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-o- Too late to die young -o-
25 Maggio 2009

Prometeo e Lucifero, i caduti

Dal mito greco all’Angelo Caduto, passando per il cuore della finanza internazionale: parallelismi e affinità tra due figure chiave della modernità.

Prometeo, Rockefeller Center, Manhattan, New York

Prometeo maestro di ogni arte portò il fuoco che ai mortali si è rivelato un mezzo per intenti possenti.
Saggezza e conoscenza saranno la stabilità dei tempi

(Incisione sovrastante la statua di Prometeo dinnanzi il Rockefeller Center.)


Il Rockefeller Center è uno dei luoghi simbolo della finanza internazionale, uno dei principali templi del potere economico mondiale.

Edificato a partire dagli anni 30 per volere della famiglia Rockefeller, una delle famiglie più influenti a livello mondiale dall’inizio del XIX secolo ad oggi, è composto da 19 edifici in cui si concentrano centri commerciali, attività ricreative e uffici delle principali imprese statunitensi ed internazionali.
Un luogo totalmente dedito al freddo mondo degli affari, si potrebbe pensare, consacrato all’assai concreto universo del denaro e dei suoi epigoni.
In effetti, nella visione comune, il mondo dell’alta finanza è il mondo pragmatico per definizione, laddove conta solo il numero e la fredda contabilità, il dio denaro, come si suol chiamare.

Eppure, giunti al Rockefeller Center si viene accolti da una imponente statua di Prometeo, il celebre titano che nella mitologia greca rubò il fuoco gelosamente custodito dagli dei dell’Olimpo per donarlo agli uomini.
Ed è proprio nell’atto di trasportare il fuoco agli esseri umani che Prometeo viene raffigurato ai piedi del Rockefeller Center.
Nel mito greco il fuoco rappresenta la conoscenza e l’illuminazione, è l’elemento che permette ai mortali di progredire, di migliorare la propria condizione fino ad avvicinarsi a quella degli dei, che divengono così meno distanti.

Ma a causa del suo gesto Prometeo subirà una atroce punizione ad opera di Zeus: verrà incatenato sul monte Caucaso, dove ogni giorno giungerà un’aquila che gli divorerà il fegato; essendo però Prometeo immortale, l’organo dilaniato si riformerà durante la notte, rendendo così la sua pena eterna, finché dopo 3000 anni, un altro eroe leggendario, Ercole, riuscirà a liberarlo ed a porre termine all’atroce tortura.

Nella Grecia classica Prometeo era considerato un grande benefattore dell’umanità, in virtù del dono dall’enorme valore di cui si era fatto portatore, e per la pena che aveva dovuto affrontare quale prezzo per il suo atto; a lui erano dedicate solenni feste ed un culto devoto.
Eppure, vi è anche una lettura più profonda di questo arcaico mito, una lettura che già in epoca classica si era in gran parte persa.
Nel destino di Prometeo infatti è simbolicamente rappresentata la sorte di una umanità che si emancipa dal divino, disobbedendo alle regole celesti.
La roccia in cui il titano viene incatenato è una allegoria della materialità, ovvero della condizione terrestre a cui si riduce l’uomo quando si separa dall’universo celeste, destinato ad essere divorato dai propri desideri umani, che come il fegato che sempre si riforma non potranno mai essere placati del tutto.
La colpa dell’umanità prometeica non è propriamente quella di desiderare di essere come la divinità, ma di provare a raggiungere tale obiettivo per mezzo del furto e del sotterfugio.

Non a caso, Prometeo verrà in seguito liberato dal suo alter ego celestiale, ovvero Ercole, che rappresenta invece l’uomo caduto e redento, che raggiunge il regno dei cieli e la condizione divina a seguito di un lungo e complicato percorso, le celebri 12 fatiche, per mezzo delle quali riuscirà a purificare se stesso ed a guadagnarsi un posto nell’Olimpo.
Prometeo agisce quindi apparentemente a favore dell’umanità, ma lo fa nel modo sbagliato, per mezzo dell’inganno, e il suo gesto avrà delle gravi ripercussioni sulle condizioni dell’intero genere umano.

E’ interessante notare come questo mito antichissimo, nato per mettere in guardia gli uomini di fronte ad un errato agire nel tentativo di raggiungere la condizione divina, abbia nel tempo smarrito il suo senso originale, e già in epoca classica la figura di Prometeo aveva subito un totale ribaltamento, divenendo egli benefattore degno di un sincero e devoto culto.
A questo punto, non possono non balzare agli occhi le evidenti similitudini tra Prometeo ed il suo corrispettivo nella cultura giudaico cristiana, ovvero Lucifero – Satana.
Come Prometeo, così Lucifero viene punito dalla divinità per la sua disobbedienza, e come il titano della mitologia greca, anche egli cerca di trasmettere la conoscenza agli umani, così come raccontato nella Genesi nell’episodio del frutto proibito del Paradiso.
Qui Lucifero si presenta sotto forma di serpente ad Adamo ed Eva, ed invita quest’ultima a cogliere il frutto dell’ Albero della Conoscenza, l’unico frutto cui Dio aveva loro proibito di cibarsi.
“Sarete come dei”, dice ad Eva Lucifero, ed appare chiaro che il peccato di cui la prima coppia si macchierà è lo stesso che Prometeo fece compiere alla giovane umanità del mito greco, ovvero quello di voler raggiungere la condizione della divinità per mezzo dell’inganno, e non attraverso un lungo percorso di ricerca e perfezionamento spirituale.

E nello stesso modo in cui nella classicità greca la figura di Prometeo aveva subito una trasmutazione, così nei nostri tempi una corrente di pensiero ha finito per considerare Lucifero – Satana come il vero benefattore del genere umano, colui che si immola nel tentativo di portare la luce, la conoscenza, ai mortali, e che per questo viene punito da un Dio malvagio, quello che i profani ingenuamente venerano.
Questo è anche in sintesi il fondamento del Culto di Lucifero, un sentire che si è sviluppato parallelamente con il culto cristiano ed è finito per essere appannaggio delle principali organizzazioni ad indirizzo esoterico della modernità, dalla Massoneria alla Teosofia al New Age ed a tutte le loro derivazioni.
Un culto fatto proprio da una larga fetta della elite finanziaria mondiale, e l’imponente Prometeo che domina l’ingresso del Rockefeller Center è lì per ricordarlo.

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Il Christos-Lucifero degli gnostici è il Dio della Saggezza sotto diversi nomi, il Dio del nostro pianeta Terra senza alcuna ombra di malignità, dal momento che è uno con il Logos Platonico…
Prometeo-Lucifero è il Ministro del Logos Solare ed il Signore delle Sette Dimore dell’Ade…
Lucifero è certamente lo Spirito dell’illuminazione spirituale dell’umanità e della libertà di scelta, oltre che, metafisicamente, la torcia dell’umanità; nel suo aspetto superiore il Logos, nel suo aspetto inferiore l’avversario; il divino e incatenato Prometeo; l’energia attiva e centrifuga dell’universo; fuoco, luce, vita, lotta, sforzo, Coscienza, libertà, indipendenza[…]

 

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24 Maggio 2009

Strani tempi

Microsoft Corporation, 1978

Sul finire degli anni 70, questo gruppo di giovani si accingeva a segnare lo stile di vita di qualche miliardo di persone.

21 Maggio 2009

Sicurezza nazionale

Obama: “Al Qaeda prepara attacchi”Al Qaeda sta “attivamente pianificando di attaccarci di nuovo” e gli Stati Uniti “sono in guerra con Al Qaeda e le sue affiliazioni”: l’allarme su nuove minacce terroristiche è stato lanciato dal presidente americano Barack Obama, in un discorso a Washington dedicato alla sicurezza nazionale e al futuro di Guantanamo.

Fortunatamente la Homeland Security vigila.


19 Maggio 2009

Notizie contingenti e questioni epocali


Mi capita a volte di ritrovarmi per casa giornali vecchi, quotidiani che in qualche modo riescono a nascondersi nel ripostiglio per settimane, a volte mesi.
Ed è sempre una esperienza alquanto formativa sfogliarli.
Si può infatti osservare come le prime pagine, quelle solitamente dedicate alla “attualità politica”, trattino di notizie di nessuna importanza.
Un insieme di dichiarazioni dei politici della maggioranza e delle opposizioni sul tema caldo del momento, che spesso a distanza di qualche settimana scompare totalmente dalla memoria dei cittadini.
Migliaia di parole sul nulla assoluto, piazzate sotto titoli cubitali, presentate come se si trattasse di qualcosa di rilevante.

Ed occorre scorrere diverse pagine prima di individuare qualche notizia apparentemente di secondo piano, spesso relegata in qualche trafiletto, che a distanza di tempo si rivela significativa.
Nell’universo dell’informazione infatti le notizie si possono, indicativamente, dividere in due grandi gruppi: quelle che hanno una certa rilevanza contingente, immediata,  e quelle che raccontano di eventi più importanti, dalle prospettive a lungo termine.
I nostri media danno principalmente ampio spazio alle notizie del primo tipo, mentre accennano distrattamente agli eventi che rappresentano i segni del tempo.

Se fra cento anni qualche studente dovrà preparare una ricerca sulla grande depressione del 2008, ad esempio, e sul modo in cui questa ha portato al default dell’economia mondiale nel giro di pochi anni, si troverà parecchio spiazzato nel constatare le notizie che venivano fornite dai principali giornali dell’epoca.
Si troverà dinnanzi a decine di pagine dedicate a questioni le quali ignora totalmente, dal tragico caso di una sfortunata ragazza in coma da diversi anni, alle dichiarazioni del mondo politico sulle “ronde”, alle polemiche su un certo “election day”.

Pagine e pagine, migliaia di dichiarazioni, su questioni delle quali non troverà nessuna traccia nemmeno sui più approfonditi testi di storia del XXI secolo.
E per scoprire qualcosa sulla crisi dovrebbe arrivare alle pagine economiche, ma anche là rimarrebbe assai deluso.
Il nostro futuro studente si troverebbe di fronte a diverse analisi, farebbe la raccolta delle dichiarazioni degli esperti che annunciano che il peggio è passato, e verrebbe anche a scoprire che il presidente del consiglio dell’epoca quando si pronunciava sulla crisi liquidava il tutto spiegando che si trattava solo di una percezione psicologica.

Nei primi mesi del 2009, nonostante ormai gli indicatori manifestassero chiaramente che la crisi che interessava l’economia occidentale fosse a tutti gli effetti sistematica ed irreversibile, l’opinione pubblica, influenzata in questo dai mezzi di comunicazione di massa, pareva non aver compreso ancora appieno la reale entità degli avvenimenti che di lì a poco avrebbero ridisegnato l’intero sistema economico finanziario mondiale.

Questo potrebbe essere un buon inizio, per  la futura ricerca del nostro studente.

15 Maggio 2009

Stampa e potere