Benvenuti.
Qui si parla di miti, simboli,
storia e metastoria,
mondi vecchi e mondi nuovi,
e di cospirazioni
che attraversano i secoli.
Qui si scruta l'abisso,
e non si abbandona mai
la fiaccola.
Sotto un cielo solcato da vistose scie chimiche, personaggi incappucciati e senza volto si aggirano come ipnotizzati, totalmente assorti dai loro telefoni cellulari.
Uno scenario decisamente inquietante, e per una volta cui tale termine si può usare in modo appropriato.
La voce fuori campo significativamente dice “”Questo è ciò che ti lascerà senza parole: smetterai di prestare attenzione a quello che accade intorno a te”.
Si tratta di una pubblicità di una nota compagnia telefonica andata in onda circa un anno fa in alcuni paesi dell’Est europeo, e davvero sorprende la scelta dei creativi che hanno optato per un tale scenario per promuovere il loro prodotto.Zret, che aveva segnalato questo video nel blog Tanker Enemy, notava:
Nello spot ogni oggetto assume sinistri valori simbolici: nella prima inquadratura gli altoparlanti evocano i campi di concentramento nazisti in cui gli ordini erano impartiti ai prigionieri, attraverso la voce impersonale dell’altoparlante. Quindi si susseguono scenari urbani con scale mobili e piazze sterminate. I campi lunghissimi inquadrano zombies immobili, incapaci di vedere, di udire e di parlare. Chiusi in un mondo virtuale, in una prigione elettromagnetica, costoro sono uomini di allevamento, condizione cui allude la mucca che attraversa la scena: ogni confine tra sub-uomini ed animali da macello è stato abolito.
Pare davvero rappresentata una delle peggiori distopie che si possano immaginare, e i vari aspetti di quello che viene chiamato Nuovo Ordine Mondiale sono mostrati in maniera palese, quasi eccessiva.
Ma c’è un particolare che spicca in tutto il contesto, ed è il bovino rosso che attraversa il campo verso la metà dello spot.
All’interno di questo cupo scenario, questo bovino rappresenta un elemento apparentemente del tutto estraneo, ma la sua presenza non è casuale.
Nella sequenza in cui compare, passa davanti ad uno dei personaggi incappucciati, che si viene a trovare esattamente nel centro della scena.
Qui è rappresentata una cerimonia, un sacrificio. Il sacrificio.
La scelta di un bovino rosso non è infatti per nulla casuale.
Nel Tempio per eccellenza, quello di Gerusalemme, una giovenca rossa veniva immolata e bruciata, e le sue ceneri servivano per purificare la comunità dei fedeli.
Trovare una giovenca completamente rossa era operazione spesso complicata, poiché non si tratta di una caratterista del tutto comune.
Il fatto che nello spot sia stato usato un animale proprio con queste caratteristiche, assai particolari, è significativo.
Dietro l’animale la figura incappucciata fa le veci del sacerdote, e si può inoltre facilmente notare come sullo sfondo i due piloni che reggono i cavalcavia evochino le due colonne del Tempio di Salomone.
Nel complesso il filmato riprende simbolismi palesi e meno evidenti, quasi a voler sottolineare un legame tra realtà che sperimentiamo tutti i giorni (indottrinamento/megafoni, scie chimiche, atomizzazione della società, perdita dell’anima simbolizzata dalla scomparsa dei volti) con il sostrato religioso che in maniera occulta si nasconde dietro tutti questi fenomeni.
Sono venuto a conoscenza, solo di recente, dell’esistenza della ligre. Un animale straordinario, e per una volta il termine stra-ordinario si può usare in modo del tutto appropriato. La ligre è un felino ibrido, nasce dall’incrocio tra un leone maschio ed una tigre femmina, un evento assai raro in natura.
Questi incroci avvengono normalmente solo in cattività. Infatti leoni e tigri normalmente non condividono il loro territorio e perciò non hanno molte possibilità di accoppiarsi fra di loro.
Attualmente si hanno casi di coesistenza fra tigri e leoni solo nella Foresta di Gir, in India. Anticamente coesistevano in Persia e Cina. Le abitudini delle due specie sono molto differenti e rendono quindi ancora più improbabile un eventuale incrocio naturale.
Le prime ligri di cui si ha notizia nacquero nel 2004
nello zoo di Kemerovo in Russia, e all’epoca gli zoologi non sapevano che caratteristiche avrebbero sviluppato i cuccioli.
Ora si sa che vi è un aspetto particolare che caratterizza questo animale. La ligre cresce di più di leoni e tigri, alcuni esemplari possono raggiungere i 3.65 metri di lunghezza e superare i 400 chilogrammi di peso (per fare un confronto, i tipi di tigre più grandi, le Tigri Siberiane e le Tigri del Bengala, non superano i 3.2 – 3.3 metri di lunghezza, e i 280-300 chilogrammi di peso). Questo accade perché il leone maschio e la tigre femmina non trasmettono nessun gene inibitore della crescita. Non avendo questo gene, le ligri, crescono per tutta la loro vita, fino a che il loro corpo non potrà più sostenere il loro stesso peso.
Nessuno dei genitori trasmette il gene inibitore della crescita alla ligre, che diviene sempre più grande, finchè le sue stesse dimensioni la portano al decesso. L’esistenza di questo splendido e maestoso felino è un mito che si concretizza, una allegoria che attraverso la ligre vive. Come non riflettere sulla sorte del nostro stesso occidente, privo anch’egli dell’inibitore alla crescita, destinato a crollare sulle sue stesse fondamenta proprio nel momento in cui pareva così grande ed inattaccabile? Caduto all’apice della sua grandezza, proprio a causa del suo peso che non riusciva più a reggere.
Quest’anno la Pasqua Cattolica e la Pasqua Ortodossa si discostano di oltre un mese.
Le Chiese Orientali celebreranno infatti la Pasqua il 27 Aprile, e questo perchè si rifanno per il calcolo della data al vecchio calendario Giuliano.
nel 325 il Concilio di Nicea fissò la seguente regola: la Pasqua cade la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera (21 marzo). Di conseguenza essa è sempre compresa nel periodo dal 22 marzo al 25 aprile. Supponendo infatti che il primo plenilunio di primavera si verifichi il giorno dell’equinozio stesso (21 marzo) e sia un sabato, allora Pasqua si avrà il giorno immediatamente successivo, ovvero il 22 marzo. Qualora invece il plenilunio si verificasse il 20 marzo, bisognerà aspettare il plenilunio successivo (dopo 29 giorni), arrivando quindi al 18 aprile. Se infine questo giorno fosse una domenica, allora occorrerà fissare la data della Pasqua alla domenica ancora successiva, ovvero al 25 aprile. La data è calcolata utilizzando il calendario giuliano dagli ortodossi, quello gregoriano da protestanti e cattolici. Si noti che utilizzando il calendario giuliano, l’intervallo di date corrispondente nel calendario gregoriano va dal 4 aprile all’8 maggio. da wikipedia
Rosone della Chiesa templare di San Bartolomé, Spagna. XIII secolo
La palabra “corazón” proviene de la raíz indoeuropea KRD, que significa corazón, pero también, centro o medio. […] René Guénon, en su obra Símbolos fundamentales de la Ciencia Sagrada, resume el simbolismo tradicional del corazón indicando que representa el centro del ser integral, y nos pone en la pista de que cada centro espiritual ha sido designado como “Corazón del Mundo”. “El corazón es esencialmente un símbolo del centro, ya se trate, por lo demás, del centro de un ser, o, analógicamente, del de un mundo, es decir, en otros términos, ya se coloque uno desde el punto de vista “microcósmico”, ya desde el “macrocósmico”.
Chiunque tu sia
infedele,
idolatra o pagano,
vieni.
La nostra casa non è un luogo
di disperazione.
Anche se hai violato cento volte
un giuramento,
vieni lo stesso.
May the road rise
to meet you.
May the wind be always
at your back.
May the sun shine warm
upon your face.
And rains fall soft
upon your fields.
And until we meet again,
May God hold you
in the hollow of His hand.
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