il nomadismo al tempo degli Hyksos nel XVII sec. a.C. di alcune famiglie d'Israele verso il delta orientale del Nilo;
con la cacciata dei "pastori" gli ebrei si trovano coinvolti;
l'oppressione e la schiavitù egiziana fu più dura sotto i Ramseti;
tale oppressione ai tempi di Merenpthah, successore di Ramsete II, causa l'insurrezione degli Ebrei, favorita forse da una guerra con i libici che provocò un disordine pubblico (vedi: "La resurrezione dei primogeniti");
avviene l'esodo, la rivelazione della Legge, la vita di 40 anni nel deserto, formativa del popolo.
Durante tale ampio periodo inizia e si conclude, con Mosè profeta-inviato, la prima battaglia tra Iahwèh ed il mondo degli idoli, rappresentati dal Faraone e da Edom, e la proclamazione del Dio unico contro il mondo pagano (storicamente iniziò con il faraone eretico Achenaton).
L'A.T. al riguardo parla di 430 anni di permanenza degli Ebrei in Egitto prima dell'evento esodo, cioè prima del faraone Merenpthah, perciò Giuseppe era vice faraone nel XVII sec. a.C., cioè nel periodo intermedio 1785-1575 a.C., XIII-XVII, dinastie che congruentemente sono riferite a governatori hyksos, re pastori.
Tra l'altro in "La civiltà egizia", di Alan Gardiner (Einaudi 1971), nel capitolo VII si legge che, furono trovati degli scarabei di tale periodo con inciso il nome di Ya'hob-her che "è difficile non accettare l'opinione comune che ricordassero il nome del patriarca Giacobbe", padre di Giuseppe.
I libri della Torah possono, però, contenere pagine scritte in tempi antichi a Mosè riferiti e vogliono far credere a tale asserzione, infatti:
"Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore, e a tutti gli anziani d'Israele." (Dt. 31,9)
"Mosè scrisse quel giorno questo canto (di Mosè) e l'insegnò agli Israeliti." (Dt. 31,22)
"Quando Mosè ebbe finito di scrivere su un libro tutte le parole di questa legge, ordinò ai leviti che portavano l'arca dell'alleanza del Signore: Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te;" (Dt. 31,24-26)
"Il Signore disse a Mosè: Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo negli orecchi di Giosuè: io cancellerò del tutto la memoria di Amalek sotto il cielo!" (Es. 17,14)
"Mosè scrisse tutte le parole del Signore…" (Es. 24,4a)
"Quindi (Mosè) prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo." (Es. 24,7a)
Per assicurare la continuità della legge al dopo Mosè, nel libro di Giosuè è dichiarato:
Giosuè scrisse una copia della legge. (Gs. 8,32)
Giosuè scrisse queste cose nel libro della legge. (Gs. 24,26)
La letteratura rabbinica "Baba Batra" (14b, 15a) fa risalire:
la Torah (Gen. 1,1 – Dt. 34,4) a Mosè (che scrisse anche il libro di Giobbe, vissuto al tempo di Mosè – Rabbi Levi ben Lachma);
a Giosuè gli ultimi otto versetti della Torah e il suo libro (Dt. 34,5 – Gs. 24,28) che dopo la morte avrebbe portato …
La si prenda come una opinione personale, ma a me pare che nel libro della Genesi sia stato omesso un frammento del racconto, oppure si tratta di due racconti sovrapposti, che narrano in maniera differente dello stesso evento.
Le due "creazioni" sono effettivamente un punto discordante, e tuttora non vi è stata alcuna spiegazione plausibile di questa particolare circostanza.
Suppondendo che una parte del racconto sia stata omessa, (o che sia andata perduta), il racconto diviene più lineare.
Il passo in cui Adamo afferma:
Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta".
inoltre è parecchio "misterioso".
Il "questa volta" dà adito a pochi dubbi: Adamo fa chiaramente intendere che la volta prima qualcosa sia andato storto.
Per la tradizione esoterica ebraica Adamo fa riferimento a Lilith, di cui si è parlato prima, la sua prima moglie che però non gli volle sottostare.
p.s: quando si riportano brani tratti da siti esterni, è bene essere il più brevi possibile, e piuttosto segnalare i link.
Brani lunghi, specialmente nei commenti, oltre che appesantire di molto la pagina, solitamente non vengono letti.
A presto
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Francesco, grazie per la tua gentilezza.
Un saluto a te.
Grazie Gibbor :D questa versione e le tue note sono molto utili, e in effetti avevo capito che conoscere bene l'etimologia delle parole è estremamente importante, in quale altro modo si potrebbe condensare tutta la creazione in un paio di pagine se non caricando di significato ogni parola e l'evocazioni che producono in altre lingue; e attribuendo ad ogni azione una relazione per l'ottenimento di un risultato prestabilito.
Non rimane che rifletterci.
Ciao :)
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Mentre scrivevo… grazie Hadi per la tua ulteriore specificazione, avevo letto già analisi simili sull'alfabeto anche più estreme e affascinanti.
Ma da newbie mi state facendo desistere :P scherzo, il tempo passa comunque tanto vale divertirsi a esplorare, a conoscere e forse un giorno…
Ciao :)
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Mentre scrivevo… grazie s.ruina per la tua evidenziazione che condivido ne potrei fare un'altro paio ma ignoro troppe cose quindi…
buonanotte a tutti presto :)
"p.s: quando si riportano brani tratti da siti esterni, è bene essere il più brevi possibile, e piuttosto segnalare i link.
Brani lunghi, specialmente nei commenti, oltre che appesantire di molto la pagina, solitamente non vengono letti."
Ok messaggio recepito.
Ciao santaruina.
p.s.
forse questo post dovevi intitolarlo:
Storia della prima creazione della donna!
:-)))
Scrivo qua quello che avevo accennato prima riguardo la scoperta dei rotoli del mar morto e la loro testimonianza della fedeltà del testo masoretico all'originale:
"Probabilmente i più sensazionali manoscritti scopertI ai nostri tempi sono i rotoli del mar Morto. Furono trovati nel 1948 nelle caverne vicino alle rovine di Qumran, una comunità degli Esseni del primo secolo a.C., collocata vicino alla costa nord-occidentale del Mar Morto. [N.d.R.: Nuovi studi affermano che Qumran era solo un centro artigianale e commerciale e che i rotoli furono portati nelle caverne nei pressi di Qumran dai sacerdoti di Gerusalemme, prima della distruzione del tempio (70 d.C.).] Questi 1.100 documenti antichi e 100.000 frammenti, più vari rotoli completi e intatti, rappresentano porzioni di testo o il testo intero di ogni libro dell’Antico Testamento in ebraico con l’eccezione del libro di Ester. Circa 230 tra i manoscritti ritrovati sono copie di libri dell’Antico Testamento. Prima della loro scoperta, i manoscritti più antichi ancora esistenti della Bibbia ebraica risalivano al 920 d.C. Alcune copie della traduzione greca della Septuaginta risalivano al terzo secolo a.C., ma fino alla scoperta dei rotoli del mar Morto nessun manoscritto ebraico era così antico.
A quel punto possedevamo Scritture ebraiche che potevano essere datate al primo o anche al secondo secolo a.C. Ancora più incredibile, questi rotoli del mar Morto dimostravano che la nostra Bibbia fu preservata con ammirevole esattezza per oltre due millenni. L’esempio migliore è una copia di Isaia la quale rivelò che, dopo un periodo di 1.000 anni di tradizione di ricopiatura testuale riguardo a una parte della nostra Bibbia corrente che ammonta a più di 100 pagine, soltanto tre parole in tutto il libro di Isaia presentano alcune differenze — e queste differenze sono solo delle variazioni di ortografia paragonabili, ad esempio, a una differenza tra l’italiano e il romanesco in «buono» e «bono»."
Su Adamo ed Eva mi sono ricordato del cromosoma (bella la sua etimologia), interessanti anche queste teorie Adamo cromosomiale-Y & Eva mitocondriale.
Ma ritornando anche sul neo-spiritualismo, stavo pensando forse nella prima creazione, dovendo dividere oltre al maschile e il femminile anche gli altri opposti, era necessario concentrare i principi negativi come la dissoluzione in un unica figura che però avrebbe compromesso l'evoluzione dell'altra, quindi c'è stato bisogno di tenerli separati?
Ciao :)
ecco ieri sera stavo per postare un commento esattamente qui dopo quello di Ghibli, poi zac! si è impallato tutto ed è apparsa una bella videata blu con splinder che diceva che stava facendo manutenzione alla piattaforma.
non mi è stato più possibile accedere.
solo ora realizzo che il commento di ghibli era il… #66!
mah, sì, boh…
pace in ogni caso
gibbor
Per la precisione il mio commento è il 66,0 …se poi quello successivo è poco più di un mezzo commento ih ih ih.
La devo aver sparata grossa, mi scuso se ho scritto una eresia, lo so che da profani sarebbe meglio leggere, ma devo incentivarvi a scrivere ^^"
Ciao :)
dai io mi riferivo alla pura casualità numerologica, sul contenuto mi sembra così complesso, al contrario…
non sono un grande fan del darwinismo, se non che è un grande esempio di fede :) per credervi dico ce ne vuole molta, quindi non mi addentro nel merito delle due interessanti citazioni.
ricordo solo un esempio di applicazione per la parola tradotta in genesi con costola, che invece sarebbe mezzo, metà, lato, angolo, a proposito di cromosomi: se prendi i due maschili XY, isoli solo l'X e poi replichi, ottieni XX. Giochino: da un lato del maschio, la femmina.
pace
gibbor
Ciao Volevo Contattarti Per Una Conferenza In Liguria…Come Posso fare????
Scusa è Scappato Il Commento prima della Firma
Sono Dolores D'Avanzo Su FB
La Conferenza è Sul NWO
Ciao Dolores, puoi scrivermi se vuoi alla mail carlobrevi@libero.it
A presto