Blessed be

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Con la scusa dell’ Ambientalismo.
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¿te quedarás, mi pesadilla
rondándome al oscurecer?


-o- Too late to die young -o-
3 Gennaio 2009

Dopo gli Stati Uniti

Quanto durerà la prossima guerra civile americana?
Quante federazioni nasceranno a seguito del collasso degli Stati Uniti d’America?
Saranno sei, come sostiene Igor Panarin, o forse più semplicemente il territorio statunitense confluirà nel famigerato progetto del Nafta?
La Nigredo è giunta al culmine?
E’ il tempo delle scommesse, a quanto pare.

31 Dicembre 2008

Heart of Gold

I’ve been a miner for a Heart of Gold

 

 
Voglio vivere
voglio dare

Sono stato un minatore
alla ricerca di un cuore d’oro
Queste sensazioni
che non ho mai donato
mi portano ancora a cercare
per un cuore d’oro
E sto invecchiando Sono stato a Hollywood
Sono stato a Redwood
Ho attraversato l’oceano
alla ricerca di un cuore d’oro
Sono stato dentro la mia mente
Una linea così sottile
Che mi fa cercare
questo cuore d’oro

E sto invecchiando Continua a farmi cercare
un cuore d’oro
Continua a farmi cercare
e intanto invecchio
Continua a farmi cercare
un cuore d’oro
Sono stato un minatore
alla ricerca di un cuore d’oro

27 Dicembre 2008

Al fianco del male

Un lupo ed un agnello erano giunti al medesimo fiume spinti dalla sete ; più in alto stava il lupo e di gran lunga più in basso l’agnello.
Spinto dalla gola malvagia il lupo cercò un pretesto di lite.
“Perché” disse “mi hai reso torbida l’acqua che bevo?”.
Il lanuto di rimando : “come posso , di grazia, fare ciò di cui ti lamenti , o’ lupo? L’acqua scorre da te fino alla mia bocca”.
Quello respinto dalle forze della verità disse: “sei mesi fa hai parlato male di me”
Disse quello:”Ma non ero ancora nato!”.
” Tuo Padre , per Ercole , ha parlato male di me” disse quello.
E così dopo averlo azzannato , lo sbrana con ingiusta uccisione.
Questa favola è stata scritta per gli uomini che opprimono gli innocenti con false motivazioni.

Il Lupo e l’agnello, Fedro.

26 Dicembre 2008

[…]un razzo lanciato dalle milizie palestinesi e finito per errore su una casa di Bet Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza ha ucciso due sorelline palestinesi, di 5 e 13 anni. Lo hanno fatto sapere fonti mediche palestinesi. Il razzo, lanciato con tutta probabilità da miliziani palestinesi, avrebbe dovuto colpire il territorio israeliano.[…]

27 Dicembre 2008

GAZA – La durissima offensiva israeliana contro Gaza è arrivata dal cielo: una serie di raid aerei lanciati in mattinata hanno colpito il porto e quasi tutti i posti di polizia della principale città del territorio controllato da Hamas. Poi l’attacco è proseguito in altre zone della Striscia. Obiettivi distrutti, ma il bilancio delle vittime è gravissimo: fonti mediche parlano di 120 morti e 200 feriti tra i palestinesi solo a Gaza.[…]

L’ESERCITO – Le forze armate dello stato ebraico hanno fatto sapere di aver colpito per «fermare gli attacchi terroristici» su Israele e di essere preparate ad «andare avanti». «La nostra aviazione – ha detto un portavoce – è intervenuta in modo massiccio contro infrastrutture di Hamas nella Striscia di Gaza per fermare gli attacchi terroristici delle ultime settimane contro edifici civili israeliani. Abbiamo avvertito la popolazione civile della Striscia di Gaza che avremmo attaccato e Hamas, che si nasconde tra la popolazione civile, è l’unica responsabile di questa situazione. Le nostre operazioni andranno avanti e, se necessario, saranno allargate». Anzi, secondo il portavoce dell’esercito israeliano, Avi Benyahou, l’offensiva è «appena all’inizio».

 

Se mai un giorno gli uomini di buona volontà prevarranno sugli psicopatici che oggi reggono il destino del mondo, ci si chiederà dove se ne stavano i giusti di fronte a tali massacri.
I libri di storia delle scuole future parleranno di un governo del medio oriente che tra la fine del XX secolo e i primi anni del XXI sentendosi minacciato  dal lancio di razzi obsoleti dalla gittata limitata rispondeva con attacchi aerei causando centinaia di vittime tra i civili.
Tali atti verranno paragonati alle rappresaglie compiute dall’esercito nazista durante la seconda guerra mondiale, e gli alunni di domani chiederanno ai loro maestri il motivo per cui le “nazioni civili” osservavano la strage senza intervenire.
I maestri non avranno alcuna risposta, e nessuno avrà il coraggio di dire che “non si poteva sapere” quello che laggiù accadeva.
Perché il male è sempre esistito, ma mai come in quei giorni l’intera civiltà occidentale si era schierata compatta al fianco del male.
I giovani alunni rimarranno col dubbio, e nessuno saprà loro spiegare  come sia potuto succedere.
Se un giorno gli uomini di buona volontà prevarranno sugli psicopatici.

 

_________________

Noi, piloti dell’Air Forces che siamo stati cresciuti sui valori del sionismo, del sacrificio e con il contributo dato allo stato d’Israele abbiamo sempre prestato il nostro servizio in prima linea, non vogliamo più portare avanti alcuna missione, né piccola né grande, per difendere e rafforzare lo stato d’Israele.
Noi, veterani e piloti attivi che abbiamo servito e continuiamo a servire e ancora serviremo lo stato d’Israele per lunghe settimane ogni anno, ci opponiamo a eseguire ordini di attacco che sono illegali e immorali come quelli che lo Stato di Israele sta conducendo nei territori.
La speranza del mondo è affidata a uomini come questi.


Si veda anche:
Infopal in collegamento telefonico con Vittorio Arrigoni, da Gaza: stanno facendo una strage.

“Gli F16 israeliani stanno bombardando dalle 11,30 di questa mattina. E’ una vera carneficina: sono già 200 le vittime. Hanno tirato giù due palazzine di civili, vicino a casa mia, nella zona del porto. Stanno ammazzando poliziotti e cittadini”.

23 Dicembre 2008

Buon Natale

Mettendo da parte ogni altro pensiero, un augurio di buon Natale a tutti.

20 Dicembre 2008

Joe Cassandra Biden

L’economia degli Stati Uniti e’ in pericolo di un affondamento assoluto.

Joe Biden, il vicepresidente eletto degli Stati Uniti , tra poco meno di un mese si troverà al fianco di Barack Obama nella difficile situazione di dover affrontare la peggiore crisi economica nella storia degli Stati Uniti.
A differenza però del neo presidente , che pur non negando le difficoltà che il paese sta attraversando cerca di proporre un messaggio di speranza e di ottimismo, Joe Biden nelle sue dichiarazioni ha spesso dipinto una situazione decisamente grave per l’intero sistema, prevedendo lacrime sangue ed emergenze nazionali.
Si ricorderà come nello scorso ottobre, in piena campagna elettorale, Biden avesse annunciato con sicurezza ai giornalisti che nei primi mesi del suo mandato il futuro presidente avrebbe dovuto affrontare una grande crisi che lo avrebbe costretto a scelte altamente impopolari:
“Segnatevi le mie parole” ha avvertito domenica il candidato democratico alla vice presidenza alla seconda delle sue due raccolte di fondi a Seattle. “Non ci saranno sei mesi prima che il mondo testi Barack Obama come fecero con John Kennedy. Il mondo sta osservando. Stiamo per eleggere un brillante senatore di 47 anni presidente degli Stati Uniti d’America. Ricordate che ve l’ho detto qui, seppur non ricorderete nient’altro di quel che ho detto. Prestate attenzione, stiamo per avere una crisi internazionale, una crisi generata, per verificare il coraggio di quest’uomo.”
“Posso darvi almeno quattro o cinque scenari su dove potrebbe nascere,” ha detto Biden ai sostenitori di Emerald City, menzionando il Medio Oriente e la Russia come possibilità. “E avrà bisogno d’aiuto. Ed il genere di aiuto di cui avrà bisogno, avrà bisogno di voi – non di aiuto finanziario – avremo bisogno che voi usiate la vostra influenza, la vostra influenza all’interno della comunità, che vi leviate al suo fianco. Perché non sarà inizialmente evidente, non sarà evidente che saremo nel giusto.”

Biden parlò con autorità di “crisi generata”, e concluse sostenendo che inizialmente le scelte del team presidenziale saranno percepite come impopolari.

A distanza di due mesi, nella sua prima intervista televisiva da vicepresidente eletto, Joe Biden rincara la dose, e dichiara che l’economia degli Stati Uniti rischia di affondare:

“L’economia degli Stati Uniti e’ in pericolo di un affondamento assoluto. E’ in una situazione molto peggiore di quel che pensassimo e avra’ urgente bisogno di un secondo piano di stimolo in un range compreso tra i $600 e i $700 miliardi”

“Una situazione molto peggiore di quel che pensassimo” detto da chi due mesi fa prevedeva una crisi gravissima non può certo definirsi una valutazione rassicurante.
Ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo, ma d’altra parte non occorre essere dei veggenti per rendersi conto che la frana che sta scendendo dalla montagna prima o poi raggiungerà le abitazioni a valle.

Solo due giorni fa la FED, con una mossa che in modo eufemistico si potrebbe definire disperata, ha quasi azzerato il costo del denaro,  completando così il quadro che tra qualche mese potrebbe portare gli Stati Uniti dinnanzi ad uno scenario di iperinflazione modello repubblica di Weimar. Narrano i resoconti dell’epoca che le massaie si recavano al mercato con svariate borse piene di banconote per comprare mezzo chilo di pane, e chi al bar del paese si sedeva per bere con gli amici ordinava due birre alla volta, perché nel tempo di finire la prima c’era il rischio che il prezzo degli alcolici fosse aumentato, nel frattempo.
Potrebbe essere questo lo scenario che preoccupa il neo vicepresidente Biden?
Nessuno può saperlo con certezza.
C’è anche chi sostiene che le frane a volte si fermino da sole.