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-o- Too late to die young -o-
24 Febbraio 2009

Cum spirare

“L’individuo si trova di fronte ad una cospirazione così enorme che fa fatica ad immaginarsi che solo possa esistere”
Edgar. J Hoover (presidente del FBI da 1924 fino alla sua morte)

Cercando di districarsi tra le trame fitte di questioni molto più grandi di ciascuno di noi si arriva spesso ad un punto in cui sembra prevalere un senso di profonda impotenza, una sorta di disorientamento.
Per quanto possa risultare difficile da accettare quello che ci gira intorno è in qualche modo diretto da gruppi di potere più o meno noti, entità sfuggenti che difficilmente si fanno osservare, e quando fanno trapelare qualcosa di sè, lo fanno con piena consapevolezza. Il termine “cospirazione” è un termine svilito proprio dall’abuso al quale viene sottoposto.
Eppure, la cospirazione non è nulla di metafisico.
Etimologicamente il termine deriva, come si può facilmente dedurre, da cum -spirare, ovvero soffiare, respirare, insieme.
La ricchezza della lingua latina già introduce quindi la caratteristica principale della “cospirazione”, la parola stessa evoca la vicinanza di un gruppo di persone che lavorano all’unisono per perseguire un fine.
Il respirare insieme è una splendida immagine poetica, indica vicinanza, coesione, affinità, riservatezza.

Di cospirazioni quindi ve ne sono a migliaia, di piccole e di meno piccole; due ragazzini che si mettono d’accordo per fare uno scherzo ad un loro coetaneo tecnicamente stanno cospirando.
Così come un grande industriale che fa un accordo sottobanco con un politico per ricevere agevolazioni per la sua attività.
Nessuno può negare che questo tipo di “cospirazioni” esistano.
Quello che solitamente si è soliti stigmatizzare con il termine “dietrologia” è l’atteggiamento di coloro che in ogni evento ipotizzano delle trame occulte.
Tali critiche lasciano il tempo che trovano, avendo sempre come unico fine quello di screditare coloro che si pongono domande, senza mai entrare nel merito delle questioni.
Specialmente in Italia condannare a priori chi pone domande appare quantomeno sospetto, se non fosse per il fatto che nel bel paese abbiamo avuto la P2, Piazza Fontana, Ustica, e così via.

Bisogna comunque ammettere che ci sono teorie del complotto altamente fantasiose, e spesso i detrattori della dietrologia non hanno tutti i torti.
Come prendere seriamente in considerazione infatti coloro che sostengono che diciannove arabi col turbante dopo aver cospirato si sono armati di taglierino e hanno fatto breccia nei cieli della più grande superpotenza del globo, scorrazzando a destra e a manca senza che nessuno dell’apparato di difesa dell’esercito più potente sapesse cosa fare?
Questo genere di teorie della cospirazione sono effettivamente alquanto ridicole.
Le cospirazioni di cui invece vale la pena di occuparsi sono quelle con più solide basi, le tessere delle quali faticosamente emergono sparse.
Cospirazioni grandi e piccole, perchè, come disse Disraeli, la vera storia si fa dietro le quinte.
E non vi è nulla di metafisico, almeno in questo.
Solo delle persone, in carne ed ossa, che respirano insieme.

23 Febbraio 2009

Signoraggio, il falso problema

coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo


All’incirca quattro–cinque anni fa, nel variegato mondo della controinformazione iniziava a farsi largo un tema ancora poco approfondito, all’epoca, ovvero l’annosa questione del signoraggio.
Tra chi da tempo si occupava della questione, spiccavano i nomi, tra gli altri, del professor Giacinto Auriti, di Marco Saba e di Sandro Pascucci, quest’ultimo particolarmente attivo nel mondo della rete.
Chi all’epoca si imbatteva nei loro scritti veniva a conoscenza di quella che era descritta come la più grande truffa che il potere esercitava sulla popolazione, una truffa per mezzo della quale la popolazione stessa era tenuta in perenne servitù. Il termine “signoraggio” etimologicamente si riferisce ad una antica pratica medievale, e indica il diritto del principe, del re o del signore di trattenere una certa quantità di oro al momento del conio di una moneta.
Chi possedeva dell’oro poteva portarlo alle fonderie del sovrano, dove il metallo veniva trasformato in moneta.
L’effige del sovrano stesso che possedeva il diritto di battere moneta avrebbe garantito l’autorevolezza necessaria affinchè divenisse denaro accettato per gli scambi.
Il sovrano quindi garantiva l’autenticità della moneta, ed in cambio tratteneva una percentuale del metallo.
Questo diritto del sovrano era propriamente il signoraggio.Nei nostri giorni, nonostante i pareri tra gli stessi economisti divergano,  tra coloro che denunciano tale pratica come truffaldina il signoraggio è generalmente definito quale differenza tra il valore nominale di una banconota e il suo costo di produzione.
Una banconota da 100 euro verrebbe ad esempio a costare circa tre centesimi per essere creata, e la differenza tra quei 100 euro (valore nominale) e i 3 centesimi (valore intrinseco) rappresenterebbe il signoraggio (tralasciando di considerare  i vari tassi di sconto, che al fine del discorso non rivestono al momento eccessiva importanza).
Questo costo verrebbe quindi pagato dallo stato, costretto a prendere in prestito le banconote così create dalle banche centrali, entità private.
Gli interessi su tale debito verrebbero poi accollati sulla popolazione mediante la tassazione, ed in questo modo gran parte del profitto del lavoro dei singoli andrebbe a finire nelle mani dei banchieri, che non hanno fatto altro che stampare dei pezzi di carta.
Questa è in sintesi la denuncia degli economisti che indicano nella pratica del signoraggio una operazione fraudolenta ai danni dello stato e di conseguenza del singolo cittadino.Ed effettivamente nell’atto di emissione della moneta dal nulla un procedimento truffaldino ha effettivamente luogo, anche se con dinamiche forse più complesse di quanto si possano qui descrivere.
Nell’ambito della denuncia del signoraggio, però, i veri problemi iniziano quando si suggeriscono delle soluzioni, a tale pratica.
E’ opinione alquanto diffusa infatti tra chi analizza tale questione che il problema si risolverebbe se invece dei banchieri privati ad emettere moneta fosse direttamente lo stato.
In questo modo, viene spiegato, la moneta sarebbe esente da debito, qualunque cosa questo significhi, e la società tornerebbe a prosperare.
C’è anche chi, preso da grande entusiasmo, è arrivato a proporre anche il reddito di cittadinanza, ovvero un introito garantito dallo stato per ogni cittadino, indipendente dalle sue attività.
Si può ben comprendere il motivo per cui una tale proposta abbia ricevuto numerosi consensi.
In questa visione nulla sarebbe più impossibile per lo stato: grandi opere, benessere diffuso, una infinita quantità di denaro da spendere.
Tutto diverrebbe possibile nel momento in cui il popolo riguadagnasse la sua perduta sovranità monetaria.

Ma tutto questo discorso si sviluppa su di una fallacia enorme.
Il problema infatti non risiede nel fatto che siano i banchieri a stampare la cartamoneta a loro piacimento.
Il problema consiste nel fatto che ci sia qualcuno che possa creare denaro a piacimento, denaro che non ha alcun corrispettivo reale, ed obbligare la popolazione a farne uso.
Che sia il banchiere cattivo, lo stato oppure la fatina del bosco a farlo, il problema rimane.
Nella visione dei signoraggisti lo stato funge da vittima del sistema bancario.
In realtà, le banche centrali e i governi agiscono in sintonia; il sistema infatti non reggerebbe se la legislazione degli stati non obbligasse i cittadini ad usare obbligatoriamente il denaro prodotto dalle banche centrali.
Si tratta del corso forzoso.

Il corso forzoso impone una certa moneta come unico mezzo legale di tutti i pagamenti, transazioni commerciali e finanziarie nell’ambito del territorio nazionale.
Il corso forzoso comporta l’illegalità del baratto e dei pagamenti effettuati in valute straniere, punibili con la reclusione. E’ pure reato il rifiuto della valuta ufficiale come mezzo di pagamento.

Ed è lo stato, ovviamente, a garantire e ad imporre ai cittadini l’uso di una certa moneta.
Individuare  nelle banche centrali il problema e proporre lo stato come soluzione è quindi un errore, e si svia l’attenzione dal vero cuore del problema.
In sintesi, la truffa  si dipana in tre momenti:

  • la creazione di denaro dal nulla, svincolata da qualsiasi bene reale, a totale discrezione dei dirigenti delle banche centrali
  • il corso forzoso, per mezzo del quale gli stati obbligano i cittadini a dover usare esclusivamente la moneta così creata, punendo con sanzioni e  la reclusione chiunque faccia uso di un sistema di scambio alternativo
  • la riserva frazionaria, che permette al sistema bancario nel suo insieme di moltiplicare infinite volte la quantità di denaro circolante.

Gli esiti di una tale politica sono la perenne inflazione, per mezzo della quale la popolazione viene gradualmente alleggerita della propria ricchezza ed un insieme di capitali fittizi che si moltiplicano su loro stessi fino al momento in cui il sistema si accartoccia sulle sue fragili fondamenta, generando crisi simili a quella che attualmente stiamo attraversando.

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Per approfondire:
Bankestein revisited, dal baratto al baratro (storia della moneta)
Quando lo stato diventa falsario
Money banking and the federal reserve (video con sottotitoli in italiano)
Cos’è veramente l’inflazione?
7 Fallacie economiche (il blog di Paxtibi andrebbe segnalato nella sua interezza)
Surely You’re Joking, Mr. Pascucci!
Fiscalità monetaria
Freegaia (ormai un cult)

17 Febbraio 2009

Oltre il Nuovo Ordine Mondiale


Ogni tanto passo in rassegna su youtube i video “cospirazionisti” che trattano del Nuovo Ordine Mondiale.
Alcuni sono validi e forniscono utili informazioni, altri risultano eccessivamente enfatici e sensazionalistici.
E’ un tema che andrebbe trattato con grande cautela e con massima serietà, altrimenti si corre il rischio di fare la figura di un Tremonti qualsiasi.
Specialmente in questo periodo, in cui tutte le cautele del passato sono state accantonate; siamo in pieno finale di partita, infatti, e le varie elites non si preoccupano eccessivamente di celare se stesse e i loro piani.
Il Nuovo Ordine Mondiale oggi è sulla bocca dei politici più influenti, mentre fino a qualche tempo fa il solo evocarlo bastava per essere annoverati tra i paranoici visionari, un po’ come quelli che vedevano pesanti crisi economiche in agguato.
Non c’è più gusto oggi ad essere cospirazionisti, i politici ci stanno rubando tutte le battute. Nel frattempo, oltreoceano, tra i siti di controinformazione da qualche tempo c’è un certo interesse per la concomitanza di due eventi curiosi.
Da una parte la presenza sul territorio americano di centinaia di campi di detenzione pronti all’uso e per adesso vuoti, dall’altra l’avvistamento di centinaia di migliaia di tombe di plastica prefabbricate, a quanto pare ordinate dalla Fema in vista di una non meglio specificata emergenza nazionale.
Un fatto questo non del tutto chiaro, ancora da verificare.

Passando quindi in rassegna molti di questi filmati, emerge chiaramente un certo fermento che pervade il mondo della cosiddetta “controinformazione”,  riguardo argomenti che fino ad alcuni anni fa non riscuotevano grande interesse.
E grande è anche la preoccupazione che assale chi in questi filmati si imbatte.
C’è un qualcosa però che di tutti questi piani è più forte, e che alla fine ne decreterà la sconfitta.
Qualcosa di apparentemente banale.

 

12 Febbraio 2009

Etat d'esprit

Un ‘potere occulto’ di ordine politico e finanziario non dovrà essere confuso con un ‘potere occulto’ di ordine puramente iniziatico ed è facile comprendere che i capi di quest’ultimo non si interessino affatto alle questioni politiche sociali in quanto tali: essi potranno addirittura avere una assai mediocre considerazione di coloro che si consacrano a questo genere di attività[…]
Un altro punto da tenere presente è che i Superiori Incogniti, di qualunque ordine siano e qualunque sia il campo in cui vogliono agire, non cercano mai di creare dei ‘movimenti’.
Essi creano solo degli stati d’animo ( état d’esprit), ciò che è molto più efficace, ma, forse, un poco meno alla portata di chiunque.
E’ incontestabile che la mentalità degli individui e delle collettività può essere modificata da un insieme sistematico di suggestioni appropriate; in fondo, l’educazione stessa non è altro che questo, e non c’è qui nessun ‘occultismo’ […].
Uno stato d’animo determinato richiede, per stabilirsi, condizioni favorevoli, e occorre o approfittare di queste condizioni se esistono, o provocarne la realizzazione.

       Renè Guènon
Questa è una delle citazioni di cui più spesso mi sono servito.
E’ tratta dallo scritto di René Guénon “Riflessioni a proposito del Potere Occulto”, apparso nel volume La Tradizione e le Tradizioni, testo che raccoglie diversi articoli pubblicati dallo studioso francese nella prima metà del XX secolo.
Riprendo ora, e nuovamente, questa citazione perché dovrebbe servire da introduzione ai prossimi temi che qui verranno trattati (sempre che non si verifichino nel frattempo dei cambi di programma, eventualità non del tutto remota, as usual).
Per chi fosse interessato, è disponibile una versione online di questa raccolta.
Suggerirei in particolar modo la lettura dei seguenti articoli:


La Religione e le Religioni
Le influenze erranti
L’errore dello psicologismo

 

5 Novembre 2008

Change they need

Ha vinto quello più giovane, quello più buono, quello di colore.
Gli auguriamo ogni bene, ovviamente, anche perché essere attorniato da certi personaggi non è molto rassicurante.
Spesso, infatti, chi detiene il vero potere per dei complessi casi lombrosiani si ritrova anche ad avere una presenza fisica poco raccomandabile.

Ecco allora che nel grande spettacolo pirotecnico della democrazia occorre proporre una maschera che ispiri maggiore fiducia, per avere la possibilità di gestire il potere con meno preoccupazioni. E così piovono i milioni di dollari per sostenere questo o quel rappresentante, e lo stadio si infiamma, e il dibattito si accende.
Che fatica, per chi investe, scegliere la faccia giusta, il personaggio giusto, che possa poi seguire con diligenza le sagge direzioni che gli saranno suggerite.
E che peccato non poter fare tutto in prima persona, direttamente, ma doversi sempre fare rappresentare da qualcuno di più presentabile.
D’altra parte, siamo sinceri, chi avrebbe mai potuto porre la propria fiducia a delle facce come queste:

 

George Soros, finanziatore e sostenitore di Barack Obama

Zbigniew Brzezinski, consigliere di Barack Obama

Rupert Murdoc, finanziatore e sostenitore di Barack Obama

p.s: avendone il tempo, consiglierei di seguire i link segnalati cliccando sui nomi dei tre personaggi, per poter avere una idea di quale sarà la politica estera che si appresterebbero a seguire gli Stati Uniti in questo nuovo corso.
Sempre che qualche evento imprevisto non sconvolga tutti i piani.