Blessed be

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-o- Too late to die young -o-
10 Febbraio 2013

Let it flow

 

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8 Febbraio 2013

Fabri Fibra, l' illuminato de noantri

pronti partenza via, da niu religion arriva pure in italìa..


L’analisi dei video musicali pop di successo alla ricerca di riferimenti esoterici è ormai attività che ha fatto il suo tempo, come si è più volte fatto notare.
Non ci sono più messaggi nascosti da individuare, oppure simbolismi celati: la Nuova Religione ormai ostenta il proprio messaggio in modo palese, e non vi è più nulla di nascosto.
Ci troviamo ormai in una fase avanzata di un progetto a lungo pianificato, stiamo assistendo ad un catechismo su larga scala rivolto in primis ai più giovani, che crescono assorbendo i messaggi trasmessi loro in modo martellante per mezzo di un simbolismo ben preciso.
E’ bene infatti tenere presente che coloro che credono nella validità delle scienze esoteriche confidano nel fatto che l’esibizione dei simboli sia di per sé un modo efficace di trasmissione del messaggio che si vuole veicolare.
E non è nemmeno necessario che il destinatario sia edotto sul significato dei simboli stessi: l’immagine sola, di per sé, è in grado di comunicare con una parte dell’individuo che va oltre la mera analisi razionale.
Si tratta di una realtà nota a tutti coloro che approfondiscono le questioni esoteriche.
Questo è quindi il motivo per cui tale simbologia occulta è diventata oggi così comune; si aggiunga anche che volendo raggiungere una grande quantità di giovanissimi, non vi è metodo migliore che affidare il proprio messaggio a coloro che gli stessi giovani ascoltano e seguono con più attenzione, ovvero i musicisti e i cantanti operanti nell’universo della musica pop.

Sarebbe quindi superfluo condurre una ulteriore analisi su questo genere di indottrinamento, sezionando fotogramma per fotogramma uno dei video delle varie Rihanna, Kesha, Katy Perry o Lady Gaga: i simboli che vi compaiono sono sempre i medesimi, e la storia raccontata sempre la stessa.
Quello che invece rappresenta una piccola novità, ed è anche il motivo per cui ci si occupa nuovamente dell’argomento, è l’approdo di tali operazioni anche nel nostro paese.
I propagatori di questa Nuova Religione hanno infatti cooptato per l’occasione il rapper nostrano Fabri Fibra e non hanno badato a spese per il lancio del suo nuovo singolo, trainato da un videoclip patinato e professionale quanto un prodotto d’oltre oceano.
Inutile aggiungere che il singolo in questione ha già raggiunto i vertici delle classifiche nazionali.

 


 

Ancora una volta, quindi, non è necessaria alcuna analisi approfondita della simbologia esposta, dal momento che di nuovo sono sempre i soliti temi a fare la loro comparsa.
Si porrà solamente l’attenzione su alcuni elementi, interessanti se non altro perchè vengono proposti per la prima volta in una produzione italiana.

 

 

All’inizio del videoclip si è subito introdotti in un clima esotico con riferimenti all’antico Egitto, il luogo da cui, secondo una branca della massoneria, originerebbe il sapere ermetico- esoterico.

 

 

Il classico pavimento a scacchi, elemento obbligatorio per ogni Loggia, non poteva mancare dall’ambientazione generale.
Come noto, il bianco e il nero rappresentano la contrapposizione degli opposti, mentre i due cani hanno qui il ruolo di “guardiani”, uno rivolto ad Ovest e l’altro ad Est, a rimarcare ulteriormente la dualità.

 

 

Una pittoresca testa di Toro.
Si veda a proposito l’articolo Demoni vecchi e nuovi.

 

 

Fabri Fibra indossa una felpa carica di simboli esoterici.
Su tutti spicca il pentacolo cerchiato, il triangolo e il 666, il numero della Bestia secondo l’Apocalisse di Giovanni.

 

 

Fabri Fibra canta sotto la statua di Moloch, il crudele dio, adorato dalle popolazioni proto semitiche, a cui si offrivano sacrifici umani, in special modo bambini.
La statua in questione fu utilizzata per il film Cabiria, uno dei primi colossal della cinematografia italiana, e si trova attualmente al Museo del Cinema Di Torino.
Anche le rimanenti scene del videoclip di Fibra sono state girate a Torino, città magica per eccellenza secondo un parere diffuso, tra la Reggia Venaria ed il Museo Egizio.

 

 

Un simpatico gufo, animale notturno, capace di vedere nelle tenebre.
Animale simbolo, come è noto, anche del Bohemian Club, i cui membri usano compiere i loro riti principali sotto una enorme statua che lo rappresenta.

 

 

Fabri Fibra sfoggia diversi delicati tatuaggi, tra i quali spicca un’ elegante testa di demone dall’espressione poco rassicurante.

 

 

L’immancabile triangolo.

 

 

Nel minuto 2.44 del video Fabri Fibra ripete quello che sembra essere il segno della croce, ma è in realtà un “segno del triangolo”, gesto già palesato da Lady Gaga e dal gran sacerdote Jay Z.
Si tratta a tutti gli effetti del gesto sacro della Nuova Religione, parodia del segno della croce cristiano.

 

 

Ok Fabri, abbiamo capito.

2 Febbraio 2013

La gioiosa pantomima II

La gioiosa pantomima della campagna elettorale prosegue acquistando vigore ed intensità giorno dopo giorno, in un interminabile spettacolo di commedianti navigati che sanno recitare la propria parte senza tentennamenti nè incertezze.
E per quanto le trasmissioni dedicate all’evento si moltiplichino, la regola principale, ben nota a tutti gli attori in campo, è quella di discutere sempre di apparenze: si tratta di una gara tra simulacri, un confronto tra mere immagini, e mai va affrontata la reale essenza dei cosidetti “problemi del paese”.
La sostanza dei fatti non va mai toccata, questa è una regola di base condivisa.
Si tratta, infatti, di una semplice ed allegra messa in scena, e affinchè abbia successo gli attori tutti devono lavorare all’unisono.
Quando questo patto non viene rispettato si va incontro a situazioni imbarazzanti, attimi di incertezza in cui gli attori coinvolti rimangono spiazzati senza possibilità di reazione.
Si osservi ad esempio il seguente siparietto, in cui uno degli ultimi attori saluti sul palcoscenico – uno tra i meno bravi, a dire il vero, carismatico quanto l’odore di muffa delle stanze in cui non batte mai il sole – rimane impietrito quando il suo interlocutore improvvisa recitando fuori copione, introducendo questioni concrete.
Fortunatamente, gli attori che recitano la parte detta dei “giornalisti” conoscono assai meglio le regole della pantomima, e questi incresciosi incidenti capitano assai di rado.
Tutti sanno che affinchè lo spettacolo possa perpetuarsi la sostanza dei fatti non va mai affrontata.

 


30 Gennaio 2013

Mondo Social

A dire il vero, se volevo rimanere davanti al computer me ne stavo in casa.
Se sto uscendo, è perché, forse, volevo, appunto, uscire.
Quante cose essenziali, imperdibili, potranno mai capitare su facebook, nelle due, tre ore in cui starò lontano dalla rete?
Domande che una volta potevano avere un senso, ma ora non più.

Da quando esiste la sociologia si è usato infinite volte il concetto di “cambiamento epocale”, così risulta ormai difficile trovare un termine adeguato per descrivere quello che la nostra società sta sperimentando negli ultimi anni.
Si parlava in passato di come la televisione offrisse alle persone la fruizione di una realtà filtrata, un mondo osservato per mezzo di un vetro opaco che ne ridefiniva i contorni.
Ma c’era il televisore, e c’era, fuori di casa, il mondo vero, per il quale il mezzo privilegiato di esplorazione rimanevano comunque gli occhi, i sensi.
Gli ultimi sviluppi della tecnologia invece hanno permesso di trasportare questo filtro ovunque.
Così come una volta nei concerti si portavano gli accendini per creare l’atmosfera, ed ora spuntano ovunque una miriade di braccia alzate che riprendono lo spettacolo per mezzo degli smartphone.
Per quanto la presenza dello spettatore sia reale, la fruizione dell’evento avviene per mezzo del piccolo schermo del proprio gioiellino tecnologico.
Lo stesso concetto di “visione dal vivo” pare perdere il suo significato.

E questo piccolo velo è diventato per le nuove generazioni la nuova realtà.
Il mondo vero, fisico, si è ridotto ad un mero supporto, un luogo preferenziale di raccolta dati da “caricare” nel nuovo mondo vero, quello virtuale.
Sembra che le feste esistano solo per poterne dare testimonianza su facebook, i viaggi sono diventati l’opportunità di creare e condividere una nuova gallery di immagini, le serate in discoteca un modo per ottenere fotografie da sbronzi in cui essere taggati.

Ovviamente non c’è alcun moralismo e alcuna nostalgia per i bei tempi andati in queste considerazioni, si tratta solo di una semplice osservazione di un fenomeno.
Un fenomeno non solo sociale, ma metafisico.
Perché è una nuova metafisica quella che si sta imponendo; invece di squarciare il velo di Maya per cercare di comprendere la reale essenza del creato, la modernità ha finito per creare un ulteriore velo, ancora più spesso, che aggiunge un nuovo filtro ai nostri sensi, allontanandoci ancora di più da quello che Platone chiamò il mondo delle idee.
Noi, qui, abbiamo finito per dedicarci ad esplorare le ombre delle ombre.

 

si veda anche

Iper Realtà
Benvenuti nella Tela

 

 

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24 Gennaio 2013

Un Caffè Mistico

 

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