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-o- Too late to die young -o-
12 Ottobre 2008

Stato di polizia alle porte?

“Siamo sulla soglia di una mutazione globale.
Ci manca soltanto una cosa: una crisi rilevante, e le nazioni accetteranno il Nuovo Ordine Mondiale”
David Rockefeller allo United Nations Business Council, 1994.

“Siamo davanti a una grave crisi globale che richiede forti risposte globali”
George W. Bush, 11 Ottobre 2008

 

Mentre la situazione economica internazionale sta rapidamente precipitando, avvengono quasi di sfuggita sullo sfondo dei movimenti assai curiosi, che visti in una prospettiva più ampia assumono una connotazione leggermente preoccupante. Qualche mese fa vi fu una accesa polemica in Italia per la decisione del governo di schierare per le strade delle città un numero cospicuo di militari, per la precisione 2500 fanti dell’Esercito destinati a compiti di sicurezza e di ordine pubblico.
Una assoluta novità nella storia dell’Italia repubblicana, ed una misura che ricordava troppo da vicino usanze più congeniali a regimi dittatoriali.
Ma per quale motivo?
Quasi sicuramente una decisione che aveva uno scopo pratico, ovvero il testare la reazione popolare di fronte ad un provvedimento tipico di uno stato in cui vige la legge marziale.Nello stesso modo, il governo tedesco ha proposto di modificare la costituzione per permettere un dispiegamento dell’esercito all’interno dei confini nazionali.
La spiegazione ufficiale di questa manovra è la necessità di “combattere il terrorismo”.
Una scusa ovviamente risibile, dal momento che le vittime per il terrorismo sul suolo tedesco negli ultimi anni  sono pari a quelle causate da caduta di dischi volanti.
Lo stesso provvedimento è stato preso negli Stati Uniti, dove dal 1° Ottobre è stata dispiegata sul suolo nazionale una brigata di fanteria, una brigata di combattimento attivo in precedenza di stanza in Iraq.
Ancora una volta, si tratta di una misura inconsueta, un fatto mai verificatosi in precedenza.
Sempre negli Stati Uniti, si ricorderà come l’amministrazione Bush si sia a lungo impegnata negli ultimi anni nella costruzione di numerosi campi di detenzione per civili.
Se ne contano più di 800 sparsi su tutto il territorio americano, pronti all’uso e al momento del tutto vuoti.
Ma pronti per chi?
Se facciamo ancora un passo indietro, vi è un altro indizio che suggerisce un determinato scenario.

Torniamo in Europa, e riprendiamo in mano il tanto vituperato Trattato di Lisbona, ovvero la nuova costituzione dell’entità orwelliana che risponde al nome di Unione Europea.

Un trattato sempre rigettato dai cittadini nelle sue varie forme, ma che finirà solennemente ratificato all’unanimità nelle oscure sale dei vari parlamenti europei.

Il Trattato di Lisbona è stato compilato in modo volutamente confusionale, con una sequenza di continui rimandi e aggiunte a documenti precedentemente redatti, come  il Trattato sull’Unione Europea (TUE),  la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU).

L’articolo Articolo 52, paragrafo 3
del Trattato di Lisbona così recita:

3. Laddove la presente Carta contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (detta CEDU), il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla suddetta convenzione. Ciò implica che la CEDU sia parte costituente del Trattato.

Ed arrivando al dunque, vediamo cosa dice  questa Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali , all’articolo Articolo 2 – Diritto alla vita:

1. Il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge.
Nessuno può essere intenzionalmente privato della vita, salvo che in esecuzione di una sentenza capitale pronunciata da un tribunale, nel caso in cui il delitto è punito dalla legge con tale pena.
2. La morte non si considera inflitta in violazione di questo articolo quando risulta da un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:
1. per assicurare la difesa di ogni persona dalla violenza illegale;
2. per eseguire un arresto regolare o per impedire l’evasione di una persona regolarmente detenuta;
3. per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o una insurrezione.

Ecco quindi che secondo il Trattato di Lisbona, diviene lecito privare della vita un cittadino quando il ricorso alla forza da parte dello stato si rende assolutamente necessario, come ad esempio nel caso di una “sommossa”.
Una aggiunta curiosa, questa dei padri costituenti.

Quando mai si è vista nell’Europa contemporanea, placida e pacifica, una insurrezione popolare tale da giustificare un intervento armato da parte delle forze dell’ordine?

Perchè si sente ora la necessità di autorizzare queste forze dell’ordine ad agire in tal senso?
Facendo quindi un breve riepilogo di tutti questi elementi inizia a delinearsi un quadro dai tratti alquanto foschi.
La crisi economica che stiamo vivendo è assai grave, e la sua portata non è stata ancora sperimentata.

La crisi ad oggi ha travolto le strutture finanziarie, e per la maggioranza dei cittadini pare avere solamente un carattere numerico, cifre che ci vengono dispiegate dai telegiornali e che non siamo nemmeno in grado di quantificare.

Quando la debolezza del sistema finanziario farà sentire i suoi effetti sull’economia reale, allora anche il singolo cittadino conoscerà in prima persona il significato di questa depressione.

Gli indebitati non saranno più in grado di ripagare i propri debiti, il blocco del credito implicherà un grosso calo nella produzione con conseguenti fallimenti e licenziamenti su grande scala.

Il periodo delle vacche grasse per l’Occidente è finito, un periodo di prosperità iniziato nel dopoguerra e che era fondato essenzialmente sul debito, in maniera via via più marcata.

Questo è il momento in cui quei debiti si pagano, e occorrerà farsene una ragione. E l’elite del potere tali scenari li aveva già previsti da tempo, dal momento che ha le idee un po’ più chiare degli economisti della domenica che affollano i media e che ancora non hanno idea del perché tutto questo stia succedendo.
Una grande crisi economica, le conseguenti rivolte popolari, una serie di provvedimenti atti a fronteggiare al meglio tali “sommosse”, con tanto di eserciti schierati per le strade, autorizzati a sparare sulle folle e con tanti campi di concentramento già allestiti, per i “dissidenti”.
Ed alla fine del temporale, come un Deus ex Machina calerà dall’alto la definizione di un Nuovo Ordine, di cui tutti sapranno ormai accettare la necessità.

Si veda anche:
Per chi suona la campana? di Huey Freeman
Verso il Governo Mondiale, il volto oscuro delle Nazioni Unite
Nuovo Ordine Mondiale, i concetti base
Date significative nella creazione di un Nuovo Ordine Mondiale
La creazione di una crisi finanziaria, di Capitano Nemo

9 Ottobre 2008

La cacciata dei mercanti

…non potete servire a Dio e a Mammona…  

La Cacciata dei mercanti dal Tempio, Cecco del Caravaggio 


Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che vendevano e compravano nel primo cortile, rovesciò i banchi dei cambiamonete e i seggi dei venditori di colombe, dicendo loro: “Sta scritto: La casa mia sarà chiamata casa di preghiera; ma voi ne avete fatta una spelonca di ladri”
[Matteo 21, 12].

Entrando nel tempio, si mise a cacciare quelli che vendevano e quelli che compravano, rovesciò i banchi dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe, nè permetteva che si attraversasse il tempio portando dei carichi.
E insegnava dicendo loro: “Non è forse scritto: La casa mia sarà chiamata casa di preghiera da tutte le genti? Voi ne avete fatto una caverna di briganti!” Essendo venuto ciò a conoscenza dei grandi sacerdoti e degli scribi, essi cercavano come farlo morire; ma avevano paura di lui, perchè tutta la folla era ammirata dal suo insegnamento.
[Marco 11, 15]

I Vangeli ci narrano di un Gesù che vive e predica con grande serenità, sempre amichevole e ben disposto, anche di fronte ai peggiori peccatori.
Gesù mantiene la sua calma fermezza anche nei momenti più difficili, persino di fronte al sinedrio, persino nell’episodio dell’ultima cena, quando si trova di fronte a quello che per ogni uomo rappresenta uno dei dolori più grandi: il tradimento di un amico.

Ma vi è un episodio, un unico episodio, in cui Gesù abbandona la sua proverbiale pacatezza e reagisce con estrema energia, ovvero quando entrato nel Tempio vi trova i mercanti.

La veemenza di Cristo non si abbatte genericamente sui “mercanti”, ma, come ci viene espressamente detto da Matteo e Marco, colpisce i cambiamonete e i venditori di colombe.

Un episodio che può offrire dei profondi spunti di riflessione, specialmente alla luce del periodo che stiamo attualmente vivendo.

Come molto attentamente osserva Padella:

Che cosa facevano in realtà questi cambiavalute e questi venditori di colombe?
Perchè meritavano un’ira così accesa, una reazione così esplosiva?
Gesù non reagì così con i soldati che lo arrestarono nell’Orto dei Gezzemani, e nemmeno davanti al Sinedrio, che quanto a corruzione morale aveva pochi eguali.
In fondo Gesù era un non violento. O no?
E’ arrabbiato coi “mercanti” semplicemente perchè fanno del commercio in luogo sacro?
E’ il commercio di per sè attività così empia?
Ebbene questi cambiavalute speculavano sul denaro, governandone la scarsità o l’abbondanza.
La monetazione circolante all’interno dell’Impero Romano a quei tempi non era uniforme.
Circolavano, regolarmente accettati da commercianti ed artigiani, monete romane, greco-ellenistiche, mediorientali, locali giudaiche.
Ed era ovviamente ancora usatissimo il baratto.
Il fisco imperiale però accettava in pagamento delle tasse (che fra l’altro erano molto più basse delle nostre attuali) solo monete romane in argento, con tanto di effige imperiale (“Date a cesare quel che è di Cesare”; o meglio parafrasando “Date a Cesare quello che ha l’effigie di Cesare” ).
Questi cambiavalute, ricchissimi, erano in grado di fare incetta sul mercato delle monete romane circolanti, e ne creavano la scarsità al momento del pagamento delle decime.
A quel punto artigiani, commercianti e popolino erano costretti a pagare cifre esorbitanti, in altre valute, beni, proprietà, per poter “acquistare” la moneta che i romani avrebbero accettato in pagamento delle imposte.
In pratica questi speculatori, che controllavano il denaro, erano in grado di manipolare la pressione sanguigna sociale.
Si nutrivano immoralmente della linfa vitale della popolazione, depredandola fraudolentemente della propria ricchezza.
La povertà conseguente a questi atti di vampirismo può portare alla disperazione, alla pazzia, alla violenza, all’omicidio.
In quest’ottica, i cambiavalute, oltre ad essere dei ladri, erano anche dei veri corruttori di uomini.
Per quanto riguarda i venditori di colombe, questi pure erano speculatori.
Gli ebrei usavano fare sacrifici di sangue durante le liturgie.
Portarsi buoi, capre e colombe da casa, per chi doveva affrontare giorni e giorni di viaggio per raggiungere il Tempio, era faticoso e costoso.
Così i fedeli acquistavano le bestie per i sacrifici direttamente presso il tempio … a prezzi esorbitanti.
E’ inutile dire che i sacerdoti del tempio avevano le loro royalties su questo empio commercio: i “mercanti”, cambiavalute e “colombari”,  pagavano una commissione per svolgere le loro attività speculative.
Un vero sistema a delinquere costituito da speculatori, autorità politiche e autorità religiose a spese della povera gente.
Gesù va contro tutta questa associazione a delinquere.

E infatti il pezzo dell’evangelista Marco lascia intendere che è proprio questo gesto di violenta contestazione contro i “mercanti del tempio” che spinge sacerdoti e scribi a condannare Gesù a morte.
Gesù ha sfidato il sistema e deve morire.
Ma “il re è sempre nudo di fronte ai governati”, e Gesù gode del favore popolare.
Sarà necessario ingannare il popolo, distoglierne l’attenzione per potersi  sbarazzare del Messia…
In duemila anni le cose non sono cambiate in meglio…

Davvero, in duemila anni poco è davvero mutato.
I cambiavalute con i loro trucchi continuano ad appropriarsi della ricchezza dei poveri, fedeli servitori del loro dio, quel Mammona che Gesù scacciò dal tempio di suo padre.
Gesù che sempre indulgente di fronte a tutti i peccatori, vide nei cambiavalute coloro che avrebbero trascinato i suoi fratelli nel peggiore dei baratri.
Come effettivamente è successo.
Un baratro in primo luogo morale, ed in seguito concreto.

6 Ottobre 2008

Bollettini di guerra

…non potevamo immaginare…

Da qualche settimana il primo sito che consulto la mattina, e l’ultimo che leggo prima di dormire, è quello di Wall Street Italia.
Sito ben fatto, con agili articoli, accessibile anche ai non addetti ai lavori, segue passo dopo passo le vicissitudini economiche che stanno tenendo col fiato sospeso le nazioni del mondo intero.
A dire il vero i siti che trattano di economia appaiono più come dei bollettini di guerra, di questi tempi. Ho anche ripreso a seguire i telegiornali.
C’è sempre qualche economista autorevole o giornalista-del-soleventiquattrore che ci spiega che la situazione è preoccupante, che non si attendevano tali dimensioni, che i governi devono intervenire per normalizzare la situazione, che comunque i correntisti non hanno nulla da temere.
Uno spasso.
Le interviste agli economisti competenti non me le perdo per niente al mondo.

… non potevamo immaginare…

Ci sarebbe davvero da sedersi in poltrona con i popcorn e godersi lo spettacolo, se non fosse che alla fine della tempesta  a pagare saranno come sempre gli ultimi.
Nel frattempo attendiamo speranzosi.

 



Qualche link utile per tenersi informati:

–  Usemlab.
(ottime analisi macroeconomiche, per scoprire le radici profonde della crisi)

–  Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
(l’evolversi della crisi seguito minuto per minuto sul forum di Luogocomune)

La voce del Gongoro
 (i migliori contributi che si possano trovare in rete per comprendere cosa sta effettivamente accadendo)

 



4 Ottobre 2008

La natura della recinzione II

nel bene assoluto che non esiste e quando esiste e’ messo a tacere dai tuoi posts…
Fatma

Il bene assoluto lo conosce solo Dio, ovviamente, ma il bene “terreno” esiste.
Quello che veramente mi dispiacerebbe sarebbe se la lettura dei miei scritti desse l’impressione che dalle nostre parti il bene non vi sia più, che nella nostra situazione ogni tentativo di risalita sia vano.
Se i miei post divenissero semplicemente un focalizzarsi sul male che trionfa, una mesta rassegnazione sulla inevitabilità della decadenza che avanza, penso che avrei semplicemente sbagliato tutto.
Roba da chiudere la baracca al più presto e dedicarsi a scrivere poesie, che per quanto brutte male non fanno mai.
Ed effettivamente mi rendo conto che spesso questo accade, spesso pare che qui si faccia un semplice resoconto del trionfo del male e del modo in cui si espande ovunque.
Quando questo capita, è colpa dei miei limiti. In verità io cerco di concentrarmi sull’origine del male, sul motivo per cui pare trionfare, cercando di carpirne le ragioni ed il modo in cui si diffonde.
Sono convinto che la maggioranza degli uomini sia sotto incantesimo, credo che mai come in questi tempi vi sia stato un radicale ribaltamento di ciò che è giusto con ciò che è sbagliato.
Penso che si dovrebbe andare a fondo della questione, capire come questo possa essere successo, come possa questo continuare a succedere.
Conoscere i meccanismi in cui il male si diffonde, cercare di scoprire i suoi luoghi di origine, dovrebbe essere solo un modo per saperlo meglio affrontare.
Perché oggi come non mai il male si presenta sotto vesti insospettabili, ed occorre saperlo riconoscere.
Conoscere i trucchi dei suoi sacerdoti, gli illusionisti che ci tengono sotto ipnosi.
E svegliarsi da questo incantesimo.
Per scoprire che non siamo così malvagi come ci dipingono, in quanto esseri umani, e per poter vedere che il mondo è molto più bello di quanto ci viene fatto credere.


si veda anche:
Esaminare la natura della Recinzione

 

2 Ottobre 2008

Noi e loro


…[per il futuro vedo] caos, confusione ed infine una lotta tra l’individuo e lo stato.

L’individuo è il più forte; e vincerà.
Lo stato è una finzione santificata da Hegel e dai suoi seguaci per controllare l’individuo.
Presto o tardi la gente si sveglierà.
Per prima cosa dobbiamo scansare la trappola della destra e della sinistra, questa è una trappola Hegeliana per dividere e controllare.
La battaglia non è tra destra e sinistra.
La battaglia è tra noi e loro.

Antony Sutton